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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 April 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

 
 
1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 21 aprile 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Oggi dalle 9 alle 22 la giornata dedicata agli studenti
Open day per conoscere Ingegneria e Architettura
“OpenDays 4 OpenMinds” è il titolo della giornata di orientamento della facoltà di Ingegneria e Architettura dell'Università di Cagliari, che si terrà oggi dalle 9 alle 22 ed è rivolta agli studenti delle scuole superiori e delle lauree triennali della facoltà, chiamati a conoscere i corsi di laurea triennale e magistrale. Studenti, genitori e insegnanti potranno partecipare agli eventi organizzati lungo tutta la giornata e prendere contatto con docenti e futuri colleghi di corso.
Trentadue laboratori-esposizioni da visitare, quattordici aziende da incontrare, sette corsi di laurea di base e nove corsi di laurea magistrale da conoscere, due spettacoli, sei band, sessanta studenti per aiutare gli iscritti alle superiori ad orientarsi, cinque associazioni studentesche, due sedi, una facoltà.
L'iniziativa si svolgerà nelle due sedi della facoltà, in piazza d'Armi e in via Corte d'Appello. Consiste in una visita alla facoltà guidata da altri studenti: previsto l'accesso ai laboratori di ricerca, alla biblioteca e alla sala studio, e un incontro con i ricercatori che illustreranno le sfide delle discipline ingegneristiche e architettoniche. Sarà inoltre possibile confrontarsi con gli studenti più grandi che hanno svolto esperienze formative d'Ateneo come il programma Erasmus o il Contamination Lab, e con laureati, le cui opportunità di carriera saranno presentate da aziende e studi associati.
Durante tutta la giornata saranno disponibili punti ristoro e banchetti informativi sulla vita universitaria organizzati dalle diverse associazioni di studenti. Alle 17.30 nell'Aula magna di piazza d'Armi il saluto della rettrice Maria Del Zompo. Alle 18, concerto organizzato dagli studenti con band formate sia da studenti sia da docenti.
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 21 aprile 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
ANALISI SU QUIRRA
Oggi alle 18.30, nella sede di Cagliari Città Capitale (via Mandrolisai 60), si discute il progetto di ricerca dell'Università di Cagliari “Pisq - Analisi controfattuale e valutazione del rischio sull'area interessata dal Poligono Interforze del Salto di Quirra”. Parteciperà il coordinatore dello studio Giovanni Sistu, docente di Geografia politica ed economica.
 
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 21 aprile 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
TOTAL DESIGN
Oggi alle 15, nell'aula magna della facoltà di Architettura (via Corte d'Appello), seminario organizzato dalla scuola di formazione dell'Ordine degli ingegneri di Cagliari. Si parlerà di progettazione integrata e total design.
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 21 aprile 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 32 - Edizione CA)
Seminario sul bullismo
L'osservatorio sul bullismo, coordinato dalla Questura, con iniziativa dell'ufficio scolastico provinciale, organizzato il seminario dal titolo “Una nuova, devastante forma di stress e trauma: il cyberbullismo”, curato da Giovanni Biggio, ordinario di Neuropsicofarmacologia dell'università degli di Cagliari. Appuntamento il 26 aprile alle ore 10 nell'istituto Ciusa, in viale Costituzione. L'iniziativa è legata al corso di formazione su bullismo e cyberbullismo che ha coinvolto 134 docenti appartenenti a 33 istituti comprensivi e 15 scuole superiori per un totale di 86 scuole del Nuorese e dell'Ogliastra.
 
 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 21 aprile 2017 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Terzultima fra le regioni italiane. La campagna iniziata nel 2008
Lotta al papilloma virus, la Sardegna maglia nera
Le bambine target della campagna vaccinale sono state quelle della classe 1997. Nell'autunno del 2008 le sedi provinciali dell'Igiene pubblica della Sardegna spedirono ai genitori di ciascuna una lettera con cui li si invitava ad aderire al programma ministeriale di lotta al papilloma virus, responsabile del 70 per cento dei casi di cancro al collo dell'utero. Vaccino gratuito per le leve di undicenni e dodicenni anche negli anni a seguire; sconto sul costo della profilassi fino ai 18 anni (in farmacia le tre dosi necessarie costano anche 700 euro); effetti collaterali dichiarati (dall'arrossamento al braccio, dove si fa la puntura, al mal di testa) e passeggeri.
 MAGLIA NERA E allora, come mai la Sardegna è la terzultima regione quanto a copertura vaccinale anti Hpv? Secondo i dati dell'Istituto superiore di Sanità nell'Isola sono protette solo 38 ragazze su 100; meno solo in Sicilia e nella provincia autonoma di Bolzano. Ma se si pensa che la media nazionale è del 56 per cento, ci sono regioni dove evidentemente la campagna capillare ha funzionato meglio: in Umbria e Toscana, per dire, si raggiunge il 71 e il 73 per cento di copertura. La soglia di sicurezza, va ricordato, è del 95 per cento.
 PASSI INDIETRO Al di là delle polemiche su Report, la trasmissione di Rai3 che nei giorni scorsi ha contestato i costi e le finalità della prevenzione del Papilloma virus (col ministro della Salute Beatrice Lorenzin che ha parlato di «grave disinformazione»), il fatto è che, dopo una buona partenza, in tutto il Paese si è registrato un crollo delle vaccinazioni. «Un forte calo c'è stato anche in Sardegna», dice la professoressa Anna Maria Fulghesu, docente della facoltà di Medicina e responsabile dell'ambulatorio di ginecologia dell'infanzia e dell'adolescenza del Policlinico universitario di Monserrato.
LE FAMIGLIE «Il perché di questo calo dopo un inizio buono? Perché le madri hanno paura di reazioni avverse, anche se - avverte la ginecologa - devo dire che io nella mia esperienza non ho mai visto di questi effetti. Ma ci sono anche i genitori che non vaccinano le figlie perché magari pensano che queste a 11, 12 anni non hanno ancora un'attività sessuale». Il punto, però, è proprio questo: la profilassi viene avviata nella preadolescenza proprio perché si è convenuto che le dodicenni, in linea di massima, giochino ancora con le bambole. “Perché la vaccinazione è raccomandata a 12 anni, se il tumore colpisce maggiormente le donne adulte? - era una delle domande dei plichi informativi diffusi anni fa dalla Regione -. Perché si tratta di un vaccino, ha lo scopo di prevenire l'infezione e non di curarla e quindi va somministrato prima che la persona si infetti con il virus. La certezza di non aver contratto il virus si ha solo quando la donna non ha avuto ancora rapporti sessuali (completi o non completi)”. «I genitori, però - puntualizza Anna Maria Fulghesu -, devono capire che l'età delle prime esperienze sessuali tra ragazzini si sta abbassando».
 MASCHI SENZA PREVENZIONE «Io consiglio il vaccino a tutte le mie pazienti, anche se resta il vuoto della prevenzione sui maschietti, che poi sono gli untori e possono contrarre essi stessi, negli anni, un cancro al pene». Non a caso il ministero della Salute ha previsto che anche i ragazzi vengano protetti dal papilloma virus, ma vista la generale fuga dalla prevenzione, quale sarà la risposta delle famiglie?
 IL VUOTO DEL SISTEMA In Sardegna, oltretutto, la situazione è ancora più grave che in altre regioni sia perché non esiste ancora l'Anagrafe vaccinale informatizzata (registro che agevolerebbe le convocazioni per fasce d'età); sia perché, con l'avvento dell'Ats (azienda per la tutela della salute), cioè dell'Asl unica, anche l'approvvigionamento dei farmaci è stato centralizzato, ma la macchina è in fase di rodaggio. Sicché, ancora oggi, ogni Asl va un po' per conto proprio: c'è quella che non ha più dosi, quella che ha fatto il primo richiamo e non il secondo, quella che aspetta i flaconi.
I GINECOLOGI Problemi di politica e spesa sanitaria a parte, resta il dato del crollo della copertura vaccinale. «Una delle cause è che la Regione non ha sufficientemente coinvolto i ginecologi», avverte Alessandro Frau, dirigente del reparto di ostetricia e ginecologia dell'ospedale di San Gavino e responsabile aziendale dell'Aogoi (associazione ostetrici e ginecologi ospedalieri italiani). Lo dice a ragion veduta. «Basti pensare che la Sardegna è la prima regione in Italia per l'uso della pillola anticoncezionale. Un primato che testimonia il lavoro fatto dagli specialisti. Ecco, dico soltanto che anche il messaggio sull'importanza del vaccino anti Hpv sarebbe potuto passare molto più efficacemente grazie ai ginecologi».
 Piera Serusi
 
 

6 - L’UNIONE SARDA di venerdì 21 aprile 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
SAN GIOVANNI DI DIO. Ieri le visite mediche
Nuove tecnologie robotiche per il velista Andrea Mura che si prepara alla “Ostar”
Nella cambusa di Andrea Mura non mancheranno bottarga e capperi selargini. Il velista cagliaritano si prepara per riconquistare la prestigiosa regata transatlantica Ostar che parte dalla città britannica di Plymouth e arriva a Newport, negli Stati Uniti. Una sfida dura non solo per l'imbarcazione (il Vento di Sardegna, con un nuovo albero rivoluzionario), ma soprattutto per il fisico di Mura che dovrà affrontare in solitario la traversata.
I TEST Ieri il velista cagliaritano è stato visitato dai medici dell'Azienda ospedaliero universitaria negli ambulatori dell'ospedale San Giovanni di Dio. L'équipe, composta dai medici della clinica Cardiologica (diretta da Luigi Meloni) e da Alberto Concu, Andrea Loviselli e Fernanda Velluzzi ha effettuato test nutrizionali e clinico strumentali sviluppati nell'ambito di una ricerca in corso sugli effetti della deprivazione del sonno e degli squilibri idrico-salini da cui potenziali rischi cardiaci, che si verificano in prolungati periodi di navigazione a vela. Grazie anche alle competenze di meccanica e robotica di Andrea Manuello verranno utilizzate nuove tecnologiche telematiche e meccatroniche (mecannica, elettronica e informatica) che forniranno le basi per aumentare le prestazioni e ridurre il carico psico fisico della competizione.
 VENTO IN POPPA Andrea Mura è un veterano del mare, ma conserva l'entusiasmo di un ragazzino. «Queste imprese sono molto estreme. Devo essere il medico di me stesso e analizzare quello che mi succede in mare. Con questo staff medico cerchiamo di dare una valenza scientifica alla regata». Mura confessa di essere leggermente sottotono per aver trascurato la preparazione fisica. «Nell'ultima impresa ero dimagrito tantissimo, il consumo energetico, nonostante mangiassi tanto (anche 250 grammi di pasta al giorno), non era sufficiente». Le energie in mezzo al mare non sono mai sufficienti. «I movimenti della barca sono molto forti, in pratica una palestra in funzione giorno e notte. Navigo in condizioni estreme con l'obiettivo di andare più veloce. Dormendo pochissimo, perché quando dormi la barca va meno veloce. E poi - conclude - soffro di mal di mare».
 IL SALUTO Domani Andrea Mura partirà per Plymouth. Nel viaggio di trasferimento non sarà solo: con lui Daniela Faran e Paolino Cancedda. Oggi e domani nella Calata Darsena del porto di via Roma è in programma una manifestazione per salutare il velista cagliaritano. Il clou sarà domani quando, dopo la consegna di gagliardetti e le immancabili foto ricordo, alle 11,30 la banda della Brigata Sassari augurerà Buon vento allo skipper. Alle 12 verranno sciolti gli ormeggi e tutte le navi in porto saluteranno con le loro sirene Andrea Mura scortato al largo dalle barche da diporto.
 Andrea Artizzu
 
 
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LA NUOVA SARDEGNA
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 21 aprile 2017 / Oristano - Pagina 20
LA DISPUTA SU FENOSU
Distretto aerospaziale: «No a progetti militari»
 di Enrico Carta
ORISTANO Le stelle sì, anche quelle dei sogni migliori. Le stellette restano invece fuori. Nei centoquaranta ettari di superficie dell’aeroporto di Fenosu non ci sarà spazio per attività militari. Lo scontro, fortunatamente, è solo verbale per quanto intenso. La diatriba è figlia della presa di posizione del Collettivo Furia Rossa che, attraverso un comunicato, ha criticato la presenza del Distretto Aerospaziale della Sardegna all’interno della cordata societaria aggiudicataria del bando per l’acquisizione della Sogeaor. Il Distretto e la sua attività erano state associate dal Collettivo alle attività militari svolte nei poligoni della Sardegna. «Niente di più assurdo – replica il presidente del Dass, Giacomo Cao – e siamo pronti a dimostrare tutto ciò. Siamo disponibili a qualsiasi tipo di confronto con chiunque, a patto che non ci si nasconda. Siamo fermamente convinti che solo col ragionamento ci si possa capire e si possa crescere». Eccola la parola magica per Fenosu, perché i nuovi soci proprio alla crescita mirano: «Per quanto concerne la gestione della struttura aeroportuale – prosegue il professor Giacomo Cao –, non capisco perché ora non possa essere dato a noi credito. Qualche anno di tempo e i nostri progetti e i nostri programmi potranno essere valutati serenamente da tutti. Perché non dare una chance al settore aerospaziale che vola alla grande in tutto il mondo? Abbiamo già dimostrato di saper portare avanti progetti importanti e i nostri partner hanno fatto altrettanto in tanti anni di attività». E poi c’è la madre di tutte le questioni, quella del legame tra Distretto e attività militari. «È un’ulteriore assurdità – ribatte Giacomo Cao –. Non puntiamo alla gestione né integrale né parziale del poligono di Quirra e svolgiamo attività che riguardano esclusivamente il campo civile. I nostri soci e i nostri progetti per 230milioni di euro si svolgono esclusivamente a fini civili: nessuna tecnologia militare, nessuna tecnologia dual use. Le nostre sono attività esclusivamente di natura civile e lo saranno anche qualora verrà eventualmente concesso l’uso di spazi all’interno delle infrastrutture militari. Anche al loro interno non porteremo avanti attività di tipo militare. A chi mi dice che facciamo propaganda, rispondo che questa la fanno giustamente i partiti politici o chi deve vendere un prodotto. Il nostro è un lavoro diverso e di esso abbiamo parlato in incontri pubblici, uno dei quali si è svolto proprio a Fenosu nel gennaio 2016. Ma non ci fermiamo lì, perché siamo pronti a rispondere ancora pubblicamente per fugare ogni dubbio ed evitare che si ingeneri confusione sul nostro ruolo. Gli steccati non ci piacciono, preferiamo sempre il dialogo».
 
 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 21 aprile 2017 / Sassari - Pagina 23
Con “Sentieri contemporanei” al via un progetto lungo un triennio
SASSARI L’arte contemporanea rende omaggio al Giro d’Italia. Con “Sentieri contemporanei”, progetto tra arte, scienza e formazione, organizzato dall’Università di Sassari- Master in Diritto ed Economia per la Cultura e l’Arte, insieme con la Fondazione di Sardegna e con Zerynthia Associazione per l’Arte Contemporanea, una trentina di artisti internazionali presteranno le loro opere per celebrare il 100esimo Giro d’Italia. Dal 30 aprile Sentieri contemporanei, iniziativa che si svilupperà con diversi eventi spalmati su un arco temporale che durerà un triennio, darà il via alla prima tappa del suo progetto artistico e formativo. Come illustrato dal segretario generale della Fondazione di Sardegna, Carlo Mannoni e dal docente dell’Universtià di Sassari, Mimmo D’Orsogna, il progetto si affiancherà alla partenza del Giro d’Italia, e in collaborazione con Fondazione Meta e Comune di Alghero, e con il supporto della Fondazione No Man’s Land e NOW / New Operation Wave, nell’ex mercato civico del centro storico, sarà inaugurata la mostra d’arte contemporanea “In-Giro/ A-round”, che rimarrà aperta fino al 25 giugno. Il tema della mostra, curata da Zerynthia e accompagnata da un testo inedito del poeta Francesco Serrao, è “Biciclette che sfrecciano all’unisono sul saliscendi delle strade d’Italia, con l’infinita varietà della bellezza che va veloce, ma rimane impressa sulla retina”. A esporre le loro opere ci saranno ventotto artisti provenienti da mezzo mondo. L’esposizione all’ex mercato non sarà l’unica attrazione organizzata ad Alghero in concomitanza con il passaggio della veloce carovana rosa: in piazza Pino Piras e alla Torre medievale di Porta terra, da mercoledì 3 sarà possibile ammirare l’installazione site specific di Yona Friedman, con Jean-Baptiste Decavèle, “No Man’s City / la Città di tutti”. L’8 maggio al Dipartimento di Architettura, Santa Chiara, ai Bastioni Marco Polo, Sentieri contemporanei continuerà con una lezione aperta di Paolo Cascone di COdesignLab. Il progetto Sentieri contemporanei non si esaurirà con le iniziative algheresi, ma per quest’anno si svilupperà anche a Berchidda e a Sassari. Dall’8 al 16 agosto appuntamento a Berchidda con la collaborazione dell’Associazione culturale Time in Jazz. A ottobre il progetto si sposterà a Sassari, nel chiostro dell’Università. Vincenzo Garofalo
 
 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 21 aprile 2017 / Sardegna - Pagina 6
Al convegno organizzato dai Rossomori demolita la proposta della giunta Pigliaru
Ambientalisti all’attacco: no al cemento nell’isola
L’accusa: è peggiore di quelle del centrodestra, devasterà le coste e il paesaggio
CAGLIARI La legge urbanistica proposta dalla giunta Pigliaru? «È peggio di quelle tirate fuori in passato dal peggior centrodestra. Sì, siamo delusi, amareggiati, preoccupati e imbufaliti». Con questo carico pesantissimo, il presidente dei Rossomori, Gesuino Muledda, ha aperto il convegno organizzato dal suo partito, che mesi fa è passato all’opposizione, dagli ex pd del movimento «Possibile», e con il contributo di Italia Nostra, Wwf e del Gruppo d’intervento giuridico. Più la partecipazione, la sala era grande ed affollata, di tutti quelli che negli oltre cento articoli della proposta vedono – testuale – «rischi, storture, prevaricazioni, decisioni illegittime e anticostituzionali». Purtroppo «sempre e solo contro l’ambiente», hanno detto Sandro Roggio, urbanista e architetto, Alessio Satta, ingegnere e consulente ministeriale, insieme a Giuseppe Melis, che all’università di Cagliari insegna marketing turistico. L’hanno ribadito è ovvio anche gli ambientalisti Carmelo Spada, a Paola Morittu e Stefano Deliperi. Con attacchi arrivati poi dal presidente di Federparchi Tore Sanna e in parte da Emiliano Deiana dell’Anci: «I Comuni non si faranno mettere i piedi in testa dalla Regione», è la sintesi del suo intervento. È stato un processo a scena aperta con il presento colpevole in contumacia – della Regione non c’era nessuno – in cui Muledda è arrivato a dire: «Dentro e fuori i 300 metri dal mare, finora inviolabili, questa giunta vuol far costruire con una violazione palese del Piano paesaggistico regionale, anzi lo vorrebbe addomesticare alle loro nuove e presunte esigenze, e col rischio di favorire così pochi costruttori, pochi proprietari e addirittura interessi più o meno occulti». Muledda, nel 2014 era dalla parte di Pigliaru, ora non ha dubbi: «L’assessore all’urbanistica Cristiano Erriu, a Sassari, ha annunciato che la legge porterà due miliardi d’investimenti, ma io invece gli chiedo di chi sono questi soldi destinati a far aumentare solo il cemento e non certo lo sviluppo diffuso?». In attesa della risposta, sono stati gli altri a dare addosso alla legge. Sandro Roggio ha detto: «È troppo il libero arbitrio lasciato ai soliti ispiratori seriali degli attacchi a quanto di più delicato c’è in Sardegna, le coste». Alessio Satta, con una simulazione, ha provato a dimostrare «gli effetti negativi, spesso devastanti, che gli annunciati aumenti delle volumetrie avranno su gran parte della fascia costiera». Giuseppe Melis ha smontato quello che per lui è solo un alibi: «Non è vero che alla Sardegna servono più posti letto. Ha bisogno di più trasporti e servizi per il turismo. Semmai qualche piccolo albergo potrebbe essere premiato, ma nella fascia dei 300 metri il bonus non può essere concesso a tutti». Articolo dopo articolo sono stati poi gli ambientalisti a demolire il testo della legge – ora in carico al Consiglio regionale – e anche e motivazioni economiche presentate dalla giunta per sostenere la bontà delle cubature-premio. Carmelo Spada del Wwf ha detto: «Non capisco il modello alla base di questa legge contraddittoria e incomprensibile». Paola Morittu del Wwf ha aggiunto: «Non siamo accecati da chissà quale ideologia, ma dalla volontà manifestata dalla Regione di cancellare i principi sacrosanti del Piano paesaggistico e della legge Salvacoste». Stefano Deliperi del Gruppo d’intervento giuridico è stato ancora più diretto: «In questa legge non c’è nulla di urbanistico, servirà solo far girare più veloci le betoniere». Salvatore Sanna di Federparchi che è anche un uomo forte del Pd, dunque sostiene Pigliaru, ha chiuso così: «Dobbiamo fermare chi sta per commettere un errore clamoroso». Emiliano Deiana dell’Anci ha guardato oltre: «I Comuni non si sono ancora pronunciati sulla legge. Lo faranno presto – ha detto – ma sia chiaro la Regione non potrà fare e disfare a suo piacimento». (ua)
 

10 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 21 aprile 2017 / Sport - Pagina 40

 
 

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