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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 April 2017
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 aprile 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ E FUMETTI
“Immaginare mondi: l’alieno e l’altrove”: questo il titolo del convegno in programma dal 19 al 21 aprile al Ghetto (via Santa Croce), organizzato dalla rivista Medea e dall’Università di Cagliari. Il convegno sarà aperto il 19 aprile alle 16 da Luciano Boi, dell’Ecole des hautes etudes en sciences sociales centre de mathématiques Paris che terrà una lezione dal titolo “Immaginazione e mondi possibili: incontri tra scienza e letteratura”.
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 aprile 2017 / Cultura (Pagina 39 - Edizione CA)
Convegno internazionale a Cagliari, 19-22 aprile
“Immaginare mondi: l’alieno e l’altrove”

Dicono che l’incontro tra Philip K Dick e la fantascienza avvenne per caso un giorno del 1949 quando, uscito di casa per acquistare una rivista di divulgazione scientifica, ne prese per sbaglio una di fantascienza. L’inizio di una passione che dovette in seguito abbandonare perché poco remunerativa e che non gli permise di mantenere la sua terza moglie. Tutto ciò prima che uno dei suoi romanzi, “Blade Runner”, diventasse un film da 15 milioni di dollari.
Nei quattro giorni di incontri che dal 19 al 22 aprile si terranno a Cagliari, tra l’aula Coroneo della Cittadella dei Musei e la Facoltà di Studi umanistici (aula Motzo), per il convegno internazionale di studi “Immaginare mondi: l’alieno e l’altrove”, si passeranno al setaccio personaggi di opere letterarie e di fumetti, videogames, supereroi con l’intento di riflettere e far riflettere su quella «valvola di sfogo che l’uomo ha sempre adottato: la necessità di inventare e fantasticare su mondi talmente distanti in cui proiettare il passato o il futuro. Sono nati grandi romanzi e grandi film, tutte opere che durante il convegno affronteremo da un punto di vista interdisciplinare», spiega Andrea Cannas dell’Università di Cagliari. Ci saranno studiosi affermati e giovani ricercatori che avranno dieci minuti per far conoscere le proprie indagini».
A mettere insieme per un confronto esponenti del mondo della cultura e giovanissimi ricercatori dell’Ateneo saranno una cinquantina di appuntamenti curati dalla rivista di studi interculturali Medea in collaborazione con i Dipartimenti di Filologia, Letteratura e Linguistica e di Storia, beni culturali e Territorio dell’Università di Cagliari. I temi e i generi proposti toccheranno la letteratura utopistica, abbracceranno il fumetto e apriranno finestre sul cinema di fantascienza anche con una serata di proiezioni, venerdì alle 21 al Ghetto di via Santa Croce, grazie a Skepto International Film Festival. Ad aprire i lavori sarà mercoledì 19 Luciano Boi, professore di origini sarde dell’Ecole des Hautes Etudes en Sciences Sociales Centre de Mathématiques Paris, che terrà una lezione dal titolo “Immaginazione e mondi possibili: incontri tra scienza e letteratura”. Poi la parola passerà a storici dell’arte, antropologi, classicisti, letterati, filosofi, studiosi delle arte visive, esponenti delle scienze “pure” (fisica e matematica) e del mondo della cultura e ai giovani la missione di dibattere, tra l’altro, sulle forme artistiche di Moebius e Hugo Pratt, passando per capolavori come “Blade Runner”. A un umanista come Giovanni Cara (Università di Padova) il compito di una intervista impossibile a uno dei ragazzi di via Panisperna, Ettore Majorana; l’etnomusicologo Ignazio Macchiarella affronterà il tema “La musica di tutti. Esercizio di fantamusicologia”, Antioco Floris interverrà su “La ribellione delle macchine e la fine dell’uomo. Brevi storie di Cesare Maria, Roy e altri automi” e Alessandra Piras su “Ucronia e falsificazione della storia: il caso di The Man in the High Castle”.
Grazia Pili
 
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 aprile 2017 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
La regione preferita dal popolo di Instagram: oltre 4 milioni di foto
Fotografo, dunque sono. È la filosofia cartesiana declinata al tempo dei social network, che vede la Sardegna regina di Instagram: l’Isola raccoglie oltre 4 milioni di tag - ovvero le parole chiave utilizzate per accompagnare le immagini pubblicate - ed è la prima regione in Italia. La Sicilia, più grande e popolosa, si ferma a 3,6 milioni mentre la Puglia, che può contare su un bacino di turisti superiore, è ferma a 3,1 milioni. E dal conto rimangono fuori i 2,6 milioni di foto firmate #Sardinia: segno che il marchio dell’Isola è internazionale.
LE FOTO Aperitivi, spiagge e mare cristallino, scorci di città o paesi, la Sella del Diavolo al Poetto e Capo Caccia ad Alghero. E poi ancora: pardule, culurgiones, maschere della Sartiglia e nuraghi, Tavolara, coltelli a serramanico, tramonti. Ecco la Sardegna raccontata attraverso Instagram. Ma come spiegare il record di foto sull’Isola? «Sui social network viene fuori il narcisismo delle persone. Si cerca di mostrarsi al meglio, in luoghi belli o e di lusso. È facile che un paesaggio venga usato come sfondo da esibire agli altri, e la Sardegna da questo punto di vista è piena di splendidi panorami», dice Cristina Cabras, docente di Psicologia sociale dell’Università di Cagliari.
I TURISTI Per i turisti la Sardegna è un brand da ostentare: che sia un passaggio veloce in Costa Smeralda o una vacanza sulle dune di Chia. Seduti al tavolino con gli amici, a cena nel ristorante sul mare. Un selfie e via: «Molti sentono il bisogno di autofotografarsi e pubblicare le immagini sui social per superare le difficoltà di comunicazione che hanno su altri versanti», chiarisce Cristina Cabras, «il ragionamento è: mi fotografo, dunque sono presente ed esisto. Ma spesso si cerca di dare una rappresentazione di se stessi diversa dalla realtà. Questo tradisce una certa insoddisfazione».
IL CASO Poi c’è chi associa i paesaggi della Sardegna ai nudi femminili. È il caso di Naked Sardinia, profilo che pubblica immagini femminili senza veli sfruttando come sfondo le località della Sardegna. I monti dei Sette fratelli, Cala Caterina, le cascate di Muru Mannu a Villacidro o le Tombe dei giganti. Ma la gran parte delle foto postate su Instagram mostra i caffé presi in spiaggia, il sole splendente al Poetto anche a febbraio, gli spritz e i panorami più conosciuti dell’Isola.
«Si cerca di compensare la privazione di altre cose. È un modo per dire: ho poco, non sono ricco e non ho il lavoro, però almeno vivo in un posto splendido», conclude la docente di Psicologia sociale. Una magra consolazione, per giunta virtuale. (m. r.)
 
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 aprile 2017 / Provincia Sulcis (Pagina 27 - Edizione CA)
IGLESIAS. Lo ha stabilito l’autopsia. Oggi il funerale di Roberta Porru
L’emorragia è stata fatale per la giovane mamma
Ci vorranno novanta giorni per sapere quale sia stato “l’evento scatenante”, ma una cosa appare certa: a stroncare la vita di Roberta Porru, la mamma di 39 anni che ha cessato di vivere a seguito del malore sopraggiunto diverse ore dopo il parto di due gemelline, è stata l’emorragia cerebrale.
L’ESAME A confermare quanto era già emerso dalla relazione dei medici dell’ospedale Cto di Iglesias (dove la giovane donna è stata ricoverata, sabato scorso, per il parto cesareo) è stato il primo riscontro dell’autopsia eseguita ieri da Roberto Demontis, il medico legale incaricato dalla Procura della Repubblica che, martedì sera, ha aperto un fascicolo contro ignoti ipotizzando il reato di omicidio colposo. Demontis è stato affiancato da Stefano Angioni, professore associato di Ostetricia e Ginecologia dell’Università di Cagliari. L’esame autoptico sul corpo della giovane donna è durato circa 4 ore. Seppure la causa della morte appaia certa, rimangono da chiarire altri aspetti legati all’insorgere dell’emorragia cerebrale: solo l’analisi approfondita degli esami istologici permetterà di fare luce sulla tragedia che ha deciso di fare capolino in uno dei momenti più belli per una donna. Per avere un quadro più preciso bisognerà attendere: saranno necessari 90 giorni per dare modo al medico legale di fare una valutazione più precisa delle circostanze che hanno provocato l’emorragia cerebrale.
LE INCHIESTE A sollecitare l’apertura di un’indagine non sono stati i familiari della ragazza (che lunedì, pur col cuore a pezzi, hanno dato l’assenso per la donazione degli organi), né l’autopsia è stata chiesta dai medici - sebbene l’ATS abbia subito disposto un’indagine interna - bensì la stessa Procura.
IL MINISTRO A chiedere chiarezza è stata anche il ministro Beatrice Lorenzin che - sollecitata da un’interrogazione del deputato Mauro Pili - ha disposto l’invio degli ispettori nelle strutture coinvolte. A partire dall’ospedale Cto, dove Roberta ha partorito la mattina dell’8 aprile, continuando con il Santa Barbara, dove è stata trasferita in Rianimazione, e proseguendo con il Brotzu di Cagliari nel quale lunedì ha cessato di vivere. Ma c’è un’altra struttura ospedaliera coinvolta, secondo quanto denunciato da Mauro Pili: il Sirai di Carbonia, cui è stato necessario fare riferimento per procurare le sacche di sangue per le trasfusioni. Gli ispettori, fino a ieri, non erano ancora arrivati in Sardegna. Ma, da alcune indiscrezioni, sembra che un funzionario del Ministero della Salute, in mattinata, abbia contattato la direzione dell’ospedale Cto. Oggi, intanto a Iglesias,alle 15, nella chiesa della Madonna di Valverde si svolgerà il funerale.
Cinzia Simbula
 
 
 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 aprile 2017 / Provincia di Oristano (Pagina 32 - Edizione CA)
Gonnostramatza
Si studia la tomba di Bingia

Un altro progetto di valorizzazione culturale finanziato dalla Fondazione Sardegna al Comune di Gonnostramatza. Lo ha annunciato il sindaco Alessio Mandis: «Quest’anno il tema riguarderà la Tomba di Bingia e Monti e alcuni suoi tesori ancora sepolti».
Il primo cittadino ha spiegato: «Abbiamo ricevuto la scorsa settimana la notizia di un nuovo contributo di 14mila euro. Il progetto prevede il coinvolgimento, attraverso borse di studio, di quattro ricercatori universitari che studieranno il nostro territorio. Ma anche una serie di indagini scientifiche e lo studio dei reperti trovati nel sito di Bingia e Monti». Ma ci saranno anche appuntamenti per la comunità locale e tutta la zona dell’Alta Marmilla. «Con la stessa somma organizzeremo anche eventi divulgativi e manifestazioni culturali per animare la nostra estate 2017». ( an.pin. )
 
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 aprile 2017 / Sassari - Pagina 22
Per il secondo anno consecutivo assegnati 100/100
Eccellenti la mobilità e gli incentivi legati alle performance
L’agenzia nazionale “Erasmus plus” premia l’università
SASSARI Arriva una nuova conferma dell’ottimo livello raggiunto dall’università sassarese nell’importante campo delle mobilità internazionali. L’agenzia nazionale Erasmus Plus, per il secondo anno consecutivo, ha attribuito infatti all’Ateneo il punteggio massimo di 100 punti su 100 in relazione ai criteri qualitativi previsti dal programma. Si tratta di un risultato per nulla scontato, se si pensa che nel 2014-2015 solo il 2 per cento degli oltre 230 Istituti di istruzione superiore coinvolti nel programma lo aveva raggiunto. Come recita il giudizio dell’Agenzia nazionale: «Gli obiettivi qualitativi e quantitativi del progetto sono stati ampiamente raggiunti dal beneficiario. La mobilità studentesca è supportata da una rete di servizi e di incentivi di alto livello, che spiegano i risultati molto positivi ottenuti». Solo per menzionarne alcuni, ci si riferisce in particolare al sistema di anticipazione delle borse di studio in base all’Iseeu, che riesce ad avvicinare all’esperienza Erasmus anche gli studenti con minori opportunità economiche. La nota prosegue menzionando il sistema di incentivazione che guarda alle performances conseguite all’estero dagli studenti, ai più meritevoli dei quali va una quota dei fondi regionali; ancora, occorre citare le misure adottate dall’ateneo per incentivare la mobilità incoming, che vanno dall’istituzione di un vero e proprio Garante per gli studenti sino alla promozione di opportunità di traineeship sul territorio, iniziativa nota come “Erasmus Traineeship in Sardinia”. «L’impatto del progetto a livello istituzionale, alla luce di quanto segnalato, è indubbiamente molto elevato – recita una nota dell’università turritana – la crescita esponenziale delle mobilità costituisce il riflesso di una intensa quanto valida campagna di incentivazione effettuata dall’ateneo al proprio interno, nonché nella realtà locale e regionale, che rimane indubbiamente una buona pratica dalla quale trarre ispirazione».
 

 

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