Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
11 March 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di sabato 11 marzo 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Scrivete a cagliarilettere@unionesarda.it
BIBLIOTECA APERTA DI DOMENICA

Ci sono studenti che vogliono studiare anche di domenica. E non hanno tanti spazi a disposizione. Da domani, per loro, sarà disponibile la sala lettura della biblioteca di Scienze sociali, economiche e giuridiche dell'Università di Cagliari (viale Sant'Ignazio).
Il problema era molto sentito dagli universitari e la rettrice Maria Del Zompo ha voluto dare una risposta immediata aprendo una biblioteca per loro: a disposizione uno spazio nel quale ci sono oltre 250 posti a sedere.
Lettera firmata
 
 
 


2 - L’UNIONE SARDA di sabato 11 marzo 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
IL LIBRO DI MAMELI
Martedì 14 marzo, alle 18, nella sala Eleonora d'Arborea del Centro di documentazione e studi delle donne (via Falzarego 35), verrà presentato il libro “Le ragazze sono partite” di Giacomo Mameli. Insieme all'autore, intervengono Luisa Salis del Centro di documentazione e studi delle donne e Sabrina Perra, sociologa dell'Università di Cagliari.
 
 
 


3 - L’UNIONE SARDA di sabato 11 marzo 2017 / Provincia Medio Camp (Pagina 28 - Edizione CA)
VILLACIDRO. No dal Comitato civico. Il Comune: centro paralizzato dalle auto
La rotatoria delle polemiche: «Sarebbe meglio una piazza»

È polemica a Villacidro sulla rotatoria di piazza XX Settembre che dovrebbe essere abbattuta per crearne una nuova. Il comitato “Cívico Civile Cittadino”, formato da un centinaio di persone e creato dallo scultore Efisio Cadoni, si oppone da tempo a questa soluzione che non risolverebbe i problemi del traffico nel centro storico.
LE CRITICHE «L'attuale “ovale” esistente - denuncia Efisio Cadoni - dovrà essere abbattuto per costruire una rotatoria perfetta. Ma in questo modo i villacidresi saranno privati di quella che potrebbe essere una grande piazza da unire a quella già esistente. Questo spazio sarebbe di grande utilità per una vita civile e serena e potrebbe esser anche un invito per attrarre i turisti. Bisogna fermare chi continua a distruggere il nostro paese e a spendere i denari pubblici in maniera tanto inutile quanto dannosa. Con una grande piazza si creerebbe a Villacidro un grande salotto per ammirare la posizione unica di grande bellezza del paese».
TRAFFICO E PROBLEMI I problemi legati al traffico nel centro storico rischiano di esplodere con i residenti che abbandonano il cuore del paese come ricorda, Laura Congiu, maestra in pensione: «Nel centro ci sono strade strette. Ci sono tanti casi personali, ma da parte degli amministratori comunali ci vorrebbe più disponibilità ad ascoltare i problemi dei cittadini che vanno presi in esame attraverso un confronto. Teorizzare non serve e si è tutti scontenti delle decisioni non condivise».
PARCHEGGI Vivere in centro è quasi una sfida come dice Franco Fadda, pensionato: «Nessuno vuole affrontare il problema dei parcheggi o della circolazione delle auto nel centro. In via Roma metà della carreggiata è occupata dalle auto. Il centro si è spopolato: tanti anni fa erano stati istituiti sei consigli di quartiere: io ero presidente di uno di questi e c'era la possibilità di fare delle proposte. Oggi molti usano la strada come garage. Tempo fa col sindaco Sedda si stavano tracciando le strisce blu, poi non se n'è più parlato. C'è la zona a disco orario ma nessuno la rispetta».
IL SINDACO Sul problema interviene l'amministrazione: «In piazza Zampillo - spiega il vicesindaco Giovanni Spano - sono favorevole a una sua razionalizzazione. L'idea della rotatoria è frutto di uno studio commissionato dalla precedente amministrazione all'Università di Cagliari. Studio che non è stato condiviso con la popolazione. Il centro storico è paralizzato dal surplus delle auto: se tutti noi cominciassimo a fare qualche passo in più a piedi e a parcheggiare l'auto dove è possibile farlo, molti dei problemi sarebbero già risolti».
Gigi Pittau
 
 
 


4 - L’UNIONE SARDA di sabato 11 marzo 2017 / Cronaca di Nuoro (Pagina 38 - Edizione CA)
Gemellaggio con Corte Oggi alle ore 18, nella sala consiliare del Palazzo civico, il sindaco Andrea Soddu, la Giunta e il Consiglio comunale accolgono il sindaco di Corte, Antoine Sindali, e una delegazione di amministratori della città corsa. Sarà un'occasione per rinsaldare il gemellaggio, nato nel 2006 sotto la giunta Zidda. «L'incontro - hanno sottolineato gli amministratori nuoresi - servirà per gettare le basi per una proficua collaborazione istituzionale in ambito ambientale ed universitario».
 

 


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LA NUOVA SARDEGNA
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5 - LA NUOVA SARDEGNA.it di sabato 11 marzo 2017  
CAGLIARI > CRONACA > CAGLIARI, LA BIBLIOTECA UNIVERSITARIA...
Cagliari, la biblioteca universitaria dal 12 marzo è aperta anche la domenica
Il rettore Maria Del Zompo: "Abbiamo accolto una richiesta degli studenti"
CAGLIARI. A partire da domani domenica 12 marzo 2017 le sale lettura della Biblioteca della sezione di Scienze economiche del Distretto delle Scienze sociali, economiche e giuridiche in viale Sant’Ignazio 84 saranno aperte anche di domenica. Dal 12 marzo infatti, tutte le domeniche, gli studenti dell’Università degli Studi di Cagliari potranno studiare in quei locali dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 19: a disposizione ci sono 256 posti a sedere, in sale già da tempo aperte e fruibili tutto il resto della settimana (compreso il sabato fino alle 18). Negli stessi spazi, e negli stessi orari, è garantita anche la consultazione dei volumi disponibili a scaffale aperto. L'iniziativa rientra nelle politiche dell'Ateneo volte ad aumentare i servizi agli studenti, e risponde ad una precisa esigenza manifestata dagli iscritti in queste settimane. Dopo un primo periodo sperimentale, volto a monitorare gli accessi e verificare il gradimento degli studenti per l’iniziativa e l’adeguatezza delle fasce orarie di apertura proposte, il servizio sarà erogato regolarmente. “Abbiamo recepito una richiesta precisa dei nostri studenti – è il commento del rettore, Maria Del Zompo, che ha fortemente voluto questa iniziativa – Come sempre, l’Università di Cagliari è al fianco dei suoi iscritti: per noi è importante venire incontro alle loro esigenze. Pensiamo che l’apertura domenicale sia molto utile per sostenere l’impegno dei nostri studenti e delle nostre studentesse, offrendo loro nuove opportunità per studiare e approfondire, per una piena attuazione del loro diritto allo studio”. Per ogni ulteriore informazione sull’iniziativa e sui servizi erogati dalle Biblioteche dell’Ateneo consultare il sito all’indirizzo https://sba.unica.it/
 
 
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 11 marzo 2017  
La Regione e le Università di Sassari e Cagliari insieme in un progetto innovativo
L’obiettivo è quello di collegare le scelte di governo con le esigenze dei cittadini
UN OSSERVATORIO A TRE TESTE PER UNIRE MONDI DISTANTI
di Roberto Sanna
SASSARI Tre istituti pubblici collegati per dipanare uno dei nodi più intricati di questi tempi: la comunicazione (vicendevole) tra chi governa e chi è il destinatario delle azioni e delle scelte della pubblica amministrazione. Nasce con questa struttura e questo scopo l’Osservatorio socio territoriale per la comunicazione pubblica, che vede l’intesa tra la Regione Sardegna e le due Università di Sassari e Cagliari. Il protocollo d’intesa è stato firmato ieri a Sassari, contestualmente a quello che può essere considerato il primo evento organizzato dalla nuova struttura: il seminario di studi sulle “Sfide della comunicazione pubblica nell’era digitale”, che ha visto anche la lectio magistralis del professor Mario Morcellini, commissario dell’Agicom e presidente della Conferenza nazionale di Scienza della comunicazione, che ha parlato di “Giornalisti e comunicatoridavanti alle sfide delle nuove tecnologie”. Una firma che, da un lato, segna lo striscione del traguardo di un anno e mezzo di lavoro fra i tre soggetti interessati e dall’altro apre uno scenario totalmente nuovo e fortemente innovativo. La spinta per la costituzione è arrivata dalla Regione, e in particolare dal presidente Francesco Pigliaru, da ieri l’Osservatorio è ufficialmente in vita e operativo: «Per noi è un motivo di orgoglio ospitare questo evento, proprio perché si tratta di un’iniziativa fortemente voluta dalla Regione – ha detto il rettore dell’Università di Sassari Massimo Carpinelli –. I risultati del lavoro si vedranno solo col tempo, noi contribuiremo mettendo a disposizione i nostri ricercatori e le nostre intelligenze». Perché l’Osservatorio. Assente per motivi istituzionali Francesco Pigliaru, a portare i saluti della Regione e ribadire la centralità della nuova struttura ieri pomeriggio è stata Michela Melis, dirigente della comunicazione generale: «Questa collaborazione con le due università per noi è molto preziosa ed è anche garanzia di qualità anche per le finalità pubbliche che ci proponiamo», ha voluto specificare preliminarmente, per entrare poi nello specifico del lavoro che dovrà essere svolto: «Siamo partiti dal fatto che, in particolar modo a partire dal 2003, abbiamo raccolto una quantità impressionante di dati, che sono ovviamente tutti certificati perché provenienti dalla pubblica amministrazione, abbiamo anche aggiunto un ufficio mobile che va in giro per la Sardegna per ascoltare quello che la gente ha da dire e prendere nota delle esigenze, e anche per fornire tutte le informazioni possibili su quello che noi facciamo. Quello che ci mancava era una metodologia per fare lo studio e l’analisi di questo materiale imponente dopo la prima fase della raccolta. Sicuramente si tratta di completare un lavoro che si presenta mirato e molto ricco di spunti ». Gli obiettivi. È stata Antonietta Mazzette, sociologa e direttrice del Polcoming (Dipartimento di Scienze politiche, scienze della comunicazione e ingegneria dell’informazione) di Sassari a illustrare gli obiettivi dell’Osservatorio «che nasce dopo un anno e mezzo di gestazione - ha premesso - e mette insieme tre importanti istituti pubblici e unisce due atenei comunque molto distanti tra loro fisicamente. L’obiettivo è ambizioso: mettere insieme le scelte di governo con le esigenze del territorio. Un lavoro complesso prima di tutto per il metodo, ma che ci servirà anche per verificare e sperimentare idee nuove. Da una parte dovremo cercare di inserire nell’agenda della pubblica amministrazione le reali esigenze dei cittadini, dall’altra dovremo comunicare ai cittadini le scelte che vengono fatte da chi governa. Non è semplice perché si tratta di mettere in contatto due mondi distanti: in un momento nel quale la comunicazione sembra lontana dai fatti noi avremo il compito di avvicinare i fatti al governo». Cabina di regia. La direzione è stata affidata all’ingegner Riccardo Porcu, direttore del servizio comunicazione istituzionale della Regione. Le finalità di questa cabina di regia sono esplicitate nell’articolo 3 del Protocollo, che la definisce «un organismo strumentale alla realizzazione dei fini del Protocollo». I progetti. Sarà Camillo Tidore, docente di Sociologia dell’ambiente e deel territorio al Polcoming, a curare la parte scientifica dell’Osservatorio. E il suo programma è quello di una partenza soft e di un percorso di crescita graduale: «Quello di oggi è l’inizio del nostro percorso - ha spiegato - e lavoreremo utilizzando uno schemza con una cabina di regia e di un comitato scientifico che procederà con singoli progetti. Progressivamente il nostro lavoro ci porterà alla creazione della struttura, con la ricerca e la formazione che saranno per noi delle risorse essenziali. La comunicazione è un bene pubblico essenziale e tutte le nostre azioni saranno dirette a cercare di migliorare la capacità di governo ».
 
 
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 11 marzo 2017 / Prima pagina
LE IDEE
VITA ALIENA
SE ESISTE TROVEREMO LE PROVE
di MASSIMO CARPINELLI
Ha suscitato grande emozione, non solo tra gli scienziati, la conferma di una nuova scoperta: l'esistenza di un sistema planetario con 7 pianeti extrasolari. CONTINUA A PAGINA 14
 
Lettere e commenti - Pagina 17, segue dalla prima
La vita sui nuovi pianeti: se c’è prima o poi la troveremo
di MASSIMO CARPINELLI,
Rettore dell’Università di Sassari
Su alcuni dei 7 corpi celesti attorno alla stella Trappist-1A potrebbe esserci acqua in forma liquida. Per ora sono soltanto ipotesi ma la ricerca non si ferma
Ha suscitato grande emozione, non solo tra gli scienziati, la conferma di una nuova scoperta: l'esistenza di un sistema planetario con 7 pianeti extrasolari in una zona dell'universo vicina a noi. I sette pianeti orbitano infatti attorno alla loro stella (chiamata Trappist-1A) in un sistema che si trova a soli 39 anni luce dalla Terra: pochissimi se si pensa che la nostra galassia è ampia circa 100mila anni luce. Il sistema di Trappist-1A si configura quindi come un mini-sistema solare, con i pianeti però vicinissimi alla stella centrale: circa 1/6 della distanza del più vicino dei nostri pianeti, Mercurio, al Sole. Se fossimo sul quinto dei sette pianeti, quello considerato il più abitabile, vedremmo un sole grande circa dieci volte il nostro, di un bel colore color rosa salmone, con gli altri pianeti orbitanti grandi alla vista fino al doppio della nostra Luna: una scenografia perfetta per film di fantascienza. Trappist-1A si trova nella costellazione dell'Acquario ed è classificata come stella nana ultrafredda: è piccola, emette 2000 volte meno luce del sole, e con uno spettro diverso. I pianeti invece sono grandi più o meno come la terra: da un 25% in meno a un 10% in più. Essendo vicinissimi al loro sole compiono la loro orbita attorno ad esso in un periodo molto breve. È possibile che mostrino sempre la stessa faccia al sole, come accade con la luna. Se è così, la temperatura dei due lati sarà molto differente, con conseguenze sul clima tutt'altro che ovvie. Fatto fondamentale, si pensa che alcuni dei sette pianeti possano mantenere l'acqua in forma liquida: elemento indispensabile alla vita come la conosciamo. Queste per ora sono tutte ipotesi: gli studi sono appena all'inizio. La scoperta è stata resa possibile grazie alle osservazioni fatte coi telescopi Trappist (omonimi della stella), che si trovano uno nel deserto di Atacama, sulle Ande del Cile, e uno in Marocco, con il fondamentale contributo del telescopio della Nasa Spitzer, che si trova in orbita: sono state necessarie strumentazioni sofisticate, immaginazione, pazienza, tenacia, intelligenza, insomma tutti gli ingredienti di una ricerca scientifica di prima grandezza. Ma perché tanto interesse per questa scoperta? Tutto sommato a oggi conosciamo quasi 3500 pianeti extrasolari, e molti altri se ne scopriranno; ci sono altri oggetti nello spazio più interessanti di questi piccoli esopianeti: le spettacolari supernove o i buchi neri. Qui si tratta di qualche roccia che gira secondo la meccanica Newtoniana, in un modo relativamente prevedibile. L'interesse sta nel fatto che, secondo alcuni, questo sistema solare potrebbe avere le condizioni per ospitare la vita, e la cosa interessante è che di stelle come Trappist-1A se ne trovano in grande abbondanza. Quindi le possibiltà che la vita esista fuori dal nostro pianeta aumentano molto. Inevitabilmente il pensiero va a quanto noi ci riteniamo importanti nell'Universo, quanto pensiamo che la vita come noi la conosciamo sia il fenomeno più straordinario nell'Universo (o forse sarebbe giusto dire in uno degli Universi possibili). La presunzione di essere unici, l'individualismo portato su scala universale. Ma dell'esistenza di vita aliena oggi non possiamo dire niente: probabilmente, strumenti come il telescopio Hubble nei prossimi anni potranno cercare metano o acqua nell'atmosfera dei pianeti, un indizio dell'esistenza della vita, anche se non conclusivo. Con ogni probabilità si dovrà aspettare i dati di nuovi apparati, alcuni dei quali già progettati e in costruzione. L'esistenza della vita come noi la conosciamo è legata a una combinazione unica di fattori che è molto difficile capire con osservazioni indirette. Basta che manchi un ingrediente e la ricetta della vita non funziona. Tutto sommato Trappist-1A è piu giovane del Sole, e siccome brucia idrogeno molto più lentamente di quanto non faccia il Sole, quando il nostro sole tra qualche miliardo di anni si starà spegnendo,Trappist-1A continuerà a brillare ancora a lungo (si stima che brillerà ancora per circa 700 volte l'età attuale dell'Universo). Se la vita avesse voglia di svilupparsi su uno dei pianeti di Trappist-1, ne avrebbe tutto il tempo, con o senza di noi a studiarla.

 


 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 11 marzo 2017 / Sassari - Pagina 19
Lunedì conferenza di Budd Hall per i 40 anni del laboratorio Foist
La promozione è di comunità
SASSARI Lunedì alle 9.30 l’aula Magna dell’Università ospiterà la conferenza “Promozione sociale e comunitaria. Ricerca, formazione e impegno pubblico delle università- Social and community promotion. Research, education and public engagement of universities”. La relazione principale è affidata al professor Budd Hall, contitolare della cattedra Unesco in community-based research and social responsibility in higher education. Il tema della conferenza è connesso a quello scelto quest’anno per la giornata mondiale del Servizio sociale, con riferimento alla promozione comunitaria. L’argomento verrà affrontato dal punto di vista della ricerca e intervento di comunità (Community Based Research) e del ruolo delle università con particolare riferimento agli aspetti formativi, oltre che della ricerca orientata alla promozione del benessere collettivo. Sarà l’occasione per parlare della pubblicazione di due importanti studi internazionali: il sesto Rapporto mondiale sull’educazione del Global innovation network for innovation (Guni)e il volume Knowledge & engagement: building capacity for the next generation of community based researchers, curato da Rajesh Tandon, Budd Hall, Walter Lepore e Wafa Singh. Introduce i lavori il professore Alberto Merler, fondatore del Laboratorio Foist; coordina e conclude il professore Andrea Vargiu, attuale coordinatore del laboratorio.
 
 

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