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03 March 2017
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 3 marzo 2017 / Sulcis Iglesiente (Pagina 33 - Edizione CA)
IGLESIAS. Il coraggio di Alessandra Contu che convive con una atrofia muscolare spinale
«ECCO COME COMBATTO LE BARRIERE»
La malattia non blocca i sogni: prima la laurea e ora il master
Nel suo vocabolario la parola impossibile non esiste. «Ci sono i problemi e la vita ne è piena, ma quando non sono in grado di risolverli, non mi fermo: semplicemente cambio direzione». Un “piano B”, insomma, lo si trova.
 LA STORIA Alessandra Contu - 37 anni, grinta e il volto illuminato da una luce che trasmette positività - ha imparato fin da piccola come tenere a bada l'atrofia muscolare spinale, che ha invaso la sua vita quando aveva appena 8 mesi. Una “compagna di viaggio” insidiosa che non è riuscita a fermare la sua voglia di avere dei sogni e battersi fino a realizzarli. L'ultimo è di appena una settimana fa: un Master in bioenergetica e psicosomatica con la qualifica di “personal trainer delle discipline e tecniche olistiche” alla Scuola “Sardegna massaggi arte olistica e benessere”. «Forse ho desiderato questo traguardo più della stessa laurea», confida facendo riferimento alla carriera universitaria che ha completato brillantemente nel 2003, diventando dottoressa in Scienze dell'Educazione. «Ormai la laurea, da sola, non basta più». E, seppure lei un lavoro lo abbia già (è responsabile educativa per l'inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati, nella coop Santa Margherita di Nebida), ha voluto ampliare i suoi orizzonti e approfondire tematiche cui - da tempo - era già affezionata: dalla sana alimentazione alla meditazione. «Mi piaceva il Reiki e, nel 2015, ho iniziato il percorso con la mia insegnante Debora Deias, fondamentale in questa esperienza. Se fossi stata in una grande città, forse, sarebbe stato più difficile: lei e le altre docenti venivano anche a casa e mi hanno costruito un programma ad hoc».
LO STUDIO La decisione di avvicinarsi al mondo olistico è scaturita dal desiderio di trasformare la sua esperienza personale in qualcosa di utile agli altri. «Sono una sostenitrice della cosiddetta legge di Attrazione che, semplificando, si può tradurre con il fatto di avere un approccio positivo per attirare realmente cose positive. Ma non volevo improvvisarmi, sentivo il bisogno di avere le opportune conoscenze e preparazione».
 LE BARRIERE Figlia unica, papà in pensione dopo una vita in fabbrica e mamma casalinga, Alessandra ha avuto una grande fortuna: «Non mi hanno cresciuta come una disabile. La regola era di andare a scuola e bisognava rispettarla, anche se poteva capitare di non aver voglia. I miei compagni, fin dalle Elementari, sono stati splendidi, non mi sono mai sentita discriminata. Forse perché non ho mai avuto timore di parlare di ciò di cui avevo bisogno». Le barriere? «Ci sono, ma non mi fermano». Giusto per dirne una: «Una spiaggia è inaccessibile? Mi arrabbio, lotto, ma al mare vado lo stesso».
Cinzia Simbula
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 3 marzo 2017 / La pagina dei lettori (Pagina 44 – Edizione CA)
COMMENTO  Come cambiano le città
GIOVANIZZAZIONE, IL NUOVO FENOMENO
Franco Epifanio Erdas, docente
mutamenti indotti dal fenomeno della “gentrificazione” disegnano ancora il volto dei rioni e dei quartieri della nostra città, ma già si annuncia un fenomeno opposto, che gli esperti hanno già battezzato, per assonanza al precedente, “giovanizzazione”. Non sono più le classi sociali agiate, ma le nuove generazioni, sono i giovani che hanno cominciato a impadronirsi della città. Ma anche le città, le più evolute, hanno cominciato a riorganizzare il proprio spazio sociale per adeguarlo ai modi di vita più aperti e dinamici dei giovani, spesso più funzionali ai loro bisogni e necessità. In effetti, è la cultura del nostro tempo che è cambiata, e con essa le consuetudini di una volta. La propensione è verso le famiglie cosiddette mono-parentali, costituite da singoli non sposati, o indotti ad esserlo per interesse o necessità, ed il mercato immobiliare ha cominciato gradatamente, ma in misura sempre più marcata, ad adeguarsi. Gli appartamenti di una volta si sono rimpiccioliti, stanno per diventare modesti appartamentini, adatti soprattutto ai giovani celibi e agli studenti. Costretti dai costi del centro città, spesso preferiscono i quartieri periferici, ma tendono a frequentare e preferire il dinamismo della metropoli. Non sappiamo se il fenomeno sia passeggero o durevole e riguardi anche le future generazioni. Il tempo ci darà qualche certezza, e con essa qualche ragione in più per credere che se il fenomeno migratorio continuerà, non può essere assimilabile a quello che accumuna migranti di tutte le età, condannati a fuggire per pericoli incombenti o in atto nei loro paesi. Siamo o non siamo in Europa? Si può ancora chiamare vera emigrazione lo spostamento di masse di giovani verso i paesi dell’Unione, quando sono gli stessi Trattati che lo incoraggiano, e molti nostri giovani che hanno l’opportunità di costruire proprio in qui paesi il loro progetto di vita, non avvertono il disagio di chi emigra per pura necessità? Perché dovrebbe sentirsi meno italiano, emigrato nel vero senso, il giovane laureato che diventa un medico di prestigio in una struttura ospedaliera di Berlino o di Parigi? Quindi, ben venga una città ringiovanita. Perché senza i giovani non c’è futuro.
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 3 marzo 2017 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Saranno tre gli elicotteri in servizio nell'Isola
In estate la novità
L'AMBULANZA ARRIVERÀ DAL CIELO
Tre basi - a Cagliari, Olbia e Alghero - per raggiungere qualsiasi punto dell'Isola in 20 minuti al massimo. L'elisoccorso sarà realtà, nella migliore delle ipotesi, ad agosto: la gara per l'affidamento del servizio da 89 milioni di euro da spalmare su otto anni si dovrebbe concludere a luglio (ci sarà bisogno poi di qualche settimana per l'avvio) e ha mosso i suoi primi passi pochi giorni fa, con la pubblicazione degli atti preliminari sulla Gazzetta ufficiale europea. I tre punti di decollo delle eliambulanze consentiranno «la migliore copertura del territorio sardo», sottolinea l'assessore alla Sanità Luigi Arru, che avverte: «Nulla vieta in futuro di modificare a seconda delle esigenze i piani», che sono stati preparati anche grazie all'esperienza della Lombardia.
TRASFERIMENTI DI PAZIENTI Oltre a garantire un soccorso più veloce nelle zone più isolate, ad esempio a Carloforte e La Maddalena e su tutta la costa est della Sardegna - dove statisticamente l'elicottero è intervenuto di più in questi anni -, il servizio assicurerà i trasporti «secondari», cioè i trasferimenti dei pazienti da un ospedale a un altro. Un tassello che andrà a completare la riforma della rete ospedaliera, destinata ad impegnare il Consiglio regionale nelle prossime settimane.
LE BASI Piloti e medici delle eliambulanze attenderanno le chiamate nelle basi degli aeroporti di Elmas, Alghero e Olbia: quest'ultimo sarà l'unico centro a lavorare 24 ore su 24, mentre gli altri due avranno un orario di 12 ore (dalle 8 alle 20). «Il soccorso aereo ci ha consentito negli anni di ridurre il numero di ambulanze e mezzi su gomma. Così abbiamo liberato risorse che abbiamo reinvestito sull'elisoccorso», racconta Alberto Zoli, general manager dell'Areu lombarda che in questi mesi ha lavorato a stretto contatto con il direttore generale dell'assessorato alla Sanità Giuseppe Sechi e con l'assessore Arru per il decollo dell'Areus, l'azienda unica per l'emergenza-urgenza.
I DETTAGLI Nel bando sarà previsto l'obbligo di assicurare un elicottero sostitutivo in caso di guasti e prevede anche l'utilizzo di mezzi adeguati al volo notturno, con i visori a raggi infrarossi. È probabile che venga mutuato dalla Lombardia anche il sistema di controllo centralizzato delle illuminazioni dei campi sportivi, che in caso d'emergenza vengono utilizzati come pista d'atterraggio degli elicotteri, a cui saranno affidati anche i trasporti - équipe mediche e organi - legati ai trapianti. Ma l'impianto varato in questi giorni non è rigido: «Nel nostro caso c'è stato bisogno di un rodaggio», ha ricordato l'assessore al Welfare della Lombardia Giulio Gallera, «ma il modello ha assicurato una maggiore efficienza e concretezza su tutto il territorio regionale». (m. r.)
 

 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 3 marzo 2017 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Perra (commissione Sanità): al via il dibattito in Consiglio
Tempi stretti per la rete ospedaliera
La riorganizzazione della rete ospedaliera sta per essere discussa in commissione Sanità ed entro l'estate approderà in Consiglio regionale. Lo ha annunciato ieri, subito dopo la sigla del protocollo sull'Areus, il presidente della commissione, Raimondo Perra (Psi). «Si sta concretizzando il percorso previsto dalla riforma sanitaria approvata dal Consiglio nel novembre 2014, basata su tre pilastri: la riorganizzazione della rete ospedaliera, appunto, la rete delle cure primarie e la riorganizzazione del sistema dell'emergenza urgenza»
Sulla convenzione firmata da Pigliaru e Maroni, «la soddisfazione dei cittadini lombardi per il loro modello di emergenza-urgenza - prosegue Perra - vogliamo sia anche quella dei nostri conterranei». C'è ancora da attendere, invece, per l'apertura del Mater Olbia, destinato a diventare un ospedale di eccellenza a livello internazionale. «Saranno i tecnici e gli esperti di edilizia sanitaria a dare indicazioni sui tempi di inaugurazione degli ambulatori», ha chiarito ieri l'assessore alla Sanità Luigi Arru, che la settimana scorsa ha fatto un sopralluogo a Olbia col manager Ats Fulvio Moirano, e col rappresentante italiano della Qatar Foundation Endowment (Qfe), Lucio Rispo. La visita, ha detto Arru, «è servita per verificare lo stato di avanzamento dei lavori". (ro. mu.)
 
 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 3 marzo 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Gli assessori sottoscriveranno una lettera, formulata da Pigliaru, con gli obiettivi da raggiungere
RIMPASTO, ORA I NOMI SONO UFFICIALI
Ma la staffetta scatterà solo mercoledì
Il rimpasto è deciso. E il governatore Francesco Pigliaru l'ha condiviso con i capigruppo di maggioranza ieri sera: il varo della nuova Giunta è previsto per martedì prossimo, mentre il giorno dopo i quattro nuovi assessori giureranno.
I nomi sono noti. Pier Luigi Caria , renziano del Pd, all'Agricoltura: andrà a riempire la casella lasciata libera dopo le dimissioni di Elisabetta Falchi. Il capo di gabinetto di Pigliaru, Filippo Spanu , andrà agli Affari generali al posto di Gianmario Demuro. Al Turismo, al posto di Francesco Morandi (Cd) arriva l'ex assessora alle Attività produttive del Comune di Cagliari, Barbara Argiolas (Pd), cugina dell'ex segretario del Pd, Renato Soru. Infine all'Istruzione farà il suo ingresso Giuseppe Dessena , ex Sel sostenuto dai tre consiglieri (Daniele Cocco, Eugenio Lai, Luca Pizzuto) prossimi a confluire nel nuovo partito dei Democratici Progressisti. Dessena è stato capo di Gabinetto dell'attuale titolare della Cultura, Claudia Firino, sostenuta dal consigliere Francesco Agus e dal senatore Luciano Uras che recentemente hanno aderito al Campo Progressista di Giuliano Pisapia.
IL RETROSCENA Proprio il nodo Firino è il motivo per cui i nuovi assessori giureranno solo mercoledì. Questo per consentire all'attuale assessora di presenziare all'incontro con la ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli, in Sardegna lunedì prossimo invitata dal sindaco di Cagliari, Massimo Zedda, per un'iniziativa sulla violenza di genere.
A porre il problema era stato il senatore del Pd, Silvio Lai, che su Facebook due giorni fa aveva scritto: «Sarei davvero sorpreso se Francesco Pigliaru, che io conosco, quello che ha fatto dello stile e del rigore una ragione della propria vita accademica e politica, facesse lo sgarbo di sostituire l'assessore alla Pubblica istruzione tre giorni prima dell'arrivo del ministro». Una previsione non viene rispettata: secondo indiscrezioni, è improbabile che Francesco Morandi accetti di prendere il posto di consulente del governatore che sarà lasciato libero dal prossimo Capo di Gabinetto della presidenza, Gianluca Serra.
I VINCOLI Intanto, dalla riunione dei capigruppo è emerso che il mandato dei nuovi e dei vecchi assessori sarà vincolato alla sottoscrizione di una lettera, formulata dal governatore, che indicherà gli obiettivi da raggiungere nelle rispettive deleghe. Sempre ieri, ma prima della “capigruppo”, il Consiglio ha dato il via libera all'unanimità alla legge sull'organizzazione del funzionamento delle compagnie barracellari. Prima, in occasione della seduta congiunta con il Cal, il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, ha sottolineato la necessità che le riforme vengano portate a compimento. Tra le altre, Ganau ha citato quella degli Enti locali, «ancora lontana dall'essere attuata», e la riforma sanitaria, «che trova forti motivi di contrasto nel riordino della rete ospedaliera percepita come un'azione che sottrae servizi ai territori piuttosto che come efficientamento e miglioramento nella qualità dei servizi». Infine Forestas, «che oggi vive un momento di profonda crisi organizzativa di cui il Consiglio si sta occupando per trovare soluzioni adeguate, crisi che coinvolge direttamente i sindaci, primi interlocutori del malcontento». Conclude Ganau: «Più in generale siamo chiamati ad un confronto sulle criticità di sempre: il tema dell'insularità e il ridimensionamento scolastico».
Roberto Murgia
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 3 marzo 2017 / Sardegna - Pagina 5
Mercoledì il giuramento dei nuovi assessori. Il PdS: ci aspettavamo delle nomine di più alto profilo
RIMPASTO, PIGLIARU UFFICIALIZZA I NOMI
CAGLIARI A Claudia Firino verrà concesso l’onore delle armi. Fino a lunedì mattina sarà ancora lei l’assessore regionale alla cultura, e darà il benvenuto al ministro alla pubblica istruzione, Valeria Fedeli, annunciata quel giorno prima a Cagliari e poi a Ghilarza. Dall’indomani al suo posto ci sarà il nuovo assessore, che come si sa da tempo è Giuseppe Dessena, il suo ex capo di gabinetto. È questo atto di cortesia – tra l’altro sollecitato dal senatore Silvio Lai del Pd – ad aver cambiato l’agenda del rimpasto. La presentazione della Pigliaru-bis non sarà più oggi, ma martedì. Però in questi giorni d’attesa la situazione è comunque cristallizzata: non potranno esserci colpi di scena. La nuova squadra è ufficiale. Il governatore l’ha comunicata ai capigruppo di maggioranza, in una riunione ristretta a cui ha partecipato anche il presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau. Senza nessun passaggio in coalizione e senza neanche un confronto allargato alle segreterie di partito, Pigliaru ha ribadito che i nuovi assessori saranno quattro, mentre due dei vecchi andranno via. A uscire di scena saranno Claudia Firino, a suo tempo indicata da Sel, partito che oggi non esiste più, e Francesco Morandi (turismo) in quota Centro democratico. Ai due la revoca della delega è stata consegnata nella tarda mattinata di ieri. Sempre martedì Pigliaru firmerà il decreto di nomina dei quattro ingaggiati e anche i loro nomi si sanno da giorni. I nuovi assessori sono Filippo Spanu, attuale capo di gabinetto del presidente, che succederà al dimissionario Gianmario Demuro agli affari generali. Poi l’ex consigliere regionale del Pd renziano e commercialista Pier Luigi Caria, che prenderà il posto di Elisabetta Falchi, anche lei dimissionaria ma per motivi politici, all’agricoltura. E infine Barbara Argiolas, Pd soriano, al turismo e appunto Giuseppe Dessena, ex Sel ma voluto dall’area prossima a passare nelle fila dei fuoriusciti del Pd, alla cultura. La comunicazione è avvenuta, almeno nelle stanze del Consiglio regionale, in un clima pare sereno. Ad ascoltarlo, oltre a Ganau c’erano Pietro Cocco, Pd e Daniele Cocco, ex Sel, che è uno dei tre consiglieri prossimi al passaggio fra i Dp, gli altri sono Luca Pizzuto ed Eugenio Lai. Al tavolo anche Pierfranco Zanchetta, Upc, Roberto Desini, Partito dei sardi, Fabrizio Anedda (Sinistra sarda) e Gaetano Ledda (La Base). Tutti hanno preso atto delle decisioni di Pigliaru e del fatto che mercoledì pomeriggio i neo assessori giureranno in aula. Subito dopo ci sarà il dibattito e allora sì che il clima potrebbe essere molto più teso. Perché questo rimpasto è destinato a lasciare un bel po’ di strascichi. A cominciare dall’esclusione dalla giunta del Campo progressista, in cui sono da giorni confluiti i parlamentari Luciano Uras e Roberto Capelli, più il sindaco di Cagliari Massimo Zedda, Francesco Agus, consigliere regionale ex Sel, e Anna Maria Busia del Centro democratico. Il Cp è stato tagliato fuori dopo l’addio imposto a Firino e Morandi. Uras e Capelli hanno scatenato già un putiferio e continueranno a farlo. Anche nel Pd non mancano i malumori: a sorpresa alcuni territori non sono rappresentati, ad esempio Oristano. A essere molto critico, alla vigilia, è anche il Partito dei sardi: «Ci aspettavamo un rimpasto di più alto profilo. Questo è un pasticcio», il segnale lanciato. Però nonostante tutto Pigliaru avrà lo stesso i voti in aula per arrivare a fine legislatura. Con una novità: gli assessori dovranno raggiungere risultati precisi. Sono quelli contenuti in quella che è stata ribattezzata la nuova lettera d’ingaggio. Martedì mattina, prima riunione della Pigliaru bis, la riceveranno dalle mani del presidente.

 
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 3 marzo 2017 / Sardegna - Pagina 5
Siglato l’accordo tra i governatori Pigliaru e Maroni per replicare il modello
AZIENDA PER LE EMERGENZE
L’ISOLA COPIA LA LOMBARDIA
Al nord l’Areus ha solo 50 dipendenti e costa appena 19 euro l’anno al cittadino
CAGLIARI Le "buone pratiche" vanno copiate, non è un delitto, semmai aggiustate se serve. In quattro anni la Lombardia ha organizzato e messo a regime un'Azienda per le emergenze-urgenze che è "meravigliosa", lo dicono i cittadini da quelle parti. Con intelligenza, la Sardegna vuole imitare quel modello, per far partire molto presto la sua di agenzia, l'Areus, o l'ex 118 che diventerà unico e regionale. Il patto di collaborazione è stato firmato fra i governatori Francesco Pigliaru e Roberto Maroni e gli assessori Luigi Arru e Giulio Gallera. «Non c'è nulla di scandaloso nel copiare bene», è stato detto più volte prima della stretta di mano, a Villa Devoto, perché nel frattempo i Rossomori avevano contestato lo «scandaloso copia e incolla». Errore. Anzi, «spesso - ha detto Pigliaru - è più facile dialogare con chi ha problemi simili ai tuoi che con un ministero romano». Da buon leghista, Maroni ha gonfiato il petto: «Nella sanità, siamo riusciti a ridurre i costi, a migliorare la qualità dei servizi e siamo orgogliosi di mettere a disposizione un sistema efficiente e vincente». A costo zero, tra l'altro: agli esperti milanesi saranno rimborsate solo le spese di viaggio e soggiorno. Certo, le differenze fra Sardegna e Lombardia sono tante, persino troppe. Una su tutte: ognuna delle otto Aziende sanitarie lombarde amministra da sola lo stesso numero di abitanti dell'intera Sardegna, un milione e 600mila. Dunque, come ha detto Alberto Zoli, manager dell'Areu sulla terra ferma, «avete fatto bene a scegliere l'Asl unica: sarà più facile anche la gestione delle urgenze». In cui la Lombardia, lo dicono le statistiche, è avanti anni luce, con anche un solo numero telefonico per gestire qualunque emergenza: è l'Uno-Uno-Due, o 112, destinato a prendere il posto, anche in Sardegna, dello storico 118. «Non è stato facile - ha detto Zoli - ma ci siamo riusciti grazie a quella che definirei una rivoluzione culturale nel sistema sanitario», con qualche privilegio di troppo e molte «resistenze passive» cancellate in corso d'opera. Oggi il modello da esportazione è snello: appena 50 dipendenti, mentre il «resto dell'organizzazione è trasversale nei diversi ospedali», ma «ognuno sa dall'inizio cosa fare quando scatterà l'allarme». Alla fine è un servizio che costa alla Lombardia 19 euro l'anno per ciascun cittadino ed è un altro successo: gli sprechi sono stati azzerati. Da questo sistema, considerato eccellente dall'Europa anche per un'applicazione sul telefonino avveniristica ma facile da usare, la Sardegna vuole cominciare. «Vogliamo garantire la stessa qualità del servizio di soccorso in ogni Comune», ha detto l'assessore Arru. Il primo passo sarà la pubblicazione fra un mese del bando per l'elisoccorso sulla Gazzetta ufficiale di Bruxelles: tre basi, Cagliari, Alghero e Olbia, l'ultima operativa 24 ore su 24, poi tutti i campi di calcio attrezzati per atterraggi e decolli. Il finanziamento è di 89 milioni per otto anni, con l'impegno di far partire il servizio entro l'estate. Molto prima - forse la prossima settimana - la giunta nominerà il manager dell'Areus. I candidati in corsa sono sempre tre: Piero Delogu, attuale responsabile del 118 di Sassari, e Marcello Acciaro, origini galluresi e direttore degli ospedali a Gallarate, e Giorgio Lenzotti, coordinatore dell'Azienda sanitaria di Modena. Ma l'incarico da assegnare non è un problema. «Dobbiamo mettere a punto il sistema - ha detto Arru - ma con l'aiuto della Lombardia faremo prima e meglio». In due anni, secondo le previsioni, l'Areus dovrebbe andare a regime, con la riorganizzazione non solo negli ospedali ma anche della rete di volontariato, fondamentale per l'efficienza. Nel frattempo, come ha annunciato il presidente della commissione sanità del Consiglio regionale, Raimondo Perra del Psi, «voteremo in aula anche la ridistribuzione dei posti letto», con l'obiettivo di non scatenare una nuova rivolta dei sindaci. Pigliaru s'è detto ottimista: «La riforma sanitaria continua ad andare avanti senza sosta e ora vogliamo che i cittadini comincino ad apprezzare i risultati del cambiamento». Poi il governatore ha sorriso quando Maroni ha detto: «Come vorrei avere anch'io l'aggettivo autonoma fra Regione e Lombardia». I sardi l'hanno conquistato anni e anni fa, ma devono ancora saperlo sfruttare meglio anche nella sanità. (ua)


 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 3 marzo 2017 / Sport - Pagina 42
CONI >> DOMANI LE ELEZIONI
Il presidente uscente corre da solo forte del sostegno di una cinquantina tra Federazioni ed enti di promozione
Fara: «Incollato alla poltrona? Ho i voti»
di Mario Frongia
CAGLIARI «Dove ho comprato la colla per la poltrona? Ero pronto a farmi da parte. Ma chi vota ha fatto diverse valutazioni. Il presidente Malagò ci ha fatto i complimenti citando i dati Istat: le attività sportive in Sardegna sono cresciute come in nessun'altra regione del Sud». Gianfranco Fara, 79 anni, originario di Martis, dal 1999 guida il Coni. Battagliero e dinamico, domani corre contro se stesso. «Candidato unico? Si sapeva che non mi sarei candidato ma l'agosto scorso il novanta per cento delle cinquanta tra federazioni ed enti di promozione, ha scritto al Coni nazionale chiedendo la mia riconferma». Perché si sono perse le nomination di Andrea Del Pin Stefano Arrica, Bruno Perra e Andrea Argiolas? «Forse è mancata la coesione su programmi e idee. Ma, ad esempio, Andrea Argiolas ci ha provato». E ha sbattuto, segnalandolo anche a Malagò, su un format impossibile da superare. «Il sistema esiste dacché esiste il Coni. Vogliono migliorarlo, facciano pure. Quando a Roma se ne è parlato ed è stato votato, non ci sono andato. I consensi vengono da cinquanta persone che conoscono le esigenze dello sport, hanno una visuale profonda di quel che serve e di cosa si deve fare. Nei diciotto anni di gestione ho lavorato sodo e conquistato credibilità. Vado avanti per questo». Fara, sia sincero: con questi criteri chi la scalza? «Ripeto, avevo pensato di mollare. Mi divertirei a fare altro. Ma i presidenti mi hanno inchiodato». Perché? «Hanno pensato che il Coni avrebbe avuto difficoltà. I rapporti con le istituzioni e la mia presenza in Consiglio nazionale per il Centro-Sud, li ha motivati. Hanno scritto che non c'erano persone altrettanto utili al movimento». Quali saranno i suoi primi passi? «Il palazzo delle federazioni in via Pessagno: c'è la delibera della Giunta e l'ok dell'assessore Erriu. L'accelerata alle attività giovanili e il coinvolgimento delle periferie in Gallura, Anglona, Medio Campidano e Iglesiente. E procediamo con gli over 65: "A chent'annos cun salude", realizzato in collaborazione con il rettore Maria Del Zompo e l'assessore alla Sanità, Luigi Arru, è modello pilota in tutta Italia». Cos'altro ricorda del suo ultimo mandato? «Con la Scuola dello sport formiamo tecnici e dirigenti. Abbiamo relazioni doc con Fondazione di Sardegna e società scientifiche, quali la Federazione dei medici dello sport». C'è un fiore all'occhiello? «I protocolli d'intesa con Agenzia delle entrate, studio Martinelli e Coni nazionale, Anci e credito sportivo per l'impiantistica: dei sessanta milioni di euro messi in gioco nel 2016, ne abbiamo gestiti 15,600. Cito anche le attività di inclusione: Lula e Torpé hanno avuto un progetto contro il disagio. Sport, scuola, famiglie e ragazzini assieme. E c'è anche l'impegno nelle carceri». Sarebbe? «A Uta e Bad'e Carros abbiamo avviato varie attività sportive. Inoltre, con "Coni ragazzi" abbattiamo le quote di iscrizione dei giovani nei circoli. Con 97mila euro siamo intervenuti in quasi tutti i comuni sardi». Fara, a chi non la sostiene cosa promette? «Non faccio differenze tra chi mi appoggia e chi non condivide. Sono a disposizione di tutti».
 
 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 3 marzo 2017 / Sardegna Economia - Pagina 17
LA FINALE Cagliari vince il premio Gec
è una città imprenditoriale
CAGLIARI Cagliari ha vinto il Cities Challenge Italy. Il titolo di “Città imprenditoriale” tra le otto finaliste è stato assegnato oggi e Cagliari avrà l’opportunità di essere presentata come città vincitrice italiana al Gec 2017 (Global entrepreneurship congress) che si terrà nelle prossime settimane in Sud Africa a Johannesburg. Il premio consiste in diverse iniziative importanti: il percorso di animazione “Una città da dieci&lode”, ovvero 10 incontri di approfondimento su temi strategici per la città a cui parteciperanno relatori di fama internazionale. Inoltre i migliori progetti imprenditoriali innovativi dei giovani cagliaritani verranno selezionati e accompagnati nello sviluppo. Per le piccole e medie imprese sono previste azioni di formazione specialistiche per innovare e crescere nei mercati di riferimento. Ogni anno, il Gec raccoglie migliaia di imprenditori, investitori e ricercatori da più di 160 paesi per identificare nuovi modi per aiutare i fondatori ad aprire ed espandere nuove imprese in tutto il mondo.


 

10 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 3 marzo 2017 / Sassari - Pagina 22
I massimi esperti di ortopedia nel simposio nazionale in programma domani all’hotel Carlo Felice
Sassari getta le basi per la “rete del trauma”
SASSARI Dai traumi vertebro midollari a quelli del bacino, dalla microchirurgia della mano alla gestione psicologica del trauma nel paziente, nei familiari e nell’operatore sanitario. Si parlerà del politrauma ad ampio raggio nel simposio in programma domani a partire dalle 8.30 all’hotel Carlo Felice che vedrà la partecipazione dei massimi esperti di ortopedia e traumatologia. E si parlerà anche della realizzazione della rete regionale del trauma in Sardegna. All’incontro sarà presente anche l’assessore alla Sanità Luigi Arru. Un evento scientifico organizzato dall’équipe dell’unità operativa complessa di Ortopedia e Traumatologia del Santissima Annunziata della Aou di Sassari diretta da Franco Cudoni, in collaborazione con la Ao Trauma che è la società scientifica più prestigiosa e diffusa al mondo nella disciplina traumatologica. Al simposio parteciperanno, come relatori o moderatori, tutti i responsabili delle unità operative di Ortopedia della Sardegna e degli ospedali Niguarda e Humanitas di Milano che si confronteranno con tutti gli altri specialisti ortopedici, chirurghi e medici d’urgenza e rianimatori, delle varie équipe sarde discutendo numerosi casi clinici concreti o simulati. Verranno prese in esame nelle varie sessioni tutte le problematiche relative al primo soccorso, al trasporto e all’assistenza ospedaliera dei pazienti con politraumi. La giornata è articolata in 4 sessioni: nella prima si parlerà dei traumi vertebro-midollari, delle fratture del bacino, delle lesioni e amputazioni di mano e arto superiore e della gestione psicologica dei pazienti, dei parenti e degli operatori sanitari coinvolti nella gestione del trauma. Nella seconda in una tavola rotonda verranno presi in esame gli aspetti organizzativi della gestione del trauma a livello regionale e formulate le proposte per la realizzazione della Rete regionale del trauma in Sardegna, con i contributi dei direttori generali delle Aziende ospedaliere universitarie di Sassari e Cagliari, del direttore generale del Brotzu di Cagliari, del direttore generale dell’assessorato, dell’esperto Osvaldo Chiara, responsabile del Trauma team Regione Lombardia, dei rappresentanti scientifici delle società sarde di Ortopedia e Traumatologia, e trarrà le conclusioni l’assessore Luigi Arru. Nel pomeriggio proseguiranno i lavori scientifici con relazioni sui trattamenti chirurgici dei polifratturati e con confronti su casi clinici complessi. «È il quinto evento scientifico di rilievo nazionale che organizziamo in cinque anni su argomenti di ortopedia e traumatologia – dice Franco Cudoni che è anche direttore del simposio – perché riteniamo che la conoscenza passi attraverso il confronto delle varie esperienze e la condivisione dei successi e degli insuccessi. Siamo in prima linea per l’attività assistenziale su una vasta area territoriale e ci proponiamo anche come punto di riferimento per l’alta formazione in ortopedia e traumatologia chiamando a Sassari i migliori chirurghi ortopedici in questa specialità». L’evento è patrocinato dall’Ordine dei medici di Sassari, dalla AO Trauma Italia e dalle società scientifiche regionali di ortopedia e traumatologia.
 
 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 3 marzo 2017 / Sardegna Economia - Pagina 17
Il 96 per cento delle conferenze di servizi degli ultimi 6 mesi sono state più rapide
SEMPLIFICAZIONE, L’ISOLA È VIRTUOSA
SASSARI La Sardegna è una delle Regioni più virtuose nell’ambito della semplificazione delle procedure amministrative. Negli ultimi sei mesi su 918 conferenze di servizi 424 si sono già concluse con esito positivo e 36 con esito negativo; su un campione di 307 conferenze, il 96% si è svolto in forma semplificata e quindi con uno scambio documentale in tempi più ristretti e senza la seduta simultanea. I dati del monitoraggio sono stati pubblicati sette mesi dopo l’entrata in vigore della riforma della Pubblica amministrazione in cui si cita “l’ottimo esempio della Regione Sardegna, che ha confermato l’investimento avviato in precedenza sul funzionamento degli sportelli unici per le attività produttive, sulla piattaforma telematica unica per la gestione delle pratiche e delle conferenze”. La Sardegna è la prima Regione in Italia a essersi dotata di una legge per la semplificazione che applica la legislazione nazionale, all’interno dell’autonomia statutaria. «È un orgoglio aver raggiunto un obiettivo di legislatura e ricevere il plauso della Funzione pubblica – commenta l’assessore dell’Industria, Maria Grazia Piras –. Sappiamo che il lavoro sulla semplificazione non è ancora concluso ma siamo sulla buona strada. La conferenza semplificata, la modalità del silenzio-assenso, la certezza dei tempi e l’utilizzo di piattaforme informatiche per dematerializzare le procedure, ci consentono di essere più competitiva e garantiscono una burocrazia amica di imprese e cittadini. Tra le novità della legge – ricorda l’assessore – c’è l’istituzione dello Sportello Unico per le Attività Produttive e l’attività Edilizia (Suape) che riunisce le competenze del Suap e le competenze dell’edilizia privata».
 
 
 

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