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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 January 2017
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

 1 ‐ L’UNIONE SARDA di giovedì 19 gennaio 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 ‐ Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Manu Invisible e Moses alla serata finale del 24 febbraio al Teatro Massimo Arte e cultura
per fare impresa Ecco il premio “Contamination Lab UniCa”: studenti in gara
Arte, imprenditorialità, creatività. L'Università punta sulle start up per offrire agli studenti un'opportunità di crescita. L'ateneo cagliaritano ha promosso il Contamination Lab UniCa , progetto per l'innovazione. Testimonial il writer Manu Invisibile, giovane artista dalle mille battaglie combattute e da altrettanti muri grigi colorati. L'iniziativa si concluderà il 24 febbraio al Teatro Massimo con una serata che vedrà la partecipazione del famoso musicista quartese Moses Concas e con la premiazione della start up vincitrice.
SHOW IN RETTORATO Vedere uno spilungone, con una tuta da ginnastica nera sporca di vernice e una maschera nera, a fianco alle bandiere dell'austera sala riunioni del rettorato ha colto di sorpresa tutti. «Sono qui per occuparmi di un'opera del CLab», spiega Manu Invisible. «Devo interpretare un incubatore d'impresa seguendo tre concetti: imprenditorialità, creatività, impresa». Lo street artist svilupperà un lettering , un'opera con nuovi caratteri con forme particolari. Quando poi allo spilungone si è avvicinato la rettrice Maria Del Zompo l'effetto sorpresa si è duplicato. «Contamination Lab è una bella realtà dell'ateneo cagliaritano», ha detto la rettrice. «Siamo un ateneo che fa innovazione. E non è affatto semplice». L'università non apre automaticamente le porte del mondo del lavoro ma le statistiche sono chiare: chi è laureato ha più probabilità di trovare lavoro e di guadagnare di più. «Nonostante le difficoltà e i tagli riusciamo comunque a maturare un rapporto con il territorio. C'è uno
sforzo di tutto il sistema universitario, soprattutto da parte degli studenti che vogliono crescere».
L'IMPRESA L'iniziativa non vuole avere confini. «Il progetto rientra nell'ambito delle attività connesse al Centro per l'innovazione e l'imprenditorialità sorto di recente in via Ospedale», ha precisato la pro rettrice per l'Innovazione Annalisa Bonfiglio. «È un'iniziativa che si inserisce in una politica di ateneo più ampia. Stiamo cercando di creare una fiera, Contamination Lab è solo il primo step di un percorso che vogliamo costruire». La parola d'ordine è Un'impresa a regola d'arte . «Con CLab, arrivato alla quarta edizione, lavoriamo con partner nazionali e internazionali per mettere a disposizione delle imprese il sapere universitario», ha aggiunto Maria Chiara di Guardo, responsabile scientifico dell'iniziativa. «Coniugare Arte e Scienza diventa una chiave per sviluppare cultura di impresa che abbia una vocazione innovativa».  
LA SERATA Il 20 febbraio saranno proclamati i nomi dei team finalisti che prenderanno parte alla giornata finale in calendario venerdì 24 febbraio al Teatro Massimo. Durante la serata verrà consegnato alla start up vincitrice il premio di 50 mila euro, che si aggiungerà ai duemila euro messi a disposizione dal rettorato. Parteciperanno i due testimonial simbolo del progetto: Manu Invisible e il musicista Moses Concas, 27 anni, quartese, residente a Londra e vincitore dell'edizione 2016 di Italian's got Talent. Moses: durante la finale suonerà con il suo stile inconfondibile l'armonica. Alla finale in programma al Teatro Massimo prenderanno parte altri artisti provenienti dal mondo della danza, dello spettacolo, della musica e della pittura.
Andrea Artizzu
 
 
2 ‐ L’UNIONE SARDA di giovedì 19 gennaio 2017 / Cultura (Pagina 47 ‐ Edizione CA)
Giornata di studi  
Ottanta lunghi anni senza Antonio Gramsci
L'omaggio domani al Consiglio regionale  
Il 27 aprile saranno trascorsi 80 anni dalla morte di Antonio Gramsci. Per celebrare la ricorrenza la Regione
ha proclamato, dietro proposta dell'assessore alla Cultura, l'Anno Gramsciano, la cui durata supera quella
solare. Il lungo calendario di appuntamenti è infatti iniziato il 22 gennaio 2016, quando ricorreva il
125esimo anniversario dalla nascita dell'intellettuale.  
Tappa fondamentale del percorso commemorativo è il convegno organizzato per domani, alle 10.30,
nell'aula consiliare del palazzo del Consiglio regionale, a Cagliari. I lavori saranno introdotti da Gianfranco
Ganau, presidente dell'Assemblea sarda. Seguiranno i saluti del sindaco di Cagliari, Massimo Zedda.
Intitolata “Antonio Gramsci nell'80esimo della morte”, la giornata di studi è stata organizzata da Aldo
Accardo, docente di Storia contemporanea all'Università di Cagliari. Il professore sarà anche relatore con un
intervento incentrato sulla verità in politica.  
Altre prospettive d'analisi sulla vita, l'opera e il pensiero di uno dei fondatori del Partito comunista italiano
saranno offerte da Mauro Pala, insegnante di Critica letteraria a Cagliari e da Aldo Maria Morace, docente
di Letteratura italiana nell'Ateneo di Sassari. I due studiosi affronteranno rispettivamente i temi “Filologie
della volontà“ e “Letteratura e vita nazionale”. «Antonio Gramsci fu e rimase un rivoluzionario e un
comunista fino all'ultimo giorno ‐ dice Ganau ‐, ma fu anche un pensatore, sicuramente il più profondo e
originale pensatore dell'Italia del Novecento. Per questo credo sia necessario un nuovo impulso alle scuole
e alle Università per un maggiore impegno nello studio e nella ricerca del pensiero di Antonio Gramsci». Al
convegno, per dare subito seguito all'auspicio, assisteranno alcune classi del liceo classico Dettori di
Cagliari.
Manuela Arca
 
 
3 ‐ L’UNIONE SARDA di giovedì 19 gennaio 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 6 ‐ Edizione CA)
La Giunta ha presentato il bilancio di metà mandato Iscol@, sanità, enti locali
«Ecco i primi risultati»
La Giunta si porta avanti con il lavoro. In attesa che il governatore rientri dalla malattia, e di una verifica di
maggioranza per il momento congelata, l'esecutivo fa il punto sulle cose fatte nei primi due anni e mezzo di
governo. Un libro di 53 pagine con una premessa firmata dal presidente Pigliaru. «Siamo arrivati alla metà
di un percorso complesso quanto entusiasmante ‐ scrive ‐ quando siamo arrivati nel 2014, eravamo
consapevoli di avere davanti a noi una sfida enorme». Il presidente parla di «alcuni passaggi fondamentali
per la nostra idea di Sardegna e già diventati realtà, a cominciare dalle riforme che segnano il cambiamento
come quelle sulla Sanità ed Enti locali, il progetto Iscol@, la lotta contro la peste suina, aver misurato per la
prima volta gli svantaggi causati dalla condizione di insularità, ottenendo dal Governo risorse straordinarie
per mitigarli».  
Il dossier sul bilancio di metà mandato è strutturato in cinque punti fondamentali. Nel primo ‐ le persone, il
nostro primo investimento ‐ sono ricordati l'evoluzione del progetto Iscol@ (1174 cantieri per la messa in
sicurezza di 848 scuole) e, sul fronte Università e ricerca, l'aumento di dotazione finanziaria per le borse di
studio (+35,9% nel 2014‐15). Il secondo, le politiche per gli investimenti e le imprese, ricorda che «dopo la
Lombardia siamo secondi in Italia per attrazione di investimenti in capitali di rischio destinati alla creazione
di start up innovative: consolidiamo questo fenomeno con strumenti come il Venture Capital da 10 milioni
e il Social Impact Investing e il Microcredito». Da segnalare anche «i 700 ettari di terre incolte della Regione
andate a bando per avviare le nuove imprese». Terzo punto: beni comuni, gestione innovativa. Lo spazio è
dedicato alla Riforma della Sanità (con l'istituzione dell'Ats che prevede una centrale unica d'acquisto e
economie di scala con risparmi medi per beni e servizi tra il 10 e il 20%), e al piano energetico regionale
approvato nel 2016. Il quarto punto, nuove reti infrastrutturali e trasporti, è tutto incentrato sul Patto per
la Sardegna da tre miliardi di euro. L'ultimo, qualità istituzionale e programmazione delle risorse, considera
il riordino del sistema delle autonomie locali con l'istituzione della Città metropolitana di Cagliari, la
semplificazione burocratica (con il taglio di 300 leggi e la riduzione di 250 giorni delle procedure grazie ai
bandi a sportello), la chiusura della vertenza entrate e il nuovo sistema della programmazione unitaria.  
«Questo e molto altro abbiamo fatto e avviato ‐ scrive in conclusione di premessa Pigliaru ‐ ancora tanto
resta da fare: ci riusciremo continuando a unire le forze, ascoltando i territori e programmando le risorse in
base alle reali esigenze».  
Roberto Murgia
 
 
4 ‐ L’UNIONE SARDA di giovedì 19 gennaio 2017 / TV e Radio (Pagina 55 ‐ Edizione CA)
INCHIESTA. Stasera su Videolina  
La Sardegna è donna “Monitor” alle 21  
Una fotografia della Sardegna tutta al femminile, tra occupazione che cresce ma continua a riguardare
meno della metà delle donne, salari più bassi rispetto agli uomini a parità di lavoro e titolo di studio. Questa
sera alle 21, su Videolina, torna “Monitor”, con una nuova puntata dedicata alle donne. «Il gentil sesso»,
spiega Egidiangela Sechi, alla conduzione dell'inchiesta, «fa ancora fatica a fare carriera per l'impossibilità di
conciliare famiglia e lavoro: si abbandonano sogni e lavoro per accudire i figli. Nell'isola è scarsa anche la
rappresentanza femminile nelle istituzioni e in politica: la doppia preferenza di genere rimane un traguardo
da raggiungere». A tutto questo si aggiunge la violenza, che sembra far ripiombare le donne in un passato
senza diritti e senza speranze per il futuro. Cosa fare per cambiare le cose? Quali provvedimenti adottare?
A chi spetta il compito?
Ospiti in studio, Maria Letizia Pruna, sociologa dell'Università di Cagliari, e Alessandra Corongiu sindaco di
Pimental.
 
 
5 ‐ L’UNIONE SARDA di giovedì 19 gennaio 2017 / Provincia di Cagliari (Pagina 25 ‐ Edizione CA)
PULA  
Seimila euro per premiare tesi di laurea sul territorio  
Una borsa di studio per ricordare Giacomo Pisu. Il Comune celebra il giovane studente di Pula scomparso
prematuramente il 14 ottobre del 2002 a causa di una brutta malattia. Il concorso, giunto alla dodicesima
edizione, punta a premiare gli studenti che nelle loro tesi di laurea hanno affrontato temi che riguardano il
territorio.  
Quest'anno il premio verrà allargato anche agli studenti che hanno conseguito una laurea triennale e il
diploma. «Abbiamo deciso di cambiare il regolamento perché era troppo restrittivo ‐ spiega l'assessore alle
Politiche sociali, Ilaria Collu ‐ , le tesi di laurea non riguarderanno più solo argomenti di carattere
antropologico, ma anche scientifico. Il Comune premierà gli studenti che hanno ottenuto un master, e
chiunque abbia conseguito una laurea in medicina: l'obiettivo è incentivare lo studio, attraverso il ricordo di
Giacomo Pisu, che proseguì gli studi da casa nonostante la sua malattia». I vincitori si divideranno il premio
di 6mila euro. (i. m.)
 
 
6 ‐ L’UNIONE SARDA di giovedì 19 gennaio 2017 / Cronaca Regionale (Pagina 7 ‐ Edizione CA)
Durante una lunga fuga attraverso Niger e Libia la mamma ha subito violenze di ogni tipo  
La figlia di nessuno cerca famiglia  
Abbandonata dalla madre fuggita dopo aver partorito al Brotzu
Sul registro delle nascite dell'ospedale Brotzu c'è il suo nome, ma non quello della madre, una donna
nigeriana di 23 anni arrivata con una delle ultime navi della speranza: ospite di un centro d'accoglienza alle
porte di Cagliari, ha deciso di partorire e sparire nel nulla. Forse un modo per assicurare un futuro più facile
alla figlia, in una famiglia adottiva. O per dimenticare più velocemente le violenze subite in Africa prima di
arrivare in Sardegna dal mare.  
IL RACCONTO «Sappiamo solo che la madre non ha mostrato alcuna empatia per la bambina dopo il parto e
ha deciso di non riconoscerla», racconta Giuseppe Chessa, primario del reparto di Ostetricia del Brotzu.  
La donna si è presentata al pronto soccorso qualche giorno fa. Incinta, ormai prossima al parto. Nel corso
della notte mette al mondo una bimba: le condizioni non sono ottime, probabilmente a causa della
gravidanza portata avanti senza troppe cautele, aggravata da un viaggio di migliaia di chilometri attraverso
Niger e Libia. Così dopo qualche ora passata al nido dell'ospedale la piccola viene trasferita nel reparto di
terapia intensiva neonatale del Policlinico universitario.
LA SCELTA Nel frattempo la madre sparisce nel nulla, dopo aver detto poche parole ai medici. «La legge
prevede che qualsiasi donna possa portare a termine la gravidanza e non riconoscere il figlio. In questi casi
il nome della madre non viene trascritto nei registri e si avvisa il tribunale dei minorenni per avviare le
pratiche per l'affidamento», spiega Chessa. Quello della migrante non è un caso isolato. «Succede due o tre
volte all'anno, ma si tratta quasi sempre di cittadine italiane. Solitamente la procedura di adozione arriva a
buoni fine dopo poco tempo».
DIFFICOLTÀ CON I MIGRANTI È ancora più frequente che al Brotzu si rivolgano migranti o donne in arrivo
dai quattro angoli del pianeta: «Prima si trattava di casi sporadici, ora invece è un appuntamento quasi
quotidiano, anche se non tutte si presentano per partorire». La difficoltà maggiore sta nel capire quello che
dicono le pazienti: «Sarebbero necessari dei mediatori culturali in grado di tradurre i racconti delle
pazienti», dice il primario di Ostetricia, «visto che capita spesso di ospitare in reparto donne che parlano
arabo, cinese o addirittura lingue conosciute solo nel centro Africa».  
Michele Ruffi
 
 
7 ‐ L’UNIONE SARDA di giovedì 19 gennaio 2017 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 ‐ Edizione CA)
COMUNE. Addetti alle pulizie  
Tredicesime in ritardo: sit‐in  dei lavoratori  
Sciopero e sit‐in contro l'ennesimo ritardo nel versamento degli stipendi: i dipendenti della cooperativa Sis,
aggiudicataria dell'appalto di pulizie dei locali del Comune e dell'Università, si sono dati appuntamento ieri
mattina sotto i portici del Municipio per denunciare il pagamento irregolare delle retribuzioni e la mancata
liquidazione delle tredicesime prima delle festività. «Ogni mese i lavoratori percepiscono gli stipendi con
sette, dieci giorni di ritardo rispetto agli accordi», denuncia Monica Porcedda, segretaria organizzativa della
Fisascat Cisl provinciale. «Le paghe vengono erogate a scaglioni e trasferite a tutto il personale solo dopo le
puntali pressioni dei sindacati. Quest'anno addirittura le tredicesime, attese per il 20 dicembre, sono
arrivate ben oltre l'Epifania». Un disagio non più sopportabile per i circa 150 lavoratori, quasi tutte donne,
che con sacrificio arrivano alla quarta settimana. «Parliamo di famiglie monoreddito che hanno trascorso
Natale e Capodanno senza soldi», conferma Porcedda. Le tredicesime alla fine sono state trasferite, dopo
l'apertura di una procedura formale di sollecito, il dieci di questo mese, mentre gli stipendi di gennaio sono
stati liquidati, con puntale ritardo, ieri. La mobilitazione è stata perciò inevitabile. «Anche dal Comune
vogliono vederci chiaro», rivela la sindacalista. «I dirigenti ci hanno ricevuto assicurandoci l'avvio di
un'indagine sul rispetto dei termini contenuti nell'appalto e sul regolare operato dell'azienda, affinché in
futuro non si verifichino più pagamenti a singhiozzo».
Luca Mascia
 
 
8 ‐ L’UNIONE SARDA di giovedì 19 gennaio 2017 / Agenda Cagliari (Pagina 20 ‐ Edizione CA)
Al liceo ci saranno esperti della scuola di studi sulla Shoa  
“Giornata della memoria” Un convegno all'Arborea  
Il 27 gennaio sarà una “Giornata della memoria” molto particolare per Cagliari . Per la prima volta, sarà
presente in Sardegna una delegazione dello Yad Vashem, l'ente nazionale israeliano per la memoria e lo
studio della Shoah, considerato la massima istituzione al mondo per la didattica e la ricerca storica sulla
Shoah al mondo. E per la prima volta, viene organizzato in Sardegna un seminario di formazione per docenti
ed educatori con la collaborazione della Scuola internazionale di studi sulla Shoah che fa parte dello Yad
Vashem.
il primo appuntamento della cooperazione aperta tra l'associazione memoriale sardo della Shoah e lo Yad
Vashem di Gerusalemme, cooperazione che è stata proposta da quest'ultimo istituto nella scorsa primavera
e che prevede l'organizzazione sul territorio sardo di numerose iniziative di formazione sia nelle scuole che
nelle università e in altri ambiti della società sarda.  
Il seminario si terrà nei locali dell'aula magna del liceo Eleonora d'Arborea (via Carboni Boi 5) venerdì 27
gennaio a partire dalle 9. Possono inviare richiesta di adesione tutti i docenti delle scuole di ogni ordine e
grado, nonché educatori ed operatori culturali di tutte le associazioni culturali ed istituti storici che hanno
tra i loro compiti anche quello della trasmissione della memoria della Shoah e del suo insegnamento.  
Tutti gli interessati che intendono aderire all'iniziativa devono inviare una mail a
segreteria.insegnarearicordare@gmail.com, chiedendo la scheda di iscrizione. Oppure possono chiamare
Alessandro Matta, direttore dell'associazione Memoriale sardo della Shoah (3487276137) o la sede
dell'associazione allo 0704510550, dal lunedi al venerdi dalle 9 alle 13.
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 
9 ‐ LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 19 gennaio 2017 / Pagina 6 Sardegna
POLITICA REGIONALE Un dossier di 54 pagine per ricostruire quello che è stato fatto dal 2014 in poi
Dalle grandi riforme agli investimenti. Ma non tutto è stato capito dagli elettori
Bilancio di metà mandato
Pigliaru: «Andiamo avanti»
di Umberto Aime  
CAGLIARI Da «cominciamo il domani», slogan della campagna elettorale vinta nel 2014, per arrivare in
volata fino al bilancio di metà mandato, quasi tre anni dopo. Con la voglia di azzerare le tempeste in
maggioranza, nell'attesa del rimpasto e di qualche numero positivo in più, dalla crescita del prodotto
interno lordo a un bel po' di disoccupati in meno, ecco il diario di viaggio, autoprodotto, della giunta di
Francesco Pigliaru, tra l'altro annunciato vicino al rientro dopo il ricovero in ospedale. Poi un’altra
anticipazione: fino al 2019 sarà lui il governatore. Dopo il sondaggio. Cinquantaquattro pagine, stampate a
colori su carta patinata, grafici e foto a volontà, il dossier sembra essere soprattutto la risposta meditata del
presidente al sondaggio che l'ha relegato al penultimo posto nella classifica dei governatori più apprezzati
dall'elettorato. Una macchia da cancellare, subito, per non rischiare che diventi invece indelebile Il
consenso. A leggere il bilancio è innegabile che la giunta abbia fatto molto, a partire dalle grandi riforme,
però resta da capire, e il pessimo risultato nel sondaggio lo conferma, come mai non tutto sia stato capito,
apprezzato o festeggiato all'esterno come se la svolta ci fosse stata, quella è stata promessa sin dall'inizio.
Invece è sul consenso popolare che la giunta deve e dovrà fare ancora molto. Oltre la solita montagna di
delibere, perché il quel messaggio conquisti e convinca anche dopo tre anni. L’anteprima. Pigliaru scrive
nella presentazione del dossier, consegnato al Consiglio e che sarà presto pubblicizzato; «Quando siamo
arrivati alla guida della Sardegna, eravamo consapevoli di aver davanti a noi una sfida enorme». Vinta o
persa? «Siamo arrivati _ prosegue _ a metà di un percorso complesso quanto entusiasmante. Abbiamo
affrontato e continuiamo ad affrontare le emergenze, ma anche lavorato soprattutto alla costruzione di un
sviluppo concreto e duraturo». Per poi aggiungere: «Alcuni passaggi fondamentali della nostra idea di
Sardegna sono diventati già realtà. A iniziare dalle riforme della sanità e degli enti locali, all'aver puntato
moltissimo sull'istruzione dei nostri ragazzi e attirato capitali internazionali per accelerare la ripresa dello
sviluppo. O con l'aver messo in campo le migliori energie nella lotta alla peste suina, perché l'illegalità di
pochi non può tenere in ostaggio l'economia di tutti. Infine per la prima volta abbiamo misurato gli
svantaggi causati dall'insularità e ottenuto dal Governo contributi straordinari per mitigarli». È tutto scritto
nei cinque capitoli del dossier (vedi box) che sarà analizzato, pesato da amici e nemici. Per un giudizio finale
ancora da scrivere. Le prospettive. Pigliaru guarda al futuro: «Questo e molto altro abbiamo fatto, avviato e
tanto resta da fare. Ci riusciremo continuando a unire le forze, ascoltando i territori e programmando le
risorse in base alle loro reali esigenze e lavorando sempre di più sulla qualità istituzionale. Proseguiamo con
fiducia, tenendo al centro del nostro impegno condivisione, semplificazione e trasparenza, per realizzare
una Sardegna finalmente terra di benessere». Sarà il 2019, ultimo anno di mandato, a confermare o a
smentire il presidente.
I cinque capitoli delle cose fatte
1) LE PERSONE: Iscol@, università e ricerca, centri per il lavoro, reddito sociale, politiche per i migranti,
cultura e lingua sarda. 2) GLI INVESTIMENTI: internazionalizzazione e attrazione di capitali, sostegno
all’innovazione, programmazione territoriale, zone interne, chimica verde, lotta alla peste suina, turismo e
agricoltura. 3) LA GESTIONE INNOVATIVA: riforma della sanità, bonifiche, piano energetico e riordino di
Abbanoa. 4) LE INFRASTRUTTURE E I TRASPORTI: Patto per la Sardegna, Ct1, mobilità efficiente, strade,
rischio idrogeologico e agenda digitale. 5) LA QUALITA’ ISTITUZIONALE: riforma enti locali, urbanistica,
semplificazione, chiusura vertenza entrate e programmi unitari.
10 ‐ LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 19 gennaio 2017 / Pagina 25 ‐ Provincia di Nuoro
MACOMER
Il consigliere Tedde contesta il nuovo termovalorizzatore
MACOMER «Mentre l’Università di Cagliari lavora all’aggiornamento del Piano Regionale di gestione dei
rifiuti, che prevede l’obbiettivo di differenziazione dell’80% entro il 2022 e la minimizzazione dell’uso della
termovalorizzazione e smaltimento in discarica, la giunta regionale ha deciso di andare avanti a testa bassa
nella realizzazione del nuovo inceneritore di Tossilo». Lo afferma il vice capogruppo di Forza Italia Marco
Tedde soffermandosi sugli sviluppi dell’aggiornamento del Piano dei rifiuti sul quale lavora l’Università di
Cagliari. «Una contraddizione costosa, ma soprattutto irrispettosa della volontà delle comunità del
territorio e dell’ordine del giorno unanime del Consiglio Regionale approvato il 13 maggio 2015, che
impegnava la Giunta ad aggiornare il Piano e a fare una indagine epidemiologica nel territorio del Marghine
prima d’intervenire su Tossilo – prosegue –. Nel frattempo la giunta cerca di propinare alla comunità sarda
la tesi secondo la quale il ricorso al Consiglio di Stato a favore di Tossilo e il rifinanziamento dell’opera nel
“patto Renzi” sono atti dovuti». Tedde parla di «piano vecchio e dannoso, rifiutato criticamente e con dati
scientifici e giuridici dalle comunità e dal Consiglio Regionale». Poi si chiede: «Quell’inceneritore serve
ancora? Se la risposta è positiva significa che la Giunta regionale, contraddicendo gli studi dell’Università di
Cagliari per minimizzare la termovalorizzazione, punta invece a uno sviluppo della Sardegna fondato sullo
smaltimento di rifiuti provenienti anche da altre regioni. Se fosse negativa, significa che promuove un’opera
nella consapevolezza che è inutile. Nel frattempo – conclude – i consiglieri di maggioranza che hanno
votato l’ordine del giorno del 2015 calpestato dalla Giunta col ricorso al Consiglio di Stato, serbano un
connivente silenzio». (t.g.t.)
 
 
 

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