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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 December 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
 
1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 21 dicembre 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 26 - Edizione CA)
IMMIGRATI E LAVORO
Inizia stamattina alle 9.30, nella Biblioteca regionale in viale Trieste 137, il seminario intitolato “Immigrati e lavoro”. Lo promuove, nell’ambito del progetto forimm, la Regione in collaborazione con Cisv Sardegna, Crenos (Università di Cagliari), Confartigianato e le associazioni Alleviare La Povertà, Quisqueya, Singh Sabha e FouduDia.
 

2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 21 dicembre 2016 / Provincia di Cagliari (Pagina 36 - Edizione CA)
VILLASIMIUS. Educazione ambientale e sviluppo turistico
Vetrina milanese per l’area protetta
Vetrina milanese e internazionale per l’aerea marina protetta di Capo Carbonara grazie al progetto europeo Stratus e a un budget di 200 mila euro. Nel nord Italia, per la divulgazione scientifica e turistica del parco marino, è stato siglato un accordo con l’associazione Verdeacqua Onlus. Una collaborazione che mira «alla realizzazione di programmi di educazione ambientale - si legge nel documento - e di promozione e supporto del turismo naturalistico finalizzati ad assicurare una maggiore conoscenza dell’Area marina». È stata siglata anche una collaborazione internazionale, in particolare con la Francia, che coinvolge tutte le attività locali legate al turismo nella promozione e valorizzazione dell’area marina.
Sono partner del progetto, fra gli altri, l’Università di Cagliari ed Enea (agenzia nazionale per le nuove tecnologie). «L’obiettivo - ha spiegato il direttore dell’Amp Fabrizio Atzori - è tutelare il parco ma allo stesso tempo, in ottica turistica, farlo conoscere in ogni sfaccettatura e renderlo sempre più fruibile». La definitiva trasformazione dell’area marina protetta in risorsa turistica mondiale potrebbe concretizzarsi nel 2018, quando dovrebbero terminare i lavori per 900 mila euro finanziati dalla Regione per collegare l’interno con le coste realizzando (o migliorando) oltre 60 chilometri di sentieri da percorrere in bici, a piedi o a cavallo.
 

3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 21 dicembre 2016 / Cultura (Pagina 55 - Edizione CA)
Progetto Gli Acta Curiarum Regni Sardiniae nel sito digitale del Consiglio Regionale Gli atti dei Parlamenti sardi sono ora a portata di clic
Il lavoro di ricerca scientifica è iniziato nel 1983. Confluito in una voluminosa edizione critica, intitolata Acta Curiarum Regni Sardiniae, ha sinora prodotto quattordici tomi, il primo dei quali pubblicato nel 1986. Da ieri il ricco e prezioso corpus documentario, fondamentale per ricostruire la storia della Sardegna tra Medioevo ed età Moderna, può essere consultato on line. La raccolta comprende gli atti compiuti dal Parlamento sardo in un periodo compreso tra il 1355, anno in cui il re Pietro IV d’Aragona, convocò, sul modello delle Corts catalane le prime Corti generali, e il 1799, data in cui l’eco del cosiddetto triennio rivoluzionario sardo (1793-1796), era ancora viva. I testi sono redatti in catalano, spagnolo e italiano, le lingue del potere.
 L’EDIZIONE DIGITALE Per sfogliare gli Acta curiarum , stamparne alcune pagine o fare la ricerca per parola basta accedere al sito del Consiglio regionale della Sardegna. Custode della speciale autonomia, l’istituzione, che promosse l’iniziativa editoriale oltre trent’anni fa, continua a sostenerla avvalendosi delle possibilità di fruizione offerte dalla tecnologia. Il progetto, che dovrebbe concludersi entro la quindicesima legislatura (che è quella in corso), prevede come tappa ulteriore la pubblicazione dei documenti prodotti dai Parlamenti sardi sino al 1847. D’ora in avanti l’edizione cartacea e quella digitale procederanno di pari passo. La raccoltà completa comprenderà 24 tomi, ciascuno dei quali dotato di codice Isbn.
 IL CORPUS SUL WEB La novità è stata presentata dai membri del Comitato scientifico che, ereditando un’iniziativa che ha visto avvicendarsi rappresentanti delle istituzioni, docenti universitari e specialisti di discipline storiche, è composto dal presidente del Consiglio regionale Gianfranco Ganau, dal presidente delegato Michele Cossa, da Italo Birocchi, Mariarosa Cardia, Guido D’Agostino, Carla Ferrante, Antonello Mattone e Gian Giacomo Ortu.
 L’UNICITÀ DELL’OPERA«La pubblicazione in formato digitale consente di rendere facilmente fruibile lo straordinario lavoro di recupero di documenti fondamentali per la ricostruzione della storia dell’Isola e delle sue istituzioni», ha detto Ganau. Richiamando le parole di Emanuele Sanna, presidente del Consiglio regionale quando fu dato alle stampe il primo volume del corpus, ha quindi sottolineato l’importanza della conoscenza del passato «per costruire la coscienza e la piena identità di un popolo».
«Gli Acta curiarum sono un’opera monumentale e unica, di cui la Sardegna può essere orgogliosa », ha aggiunto Michele Cossa. «In Europa nessuna realtà regionale o nazionale è riuscita a realizzare un progetto simile, nemmeno la Catalogna».
 LA RICERCA STORICA La tecnologia, facilitando la consultazione, consente anche a un pubblico di non specialisti di accedere alla raccolta. Offre inoltre a studiosi che studiano lontano dalla Sardegna la possibilità di leggere documenti altrimenti difficilmente fruibili. «Si tratta di un’opera scientifica», ha evidenziato Antonello Mattone, professore di Storia delle istituzioni politiche all’Università di Sassari, «che tiene presenti le funzioni divulgative: i tomi contengono un ampio regesto in italiano che ne sintetizza il contenuto».
LA DIFFICILE AUTONOMIA Tante le domande sul passato che potranno essere soddisfatte, le prime sono emerse durante la presentazione del lavoro e hanno riguardato i fermenti “autonomistici” maturati nei Parlamenti sardi, espressione istituzionale di una dominazione esterna, prima catalano-aragonese, poi spagnola e sabauda. Gian Giacomo Ortu, già professore di Storia moderna all’Università di Cagliari, ha richiamato a proposito l’attività degli Stamenti nella sarda rivoluzione (1793-1799) e la figura emblematica dell’ alternos Giovanni Maria Angioy.
Manuela Arca
 

4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 21 dicembre 2016 / Cultura (Pagina 55 - Edizione CA)
Appuntamenti
AGENDA URBANA “Oltre la Nuova Agenda Urbana” è titolo dell’incontro che si tiene oggi a Sassari, alle 15.30 nella sede de L’Ultimo spettacolo (corso Trinità 131). Intervengono i professori Arnaldo Cecchini e Domenico D’Orsogna e i dottorandi Nadja Beretic della Facoltà di Architettura di Belgrado e Giovanni Campus del Dipartimento di Architettura di Sassari. Sarà l’occasione per conoscere i dettagli della Nuova Agenda Urbana siglata a Quito, in Ecuador, lo scorso novembre, alla quale hanno dato un contributo anche il Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica dell’Università di Sassari. (gr. pi.)

 
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LA NUOVA SARDEGNA


5 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 21 dicembre 2016 / Pagina 33 - Cultura e spettacoli
STORIA E IDENTITÀ I primordi dell’autonomia negli atti degli Stamenti
Online sul sito del Consiglio i documenti dei parlamenti sardi dal 1355 al 1799
Sono liberamente consultabili grazie alla loro completa digitalizzazione
«Il medesimo ha riferito essere stata la città di Sassari circondata ed invasa nel giorno 28 del passato prossimo dicembre da più migliaia d’uomini armati delle ville circonvicine ed altre di quel Capo; di esser i medesimi riusciti di entrare in detta città». E’ il 1° gennaio 1796 quando i tre Stamenti, riuniti nel Palazzo arcivescovile di Cagliari, ricevono un dispaccio dal governatore di Alghero che gli informa dei fatti accaduti negli ultimi giorni del 1795. A meno di due anni dall’insurrezione che la notte del 28 aprile portò, a Cagliari, alla fuga del viceré, il fuoco della ribellione contro i piemontesi è salito sino al nord dell’isola. I “diari” di quei momenti, ma anche di quelli che scandirono la Sardegna spagnola e aragonese, sono ora a portata di clic grazie alla pubblicazione on line degli “Acta Curiarum Regni Sardiniane”, un’opera monumentale che mette insieme gli atti dei parlamenti e degli stamenti sardi dal 1355 sino 1799.
Ieri nel palazzo del Consiglio regionale c’era grande gioia per il traguardo raggiunto: il progetto di ricostruire buona parte della storia della Sardegna e della sua società attraverso gli atti di 24 parlamenti, sinora ha permesso di pubblicarne quindici (compreso un primo volume che contiene gli atti di un convegno svoltosi nel 1984). Degli altri otto, due sono all’esame del comitato scientifico e sei sono in via di pubblicazione. Nel frattempo i tomi già pubblicati sono stati digitalizzati affinché studiosi, ma anche semplici curiosi, possano accedervi. L’accesso è semplicissimo: una volta entrati nel sito del Consiglio regionale basta fare un clic sull’icona degli atti, e da lì scegliere il volume in base al periodo storico che interessa. Non solo: è possibile fare la ricerca anche inserendo una parola chiave.
Il presidente Gianfranco Ganau: «Un team di esperti ha realizzato un’opera molto importante per comprendere passato e presente della nostra regione»
«E’ stato compiuto un imponente lavoro che ha consentito di digitalizzare tutti i volumi sinora pubblicati, con la consapevolezza che ogni pezzo della nostra storia serve a costruire la coscienza e la piena identità di un popolo – ha detto il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau- L’obiettivo è pubblicare gli atti ancora mancanti entro la fine della legislatura ». Con questo lavoro la Sardegna si pone in una posizione di primo piano in campo nazionale e non solo: Michele Cossa, presidente delegato del Comitato scientifico, ha osservato che «altre realtà regionali e nazionali, come la Catalogna, pur avendo provato a ricostruire parte della loro storia attraverso questo tipo di documenti non ci sono riusciti». Era il 10 maggio 1983 quando l’ufficio di presidenza del Consiglio regionale accolse la proposta della vicepresidente, Maria Rosa Cardia, di pubblicare quegli atti. Un lavoro mastodontico. «Il Consiglio regionale – dice Maria Rosa Cardia – era consapevole che non si può scrivere la storia di un paese ignorandone le istituzioni rappresentative, che esprimono l’essenza e la misura della partecipazione delle popolazioni al governo». Il secondo passo fu nel 1984 con un convegno di riflessione i cui atti sono raccolti nel primo volume degli “Acta Curiarum Regni Sardiniae”. Ad accompagnarli era un’introduzione dell’allora presidente del Consiglio regionale, Emanuele Sanna: «C’è in Sardegna, in questo particolare momento storico, sempre più forte e consapevole la domanda di autonomia e di identità, una grande richiesta di riscoprire le nostre vere radici, di ripercorrere criticamente ma anche con orgoglio il lungo e faticoso processo attraverso il quale si è formata la nostra personalità collettiva e la nostra identità di popolo».
Una tensione verso l’autonomia ben presente nel lavoro presentato ieri: «Ne possiamo trovare elementi quasi in ogni pagina – ha sottolineato, dal comitato scientifico, Italo Birocchi, ordinario di Storia del diritto italiano alla Sapienza di Roma– . Nel 1543, ad esempio, fu chiesta l’istituzione di una università in Sardegna. Cosa significava? Voleva dire che c’era l’esigenza della formazione di una classe dirigente sarda».
Lo storico GianGiacomo Ortu: «In alcuni periodi si intravvedono i primi segnali di indipendenza linguistica e politica, con la richiesta di spazi istituzionali autonomi»
Sulla stessa linea è Gian GiacomoOrtu, docente di Storia moderna all’Università di Cagliari, che nella storia dei parlamenti in Sardegna rinviene una sola chiave di lettura: l’autogoverno.
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 21 dicembre 2016 / Pagina 20 - Sassari
Oltre la nuova agenda urbana: cultura al servizio del futuro
SASSARI Oltre la Nuova Agenda Urbana. Se ne parlerà oggi alle 15.30 all’Ultimo Spettacolo, in corso Trinità 131. Interverranno i professori Arnaldo Cecchini e Domenico D’Orsogna e i dottrandi Nadja Beretic della Facoltà di Architettura di Belgrado e Giovanni Campus del Dipartimento di Architettura di Sassari La Nuova Agenda Urbana siglata a Quito, in Ecuador lo scorso novembre nel corso della Conferenza “Habitat III”, vuole chiamare non solo gli Stati e i governi, ma anche tutti noi a una serie di "compiti". Al percorso di costruzione hanno dato i un contributo anche le nostre forze locali, a partire dal Dipartimento di Architettura di Alghero.
 
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 21 dicembre 2016 / Pagina 22 - Agenda
UNIVERSITÀ DI SASSARI  
L’Università di Sassari, in collaborazione con l’Università di Cagliari, l’Università di Roma “Tor Vergata” e il Premio Solinas, organizza un programma di seminari sulla sceneggiatura che si svolgeranno a partire dalla terza settimana di gennaio 2017. La partecipazione è aperta agli studenti dell’ateneo. Le domande dovranno pervenire all’indirizzo tsolinas@uniss.it entro il 23 dicembre. Informazioni su www.uniss.it.
 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 21 dicembre 2016 / Pagina 27 - Porto Torres
INAUGURATO IERI
Apprendimento, il Liceo ha uno spazio alternativo
PORTO TORRES L’Istituto d’istruzione superiore “Mario Paglietti” ha inaugurato ieri mattina il nuovo “spazio alternativo di apprendimento” del Liceo scientifico - ottenuto attraverso un finanziamento nazionale Pon bandito nell’anno scolastico 2015-2016 - con la presentazione del corso di laurea in Scienze e tecniche psicologiche dei processi cognitivi istituito lo scorso anno dall’università di Sassari. Ad illustrare il nuovo corso di studi dagli studenti delle quinte classi c’era il presidente del corso di laurea Baingio Pinna, che ha ricordato la rimodulazione dell’offerta formativa che partirà dal prossimo anno. Per iscriversi è necessario superare una dura selezione (quest’anno su 625 richieste sono stati ammessi in 200) con test basati su logiche matematiche, biologiche, di comprensione dei testi e linguistica. Tra gli obiettivi prossimi l’attivazione dei corsi in lingue inglese, per permettere agli studenti di avere una laurea riconosciuta anche all’estero. «Dalle informazioni raccolte si dice che i ragazzi che hanno una formazione scientifica sono ideali da candidare per partecipare alla selezione di questo corso di laurea – ha detto il dirigente scolastico del “Paglietti” Francesco Sircana – e noi vogliamo mettere a loro disposizione una formazione ampia e ricca utilizzando i nuovi spazi che abbiamo ottenuto partecipando ai bandi». A spiegare il nuovo spazio alternativo è stato il referente del progetto (il professor Sandro Tedde), che si avvale di un finanziamento di 22mila euro. «Si tratta di un schermo multimediale touch-screen di quasi 2 metri di larghezza – ha spiegato – che si può collegare al computer e che può funzionare come una Lim: è corredato da 12 portatili, carta multimediale e 24 postazioni composte da banchi trapezoidali e altrettante sedie su ruote. L’aula si può modulare a seconda di quello che si vuole insegnare, introducendo in alcuni ambiti la didattica che sia alternativa a quella tradizionale». (g.m.)

 
 

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