Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 December 2016

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Funzioni e vantaggi dei dottorati di ricerca
UNIVERSITÀ. Due giorni di lavori alla facoltà di Architettura
 
Oggi e domani, nell'aula magna di Architettura in via Corte d'Appello, si terrà l'appuntamento “PhDays, due giornate per conoscere e valorizzare il dottorato di ricerca”, iniziativa che vuole promuovere nella società civile il mondo delle istituzioni e delle imprese e il lavoro già svolto e le competenze acquisite da dottorandi e dottori di ricerca. «Un percorso di conoscenza, studi e mestiere indispensabile per la valorizzazione delle ricerche e del titolo di dottore di ricerca», spiegano gli organizzatori della “Adi Cagliari”, la “Associazione dottorandi e dottori di ricerca italiani”.
Patrocinati dal Dicaar e dal Comune e co-finanziati da Ersu e biblioteca Poggio dei Pini, i lavori cominceranno alle 10 in entrambi i giorni e saranno coordinati dall'ingegnere Valeria Saiu del Dipartimento di ingegneria civile, ambientale e architettura.
Il programma: “conoscere il percorso-PhD lab”, seminario che introduce al mondo del dottorato presentando il quadro nazionale e locale e offrendo ai nuovi iscritti il percorso elaborato dall'Adi per aiutare i dottorandi a orientarsi fra gli ostacoli e a riconoscere le opportunità; “valorizzare le ricerche-PhD research collection”, presentazione di due volumi (nati con la collaborazione dell'Adi Sassari) sul patrimonio scientifico e culturale elaborato dai dottori di ricerca formati nell'Isola; “conoscere il mestiere-PhD portraits”, proiezione dei video selezionati e premiazione dei vincitori del concorso “PhD Portraits”, iniziativa promossa dalle venti sedi italiane di Adi per descrivere le attività e i risultati del loro lavoro e le ragioni che hanno spinto gli studenti a intraprendere questa strada; “valorizzare il titolo-PhD horizons”, evento di chiusura domattina dedicato alla valorizzazione del titolo di Dottore di ricerca nella pubblica amministrazione. Aprirà i lavori il pro rettore vicario Francesco Mola.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 41 - Edizione CA)
La nipote si laurea, muro per lo zio disabile 
SASSARI. Rotto il montacarichi dell'Ateneo, ira del rettore Carpinelli
 
Avrebbe voluto essere vicino alla nipote, in uno dei suoi giorni più belli e emozionanti, quello della laurea. Invece il montacarichi che non ha funzionato lo ha costretto ad attendere nell'atrio dell'ateneo. Un pomeriggio amaro per Rino Dore, 46 anni, affetto da una sclerosi multipla che lo costringe in carrozzina da venticinque. La sua adorata nipote, Marida Cau, di Ossi, ieri pomeriggio doveva discutere la tesi di laurea in Biologia. Parenti e amici sono giunti dal paese per godersi il momento, tra questi pure lo zio Rino. Superata piazza Università, il gruppo ha fatto il suo ingresso nell'imponente edificio, per dirigersi direttamente verso il montacarichi.
BARRIERE Le due rampe di scale in marmo, infatti, non potevano essere affrontate dalla carrozzina. «Nessun problema, l'ascensore è a sinistra», ha spiegato gentilmente un impiegato. Peccato che fosse fuori uso. L'imbarazzo si tagliava a fette, qualcuno ha chiamato i tecnici, altri hanno ammesso che erano almeno quindici giorni che quel montacarichi funzionava a singhiozzo. Erano le quattro del pomeriggio e Marida la penultima del gruppo: «Forse facciamo in tempo», continuavano a dire gli operai al lavoro, cercando di fare più in fretta possibile. Alle 18,45 l'ascensore era pronto per partire. Troppo tardi. Marida aveva già la corona d'alloro in testa. A far compagnia a Rino Dore è rimasto il padre Mario e lo zio Gabriele. Facce tristi in un giorno che avrebbe dovuto essere solo lieto e spensierato.
La neolaureata si è subito precipitata dallo zio, lo ha abbracciato e accarezzato con affetto. Vicino a lui il nonno: «Ho solo voglia di tornarmene a casa», ha detto visibilmente amareggiato.
RAMMARICO Il rettore Massimo Carpinelli, che ieri pomeriggio era assente per partecipare a un funerale, appena saputo dell'inconveniente ha promesso che saranno presi dei seri provvedimenti. «Verranno accertate le responsabilità - ha assicurato - è una situazione inaccettabile, in una Università, come la nostra, che è inclusiva, cioè per tutti».
Caterina Fiori
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Borsa (Pagina 16 - Edizione CA)
I giovani reclamano il futuro
A Cagliari il quarto Salone dell'orientamento per studenti
Domani un'intera giornata organizzata da Confindustria sul rapporto scuola-lavoro
 
Una giornata dedicata al rapporto fra gli studenti e l'impresa, ai temi della formazione e dell'orientamento che interessano soprattutto chi si sta affacciando per la prima volta sul mercato del lavoro. Torna “Orientagiovani”, edizione 2016, il quarto salone dell'orientamento organizzato dal gruppo giovani di Confindustria Sardegna meridionale, in programma domani a Cagliari al Centro congressi della Fiera. L'evento, riservato agli alunni dell'ultimo e del penultimo anno degli istituti superiori medi della Città metropolitana e della provincia del sud Sardegna e agli studenti dell'Università di Cagliari, punta a dare agli studenti un supporto in vista della scelta che dovranno compiere in merito al proprio futuro.
FORMAZIONE Durante la giornata saranno organizzati sei workshop dedicati a diversi percorsi professionali, finalizzati a illustrare obiettivi e opportunità delle diverse specializzazioni, in modo tale da fornire un aiuto ai giovani a orientarsi nella scelta del proprio futuro. Parole d'ordine sono la formazione professionale, ossia quell'investimento produttivo e non necessariamente scolastico, e l'alternanza, quel ponte tra sistema educativo e mondo del lavoro.
Per tutta la giornata di domani, dalle 8.30, al Palacongressi saranno organizzati incontri su turismo, agroindustria, energia, libere professioni, net generation e mestieri del mare: si tratta di ambiti che, sostengono gli esperti, entro i prossimi anni possono offrire uno sbocco professionale concreto ai chi sta per affacciarsi nel mondo del lavoro. Imprenditori, esperti e professionisti illustreranno la propria impresa, le difficoltà incontrate, le soluzioni adottate: in generale, racconteranno le proprie personali esperienze professionali, gli obiettivi e le opportunità.
PROGETTI «Il salone rappresenta per i giovani l'occasione per riflettere sul proprio futuro e iniziare fin da subito a programmare il percorso di studi e quello lavorativo», spiegano i giovani industriali. «Si tratta di un'opportunità importante - aggiungono - anche in considerazione del fatto che l'approccio al mondo del lavoro appare sempre più complesso. Per renderlo più agevole è necessario maturare conoscenze e competenze adeguate e il gruppo giovani imprenditori, con il Salone dell'Orientamento, si propone di contribuire a incentivare e agevolare il dialogo tra il mondo della scuola e della formazione e quello del lavoro».
All'iniziativa parteciperanno oltre 1.300 studenti provenienti da 16 istituti medi superiori della Sardegna meridionale e di due dipartimenti dell'Università di Cagliari.
Mauro Madeddu
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia Ogliastra (Pagina 40 - Edizione CA)
Nelle ossa la storia di Tueri
 
Le ossa raccontano: frammenti di vita di una comunità nuragica. È questo il tema della conferenza in programma sabato alle 17 al museo naturalistico di via Pascoli. Saranno presenti gli studiosi dell'Università di Cagliari che hanno analizzato i resti della comunità nuragica di Tueri localizzati dal Gruppo Grotte Ogliastra.
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 6
Il vero sesso forte in età nuragica erano le donne
Non troppo basse, vivevano 28 anni e soffrivano di carie
I dati della ricerca risalendo poi all’età romana e moderna
 
SASSARI I prenuragici? Ominidi sfaticati che passavano il loro tempo a cacciare. Il vero sesso forte erano le donne sarde. Non solo angeli del focolare, ma fulcro della comunità. Toccava a loro fare le cose più faticose nella coppia dell'età della pietra.
Era lei che teneva in ordine la casa, partoriva e svolgeva i compiti più faticosi. Per questo la sua età media di sopravvivenza era bassina, al massimo 28 anni. Ma al contrario di quanto si possa pensare le donne sarde erano mediamente alte: 153. Gli uomini arrivavano a 1,67, ma vivevano meno, appena 26,7 anni. E fino all’età contemporanea la vita per le donne non è stata delle più agevoli. Dall’epoca Romana in poi hanno vissuto meno degli uomini. Con una durata media della vita che non arrivava a 30 anni. Il dato è dovuto con molta probabilità alla alta mortalità legata al parto.
Ma dai dati incrociati si possono stabilire anche le malattie a cui il gentil sesso era più esposto. Anemie, artrosi, malattie parodontali, periostiti. Tra gli altri dati curiosi c’è anche la maggiore incidenza della carie rispetto agli uomini. Un convegno che si svolgerà oggi e domani a Sassari e Arborea racconterà la condizione di salute femminile nei diversi periodi della storia. Il titolo dell’incontro “Della salute delle donne sarde dall’Età romana all’età moderna” è centrato anche sul progetto di ricerca, durato 2 anni, guidato da Eugenia Tognotti docente dell’Ateneo sassarese.
A promuoverlo il centro per gli Studi Antropologici, paleopatologici e storici dei popoli del Mediterraneo e il dipartimento di Scienze Biomediche. I lavori inizieranno oggi a Sassari e proseguiranno ad Arborea. I temi affrontati dagli studiosi riguarderanno le condizioni di vita delle donne tra il periodo prenuragico e l’età moderna: si combinano i dati antropometrici con il regime alimentare, le patologie, l’età media di vita. E da questo controllo si scopre che durante l’epoca romana le donne erano alte di media un metro e 58, e che l’altezza si è abbassata nei secoli, fino a scendere al metro e 57 durante il XVI secolo. Anche l’età media è calata. Se in epoca nuragica le donne vivevano 30 anni, nel XVI secolo ad Alghero le donne non superavano i 29 anni. (l.roj)

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