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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 December 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di sabato 10 dicembre 2016 / Economia (Pagina 17 - Edizione CA)
Da aprile è attivo il Fondo regionale di venture capital che ha una dotazione di dieci milioni
L’anno d’oro della Sardinia Valley
Negli ultimi 6 mesi il numero di startup è cresciuto dell’11,2%
Il 2016 è l’anno della scossa per quella che in molti definiscono la “Sardinia Valley”, evocando la notissima Silicon Valley da cui sono partite le più importanti realtà mondiali ad altissima tecnologia: la Sardegna nell’anno che sta per concludersi si conferma come una delle Regioni italiane più in fermento sul fronte dell’innovazione e dell’ecosistema startup. Un anno importante non solo dal punto di vista anagrafico - i dati ufficiali evidenziano una curva sempre in salita per la nascita delle nuove realtà imprenditoriali innovative - ma anche per la crescita significativa di investimenti privati attratti dalla Sardegna e per le strategie di sostegno messe in campo da Regione e Università.
I DATI Secondo gli ultimi dati in Sardegna le startup innovative sono 159, in costante crescita da diversi anni, con un incremento continuo di mese in mese in mese, tanto da registrare un +11,2% in soli sei mesi. Una cifra che colloca l’isola al decimo posto in Italia come numero di startup in rapporto percentuale alla popolazione, e al 12esimo come numero numero di imprese.
I FINANZIAMENTI Una cifra in netta crescita che prova quanto l’Isola sia capace di catturare investimenti e produrre eccellenza nei settori della tecnologia, dei servizi digitali, della ricerca e della formazione. Non è un caso che dal 2013 al 2015 su 185 milioni di investimenti in capitale di rischio per favorire la creazione di startup innovative in Italia, la Sardegna ne abbia attirati 36, il 20% del totale. Solo la Lombardia ha fatto meglio con i suoi 48 milioni.
VENTURE CAPITAL Ma la scossa del 2016 è dovuta anche alle scelte strategiche della Regione. Dal mese di aprile è attivo un Fondo regionale di venture capital: dotazione di 10 milioni e operazioni singole tra i 150 mila euro e il milione, con l’intenzione di lasciare il controllo nelle mani dei fondatori perché l’investimento non può superare il 49% del capitale.
VOUCHER Un’iniziativa cui si aggiunge “Voucher StartUp”, la misura da 3,5 milioni gestita da Sardegna Ricerche che eroga voucher destinati alle startup per sostenere e rafforzare la loro competitività, incentivando processi di innovazione di prodotto, servizio o processo.
I CASI Un’analisi del Politecnico di Milano riporta diverse realtà sarde tra le startup nazionali più significative, in termini di round di finanziamento, fatturato 2015 e valore di uscita (il valore delle quote vendute). Nel primo caso il podio va a “Moneyfarm”, che nell’ultimo anno ha attratto investimenti per 23 milioni. Poi c’è il fatturato, in cui spiccano “Dove Conviene”, tra le prime scelte per giro d’affari con i suoi dieci milioni, e “Sardex” (oltre 2,2 milioni nel 2015), mentre tra le operazioni di uscita più significative c’è quella che riguarda “Make Tag” venduta al colosso inglese Buzz My Videos.
AL TOP Tra le nuove esperienze del 2016 da segnalare due startup che stanno raccogliendo grandi successi. Sono “Yenetics” e “Veranu”: la prima si occupa di diagnosi genetica prenatale, si è aggiudicata i premi degli atenei sardi come migliore realtà innovativa e sta spiccando il volo in Italia ed Europa. Come Veranu, che con la sua mattonella intelligente capace di generare energia dai passi, si gioca proprio in queste settimane a Bruxelles il titolo di migliore startup d’Europa.
Marzia Piga
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di sabato 10 dicembre 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 28 - Edizione CA)
CURIA
Inizia oggi il percorso di avvicinamento della Chiesa sarda alla Settimana sociale in programma in città a ottobre. L’arcivescovo Arrigo Miglio incontra oggi docenti universitari, sindacalisti e imprenditori. Discuteranno di “Giovani, lavoro, formazione, nuove tecnologie”, con particolare attenzione alla realtà regionale.
incline all’ascolto. Dall’Università la richiesta arriva forte e chiara: siamo qui, vogliamo essere interpellati. Michela Loi, 25 anni, di Arzana, studia Giurisprudenza a Sassari e da maggio fa parte del cda dell’Ateneo come rappresentante degli studenti. Candidata del Forum studentesco, va subito al cuore dei problemi. «Il presidente Pigliaru ha detto che l’azione della giunta dovrà essere più incisiva, perché questo accada è essenziale migliorare subito il dialogo». Michela fa un esempio: «Le nuove tariffe del trasporto su gomma penalizzano gli universitari pendolari che sono tantissimi. I costi sono aumentati ma il servizio non è migliorato. Io rientro al mio paese di rado perché non me la sento di affrontare un viaggio di 4 ore. Poi ci sono i trasporti aerei: Sassari ha il primato dell’internazionalizzaione. Se vogliono mantenerlo dobbiamo garantire collegamenti adeguati». Poi c’è il capitolo post laurea: «Le borse di specializzazione devono essere tutelate. Altrimenti si favorisce la fuga dei cervelli». (si. sa.)
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

3 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 10 dicembre 2016 / Pagina 3 - Primo piano
UNIVERSITÀ
Loi: «Più dialogo e più servizi per evitare la fuga di cervelli»
SASSARI Una giunta lenta e poco incline all’ascolto. Dall’Università la richiesta arriva forte e chiara: siamo qui, vogliamo essere interpellati. Michela Loi, 25 anni, di Arzana, studia Giurisprudenza a Sassari e da maggio fa parte del cda dell’Ateneo come rappresentante degli studenti. Candidata del Forum studentesco, va subito al cuore dei problemi. «Il presidente Pigliaru ha detto che l’azione della giunta dovrà essere più incisiva, perché questo accada è essenziale migliorare subito il dialogo». Michela fa un esempio: «Le nuove tariffe del trasporto su gomma penalizzano gli universitari pendolari che sono tantissimi. I costi sono aumentati ma il servizio non è migliorato. Io rientro al mio paese di rado perché non me la sento di affrontare un viaggio di 4 ore. Poi ci sono i trasporti aerei: Sassari ha il primato dell’internazionalizzaione. Se vogliono mantenerlo dobbiamo garantire collegamenti adeguati». Poi c’è il capitolo post laurea: «Le borse di specializzazione devono essere tutelate. Altrimenti si favorisce la fuga dei cervelli». (si. sa.)
 
 
 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 10 dicembre 2016 / Pagina 20 - Agenda
GOLIARDIA
La Discesa dei carruzzi dà il via alla Liberatio
SASSARI Tutto pronto per la tradizionale “Discesa dei carruzzi”, arrivata quest’anno alla trentatreesima edizione, che con grande gioia degli studenti delle superiori apre la settimana della “Liberatio Scholarum” da parte delle matricole dell’Università. L’Associazione goliardica turritana sta definendo gli ultimi dettagli delle due manifestazioni che avranno luogo domani in viale Trento, giovedì 15, venerdì 16 e sabato 17 dicembre in tutte le scuole. Si comincia domani alle ore 10 in viale Trento, dove i goliardi affronteranno la ripidissima discesa alla guida di carretti su cuscinetti a sfera addobbati in maniera satirica e dissacrante. Presiederà la discesa il pontefice massimo Piccione I “il Sintetico”. Da giovedì a sabato, invece, cum gaudio magno degli studenti, liberatio scholarum. «Per questi tre giorni – annunciano i goliardi dell’Agt – alle ore 8 i goliardi si ritroveranno, al cospetto del Pontefice Massimo Piccione I il Sintetico, in piazza San Pietro, per poi procedere alla mitica Liberatio Scholarum con due cortei di macchine in festa in un tripudio di clacson, musica e fischietti. Successivamente i due cortei si riuniranno in porta Sant’Antonio, e in un unico corteo percorreranno tutto il corso fino a piazza d’Italia, dalla quale, dopo un breve aperitivo, ripartiranno per raggiungere il Touch Club in via Carlo Felice, dove si festeggerà il fantastico “Matinè delle Matricole” con gli studenti appena liberati». «L’Associazione Goliardica Turritana ringrazia le cantine che hanno generosamente contribuito, con l’offerta di ottimo vino, alla buona riuscita degli eventi – concludono gli organizzatori –: Cantina sociale Giogantinu, Berchidda: Cantina sociale del Vermentino, Monti; Tenuta Masone Mannu, loc. Su Canale, Monti; Vigneti Zanatta, Olbia; Cantina delle Vigne di Piero Mancini, Olbia; Azienda Vitivinicola Mura, loc. Azzanidò, Loiri-Porto San Paolo; Tenute Olbios, loc. Venafiorita, Olbia».
 
 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 10 dicembre 2016 / Pagina 25 - Olbia
Blitz di Nizzi, l’Università va all’ex Upim
LA CITTÀ DEL FUTURO
di Marco Bittau
OLBIA Colpo di scena nella lunga e tormentata vicenda del trasferimento dell’Università dall’attuale sede, nel terminal dell’aeroporto Costa Smeralda, al centro storico. Il trasloco si farà, ma il polo universitario non troverà più alloggio nell’ex caserma chiusa e abbandonata della guardia di finanza, nel corso Umberto. La nuova sede sarà invece l’ampio edificio commerciale ex Upim, sempre nel Corso, ma più in basso, verso il passaggio a livello di San Simplicio. L’operazione è stata chiusa nei giorni scorsi dall’Aspo, la società di servizi municipalizzata braccio operativo del Comune, che ha acquistato l’immobile all’asta bandita dal tribunale di Tempio con una offerta di un milione e 100 mila euro. L’immobile, di proprietà privata, era infatti sottoposto a vendita giudiziaria. Concluso l’affare, a questo punto non vale più il precedente accordo sottoscritto dall’allora sindaco Gianni Giovannelli con l’Agenzia del demanio per lo scambio immobiliare tra l’ex caserma delle fiamme gialle e i vecchi uffici amministrativi dell’Aspo in via Capotesta. Cartastraccia, e ciascuna delle parti si riprende l’immobile di sua proprietà. Il blitz dell’Aspo in tribunale corrisponde a una precisa volontà della giunta comunale, oggi guidata dal sindaco Settimo Nizzi. In pratica, nel volgere di alcuni mesi il Comune ha cambiato drasticamente idea sul trasferimento dell’Università. Nel centro storico sì, ma non più nel vecchio palazzo della guardia di finanza che necessita di un pesante e costoso intervento di recupero. Così come un intervento di sistemazione sarà necessario anche per la nuova sede “in pectore”, la palazzina Giordo, cioè l’ex grande magazzino Upim, che oggi si presenta come un grande cubo bianco senza finestre affacciato da una parte sul corso Umberto e dall’altra nello spiazzo davanti all’ingresso della stazione ferroviaria. All’esterno e all’interno ci sarà sicuramente da lavorare e da ripensare gli spazi, anche perché la destinazione d’uso dell’immobile è sicuramente commerciale e non certo didattica. Resta poi da definire la sorte dei vecchi uffici dell’Aspo, in via Capotesta: erano merce di scambio nell’accordo tra il Comune e l’Agenzia del demanio, ma ora sono ritornati a casa, cioè patrimonio immobiliare dell’azienda di servizi del Comune che però nel frattempo ha trasferito la sede in un quartier generale nuovo di zecca costruito nella zona industriale. Che l’ex grande magazzino Upim sia un buon affare oppure no si vedrà, intanto è fin troppo facile prevedere che il cambio di sede dell’Università farà discutere. Prima di tutto per il valore degli immobili coinvolti nell’operazione. Quindi per l’ennesimo colpo di spugna operato dall’amministrazione di centrodestra che, atto dopo atto, sta cancellando tutto ciò che aveva fatto la giunta precedente. Un’operazione di vera e propria “rimozione politica” che forse a Olbia non ha precedenti, almeno in tempi recenti. Come se dell’era Giovannelli non debba restare più traccia.
@marcobittau
 
 
 

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