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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 December 2016
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 2 dicembre 2016 / La pagina dei lettori (Pagina 51 - Edizione CA)
COMMENTO Ospedali (e pazienti) in difficoltà
POCHI INFERMIERI IN SARDEGNA
Roberto Roveda
Per far funzionare un ospedale ci vogliono buoni medici, attrezzature, organizzazione e, soprattutto, ci vogliono gli infermieri. Senza questi ultimi, inutile nasconderselo, si possono avere tutti i luminari di questa Terra ma qualsiasi azienda ospedaliera va in tilt. Insomma, situazioni in cui gli infermieri sono poco motivati e poco gratificati, oppure sono in numero insufficiente e costretti a turni massacranti vanno evitate a tutti i costi perché hanno ricadute immediate sulla qualità dell’assistenza ai pazienti. Viceversa, come hanno denunciato nei giorni scorsi molti sindacati del settore ospedaliero e infermieristico, tutto questo sta accadendo negli ospedali sardi, afflitti da una cronica carenza di personale infermieristico mentre le nuove assunzioni procedono col contagocce.
Certo, la situazione della Sardegna non è diversa da quella del resto d’Italia ma che sia un problema regionale oppure nazionale la cosa certa è che così non si può andare avanti. Non è tollerabile, anzi è incivile che tocchi alle famiglie pagare di tasca propria degli infermieri privati per assistere i loro famigliari in ospedale. E questo perché il personale pubblico, pur con tutta la volontà, non è in grado di seguire tutti. È inoltre inconcepibile che chi svolge un’attività così delicata come assistere malati, anche gravi, sia sottoposto a stress continuo e non goda del giusto turn-over.
Ultima cosa, ma non per questo meno importate, ci pare assurdo che in una regione come la Sardegna dove manca il lavoro non si faccia di tutto per incrementare il personale infermieristico offrendo così occupazione ai tanti giovani che sono disposti a intraprendere un lavoro duro, sfiancante, ma capace anche di dare soddisfazioni. Gli aspiranti, infatti, non mancano come dimostra il fatto che per una recente procedura di assunzione a Oristano sono stati preselezionati quasi 2700 candidati per 20 posti! Si dirà che mancano le risorse economiche ma a nostro parere questo è un mantra ripetuto spesso ma da sfatare…per esempio riducendo in maniera concreta sprechi e inefficienze che continuano a esserci nella sanità pubblica.
 
 

 
 
L’UNIONE SARDA
 
2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 2 dicembre 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
VIALE POETTO. Convegno-stage su emergenze subacquee e patologie croniche e acute
Quando l'ossigeno salva la vita
Ventimila trattamenti l'anno al Centro iperbarico del Marino
Obiettivo: superare i ventimila trattamenti l'anno. Perché adesso è possibile, grazie ai due impianti da dodici e dieci posti che funzionano nel Centro di medicina iperbarica dell'ospedale Marino. Un presidio inventato ventitré anni fa dal professor Giancarlo Boero (allora primario del servizio di anestesia e rianimazione) e da lui stesso diretto fino al 2000.
LA SCELTA Se però il Cmi di viale Poetto ha voglia di crescere, dall'altra deve fare i conti con un futuro ancora incerto sul fronte della sua destinazione. Perché se già si parla di trasferimenti di reparti legati alla riorganizzazione della sanità cagliaritana, dall'altra, proprio sul Centro iperbarico non si hanno notizie certe e non ci sono verità già scritte.
IL FUTURO «Di sicuro - ricorda il direttore, Paolo Castaldi - il centro deve restare all'interno di un presidio ospedaliero e continuare a operare in stretto contatto con gli altri reparti per fronteggiare correttamente una sempre possibile emergenza». Esattamente come avviene oggi in viale Poetto e più in generale nella sanità pubblica. Le due camere iperbariche, in ultima analisi, se dovessero essere spostate, dovranno esserlo in un contesto in cui funzionano la rianimazione, la cardiologia, i servizi diagnostici operanti ventiquattro ore su ventiquattro. La sua importanza è stata confermata anche recentemente quando un'esperta subacquea è stata colpita da embolia gassosa ed è arrivata gravissima al centro. La patologia da immersione era dovuta a problemi cardiaci e questo è stato possibile accertarlo, e di conseguenza salvare la vita della paziente, grazie al lavoro d'équipe di diversi specialisti. Esattamente come è avvenuto per un secondo paziente arrivato in coma profondo, insufficienza respiratoria e cardiocircolatoria.
Tra i prossimi obiettivi condivisi dall'Azienda sanitaria, ci sono la riqualificazione e il miglioramento della rete d'emergenza intraospedaliera di cui fanno parte il 118, il pronto soccorso, la rianimazione, la chirurgia d'urgenza, le chirurgie ortopediche, l'unità spinale, il servizio di riabilitazione e i servizi diagnostici.
LE CAMERE «Oggi la medicina iperbarica cagliaritana funziona con due impianti», spiega Castaldi. «Una camera è riservata all'attività di routine durante la giornata mentre la seconda ospita le urgenze e i pazienti più complessi e garantisce interventi h24». Comprese, appunto, le emergenze subacquee. O, come avviene frequentemente durante i mesi freddi, gli intossicati da monossido di carbonio liberato da stufe, caminetti e bracieri lasciati accesi nelle ore notturne.
L'ATTIVITÀ Un lavoro complesso e delicato che vede schierati tredici medici e rianimatori, dieci tecnici e sei infermieri professionali.
Proprio per diffondere le conoscenze sulla medicina iperbarica acquisite negli anni e coinvolgere gli specializzandi, il Cmi, l'ufficio formazione della Asl 8 e le Università di Cagliari e Sassari hanno promosso per lunedì e martedì al Caesar's Hotel (inizio alle 9) un corso di due giorni rivolto alle diverse discipline specialistiche che operano in rete. Parola d'ordine: aggiornamento dei protocolli terapeutici e confronto serrato sulle risposte sanitarie da dare durante le diverse emergenze. In campo Pasquale Longobardi, presidente della Simi e direttore del centro iperbarico di Ravenna; Alessandro Marroni, presidente del Dan Europe, Giuseppe De Iaco (Master scuola superiore Sant'Anna di Pisa), Alfonso Bolognini (direttore del Centtro iperbarico di Platamona, Piero Sentina (medico rianimatore di Firenze) e ancora Diego Atzeni, Paolo Castaldi, Cesare Iesu, Paolo Isoni, Gian Luca Lai, Stefano Mancosu, Fabiana Matta, Salvatore Murru, Luca Patrignani e Antonio Valdes del Cmi di viale Poetto.
LE MALATTIE Al centro del convegno-stage, le patologie trattate con l'ossigenoterapia iperbarica come le malattie da decompressione, le embolie gassose acute, la gangrena gassosa, le ulcere da decubito, la retinite pigmentosa, le algodistrofie, il piede diabetico.
Andrea Piras
 

 
 
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3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 2 dicembre 2016 / Provincia di Cagliari (Pagina 29 - Edizione CA)
ASSEMINI. Fondi area vasta
Tre milioni per piste ciclabili e il boulevard
Il patto siglato dal premier Matteo Renzi per la Città metropolitana porta ad Assemini tre milioni per la mobilità sostenibile. Due finanziamenti serviranno uno per mettere in pratica il progetto del “boulevard dei paesaggi” e l'altro per realizzare la pista ciclabile che attraverserà la cittadina collegando Decimomannu ed Elmas .
«Con un milione e 600 mila euro si realizzeranno tutti i 22 chilometri del percorso ciclopedonale del “boulevard” che collegherà la zona agricola con Santa Gilla e le saline Conti Vecchi, attraversando il centro città», spiega l'assessore all'Urbanistica Gianluca Mandas, «abbiamo ripreso un'idea accantonata ed è stata finanziata perché immediatamente cantierabile: era un punto del nostro programma».
Un milione e 400 mila euro servirà per realizzare le piste ciclabili che attraverseranno Assemini. «Dallo studio sulla mobilità realizzato dall'Università abbiamo estrapolato la pista da Decimomannu a Elmas perché ha valenza metropolitana», spiega l'assessore ai Lavori pubblici Gianluca Di Gioia, «i lavori sono già cominciati e presto riguarderanno il tratto tra corso Europa e corso Africa, passando in via Sarcidano. In seguito la pista proseguirà lungo corso America e corso Asia».
Questi tre milioni non sono gli unici riservati ad Assemini nel pacchetto da 168 milioni che Renzi ha consegnato Città metropolitana: «I 3,5 milioni per le scuole c'erano già - spiega Di Gioia - la prima tranche l'abbiamo già spesa: stiamo concludendo le prime scuole ed entro dicembre arriveranno gli appalti per il 2017». (m.z.)
 
 

 
 
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4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 2 dicembre 2016 / Economia (Pagina 18 - Edizione CA)
Sovrapposizione tra bonus fiscale e crescita degli stipendi. Esclusi i tredicimila regionali
STATALI, AUMENTI PER 100MILA SARDI
I sindacati: accordo storico, crescono le tutele per i lavoratori
Salari più alti, ma non solo: l'autunno dei rinnovi contrattuali prosegue grazie all'intesa raggiunta con i dipendenti statali. Una firma attesa anche in Sardegna da quasi centomila lavoratori pubblici. Il patto tra Ministero e sindacati prevede un incremento minimo di 85 euro lordi in busta paga, ma anche il reinserimento della contrattazione di secondo livello, risorse per welfare aziendale, defiscalizzazioni e proroghe di contratti precari.
RISORSE PREZIOSE «La soddisfazione è giustificata dal raggiungimento di un accordo storico - commenta Fulvia Murru, segretaria regionale della Uil-Fpl - considerando inoltre che ci siamo avvicinati al tavolo ministeriale quando la legge Finanziaria concedeva soltanto 300 milioni di euro per il rinnovo. Dal ministro Madia ne abbiamo ottenuto 5 miliardi, risorse preziose per adeguare i salari, ma anche per aumentare tutele e misure di contrattazione». Quelle appena siglate saranno le linee guida che nei prossimi mesi daranno un indirizzo al rinnovo contrattuale di ogni comparto per il triennio 2016-18.
GLI ESCLUSI «Il governo ha ridato importanza alla contrattazione di secondo livello - prosegue Murru - riconsegnando ai sindacati il potere di strappare accordi specifici e vantaggiosi per ogni settore e nei vari territori». Nell'Isola saranno esclusi dal nuovo contratto i circa 13.000 dipendenti regionali a differenza invece del mondo della scuola pubblica (Università e Ricerca comprese); sanità; enti locali (Comuni ed ex Province); enti ministeriali; agenzie fiscali: polizia di Stato; polizia penitenziaria; vigili del fuoco ed enti pubblici non economici (Inps, Inpdap, Inail e Aci). Anche Nino Cois, numero uno in Sardegna della Fp-Cgil, guarda con ottimismo al futuro. «Siamo riusciti finalmente a scardinare le norme volute dall'ex ministro Brunetta che ci impedivano di trattare, per esempio, sui salari accessori. Leggi che bloccavano di fatto il confronto con le controparti se non con la mediazione del ministero».
IL BONUS FISCALE Tra i nodi sciolti c'è poi quello della sovrapposizione tra l'aumento di stipendio e il bonus fiscale di 80 euro concesso da Renzi. «L'esecutivo si è impegnato ufficialmente affinché i nuovi incrementi di salario non contribuiscano allo sforamento del reddito minimo necessario per accedere al bonus - assicura Cois - soldi che quindi si cumuleranno in busta paga». I sindacati esultano anche per altro: «Il governo ci ha promesso la proroga dei contratti in scadenza - dice Murru -, migliaia di lavoratori precari del settore pubblico da oggi potranno avere la certezza di un posto di lavoro finché non si troveranno i fondi per stabilizzarli».
Luca Mascia
 
 

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5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 2 dicembre 2016 / Economia (Pagina 18 - Edizione CA)
LE REAZIONI
Codacons e Cobas: «Elemosina inutile»
«Un'inaccettabile elemosina», l'ha definita il Codacons. «Una truffa», hanno rilanciato i Cobas: il rinnovo dei contratti statali non piace a tutti, anzi dall'associazione dei consumatori e dai sindacati autonomi si grida allo scandalo e si passa al contrattacco.
«Il Governo ha tirato fuori dal cilindro una “paghetta” da 85 euro lordi a lavoratore - ha spiegato il Codacons - una cifra che non può soddisfare i danni patrimoniali subiti a seguito del blocco dei contratti scattato nel 2010. Perciò invitiamo i dipendenti pubblici della Sardegna a far valere nelle aule di tribunale i propri diritti lesi, come già hanno fatto oltre 2.500 lavoratori in tutta Italia, aderendo all'azione risarcitoria collettiva, una class-action che comunque non farà venir meno lo scatto contrattuale appena ottenuto».
Un aumento in busta paga «grottesco» per i Cobas, pari a 50 euro netti di fronte a una perdita salariale, maturata negli ultimi 7 anni di circa il 20% del salario del 2009. «È uno sciagurato progetto. Un clamoroso regalo referendario a Renzi, a soli tre giorni dal voto sulla riforma costituzionale, confezionato con il benestare dei tre principali sindacati». ( l.m. )
 
 
 
 

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6 - L’UNIONE SARDA di venerdì 2 dicembre 2016 / Borsa (Pagina 19 - Edizione CA)
Il ministro Poletti: «Stabilità del mercato». Furlan, Cisl: «Positivo, ma non basta»
IN CALO I GIOVANI SENZA LAVORO
La disoccupazione scende al 36%, ai minimi dal 2012
ROMA Un mercato del lavoro stabile, con la sorpresa del calo dei giovani disoccupati al livello più basso dal 2012. Gli ultimi dati Istat mostrano questi e altri segnali confortanti, come l'aumento degli occupati nell'ultimo anno, ma anche una preoccupante crescita degli “inattivi”, cioè gli scoraggiati che hanno smesso di dare la caccia a un posto.
I DATI Il tasso generale di disoccupazione a ottobre è sceso all'11,6%, in calo di 0,1 punti percentuali su base mensile. Nel dettaglio la stima dei disoccupati diminuisce (-1,2%, pari a -37 mila), dopo l'aumento del 2,2% registrato nel mese precedente. Un calo dovuto soprattutto alle donne (mentre c'è una lieve crescita tra gli uomini) ed è ben distribuito tra le diverse fasce di età, esclusi gli ultracinquantenni. Su base annua l'aumento del numero di occupati tocca invece il +0,8% (+174mila), merito in gran parte dei lavoratori dipendenti (di entrambi i sessi, +194 mila, di cui +178 mila posti fissi) concentrandosi principalmente tra gli over 50 (+376mila). Il tasso di inattività invece è salito nel mese al 35,1% (+0,2%). È chiaro come la componente degli “sfiduciati” influisca sulle variazioni del tasso di disoccupazione. Tanto che in valori assoluti si registra nell'ultimo anno un calo degli inattivi (-2,2%, -308 mila) e un conseguente aumento dei disoccupati (+1,3%, +38 mila).
IL MINISTRO «La lieve flessione degli occupati rispetto al mese precedente (-30mila) e la analoga riduzione del numero dei disoccupati (-37mila) indicano un quadro di sostanziale stabilità del mercato del lavoro», ha commentato il ministro Giuliano Poletti, sottolineando che «rispetto a febbraio 2014, e cioè dall'avvio dell'attività di questo governo, si conferma un forte aumento degli occupati, in particolare a tempo indeterminato». I dati Istat sulla disoccupazione giovanile sono «significativi», ha detto Anna Maria Furlan, segretaria generale della Cisl. Perché resta ancora alta «ma in due anni è scesa di quattro punti e questo è positivo». Ma non basta: «Avere reso obbligatorio il percorso scuola-lavoro funziona - ha aggiunto Furlan ai microfoni di Rainews - ma ci vogliono politiche attive soprattutto per giovani».
L'OPPOSIZIONE Critiche al governo arrivano invece dal M5S: «L'Istat - è l'affondo del deputato Danilo Toninelli - rileva che oltre il 36% dei nostri giovani è senza lavoro. La disoccupazione è all'11%, in calo perché fra questi non vengono conteggiati gli inattivi. Gli occupati, infatti, sono scesi di 30mila unità. Un altro grande successo del JobsAct e del governo Renzi». (p. st.)
 
 

 
 
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7 - L’UNIONE SARDA di venerdì 2 dicembre 2016 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
TURISMO
È Cagliari la città più amata dagli stranieri
Shopping, cortesia, strutture alberghiere, ambiente, arte e cucina: Cagliari vince l'Oscar per la migliore destinazione turistica italiana, la classifica redatta dai ricercatori dell'Università di Bologna. Un exploit a sorpresa, con un podio che vede al secondo e terzo posto Udine e Catania. I luoghi più visitati vedono invece ai primi posti le tre destinazioni più classiche: Venezia, Firenze e Roma.

Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Un'indagine dell'Università di Bologna su un campione di 400 mila turisti stranieri
«CAGLIARI È LA PIÙ BELLA D'ITALIA»
La città al top per ospitalità, ambiente, cucina e shopping
Cagliari per i turisti è la città più bella del reame. Shopping, cortesia, strutture alberghiere, ambiente, arte e cucina: il capoluogo della Sardegna è al vertice della classifica elaborata dai ricercatori dell'università di Bologna. Ha sbaragliato città, almeno sulla carta, più blasonate. Un successo senza sfumature, conquistato grazie alle valutazioni di oltre 400 mila rilevazioni della Banca d'Italia alle frontiere negli ultimi sei anni. La classifica, limitata alle province per le quali sono disponibili almeno 1500 questionari (51 province), vede primeggiare Cagliari, Udine e Catania (nell'ordine) come soddisfazione dei turisti che le hanno visitate (pernottando almeno una notte in hotel) dopo averle scelte, magari proprio sulla rete.
LA CAPITALE DEL TURISMO Se il titolo di Capitale della cultura è stato sfiorato d'un soffio, la vetta nella top ten dell'Oscar per la migliore destinazione turistica italiana (redatta dagli universitari del Cast, Centro studi avanzati del turismo) incorona la città, le sue strutture, l'ambiente e l'ospitalità dei cagliaritani. Una vittoria netta, senza rivali. Tra le destinazioni tradizionalmente più visitate la prima è Venezia, che si classifica solamente 31ª, seguita da Firenze (33ª), mentre Roma si posiziona nel fondo della classifica (47ª) in compagnia di Bergamo, Olbia-Tempio e Siracusa (rispettivamente 48ª, 49ª e 51ª). Per Andrea Guizzardi e Annalisa Stacchini, professori all'università di Bologna e curatori dell'indagine, Cagliari batte destinazioni più titolate e ricche di attrazioni perché mantiene quello che promette. Le aspettative non vengono tradite e i turisti riscontrano effettivamente i loro desideri.
LA MAGLIA NERA Mentre le offerte e la qualità dei soggiorni a Cagliari sono in miglioramento il discorso si ribalta al nord dell'Isola. Olbia e Tempio mostrano un peggioramento di soddisfazione sia nel breve che nel lungo periodo, un dato - affermano i due ricercatori universitari emiliani - che dovrebbe suggerire alcune importanti riflessioni in termini sia di iniziative di marketing, sia di ammodernamento dell'offerta turistica locale.
CAPITALE DELLA FELICITÀ Cagliari non è solo la migliore destinazione turistica d'Italia ma anche la più felice. Il titolo è stato assegnato l'anno scorso dall'indicatore iHappy che ha elaborato di circa 40 milioni di messaggi su Twitter raccolti quotidianamente nelle 110 province italiane. Anche in questo caso il capoluogo cagliaritano ha messo al tappeto con percentuali bulgare (67,4%) realtà più altolocate , come il ricco Nord ovest.
L'ANALISI Mauro Murgia, presidente di Federalberghi Sud Sardegna, analizza i motivi che hanno portato in vetta alla classifica il capoluogo. «Essere diventati una nuova meta turistica, anche grazie ai voli low cost, è un vantaggio. La città si sta trasformando, in meglio. Il successo è la conferma che la qualità paga: albergatori e ristoratori hanno migliorato le loro offerte partecipando a master, corsi di formazione e fiere del turismo. In pratica - spiega Murgia - si è rafforzato lo spirito di accoglienza tipico dei cagliaritani».
UN BENEFICIO PER LA SARDEGNA II successo di Cagliari - dice l'assessore del Turismo, artigianato e commercio Francesco Morandi, esprimendo la soddisfazione del Governo regionale - premia gli amministratori e gli operatori, per la capacità di strutturare l'offerta turistica, e la comunità che ha saputo accogliere, affascinare ed emozionare i turisti internazionali, a beneficio dell'intera Sardegna».
LAVORARE PER MIGLIORARE Il sindaco Massimo Zedda non nasconde la soddisfazione: «È un risultato che conferma il lavoro fatto in questi anni e che premia l'impegno degli operatori del settore, a cui va il ringraziamento del Comune. È soprattutto uno stimolo a proseguire sulla strada della collaborazione e degli sforzi comuni per la bellezza e la promozione della nostra splendida città».
Andrea Artizzu
 
 

 
 
L’UNIONE SARDA
 

8 - L’UNIONE SARDA di venerdì 2 dicembre 2016 / Cronaca Italiana (Pagina 13 - Edizione CA)
MILANO. Università Statale
Studentessa morta di meningite: seconda in 4 mesi
MILANO Meningite: è la causa della morte di Flavia Roncalli (24 anni), studentessa di Chimica all'Università Statale deceduta all'ospedale Niguarda di Milano. Lo ha comunicato l'università degli Studi. Nel giro di quattro mesi è il secondo decesso per meningite: a luglio era morta un'altra studentessa che frequentava lo stesso laboratorio. Immediate le contromisure. La Statale «ha preso contatto con gli organismi competenti per offrire la propria piena disponibilità per consentire l'immediato avvio del protocollo di profilassi previsto in questi casi». Gli interventi dureranno tre giorni e coinvolgeranno 120 studenti e docenti che hanno frequentato il laboratorio di Chimica. L'obiettivo è ricostruire gli ultimi contatti che la ragazza ha avuto nella facoltà di Chimica. «Ma attenzione: non basta aver frequentato la stessa aula o lo stesso laboratorio per essere a rischio contagio», spiega Giorgio Ciconali del servizio di Igiene pubblica. «Solo chi ha avuto contatti ripetuti e ravvicinati con la ragazza deve essere sottoposto alla profilassi».

 
 
 
 
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LA NUOVA SARDEGNA
 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 2 dicembre 2016 / Pagina 7 - Attualità
LAVORO >> I NUOVI CONTRATTI
Come funziona l’accordo sui dipendenti pubblici: aumenti, stop a precariato e assenteismo. Previste forme di welfare
STATALI, ECCO COSA CAMBIA IN BUSTA PAGA
di Michele Di Branco
ROMA Un accordo basato su 4 capitoli che, oltre a far ripartire i salari (85 euro al mese di aumento medio) è destinato a cambiare profondamente le relazioni tra lo Stato e i suoi 3,2 milioni di dipendenti. Sul piatto, incentivi legati al tasso di presenze, lotta all’assenteismo e al precariato. E contrattazione che ritorna al centro con il superamento della Legge Brunetta. Adesso la parola passa all’Aran alla quale il ministro Madia invierà l’atto di indirizzo. Saranno poi i singoli tavoli a sviluppare le norme per ognuno dei 4 comparti pubblici. Sulla parte normativa ci dovrà prima essere l’intesa con le Regioni. Relazione sindacali, potere alla contrattazione. Il Governo, cancellando l’impostazione della legge Brunetta, si impegna alla definizione di un intervento legislativo che tende a valorizzare la contrattazione. In questo schema, Palazzo Chigi punta a rivedere il rapporto tra legge e contrattazione, privilegiando la fonte contrattuale come luogo naturale per la disciplina del rapporto di lavoro. Il ricorso all’atto unilaterale da parte della Pubblica amministrazione sarà limitato ai casi in cui ci sia stallo nelle trattative con conseguente pregiudizio all’azione amministrativa. Premi, più presenze più soldi. Governo e sindacati si impegnano ad individuare, con cadenza annuale, criteri utili per misurare l’efficacia delle prestazioni delle amministrazioni e la loro produttività collettiva con misure contrattuali che incentivino tassi medi di presenza più elevati. Il Governo si impegna inoltre a sostenere l’introduzione di forme di welfare contrattuale e di fiscalità di vantaggio per la produttività. Salario, aumento medio da 85 euro. Il fondo per la Pubblica amministrazione previsto in manovra (5 miliardi nell’arco del triennio 2016-2018) destinerà la quota prevalente al rinnovo dei contratti, per incrementi contrattuali in linea a quelli riconosciuti mediamente ai lavoratori privati e comunque non inferiori a 85 euro mensili medi. Le parti, nella contrattazione, nell’intento di ridurre la forbice retributiva, valorizzeranno i livelli retributivi che maggiormente hanno sofferto la crisi economica e il blocco della contrattazione. Saranno evitate penalizzazioni per chi ha già diritto al bonus di 80 euro, una platea di circa 900 mila persone Stop al precariato. Nell’accordo è prevista l’istituzione di un osservatorio della riforma della pubblica amministrazione che monitori gli effetti e contribuisca all’attuazione del cambiamento. Grande attenzione sarà dedicata al reclutamento del personale e a eliminare forme di precariato. Le reazioni. «Abbiamo scongelato la contrattazione dopo 7 anni di blocco, riattribuendo al contratto le tante competenze che erano state espropriate. Finalmente milioni di lavoratori e lavoratrici avranno un nuovo contratto dopo 7 anni e finalmente abbiamo degli strumenti per riorganizzare il pubblico impiego», ha spiegato il segretario Cisl, Annamaria Furlan. Mentre per la Uil, il dopo accordo è già iniziato. «Ora bisogna completare l’opera e passare al rinnovo vero e proprio in tutti i singoli comparti», ha sottolineato il leader Carmelo Barbagallo.
 
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 2 dicembre 2016 / Pagina 18 - Sassari
UNIVERSITÀ
Europa-Sardegna, convegno sul ruolo delle agende digitali SASSARI “Dall’Europa alla Sardegna: il ruolo delle agende digitali per lo sviluppo” è il titolo della conferenza in programma oggi alle 9.30 nell’aula rossa del Dipartimento di Scienze politiche, scienze della comunicazione e ingegneria dell’informazione dell’Università di Sassari. Promosso dal Centro di documentazione europea e dalla Rappresentanza della Commissione europea a Roma, oltre che dal dipartimento PolComIng, l’evento si propone di affrontare il tema dell’Agenda digitale.
 
 

 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
10 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 2 dicembre 2016 / Pagina 19 – Agenda Sassari
RICERCA
Uildm per Telethon, incontro all’università
“Uildm per Telethon” è il titolo dell’incontro pubblico promosso in città dalla Unione italiana lotta alla distrofia muscolare. L’incontro, in programma domani dalle 10 alle 12.30 nella sala consiliare del Dipartimento di Giurisprudenza (via Rolando 1), è uno dei tanti organizzati da Uildmin tutta Italia per parlare di ricerca, illustrare i risultati raggiunti e i progetti in corso e per far conoscere i protagonisti della raccolta fondi per Telethon che si svolgerà dall’11 al 18 dicembre. Sabato 17 e domenica 18 sarà possibile sostenere la ricerca cercando, in oltre tremila piazze, il cuore di cioccolato e altri regali solidali. L’incontro sassarese, organizzato dalla Uildm cittadina, coincide con la Giornata internazionale delle persone con disabilità. «Un’ottima occasione – dicono gli organizzatori –, per parlare anche dei 55 anni di attività di Uildma favore dei diritti delle persone con disabilità». «Abbiamo voluto questo incontro perché promuovere la ricerca sulle malattie neuromuscolari è la strada maestra per sconfiggerle» dichiara Gigliola Serra, presidenteUildm Sassari. L’appuntamento di domani, moderato dal giornalista Pier Giorgio Pinna, sarà aperto da Gigliola Serra e dai saluti del sindaco Nicola Sanna. Interverranno Gian Paolo Demuro (direttore Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università) e Andrea Montella (direttore del Dipartimento di Scienze biomediche). Il bando clinico Telethon-Uildm sarà illustrato da Anna Ambrosini, responsabile programmi di ricerca, direzione scientifica, Fondazione Telethon. Rodolfo Schiavo presenterà la campagna “Uildm per Telethon 2016”. Ampio spazio, poi, a testimonianze di volontari, tra cui Francesca Arcadu (consigliera comunale, già presidente Uildm locale), Miryam Pastorino (commissione medico-scientifica Uildm), Sergio Sanna (Associazione bersaglieri, Iglesias) e i partner di Uildme Telethon sul territorio.
 

 
 

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