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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 November 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 novembre 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
VACCINI E VACCINO-VIGILANZA
Domani, dalle 9 alle 18,30, nell’aula magna della cittadella universitaria di Monserrato si parla di “Vaccini e Vaccino-vigilanza”. Organizzato dal centro regionale di farmacovigilanza della Sardegna, il corso è gratuito, garantisce 12 crediti, è rivolto a medici, farmacisti e infermieri (massimo 100), studenti e specializzandi delle Università di Cagliari e Sassari.


L’UNIONE SARDA

2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 novembre 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
CONVEGNO SULLA SCLEROSI MULTIPLA
Sabato, alle 16, nell’aula C della Cittadella universitaria di Monserrato, si terrà il convegno “Sclerosi multipla in Sardegna, esperti a confronto”. Interverranno Liliana Meini, Luigi Arru, Elisabetta Pedrazzoli, Eleonora Cocco e Maria Giovanna Marrosu. Per informazioni: 327/2311114; aismsardegna@aism.it.
 

L’UNIONE SARDA

3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 novembre 2016 / Sport (Pagina 44 - Edizione CA)
Asma & Sport, convegno
Avrà luogo domani e sabato nella Sala Congressi della Cittadella Universitaria di Monserrato il convegno “Asma & Sport”. Dopo due sessioni a carattere scientifico, sabato dalle 15 quella divulgativa (aperta a tutti), con interventi di Massimiliano Pau, Giovanna Ghiani, Filippo Tocco, Massimo Rossi e Paolo De Angelis. Il Convegno, arrivato alla sua ottava edizione, fa parte delle iniziative organizzate in vista della 9ª mezza maratona “CRAI CagliariRespira”, prevista per domenica 4 dicembre.
 

L’UNIONE SARDA

4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 novembre 2016 / Spettacoli e Società (Pagina 40 - Edizione CA)
IL PROGRAMMA
All’Exma e al Ghetto si parla di natura, ambiente marino e delle sfide dell’uomo
L a terza giornata del Cagliari Festival Scienza, prevede per oggi un nutrito programma di 20 appuntamenti: conferenze, seminari, spettacoli e laboratori. Nella sala conferenze dell’Exma alle 16.30 Paolo Mossone della Fondazione International Marine Centre di Torregrande parla della Cooperazione con le regioni mediterranee verso uno sviluppo sostenibile dell’ambiente marino. Mentre alle 18 si svolge la conferenza di Giovanni Villani del Cnr di Pisa dal titolo “Scienza moderna ed etica: un rapporto ineludibile”. Gli altri due appuntamenti si svolgono nella sala del Mura del Ghetto: alle 16.30 Vincenzo Vespri dell’Università di Firenze nella conferenza “Il destino dell’uomo”, si sofferma sulla sfida alla natura come l’Ulisse dantesco. Conclude alle 18 Antonio Vernier dell’Università di Cagliari autore di due libri sulla vita delle popolazioni dell’altipiano etiopico, con “Una nuova vita sull’altipiano etiopico: una memoria delle importanti azioni umanitarie in Etiopia” che lo hanno avuto come protagonista. Tre gli spettacoli all’Exma.

FESTIVAL SCIENZA
Il fisico Guido Tonelli presenta a Cagliari il film dell’Universo
Studiosi a caccia dei cugini della “Particella di Dio”
Nel montaggio del grande film dell’universo mancano due scene: l’iniziale e la finale. I primi istanti del big bang e il the end. A svelare i segreti di questo film, il Cagliari Festival Scienza ha scelto Guido Tonelli. Toscano di nascita ma sardo d’adozione (anni trascorsi all’Università di Sassari), Tonelli ha contribuito in maniera rilevante alla scoperta del Bosone di Higgs, che non ama chiamare Particella di Dio. «Questa particella, che ha un ruolo decisivo, non va rivestita di significati soprannaturali. La caccia al Bosone è durata 50 anni e ha coinvolto ricercatrici e ricercatori di tutto il mondo. Ma non finisce qui: le domande per il futuro sono altrettanto appassionanti e l’acceleratore Lhc del Cern di Ginevra funziona a pieno regime. Si cercano i cugini del Bosone, che potrebbero nascondersi in ogni anfratto».
A Cagliari Tonelli ha fornito l’ultimo remake della storia dell’universo: «Abbiamo un’immagine in mutazione, destinata a cambiare. Della scena iniziale abbiamo ipotesi di ciò che è accaduto un centesimo di miliardesimo di secondo dopo il big bang, quando la temperatura si è abbassata e le particelle si sono potute organizzare».
 Com’era all’inizio dell’inizio?
 «Solo particelle prive di massa che fluttuavano in ogni direzione. E avrebbero continuato a farlo se non fosse avvenuta quella che io chiamo la “nascita di tutte le cose”. La forza elettromagnetica si è separata dalla forza debole e alcune particelle hanno acquistato massa. Poi intorno al protone si è messo a orbitare un elettrone e sono nati atomi e molecole».
 Cosa c’è nella parte centrale del film?
 «Ci sono 13,8 miliardi di anni nei quali si aprono gli abissi dell’ignoranza: non sappiamo come funziona la materia oscura, quella che costituisce circa un quarto dell’universo e tiene insieme gli ammassi di galassie e l’energia oscura, che governa l’espansione dell’universo».
 E la scena finale?
 «Un’espansione indefinita, con un universo che muore di freddo o una catastrofe conclusiva con un drammatico ritorno alla scena iniziale».
 Ma perché svelare la trama?
 «Non c’è società che non abbia avuto una cosmologia, intorno a cui organizzare una propria visione. E poi ciò che sembra astratto, domani potrebbe portare innovazioni utili a tutti».
 Andrea Mameli
 

L’UNIONE SARDA

5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 novembre 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 4 - Edizione CA)
Il cestista Johnson-Odom: temo per le minoranze. Il giurista Wojcik: svolta incomprensibile
«UNO CHOC, DIRITTI CIVILI A RISCHIO»
La preoccupazione tra i sardi negli Usa e gli americani nell’Isola
Times are changing . Pochissimi pensavano che alla fine trionfasse il tycoon biondo, arrogante e politicamente scorretto. «L’altra notte ero nel quartier generale di Hillary a seguire l’andamento del voto e mai avrei creduto che non sarebbe stata lei la quarantacinquesima presidente degli Stati Uniti. Il dubbio era solo quale sarebbe stata la maggioranza al Congresso. Invece ha vinto un’America razzista e profondamente ignorante». Donatella Mulvoni, 34 anni, nata a Cagliari, famiglia desulese, vive a New York dal 2008, fa la giornalista free lance e collabora con diverse testate italiane.
LA GIORNALISTA «Sì, è stato uno choc, come per tante altre persone che stanno qui a Manhattan. Neppure la Clinton era la candidata che ci aspettavamo, ma comunque sarebbe stata in qualche modo la prosecuzione del governo Obama, un grande presidente, un modello, un uomo che è stato capace, in momenti di grande crisi, di mettere sempre in primo piano i diritti civili, di dare la speranza in un futuro uguale per tutti». Prosegue: «Questa campagna elettorale non è stata normale: il repubblicano ha insultato e preso in giro tutti coloro che non sono bianchi, ricchi e in salute, e molti dei suoi elettori appartengono proprio a quei gruppi che lui denigrava». Ma nonostante tutto, «sono speranzosa e ottimista», dice ancora Mulvoni, «perché ci sarà una presa di coscienza, una mobilitazione, la voglia di continuare a lottare per quello in cui crediamo, credo che si rafforzerà un movimento dal basso che manifesterà con forza ogni volta che Trump tenterà di cancellare pezzi delle riforme fatte da Obama, prima di tutto quella sulla Sanità. D’altronde la Clinton ha preso più voti di Trump, quindi ci sono più americani che la pensano come lei».
 IL PROFESSORE Mark Wojcik, docente alla John Marshall Law School di Chicago, è per un mese ospite del Dipartimento di scienze sociali dell’Università di Cagliari per studiare la legge sulle unioni civili, in comparazione con quella dell’Illinois, dove esiste il matrimonio (vero) per le persone dello stesso sesso. «Sono depresso, voglio chiedere asilo politico qui da voi», dice, «non me l’aspettavo, non capisco come sia stato possibile, oggi mi sento straniero nel mio Paese. C’è molta preoccupazione per i diritti civili: i gay, i musulmani, gli immigrati, dovranno avere paura».
LO SPORTIVO Darius Johnson-Odom, cestista di Raleigh, North Carolina, play-guardia della Dinamo, affida il suo sconforto a Twitter: «Per i prossimi quattro anni dobbiamo temere per i giovani delle minoranze, o pregare per l’impeachment. Penso ancora che sia uno scherzo».
 IL RICERCATORE «I Democratici sono stati al potere per otto anni, dunque è tempo di cambiare, pensano i cittadini in difficoltà», sostiene Michael Whalen, componente del team di ricerca di genetica del Cnr guidato da Francesco Cucca. «I problemi negli Stati Uniti sono pesanti, la classe media non esiste quasi più, qui si trova lavoro nei call center lì un posto part-time nei grandi magazzini Walmart, dove appena assunto, per 18 ore la settimana, ti spingono a fare la domanda per chiedere il sussidio pubblico, altrimenti con quello stipendio non sopravvivi. Credo che queste persone pensino: finora è andata male, sempre peggio, proviamo a voltare pagina, cosa abbiamo da perdere? E non capiscono che si tratta di un suicidio».
 Cristina Cossu
 
 
L’UNIONE SARDA

6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 novembre 2016 / Sport (Pagina 45 - Edizione CA)
Dopo i ricorsi, la società sportiva universitaria elegge consiglio e presidente
CUS CAGLIARI , SI TORNA AL VOTO
Domani Marco Meloni sfida Stefano Arrica
Carlo Alberto Melis
A guardarla dall’esterno, l’elezione per il rinnovo delle cariche sociali del Cus Cagliari sembra più articolata e combattuta di quella di molti comitati regionali delle federazioni sportive. Domani pomeriggio, a Sa Duchessa, la nomina dei dirigenti della società sportiva universitaria torna nel suo alveo naturale, l’assemblea dei soci, dopo un passaggio (sempre poco simpatico nello sport) in aule di giustizia ordinaria. Nelle quali, per meno attenti, si è sancito che la precedente elezione doveva essere allargata anche a soci finiti - anni prima - in una elenco di cosiddetti “morosi”.
 LA SFIDA Marco Meloni, uno dei ricorrenti, deputato della Repubblica ed ex atleta, può così sfidare Stefano Arrica, presidente eletto a giugno 2015 alla successione di Adriano Rossi e rimasto in carica da allora e sino alla nomina di un triumvirato di commissari del Cusi: Gianni Ippolito e Nicola Aprile (per ricomporre il corpo sociale) e Marcello Vasapollo (per mandare avanti l’attività). Lunedì 31 ottobre, alla scadenza dei termini, sono emerse due liste. Lo sfidante ha scelto sette nomi dal pedigree sportivo e universitario (nonché, di conseguenza, professionale) solidissimo. Il presidente della prima elezione annullata ricandida «i miei fratelli di questo anno di lavoro in consiglio».
 MELONI Meloni ha stilato un programma articolato, degno di una candidatura a sindaco più che a presidente di una polisportiva, con una grande varietà di proposte che abbracciano l’ambito sportivo, sociale, studentesco, nel quale non mancano accuse più o meno velate alle precedenti gestioni (dalle irregolarità a un utilizzo non trasparente delle risorse per le trasferte). Tra le novità proposte nelle 14 pagine del programma, quella di affidare a «autentico manager dello sport la funzione gestionale vera e propria», un «elevato standard» di trasparenza sull’attività («il bilancio, le scelte gestionali, le procedure per la realizzazione di opere e l’acquisto di beni e servizi, così come di selezione del personale»), l’individuazione dei giovani talenti dello sport da orientare verso gli studi universitari (e sostenere con borse di studio), la valorizzazione degli atleti sardi, un più stretto rapporto non soltanto con l’Ateneo ma anche con Comune e Regione.
 ARRICA Arrica e la sua lista, hanno dedicato le 5 pagine del programma al resoconto di ciò che è stato fatto in quest’anno e di ciò che potrà essere fatto, basandosi sull’esperienza diretta: «Mi candido per il bene che voglio al Cus», dice Arrica, «che ho fatto di tutto per non far fallire. Qui chi perde o chi vince non sono Arrica o Meloni, ma il Cus che ha bisogno di dirigenti che lavorino con capacità e amore. Ciò che stavamo facendo e che ci hanno impedito di fare». E chiude: «In un anno ho fatto 40 consigli direttivi. Non capisco come un deputato possa trovare il tempo per gestire una società nella quale io passavo giornate intere».
 

L’UNIONE SARDA

7 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 novembre 2016 / Esteri (Pagina 11 - Edizione CA)
SPAGNA. Morirono 7 italiane
Incidente Erasmus, archiviata l’inchiesta
TARRAGONA Il giudice istruttore di Amposta ha deciso di archiviare il caso sull’incidente del bus (nel marzo dell’anno scorso) che da Valencia portava a Barcellona un gruppo di studentesse Erasmus: morirono in 13, sette erano ragazze italiane. Quindi: nessuna inchiesta penale sull’autista e nessun rilievo sulle condizioni meccaniche del pullman. «Siamo stupefatti e nuovamente sotto choc» ha detto uno dei genitori delle vittime, Alessandro Saracino, padre di Serena. «Ci riserviamo di procedere legalmente in tutte le sedi competenti e chiederemo all’Unione Europea di prendere posizione sulla vicenda», aggiunge.
 
 

L’UNIONE SARDA

8 - L’UNIONE SARDA di giovedì 10 novembre 2016 / Politica Italiana (Pagina 5 - Edizione CA)
Il Capo dello Stato asiatico a Pula con ministri e imprenditori. Vedrà Renzi
Dalla Cina con passione: Jinping sbarca in Sardegna
Mercoledì prossimo due boeing 747 dell’Air China planeranno sulla pista di Elmas. A bordo il presidente della Repubblica popolare cinese Xi Jinping con duecento tra imprenditori, ministri e collaboratori. Uno scalo tecnico - nel viaggio verso il Perù - con ampi margini per la politica e gli affari. Il Capo dello Stato visiterà il sito archeologico di Nora, incontrerà il premier Matteo Renzi e benedirà una serie di accordi commerciali tra aziende cinesi e sarde. Tutto in poco più di mezza giornata.
 I CONTROLLI Da giorni la Prefetta fa riunioni su riunioni per garantire la sicurezza di una visita storica. Si sa che il presidente cinese incontrerà a Elmas nel pomeriggio sindaci e presidente della Regione. Non è previsto - per ora - un trasferimento a Cagliari. Durante il passaggio del corteo presidenziale, le Statali 195 e 130 saranno chiuse al traffico. Blindata anche Nora. In serata l’arrivo all’hotel Il Castello, al Forte village. Qui il leader cinese incontrerà il premier Renzi, nell’Isola per la firma del Patto per Cagliari.
 SARDEGNA-CINA Negli ultimi tempi i rapporti si sono intensificati. Tre tappe hanno segnato la svolta. La Huawei ha annunciato la creazione di un centro di ricerca - col Crs4 - nel parco tecnologico di Pula. A maggio scorso il vice presidente della Giunta regionale, Raffaele Paci, era in Cina per definire l’accordo. Un paio di settimane fa una delegazione cinese guidata dal ministro della Tecnologia era a Cagliari per capire se e come è possibile investire nell’Isola. Tre indizi fanno la prova che ci sono novità in arrivo.
 I SETTORI «Agroindustria, logistica, edilizia residenzale, turismo: ecco i filoni dei possibili investimenti», spiega il presidente di Confindustria Alberto Scanu. Ma c’è chi - a prezzo dell’anonimato - racconta qualche dettaglio in più. Una società cinese, per esempio, sarebbe interessatissima alla zona franca del Porto canale, tanto da avanzare proposte concrete per la gestione. Un’altra azienda valuta l’ipotesi di costruire tre sobborghi attorno a Cagliari per la comunità cinese. La Huawei considera l’idea di affittare una parte della sede Tiscali, a Sa Illetta. Tra i progetti futuribili c’è la collaborazione sull’aeroporto di Elmas in chiave turistica. L’idea si basa su un dato: nel 2015 centoventi milioni di cinesi hanno girato il mondo per le vacanze.
 LE TERRE? A NOI Il governo da tempo fa incetta di terreni che garantiscano la sicurezza alimentare alla Cina. Il land grabbing (accaparramento della terra) non è una novità nei Paesi in via di sviluppo: che la Cina voglia comprare e coltivare anche le terre sarde? Qualcuno fa già la lista della (possibile) spesa: Surigheddu ad Alghero, le aree dell’ex Società bonifiche sarde ad Arborea e la miriade di spazi che i privati potrebbero cedere. Di sicuro c’è l’interesse per l’agroindustria. Lo conferma la joint venture nata un mese fa tra Minoter Spa - del Gruppo Cualbu - e Blue River Dairy, gruppo orientale nel settore del latte per l’infanzia. Un matrimonio che il presidente della Regione Francesco Pigliaru commentò così: «Sappiamo bene che la Sardegna ha i prodotti e altri hanno i mercati. L’incontro tra aziende sarde e investitori seri che condividono la nostra prospettiva, come in questa occasione, è un primo salto in avanti fondamentale per il nostro agroalimentare».
 I RISCHI La Sardegna corre il pericolo di finire sotto il tacco della Cina? Il dubbio raffredda l’entusiasmo. «Non bisogna aver paura degli investimenti che possono far nascere collaborazioni solide. Il latte di pecora, per dirne una, ha trovato lo sbocco in un mercato sterminato: cosa c’è di male?», argomenta Alberto Scanu, «piuttosto dobbiamo stare attenti a non farli scappare per la troppa burocrazia».
Il fronte dei critici per ora tace. Aspetta di capire i riflessi dell’apertura a Oriente. Per giudicare ci sarà tempo.
 Paolo Paolini
 

redazioneweb@unica.it
 


LA NUOVA SARDEGNA
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 10 novembre 2016 / Pagina 12 - Sardegna
Renzi dovrebbe incontrare Xi Jinping, presidente della Repubblica popolare
Anticipato di un giorno l’arrivo del premier per il tour a sostegno del referendum
VERTICE SEGRETO ITALIA-CINA
MERCOLEDÌ AL FORTE VILLAGE
CAGLIARI L’indiscrezione arriva da Palazzo Chigi: Italia e Cina hanno organizzato un vertice bilaterale di «altissimo livello» a Cagliari. Dovrebbe essere mercoledì prossimo, al Forte Village di Santa Margherita di Pula, e intorno al tavolo dovrebbero sedersi il premier Matteo Renzi e Xi Jinping, presidente della Repubblica popolare cinese. All’ordine del giorno dovrebbe esserci la situazione internazionale e i rapporti commerciali fra i due Paesi. Altro è difficile sapere, per ragioni di sicurezza e a causa della riservatezza imposta dai servizi segreti. Una prima ricostruzione delal vista lampo potrebbe essere questa. Mercoledì nel volo di rientro da Marrakech, in Marocco, dove Xi Jinping parteciperà al vertice mondiale sui cambiamenti climatici, l’aereo presidenziale avrebbe prenotato uno scalo tecnico all’aeroporto di Elmas e non a Fiumicino com’era previsto fino alla settimana scorsa. Poi in elicottero il trasferimento al Forte Village per due appuntamenti. Invitato dalla multinazionale della telefonia Huavei, il presidente Jinping dovrebbe visitare la sede nel parco tecnologico di Pula dove è in corso la joint venture sottoscritta pochi mesi fa dalla Regione proprio con i cinesi per testare muove tecnologie. Nel pomeriggio dovrebbe esserci il vertice con Matteo Renzi, che a questo punto anticiperebbe di ventiquattr’ore il suo arrivo in Sardegna. Perché nell’agenda di Palazzo Chigi era comunque già previsto giovedì l’arrivo a Cagliari, prima tappa del tour sardo a sostegno del referendum costituzionale di dicembre. La seconda sarà Sassari, l’indomani. Un’altra ipotesi è invece che il vertice fra Renzi e Xi Jinping potrebbe essere stato organizzato giovedì pomeriggio, sempre al Forte Village, poche ore prima della firma del Patto di Cagliari in municipio e degli appuntamenti elettorali. Se così fosse Renzi non dovrebbe anticipare l’arrivo in Sardegna e anche la seconda tappa, a Sassari, per il Sì al referendum non subirebbe variazioni. Fra i tanti misteri intorno a date, viaggi e possibili incontri internazionali c’è anche quello su dove dormirà Renzi in Sardegna nella notte fra giovedì e venerdì. Sempre stando alle indiscrezioni, Palazzo Chigi avrebbe prenotato alcune stanze in un albergo di Alghero. (ua)


LA NUOVA SARDEGNA
 

10 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 10 novembre 2016 / Pagina 13 - Sardegna
BANCA D’ITALIA
La salute economica dell’isola in un incontro a Olbia
OLBIA Appuntamento con la Banca d’Italia per fare il sunto della situazione economica dell’isola. Martedì 15, alle 10.30, nell’aula magna del Polo universitario di Olbia all’aeroporto “Costa Smeralda” sarà presentato al pubblico il rapporto di aggiornamento congiunturale del 2016 sull’economia della Sardegna. La pubblicazione sarà disponibile la mattina dello stesso giorno sul sito Internet della Banca d’Italia, nella sezione sulle economie regionali. Il programma della giornata prevede, alle 10.30, i saluti di Pierluigi Pinna, presidente della Confindustria del entro nord della Sardegna. Subito dopo sarà la volta di Luca Bettoni, direttore della sede di Cagliari Banca d’Italia. Alle 11.10 inizierà la presentazione dello scenario economico nazionale e internazionale e dell’economia della Sardegna rapporto semestrale del 2016. Andrea Sechi e Giovanni dell’ufficio Analisi e ricerca rconomica territoriale della Banca d’Italia anticiperanno gli interventi di Lucia Giovannelli dell’università di Sassari e di Francesco Muntoni della Delphina SpA.



LA NUOVA SARDEGNA

11 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 10 novembre 2016 / Pagina 9 - Primo piano
La festa all’ambasciata
«TUTTI PER HILLARY POI LA DOCCIA FREDDA»
Il docente cagliaritano Christian Rossi all’Excelsior di Roma
«È come la Brexit: le aree rurali hanno vinto sulle capitali»

di Alessandro Pirina
SASSARI Anche la notte in cui Obama fu confermato alla Casa Bianca Christian Rossi, docente di Storia delle relazioni internazionali all’università di Cagliari, attese i risultati all’evento dell’ambasciata americana a Roma. Allora però il successo del presidente dem era scontato. Questa volta no, la situazione era più complicata. Nessuno avrebbe immaginato che Hillary sarebbe stata travolta dallo tsunami repubblicano, ma che Trump fosse un osso duro non era un mistero. Anche quest’anno Rossi è stato invitato dall’ambasciatore John R. Phillips all’Excelsior Roma. C’erano le ministre Boschi e Giannini, Gianni Letta, politici di destra, sinistra, grillini, ma l’atmosfera era più tesa rispetto a quattro anni fa. «L’ambasciatore ha esordito con un discorso di ampio respiro sulla democrazia – racconta il docente universitario –. Ha assicurato che chiunque avesse vinto sarebbe stato il presidente di tutti gli americani. Un discorso istituzionale, nonostante lui sia stato nominato da Obama. Gli ambasciatori, si sa, sono uomini di fiducia del presidente. Ma quando sono arrivati i primi risultati non proprio favorevoli alla Clinton il clima è cambiato. Si respirava molta delusione. Gli italiani era quasi tutti per Hillary, i fan di Trump sono apparsi solo ieri, dopo la vittoria». Per Rossi a decidere la netta affermazione del milionario newyorchese sull’ex first lady sono state le zone meno urbanizzate del Paese. «C’è un parallelismo con la Brexit – dice –. Come in Gran Bretagna qualche mese fa grandi città e campagne hanno votato in maniera diversa. Le capitali hanno scelto Clinton, le aree rurali hanno votato per Trump. Per la candidata democratica è stata una sconfitta inattesa, era talmente convinta di vincere che in alcuni stati non ha neppure fatto campagna elettorale. E, invece, ha perso stati chiave come Ohio, Michigan, Pensylvania. A penalizzare Hillary è stata la paura, la protesta. Non è stata in grado di intercettare il voto. Forse è stata anche boicottata, o forse hanno pesato le sue condizioni di salute». La presidenza Trump è una incognita per tutto il mondo. La sua politica rischia di isolare l’America e allontanarla dalla Europa. Con inevitabili ripercussioni anche per la Sardegna. «Il suo successo potrebbe accelerare la Brexit – spiega ancora Rossi –. Hillary avrebbe spinto per un’uscita soft della Gran Bretagna. Inoltre, Trump straccerà definitivamente il Ttip. Cosa che avrà un impatto sulla Sardegna, sia per quei rapporti commerciali che ci sono che per quelli che stavano nascendo, anche diretti tra l’isola e gli States». Stop anche alla facilità di spostamento verso gli Usa. «Un processo già iniziato, i criteri per accedere alle università americane sono già più stringenti. Ora lo diverranno ancora di più». C’è infine l’aspetto militare. «Se Trump terrà rapporti più diretti con la Russia di Putin ne risentirà l’Alleanza atlantica e in modo indiretto anche le basi Nato nell’isola. Anche se, a onor del vero, ormai ne sono rimaste ben poche».




 




LA NUOVA SARDEGNA 
12 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 10 novembre 2016 / Pagina 36 - Cultura e spettacoli

Lo studioso algherese Claudio Simbula : «Con le macchine al posto dell’uomo sono a rischio trentuno professioni»
I ROBOT, LA NUOVA RIVOLUZIONE INDUSTRIALE
Un’analisi che diventata oggetto di studio al laboratorio di giornalismo di Scienza della comunicazione a Sassari. L’antidoto? L’informazione ci aiuta a gestire le situazioni
di Gian Mario Sias
ALGHERO Al posto dei giornalisti ci saranno dei software in grado di aggregare dati e sviluppare report a costi e in tempi inferiori rispetto a quelli dell’uomo. Il lavoro degli architetti sarà stravolto dai processi di ridefinizione del reale attraverso dati sempre più precisi e macchine in grado di tradurli in nuove forme di percezione dello spazio. Gli avvocati potranno essere sostituiti da algoritmi capaci di classificare ogni fattispecie in base a una casistica amplissima. Non è la fine del mondo, ma è quella che gli analisti chiamano “la quarta rivoluzione industriale”. Così la descrive Claudio Simbula, giornalista, blogger, esperto di comunicazione e di innovazione, appassionato di fantascienza. Algherese, collaboratore della rivista online Wired, co-autore di blogamari.com, consulente per aziende private e pubbliche come social media manager, ha scritto “Professione Robot – 31 lavori che le macchine faranno al posto tuo”, un longform digitale pubblicato dalla piccola casa editrice milanese Informant, specializzata in giornalismo narrativo. Dopo numerose presentazioni in giro per l’Italia, la sua analisi diventa oggetto di studio al Laboratorio di giornalismo del corso di laurea Scienze della comunicazione dell’Università di Sassari. Per Claudio Simbula, il pericolo che la transizione in atto si trasformi in una crisi epocale si supera con l’informazione. «È una sfida entusiasmante, ma solo se ci abituiamo a leggere con attenzione la realtà, a osservare quel che sta succedendo, a prevederne le conseguenze e ad adeguare le attese e i comportamenti», dice. Partendo da studi e analisi, meeting e convegni, una bibliografia ricca e varia su cui fonda il dibattito a livello internazionale, Simbula è arrivato in un anno e mezzo di lavoro a una sua rilettura del fenomeno, spiegando perché gli umanoidi, sempre più complessi, affidabili e convenienti, hanno ormai varcato il confine delle grandi fabbriche e si avvicinano a noi, invadono il settore del commercio e della piccola industria e arrivano addirittura a minacciare le professioni intellettuali. «Prima si pensava che le macchine si sarebbero limitate alle attività manuali e ripetitive – spiega il blogger algherese – ora anche lavori creativi, ritenuti estranei a questo processo, possono essere rimpiazzati da calcoli, software, algoritmi». Addirittura, «in Giappone, un Paese in cui l’indice di invecchiamento della popolazione è molto elevato, come in Italia, il governo finanzia la ricerca per il perfezionamento di robot in grado di assistere gli anziani – racconta –, presto supporteranno il sistema assistenziale pubblico e privato». Entro determinati limiti, processi come questo potrebbero rappresentare la risposta a una domanda di mercato, «ma il momento è delicato, perché se questo fenomeno non sarà governato cesserà di essere una grande opportunità», è la conclusione di Claudio Simbula, che approccia l’argomento senza pregiudizi. «Il fatto che si guadagni tempo e ricchezza grazie a un maggior utilizzo di macchine al posto della manodopera può migliorare la qualità della vita della comunità globale – insiste l’autore dell’indagine – ma il rischio è che resti un vantaggio per pochi, che concorra a far accumulare sempre più ricchezza nelle loro mani». In Sardegna e in Italia si parla ancora poco di questo fenomeno. «La mia idea è timolare il dibattito attraverso una pubblicazione in stile narrativo ma con una missione divulgativa – prosegue Simbula – è singolare che si parli così poco di un tema che riguarda tutti, su cui servirebbe una piena presa di coscienza collettiva». «Non ha senso parlare di misure a sostegno del lavoro o di riforma del sistema pensionistico senza tenere conto di questa vera e propria rivoluzione – conclude - ignorandola è impossibile fare previsioni normative coerenti alla realtà, il rischio è di pensare al mondo del lavoro come era sino a ieri, non a come è oggi e come sarà, a maggior ragione, domani».
 
 
 
 LA NUOVA SARDEGNA
 
13 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 10 novembre 2016 / Pagina 8 - Primo piano
 
 
 
 

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