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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 November 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di giovedì 3 novembre 2016 / Primo Piano (Pagina 5 - Edizione CA)
Le uova in vasca, progetto a Sa Illetta
Ricci d'allevamento. Come le ostriche o le spigole. A Cagliari si lavora a un progetto che potrebbe rappresentare il futuro della pesca: a Sa Illetta il consorzio ittico di Santa Gilla e l'università di Cagliari hanno allestito uno “schiuditoio” dove le uova - invece che finire sui crostini o sugli spaghetti - si trasformano in piccoli ricci.
L'impianto può produrne circa 100mila. Briciole rispetto ai consumi della Sardegna, che tra mercato regolare e abusivo avrebbe bisogno di una quantità cento volte superiore. Ma il sistema potrebbe essere sfruttato per ripopolare le acque dell'Isola, sempre più povere: l'allevamento va avanti per due-tre anni, ovvero il periodo in cui i ricci sono più vulnerabili, per proseguire la crescita in mare. Dove, per avere le dimensioni minime imposte per la raccolta, serve almeno un'età di cinque anni.
La Regione cerca di tenere sotto controllo il settore anche con altri metodi: «Il nostro lavoro è dedicato alla realizzazione di struttura di filiera, con la creazione delle organizzazioni dei produttori e con investimenti che saranno co-finanziati grazie ai fondi europei Feamp», spiega l'assessore all'Agricoltura Elisabetta Falchi. Si pensa a una sorta di censimento delle zone di pesca. Le preferite sono quelle dell'Oristanese, del Cagliaritano, di Sant'Antioco e di Alghero. «Per avere un quadro della situazione ancora più preciso e fedele, verrà anche finanziato un piano di monitoraggio delle zone di popolamento dei ricci di mare, per il quale pensiamo al coinvolgimento degli operatori», conclude l'assessore. (m. r.)


 

 
2 - L’UNIONE SARDA di giovedì 3 novembre 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
ASSEMBLEA SUI TRASPORTI
Organizzata da Unica 2.0, è in programma oggi, alle 15.45, nell'aula teatro di via Nicolodi, l'assemblea sul tema dei trasporti a cui prende parte l'assessore regionale Massimo Deiana. All'assemblea possono partecipare tutti gli studenti medi e universitari.


 

 
3 - L’UNIONE SARDA di giovedì 3 novembre 2016 / Cultura (Pagina 45 - Edizione CA)
Agenda
SARDEGNASOPRATTUTTO
A tre anni dalla nascita della rivista on line www.sardegnasoprattutto. com esordiscono a Cagliari “I Dibattiti di SardegnaSoprattutto”: lunedì alle 16.30 nella Sala Settecentesca della Biblioteca Universitaria, in via Università 32, si terrà il primo incontro dal titolo “Leggere ed interpretare la criminalità nella Sardegna del XXI secolo”. Sarà presentato il libro di Antonietta Mazzette e Daniele Pulino “Gli attentati in Sardegna. Scena e retroscena della violenza” (Cuec). Interverranno, insieme agli autori, Ester Gessa, direttrice della Biblioteca Universitaria; Giuliana Perrotta, Prefetta di Cagliari; Maria Del Zompo, Rettora dell'Università di Cagliari; Paola Massidda, sindaca di Carbonia; Paola Uscidda, Comandante Polizia penitenziaria del Carcere di Uta; Rita Dedola, presidente dell'Ordine degli avvocati di Cagliari; Umberto Cocco, giornalista SardegnaSoprattutto; Nicolò Migheli, sociologo; Maria Antonietta Mongiu, SardegnaSoprattutto. A coordinare sarà la giornalista Susi Ronchi. (gr.pi.)
 

 
4 - L’UNIONE SARDA di giovedì 3 novembre 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
L'INCONTRO. Sabato preghiere, riflessioni e messa in basilica
A Bonaria il Giubileo degli studenti universitari

In occasione dell'Anno santo della Misericordia, la Conferenza episcopale sarda organizza per sabato il giubileo del mondo universitario. «Una bella occasione per rafforzare - spiega il vescovo di Lanusei Antonello Mura, delegato della Ces per l'educazione – quello che papa Francesco indica come la pluralità di pensiero e di individualità presente nell'università e che riflette la multiforme sapienza di Dio presente in coloro che si accostano alla verità con onestà e rigore intellettuale». Proposta a docenti e studenti degli atenei della Sardegna e agli istituti superiori di scienze religiose, la mattinata di riflessione, che si concluderà con il passaggio della Porta santa e la celebrazione della messa nella basilica di Bonaria, comincerà alle 9.30 con l'accoglienza dei partecipanti nella sala conferenze dell'ex banca Cis) in viale Bonaria. Alle 9.45 ci sarà una preghiera introduttiva e, alle 10, una riflessione di monsignori Michele Masciarelli sul tema “Pensare, studiare e progettare promuovendo la cultura della Misericordia; dialogo in sala”. Masciarelli è laureato in teologia alla Pontificia università gregoriana di Roma, in filosofia all'Università abruzzese Gabriele D'Annunzio e in diritto canonico alla Pontifica università Lateranense di Roma. È stato, nella sua diocesi di Chieti-Vasto parroco; assistente della Fuci e dei laureati cattolici; vicario episcopale per la cultura e l'ecumenismo e moderatore di curia. Ha partecipato come consultore all'ultimo Sinodo dei vescovi sulla famiglia. È anche autore di numerose pubblicazioni.
Conclusa la parte introduttiva, i partecipanti si avvieranno in corteo verso la basilica di Bonaria dove ci sarà il passaggio per la Porta santa e la messa presieduta dall'arcivescovo di Cagliari Arrigo Miglio e concelebrata da tutti i vescovi della Sardegna.


 

 
5 - L’UNIONE SARDA di giovedì 3 novembre 2016 / Spettacoli e Società (Pagina 48 - Edizione CA)
CINEMA. Simone Contu presidente
Nuovo direttivo per “Moviementu”

Rinnovato nel gruppo dirigente, più attento ai giovani ma soprattutto sempre più impegnato nel valorizzare il cinema come risorsa economica e culturale, Moviementu-Rete Cinema Sardegna esce riorganizzato dalla sua assemblea annuale svoltasi lo scorso sabato a Bauladu. L'organismo, che raggruppa una parte molto consistente degli operatori del cinema in Sardegna, è ora presieduto da Simone Contu, direttore di produzione e location manager, laureato in filosofia alla Cattolica di Milano e diplomato in produzione alla Scuola civica di cinema del capoluogo lombardo, che ha espresso l'impegno di agire in continuità con le politiche della gestione precedente. Nel direttivo anche Marco Antonio Pani (regista e montatore), Enrico Pau (regista e sceneggiatore), Roberta Aloisio (coordinatrice di produzione, aiuto regista), Antioco Floris (professore universitario e filmmaker), Stefano Cau (sceneggiatore, filmmaker), Emanuel Cossu (sceneggiatore, regista, aiuto regista).


 

 
6 - L’UNIONE SARDA di giovedì 3 novembre 2016 / Cronaca di Nuoro (Pagina 39 - Edizione CA)
Mostra fotografica all'ExMè
Oggi alle 18 si inaugura all'ExMè di Nuoro la mostra fotografico-documentaria “Viaggio in Sardegna-Max Leopold Wagner 1925-1927”. Wagner, grande filologo ed esperto di linguistica sarda, tra il 1925 e il 1927 in Sardegna raccoglie tante informazioni. Le fotografie con cui documenta i suoi appunti sono esposte nella mostra realizzata dall'istituto Istasac a cura di Giovanni Masala Dessì con il Dipartimento di Italianistica dell'università di Stoccarda, gli istituti di Lingue e letterature romanze e la biblioteca Karl Jaberg dell'università di Berna. La mostra è aperta fino al 3 dicembre.
 

 
7 - L’UNIONE SARDA di giovedì 3 novembre 2016 / Primo Piano (Pagina 7 - Edizione CA)
SANITÀ. Stefano Lorusso
Azienda unica, c'è il direttore amministrativo
Si chiama Stefano Lorusso, compirà 41 anni il 30 dicembre e per i prossimi cinque anni sarà il direttore amministrativo dell'Azienda sanitaria unica regionale (Ats). A nominarlo è stato il manager, Fulvio Moirano, che comincia a delineare la squadra (manca il direttore sanitario) che dovrà governare la sanità sarda dal primo gennaio dell'anno prossimo. Infatti, formalmente Lorusso sino a questa data sarà direttore amministrativo della Asl 1 di Sassari, azienda che dovrà incorporare le altre sette per poi diventare sede dell'Azienda unica. Lorusso, attualmente, ricopre l'incarico di dirigente amministrativo dell'Ufficio bilancio del Sistema sanitario della Regione Basilicata a tempo determinato. Infatti, Lorusso è stato distaccato per un periodo dal suo ruolo di dirigente della Regione Puglia. È stato Moirano a scegliere di portare in Sardegna il manager della Basilicata anche perché è proprio al direttore generale dell'Ats che spetta la competenza di scegliere i collaboratori. Lorusso avrà il compito di lavorare nella cabina di regia per cercare di mantenere i conti della sanità sarda sotto controllo e avviare, insieme al direttore sanitario e al manager, l'operazione Piano di rientro. Non mancano, però, le polemiche per un'altra figura professionale che arriva dal continente. A sollevarla è il consigliere regionale di Fratelli d'Italia, Paolo Truzzu: «Prendiamo atto che nell'Isola non ci sono competenze in grado di governare la sanità».
M. S.
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 29 ottobre 2016 / Pagina 5 - Sardegna
Politica regionale
Il manager Fulvio Moirano ha scelto Stefano Lorusso, 40enne di Potenza
Sulla nomina si registrano malumori nella maggioranza di centrosinistra
Asl unica, sarà un lucano il direttore amministrativo
CAGLIARI La prima nomina del super manager dell’Asl unica, Fulvio Moirano, c’è e non passerà certo inosservata. Come direttore amministrativo dell’Azienda di Sassari, ha scelto Stefano Lorusso, 40 ancora da compiere, nato a Potenza ed è un altro forestiero. Fino a ottobre è stato dirigente, assunto a tempo determinato, dell’Ufficio risorse finanziarie del sistema salute – testuale dal curriculum – della Regione Basilicata, ma in aspettativa dal 2010 dalla Regione Puglia, dov’era responsabile del servizio ispettivo e controllo di gestione del servizio assistenza ospedaliera. Moirano, che fino al 31 dicembre è comunque solo direttore generale di Sassari, Unica partirà dal primo gennaio, l’ha scelto dunque per amministrare i conti dell’Azienda che sta per incorporare le altre otto Asl. Ma è chiaro – salvo colpi di scena – che da gennaio Lorusso diventerà il direttore amministrativo di Unica. Nella delibera, pubblicata fra gli atti dell’Azienda sassarese, non c’è scritto il perché della nomina. Però è evidente che trattandosi di una scelta fiduciaria, Moirano ha ritenuto che Lorusso fosse la persona giusta e con il curriculum – è scritto nella delibera – «pienamente idoneo per ricoprire l’incarico di direttore amministrativo». Come i due si siano conosciuti e come sia nato l’evidente rapporto di reciproca stima, è un altro dei retroscena impossibile da scoprire solo attraverso il contenuto di una delibera molto tecnica. Di certo Moirano ha deciso in piena autonomia, come tra l’altro è previsto dal contratto firmato con la Regione, ma una comunicazione preliminare all’assessore alla Sanità Luigi Arru dev’esserci stata comunque. Ora il super manager dovrà riempire un’altra casella ed è quella di direttore sanitario: sarà ancora un forestiero, oppure no? Di recente Moirano, in un’intervista a La Nuova, ha detto di non avere pregiudiziali in un senso o nell’altro, per poi ribadire: «Sulle mie competenze, non accetto e non accetterò interferenze della politica». A questo punto, almeno così sembra di capire, Moirano pare intenzionato ad avere un team formato tutto o in gran parte da professionisti in arrivo dalla penisola. Proprio quest’impostazione potrebbe scatenare più di un contraccolpo nella politica sarda. Indiscrezioni insistenti confermano che, ad esempio, il curriculum di Lorusso sarebbe stato valutato come troppo leggero da alcuni esponenti di spicco della maggioranza ed ecco perché ancora prima che nasca sull’Asl unica si addensano già le prime nubi.
 
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 29 ottobre 2016 / Pagina 20 - Sassari
Entro fine mese l’aggiudicazione dei lavori per il nuovo studentato
ERSU, ARGHITTU È IL NUOVO DIRETTORE
SASSARI È Antonello Arghitttu, sassarese di 55 anni, il nuovo direttore generale dell’Ersu di Sassari. Ex direttore generale dell’Argea, l’agenzia per la gestione e l’erogazione degli aiuti in agricoltura, Arghittu è stato nominato dal presidente della Regione Francesco Pigliaru con un mandato di 15 mesi. Pochi giorni fa la commissione di gara dell’Ersu ha deliberato la graduatoria finale di merito per l’affidamento dei servizi di architettura e ingegneria relativi ai lavori di realizzazione dello studentato diffuso di San Lorenzo. Una volta effettuate le verifiche in ordine al possesso dei requisiti previsti dal codice dei contratti, l’Ersu di Sassari, proprio nella persona del nuovo direttore generale Antonello Arghittu procederà ad effettuare l’aggiudicazione definitiva. «L’aggiudicazione - spiega il nuovo direttore generale - è stata assegnata al raggruppamento temporaneo di professionisti composto dall’operatore capogruppo Rossiprodi associati srl. Speriamo di affidare i lavori entro un mese».


 
10 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 29 ottobre 2016 / Pagina 17 - Lettere e commenti
DONNE E DIRITTI
La legge contro il linguaggio sessista è un grande passo avanti
di Carla Puligheddu, Associazione donne sardiste
La condizione femminile è un indicatore di progresso. Tuttavia rimane sullo sfondo il rapporto ancestrale tra donne e ruolo sociale spesso basato su due parole chiave: sottomissione o libero arbitrio. La falsa contrapposizione tra questi due termini presuppone un contrasto difficilmente sanabile tra vita di famiglia e lavoro professionale, mentre l'unica vera sfida che dobbiamo assumerci è quella della conciliazione dei tempi dedicati alla vita di famiglia e i tempi dedicati al lavoro e agli altri impegni sociali. Quando si contrappone il principio di autodeterminazione e autorealizzazione alla dimensione relazionale ed inclusiva, noi riduciamo l'immenso orizzonte cui ci rivolgiamo. Le donne possono collocarsi efficacemente in tutti gli ambiti senza scimmiottare modelli maschili che personalmente trovo, a volte, disdicevoli, soprattutto quelli di gestione del potere. L'autorevolezza centrata sulla dinamica del divide et impera rappresenta un atteggiamento corrosivo per la tutela sociale della famiglia e della società e porta con se i suoi effetti deleteri. Noi, infatti, che abbiamo una visione così globalizzata del mondo, siamo paradossalmente più che mai divisi proprio sui temi di fondo e per questo, la crisi della società occidentale che ci sovrasta è contrassegnata da una profonda ed evidente infecondità. Sussiste, su questo tema una sorta di pregiudizio e di tabù, un silenzio difficile da sfidare. La cultura di oggi appunto si muove in un delicato equilibrio che da un lato denuncia la violenza sulle donne, non solo quella fisica, e dall'altro cerca di promuovere la loro presenza ai livelli più alti, con azioni positive, in aperto contrasto alle azioni negative di discriminazione e di arroganza. Vedo molto bene, a tal proposito la recente approvazione dell'emendamento contro il linguaggio sessista nel consiglio regionale della Sardegna. «Declinare al maschile discrimina», e subito si accoglie favorevolmente la proposta della consigliera Anna Maria Busia. Effettivamente «le parole sono importanti, definiscono e sono evocative delle cose e delle persone». Un passo avanti significativo che ha avuto un'eco straordinaria, sviluppando una serie di reazioni contrastanti in tutta Italia. E questa è la nostra sfida di donne nei luoghi decisionali. Non vivere come fossimo automi, vittime di una cultura del potere giustificata ad inventarsi cosa siano la libertà e la vita, ma impegnate a cercare di individuare forme positive di valorizzazione della donna, volendone conservare la sua specificità attraverso la promozione di misure concrete. Le donne cercano incroci umani e non bellicose crociate. In aperto contrasto con una cultura che annulla le differenze tra uomo e donna, appellandosi al paradigma del “gender”, le donne se non rinunciano a farsi le domande sul bene e sul male si imbattono nel pericolo della banalità che, nel tentativo di rendere più bello il mondo, rischiamo di nuocere irreversibilmente al bello. Non accontentiamoci dunque di cambiamenti di tendenza capaci di dare solo risposte semplici e avvincenti. Proponiamo una rivoluzione culturale che parta dalla evidenza della differenza per valorizzare la specificità di ognuno in famiglia, nella società, nella professione, nella Chiesa. Una cultura declinata al femminile che permetta di curare la nostra società dall' individualismo sfrenato per sostituirlo con la cultura del dialogo e dell' attenzione verso i più fragili, i bambini, gli anziani, i disabili e chiunque si senta discriminato o marginalizzato. Ripartire dalle donne, riconoscere maggiore dignità al potere esercitato dalle donne significa saldare libertà e servizio in una nuova visione del potere come servizio e non come esclusiva affermazione di sé.
 
 
 

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