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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 October 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

 
1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 ottobre 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
DECISIONI CLINICHE
La Biblioteca scientifica regionale e Wolters Kluwer organizzano per il 17 ottobre l'incontro “UpToDate: uno strumento per decisioni cliniche appropriate a disposizione della comunità sanitaria regionale”. Appuntamento alle 15,30 nell'aula magna A. Boscolo, Cittadella universitaria.
 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 ottobre 2016 / Cronaca di Nuoro (Pagina 31 - Edizione CA)
NUORO. Il presidente della Suprema Corte: «Ma va difesa»
«La Costituzione si può cambiare»

Alla fine del suo intervento, il presidente della Corte Costituzionale Paolo Grossi, in città per un convegno sulle terre civiche, dopo aver citato Salvatore Satta e la Deledda, ha stretto la mano a decine di studenti dell'Università di Nuoro che ieri hanno assistito alla sua lezione sulla Costituzione. Grossi ha confessato una sconfinata ammirazione per la Costituzione «opera duratura nella pienezza dei suoi valori». E ai giovani dice «conoscetela bene, per amarla. In essa c'è il presidio della nostra libertà». Poi spiega come le altre Costituzioni abbiano un difetto «soffrono di astrattezza. La nostra, invece, ha al centro un cittadino concreto nella sua esistenza quotidiana». Spiega come la prima parte «sui diritti fondamentali» è inviolabile, mentre la seconda «è giusto che si possa e la si debba riformare dopo 60 anni di vita». ( f. le. )
 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 ottobre 2016 / Primo Piano (Pagina 4 - Edizione CA)
Delibere di Giunta
Asl unica, il supermanager avvia la fusione

Comincia il percorso di incorporazione delle sette Asl sarde alla Asl di Sassari. La Giunta regionale ha dato il via libera agli obiettivi che il nuovo manager della Asl unica regionale (Ats), Fulvio Moirano, dovrà raggiungere nei prossimi mesi. La prima tappa è la ricognizione, entro la fine dell'anno, del patrimonio immobiliare e mobiliare, dei rapporti giuridici attivi e passivi e dei rapporti di lavoro delle aziende che verranno incorporate.
SCUOLA Approvati due nuovi corsi di istruzione tecnica superiore. La Giunta ha approvato la delibera per l'istituzione dei corsi: Tecnico superiore per il risparmio energetico nell'edilizia sostenibile e per la riqualificazione del patrimonio edilizio (Istituto Tecnico superiore - Efficienza Energetica - Sardegna, di Macomer) e Tecnico superiore per la mobilità delle persone e delle merci - Conduzione del mezzo navale (Istituto Tecnico Superiore per la mobilità sostenibile di Cagliari). La Regione metterà a disposizione uno stanziamento di 123 mila euro per il 2016 che si aggiungono alle risorse statali di 72 mila euro. (m. s.)
 

4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 ottobre 2016 / Cronaca di Nuoro (Pagina 32 - Edizione CA)
FONNI. Proposte dei sindaci che oggi incontrano il presidente Pigliaru Zone interne da salvare Contro la crisi federalismo fiscale e più risorse
Un lungo elenco di soluzioni immediate e concrete contro la crisi. È quello che oggi i sindaci propongono al governatore Francesco Pigliaru che a Fonni partecipa all'incontro di Confindustria su un Master Plan per salvare le zone interne prevedendo anche l'istituzione di un assessorato dedicato al centro Sardegna. I sindaci chiedono federalismo fiscale, istruzione, politiche contro lo spopolamento e fondi strutturali.
MODELLO EUROPA «Quali sono le zone svantaggiate? Quelle interne? Allora la Regione faccia come l'Europa - propone Gigi Littarru , sindaco di Desulo - i fondi vengano destinati prima alle aree più svantaggiate, che devono ridurre il gap con quelle metropolitane e i territori costieri. Ora invece - ricorda - i fondi europei e tutta la programmazione dei Psr ha un flusso contrario». Littarru suggerisce anche che tutte le domeniche di Cortes Apertas «Pigliaru visiti i nostri paesi, in maniera privata. Solo così si renderà conto delle potenzialità e vivrà i nostri problemi». Altro punto: «Se l'acqua e la sanità hanno un ambito unico a livello regionale perché non fare altrettanto sui rifiuti?». Duro lo sfogo di Andrea Soddu , sindaco di Nuoro: «Basta con le chiacchiere e i proclami, con le emergenze e l'assenza di una visione complessiva. Basta con il “Tirannosauro” Regione, tagliamo via questa programmazione: i piani di rilancio sono una presa in giro, i soldi vengano dati direttamente ai Comuni».
FEDERALISMO FISCALE Michele Arbau , primo cittadino di Ollolai, chiede che la proposta delle case a un euro «abbia il sostegno della Regione con uno specifico piano di marketing e promozione». Ma la vera rivoluzione - sostiene - può passare dal federalismo fiscale. «Trasformare i Comuni a completa finanza regionale», è la proposta. Ora lo Stato destina 300 milioni ai Comuni. «Ma noi non possiamo contrarre mutui, dobbiamo fare un bilancio armonizzato. Quei soldi - dice Arbau - li diano alla Regione e la Regione li destini ai Comuni, avremo meno cavilli grazie allo Statuto speciale».
INFRASTRUTTURE E RICERCA «In queste terre c'è un'urgenza: il lavoro - ricorda Daniela Falconi sindaco di Fonni -. Serve una politica più coraggiosa per scuole, sviluppo e infrastrutture, diamo ai nostri laureati la possibilità di tornare». «Manteniamo i servizi legati alle riforme di enti locali e ospedali - dice Davide Ferreli sindaco di Lanusei - e usiamo il buon vivere delle zone interne come uno slogan di marketing per tutta l'Isola, investendo nei poli di ricerca importanti come Progenia. Questo patrimonio unico deve rimanere nel nostro territorio. Oltre all'aspetto scientifico, deve diventare un veicolo economico».
Fabio Ledda
 

5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 ottobre 2016 / Pagina 21 - Sassari
UNIVERSITÁ
“Fame zero”, oggi la Giornata
mondiale dell’alimentazione
SASSARI Fame zero entro il 2030. Con questo obiettivo, dichiarato dalla FAO, l'Università degli Studi di Sassari aderisce alla Giornata mondiale dell'alimentazione prevista il 16 ottobre. Oggi l'Ateneo, rispondendo all'invito della Fao e del ministero degli Affari esteri, ha organizzato una giornata di riflessione intitolata "Salviamo la terra riducendo gli sprechi alimentari". Il convegno si tiene alle 10.30 nell'aula magna del dipartimento di Agraria (viale Italia 39). È atteso l'intervento di Francesca Gianfelici della Fao di Roma, moderatrice della “Community of Practice on food loss reduction”. I lavori si apriranno con i saluti del rettore Massimo Carpinelli. La Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Alimentazione e l’Agricoltura) ha stimato che oltre un terzo di tutti gli alimenti prodotti a livello globale venga perso o sprecato: circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo ogni anno, che potrebbero bastare per sfamare 800 milioni di persone. Secondo la FAO, la produzione agricola dovrebbe aumentare del 60% entro il 2050 per nutrire una popolazione di 9 miliardi di persone. Ma il cambiamento climatico costituisce un grave ostacolo al raggiungimento di questo obiettivo. Il risultato è che le popolazioni più povere sono le più colpite, dal momento che contano sulle risorse naturali per la propria sussistenza. L'associazione Asa di Sassari presenterà una video-dimostrazione di ciò che i consumatori consapevoli possono fare. La "Giornata mondiale dell'alimentazione" è organizzata dall'Università con l'associazione degli studenti di Agraria, Asa Sassari e Coldiretti.

 

6 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 ottobre 2016 / Pagina 21 - Sassari
ALL’ATENEO
Il cardinale Robert Sarah in città per una conferenza
SASSARI Il cardinale Robert Sarah, Prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti sarà il relatore d’eccezione della conferenza “Dio o niente” che l’associazione Centro Culturale delle Fontane, con il patrocinio e la collaborazione dell'Università di Sassari, ha promosso per oggi nell’aula magna dell’ateneo alle ore 18.30. Il relatore sarà preceduto dal saluto del Rettore Magnifico, Massimo Carpinelli mentre concluderà i lavori l’arcivescovo Paolo Atzei. Coordina i lavori il giornalista Gianni Garrucciu. Il cardinale Robert Sarah, viene dall'Africa centro-occidentale, più esattamente dalla Guinea. Il Paese è stato uno dei punti nevralgici della tratta degli schiavi, che lo spopolò. Colonia francese dal 1890, ha raggiunto l'indipendenza col referendum nel 1958. Nel novembre 2010 per la prima volta dopo più di 50 anni si sono svolte elezioni giudicate relativamente libere e trasparenti. Da queste elezioni è uscito vincitore il leader del partito d’opposizione, che è diventato presidente e ha promesso riforme per il Paese. La popolazione guineana conta poco più di 11 milioni di abitanti. In questo contesto si inserisce la figura di Robert Sarah. Nel 1979, a soli 34 anni, Giovanni Paolo II lo nomina arcivescovo metropolita. Nel 1985 è eletto dai vescovi della sua nazione presidente della Conferenza episcopale della Guinea. Nel 2001 Wojtyla lo nomina segretario della Congregazione per l’evangelizzazione dei popoli. Nel 2010 Benedetto XVI lo nomina presidente del Pontificio consiglio Cor Unum. Nel concistoro del 20 novembre 2010 diventa cardinale: il primo cardinale guineano. Nel 2014 papa Francesco lo nomina prefetto della Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti. Il Centro Culturale delle Fontane, è una associazione di promozione sociale, rivolta ai giovani, agli adulti e alle famiglie; un luogo di formazione che offre occasione di approfondimento su temi di attualità culturale e di crescita personale. Il Centro è il risultato dell'impegno di diverse famiglie - oltre che di docenti, lavoratori e professionisti - che hanno creato un ambiente formativo. A Sassari la sede è in via Roma al civico 48.


7 - L’UNIONE SARDA di venerdì 14 ottobre 2016 / Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
Cgil, Cisl, Uil e industriali strigliano la Giunta: serve una visione strategica
«Più progetti per lo sviluppo»
Industria aerospaziale, robotica, sviluppo industriale del sistema aeroportuale, cantieristica e nautica da diporto, «visti in una visione strategica d'insieme, possono essere una opportunità unica per il territorio regionale». Ne sono convinti Cgil, Cisl e Uil e Confindustria regionali, che hanno chiesto un incontro urgente al presidente della Regione Francesco Pigliaru e all'assessore alla Programmazione, Raffaele Paci, «per sostenere il percorso ormai irreversibile verso la riconversione delle servitù».
Sindacati e imprese sollecitano l'avvio dei progetti legati agli obiettivi individuati nella Strategia di specializzazione intelligente e sostanziati dalle risorse previste nel Por. «Occorre dare concretezza ai contenuti della programmazione unitaria, perché se è vero che le risorse ci sono», sottolineano in una nota congiunta, «occorre anche dire con chiarezza quali progetti si sostengono, in quali siti e con quali strumenti». L'obiettivo è quello di portare al confronto con la Giunta, fra le altre proposte, un accordo di programma quadro - con un contratto di sviluppo (sarebbe il primo per la Sardegna) - con il governo nazionale, ministeri, Invitalia, il Distretto Aerospaziale della Sardegna, le aziende socie e, auspicabilmente, Leonardo Finmeccanica e Airbus. «Tutto ciò sarebbe in continuità con le strategie di sviluppo nazionali nel settore, e consentirebbe alla Sardegna di compiere, finalmente, l'atteso salto di qualità in questa direzione». Un salto in avanti «che sarebbe utile riscontrare nello stesso avanzamento del Piano operativo regionale, caratterizzato, in generale, da una certa lentezza delle azioni e previsioni di spesa che si limitano finora ad impegnare 4 milioni di euro solamente per il settore aerospaziale».
 

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LA NUOVA SARDEGNA

8 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 ottobre 2016 / Pagina 17 - Lettere e commenti
LA POLITICA E LA SCIENZA
La fuga di cervelli si blocca solo investendo nella ricerca
Soltanto il 4 per cento dei progetti viene finanziato, la cronica mancanza di fondi e il turn over bloccato costringono le università a barcamenarsi
    di Giacomo Oggiano,
* Dipartimento Scienze della natura e del territorio Università di Sassari
Di recente il dottor Cantone ha stabilito un rapporto causa-effetto tra il mantra della malauniversità e quello della "fuga dei cervelli". A detta del magistrato che presiede l'autorità anticorruzione, la causa dell'emigrazione dei nostri laureati e dei nostri "ricercatori" va ricondotta al malaffare nelle università e negli altri enti di ricerca. Eppure autorevoli inchieste e i dati sulla nostra ricerca evidenziano un paradosso, ormai ben noto, che pone il paese ai primi tre posti per produzione scientifica a dispetto di investimenti (triennali) in ricerca uguali al costo del calciatore Higuain. Lo sostiene anche Nature citata, purtroppo a sproposito, dal magistrato anticorruzione. Non conta se ricerca e università si barcamenano in una situazione in cui solo il 4% dei progetti di ricerca di interesse nazionale (Prin) vengono finanziati, e non per demerito del rimanente 96% ma per mancanza di fondi; una situazione in cui il turn over è bloccato a partire dal 2010 con la perdita di 10.000 posti; una situazione in cui non ci sono soldi per borse di dottorato, né per assunzioni di nuovi ricercatori né per avanzamenti di carriera di scienziati che invecchiano nei ruoli iniziali, nonostante abbiano conseguito l'idoneità per ricoprire ruoli più qualificati. In una realtà del genere attribuire la "fuga dei cervelli" al presunto malaffare e al nepotismo denota per lo meno superficialità. Tanto più se, il rimedio cui pensa il dott. Cantone, saranno ulteriori linee guida per valutazioni, concorsi e controlli vari. Di tutto c'è bisogno nel mondo della ricerca, fuorché di altra burocrazia, di altri decreti e regolamenti che cambiano ad ogni nomina di ministro e stanno riducendo il ruolo di docenti e ricercatori a quello di compilatori a tempo pieno di moduli e schede. In questa situazione, per quale motivo un giovane che si è formato in Italia lavorando per anni in condizioni difficili, maturando esperienze e titoli di ottimo livello internazionale, dovrebbe invecchiare da precario sottopagato e senza fondi per sviluppare le proprie idee, se un altro paese gli offre condizioni migliori? Perché dovrebbe partecipare a concorsi macchinosi che, anche superati con successo, non garantiscono l'assunzione, quando all'estero basta un colloquio? Comunque nel mondo della ricerca, dove non si diventa ricchi, e molto conta la passione, non si può parlare di emigrazione: la mobilità internazionale fa parte del mestiere. È vero che stiamo regalando a paesi concorrenti una moltitudine di giovani ottimamente preparati, ma solo perché il flusso in uscita non è compensato da un flusso in entrata di altrettanti validi ricercatori. E questo vale anche per i nostri laureati che vanno all'estero per perfezionare la loro formazione. È il caso dei programmi Master and Back che finora son serviti a collocare fuori dall'Isola e all'estero giovani, evidentemente ben preparati, a cui è stata offerta l'opportunità di restare, ma non di rientro: da noi manca la domanda di figure dotate di alta formazione perché non si investe in ricerca e innovazione, nel pubblico come nel privato. In Cina la ricerca assorbe il 3,4 % del Pil, da noi non si arriva all'un percento. C'è anche un fatto culturale: nella scuola di Croce e Gentile la scienza non ha mai goduto di prestigio; solo nel nostro paese si fanno leggi contro la ricerca in campo medico e la parola su questioni scientifiche viene data ad attori, soubrettes e maghi in base alla loro popolarità. Solo nel nostro paese la magistratura decide sulla validità di una terapia, se un terremoto è prevedibile o se Laura Capua, raro caso di top scientist rientrata in Italia, è un untore che invece di fare ricerca diffonde virus. Finché, per il senso comune, gli Azzeccagarbugli avranno più prestigio di Galileo, sarà difficile far rientrare veri scienziati come la Capua che, infatti, dopo l'assoluzione è ritornata in America. Sono sicuro che il dott. Cantone meriti il massimo rispetto per il suo lavoro e, se individuerà singoli casi corruttivi, auspichiamo un suo rapido intervento, ma nel valutare il mondo dell'università - sutor ne ultra cepidam - non si basi sul chiacchiericcio o sul numero dei ricorsi al Tar. *Dipartimento Scienze della natura e del territorio

 

9 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 ottobre 2016 / Pagina 8 - Sardegna
Sottosegretario e presidente all’incontro a Sassari per il “Sì”
«Subito i fondi per la continuità territoriale e per il sociale»
Lotti e Pigliaru: «Patto per l’isola, investimenti al via»
di Vincenzo Garofalo
SASSARI È atterrato sull’isola per lanciare lo sprint finale del fronte del Sì nella campagna referendaria sulla riforma costituzionale. Ma tra strette di mano, rassicurazioni e sorrisi, il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Luca Lotti, non poteva sottrarsi al confronto sull’attuazione del Patto per la Sardegna: tre miliardi di euro trasfusi dal Governo nelle casse regionali per dare una scarica di adrenalina a una regione da troppo piegata sulle ginocchia. E il confronto non poteva che essere con il presidente della giunta regionale, Francesco Pigliaru: «C’è stata una riunione tecnica oggi e ce ne saranno altre nei prossimi giorni perché non c’è un solo istante da perdere», ha spiegato ieri il governatore a margine dell’ incontro pubblico organizzato a Sassari dal comitato per il Sì, proprio con la partecipazione del braccio destro del premier Renzi. «Entro un mese stileremo una sorta di cronoprogramma in cui indicheremo passo per passo come procederemo nell’utilizzo dei fondi previsti dal Patto per la Sardegna», ha continuato Pigliaru. I primi interventi riguarderanno la continuità territoriale e gli ammortizzatori sociali: «Il patto assegna 45 milioni di euro per gli ammortizzatori sociali, una risposta che i lavoratori aspettano dal 2014. E Poi ci sono i 30 milioni annui per migliorare la continuità territoriale. Entro l’anno partiranno i primi progetti e spenderemo i primi 50 milioni di euro». Poi ci sono gli altri programmi, quelli sulle infrastrutture, strade e ferrovie, le università, la sanità, il turismo: «Domani avremo un vertice proprio con i rettori degli atenei per pianificare l’utilizzo dei 30 milioni di euro stanziati per la ricerca. Purtroppo altri progetti, specialmente quelli sulle infrastrutture, hanno necessità di tempi tecnici più lunghi, ma stiamo procedendo speditamente e non perderemo un solo giorno», ha garantito Pigliaru. Pochi minuti prima, dal microfono della sala conferenze della camera di commercio sassarese, il presidente aveva spiegato le ragioni che lo spingeranno a votare Sì al referendum costituzionale in programma il 4 dicembre, e lo aveva fatto citando Bob Dylan, il cantautore statunitense appena insignito del premio Nobel per la letteratura: «I tempi stanno cambiando e noi vogliamo che le cose cambino», era stato il suo messaggio. «Non è vero che questa riforma indebolisce l’autonomia della Sardegna, anzi, la rafforza perché la garantisce, e perché lancia una sfida alle Regioni a statuto speciale; ossia le sfida a essere virtuose per meritare l’autonomia. E questa sfida, giusta e sacrosanta, noi la raccogliamo». Parole condivise dalle altre autorità politiche intervenute per sostenere e spiegare le ragioni del Sì: dal presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, «è una riforma che risolve uno dei problemi principali, il bicameralismo perfetto, che rallenta il processo legislativo nel nostro Paese»; ai parlamentari Giovanni Sanna e Giuseppe Luigi Cucca «attuare riforme come il taglio dei costi della politica di cui si parla da trent’anni»; alla docente di diritto pubblico comparato dell’Università di Sassari, Carla Bassu, il segretario provinciale del Pd, Gianpiero Cordedda, il vicesindaco di Sassari, Gianni Carbini, fino al sottosegretario Luca Lotti, l’ospite d’eccezione arrivato all’incontro sottobraccio con il consigliere regionale Gavino Manca: «Votare Sì perché l’Italia ha un’occasione unica, dimostrare che anche il nostro Paese può cambiare. Questo non è un referendum per mandare a casa Renzi, il Governo può essere mandato a casa fra un anno. È un referendum per migliorare l’Italia».


10 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 ottobre 2016 / Pagina 27 - Provincia di Nuoro
PREMIO PRO LOCO
“Per amore di una città 2016”
allo scienziato Licinio Contu
LOLLOVE Il premio Pro loco “Per amore di una città”, il riconoscimento istituito dal sodalizio turistico-culturale cittadino e assegnato in collaborazione con il Comune di Nuoro, è andato quest’anno allo scienziato Licinio Contu, professore universitario, ordinario di Genetica e di Bioinformatica e di Genetica Medica presso l’Università di Cagliari, ex direttore del Centro Regionale per i trapianti d’organo. Nel corso della sua brillante carriera, Contu ha ricoperto tra l’altro l’incarico di professore associato di Ematologia presso l’Università di Parigi, svolgendovi per moltissimi anni attività di ricerca presso l’Hospital Saint Louis e nel laboratorio di Immunogenetica del premio Nobel prof.Jean Dausset. È autore di numerosi lavori scientifici, riguardanti in gran parte studi di genetica ed ematologia. Degni di nota le pubblicazioni riguardanti i trapianti di midollo osseo e di cellule staminali quale rimedio alla talassemia. La consegna del premio avverrà a Lollove, domenica 16 ottobre in occasione della manifestazione “Vivilollove - Autunno in Barbagia”. La cerimonia è prevista per le 11,30 presso la chiesa dell’antico borgo. Dopo la presentazione del giornalista Antonio Rojch, interverranno l’assessore alla Cultura del comune di Nuoro Sebastian Cocco, l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, la presidente della Pro loco Lorenza Vacca e lo stesso Licinio Contu. (p.f.)
 

11 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 14 ottobre 2016 / Pagina 9 - Sardegna
Entro il 2016 la ricognizione del patrimonio e dei contratti
Asl unica, la giunta detta i tempi
CAGLIARI Subito la ricognizione della consistenza del patrimonio immobiliare e mobiliare, dei rapporti giuridici attivi e passivi e dei rapporti di lavoro in essere nelle aziende sanitarie che verranno incorporate dalla Asl di Sassari per arrivare all'azienda sanitaria unica. Entro la fine del 2016 la ricognizione dovrà essere approvata con delibera della Giunta regionale, che ha impartito al supermanager Fulvio Moirano le disposizioni transitorie, da attuarsi nelle more dell'effettiva entrata in funzione dell'Azienda per la tutela della salute (Ats). Il direttore generale dell'Ats dovrà, inoltre, compiere tutti gli adempimenti preliminari alla costituzione della Asl unica (bilanci, rapporti con l'Inps, con l'Agenzia delle Entrate, con l'Assessorato della Sanità) per i quali dovrà avere il supporto dei commissari delle altre Aziende territoriali. Entro dieci giorni dalla nomina il manager della Asl 1 di Sassari dovrà procedere al censimento di ulteriori attività propedeutiche all'avvio dell'Ats, alla costituzione di gruppi di lavoro interaziendali, suddivisi per disciplina o area tematica. Ulteriori indirizzi verranno impartiti con successiva delibera di Giunta.
 
 
 

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