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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 October 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

 
1 - L’Unione Sarda di domenica 2 ottobre 2016 / Provincia di Sassari (Pagina 40 - Edizione CA)
SASSARI
Notte dei ricercatori: bagno di folla
Oltre 20 eventi nel segno della "Ricerca d'autore: capire il mondo tra passato e futuro". L'Università di Sassari, alla sua seconda partecipazione alla Notte Europea dei Ricercatori, ha proposto un percorso didattico ampio, oltre i luoghi comuni, tra vecchie superstizioni e nuove tecnologie per la salute, con un occhio alla biodiversità e al turismo in un'ottica interattiva. La parte centrale della serata è stata dedicata al progetto Caves dell'Agenzia spaziale europea, finalizzato all'addestramento degli astronauti nelle grotte sarde. Il tema globale scelto per quest'edizione è stato "Made in Science" che indica la scienza come "marchio di fabbrica", una garanzia di eccellenza della ricerca che migliora la vita quotidiana. Una piazza università viva e animata ha accolto studenti, cittadini, amanti della scienza e curiosi in cerca di un incontro con i ricercatori, veri protagonisti della manifestazione.


 

2 - L’Unione Sarda di domenica 2 ottobre 2016 / Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
Il governatore intervistato per l'iniziativa “Panorama d'Italia” che fa tappa a Cagliari
Pigliaru: «Punti franchi, la Regione li sbloccherà»
«Abbiamo ottenuto oltre 3 miliardi, tra risorse ordinarie ma riprogrammate e interventi straordinari per continuità territoriale aerea, mobilità interna e metano. Ora - ha sottolineato il governatore Francesco Pigliaru - è una nostra responsabilità spenderli bene». È stato il Patto per la Sardegna, firmato col Governo a luglio con l'obiettivo di mitigare gli svantaggi della condizione di insularità, uno dei temi trattati nell'intervista del direttore di Panorama Giorgio Mulè al presidente della Regione. L'incontro a due, ieri a Palazzo Regio, è tra gli appuntamenti dell'iniziativa Panorama d'Italia, che in questi giorni fa tappa a Cagliari.
Patto con il Governo, riforma della sanità, trasporti, agroalimentare, energia, vertenza entrate, migranti, trasporti. Il presidente ha approfondito la questione low cost: «È un tema cruciale e i territori italiani non devono essere lasciati troppo soli nel rapportarsi a un giocatore che si è imposto così tanto a livello europeo come Ryan Air. È certamente utile che i singoli territori trattino, ma con un interlocutore così forte è bene che sia il Paese a sedersi e discutere, con una linea comune, pur nel rispetto delle specificità di ognuno».
Altro tema, le energie rinnovabili: «La Sardegna come regione autonoma energeticamente? Sì, è un obiettivo possibile, anche nel Nord della Germania si sta sperimentando l'autonomia energetica di un'isola con le rinnovabili, peraltro in collaborazione con due realtà sarde come il Crs4 e l'Università di Cagliari. Nel frattempo abbiamo stanziato 20 milioni per iniziare a strutturare la rete di punti di ricarica per le auto elettriche». Quanto al metano, «in questa fase di passaggio graduale verso le rinnovabili il metano è una tappa essenziale. Uno degli assi portanti del Patto con il Governo, che si è impegnato a far sì che il metano arrivi nelle case dei residenti in Sardegna e che ci arrivi a un prezzo uguale o minore rispetto a quello che viene pagato nella penisola».
Quanto ai punti franchi, «la Regione si impegna a sbloccarli. Stiamo inoltre lavorando insieme a Corsica e Baleari perché la condizione di insularità sia riconosciuta dall'Europa». Altro punto del dialogo è stata la questione migranti, l'adesione al piano che ci assegna una quota del 2,96% del numero complessivo dei migranti giunti nel nostro Paese. Pigliaru ha sottolineato come non abbia «alcun senso legare le politiche sull'immigrazione alla disoccupazione giovanile: si tratta di risorse differenti». Il problema della disoccupazione giovanile c'è in tutta Europa e non è aggravato dall'immigrazione che va a coprire lavori diversi. Ai nostri ragazzi dobbiamo dare una buona istruzione, cosa su cui puntiamo moltissimo attraverso il progetto Iscol@, investendo sia nell'edilizia scolastica che nella didattica».


 

3 - L’Unione Sarda di domenica 2 ottobre 2016 / Cultura (Pagina 44 - Edizione CA)
Concorso
Cari ragazzi e ragazze, immaginate Gramsci con vostri scritti, disegni, e video-clip
L 'invito è stato rivolto ancora agli studenti di tutte le scuole sarde: «Immaginatevi Antonio Gramsci con scritti, disegni e video». Un invito che acquista un valore più speciale all'interno dell'Anno Gramsciano voluto dalla Regione.
L'associazione Casa Natale Antonio Gramsci di Ales e l'Istituto Gramsci della Sardegna hanno organizzato la quinta edizione del concorso “Immaginando Gramsci” col supporto di Gramsci Lab dell'Università di Cagliari, Terra Gramsci e l'Associazione Casa Museo Gramsci di Ghilarza. Anche nel nuovo anno scolastico appena iniziato la figura di Antonio Gramsci entrerà così nelle aule scolastiche dal nord al sud dell'isola. E gli studenti avranno modo di leggere e discutere sugli scritti di Gramsci, l'intellettuale italiano del novecento più letto nel mondo con oltre 20 mila titoli che danno vita alla sua bibliografia gramsciana.
Gli studi gramsciani spaziano dalla parola scritta a cinema, fumetti e nuovi media, linguaggi vicini ai ragazzi, che potranno utilizzare nei loro elaborati per partecipare al concorso, da consegnare entro il prossimo 22 dicembre. (an.pin.)

 
 

4 - L’Unione Sarda di domenica 2 ottobre 2016 / Provincia Ogliastra (Pagina 39 - Edizione CA)
LANUSEI. Progenia presenta alla popolazione il bilancio delle ricerche
Neogenia, la culla del dna
Nature genetics, nella copertina di novembre 2015 dedicata alla Sardegna, titolava: una piccola isola, grandi scoperte genetiche. L'Ogliastra è un giardino di omogeneo e pregiato Dna. ProgeNia dal 2001 coltiva il sogno del genetista di Lanusei Giuseppe Pilia: identificare le cause genetiche e ambientali dell'invecchiamento umano. Ieri al Tonio Dei David Schlessinger, direttore del prestigioso National Institute of health, Giuseppe Cucca, responsabile del progetto e Edoardo Fiorillo, hanno illustrato i risultati della ricerca e le prospettive future. Prima di loro il commosso ricordo di Giuseppe Pilia da parte del fratello Bruno, del sindaco Davide Ferreli e il saluto dell'assessore alla Sanità Luigi Arru che ha ribadito il sostegno della Regione alla ricerca.
I numeri parlano di 160 pubblicazioni e risultati lusinghieri. Vessili da esporre con orgoglio in una terra in cui si parla di dna donato, forse rubato, sciolto in un mare di inchiostro e con ogni probabilità conteso in Tribunale. A Progenia guardano avanti: all'orizzonte c'è Neogenia, uno screening genetico neonatale, e un progetto sulle nefropatie. Tanto finora è già stato fatto. Negli ultimi anni gli studi hanno permesso di identificare nuovi geni per la regolazione dell'altezza, importanti per lo studio dei disturbi della crescita, dei livelli di emoglobina, utilizzati per lo studio delle anemie e dei livelli dei lipidi e di molecole dell'infiammazione (malattie cardiovascolari). Risultati pubblicati su Nature Genetics. In uno di questi studi sono state identificate nei volontari due varianti genetiche in grado di ridurre l'altezza di 4 e 2 centimetri. È l'effetto isola, secondo cui i mammiferi tendono a diventare più piccoli dopo centinaia di generazioni trascorse in ambiente insulare. Il primo esempio nella specie umana. Un secondo studio ha analizzato il controllo genetico della produzione di emoglobina.
L'analisi suggerisce che la loro regolazione è coordinata geneticamente. In questo modo ci sono più bersagli per approcci terapeutici con l'obiettivo di incrementarne la produzione in anemie come la beta talassemia e l'anemia falciforme. In un terzo studio sono stati poi scoperti due nuovi geni associati con i livelli ematici dei lipidi e cinque nuovi geni associati con i livelli di molecole dell'infiammazione nel sangue. Importanti anche in questo caso le ricadute cliniche per il loro effetto sul rischio di insorgenza di malattie cardiovascolari e infiammatorie. Il mondo intero parla di questi risultati, gli unici a non essersi accorti di nulla sembrano essere gli atenei sardi.
Gli americani, che finanziano Progenia fin dal principio, guardano invece con molta attenzione ai frutti del giardino del dna. In prospettiva la possibilità di studiare nuovi farmaci.
Simone Loi



5 - L’Unione Sarda di domenica 2 ottobre 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
SANITÀ
Giuseppe Dessì Presidente degli ortopedici
Giuseppe Dessì è stato eletto presidente della nuova Società sarda di ortopedia e traumatologia. Subentra a Massimo Lombardo. Le elezioni, a Olbia, in occasione del 37° congresso regionale della “Nsosot”. Dessì è direttore della struttura complessa di ortopedia e traumatologia dell'azienda ospedaliera Brotzu. Vicepresidente è Francesco Cudoni, segretario Luciano Cara. Nel nuovo consiglio direttivo Antonio Capone, Andrea Manunta, Alberto Ferreli, Gianfranco Puddu, Francesco Caputo, Francesco Uda, Giovanni Marcello e Daniele Podda.
La “Nsosot” ha 260 iscritti e riunisce tutti gli specialisti sardi, ospedalieri, universitari e case di cura accreditate. Ha come obiettivo la crescita culturale, in particolare dei giovani, ma è anche un punto di riferimento per le istituzioni.
 
 

6 - L’Unione Sarda di domenica 2 ottobre 2016 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Requiem per il Classico
Allo Scientifico va lo scettro dei licei
I tempi delle diciassette sezioni, dei doppi turni e delle sedi sparse per la città sono lontani. Solo dieci anni fa gli iscritti al primo anno del Dettori erano oltre 250. Ora sono cento in meno. E le sezioni sono appena sette: «Un calo che riflette quello di tutti i licei Classici in Italia. Con la crisi si cerca rifugio negli istituti tecnici e professionali, che hanno uno sbocco lavorativo immediato», spiega Roberto Pianta, da un mese alla guida della scuola di via Cugia a Cagliari.
E così il Classico rischia di morire sotto i colpi degli altri istituti superiori, reputati più adatti a sconfiggere la disoccupazione: «Dobbiamo capire che l'offerta formativa sta cambiando e anche noi non dobbiamo fare eccezione. Detto questo, inorridisco quando sento che qualcuno vuole abolire la versione di latino o quella di greco. Studiare queste materie aiuta anche la comprensione delle altre discipline».
OPERAZIONE RIMONTA La sfida è recuperare fascino: «Abbiamo cercato di reagire, senza ricadere nel vecchio modello. Vogliamo dare agli studenti una buona preparazione generica, per attirare chi guarda alle carriere nel mondo giuridico o medico. A questo aggiungiamo la lingua inglese: da quest'anno abbiamo una prima liceo che riceverà il certificato di Cambridge. E abbiamo avviato il progetto del doppio diploma: oltre all'italiano si potrà prendere anche quello americano, in collaborazione con un liceo di Miami», ricorda Pianta.
MATERIA OSTICA A spaventare di più è il greco. Molti preferiscono altri corsi per evitare di avere a che fare con declinazioni e studio della metrica. «I licei classici devono rassegnarsi a non avere più i numeri di un tempo. Credo possano diventare scuole di nicchia, però di persone fortemente convinte della strada intrapresa. Oppure devono avere il coraggio di reinterpretarsi, per non spaventare gli studenti», è l'opinione di Valentina Savona, ora dirigente scolastica del Pacinotti, per qualche mese (tra il 2013 e il 2014) reggente del Dettori.
LICEI SCIENTIFICI Lo Scientifico invece non passa di moda. Anzi. Proprio al Pacinotti quest'anno sono stati costretti a formare una classe in più rispetto al 2015. Tredici sezioni in tutto, oltre 1.100 studenti. Potrebbe fare addirittura meglio: «C'è una forte richiesta di scienze applicate e del liceo sportivo, perché non si studia il latino», aggiunge Savona, «ma noi ancora non abbiamo questo tipo di indirizzi. Qui vengono per lo Scientifico “puro”, dove comunque non mancano le materie umanistiche». (m. r.)

 
Carolina Pilia, 14 anni
«Vado al Pacinotti per diventare un astrofisico»
Carolina Pilia, 14 anni, ha appena iniziato le lezioni al Pacinotti e sogna di diventare ingegnere astrofisico. «Ecco perché ho scelto lo scientifico: questo tipo di studi mi può garantire una buona preparazione per l'università».
Nella decisione non ha influito la paura di confrontarsi con il latino o il greco, che alcuni suoi coetanei evitano come la peste: «Sono al primo anno, abbiamo iniziato a studiare il latino. Non mi ha mai intimorito. Anzi, credo che questa materia sia utile per avere una base solida». (m. r.)

 

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LA NUOVA SARDEGNA

 

7 - La Nuova Sardegna di domenica 2 ottobre 2016 / Pagina 19 - Ediz. nazionale
Piazza Università in festa per la notte dei ricercatori
di Antonio Meloni
SASSARI Piazza Università finalmente libera dalle macchine e restituita alla città come spazio sociale e sede ideale per ospitare eventi. L’idea piace anche al sindaco Nicola Sanna e lo ha detto a chiare lettere, l’altro ieri, aprendo la Notte europea dei ricercatori: «Se me lo chiedessero, non avrei alcun problema a togliere i parcheggi dalla piazza». C’è da dire che, in effetti, venerdì sera, di fronte al rettorato, a passeggio fra gli stand installati dai ricercatori, si respirava un bel clima. Il rettangolo d’asfalto che si apre di fronte alla sede centrale dell’università, era occupato dal palco e da una decina di installazioni animate dai ricercatori dell’ateneo per partecipare all’undicesima edizione di un evento ideato dalla Commissione europea con l’obiettivo di evidenziare l’importanza della ricerca. Un ambiente vivace ha fatto da filo conduttore alla lunga serata, aperta dal prorettore Luca Deidda, che ha dato il la alle oltre venti iniziative in cartellone. Filmati, seminari, dibattiti e dimostrazioni pubbliche incentrati su un tema di fondo: la scienza, quella d’autore, non è un lavoro oscuro praticato da pochi eletti nel chiuso dei laboratori e delle aule d’accademia, ma è un’attività trasparente, capace di semplificare la vita quotidiana per risolvere problemi anche di carattere pratico. Un messaggio chiaro, che nell’era del web 2.0 e della massiccia diffusione dei social network, in cui tutto sembra facile, può rivelarsi perfino rivoluzionario. Non è casuale il titolo “Made in Science” dato alla manifestazione per rimarcare il fatto che la scienza, intesa come marchio di fabbrica, è garanzia d’eccellenza per una vita di qualità. E allora, se nello stand di medicina e clinica sperimentale era possibile, con un semplice test, verificare l’età biologica delle proprie arterie e valutare il rischio cardiovascolare, in quello di chimica si poteva capire il mondo attraverso piccoli esperimenti di laboratorio. Nel padiglione dedicato all’informazione è stato allestito, invece, uno studio radio/tv grazie al quale è stato possibile trasmettere la diretta streaming della serata attraverso il sito dell’università. Agraria ha proposto la proiezione di filmati sulle attività del dipartimento allestendo anche un pratico laboratorio di biodiversità. A Scienze chirurgiche si è parlato di salute orale mentre Scienze umanistiche ha illustrato l’attività di ricerca attraverso test, giochi multilingue interattivi e quiz sulla storia del cinema. Apprezzati gli interventi degli studiosi e speleologi Laura Sanna e Paolo Marcia, consulenti del progetto Caves dell’Agenzia spaziale europea. Dalle 22, spazio alla musica con le performance di otto band composte interamente da studenti universitari.



8 - La Nuova Sardegna di domenica 2 ottobre 2016 / Pagina 30 - Ediz. Oristano
Aou, il nuovo manager D’Urso sarà presentato a Cagliari
SASSARI Domani a Villa Devoto, il presidente della Giunta, Francesco Pigliaru, e l’assessore della Sanità, Luigi Arru, presenteranno il direttore generale dell’Ats (Azienda per la tutela della salute), Fulvio Moirano, e il dg dell’Azienda ospedaliero universitaria di Sassari, Antonio D’Urso. Con loro, saranno presenti il direttore generale dell’Azienda Brotzu, Graziella Pintus, e il Dg dell’Aou di Cagliari, Giorgio Sorrentino. L’appuntamento è alle 11. Antonio D’Urso, che fino a poche settimane fa sembrava in pole per la prestigiosa direzione generale degli Istituti Fisioterapici Ospitalieri di Roma, arriva dal San Camillo-Forlanini, del quale è direttore generale dal 2014 . Nato a Catania il 12 gennaio 1962 e si è laureato in medicina e chirurgia all’Università di Catania. È stato nominato dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore della Sanità Luigi Arru d’intesa col rettore dell’università di Sassari Massimo Carpinelli. Finora l’azienda mista sassarese è stata retta dal commissario Giuseppe Pintor, che l’assessore ha ringraziato «per il lavoro svolto e per aver raggiunto gli obiettivi assegnati».


 

9 - La Nuova Sardegna di domenica 2 ottobre 2016 / Pagina 27 - Nuoro
Medici e operatori sociali a convegno sul tabagismo
MACOMER Lunedì 3 e martedì 4 ottobre, nel Centro servizi culturali Unna (ex Caserme Mura), in viale Antonio Gramsci a Macomer, si terrà il “Terzo convegno regionale sul tabagismo” promosso dal Serd (Servizio delle dipendenze) della Asl di Nuoro. L’iniziativa, rivolta a medici, operatori della sanità e del sociale, è organizzata patrocinata dal comune di Macomer. Responsabile scientifico del convegno medico è la dottoressa Rosalba Cicalò. La partecipazione è riservata a un massimo di 100 persone delle quali cui 80 dipendenti delle Asl regionali e 20 dei comuni ed è rivolta soprattutto alle figure professionali che si occupano di dipendenze o che entrano in contatto con persone che hanno problemi di dipendenza da fumo come medici, psicologi, infermieri, assistenti sociali, ostetriche, medici di medicina generale, pediatri, educatori professionali, farmacisti e operatori sociali dei Comuni. I relatori della due giorni sul tabagismo sono Giovanni Biggio dell’Università di Cagliari, Rosalba Cicalò del Serd di Nuoro, Tindara Cola del Serd di Sorgono, Roberto Corona del Serd di Guspini, Pietro Daddi farmacista Nuoro, Massimo Diana Serd di Cagliari, Giovanna Dore Serd di Macomer, Enrico Guicciardi Serd di Cagliari, Eralda Licheri Lild di Oristano, Carmina Lovicu Serd di Nuoro, Tiziana Marras Serd di Sassari, Antonella Panzitta Serd di Olbia, Gian Franco Pitzalis Serd di Oristano, Pietrina Solinas Serd diCagliari, Biagio Tinghino della Uos dipendenze di Vimercate e presidente Sitab, Marco Tamelli dei Luoghi prevenzione di Reggio Emila e Angelo Zanda del Serd di Iglesias. Obiettivo del convegno è la lotta al tabagismo che continua a rivelarsi uno degli obiettivi primari negli interventi di promozione della salute. (t.g.t.)



10 - La Nuova Sardegna di domenica 2 ottobre 2016 / Pagina 21 - Ediz. Oristano
Informatica, cervelli di ritorno
SIMAXIS Da Simaxis ad Alghero passando da Torino per sviluppare software nell'ambito di un progetto di innovazione aziendale sulla sicurezza informatica finanziato dalla Regione Sardegna. È solo l'inizio della carriera del giovane Alessio Massidda che, a soli ventiquattro anni, è tornato nella sua terra, la Sardegna, per farsi strada nel mondo del lavoro. «Sono stato assunto a giugno dall'Istituto Superiore Mario Boella (Ismb) per occuparmi delle attività di FacileCloud Bsi, un progetto finanziato con il bando regionale PIA2013, in collaborazione con l'Università di Sassari e l'azienda Saet I.S., che produce impianti di sicurezza e allarme – spiega Alessio Massidda – il mio ruolo nell'ambito del progetto sarà sviluppare, in collaborazione con il gruppo di lavoro di Torino, soluzioni software per garantire un accesso sicuro ai dati ospitati su piattaforme online di archiviazione dei dati». Ismb è un centro di ricerca applicata nel campo delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (Ict) con sede a Torino, fondato nel 2000 dalla Compagnia di San Paolo e dal Politecnico di Torino. Il centro di ricerca è attivo in Sardegna dal 2012, quando ha iniziato a collaborare con l'Università di Sassari sui temi delle infrastrutture di calcolo e del cloud computing. Nel 2014 è stata aperta la sede ad Alghero, all'interno del parco tecnologico Porto Conte Ricerche, grazie alla quale è stato possibile estendere la rete di collaborazioni e consolidare le attività di ricerca in corso in regione. Ed è proprio nella sede della Riviera del corallo che lavora il giovane Massidda che, dopo aver conseguito nel 2013 la Laurea triennale in Informatica nella Facoltà di Scienze dell'Università di Cagliari, ha proseguito i suoi studi fino a laurearsi a giugno del 2016 in Informatica e networking, titolo rilasciatogli congiuntamente dall'Università di Pisa e dalla Scuola superiore Sant'Anna. «Sono contento di lavorare in Ismb – conclude Alessio – sia perché sono molto interessato all'argomento che tratta il progetto che sto seguendo, sia perché ho avuto l'opportunità di rientrare in Sardegna al termine dei miei studi. Roberta Fois
 
 
 

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