Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
23 September 2016

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Addio a Perpignano, maestro dei reumatologi
A 80 anni continuava a curare, insegnare e fare ricerca
 
È morto ieri, a 80 anni, Giuseppe Perpignano, direttore della Reumatologia al Policlinico di Monserrato. Era un'istituzione della medicina cagliaritana: poco meno di un anno fa era anche stato nominato Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana ma non aveva appeso il camice a un chiodo, e ha continuato fino all'ultimo a visitare i suoi pazienti. Nella sua carriera ne ha curati migliaia.
Originario di Iglesias, ha vissuto ed è cresciuto professionalmente a Cagliari, prima come aiuto di Ugo Carcassi, anche lui scomparso di recente. Dopo essersi occupato di Nefrologia e Medicina interna, lavorando in particolare al Centro dialisi della Medicina interna, trent'anni fa divenne ordinario di Reumatologia.
«Ricordo il suo inesauribile lavoro nella didattica e nella cura dei pazienti. Arrivava puntuale alle 8,30 ogni giorno per poi lasciare la clinica sempre a tarda sera», ha scritto sul sito dell'Ateneo cagliaritano uno dei suoi allievi, Francesco Marongiu, cui dodici anni fa toccò l'esperienza di strappare al maestro («con molto imbarazzo») la direzione del Dipartimento di Scienze mediche: «Fu con me ancor più affettuoso di prima, mi fu vicino per tutto il mio primo mandato e mi sostenne per la conferma».
Per 23 anni, dal 1986 al 2009, Giuseppe Perpignano è stato presidente della sezione sarda della Croce Rossa: un'esperienza chiusa bruscamente, in un modo che gli lasciò una profonda amarezza.
«Grazie a lui - ha commentato Giorgio Sorrentino, commissario straordinario dell'Azienda mista, a lungo in lizza anche per il ruolo di direttore generale dell'Asl unica - si sono formati tantissimi valorosi medici reumatologi, per merito suo la Sardegna ha avuto uno dei primissimi Centri dialisi. Indimenticabili le sue lezioni: di medicina ma anche di vita. Ha lavorato tantissimo in tutta la sua vita e non ha mai smesso di studiare e fare ricerca: se la Sardegna ha una scuola d'eccellenza nel campo della reumatologia lo si deve al suo ruolo infaticabile di preparatore di giovani generazioni di medici. Al San Giovanni di Dio e al Policlinico Duilio Casula lo ricordano tutti con affetto: un esempio per tanti, un vero maestro». (m. n.)
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 37 - Edizione CA)
Domani al MCN Extra
I sardi (traduttori) al servizio
con Tierras delle narrazioni
in arrivo dal Messico
 
«C 'è spesso un filo di follia nel voler fare questo mestiere. (…) Voler tradurre significa credersi almeno un po' sciamani, cioè dotati di un'anima capace di incarnarsi in anime altrui». Così scriveva Sergio Atzeni sull'Unione Sarda del 12 settembre 1992. Artigiano nell'arte della scrittura e della traduzione, rifletteva sul valore di una professione di cui il lettore spesso trascura l'importanza. C'è una preziosa palestra nella facoltà di Studi umanistici dell'Ateneo cagliaritano (laurea Magistrale in Traduzione specialistica dei testi) che lavora per formare esperti nella magia che Atzeni auspicava. È diretta da Maria Cristina Secci, docente tornata dal Messico a Cagliari. Domani (ore 20, Bar Florio, piazza San Domenico) sarà presentato uno dei prodotti dell'attività didattica del corso di “Traduzione Lingua Spagnola 2”. Il pubblico del Marina Cafè Noir, festival che chiude così la sua maratona di appuntamenti, potrà apprezzare i contenuti dell'antologia “Tierras”.
Edita dalla casa editrice Gran Via, l'opera comprende 13 racconti dei migliori scrittori messicani contemporanei. «È la prima tappa di un progetto triennale», sottolinea Secci, «a novembre sarà pubblicata l'antologia cubana. Nel secondo semestre lavoreremo alla raccolta di autori cileni. Da anni mi occupo di traduzione letteraria. Insegno con la consapevolezza che gli allievi, per avere opportunità professionali e far viaggiare i libri attraverso gli oceani, devono avere non solo solide conoscenze linguistiche, ma anche le competenze pratiche per capire il mercato editoriale».
La serata, presenti gli studenti-traduttori, prevede anche un reading-concerto con Giacomo Casti e la musica dei Nauhi: Francesca Salis, Rinaldo Pinna e Dario Pirodda.
Manuela Arca
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Borsa (Pagina 15 - Edizione CA)
L'assessore Falchi a Sassari
«Un'agricoltura più innovativa: sfida da vincere»
 
«Non c'è qualità se non c'è innovazione: un'agricoltura moderna e più avanzata è una delle sfide che possono essere vinte dalla Sardegna». Lo ha detto l'assessore all'Agricoltura Elisabetta Falchi a Sassari, al convegno della Società italiana di agronomia. L'innovazione per competere nel mercato globale: «Grazie a ricerca e innovazione la nostra agricoltura può riuscire ad abbassare i costi di produzione e aumentare la produttività», ha aggiunto, «mantenendo le nostre parole d'ordine: qualità dei prodotti, redditività per i produttori, sostenibilità».
La Regione punta a far crescere i settori dell'agricoltura sarda ancora non evoluti: «Intendiamo farlo con i fondi del Programma di sviluppo rurale 2014/2020, per spingere l'agricoltura biologica e integrata e introdurre tecniche agronomiche nuove ed ecosostenibili. In particolare incentiveremo proprio i progetti innovativi di ricerca». L'assessore ha anche espresso soddisfazione per il fatto che il convegno Società di agronomia sia «tornato in Sardegna dopo tanti anni, nel Dipartimento di agraria dell'Università di Sassari, che è al centro di una rete internazionale di ricerca scientifica. L'agricoltura è un settore strategico nel programma di governo e occasioni come questa creano opportunità di confronto tra le grandi professionalità delle nostre agenzie agricole e delle altre realtà nazionali e internazionali».
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Patrimonio
Visite guidate domani e domenica
 
Domani e domenica il Comune e la Onlus Imago Mundi aderiscono alle Giornate Europee del Patrimonio, promuovendo in città l'apertura straordinaria e le visite dell'Ospedale San Giovanni di Dio, dello Spazio Santa Croce (ex Isola) sul Bastione Santa Croce e della Basilica di San Saturnino. Per l'occasione l'Ospedale San Giovanni sarà aperto al pubblico domani dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. Lo Spazio Santa Croce (Castello) sarà aperto domani dalle 16 alle 20 e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 20. La Basilica di San Saturnino, in piazza San Cosimo nel quartiere di Villanova, aprirà solo domani dalle 15.30 alle 19. La Basilica sarà raccontata al pubblico grazie alla disponibilità del corpo docente e degli studenti del Liceo Artistico. Nel corso del pomeriggio sono in programma anche due speciali visite guidate-conferenza. La prima con inizio alle ore 16 con Nicoletta Usai, docente di Arte e Archeologia Bizantina (Università di Cagliari), alle 17 sarà la volta di Rossana Martorelli, presidente della Facoltà di Studi Umanistici e docente di Archeologia cristiana e medievale sempre dell'Università.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 33 - Edizione CA)
Nuoro
A Tanca Manna
domani e domenica
visite guidate nel parco
 
Due giornate di visite guidate nell'area archeologica di Tanca Manna a Nuoro. L'iniziativa, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, si svolge domani, dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 18,30, e domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18. Domani alle 19 spettacolo musicale con Francesco Capelli, Raffaele Mele e Michele Salaris. Organizza il comune di Nuoro, in collaborazione con il ministero dei Beni culturali e la soprintendenza archeologica, l'università di Bologna, il consorzio universitario e la Fondazione di Sardegna.
 

LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 2
Arriva il super manager, ok dei partiti per Moirano
Il numero uno della sanità piemontese: «Non ho firmato, ma ci vedremo presto»
Vicina l’intesa anche sugli altri nomi per le Asl. Confermati Pintus e Sorrentino
 
SASSARI Deve stringere solo gli ultimi bulloni intorno all’accordo che farà nascere la fuoriserie della sanità. Per il governatore Francesco Pigliaru mancano solo una riunione di maggioranza, lunedì, e la giunta di martedì per vedere formalizzata la nomina a manager della Asl unica di Fulvio Moirano.
Il nuovo signore delle Asl avrà nelle sue mani un infinito potere e una missione impossibile. Moirano dovrà ridurre la spesa monstre della sanità sarda. 3,2 miliardi di euro, il 60 per cento del bilancio della Regione. Ma concentrerà anche la possibilità di fare nomine, gestire i fondi, acquistare, tagliare. Sarà lui il dominus della sanità. Perché di fatto ne controllerà le risorse economiche.
Ecco perché intorno alla nomina del manager della Asl unica si è scatenata una guerriglia di governo. Il nome. Moirano ha un curriculum inattaccabile. Tanto forte da trovare il sostegno anche del Partito dei Sardi. L’assessore Paolo Maninchedda pretendeva che il manager fosse un sardo. Una questione di orgoglio autarchico. Ma davanti ai titoli ha accettato la nomina. Moirano è riuscito in nove mesi a risanare i conti della Asl del Piemonte. È sua la firma sul primo bilancio in positivo della Regione. Dal 2009 al 2014 è stato direttore dell'Agenas, l’Agenzia nazionale sanità. Ha affiancato le regioni italiane nei piani di rientro e nella riorganizzazione delle reti ospedaliere. Era la prima scelta di Pigliaru dal principio. Ma quando il presidente lo aveva contattato Moirano aveva detto no. Il Pd ha già fatto capire di avere un gradimento di massima sul nome. Perché la scelta, che è tutta del governatore, soddisfa i criteri posti dai Dem. Moirano arriva da una giunta di centrosinistra ed è stato selezionato in base a un curriculum di altissimo livello.
Secondo alcuni il migliore possibile.
Il ripensamento. Il manager contattato al telefono resta prudentissimo. «Io non ho firmato niente – dice Moirano – e fino a quando la giunta non delibera la nomina non ho nulla da dichiarare. Ma non escludo che ci vedremo presto». In realtà è già partito il conto alla rovescia. A convincere Moirano non è stato solo lo stipendio, 200mila euro lordi più 40mila euro di benefit in caso di raggiungimento degli obiettivi. C’è anche la possibilità di restare a lavoro per altri 5 anni. Ora Moirano, che ha 63 anni e mezzo, è dipendente della Regione Piemonte e dovrebbe andare in pensione nel 2017. Ma come dipendente dell’Asl si garantirebbe altri cinque anni. Anche questo ha contribuito a convincere il manager.
Gli equilibri. Sistemata la scelta più complicata restano le altre nomine. In realtà si è vicini alla chiusura del cerchio. All’Azienda ospedaliera Brotzu resterà Graziella Pintus. Giorgio Sorrentino va alla Azienda ospedaliera universitaria di Cagliari. Pigliaru ha in tasca anche il nome di quello che guiderà l’azienda universitaria di Sassari. E anche i rapporti tra giunta e partiti sembrano vicini a una normalizzazione. Dopo la rivolta arrivata con la possibile scelta di Francesco Zavattaro a manager della Asl unica, ora tra gli sherpa dei partiti e il governatore sembra essere ritornata l’armonia.
Anche l’assessore Luigi Arru, nelle scorse settimane al centro della contestazione di una parte della maggioranza, riesce a superare la fase complicatissima. E in questa fase di conciliazione tra giunta e maggioranza sembrano perdere quota le nomine di Giorgio Lenzotti come direttore sanitario e di Giuseppe Pintor come direttore amministrativo. Sacrificati sull’altare dell’intesa. Ma sarebbe troppo semplicistico e lontano dalla grammatica della politica non pensare che anche la riforma dell’Asl, fatta non solo di nomi, ma anche di pesi e contrappesi politici e geografici faccia parte del gran ballo delle poltrone che avrà la sua serata di gala nel rimpasto di giunta. Basta solo saper aspettare. (l.roj)
 

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