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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 June 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA
 
 
1 - L’UNIONE SARDA di domenica 19 giugno 2016 / Sport (Pagina 26 - Edizione IF)
ARCHEOLOGIA. Straordinaria scoperta nel Sulcis: Su Carroppu abitata dal Mesolitico
Una presenza umana nel nono millennio avanti Cristo
Quella della notte dei tempi è tutta un'altra storia. Anzi, preistoria. Arriva la conferma scientifica che almeno
nel Sulcis la prima presenza umana debba essere retrodatata di tremila anni rispetto alle teorie sinora note:
le popolazioni hanno abitato la zona, in particolare il riparo sotto roccia di Su Carroppu (Sirri, borgo agricolo
vicino a Carbonia) nel nono millennio avanti Cristo. Dunque Mesolitico, non Neolitico. E dato poi che i
risultati degli studi archeogenetici ci hanno messo lo zampino, non si capisce il buco di mezzo millennio di
deserto demografico (riguarda forse l'intera Isola) grosso modo a cavallo fra le due ere.
Ha rispettato il carico di premesse perché aveva davvero la portata delle scoperte eccezionali quelle
illustrate giorni fa in convegno da Carlo Lugliè, docente di Preistoria e Protostoria, ricercatore dalla
metodologia rigorosa, autore dei recenti scavi a Su Carroppu. Con un approccio multidisciplinare («Cioè non
solo il dato archeologico tradizionale - precisa il ricercatore - ma ad esempio con l'analisi biomolecolare dei
reperti organici trovati a Sirri»), lo studio di Lugliè ha svelato uno scenario che, ponendolo sul lato pratica,
costringe a riscrivere alcuni capitoli dei libri di storia: in questo lembo di Sulcis l'uomo (cacciatore,
raccoglitore ma più che altro forse pescatore) c'era trenta secoli prima rispetto alle teorie sinora avanzate.
Questo stupisce? Certo, ma non è mica tutto qui.
A Su Carroppu sono spuntati anche tre frammenti ossei sottoposti all'esame del radiocarbonio. Ed è stata
estratta la sequenza del Dna mitocondriale (quello per via materna). Su due campioni, è stato ricavato il
genotipo. Ed ecco la sorpresa: fra quei mesolitici e i neolitici manca il collegamento. Un mistero di mezzo
millennio: «In pratica fra gli ultimi mesolitici che noi incontriamo e i primi neolitici c'è un vuoto di circa 500
anni: fa ritenere che quando i neolitici sono arrivati, la Sardegna potesse essere deserta». Un aspetto
riflesso proprio dal fatto che «i geni delle popolazioni sardi attuali che dai neolitici hanno realizzato molto di
quel patrimonio, sono completamente diversi dai campioni di Su Carroppu». Il fenomeno dei primi
popolamenti è un fronte complesso che impone agli scienziati una cronologia assoluta, ma Sirri per i
ricercatori si rivela uno scrigno e questo spiega il rinnovo triennale della concessione agli scavi.
Andrea Scano
 
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 20 giugno 2016 / Cultura (Pagina 32 - Edizione CA)
Nois, la Sardegna che accoglie: oggi al Teatro Massimo per la Giornata del Rifugiato
Migranti e solidarietà tra suoni, arte e dibattiti
Un'Isola con il cuore grande. Di solito è la macchina dei soccorsi quella che vediamo in moto, oggi invece
parleranno le idee, il confronto, le leggi, gli spettacoli, i video, la musica. Si celebra la “Giornata Mondiale del
Rifugiato”, promossa dall'Unhcr, l'Alto commissariato delle Nazioni unite per i rifugiati, e a Cagliari la Regione
e Sardegna Teatro organizzano al Teatro Massimo “Nois - la Sardegna che accoglie”, con ospiti istituzionali,
giornalisti, rappresentanti di comunità, volontari.
Si comincia alle 9.45 con la proiezione del cortometraggio del giornalista somalo Mohamed Zakaria Ali a
Lampedusa. Annalisa Camilli, di Rainews 24 e Internazionale, coordinerà le tavole rotonde. La mattina si
parlerà di sbarco e prima accoglienza con Silvana Tilocca della Asl di Cagliari, Genet Woldu Keflay,
mediatrice culturale e Gianluca Gatta, dell'Archivio delle memorie migranti. Dopo gli interventi del presidente
della Regione Francesco Pigliaru e della prefetta Giuliana Perrotta, coordinati dalla giornalista Rai Anna
Piras, spazio alle questioni relative alla seconda accoglienza. Ne discutono Angela Quaquero, responsabile
della task force della Regione, lo scrittore Bassirou Sow, Valeria Marrone, studentessa del Liceo
Michelangelo di Cagliari e Aide Esu, dell'Università degli Studi di Cagliari. Gli interventi saranno intervallati
da The Syrian Monologues a cura di Rosalba Ziccheddu e degli attori del Teatro di Sardegna.
Il pomeriggio, alle 17, sarà proiettato cortometraggio di Giosi Moccia, Sardegna terra di accoglienza , alle 18
Marco Baliani e Lella Costa presentano lo spettacolo Human , che debutterà al Ravenna Festival a luglio e
sarà in tournée nella stagione 2016/17, un progetto pensato non solo per raccontare la disperazione di chi
arriva, ma soprattutto per entrare nelle nostre contraddizioni, mostrare il nostro smarrimento verso i
perseguitati e i fondamentalismi che abbiamo davanti. L'incontro con Baliani e Costa, organizzato da
Lìberos, è l'anteprima del convegno “La cultura degli altri. La cultura come ponte fra i popoli e antidoto al
razzismo”, in programma a novembre, a conclusione della quarta edizione del festival Éntula. Alle 19 ci sarà
la proiezione di Bergman in Uganda , installazione di Markus Öhrn. Tutto la giornata sarà trasmessa in
diretta streaming, con la conduzione della redazione di Nois Tg migranti, progetto di Sardegna teatro e Eja tv
che ha vinto il bando MigrArti del Mibact.


 
3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 20 giugno 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
BROTZU-BUSINCO-CAO. Un quesito all'Autorità anticorruzione
Manutenzione ospedali, ancora caos sul contratto
A maggio: il contratto passa al Brotzu. A giugno: anzi no, l'accordo con l'Asl 8 è da riscrivere. Intanto, meglio
chiedere un parere all'Autorità anticorruzione di Raffaele Cantone, per capire come gestire debiti e crediti.
È carico di milioni, e di grane, il project financing su Microcitemico e Businco, i due ospedali che dovevano
essere ammodernati - per le strutture e i macchinari medici - dalle società Tepor e Siemens. Un contratto già
costato oltre 100 milioni firmato nel 2003, revisionato nel 2005 e ancora in piedi.
Le criticità sono emerse di recente, con il passaggio di competenze sul polo sanitario dall'azienda di via Pier
della Francesca a quella di via Peretti. Una relazione dell'Università di Bologna, che ha studiato 13 anni di
spese e opere realizzate o da concludere, ha rivelato molti punti oscuri nella gestione del rapporto. Tanto
che le commissarie Savina Ortu (Asl 8) e Graziella Pintus (Brotzu), nel giro di un mese hanno dovuto
scrivere due volte il protocollo d'intesa che trasferisce dalla prima alla seconda anche le incombenze del
project.
Dal primo luglio 2015 gli ospedali sono stati accorpati al Brotzu. Un passaggio quasi indolore, nonostante la
complessità, per pazienti e medici. Ma su Oncologico e Cao pendeva anche il maxicontratto. Il dossier
bolognese, consegnato a dicembre, ha stroncato molti passaggi: costi troppo elevati, piani economicofinanziari
non approfonditi, poca chiarezza. Così per le commissarie era stato necessario un periodo di
studio, prima di capire cosa stessero maneggiando.
Il 6 maggio sembrava fatta: chiesto un riequilibrio finanziario a Siemens e Tepor - quindi un ribasso delle
spese - Ortu e Pintus avevano firmato l'accordo per il passaggio della titolarità del contratto. Nei giorni scorsi
il dietrofront: protocollo d'intesa annullato e riscritto. Nel nuovo si legge che “tutti gli aspetti, anche
controversi, della gestione contrattuale dalla data della stipula al 30 giugno 2015 sono di competenza
dell'Asl”. Del Brotzu quelli successivi. Inoltre, “stante la diversa natura di crediti e debiti e la presenza di tre
soggetti giuridici differenti, occorre verificare se sia possibile porre in essere una compensazione tra debiti e
crediti. A tal fine le aziende convengono di proporre apposito quesito all'Anac”. (
 
 

4 - L’UNIONE SARDA di lunedì 20 giugno 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 9 - Edizione CA)
 
I poteri di un direttore generale già ribattezzato “dittatore”, l'Areus (l'ente dell'emergenza-urgenza), i tempi
per il passaggio da otto Aziende sanitarie a una sola. Del disegno di legge che istituisce l'Asur, sono questi i
punti principali su cui la Giunta dovrà confrontarsi con gli alleati. Lo farà già da stasera, dalle 17, nel vertice
di maggioranza alla presenza del presidente Pigliaru e degli assessori alla Sanità e al Bilancio, Luigi Arru e
Raffaele Paci. Mentre è ufficiale che il testo non approderà in aula prima del primo luglio (il 28 giugno invece
il Consiglio regionale discuterà della proroga dei commissari al 31 luglio), qualcuno ha già scritto gli
emendamenti da presentare, e chi non l'ha fatto ha comunque le idee chiarissime.
Il Pd, per esempio, ha messo tutto nero su bianco. Un gruppo di emendamenti porta la firma di Gigi Ruggeri
e riguarda l'equilibrio delle funzioni in ambito di aree socio sanitarie (le ex Asl). In un caso propone la
possibilità di nominare (nelle Assl a maggior complessità organizzativa) un dirigente dell'attività sanitaria
subordinato al direttore d'area. In un altro chiede che il trattamento economico del direttore Assl sia
determinato dalla Giunta in riferimento ai compensi dei dg Asl pre-riforma. Secondo l'articolo 5, il trattamento
economico deve essere pari al 70% di quello del super Dg, un parametro da evitare «altrimenti si
rischierebbe di trascinare i compensi al rialzo».
Dall'ex sindaco di Quartu arriverà anche un emendamento soppressivo della parte dell'articolo 1 sull'Areus,
cioè l'Azienda regionale dell'emergenza e urgenza.
Franco Sabatini ha scritto proposte incentrate sulle Assl che devono essere dotate di autonomia gestionale,
come scritto nel ddl, ma anche «economico-finanziaria», mentre Rossella Pinna insiste più che altro sulla
tutela del personale, attraverso la richiesta di mantenere in piedi le graduatorie pre-riforma. Insomma: i Dem
emendano ma non stravolgono. E del resto due giorni fa lo stesso Gigi Ruggeri aveva ammesso che «sì,
discutere è normale, ma la Asl unica va approvata, altrimenti tradiremmo il mandato degli elettori».
Neanche i Rossomori hanno intenzione di mettersi di traverso. «L'Asur è un obiettivo del presidente e della
Giunta, ma anche il nostro, tuttavia dobbiamo avere garanzie sul fatto che funzioni meglio del vecchio
sistema», spiega il capogruppo Emilio Usula. Che però, già oggi, porterà nel vertice di maggioranza una
richiesta definita perentoria: «Essendo dotata di eliporto e di un ospedale importante, Nuoro dovrà essere la
sede amministrativa ed operativa dell'Areus». Va da sé che l'ospedale del capoluogo barbaricino «deve
mantenere il suo ruolo di hub della Sardegna centrale». Inoltre «l'operato del direttore generale dovrà essere
sottoposto a controlli periodici e stretti (magari anche affidati a terzi), più di quanto previsto dal testo
attuale». Infine «tutto il progetto deve essere condiviso con le professionalità del settore, medici e infermieri,
proprio per testarne l'efficacia». Sul fronte Partito dei Sardi resta sempre la convinzione che «la Asl unica sia
un punto d'arrivo e non di partenza». Ad ogni modo i loro emendamenti, anticipa Augusto Cherchi,
mireranno a controbilanciare i poteri del direttore generale. «Proporremo la nomina di un direttore sociosanitario
da affiancare all'amministrativo e al sanitario». Quanto all'Areus, «non ci piace, il ddl va a
scorporare proprio ciò che va accorpato. Sarebbe sufficiente un dipartimento intraziendale». Sel, infine, non
parla di emendamenti. «Il tema che per il momento ci preme affrontare è quello della transizione», spiega il
presidente della commissione Autonomia, Francesco Agus. «Il passaggio da otto a una sola Asl può essere
traumatico, si rischia di concepire una legge inattuabile se non dannosa», continua: «Evitiamo di costruire
una nuova Forestas dove l'unica cosa che è cambiata è il codice fiscale di un ente». Quindi? «Proporremo
già durante il vertice un cronoprogramma di un anno e mezzo che comprenda le misure intermedie, per
rendere più graduale la transizione da un sistema a un altro». Un cronoprogramma da approvare
contestualmente alla legge.
Roberto Murgia


redazioneweb@unica.it
 

 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA di di lunedì 20 giugno 2016 / Pagina 35 – Sport
Campionati nazionali universitari,
sette medaglie per i Cus sardi
CAGLIARI Luminosa Bogliolo ed Elisa Pintus firmano l’edizione emiliana dei campionati nazionali
universitari. Un oro - 14"07 nei 100 ostacoli per la Bogliolo - e un argento - 12,40 m. nel peso per la Pintus,
undicesima nel disco con 29,65 - che gratificano la spedizione del Cus Sassari guidata dal dirigente Andrea
Cossu. Dai dieci giorni dei Cnu di Modena e Reggio Emilia, la selezione sassarese conquista altre due
medaglie. Luca Mereu prende il bronzo nel pugilato, categoria 56 kg (quinta Silvia Calciati, 58 kg) e Simona
Truddaiu incassa il terzo posto nel taekwondo (Forme-Cintura nera). Un bottino interessante per il team del
presidente onorario Gianni Ippolito. Per il Cus Sassari c’è anche il settimo posto nel golf di Diego Cantatore,
il nono di Nadia Neri (12"26 nei 100, decima nei 200 con 25"16), la quinta piazza nel lungo (6,90 m.) per
Angelo Marvulli. Piergiorgio Pilo ha chiuso con 50"37 i 400 e con 23"44 i 200. Il Cus Cagliari - con i dirigenti
Cusi Stefano Arrica, Marcello Vasapollo e Mario Friargiu - festeggia invece l’argento di Marcello Mundula
(judo, categoria 60 kg) e il bronzo del basket maschile di coach Restivo: il terzo posto nel regno della
pallacanestro italica è di pregio. L’altro argento cagliaritano arriva dal calcio a cinque. Per il tecnico Andrea
Siddi la sconfitta con il Caserta lascia l’amaro in bocca: la finale è andata via con un filo di sorte avversa. Ma
l’allenatore non ha nulla da rimproverare a Correnti e soci. Nell’atletica in evidenza i quarti posti di Giulia
Innocenti (11’15"27, 3000 siepi) e Stefano Mocci (14,02 m. salto triplo), i settimi di Gabriele Motzo (finale
1.500 e 5000, 3’59"80 e 15’03"96). Per il team guidato da Stefano Caneo, buone prove per Paolo Aru (100 e
200, a 2 centesimi dalla finale con vento contro), Sofia Atzeni (disco e martello), Mattia Piredda (400),
Alessandra Marceddu (100), Federico Aru (100 e 200), Cinzia Piras (100 e 200). Ma ad aver vinto
all’impianto "La Fratellanza" - culla storica dell’atletica tricolore - è stato il vento con raffiche così forti da
danneggiare l’unica pedana dei salti. In breve, bilancio positivo e un raggio di sole per i rettori isolani Maria
Del Zompo e Massimo Carpinelli. L’edizione dominata dalle corazzate Milano, Torino, Bologna e Pisa, in
ombra gli atenei romani, di Bari, Lecce, Genova e Perugia, in vetrina i padroni di casa del Cus Modena. Il
Cus Parma è la regina del calcio: sesto scudetto di fila. Il Cusi con il presidente Lentini e il segretario
generale Dima conferma i Cnu Catania 2017 e Napoli 2018: test per le Universiadi 2019 assegnate all’Italia
con sede nel capoluogo campano.
Mario Frongia
e. f.)
Tra gli emendamenti Pd anche uno anti Areus. Sel: slittamento di 18 mesi. Oggi il vertice
Asl unica, la legge sarà corretta
Ecco come la maggioranza vuole cambiare il testo della Giunta
 


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RASSEGNA QUOTIDIANI NAZIONALI

Link: rassegna stampa MIUR

 

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