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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
17 May 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 17 maggio 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
MUSEO DELLE CERE. Al docente Riva
In rettorato il premio La Marmora
Oggi alle 10.30 nell’aula magna del Rettorato, la cerimonia di conferimento del premio La Marmora a Alessandro Riva, professore emerito di Anatomia Umana della facoltà di Medicina di Cagliari, «per il percorso umano e professionale, impegno accademico e scientifico riconosciuto a livello internazionale». Dal 1991 promotore e direttore del Museo delle cere anatomiche del Susini, Riva ha ampliato la visibilità di questa collezione, giudicata tra le più belle di anatomia ceroplastica al mondo. Il premio, ufficialmente istituito nell’anno rotariano 1976-77, è dedicato ad Alberto Ferrero de La Marmora, che è stato, tra i non sardi, il più grande illustratore e divulgatore della cultura sarda nel mondo. Il premio viene assegnato annualmente da una commissione formata da rappresentati dei Club cagliaritani del Rotary.
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di martedì 17 maggio 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Università
Presentazione della Scuola di Politiche
Oggi, alle 11, nell’aula magna della facoltà di Economia (viale Sant’Ignazio, 74), è in programma la presentazione delle attività della Scuola di Politiche. Interverranno Marco Meloni, deputato e direttore della Scuola di Politiche, Francesco Sitzia, docente di Istituzioni di diritto romano, e Stefano Usai, preside della Facoltà di Scienze Economiche. Introdurranno: Sara Perredda e Alberto Secci, studenti della SdP.

 
 
3 - L’UNIONE SARDA di martedì 17 maggio 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
PEDIATRIA. Confronto
Convegno Spi, I bimbi sono il nostro futuro
Da giovedì a sabato, all’Hotel Catalunya di Alghero si tiene il secondo congresso regionale di area pediatrica dal titolo I bambini sono il nostro futuro . Organizzato dalla Società italiana pediatria-Sardegna (presidente Giuseppe Masnata, pediatra del Brotzu), l’evento realizza un’aggregazione professionale mai vista: quattordici Società scientifiche e le Università isolane. Specialisti, esperti, docenti. È prevista la presenza del rettore Maria Del Zompo e del pro rettore per la medicina, Francesco Marongiu.
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di martedì 17 maggio 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Medico di fama mondiale è morto ieri a Cagliari: in lutto il mondo accademico
COMMOSSO ADDIO A CARCASSI
Combattè la malaria e fece importanti scoperte sul favismo
La Sardegna ha perso un grande personaggio che ha lasciato un’impronta profonda nel mondo della medicina e della cultura. Infatti, se n’è andato a 95 anni Ugo Carcassi, una vita vissuta sempre da protagonista. Sino all’ultimo. Cagliaritano con radici anche a Sassari, non si voleva arrendere all’anagrafe - glissava con un sorriso sull’età -continuando con entusiasmo e lucidità a studiare, scrivere, pubblicare libri e partecipare a eventi. Il Professore, lo chiamavano, con la reverenza che si deve al Maestro di tante generazioni di medici, all’autorità del barone universitario, ma soprat0tutto all’autorevolezza del clinico di fama. Ma Carcassi era rimasto sempre il medico che sapeva parlare ai pazienti, incoraggiarli nei momenti difficili e curarli con la stessa passione che lo aveva spinto a iniziare la carriera in sperduti paesi della Sardegna.
Finita la guerra Carcassi era rientrato dal fronte africano dove aveva combattuto in prima linea nel deserto con i carristi della gloriosa divisione Ariete. Si era salvato mentre molti commilitoni, che di recente aveva ricordato in una commovente conferenza al suo RotaryClub cagliaritano, erano morti o catturati come l’amico fraterno Antonio Romagnino, prigioniero in Usa sino al 1946. Lui invece era tornato e, dopo la laurea conseguita a Sassari, si era buttato nella professione per cui si sentiva predestinato. Prima medico condotto in una Sardegna misera che cercava di rinascere dalle rovine della guerra. Un’esperienza formativa che ha raccontato in un libretto ("Un medico in Sardegna", Delfino editore) ricco di tanti episodi significativi.
Ma la passione per lo studio e la ricerca lo spinsero ben presto ad avvicinarsi al mondo universitario, dove cominciò una carriera folgorante seguendo l’insegnamento dei grandi capiscuola della Facoltà di medicina di Cagliari, a cominciare dal famoso Mario Aresu. In quegli anni Cinquanta la Sardegna combatte la battaglia per eliminare il flagello della malaria, grazie alla Fondazione Rockefeller, Carcassi si ritrova nel gruppo degli scienziati impegnati nella gigantesca operazione. Sulla storia della malaria, dall’espandersi nell’Isola alle conseguenze sanitarie e sociali, ha poi curato un fondamentale volume divulgativo coinvolgendo una cinquantina di esperti di tutte le discipline.
Lo scienziato. Difficile dire quale fu la vera specializzazione, avendo allargato le sue esperienze a diverse branche della medicina diventando docente universitario, direttore di cliniche, istituti, scuole, associazioni nazionali e internazionali, sino alla nomina a preside della Facoltà di medicina di Cagliari per un decennio (fu rieletto quattro volte). Reumatologo, specialista di Batteriologia, Virologia e Immunologia, Patologia Medica, Geriatria, Malattie Infettive, Medicina Sociale e Medicina Interna, ha studiato e lavorato nelle università di Sassari, Cagliari, Siena, Roma La Sapienza e Manchester in Inghilterra.
Ci teneva ai suoi impegni internazionali: presidente onorario dell’associazione europea di Medicina Interna (di cui fu tra i fondatori), per sedici anni ha rappresentato l’Italia nella sezione di Reumatologia dell’Unione Europea, una nomina nel 1974 a direttore dei servizi medici dell’Onu (a cui dovette rinunciare essendo stato eletto preside a Cagliari) e membro del Consiglio Superiore di Sanità dal 1987 al 1997.
 LE SCOPERTE Il suo contributo scientifico più rilevante ha riguardato i rapporti tra malaria e talassemia in Sardegna. Decisive, su quelle malattie endemiche nell’Isola, furono le sue ricerche sulla popolazione svolte tra il 1953 e 1954 in quattro Comuni del Nuorese. Inoltre fece importanti scoperte di livello internazionale su favismo e pisellismo, sul meccanismo di azione dei chemioterapici, sulla diagnostica e l’epidemiologia delle malattie virali, sulla diagnosi e il trattamento delle malattie muscolo-scheletriche e anche sul trapianto del midollo osseo.
Un curriculum professionale sterminato, con oltre 450 pubblicazioni di carattere scientifico. Impossibile citare tutte le tappe di 65 anni di impegno per la sanità. Stupisce il dinamismo che lo ha accompagnato sino a pochi giorni fa quando, al telefono, ha confidato a un caro amico che cercava di rincuorarlo: «Sono medico, ho curato migliaia di persone … credi che non sappia riconoscere il mio male?»
 LE BIOGRAFIE DEI GRANDI Una delle sue passioni era la letteratura medica. Nell’ultimo decennio si è dedicato alle biografie di grandi personaggi della storia analizzando le patologie e le cause del decesso. Si appassionò in particolare al mistero della morte di Caravaggio e ai dubbi sulla salma di Giuseppe Garibaldi. Esaminando le originali perizie necroscopiche e il diario del medico del generale, arrivò alla conclusione che la tomba di Caprera custodisce i veri resti e che tutte le altre ipotesi sono fantasie.
I funerali del professore si celebreranno domani, alle 16, nella parrocchia di San Giacomo, a Cagliari.
 Carlo Figari

 
 
5 - L’UNIONE SARDA di martedì 17 maggio 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
IL RICORDO. Gianni Filippini: «Si sforzava di conoscere l’uomo»
Intellettuale che coltivava la scrittura
Chiamati al ruolo di Garanti della storica associazione, da anni con Ugo Carcassi purtroppo ci si vedeva soltanto alle riunioni degli “Amici del libro”. Ma, a dispetto della scarsa frequentazione, ha continuato a legarci la solida amicizia nata e coltivata decenni fa. E ora, in questo triste momento, avverto forte il rimpianto per le troppe occasioni perdute di un confronto culturale sempre stimolante. Infatti, non era soltanto lo studioso, il ricercatore, il docente noto e apprezzato in tutto il mondo. Era anche un intellettuale di vasti interessi culturali e di buone letture. Sapeva interpretare la società del nostro tempo con straordinaria lucidità e ne scriveva in articoli e saggi che allungavano il già eccezionale elenco delle sue pubblicazioni scientifiche. Ugo Carcassi - e su questo in particolare mi piace soffermarmi a caldo nelle poche righe della mia testimonianza - aveva anche la virtù della scrittura alta: asciutta, incisiva, coinvolgente. Come tanti ho letto anch’io con vero piacere le sue singolari opere di narrativa, quei profili di uomini illustri disegnati con la curiosità e la sapienza dello scienziato e l’abilità dell’esperto narratore. Giusto per fare a memoria qualche esempio di quei libri indimenticabili: Giuseppe Garibaldi, Giacomo Casanova, Cristoforo Colombo. Nicolò Paganini. Ugo Carcassi li ha magistralmente raccontati nell’ottica illuminante di un colto e sensibile medico che prima del malato si sforzava di conoscere l’uomo e di capirlo.
Gianni Filippini

 
6 - L’UNIONE SARDA di martedì 17 maggio 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Scuola e lavoro
Studenti imprenditori con Wecoop
Per diversi mesi oltre 500 studenti delle scuole superiori di tutta la Sardegna hanno simulato l’esperienza di un’impresa e le relazioni con il territorio di appartenenza. Ora, “Wecoop+scuole", l’iniziativa che attraverso il gioco di società “Wecoop” educa gli studenti verso l’imprenditorialità attraverso il modello economico cooperativo, arriva alle battute finali. Domani mattina (ore 10 Thotel, Cagliari) saranno presentati i risultati della ricerca condotta in collaborazione con la spin-off dell’università di Cagliari Smartlab, che ha studiato la propensione e le attitudini imprenditoriali degli studenti. Contestualmente si disputerà anche la finale regionale di Wecoop.
L’appuntamento rappresenta un’importante occasione per mettere a confronto tre mondi che devono lavorare insieme: scuola, università e imprese. «Insieme, ci chiederemo che tipo di alleanza stabilire per incrementare gli sforzi e per generare nuove opportunità di lavoro», spiega Gilberto Marras, direttore regionale di Confcooperative. (ma. mad.)
 
 
7 - L’UNIONE SARDA di martedì 17 maggio 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Alle fasi conclusive il master in Gender equity: «Nuova figura professionale»
Dodici esperte contro le discriminazioni di genere
L’università di Cagliari sta per concedere il titolo alle prime dodici esperte di genere. È infatti arrivato alle fasi conclusive il primo master di secondo livello in Gender equity, istituito dal dipartimento di Pedagogia, psicologia e filosofia. «Il corso - spiega la docente Cristina Cabras - forma un tipo di figura professionale di nuovo tipo, già presente in molti Paesi europei ma non ancora in Italia. L’obiettivo è di colmare il gap di genere, cioè le disuguaglianze fra uomini e donne, soprattutto nel mondo del lavoro, e ridurre le discriminazioni nei confronti delle minoranze legate all’orientamento sessuale».
Ieri, nell’aula 1 B del dipartimento, a Sa Duchessa, in un incontro coordinato dalla presidente del Centro antiviolenza Simona Maniscalco, le partecipanti al master, tutte donne, hanno presentato gli esiti di uno stage tenuto di recente in Spagna: da nove anni il Paese iberico è dotato di una legge organica che tutela la parità in tutti i contesti e stabilisce, per le aziende che hanno più di 250 dipendenti o che, se più piccole, collaborano con il sistema pubblico, l’obbligo di dotarsi di un piano di uguaglianza ( plano de igualdad ). Le studiose (Eleonora Porcu, Orsola Apice, Tecla Tedde, Rossana Montenegro, Paola Perria, Rita Pischedda, Claudia Puligheddu, Michela Murru, Ginfranca Vera e Consuelo Masala, le ultime due avvocate), hanno illustrato la loro esperienza a contatto con sindacati (Ugt), fondazioni (Woman’s Week, Federación de mujeres progresistas), piccole imprese (la Librería de las mujeres), istituzioni (l’Università di Madrid, la casa protetta per donne maltrattate di Madrid), multinazionali (P&G, Sap), mostrando come tra iniziative di Stato e «piccole rivoluzioni quotidiane», molto si sia fatto per ridurre, nel campo dei diritti concreti, le distanze tra uomini e donne. L’Italia, al confronto, è indietro.
Il corso annuo costava 3.500 euro. Le esperte di genere, con le competenze acquisite, potranno proporsi a varie istituzioni pubbliche e private. Il 6 giugno scadono i termini per iscriversi al secondo master.
Marco Noce
 
 
8 - L’UNIONE SARDA di martedì 17 maggio 2016 / Provincia di Oristano (Pagina 32 - Edizione CA)
ALES-TERRALBA. Dati da brivido nel distretto
Allarme lavoro in 32 comuni
Un territorio a rischio di desertificazione demografica. Questo il quadro emerso ieri in occasione della presentazione del consuntivo del Bilancio sociale del distretto socio sanitario Ales-Terralba che comprende 32 comuni del Terralbese e Marmilla. Ad affermarlo è stato Marco Zurru del Dipartimento scienze sociali dell’Università di Cagliari: «In quattro anni questi comuni hanno perso il 10 per cento della popolazione. Si tratta di flussi di uscita gravi, soprattutto perché composti da giovani».
Altri dati che preoccupano sono quelli riguardanti l’indice di vecchiaia che nella media nazionale è del 157,77 mentre nell’alta Marmilla arriva fino a 347 con punte di 547 a Baressa e 538 a Villa Sant’Antonio . Significativo anche il tasso di disoccupazione giovanile che arriva a Gonnoscodina al 73,3 per cento, a Morgongiori , Simala e Albagiara al 66,6. «Sono elementi da tenere in seria considerazione nell’articolazione della progettualità del prossimo Plus», ha sottolineato Zurru. L’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru sullo spopolamento ha sottolineato: «Serve una politica straordinaria, magari con l’integrazione dei migranti nel nostro territorio, proprio per contrastare il preoccupante fenomeno dello spopolamento». Il commissario dell’Asl Maria Giovanna Porcu ha invece comunicato che «è stato predisposto un progetto finalizzato a garantire il rafforzamento della rete istituzionale contro la violenza alle donne e ai minori. A riguardo si sono purtroppo registrati 114 casi».
 Antonello Loi
 
redazioneweb@unica.it
 

 
 
 
 
LA NUOVA SARDEGNA
 
 


9 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 17 maggio 2016 / Pagina 6 - Ediz. Oristano
Addio a Ugo Carcassi, pioniere nella lotta alla talassemia
CAGLIARI Si è spento ieri, all’età di 94 anni, il medico, scienziato e docente universitario Ugo Carcassi, tra i pionieri nello studio e nella cura della della talassemia. Carcassi era partito dal rapporto tra talassemia e malaria a cavallo tra gli anni ’50 e gli anni ’60, per poi mettere a punto tecniche avanzate di cura. Carcassi aveva iniziato la sua carriera di medico tra i banchi dell’università di Sassari, dove si era laureato in medicina e chirurgia nel 1946. Dopo l’esperienza sassarese, nel 1952 aveva frequentato la Victoria University di Manchester nella sezione dedicata alla batteriologia in cui aveva conseguito il diploma in batteriologia e le conoscenze che gli avevano permesso, nel 1962, di essere invitato alla Columbia University di New York per collaborare con Joseph Ferrebbe ed Edward Donnall Thomas (Premio Nobel per la medicina nel 1990) alle ricerche sul trapianto di midollo osseo. Una strada che aveva permesso a Ugo Carcassi di approfondire i rapporti tra malaria, talassemia e favismo in Sardegna, specialmente in quattro paesi del nuorese. Le ricerche sui gruppi sanguigni avevano dimostrato un modello che era diventato, anche a livello internazionale, uno degli strumenti classici di ricerca nella genetica. Dopo gli studi sulla talassemia gli era stata affidata la direzione scientifica del centro di ricerca ematologica, nell’ospedale San Francesco di Nuoro che lo aveva portato alla costituzione dell’istituto di ricerche sulla talassemia a Cagliari, del quale gli era stata affidata la direzione dal 1980 al 1992. Nel 1975 Carcassi era stato insignito dell’onorificenza di Commendatore della Repubblica. La sua attività e i suoi studi sono continuati fino agli ultimi anni. I funerali domani, alle 16 nella chiesa di San Giacomo, a Cagliari.
 

10 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 17 maggio 2016 / Pagina 4 - Ediz. nazionale
Moby Prince, l’indagine va avanti
CAGLIARI Continuano le indagini della commissione parlamentare d’inchiesta sulla tragedia della Moby Prince. Oggi sarà ascoltato l’ex comandante della caserma dei Vigili del fuoco di Livorno, Fabrizio Ceccherini. Il 31 maggio toccherà all’ex comandante della Capitaneria di porto Sergio Albanese. Obiettivo: capire come funzionò la macchina dei soccorsi la notte del 10 aprile di 25 anni fa, quando la Moby si scontrò con la nave Agip Abruzzo poco fuori dal porto di Livorno. Con un tragico risultato: 140 persone e un solo superstite sul traghetto diretto a Olbia. Tutti salvi, invece, i marittimi della nave Agip. L’aggiornamento sul percorso, le prossime tappe e i possibili sviluppi sono stati anticipati questa mattina dal presidente della commissione Silvio Lai durante l’incontro promosso a Cagliari da Rai e Università. Presente anche una rappresentanza dei familiari delle vittime. «Stiamo raccogliendo - ha detto il senatore Lai - le ultime testimonianze sui soccorsi per presentare entro giugno una relazione». Naturalmente si continuerà anche a scavare sulle cause delle tragedia. A maggior ragione dopo la svolta dei giorni scorsi con l’audizione dell’ex ministro degli Interni Vincenzo Scotti. «Sono emersi – ha ricordato Lai – dei documenti ufficiali che testimoniano la presenza a bordo di esplosivo». Durante la mattinata è stato mostrato il documentario del giornalista Paolo Mastino che tocca tutti i punti critici della vicenda. Lai ha ribadito anche che la commissione ha affidato ai Ris di Parma e alla Guardia di finanza la ricostruzione dei momenti dell’impatto tra le due navi. «I soccorsi – ha ribadito Luchino Chessa, figlio del comandante Ugo Chessa scomparso nella tragedia e rappresentante dei parenti delle vittime – sono stati disastrosi». «Le indagini scientifiche sui corpi sono complesse – ha detto Ernesto D’Aloja, docente di medicina legale ed esperto a livello nazionale – e non bisogna affidare alla scienza la soluzione di tutti gli aspetti giudiziari. Ma la semplificazione che tutti sono morti in mezz’ora è eccessiva. Non dico che tutti sarebbero potuti essere salvati. Ma il superstite è la prova provata che c’era possibilità di sopravvivenza».



11 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 17 maggio 2016 / Pagina 20 - Ediz. nazionale
Una summer school al Convitto Canopoleno
Le Summer Schools prevedono un soggiorno totalmente gratuito per gli studenti e partiranno dallo sport o dal teatro per parlare di fisica di scienze delle risorse del pianeta, di arte e letteratura, ci saranno allenatori, registi,docenti esperti , scienziati che lavoreranno insieme per avere maggiori informazioni potranno rivolgersi all’istituto in via Luna e Sole a Sassari tel. 079/293287 o sul web, sul sito www.convittocanopoleno.gov.it dove sarà possibile prendere visione del bando e della domanda di iscrizione. Le iscrizioni scadono il 31 maggio prossimo.
SASSARI Il momento per Summer School del Convitto Nazionale Canopoleno è arrivato. L’Istituto sassarese sarà dal 23 giugno uno dei centri selezionati per ospitare il progetto Miur dedicato alle eccellenze scolastiche e riservato ai Convitti Nazionali e agli Educandati dello Stato. Saranno 13 le Summer Schools in tutta Italia – con il Canopoleno unico in Sardegna – dedicate a studenti di eccellenza che offriranno percorsi di apprendimento specifici in diversi ambiti ed aree disciplinari con l’obiettivo di rafforzare la formazione scientifica. Il Canopoleno di Sassari ha aperto le iscrizioni fino al 31 maggio ai progetti: “Via col vento. Tra fisica e sport”, “Acqua azzurra, acqua chiara” e “Immergiamoci nella fisica”. «Tre appuntamenti dedicati a chi ama fare abbinamenti audaci con un occhio di riguardo per lo sport, il teatro e l’arte, la fisica e le scienze – fanno sapere dall’istituto –. Tra vela, immersioni ed “affabulazioni” si inseriranno i laboratori dell’Università sassarese che ha dato ampia collaborazione. «Essere protagonisti della Summer School insieme ad altri istituti di eccellenza d’Italia è un motivo di grande soddisfazione – dice il dirigente scolastico del Canopoleno, Vanna Contini – il percorso contribuirà alla crescita dei nostri allievi e li stimolerà a confrontarsi con altre realtà. Riteniamo questa apertura molto importante per la politica educativa dell’istituto. Il futuro dei nostri studenti, infatti, non può avere un orizzonte chiuso e limitato e prepararli alle sfide attuali richiede avere uno sguardo lungo e possibilmente innovativo. Il Canopoleno ha costituito una rete insieme ai Convitti Napoli, Torino, Cividale del Friuli e gli educandati di Milano ed Arezzo, con l’idea di una Summer Schools per le eccellenze nella matematica e nella fisica, nello sport, nel campo del teatro, dell’arte e dei linguaggi espressivi. La rete ha poi contattato le Università di riferimento ottenendo una piena collaborazione. Il Canopoleno sarà così affiancato dall’Università di Sassari, con il Dipartimento di Chimica e Farmacia e il Dipartimento Scienze della Natura e del Territorio. Il progetto, articolato in tre azioni programmate su due cicli – il primo tra il 23 giugno e il 2 luglio rivolto a trenta studenti e tra il 4 luglio e il 13 luglio per quindici ragazzi - troverà il suo spazio nella residenza studentesca della scuola appena ristrutturata, e accoglierà giovani provenienti da tutta Italia che si siano contraddistinti nel profitto scolastico o in competizioni come olimpiadi tematiche e gare incluse nel programma nazionale delle eccellenze scolastiche.
 


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