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01 May 2016
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L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di domenica 1 maggio 2016 / Commenti (Pagina 48 - Edizione CA)
Sanità, un problema spinoso La gestione
dell’emergenza
Francesco Marrosu, Ordinario di Neurologia
Direttore del Dipartimento Emergenze ed Urgenze AOU Cagliari

Poniamo che ciascuno di noi avesse accesso alla quotidianità di un reparto di medicina di un qualsiasi ospedale. Poniamo che dopo un’osservazione sufficiente sia in grado di farsi un’idea di quel che sta succedendo. Con un livello base di minimo spirito critico noterebbe: la decrepitezza del personale medico, la preoccupazione di obliterare qualsiasi possibilità di essere denunciati per “malpractice”, la conseguente esagerata richiesta di esami , la difficoltà a dimettere i pazienti anziani per la scarsa recettività del territorio e delle sue strutture, la scarsità del personale medico e paramedico (già definito come decrepito), il malfunzionamento di servizi di primo supporto (es: fisioterapia e riabilitazione).
Se poi si passa dallo zoom al grandangolo si potrebbe facilmente vedere che tutto questo è vero e drammatico dappertutto, al punto che in molti ospedali italiani si sta cominciando a morire nel Pronto Soccorso. Di chi è la colpa? Nella fiera delle “diluizioni anomiche delle responsabilità” diceva lo psichiatra Balint non esiste un colpevole. Ci hanno detto che non ci sono soldi per rimpiazzare i medici che vanno in quiescenza, quelli che restano quindi coprono al massimo i turni di guardia ma, spesso, non ce la fanno a coprire adeguatamente il reparto. Tali visite, in mancanza di numeri decenti di personale medico e spesso paramedico, vengono talmente procrastinate nel tempo da risultare impossibile prenotare una visita/esame in tempi decenti. Ecco spiegato il mistero delle liste d’attesa. Prima di elaborare dei rimedi, che a questo punto sono ovvii, è necessario che esista una presa d’atto da parte di chi deve destinare limitate risorse e disciplinare le necessità di un territorio che al momento appare fragile. Il riordino della Rete Ospedaliera, annunciato come imminente dalla Regione, dovrà essere coraggioso e responsabile, dovrà essere totalmente asettico nel giudicare i carichi di lavoro ed eliminare o ricondizionare quelle realtà sanitarie prive di requisiti. Mentre qualcuno legge queste righe l’Ospedale ed il Pronto Soccorso vengono usati impropriamente per supplire ai deficit assistenziali del territorio. Ultimo passaggio: il medico ospedaliero ha delle vigenti leggi, che possono sanzionare qualsiasi atto medico, un terrore sacrosanto (e fa bene!) ed avendo ben presente ciò visita/ricovera anche chi ha la voce grossa e l’urgenza piccola e che si rifiuta di capire le ragioni del non-ricovero.
 


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