Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 April 2016

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 19 - Edizione CA)
Un nuovo corso universitario
Nato con la collaborazione di Crs4 e dell'agenzia regionale Sardegna Ricerche
 
All'ateneo di Cagliari nasce un nuovo livello di preparazione universitaria, uno step intermedio tra diploma superiore e laurea triennale. È il nuovo corso avanzato in “Applicazioni web e mobile e Internet of things (Internet delle cose)” nato con la collaborazione tra l'Università di Cagliari, l'agenzia regionale Sardegna Ricerche e il Crs4. Il corso consente di intraprendere un percorso di rapida qualificazione - la durata è di circa sette mesi - in alcuni settori emergenti e di maggior interesse nel campo dell'Ict e contempla l'intervento delle aziende del settore con tirocini e stage.
L'obiettivo è duplice, come ha spiegato ieri il rettore dell'ateneo cagliaritano, Maria Del Zompo. «Da un lato offrire ai ragazzi che ancora non hanno deciso se proseguire gli studi, una formazione tecnica di alto livello spendibile immediatamente, dall'altro incentivarli a proseguire gli studi, attraverso i crediti formativi assegnati dal corso e utilizzabili nel caso si decida di iscriversi a un corso di laurea».
«Abbiamo deciso di puntare su questo settore perché le nuove tecnologie sono il futuro», ha sottolineato Luigi Filippini, presidente del Crs4. «L'Internet delle cose è il futuro, darà lavoro, ma servono competenze specifiche».
«Abbiamo dato risposta anche a un'esigenza delle imprese dei settori innovativi, offrendo le competenze di alta specializzazione», ha aggiunto Giorgio Pisanu, direttore generale di Sardegna Ricerche. «Con il bando per i quaranta posti a disposizione (c'è tempo sino al 16 maggio per presentare le domande), abbiamo lanciato anche quello per le imprese che vogliono attivare i tirocini, ha concluso Gianni Fenu, direttore del corso è docente di Informatica.
Marzia Piga
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 26 - Edizione CA)
Commissione Sanità
Posti-letto, le richieste di Del Zompo
 
«Formiamo i medici e gli specialisti del futuro, chiediamo il rispetto dei parametri di legge dei posti-letto. Quanto ai presidi ospedalieri, l'ospedale Binaghi entri a far parte dell'azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari»: lo ha detto ieri ieri mattina la rettrice dell'Università degli Studi Maria Del Zompo, durante l'audizione in commissione Salute del Consiglio regionale sul progetto di razionalizzazione della rete ospedaliera sarda.
«L'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari», ha detto la rettrice, «deve permettere grazie alla componente universitaria e a quella ospedaliera di raggiungere l'obiettivo di formare al meglio la futura generazione di medici, specialisti e professionisti sanitari grazie al raggiungimento degli indicatori di qualità della Facoltà di Medicina. Per questo chiediamo il rispetto dei parametri di legge dei posti letto necessari all'accreditamento dei corsi di laurea della stessa Facoltà». La rettrice ha anche sottolineato che il «Dipartimento di emergenza della Regione non può prescindere dai reparti dell'Azienda ospedaliero-universitaria che già fanno parte della rete delle urgenze».
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Trivelle, ultime schermaglie
Barracciu attacca gli ex sindaci «propositori del referendum»
Oggi la chiusura della campagna con Ganau, le associazioni e i comitati ambientalisti
 
Ultime battute prima dell'apertura dei seggi: tra quarantotto ore i cittadini sono chiamati al voto sulle trivelle. Mentre interviene anche il rettore dell'Università di Cagliari, Maria Del Zompo: «Voterò sì al referendum di domenica, perché il futuro è delle energie rinnovabili ed è un futuro su cui impegnare le risorse e creare posti di lavoro».
Oggi il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau (Pd), delegato sardo nel Comitato nazionale, chiuderà la campagna referendaria, un mese di incontri e dibattiti pubblici sul territorio, per spiegare le ragioni del “sì”. «Durante le diverse tappe ho trovato una Sardegna attenta ai temi ambientali, sensibile e competente, che ha a cuore le risorse del nostro Paese». E ribadisce: «Questo referendum ha un significato molto più ampio del quesito in sé, perché scegliamo quale strategia energetica il nostro Paese deve portare avanti. Se dovesse vincere il sì, ritorneremo ad avere regole certe e definite sulla durata delle concessioni: non esiste in nessuna parte d'Europa un arco di tempo indefinito nel quale si possa trivellare».
Pietro Pittalis, capogruppo di Forza Italia e delegato supplente del Comitato, sottolinea: «Apprezzo molto quello che ha fatto il presidente Ganau e come ha saputo interpretare il voto quasi all'unanimità dell'assemblea». Detto questo: «Nonostante il boicottaggio da parte del governo nazionale e la presa di posizione del presidente Pigliaru e di una parte del Pd, credo che il messaggio sia passato e che domenica i sardi andranno in massa a votare “sì”, per la sovranità della nostra Isola, e la tutela di ambiente, mare, turismo, pesca e agroalimentare».
Insieme con Ganau e Pittalis, chiuderanno la campagna i portavoce delle associazioni che si sono mobilitate per informare gli elettori, con dibattiti, banchetti informativi e proiezioni. «Se tutti quanti andiamo a votare riusciamo a cambiare strada, ad abbandonare le fonti fossili e a scegliere le rinnovabili, che non sono il nostro futuro, sono il nostro presente. Votiamo “sì” e diciamo stop alle trivelle», sottolinea Annalisa Columbu, presidente di Legambiente.
Dice Giorgio Vargiu, del coordinamento “Vota sì per fermare le trivelle”: «Se è vero che la Sardegna ha un'anima questo è il momento di dimostrarlo, dobbiamo non soltanto raggiungere il quorum ma oltrepassarlo di molto, per dire tutti insieme che vogliamo essere noi a decidere del nostro futuro energetico». Spiega Daniela Concas, del comitato “No-triv”: «Le trivelle a 12 miglia sono un problema di tutti, e per noi “ogni mare è il nostro mare”. Quello che succede in un punto del Mediterraneo, anche lontano, ci riguarda. Se non avviene ancora in Sardegna, poiché non abbiamo trivellazioni off shore, non significa che non debba interessarci».
E si chiude con uno scambio di piccole cortesie su Twitter. Scrive Francesca Barracciu, deputata Pd: «Ecco Michele Emiliano ma, come lui, altri ex sindaci, oggi propositori del referendum del 17 aprile. Vero Gianfranco Ganau?». Risponde quest'ultimo: «Cara Francesca se ti sforzi puoi evitare di banalizzare. Rispettiamoci». Replica lei: «Caro Gianfranco, se ti sforzi puoi evitare di essere demagogo».
Cristina Cossu
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Costituzione, l'Isola si interroga sui nuovi poteri locali
Si teme un aumento del centralismo statale. Gli esperti: «Salve le autonomie regionali» Riforma della
 
Un Senato destinato a una riduzione della rappresentanza sarda e l'incognita sul ruolo che la Regione avrà all'interno di una riforma costituzionale Stato-centrica.
Ci sono diversi dubbi sul futuro perché a parte numeri e funzioni principali, preoccupa l'ipotesi di una compressione delle autonomie. Una partita che le Regioni dovranno giocare al tavolo con lo Stato nell'adeguamento degli Statuti con il meccanismo dell'intesa. «Alcune cose vanno chiarite e bisogna trovare i criteri per un rapporto paritario in caso di stallo delle trattative», sottolinea il presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau.
COMPETENZE I senatori sardi saranno tre (di cui una donna obbligatoriamente), due consiglieri regionali e un sindaco eletto dalla massima assemblea sarda. Ma alla fine il problema è chi avrà la competenza su cosa: perché in un Senato chiamato a rappresentare le Regioni, è importante mantenere la propria autonomia. Per il costituzionalista Andrea Deffenu «l'attuale riforma continua a far sopravvivere le Regioni a statuto speciale». Dello stesso parere un altro costituzionalista, Pietro Ciarlo: «Rimane tutto invariato, anche se la potestà legislativa regionale è ormai un simulacro».
Secondo il senatore del Pd, Silvio Lai, però, la contrattazione con lo Stato «può rappresentare una grande occasione per riscrivere l'intero Statuto aprendo una stagione costituente».
LA RAPPRESENTANZA Ancora non esiste una legge per eleggere il Senato. Ma certo è che il numero per ogni regione è proporzionale al numero degli abitanti. Se per Ganau «apparentemente sono pochi ed è difficile che rappresentino tutti i territori», per Ciarlo «è una riduzione che riguarda tutte le Regioni». Eppure per il senatore di Sel, Luciano Uras, «il rischio è che gli interessi territoriali di Regioni molto popolose, come Lombardia, Piemonte e Veneto, annullino il potere di quelle periferiche».
Molti dubbi anche da parte di Emilio Floris (FI), che cita l'esempio delle Province autonome di Trento e Bolzano: «Avranno entrambe due senatori. In totale saranno quattro per una Regione molto più piccola della Sardegna». Un'altra incognita riguarda l'efficacia di avere a Palazzo Madama consiglieri e sindaci che già svolgono ruoli importanti. Oltretutto resta ancora da capire se ci sarà l'impegno per far eleggere i senatori direttamente dai cittadini o «se verranno scelti dalla classe politica in maniera autoreferenziale», sottolinea Deffenu.
COSA CAMBIA Di fatto la riforma semplifica i procedimenti legislativi perché scardina il bicameralismo perfetto, annullando il passaggio di una legge da un ramo all'altro del Parlamento. I senatori saranno 100 di cui 5 nominati dal presidente della Repubblica, 21 saranno i sindaci e 74 i consiglieri regionali. Il nuovo Senato non voterà la fiducia al governo e tratterà soltanto leggi che riguardano Costituzione, referendum popolari e sistemi elettorali degli enti locali. La Camera, composta da 630 deputati, sarà il ramo fondamentale del Parlamento.
Matteo Sau
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 49 - Edizione CA)
Agenda
Identità e innovazione dei centri storici:
se ne parla stasera ad Architettura
 
CENTRI STORICI “La materia dei centri storici, dopo il XX secolo” è il tema del convegno che si terrà questo pomeriggio alle 17 nell'Aula magna di Architettura (via Corte d'Appello, 87) Cagliari. Intervengono Stefano Musso, docente dell'Università di Genova, Carolina Di Biase del Politecnico di Milano e Antonello Sanna, preside della facoltà di Architettura di Cagliari. Si parlerà del rapporto tra identità e innovazione e di come alcune esperienze su edifici e luoghi dentro i centri storici siano capaci di stimolare il confronto sui valori e sulle culture, tutto ciò, dentro il “palinsesto” stratificato e poi modificato dai processi sociali e culturali.
NO A RIINA E VESPA «Non si ordinano né si vendono i libri di Salvatore Riina e Bruno Vespa». È il manifesto che si legge sulla vetrina della libreria Farhenheit 451, in via Basilicata a Cagliari. «Abbiamo aderito a un'iniziativa presa da una libreria di Catania dopo che Bruno Vespa ha ospitato nel suo programma Salvatore Riina», spiega Luisa Foddai. «Non temo accuse di censura. Credo che il servizio pubblico abbia altri compiti e in questo caso Vespa sia stato complice di un mafioso». Alla stessa iniziativa ha aderito la libreria Emmepi di Macomer.
RACCONTI DI FABBRICHE Quattro studiosi racconteranno, domani alle 18 alla biblioteca “Raimondo Carta Raspi” in via Azuni, 46, cuore di Stampace, a Cagliari, altrettanti edifici storici del quartiere, che a partire dai primi dell'Ottocento hanno “costruito” la città, rigenerandola. Antioco Piseddu, vescovo emerito di Lanusei, parlerà della chiesa di Sant'Anna; l'architetto Aldo Lino, il San Giovanni di Dio; Franco Masala, docente di storia dell'arte illustrerà il Palazzo Comunale e Paolo Sanjust, autore di diversi saggi sull'architettura cagliaritana del '900 parlerà del Palazzo del Banco di Roma. L'incontro è promosso dall'associazione Stampaxi, presieduta da Salvatore Cubeddu.
CASTEDDU DE SA FAE Cerimonia di premiazione domani pomeriggio alle 18,30, in sa Domo de sas Damas di Posada, del concorso letterario per prosa in lingua sarda “Casteddu de sa Fae” nel corso della quale sarà reso noto il nome del vincitore. Interverranno il sindaco Roberto Tola e gli assessori alla cultura e all'istruzione Annalisa Costaggiu e Marco A. Ventroni; Diego Corraine, presidente dell'associazione “Casteddu de sa Fae”. Modera l'incontro Angelo Canu.
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 29 - Edizione CA)
In Breve
FOTOGIORNALISMO
Il libro “La realtà e lo sguardo. Storia del fotogiornalismo italiano”, di Uliano Lucas e Tatiana Agliani, sarà presentato oggi alle 18 alla Mem (Mediateca del Mediterraneo). Partecipano Uliano Lucas, Luciano Marrocu (docente di storia contemporanea all'università di Cagliari), Max Solinas (photoeditor de L'Unione Sarda) e Raffaele Cattedra (docente di Geografia all'università di Cagliari).
 
CENTRI STORICI
Oggi, alle 17, nell'aula magna di Architettura, in via Corte d'Appello, Stefano Musso, Carolina Di Biase e Antonello Sanna si confronteranno in un convegno intitolato “La materia dei centri storici, dopo il XX secolo”.
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 19 - Edizione CA)
Banco, Arru resta presidente
Il vice sarà l'ex amministratore delegato di Bper Luigi Odorici
Ieri l'assemblea dei soci: cambiano gli altri componenti del cda scelti dalla Fondazione
 
L'assemblea dei soci del Banco di Sardegna approva il bilancio e nomina il nuovo consiglio di amministrazione, parzialmente rinnovato rispetto agli ultimi tre anni. I soci, la Banca Popolare dell'Emilia Romagna (che detiene il 51% del capitale e ieri ha trovato un accordo per acquisire anche la Cassa di risparmio di Saluzzo) e la Fondazione di Sardegna (49%), hanno deciso di confermare alla presidenza l'uscente Antonello Arru, espressione appunto della Fondazione, così come il vicepresidente Luigi Odorici, uomo Bper, che ricopre lo stesso incarico nella capogruppo dopo essere stato per anni amministratore delegato dell'istituto che controlla il Banco.
Tutti nuovi, invece, gli altri componenti del cda espressione della Fondazione: Riccardo Barbieri, Viviana Ferri, Gavino Mariotti, Giovanni Melis e Lavinia Nieddu. Tra i nomi scelti dalla Bper, i nuovi sono tre: Lucia Serena Rossi, Daniela Petitto e Giulio Cicognani. Infine, nel collegio dei sindaci, presieduto da Gian Andrea Guidi, sono stati indicati dalla Fondazione la commercialista cagliaritana Maria Laura Vacca e il sassarese Giovanni Ghi.
CHI SONO Soddisfatto della riconferma il presidente Antonello Arru, che non farà parte del prossimo consiglio di amministrazione della Bper, come accaduto negli ultimi tre anni, ma guiderà l'istituto di credito sardo fino al 2018. «Le scelte fatte rappresentano in qualche modo la continuazione metodologica del precedente consiglio, con la presenza di imprenditori e docenti universitari e di persone con competenze attinenti al sistema bancario», è il commento del numero uno del Banco di Sardegna che negli anni passati ha guidato anche la Fondazione, prima dell'arrivo di Antonello Cabras.
I nuovi ingressi rappresentano sia il mondo imprenditoriale che universitario. Riccardo Barbieri, direttore di Fidicoop, consorzio fidi del mondo isolano delle coop, è anche vice presidente di Banca di Cagliari, istituto di credito cooperativo presieduto da Aldo Pavan. Prima volta nel cda della banca anche per la commercialista cagliaritana Viviana Ferri, mentre il docente Giovanni Melis, ex rettore dell'Università di Cagliari, si porta dietro l'esperienza già fatta in passato alla guida del Credito industriale sardo, prima che il vecchio istituto si trasformasse e confluisse poi nel gruppo Intesa Sanpaolo. Infine, arriva dal mondo universitario sassarese Gavino Mariotti, docente di Geografia economica e politica, mentre il mondo imprenditoriale sardo è rappresentato da Lavinia Nieddu, esponente della famiglia che controlla l'omonima impresa di trasporti e che negli anni in cui Soru era presidente della Regione accarezzò l'idea di una flotta sarda per coprire alcune tratte verso la Penisola.
IL BILANCIO Oltre alla nomina del nuovo consiglio di amministrazione, l'assemblea ha anche approvato il bilancio 2015 che si è chiuso con una perdita di circa 900 mila euro, coperta con l'utilizzo della riserva disponibile. Un risultato negativo dovuto sostanzialmente alle poste straordinarie derivanti dal piano di assorbimento della Banca di Sassari e dai sacrifici fatti dagli istituti di credito per salvare le quattro banche che nei mesi scorsi si sono trovate in difficoltà (Banca Etruria, Banca Marche, CariChieti e Cassa di Risparmio di Ferrara).
Giuseppe Deiana
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Progetto per imprenditori stranieri
Far crescere le aziende degli immigrati per favorire l'inclusione
 
Una scommessa vinta. Almeno per Jasvir Kaur Bhela, imprenditrice indiana e cagliaritana d'adozione, che dopo aver raggiunto nell'Isola suo marito, arrivato qualche anno prima, ha scelto di metter su un negozio di gastronomia. Facile? Non proprio. «La burocrazia non aiuta», ha detto ricordando le tante difficoltà per spiccare il volo. Ma adesso, finalmente, si lavora.
Così anche Augustin Namatsi Okubo, Keniota, che ha utilizzato il suo estro per inventarsi un lavoro nel campo dei servizi e in particolare nelle scuole promuovendo corsi (seguitissimi) su arte, riciclo ed educazione ambientale. Ha invece un sogno, e lo sta inseguendo con tenacia, Paulina Gajur, polacca. Sposata, madre di tre bimbi, vuole dare corpo alla sua passione per la sartoria lavorando in proprio per poter gestire al meglio la sua condizione di mamma.
Tre piccole-grandi storie di immigrazione. Dei “nuovi cagliaritani”, di chi ha messo piede in città e in città ha deciso di restare. Puntando - per dirla con Augustin - più sulla collaborazione, il confronto e l'interazione con la popolazione che sull'integrazione. Concetto non sempre visto di buon occhio dagli immigrati (45 mila nell'Isola, oltre 14 mila in provincia di Cagliari, come ha puntualizzato la ricercatrice universitaria, Monica Iorio di Crenos) perché pensato come rinuncia alla propria storia, alla propria cultura.
Anche di questo si è discusso ieri durante una conferenza di presentazione di Forimm, il progetto per la formazione delle imprese degli immigrati voluto dal Cisv (Comunità impegno servizio volontariato) per promuovere l'inclusione sociale, professionale ed economica col rafforzamento delle organizzazioni di immigrati e l'accompagnamento nella creazione e sviluppo d'impresa.
«Un progetto - ha ricordato il presidente Federico Perotti - che deve favorire la conoscenza reciproca, rafforzare le reti sociali e migliorare i servizi agli imprenditori stranieri». All'iniziativa hanno aderito Regione, Confartigianato, Crenos-Università di Cagliari, e l'associazione Alpo onlus che si occupa da tempo del dialogo interculturale con i migranti. «Le imprese familiari o piccole imprese create da cittadini stranieri sono un fenomeno in crescita e rappresentano una parte sempre più importante della ricchezza della Sardegna», ha spiegato Rosaria Cadelano dell'Alpo. «Tra le caratteristiche fondamentali del progetto - ha ricordato Marta Putzolu del Cisv - è la collaborazione tra i diversi soggetti pubblici e privati che si occupano di immigrazione nel territorio. Dall'incontro dei bisogni degli immigrati e dei servizi offerti, si promuove un lavoro di rete che favorisce l'inclusione sociale, professionale ed economica».
Un impegno che spetterà nei prossimi mesi anche alla Confartigianato, come ha puntualizzato il segretario Pietro Paolo Spada.
Andrea Piras
 

 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Cagliari – pagina 9
università
Tecnici di applicazioni web,
un corso per neo diplomati
di Stefano Ambu
 
CAGLIARI Dall'impresa Ict che ha sempre puntato su tecnologia e comunicazione. All'azienda di formaggi e vini che ha bisogno di personale specializzato che sappia stare su internet per lanciare nuove strategie o dialogare con clienti in Canada o a Singapore.
La richiesta c'è. E l'Università risponde: l'ateneo di Cagliari, affiancato da Crs4 e da Crs4, lancia un corso per neo diplomati per realizzare le app che si scaricano su Pc, tablet o telefonini e per diventare subito operativi nell'internet of things, "l'internet delle cose", ovvero il web utilizzato nella vita di tutti i giorni. Le aziende hanno già detto sì. Per il momento offriranno spazi e supporto per i tirocini.
E chissà, domani potrebbero anche offrire un posto di lavoro. Non è detto però che l'iniziativa non possa continuare tra i banchi dell'Università. «Crediamo moltissimo nello sbocco lavorativo – ha spiegato il rettore Maria Del Zompo – ma per noi la cosa più importante è invogliare poi, anche con la motivazione di questo sbocco pratico, i ragazzi a iscriversi all'Università. Per il momento è un'esperienza che testiamo nel campo dell'informatica, ma pensiamo di allargare questa iniziativa ad altre discipline».
Il corso è rivolto a ragazzi che escono dalla scuola e chiedono un'immediata specializzazione in conoscenze che possano essere sfruttate nell'immediato. Al termine delle lezioni saranno assegnati dei crediti che potranno essere spesi per conseguire poi la laurea.
L'attentato finale sarà quello di "tecnico della programmazione e dello sviluppo di programmi". Le imprese - hanno assicurato i promotori dell'iniziativa - sono molto interessate. E non si tratta solo di aziende che hanno a che fare con l'Ict, ma anche attività che hanno interesse a stare in vetrina e a mantenere contatti anche internazionali con i clienti.
Il corso è rivolto a quaranta giovani: il percorso comincerà con lezioni uguali per tutte, poi il cammino si dividerà nei due rami delle app e dell'internet of things. Sono previste 320 ore di attività didattiche e 480 di tirocinio. Il bando per la presentazione delle domande scade il 16 maggio, la partecipazione al corso- per i vincitori della selezione- è gratuita.
«CRS4, da anni pioniere della ricerca su Internet, partecipa a questo corso con l'obiettivo di preparare dei giovani per i nuovi scenari professionali – spiega il presidente del CRS4 Luigi Filippini – in particolare fornendo loro le competenze richieste dalle aziende che operano nel mondo IoT, web e mobile».
«Il corso ha un percorso condiviso con il mondo produttivo – aggiunge Gianni Fenu, docente di Informatica in ateneo e direttore del corso – e ha il "tempo del mercato" poichè la preparazione è intensiva e si chiuderà in 6-7 mesi dal suo avvio». «Sardegna Ricerche – aggiunge il direttore generale Giorgio Pisanu – ha risposto ad una esigenza proveniente dalle imprese dei settori innovativi legati alle Ict ed è convinta che sia la soluzione ottimale per adeguare l'offerta formativa alle esigenze espresse dal mercato del lavoro».
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Economia – pagina 10
CREDITO
Banco di Sardegna,
il presidente resta Arru
 
SASSARI L'avvocato Antonello Arru è stato confermato alla presidenza del Banco di Sardegna. La decisione è stata presa dall'assemblea dei soci della Banca, che ha approvato anche il bilancio di esercizio 2015 e la proposta di dare copertura alla perdita mediante l'utilizzo della riserva disponibile. Eletto la prima volta nell'aprile del 2013, Arru è stato già il presidente della Fondazione Banco di Sardegna, ora Fondazione di Sardegna. Del nuovo consiglio di amministrazione sarà vicepresidente Luigi Odorici. Ne fanno parte anche Riccardo Barbieri, Giulio Cicognani, Viviana Ferri, Sabrina Gigli, Carlo Maccallini, Gavino Mariotti, Alberto Marri, Giovanni Melis, Lavinia Nieddu, Daniela Petitto, Paolo Rinaldi, Lucia Serena Rossi e Fabrizio Togni. Nominato anche il collegio sindacale: presidente è Gian Andrea Guidi, i sindaci effettivi sono Antonella Bortolomasi, Giovanni Ghi, Maria Laura Vacca e Mirco Zucca. I sindaci supplenti sono Giorgia Butturi, Luigi Attilio Mazzocchi e Fabio Senese. Gli organismi resteranno in carica per il prossimo triennio.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 36
cinema e politica
“La trattativa”, il film di Guzzanti
in prima all’Università di Sassari
 
SASSARI L’associazione Scienze Politiche ha organizzato la proiezione, per la prima volta in città, del film-documentario “La trattativa”, di Sabina Guzzanti. Il film ha per tema la trattativa che sarebbe intercorsa tra Stato e mafia all’indomani della tragica stagione delle bombe degli anni ’90. L’appuntamento è per le 15 del 18 aprile nell’aula “Segni” di viale Mancini.
Alla proiezione seguirà un dibattito aperto a tutti. All’evento prenderanno parte: Sabina Guzzanti, regista del film (in video conferenza); Pino Arlacchi, sociologo ed autorevole esperto di criminalità organizzata; Giovanni Cocco, dottore di ricerca all’Università di Sassari; Maurizio Torrealta, capo redattore del settore inchieste di Rai News24 ed autore di diversi saggi sulla trattativa Stato-Mafia (anche lui in video conferenza). «Il progetto – dicono gli organizzatori – vuole far discutere su un tema che è sempre all’ordine del giorno ma di cui pochi conoscono i retroscena. Rappresenta un’opportunità per chi conosce e vuole discuterne e per chi e non conosce e vuole sapere».

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie