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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 April 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 9 aprile 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
ORTO BOTANICO. Nuovi servizi e visite guidate
Giardini aperti fino alle 18
Orario continuato fino alle 18. L'Orto botanico dell'Università amplia l'offerta al pubblico, per favorire le visite agli spazi, ai nuovi laboratori e alle nuove collezioni. Sono iniziative che affiancano le visite sensoriali e quelle con la guida in lingua inglese.
L'Orto botanico, divenuto Centro servizi di Ateneo denominato Hbk (Hortus botanicus karalitanus), fino a tutto il mese di ottobre sarà visitabile dalle 9 alle 18 con orario continuato. L'Orto consente anche la visita del Museo botanico e, su richiesta, della Banca del germoplasma della Sardegna.
Il nuovo laboratorio di pittura intitolato “Arcobaleno vegetale", quello dedicato al riciclaggio e denominato “Dalla carta alla carta” e quello intitolato “Quanti anelli hai”, sono solo alcune delle iniziative che le guide propongono ogni giorno ai visitatori. Sono visitabili anche le nuove collezioni dedicate alla famiglia delle Araceae, quella relativa al genere Salvia e la collezione delle Bromeliacee nella Grotta Gennari.
Anche la Cava romana presenta due nuove collezioni di felci, una dedicata alle specie tropicali e un'altra a quelle della Sardegna. È possibile approfittare di questo periodo anche per ammirare la collina delle orchidee, ora in piena fioritura, mentre il deserto in fiore darà a breve il meglio di sè.
I prezzi dei biglietti sono invariati rispetto al passato, ma i responsabili del polmone verde della città lavorano a una progressiva diminuzione per i ragazzi in età scolare e all'attivazione delle speciale fidelity card e delle tessere degli amici dell'Orto.
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di sabato 9 aprile 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 12 - Edizione CA)
L'allarme dell'Anci Sardegna: «Servono subito interventi strutturali»
Dramma spopolamento, cento Comuni in agonia

Parlare di una Sardegna che fra dieci anni rischia di vedere estinguersi 100 Comuni significa affrontare un'emergenza. Il fenomeno dello spopolamento è diventato uno dei temi che le Autonomie locali hanno deciso di far inserire nell'agenda politica regionale.
IL MANIFESTO Il presidente dell'Anci, Pier Sandro Scano, lo definisce «un fenomeno drammatico per intere aree marginalizzate». Ieri la prima tappa di un percorso che porterà a un impegno da parte di Regione, sindaci e forze sociali nella firma di un manifesto contro lo spopolamento. Questo perché «non c'è stata e tutt'ora non c'è una politica specifica anti-spopolamento».
LE CONSEGUENZE Nonostante Scano ricordi che «l'iniziativa non nasce dal fenomeno degli attentati agli amministratori», è anche vero che «c'è un rapporto tra il malessere delle aree interne e le tensioni sociali». Tutte le volte che l'Anci ha chiamato a raccolta i sindaci quello che è emerso è che un territorio senza opportunità è sempre a rischio.
LE INIZIATIVE Oltre l'Anci e i sindacati all'incontro hanno partecipato associazioni di categoria e rappresentanti di università e banche. Questo perché la fotografia del fenomeno è chiara e il passo avanti si deve tradurre in iniziative. «In Sardegna, su 377 Comuni sono 277 quelli che hanno fatto registrare una diminuzione della popolazione», dice il presidente dell'Anci. Il problema più critico è la mancanza di lavoro, anche se non sempre «l'investimento pubblico ha inciso sul trend demografico», sottolinea Scano. Non a caso però al tavolo ci sono le banche perché l'accesso al credito è un altro argomento sensibile, così come la formazione universitaria e le associazioni di categoria. Ognuno cerca di portare il proprio contributo per capire in che modo si possa intervenire su aree depresse.
OPPORTUNITÀ E SERVIZI Ma serve una base territoriale sulla quale fondare gli interventi. E si tratta del mantenimento del minimo sociale che significa scuole, presìdi medici e uffici. In una stagione di riforme che ha cambiato l'assetto amministrativo dell'Isola e si appresta a modificare quello sanitario è necessario tenere conto dell'effetto fuga verso la città. Il prossimo incontro sarà con la Giunta e il Consiglio regionale.
M. S.
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di sabato 9 aprile 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
La droga e i danni:
CONFRONTO SCHIETTO
Due ore intense quelle che hanno coinvolto i ragazzi delle classi terze e quarte del liceo classico Dettori in occasione della campagna di informazione sui danni provocati dalle nuove sostanze psicoattive. Un argomento che nelle aule scolastiche è quasi tabù, nonché totalmente assente nell'ambito familiare, ma che vede un numero sempre crescente di giovani coinvolti.
Per questa ragione Maria Antonietta De Luca (del dipartimento di Scienze biomediche) e Liana Fattore (del Consiglio nazionale delle ricerche) hanno affrontato l'argomento sfruttando il materiale raccolto in alcune diapositive e replicando alle domande incalzanti degli studenti e a quelle più temperate degli insegnanti.
Si è trattato di un convegno formativo, nel quale non soltanto sono stati elencati i nomi e gli effetti delle sostanze stupefacenti ma sono stati anche analizzati tutti i problemi e le conseguenze. Ossia, i principi e i mezzi utilizzati per incoraggiare all'acquisto delle sostanze, i motivi per cui il consumo è ormai così largo, i vantaggi e gli svantaggi della legalizzazione delle droghe, l'origine naturale o sintetica e la testimonianza di alcuni episodi tragici e relativamente recenti a danno di giovani italiani coetanei degli studenti.
Il dialogo, indubbiamente schietto ma senza intenti moralizzanti, ha suscitato l'interesse degli alunni e dei docenti anche dopo la conclusione.
Angelica Grivel (studentessa liceo classico Dettori)
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 
 


4 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 9 aprile 2016 / Olbia - Pagina 37
Costruire il dialogo Convegno a Sassari sulle nuove migrazioni
I suoi spartiti sono apprezzati in tutto il mondo. Mariano Garau, compositore di Iglesias, classe 1952, la notorietà l’ha raggiunta più che in Italia all’estero. Le sue composizioni di musica corale sacra sono richieste ed eseguite nelle cattedrali e nelle basiliche di Stati Uniti, Olanda, Ungheria, Spagna, Repubblica Ceca, Brasile, Francia, Germania, Argentina, Irlanda, Australia, Canada, Austria e Belgio. L’ultimo successo è la cantata “Hildegard bambina mistica», andata in scena all’Opera Theater di Philadelphia, negli Stati Uniti. libretto è di Karen Saillant, direttore artistico dell’International Opera Theater di Philadelphia, protagoniste le voci bianche dell'International Opera Theater dirette dallo stesso Saillant, la voce del soprano Agnese Pazienti.SASSARI Dissimili (Dipartimento sardo studi identità minoranze linguistiche) propone una serie di appuntamenti su emigrati e migranti di ieri e di oggi. Il progetto ruota intorno a due cardini: il dramma “Pedru Zara” di Leonardo Sole, edito e rappresentato per la prima volta a Sassari nel 1978 e riproposto ora sia come libro sia come spettacolo, e il convegno “Oltre le parole: costruire ponti – Il dramma dei migranti oggi”, occasione di analisi dell’emergenza migranti. Scriveva Leonardo Sole (Sassari, 1934-2014), nell'introduzione a “Pedru Zara”: «È la storia di tanti emigrati sardi, che ritornano fisicamente distrutti e alienati. La sofferenza e la rabbia a lungo represse, esplodono. Ma la lucida follia di Pedru è la prima scintilla dalla quale scaturiscono la presa di coscienza e la volontà d'azione per una Sardegna profondamente diversa». Ieri pomeriggio nel palazzo della provincia Stefano Sole, docente di Lettere e critico letterario (ma anche figlio di Leonardo, autore del testo teatrale), ha presenta la ristampa anastatica 2016 (LiSeNa Editrice) di “Pedru Zara, grazie anche a letture e interventi del gruppo teatrale “S’Isciareu”, prima compagnia a rappresentare “Pedru Zara” nel 1978. E lunedì il dramma di Leonardo Sole tornerà in teatro, sul palcoscenico del Civico alle 21 (ingresso libero, portato in scena dalla compagnia Elighelandeteatro. Oggi invece, dalle 9,30 alle 13 e dalle 15,30 alle 19, nell’aula magna dell’Università, in piazza Università, si tiene il convegno “Oltre le parole: costruire ponti - Il dramma dei migranti oggi”. Interverranno: Gianfranco Bottazzi, docente di Sociologia all’Università di Cagliari; Speranza Canu della Caritas; Vittoria Casu, assessore alle Politiche educative del Comune di Sassari; Massimo Dadea, medico ambientalista; Alessandro Fiori, della Consulta per l’immigrazione; Sene Lamine, responsabile della comunità senegalese a Sassari; Simonetta Sanna, dell’Università di Sassari; Ilenia Careddu di Emergency; Gianni Manca di Amnesty; Silvana Pinna dell’ Unicef. La grave situazione dei migranti, tra trafficanti di uomini, muri e filo spinato, crea nella nostra società varie, diverse reazioni: sofferenza, indifferenza, silenzio complice. Per una vera integrazione e ospitalità sono necessari nuovi modelli di sviluppo culturale, economico e demografico. La ricerca di una nuova rinascita della nostra Sardegna, la ferma volontà ed impegno di ognuno di noi e di loro, potrebbe essere la soluzione per il nostro e il loro problema. E questa non è una utopia. Ma per passare dalle parole ai fatti, serve riflettere, conoscere, capire. E non in maniera teorica. Partendo dalla situazione reale e concreta, dai limiti e dalle possibilità d'azione e di intervento. Anche nella nostra terra. Il convegno promosso da Dissimili vuole essere un momento di incontro e di discussione, per aiutare a riflettere e agire sull’emergenza-migranti . Proposte, confronti, testimonianze da istituzioni, associazioni, comunità, scuole, università. Per un futuro possibile. Insieme.

 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 9 aprile 2016 / Ediz. Oristano - Pagina 6
Un’isola di anziani, cento comuni destinati a sparire
CAGLIARI Fra 30 anni cento comuni della Sardegna non esisteranno più. Estinti, azzerati da uno spopolamento che avanza e spazza via comunità, storie, territori, testimonianze di vita. Oggi i cento comuni sono abitati solo da anziani, i giovani sono andati via per cercare lavoro nelle città e molti di loro hanno formato la loro famiglia lontano. Pochissimi torneranno indietro, almeno sino a quando i paesi d’origine non offriranno loro buone prospettive. Il quadro dipinto dall’Anci è desolante. Il presidente Pier Sandro Scano ha descritto un isola che si svuota a partire dal cuore, dal centro del territorio che paga più del resto della Regione l’isolamento e la povertà. L’allarme. Ieri a Cagliari l’Anci ha inaugurato il primo confronto istituzionale del tavolo di lavoro sullo spopolamento. Presenti all’appuntamento sindacati, associazioni imprenditoriali e di categoria, università e rappresentanti delle banche. Il dato principale emerso, oltre al rischio sparizione per 100 comuni, riguarda l’età della popolazione: in media si registrano 200 ultra sessantacinquenni ogni 100 giovani sotto i 15 anni. Non solo: sono 287 comunità su 377 hanno subito una diminuzione di popolazione. Intere aree vivono ai margini, la periferia soffre più del resto della crisi economica. Le iniziative. L’Anci ha già stabilito la prossima tappa. L’agenda del tavolo sullo spopolamento prevede come secondo appuntamento un confronto con la Giunta e il Consiglio e con le rappresentanze parlamentari ed europee dell'isola. Dopo le amministrative di giugno sarà presentata per la firma una carta contro lo spopolamento sulla quale verrà richiesta anche la sottoscrizione da parte del Governo. Le iniziative. «La proposta di partenza – ha spiegato Scano – è cambiare la visione strategica dello sviluppo della Sardegna portando al centro dell'agenda politica sarda il tema dello spopolamento. Riteniamo sia necessario un pacchetto di decisioni operative, inserite in una strategia unica da seguire. La gente va via dalle zone interne fondamentalmente perché non c'è lavoro. Ma c'è un capitale territoriale per costruire lo sviluppo. Servono allora opportunità, servizi per le persone e per le imprese, garanzie per la salute, la scuola investimenti in tecnologie. C'è anche un problema di rapporto con lo Stato che dobbiamo rinegoziare – ha concluso Scano – l'articolo 13 dello Statuto c'è ancora e prevede accordi tra Stato e Regione per la rinascita dell'isola». Obiettivo giovani. La priorità è fermare la desertificazione attraverso i giovani. I numeri della fuga sono impressionanti: oltre 7mila hanno lasciato l’isola in cerca di un’occasione, per studiare o lavorare. Combattere lo spopolamento significa offrire loro una opportunità per ritornare a casa oppure per convincerli a non fare la valigia e costruire nell’isola il loro futuro.
 
 

 


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