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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 April 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 12 aprile 2016 / Spettacoli e Società (Pagina 42 - Edizione CA)
Recital
La prof Laura Pisano (voce e chitarra) ricorda i ’60 e le donne attraverso le canzoni
Si può insegnare la storia contemporanea attraverso le canzoni? Si può, basta una bella voce, una chitarra ubbidiente e una platea di allievi attenti. Che scopre così come nel 1972, l’anno in cui Nicola di Bari vinse a Sanremo con I giorni dell’arcobaleno , Anna Identici sia stata eliminata con una canzone che raccontava di un omicidio bianco. Era bello il mio ragazzo , un giovane operaio caduto da una impalcatura. Domenica sera Laura Pisano, ordinario di storia del giornalismo all’Università cagliaritana, l’ha cantata alla Vetreria di Pirri, spazio Fucina Teatro del Crogiuolo, durante il suo recital “Parole e musica delle donne negli anni ’60”. Il concerto della prof, che è stata allieva di Paolo Spriano e ha fatto parte dei Compagni di scena, è stata un’occasione originale per ripercorrere un decennio importante della nostra storia. La contestazione giovanile, il terrorismo, il femminismo, le leggi che hanno cambiato l’Italia: il divorzio, il nuovo diritto di famiglia, la tutela della maternità e l’interruzione volontaria della gravidanza. Seduta davanti a un tavolino, un buon vino da dessert per compagno, Laura Pisano ha alternato Gabriella Ferri a Mina, una ballata di Gualtiero Bertelli (Canzoniere Veneto) sulle miserie morali e materiali della vita all’ Ambreuse dei Gufi, storia triste di un trans-entraineuse, al De André della Canzone di Marinella . È la metà degli anni Sessanta, e le canzonette, che per Marcel Proust raccontano la realtà più della musica colta, ci propongono donne nuove, finalmente consapevoli. La bambola di Patty Pravo e Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli irrompono sulla scena musicale. Ma c’è spazio anche per quella Testarda Io , (sì, Iva Zanicchi) che Luchino Visconti volle nel suo Gruppo di famiglia in un interno , a raccontare la solitudine di una donna. E infine ancora i Gufi con Filava, filava , deliziosamente trasgressiva, perfetta per le corde dell’artista. Un incontro erotico sul treno Roma-Napoli tra un uomo (che racconta) e una donna. Dove la novità è lei, con marito e figlia ad attenderla in stazione, prima che il treno riprenda a filare.
 Maria Paola Masala
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
2 - L’UNIONE SARDA di martedì 12 aprile 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Il costo di un paziente tumorale raggiunge i 100mila euro
UN ACCORDO CON L’UNIVERSITÀ
Marco Loddo, il biologo molecolare cagliaritano trapiantato a Cambridge, componente dell’équipe universitaria che ha elaborato il test per individuare i farmaci più adatti ai tumori non ha mai spezzato le radici con la sua terra. «La Sardegna è il primo posto al mondo dove l’analisi oncologica è coperta dal Servizio sanitario nazionale. Un risparmio notevole, visto che il costo di ciascun esame costa 1.250 euro. Non solo - aggiunge Loddo - individuando in breve tempo la terapia antitumorale si possono evitare effetti collaterali e spese inutili a carico della collettività. Il costo di un paziente tumorale può arrivare anche a 100mila euro».
Ma la guerra contro il cancro non è stata ancora vinta. Gli orizzonti per arrivare alla sconfitta definitiva del tumore sono a portata di mano. «Sono in corso di definizione una serie di accordi con l’Università di Cagliari e con l’agenzia regionale Sardegna Ricerche per sviluppare la ricerca e l’implementazione clinica». (a. a.)

La scoperta di un ricercatore cagliaritano trapiantato in Inghilterra: successo nell’80% dei casi
Lotta al cancro, un test di precisione
per stanare e sconfiggere i tumori
Partiamo dalla fine: Carlo Loddo, un biologo molecolare cagliaritano, ha elaborato un test oncologico di precisione in grado di individuare il farmaco più adatto per sconfiggere i tumori. Una rivoluzione nella lotta contro la malattia del secolo, che consente di avere una terapia personalizzata, studiata singolarmente per ciascun paziente. A confermare il successo sono i numeri: con le procedure tradizionali la riuscita della cura oscilla tra il 2 e il 16 per cento. Con i nuovi test e i relativi farmaci i pazienti che riescono ad annientare o tenere sotto controllo il tumore superano l’80 per cento.
 LA RIVOLUZIONE Marco Loddo, 39 anni, da 18 vive in Inghilterra dove si è laureato in Biologia molecolare e ha conseguito il dottorato di patologia molecolare. Una passione illimitata e senza orologio per sconfiggere i tumori. Loddo fa parte dell’équipe dell’University College of London di Cambridge guidata dal professor William Gareth. Un esempio virtuoso di cervello in fuga che ha mantenuto stretti contatti con la sua città natale. In città è in fase di sviluppo un progetto con Università e Sardegna ricerca per mettere a disposizione dei sardi i test oncologici. «A Cambridge abbiamo effettuato uno studio approfondito su cancro e ricerca molecolare», spiega Loddo, «sviluppando un focus sul ciclo cellulare, sulla replicazione del Dna e sulle applicazioni cliniche». L’obiettivo dei ricercatori era individuare la terapia giusta per la patologia tumorale, consentendo di aumentare esponenzialmente le probabilità di successo della cura. «Gli oncologi dispongono di informazioni limitate per tentare di individuare quale sia, su oltre 300 farmaci anti-cancro, quello giusto per il loro paziente», aggiunge Loddo. «Esistono centinaia di tipologie di cancro, ognuna con mutazioni genetiche che rispondono in modo diverso alle cure. Nelle patologie oncologiche vengono utilizzate terapie empiriche, con il risultato che le probabilità di trovare il mix farmacologico efficace sono molto basse: tra il 2 e il 16 per cento. Il nostro test biologico - aggiunge il ricercatore cagliaritano - aiuta l’oncologo nella scelta giusta, aumentando le probabilità di prescrivere un farmaco, anche se in fase di sperimentazione clinica, efficace sino all’80 per cento».
 ONCOLOGIA DI PRECISIONE Come funziona il test e perché ha percentuali così alte di successo nella scelta del farmaco? «Per effettuare la giusta analisi abbiamo bisogno di un campione istologico di routine (che può essere spedito ai nostri laboratori anche con posta ordinaria) dal quale estraiamo il Dna e l’Rna (acido ribonucleico) . Con i due acidi nucleici riusciamo a individuare in tempi brevissimi migliaia di varianti genetiche, un’operazione impensabile sino a poco tempo fa. Successivamente la colleghiamo ai farmaci biologici che, invece di colpire tutto il Dna delle cellule, agiscono su un target: solo quelle tumorali o che hanno una mutazione». In pratica vengono presi di mira in modo preciso tutti i tumori solidi (escluse per ora leucemie e linfomi). Il test è efficace anche nei tumori diffusi e in stadio avanzato? «Sì - afferma Loddo - siamo in grado di individuare scelte terapeutiche alternative per pazienti sui quali chemioterapia o radioterapia non danno risultati soddisfacenti». E nei casi di tumori ai primi stadi? «Ancora meglio. Individuando subito il farmaco antitumorale si possono evitare effetti collaterali e spese inutili». Secondo il biologo cagliaritano il protocollo è efficace anche per il trattamento dei tumori rari o di origine sconosciuta. «Analizzando le mutazioni genetiche possiamo abbinare con precisione la terapia più appropriata». E quando il farmaco non risponde? «Nei casi di recidiva trattiamo il tumore come l’Hiv. In sostanza ne blocchiamo il decorso associandolo a mutazioni per le quali elaboriamo di volta in volta nuove terapie. La nostra è medicina personalizzata».
 DAL FUNERALE AL MATRIMONIO Marco Loddo racconta uno degli ultimi casi trattati. «Poco tempo fa abbiamo seguito una paziente di 30 anni con un tumore al seno triplo negativo metastatico. Non aveva speranze, le avevano dato un mese di vita. L’abbiamo sottoposta al test e siamo riusciti a individuare il farmaco adatto per lei». La conclusione è da fiaba. «Ha avuto una completa guarigione e ora si sposa».
 Andrea Artizzu
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
3 - L’UNIONE SARDA di martedì 12 aprile 2016 / Provincia di Oristano (Pagina 32 - Edizione CA)
TERRALBA. La novità
CORSI UNIVERSITARI
Videoconferenza con Sassari
L’Unione dei Comuni del Terralbese ha rinnovato l’adesione al progetto “Formazione a distanza” con il dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Sassari. Un progetto che permetterà agli studenti di seguire le lezioni universitarie tenute dai docenti a Sassari in videoconferenza nelle aule che hanno sede a Terralba. Con il nuovo accordo verranno potenziati i sistemi per il corso di laurea in Giurisprudenza e per quello triennale in Servizi giuridici. Un accesso più agevole e di maggiore qualità per gli studenti che avranno la possibilità di seguire l’attività didattica ufficiale del Dipartimento interagendo coi docenti così come avviene nei normali corsi. Anche una novità per l’anno accademico 2016/2017: la possibilità di ospitare nelle sedi decentrate il nuovo corso di laurea triennale in Sicurezza e cooperazione internazionale. «L’iniziativa - commenta il presidente del’Unione dei Comuni e sindaco di Arborea, Manuela Pintus - avviata da alcuni anni, ha ottenuto un riscontro favorevole tra gli studenti, e per questo motivo abbiamo voluto rinnovare per un altro triennio la convenzione e di voler investire nel potenziamento dei servizi di videoconferenza e nel rinnovo del parco tecnologico». Soddisfatto anche il sindaco di Terralba, Pietro Paolo Piras: «Sono in fase di definizione gli accordi con l’istituto Superiore di Terralba per aumentare la qualità del Piano dell’offerta formativa assicurando spazi più idonei in maggior quantità e più vicini ai naturali fruitori».
 Giacomo Pala
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
4 - L’UNIONE SARDA di martedì 12 aprile 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
MICROCITEMICO
Sanità: presentata l’Accademia del cittadino
Pazienti, Istituzioni e associazioni di volontariato uniscono le forze per migliorare l’accesso alla tutela della salute. È stata presentata ieri all’ospedale Microcitemico, e partirà oggi con la prima puntata del percorso di formazione, l’Accademia del cittadino.
Un nome provvisorio per un’iniziativa con un obiettivo chiaro: dare al cittadino un ruolo sempre più centrale e attivo nel sistema sanitario regionale, per migliorarne la qualità, l’appropriatezza e la sicurezza. «È arrivato il momento di creare un sistema che dia risposte ai cittadini, che li renda sempre più consapevoli nel confronto con un mondo complesso», ha ribadito, in collegamento da Nuoro, l’assessore regionale alla Sanità, Luigi Arru, «il dialogo alimenta la condivisione, fondamentale anche questa nel miglioramento del servizio sanitario».
Le venticinque figure selezionate seguiranno nei prossimi mesi un percorso formativo destinato a costruire una vera e propria alleanza tra professionisti, utenti e istituzioni sanitarie. «Le giornate approfondiranno i temi della ricerca clinica ed epidemiologica, della qualità e sicurezza delle cure», ha spiegato Rita Pilloni, risk manager dell’assessorato della Sanità, «i cittadini saranno anche coinvolti in attività condivise come gli audit nella costruzione di sistemi di valutazione e compiranno visite nei reparti dell’Azienda ospedaliero-universitaria». Il tutto, per entrare dietro le quinte, conoscere meglio i meccanismi della sanità e aiutare i suoi attori a renderla sempre più vicina al paziente.
Clara Mulas
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
5 - L’UNIONE SARDA di martedì 12 aprile 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
LONGEVITÀ. Castello
Invecchiare in salute: un convegno
“Invecchiamento attivo e di successo in un’ottica bio-psicosociale” è il tema delle due giornate internazionali di studio che venerdì e sabato (inizio alle 9) si svolgeranno a Palazzo Regio. Il progressivo aumento di anziani, che dal 2050 supererà le altre fasce della popolazione, impone riflessioni di carattere sanitario, sociale ed economico. La Comunità mondiale della Longevità, diretta da Roberto Pili, che ha organizzato l’incontro, rappresenta un network internazionale di studiosi e ricercatori del campo dell’invecchiamento sano, attivo e di successo. Nelle giornate di studio, sarà descritto lo stato dell’arte sulle conoscenze sui modelli concettuali dell’invecchiamento attivo, di successo e positivo, e saranno presentate esperienze di buona prassi. Relatori di rilevanza internazionale e nazionale si alterneranno negli interventi.
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
6 - L’UNIONE SARDA di martedì 12 aprile 2016 / Spettacoli e Società (Pagina 42 - Edizione CA)
Musica e archeologia: conferenza-concerto in Australia dei Tenores di Neoneli
Tour mondiale con Sos Gigantes
Su primu gigante , Mont’e Prama , Sa matessi die e Sos Gigantes sono le quattro canzoni che hanno accompagnato i tenores di Neoneli nella loro terza trasferta in Australia, il 28 e il 29 marzo scorso.
Nel quarantesimo anno di attività artistica il quartetto ha compiuto un importante viaggio dal punto di vista artistico e culturale. «Il progetto si chiama “Back to the future” e vuole, attraverso gli strumenti più moderni, fare luce sul passato», ha spiegato il ledear dei tenores di Neoneli, Tonino Cau. «Uno spettacolo che nasce dalla collaborazione con il professor Gaetano Ranieri, a cui si deve una parte dei ritrovamenti nel sito archeologico e una mappatura di numerosi ettari che il georadar ha radiografato e a Fausto Zanda, presidente del circolo dei sardi di Brisbane».
Protagonisti del progetto? Gli emigrati sardi portatori attivi di divulgazione storico-scientifica e culturale attraverso le bellezze, in questo caso archeologiche ed etnofoniche, della Sardegna.
Due le conferenze spettacolo: «la prima si è tenuta il 28 marzo nel circolo dei sardi di Brisbane», ha raccontato Cau. «La seconda il giorno dopo all’Università del Queensland, polo frequentato da trentasemila studenti». In entrambi gli appuntamenti è stato Ranieri a compiere un viaggio (aiutato anche dal materiale multimediale) nella magia del mondo nuragico fino ad arrivare a Mont’e Prama, che coi suoi “giganti” è oggi uno dei siti più interessanti dell’intera Europa.
Sono stati i tenores di Neoneli ad accompagnare la presentazione con quattro canti scritti per l’occasione e musicati con i ritmi di “Sa Seria”, “Passu Torrau” e “Ballu Tundu”. «Ancora una volta abbiamo dimostrato come il canto millenario dei nostri pastori può essere uno straordinario mezzo divulgativo» ha sottolineato Cau.
«Abbiamo lasciato a Brisbane non solo il ricordo, ma anche la testimonianza scritta dei nostri brani che parlano di una Sardegna scrigno di una cultura unica al mondo dove tutto parla».
Il canto dei tenores continuerà il suo viaggio anche dopo l’Australia. Prossima tappa per le quattro voci maschili saranno Chicago, dove il quartetto sarà ospite a settembre del Festival della città di Chicago, subito dopo sarà la volta di New York e di San Pietroburgo.
 Simona Arthemalle
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
7 - L’UNIONE SARDA di martedì 12 aprile 2016 / Provincia Medio Camp (Pagina 27 - Edizione CA)
SAN GAVINO. La proposta dei commercianti per rivitalizzare il centro storico
«Subito il doppio senso di marcia in via Roma»
Rilanciare il commercio in via Roma, un tempo il salotto buono del paese, con il doppio senso di marcia.
È questa la proposta di molti commercianti e cittadini per rivitalizzare il cuore del paese ormai diventato un deserto. «Chiediamo il ripristino del doppio senso - spiega Pietro Atzori, titolare di un bazar in via Santa Croce a due passi da via Roma - la gente non passa più nel paese, ma arriva alla nuova stazione o all’ospedale solo dalla circonvallazione. Bisogna rimettere in moto il centro storico in profonda crisi: la soluzione è realizzabile e non ha nessun costo per le casse del Comune».
Ci crede anche la fiorista Tiziana Putzolu: «Sono favorevole al doppio senso. In questo modo i negozi avranno più visibilità». Sulla stessa linea l’imprenditore Gavino Floris: «Il doppio senso potrebbe favorire l’ingresso in via Roma da parte di chi arriva da Guspini, Villacidro e Gonnosfanadiga. Il problema è che oggi a San Gavino molte attività commerciali sono morte e si sono spostate a Sanluri o a Villacidro. per rilanciare il settore si potrebbe partire da altre proposte come l’apertura posticipata dalle 10 fino alle 23 o l’orario continuato anche nel pomeriggio». Il problema è un altro per Antonio Contu, commerciante in pensione: «Il vero nodo è la mancanza di lavoro e i negozi chiudono perché la crisi è sempre più forte. In più con la nuova stazione le persone che transitavano in via Roma percorrono ora solo la circonvallazione intorno al paese senza passare per il centro». Intanto l’amministrazione comunale guarda al futuro e non crede che il doppio senso sia la soluzione di tutti i problemi: «Ora partiamo con uno studio e una analisi - spiega l’assessore Stefano Musanti - fatta dall’Università di Cagliari sul dimensionamento del piano urbano in modo da regolamentare il traffico delle auto».
 Gigi Pittau
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
8 - L’UNIONE SARDA di martedì 12 aprile 2016 / Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
LO STUDIO. Il Medio Campidano e l’Ogliastra relegati in coda alla classifica
SARDEGNA SEMPRE PIÙ POVERA
Indagine Istat: un crollo dei redditi tra il 2010 e il 2014
I redditi reali certificati dalle ultime dichiarazioni (del 2014) mostrano un’Isola in grave difficoltà: dal 2010 i sardi hanno perso dal 3 a oltre il 4% del loro potere d’acquisto, con punte preoccupanti nel Nuorese e una tendenza allarmante anche a Cagliari. La classifica delle province più povere è guidata dal Medio Campidano, seguita dall’Ogliastra. Conti del Sole 24 Ore, che ha elaborato i dati del dipartimento delle Finanze e dell’Istat. Quelli peggiori sono a Nuoro (-4,2%), Oristano e Sassari (-4%). Per quanto riguarda le cifre, il Medio Campidano, con 18.488 euro l’anno in media per contribuente, si conferma maglia nera d’Italia.  A PAGINA 3

Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
I dati dell’Istat, confronto tra il 2010 e il 2014: è segno meno in quasi tutto il Paese
UN’ISOLA SEMPRE PIÙ POVERA
Il crollo dei redditi: il Medio Campidano è ultimo in Italia
Negli ultimi anni la vostra busta paga è diventata più pesante? Non fatevi ingannare, perché anche se a fine anno trovate un segno più nella casella dei guadagni, sappiate che in molti casi quell’aumento viene azzerato dall’inflazione. E facendo bene i conti vi accorgerete di aver perso per strada qualche centinaio di “veri” euro. Insomma, la crisi c’è ancora tutta e lo testimonia il crollo dei redditi reali certificato dalle ultime dichiarazioni, quelle del 2014, che mostrano un’Isola in grave difficoltà: dal 2010 i sardi hanno perso dal 3 a oltre il 4 per cento del loro potere d’acquisto, con punte preoccupanti nel Nuorese e una tendenza allarmante anche a Cagliari. E per giunta la classifica delle province più povere è guidata dal Medio Campidano, subito seguita dall’Ogliastra.
 LA CLASSIFICA A fare i conti dei contribuenti ci ha pensato Il Sole 24 Ore , che ha elaborato di dati del dipartimento delle Finanze e dell’Istat (i redditi considerati sono quelli delle addizionali, che offrono un panorama completo dei territori). Partiamo dai dati generali, che tengono conto di alcune piccole correzioni, dall’aumento minimo delle agevolazioni fiscali all’effetto del bonus Irpef di 80 euro. Soffre il Mezzogiorno, che perde ancora terreno, ma non se la passa bene neanche il Nord. Solo due province, Mantova e Bergamo, sono riuscite a sorpassare l’aumento dei prezzi a suon di guadagni. Ma anche i ricchi piangono se è vero che Milano (primo reddito d’Italia con 31.212 euro) e Roma (secondo con 28.931 euro) fanno segnare un calo rispettivamente del 2,5 e del 3,2%. Un dato in linea con la media nazionale (-2,7% ottenuto mettendo insieme una crescita nominale del 4,3% e un’inflazione del 7,2%) per un reddito annuo che tocca i 24.240 euro, cifra più alta di quella di tutte le province dell’Isola. Tengono meglio le realtà del Nord, con Mantova che addirittura registra un +1,3% e Bergamo (+0,2%) ma anche con le eccezioni Siena, Imperia e Aosta, negli ultimi posti della graduatoria. Si allarga il divario con il Sud, con le sole buone performance di Brindisi e Barletta-Andria-Trani (all’undicesima e quattordicesima piazza).
 LA SARDEGNA Tutte le province sarde figurano nella metà più colpita dalla crisi. I dati peggiori sono quelli di Nuoro (-4,2%), Oristano e Sassari (-4%). Calo deciso anche per Gallura e Cagliari (-3,6%), mentre il Sulcis Iglesiente - una terra già affossata dalla recessione - perde “solo” il 3,1 per cento. Brutte notizie arrivano dalla classifica dei redditi. Il Medio Campidano, con 18.488 euro l’anno in media per contribuente, si conferma maglia nera d’Italia, superato di un soffio dall’Ogliastra, penultima con circa duecento euro in più, e preceduto di qualche posizione anche da Nuoro (19.322 euro). Male, malissimo anche Carbonia-Iglesias, Olbia-Tempio e Oristano, tutte oltre la novantesima posizione. Tra le prime 35 figura solo Cagliari (23.534 euro) che stacca di una quarantina di posizioni Sassari, ferma a poco più di 20mila euro. Il crollo dei redditi si ripercuote ovviamente anche sulle entrate del Fisco. Nell’Isola l’aliquota reale - il rapporto tra quanto viene dichiarato e l’Irpef nazionale, regionale e comunale - non supera mai il 20 per cento, con punte massime in Gallura (19,5%) e minime nel Medio Campidano, dove l’imposta incide per appena un sesto dei redditi. Un dato ben più basso della ricca Monza, dove va via con l’Irpef quasi un quarto dei guadagni. Per la Sardegna l’Italia resta ancora lontana.
 Alessandro Ledda
 
L’UNIONE SARDA di martedì 12 aprile 2016 / Edizione CA - Pagina 3


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LA NUOVA SARDEGNA
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 12 aprile 2016 / Oristano - Pagina 20
L’Unione dei Comuni terralbese online con l’Università di Sassari
 TERRALBA Studiare all’università ma a due passi da casa: il servizio di formazione a distanza diventa più ricco. Prosegue infatti il progetto dell’Unione dei Comuni del Terralbese per l’università telematica realizzato in collaborazione con l’Università di Sassari. L’Unione dei Comuni ha rinnovato infatti l’adesione al progetto “Formazione a distanza” con il Dipartimento di Giurisprudenza dell’Ateneo sassarese, con l’aggiunta di nuovi corsi. Grazie a questo progetto gli studenti potranno seguire le lezioni universitarie tenute dai docenti a Sassari in videoconferenza nelle aule che hanno sede a Terralba. Questo nuovo accordo prevede il potenziamento dei sistemi di videoconferenza del corso di Laurea Magistrale in Giurisprudenza e corso di Laurea triennale in Servizi Giuridici. La convenzione consentirà un accesso più agevole e di maggiore qualità agli studenti che avranno così la possibilità di seguire l’attività didattica ufficiale del Dipartimento interagendo con i docenti così come avviene con i normali corsi che prevedono le lezioni frontali. Per il prossimo anno accademico 2016/2017 la novità è rappresentata dalla possibilità di ospitare nelle sedi decentrate, un nuovo corso di laurea triennale in Sicurezza e Cooperazione Internazionale. «L’iniziativa, avviata alcuni anni fa, ha ottenuto un riscontro favorevole tra gli studenti –, ha dichiarato Manuela Pintus, presidente dell’Unione dei Comuni e sindaco di Arborea –. Per questo motivo i sindaci dell’Unione dei Comuni hanno confermato di voler rinnovare per un altro triennio la convenzione e di voler investire nel potenziamento dei servizi di videoconferenza e nel rinnovo del parco tecnologico». La possibilità di ospitare i corsi di formazione a distanza permette anche agli studenti residenti nei centri più distanti dalle sedi universitarie di ottenere un accesso più agevole a tutti i servizi e agli insegnamenti che l’Università può offrire. «Sono in fase di definizione anche gli accordi con l’Istituto di Istruzione Secondaria Superiore di Terralba – sottolinea Pietro Paolo Piras, sindaco di Terralba – per aumentare la qualità del Piano dell’Offerta Formativa assicurando spazi più idonei in maggior quantità e più vicini ai naturali fruitori». L’offerta formativa verrà presentata durante un evento sulla formazione e l’orientamento dedicato agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori in programma per il 13 e 14 maggio ad Arborea, organizzato con il patrocinio dell’Unione dei Comuni del Terralbese. Cristina Diana
 
 

LA NUOVA SARDEGNA
 
10 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 12 aprile 2016 / Ediz. nazionale - Pagina 20
L’Unicusano sbarca in città
e apre un learning center
SASSARI Sbarca in città l’Università degli Studi Niccolò Cusano che ha istituito il Learning Center sito in via Giorgio Asproni 15. Unicusano è un’università on line, con diecimila iscritti a livello nazionale, e nella sua sede sassarese gli studenti hanno la possibilità di comunicare di persona con un consulente preparato che fornisce loro l’assistenza necessaria. La didattica tradizionale, insomma, viene affiancata dall’utilizzo della piattaforma e-learnig che offre vantaggi di frequenza anche agli studenti lavoratori. «Lo studente viene guidato a riconoscere le proprie esigenze e attitudini per poter giungere a una scelta consapevole e adeguata per quanto riguarda l’orientamento universitario – affermano i responsabili del centro sassarese –. Inoltre, se lo studente ha già una carriera accademica pregressa o un’esperienza lavorativa attinente al percorso formativo che ha intenzione di intraprendere, può ricevere l’aiuto necessario per richiedere una valutazione gratuita per il riconoscimento dei crediti formativi universitari (Cfu). Questo permetterà allo studente di non veder vanificati i sacrifici già compiuti, riducendo quindi il carico di studio ancora da effettuare». Al momento dell’iscrizione gli studenti possono usufruire di un sostegno concreto ed esperto da parte dei consulenti per la compilazione della domanda di immatricolazione e per l’invio di quest’ultima alla facoltà di competenza. L’Università degli studi Niccolò Cusano è una università pubblica istituita dal MIUR nel 2006. La sede istituzionale si trova a Roma . Per maggiori informazioni: dottoressa Caterina Lippi, Learning Center Sassari, cell. 320.86.83.549; tel 079.49.20.630; sassari@unicusano.it; center.unicusano.it/sassari.
 

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