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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
10 April 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di domenica 10 aprile 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 26 - Edizione CA)
COMUNE. Dagli anni del dominio Dc alle Giunte della seconda Repubblica di Delogu, Floris e Zedda
TUTTI I SINDACI DI PALAZZO BACAREDDA
La politica cittadina che guarda al voto di giugno governa umori contrastanti. Partiti e liste civiche (Lobina, Matta, Casu, Martinez, Agus) stanno tentando di rappresentare le difficoltà dei cagliaritani e dai programmi in fase di scrittura scaturiranno le possibili soluzioni. Attendersi formule magiche sarebbe sbagliato, velleitario proporle: ma se il lavoro (per dire) non lo si crea in pochi giorni, è legittimo aspettarsi che si mettano in campo politiche virtuose che creino condizioni favorevoli al generale sviluppo della città. Se da un lato il centrosinistra promette completare la programmazione avviata dalla Giunta Zedda, dall'altro il centrodestra sembra riorganizzarsi (almeno idealmente) attorno al movimento civico guidato da Piergiorgio Massidda. Ieri Il candidato sindaco di #CA_mbia Pierpaolo Vargiu, «rammaricato» per il «no» di Massidda alle primarie, ha deciso di convocare gli stati generali di #CA_mbia per domani. Vargiu: «Qualunque scelta prenderemo sarà nell'interesse della città».
All'interesse della città hanno certo pensato i sindaci del periodo repubblicano: da Luigi Crespellani (1946-1949) a Zedda (sindaco in carica), Cagliari ha avuto 15 primi cittadini della Dc, tre della sinistra (oltre Zedda i socialisti Ferrara e Dal Cortivo), un sardista (Michele Columbu), uno di An (Mariano Delogu, due consiliature con il Polo del Buon Governo e con il Polo per le Libertà) e un sindaco di Forza Italia (Emilio Floris, due consiliature con la Casa delle Libertà).
Pietro Picciau
 
Bachisio Scarpa (Dc)
1980-1981: un professore fra i banchi del Consiglio
Professore prestato alla politica, Bachisio Scarpa (Bolotana, 7 marzo 1931 – Cagliari, 3 agosto 2007) è stato sindaco per un anno: dal 1980 al 1981. Unì un'eccellente carriera universitaria (fu docente di Igiene) con la vita di amministratore, prima come consigliere poi come primo cittadino. Dopo la laurea in Medicina iniziò la carriera universitaria. Professore straordinario di Igiene e microbiologia, è stato docente in Microbiologia dal 1960 al 1970 e in Virologia dal 1970 al 1973. Fu, dal 1976 al 1979, anche prorettore dell'Università di Cagliari e ricoprì la carica di direttore dell'istituto di Igiene e del laboratorio di Epidemiologia dell'ateneo.
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di domenica 10 aprile 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 30 - Edizione CA)
INCONTRI E MOSTRA. Fino a sabato 16
In ricordo del fotografo Dondero

“Incontri sul fotogiornalismo in ricordo di Mario Dondero” è l'iniziativa in programma fino a sabato prossimo in ricordo del fotografo e giornalista scomparso quattro mesi fa a 87 anni. L'appuntamento è organizzato dalle associazioni “Chourmo/Marina Cafè Noir” e “Tusitala” e dal dipartimento di Storia, beni culturali e territorio dell'Università. Mercoledì alle 16 nell'aula magna del Dipartimento (via Trentino) si terrà un seminario pubblico su “Fotografia e paesaggio” con gli studenti del corso di Geografia del paesaggio e dell'ambiente. Presente il fotografo e storico della fotografia Uliano Lucas, che venerdì alle 18 alla Mem presenterà il suo volume “Storia del Fotogiornalismo” con Max Solinas, photoeditor dell'Unione Sarda, Raffaele Cattedra e Luciano Marrocu, docenti dell'Università. Chiusura sabato alle 21 al Caffè Savoia con il ricordo di Lucas su Dondero.
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di domenica 10 aprile 2016 / Provincia di Oristano (Pagina 50 - Edizione CA)
CABRAS. Firmato il contratto col Ministero: due mesi di lavoro
GIGANTI, SI TORNA A SCAVARE
Alla ricerca di un tempio
Ora il mistero si nasconde sotto un dosso. Un cumulo di pietre che potrebbe svelare un nuovo pezzo di storia. Un altro tesoro che a breve verrà portato alla luce, l'ennesimo dopo i tantissimi reperti scoperti nel Sinis e ora in mostra al museo di Cabras e Cagliari. Si concentreranno proprio su questo gli archeologi che stanno per ritornare nella collina di Mont'e Prama. Questa volta però non si cercano Giganti, tanto meno scheletri, ma parti di un edificio di epoca nuragica. Almeno così sostengono gli studiosi che lavoreranno a monte della zona recintata, dove è ben visibile quell'enorme dosso ricoperto da pesanti massi e vegetazione. É la zona più alta all'interno dell'area di scavo.
IL DOSSO Gli esperti lo definiscono un raggruppamento di sassi anomalo. Per questo hanno deciso di spostare prima tutte le pietre e poi scavare sino a quando la terra non svelerà qualcosa. «Questa volta non è il geo radar che ci dice di lavorare in questa precisa direzione, ma i nostri occhi e la conoscenza del territorio - tiene a precisare Alessandro Usai, archeologo della Soprintendenza e supervisore del lavoro di scavo - sotto quel dosso potrebbero esserci pezzi interessanti di qualche edificio antico. Un modo per capire qualcosa in più sulla necropoli».
GLI SCAVI I lavori partiranno a breve, tra circa un mese. Pochi giorni fa è stato firmato un nuovo contratto tra il ministero dei Beni Culturali e la cooperativa Archeosistemi di Reggio Emilia per utilizzare le ultime risorse disponibili del progetto Arcus: «Dei 250 mila euro iniziali ne abbiamo a disposizione ancora 40 mila che derivano dal ribasso d'asta - spiega Usai - ci basteranno per operare almeno due mesi. Il nostro obiettivo è sempre lo stesso: scoprire per conoscere».
LE UNIVERSITÀ Subito dopo il timone passerà nuovamente alle Università di Cagliari, Sassari e Oristano, le stesse che due anni fa ripresero il lavoro di ricerca dopo l'ultima campagna di scavo avvenuta nel 1974, quando furono scoperte le prime statue nuragiche. Questo grazie ai 450 mila euro messi a disposizione dalla Fondazione Banco di Sardegna, da utilizzare in 3 anni: «Oltre agli archeologi delle Università sarde ci saranno anche quattro detenuti del carcere di Massama - conclude Usai -, come avvenne nell'estate del 2014».
Sara Pinna
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di domenica 10 aprile 2016 / Cronaca di Nuoro (Pagina 51 - Edizione CA)
Nuoro e dintorni
I progetti Innovativi di laureati e diplomati

Un settore in fermento dove piovono anche risorse. I due bandi del Psr (Piano sviluppo rurale) misura 112 primo insediamento in agricoltura dell'anno 2009 e 2012 nel Nuorese non sono passati sottotraccia. Le domande approvate sono state 312 nel 2009 e 204 nel 2012, a queste si sommano le 54 dell'Ogliastra nel 2009 e le 43 del 2012. «L'agricoltura non è più vista come un ripiego - evidenzia il presidente della Coldiretti provinciale Simone Cualbu -. Lo conferma anche la grande attesa che c'è per il nuovo piano di sviluppo rurale. I tanti giovani che vengono nei nostri uffici, molti dei quali diplomati e laureati, hanno progetti concreti e idee innovative. Vogliono sfruttare l'opportunità del primo insediamento per realizzare i propri progetti rurali e non per prendersi semplicemente i 35 mila euro (50 con il pacchetto giovani)». Buone nuove anche dall'università. Dal 2008 all'anno accademico in corso le matricole nella facoltà di Agraria sono passate da 203 a 323. ( l. u. )
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di domenica 10 aprile 2016 / Quartu Sant'Elena (Pagina 31 - Edizione CA)
Corte d'Appello
Truffa alla Asl: assoluzione per manager e medici
Dopo il primo grado, l'Appello: il professore di Neurochirurgia Alberto Maleci, il docente di Ortopedia Claudio Velluti e l'ex amministratore legale della casa di cura Policlinico Città di Quartu Antonio Macciotta sono stati assolti con formula piena (il fatto non sussiste) anche nel processo di secondo grado dall'accusa di aver truffato la Asl perché, in quanto professori universitari, Velluti e Maleci secondo il pm non avrebbero potuto svolgere la libera professione in strutture accreditate con il servizio sanitario nazionale, come invece avevano fatto. Già il giudice monocratico, accogliendo le tesi degli avvocati difensori Francesco Atzori, Massimiliano Ravenna e Mariano Delogu, aveva stabilito che medici e manager non avevano provocato danni alle casse pubbliche chiedendo il rimborso per gli interventi di chirurgia ortopedica eseguiti come liberi professionisti. Ora anche il collegio d'appello ha messo la firma sulla stessa valutazione.
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di domenica 10 aprile 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 28 - Edizione CA)
BUONCAMMINO. La città rende omaggio allo scrittore, giornalista e storico
ECCO PIAZZA FERNANDO PILIA
Folla di vip ieri per la cerimonia di inaugurazione
Per tutti era il professore. Ma Fernando Pilia era anche altro. Molto altro. Di certo uno scrittore, di sicuro un giornalista, di quelli che raccontano storie, persone, uomini e donne di Sardegna. Perché l'Isola, Pilia, l'aveva nel cuore e nella mente, tenuta stretta nei suoi pensieri e nella sua immensa voglia di narrarla e farla conoscere a parecchie generazioni di studenti, ai suoi alunni della “Tuveri” di via Venezia dove aveva per decenni insegnato italiano, latino, storia.
Nato a Esterzili nel 1927, morto a Cagliari nel febbraio del 2003, la Sardegna l'aveva raccontata nei suoi libri, nei suoi articoli, nelle trasmissioni in Rai, da dietro la scrivania delle medie o al corso per laureandi in Archeologia, lasciando in eredità migliaia di lavori che spaziavano dall'etnografia all'antropologia.
Così ieri, alle cerimonia di intitolazione della nuova piazza cagliaritana lungo il viale Buoncammino che d'ora in avanti porterà il suo nome, in tanti non hanno voluto rinunciare ad esserci. Amici stretti o semplici conoscenti. Colleghi ed ex alunni. E poi loro, i politici della città, i candidati in corsa alle urne che non hanno smesso di controllarsi a vicenda, spiandosi a distanza per cercare di carpirne le mosse e perché no, anche le parole. Guardandosi a volte in cagnesco, quasi sempre ignorandosi. Capilista o aspiranti consiglieri.
Massimo Zedda, in quanto sindaco, doveva per forza esserci. È stato lui a strappare il drappo rosso e liberare la targa di marmo col nome di Fernando Pilia. E c'era Piergiorgio Massidda, il suo più diretto avversario. Così come il giornalista candidato sindaco, Paolo Matta. E poi il consigliere di Forza Italia Edoardo Tocco, gli assessori Mauro Coni e Paolo Frau, l'avvocato ed ex sindaco Mariano Delogu, l'ex assessore provinciale alla Viabilità, Paolo Mureddu. Non è voluta mancare l'ex assessore della Giunta Floris, Ada Lai. E neppure l'assessore regionale Massimo Deiana, l'attore Massimo Medda, gli studenti della scuola Alfieri.
E Giacomo Cao, presidente del Distretto aerospaziale sardo e docente universitario di principi di ingegneria chimica, preso di mira recentemente su manifesti e accusato di troppa vicinanza con i militari.
Tutti loro conoscevano Fernando Pilia. Un po' come il resto di Cagliari, la città che aveva prima accolto il giovane studente universitario arrivato da Esterzili e poi ne era diventata la sua città che ieri gli ha reso il giusto omaggio. Il Comune ha voluto dedicare la nuova piazza al professore, a quel docente rigoroso più che severo, capace di rugosità ma anche estrema dolcezza, affetto.
Era una “penna vagabonda”, Pilia. Come il titolo del libro di Virgilio Lilli che imponeva ai suoi studenti.
Insegnava le lettere, spiegava e faceva amare la Sardegna.
È stato il sindaco Massimo Zedda a scoprire la targa in piazza Fernando Pilia. Tra gli applausi. Ed è stata la sindaca di Esterzili, Giovanna Melis (il paese di cui era stato lui stesso primo cittadino), a rimarcare il forte sentimento che ancora oggi il piccolo centro della Barbagia di Seulo conserva per il professore.
Andrea Piras
 
 
7 - L’UNIONE SARDA di domenica 10 aprile 2016 / Provincia di Nuoro (Pagina 53 - Edizione CA)
Nuoro
Scende in campo il comitato del no alla riforma costituzionale

Muove i primi passi il comitato nuorese che contesta la riforma costituzionale. Il 21 aprile il primo incontro pubblico, all'Exmè in piazza Mameli a Nuoro, con Andrea Pubusa, docente di diritto amministrativo all'università di Cagliari, e il giornalista Marco Ligas. Nel gruppo promotore una trentina di persone: ex sindaci come Lucia Chessa e Chiara Onnis di Austis, Tore Lai di Gavoi, Tore Podda di Orotelli, sindaci in carica come Daniela Saggia di Onifai, avvocati come Giovanna Angius e Claudio Solinas, giovani e universitari come Gianni Ragaglia, già presidente dell'associazione degli studenti forestali di Nuoro, insegnanti come Maria Domenica di Patre, leader della Gilda. «Il comitato - spiegano - è aperto alla partecipazione di tutti, finora più che gli amministratori sono stati coinvolti rappresentanti di varie categorie e professioni, faremo incontri in tutti i territori della provincia».
Le ragioni della mobilitazione richiamano quelle del no alla riforma costituzionale che nei prossimi giorni è in Senato. «Crediamo che questa riforma - spiega Lucia Chessa - sia quanto di più grave sia successo dal 1948 in poi, perché trasforma la democrazia in uno stato centralista, quindi autoritario. C'è uno sbilanciamento dei poteri verso il capo del Governo mentre viene marginalizzato il Parlamento».
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 
 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 10 aprile 2016 / Prima pagina
LE LOW COST PER SALVARE L’UNIVERSITÀ
di EUGENIA TOGNOTTI
A su toppu s'ispina, allo zoppo la spina. Viene in mente questo suggestivo proverbio popolare considerando il sovrappiù di effetti negativi che l'abbandono di Alghero da parte della Ryanair può, potrebbe, comportare per l'Università di Sassari. Già “azzoppata”, come altri atenei meridionali, dalla scarsità delle risorse, dal drastico ridimensionamento di quello che si chiama il Fondo di Funzionamento Ordinario, collegato al numero degli studenti, la cui tendenza al calo è rafforzata dalla massiccia emigrazione studentesca verso Università dI aree più avanzate del Paese. CONTINUA A PAGINA 17

Ediz. nazionale - Pagina 17
Il possibile addio di Ryanair nuovo colpo all’Università
A su toppu s'ispina, allo zoppo la spina. Viene in mente questo suggestivo proverbio popolare considerando il sovrappiù di effetti negativi che l'abbandono di Alghero da parte della Ryanair può, potrebbe, comportare per l'Università di Sassari. Già 'azzoppata', come altri atenei meridionali, dalla scarsità delle risorse, dal drastico ridimensionamento di quello che si chiama il Fondo di Funzionamento Ordinario, collegato al numero degli studenti, la cui tendenza al calo, in parte fisiologico in un'isola a bassa natalità, è rafforzata dalla massiccia emigrazione studentesca verso Università delle aree più avanzate del Paese, in grado di offrire opportunità di accesso al mondo del lavoro. La buona riuscita dell'ultimo vertice sul futuro dell'aeroporto di Alghero tra i vertici del ministero dei Trasporti, Ryanair e la Regione; così come le soluzioni proposte, tra cui quella di un provvedimento straordinario per le regioni insulari, avanzata del presidente della Regione Francesco Pigliaru, fanno sperare nell'ottimismo della volontà dei 'negoziatori' istituzionali circa le possibilità - e non in tempi biblici - di uno sbocco positivo. Cosa che eviterebbe all'Università la 'spina' del divorzio tra Ryanair e la Sardegna. Che non preoccupa solo per l'inevitabile ricaduta dell'impoverimento del territorio e del suo tessuto produttivo sulla più alta istituzione educativa, per limitarci a questo aspetto, non certo secondario del problema. Ma che inquieta anche per il venir meno delle grandi potenzialità di crescita che la presenza di un vicino aeroporto e di un collegamento low cost assicura e assicurerà all'Ateneo turritano su molti piani, con lo stabilire un ponte tra l'isola, il resto d'Italia e l'Europa, in vista di un progresso del processo di internazionalizzazione avviato. Del suo valore strategico testimonia, semmai ce ne fosse bisogno, il caso dell'Università di Bergamo per la quale si è aperto un nuovo capitolo da quando Ryanair vola nel vicino aeroporto, di Orio al Serio, a 5 km di distanza dal centro di Bergamo e a 50 dal centro di Milano. Con mille stranieri su un totale di sedicimila studenti; sei corsi in inglese, divisi nelle tre aree di economia, management e turismo, si avvantaggia dei collegamenti quotidiani con Trapani, Lametia Terme, Cagliari, Brindisi, cosa che consente agli studenti residenti in altre regioni di tornare a casa per il fine settimana, con la modica spesa di 25 euro, una manciata di euro in più rispetto al costo del biglietto Sassari-Cagliari, 2 ore e più di viaggio. Mentre parecchi visiting professor sono messi nella condizione di fare lezione la mattina e tornare la sera nel loro Paese. L'università non è più la torre d'avorio che è stata per lunghi secoli. Nel primo Ottocento, il fisiologo torinese Luigi Rolando, autore del fondamentale "Saggio sopra la vera struttura del cervello", studia e fa ricerca nell'Ateneo turritano, del tutto isolato e "separato da ogni commercio scientifico", per riprendere le sue parole, in un tempo in cui i professori piemontesi diretti a Sassari per insegnare Anatomia e Materia medica dovevano affrontare una traversata di giorni per giungere a Cagliari e, da qui, ad Alghero. Il futuro dell'Università di Sassari dipende in qualche misura (anche) da Ryanair e da quello che si riuscirà a fare per superare il condizionamento dell'insularità e il problema dei trasporti. C'è da augurarsi che - accantonando, per una volta, divisioni, contrasti, sfiducia - le istituzioni, i gruppi politici, il mondo dell'imprenditoria, i sindacati, le forze sociali e culturali combattano la battaglia Ryanair mettendo in conto le esigenze di sviluppo dell'Università e quelle del territorio: la Sardegna non può essere destinata a diventare (a tornare ad essere?) l'isola più isola del Mediterraneo.


9 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 10 aprile 2016 / Ediz. Oristano - Pagina 20
Quattro giorni per decidere il futuro
SASSARI Martedì mattina si aprirà la tredicesima edizione delle “Giornate dell’Orientamento dell’Università di Sassari”. Lo slogan di quest’anno è “Il tuo prossimo traguardo”, confermato l’hashtag ufficiale #traguardouniss. Appuntamento alle ore 9 nel complesso didattico scientifico di via Vienna. La manifestazione andrà avanti fino a venerdì 15 aprile, tra le 9 e le 14. I tredici dipartimenti dell’ateneo metteranno in mostra i propri corsi, i servizi, le attività di ricerca, gli sbocchi professionali, le carriere e tutte le indicazioni per raggiungere la laurea all’Università di Sassari. «L’Ateneo – si legge in una nota – aprirà le porte a studenti e docenti degli istituti superiori dell’isola per accogliere le future matricole e facilitare un primo contatto con la realtà universitaria. È prevista la partecipazione di circa cinquemila ragazzi di oltre 40 istituti di istruzione secondaria superiore già accreditati e provenienti da tutta l’isola». Le giornate saranno animate dalla presenza degli stand informativi dei dipartimenti dell’Ateneo (le ex facoltà), che hanno preparato una serie di eventi collaterali. Nella mattinata di apertura ci sarà un concerto degli studenti del Conservatorio “L. Canepa”: a partire dalle 11 l’esibizione del “SaXari Ensemble”, ottetto di saxofoni. . Venerdì 15 aprile il rettore Massimo Carpinelli incontrerà le famiglie nell’aula magna A del complesso didattico di via Vienna. Il rettore darà il benvenuto e illustrerà i cambiamenti avvenuti negli ultimi vent’anni nell’università italiana. Saranno presentati i corsi, i servizi e l’organizzazione dell’Ateneo di Sassari. In conclusione, è previsto un dibattito. « Alle Giornate dell’Orientamento – proseguono all’Università – saranno presenti gli stand di Agraria , Architettura, Design e Urbanistica, Chimica e Farmacia, Giurisprudenza , Medicina e Chirurgia, Medicina veterinaria, Scienze della natura e del territorio, Scienze economiche e aziendali, Scienze politiche, Scienze della comunicazione e Ingegneria dell’informazione, Storia, Scienze dell’uomo e della formazione, Scienze umanistiche e sociali, Centro Linguistico d’Ateneo». Ci saranno inoltre gli stand dell’Ufficio orientamento e Servizio OrientAzione; dell’Università di Cagliari, di Erasmus, della Commissione d’Ateneo per le problematiche degli studenti disabili, Servizi bibliotecari, Centro Universitario Sportivo, gli istituti di Alta Formazione: Accademia di belle arti e Conservatorio di musica "L. Canepa"; le istituzioni: Comune di Sassari (Informagiovani, Euro Desk), Servizio 118. Informazioni sul sito www.uniss.it.


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