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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
29 March 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di martedì 29 marzo 2016 / Cultura (Pagina 49 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. I lavori di Lacaton&Vassal, dal 1 aprile
Architettura a basso costo, seminario e mostra a Cagliari
Due famosi architetti si raccontano all'Università di Cagliari e inaugurano una mostra (venerdì 1 aprile, ore 17.30, aula magna in via Corte d'Appello): gli architetti sono Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal che terranno un seminario aperto al pubblico dal titolo “Re-invent” sui loro più recenti lavori che saranno presentati all'interno della mostra allestita al Ghetto di via Santa Croce (dal 1 al 17 aprile).
 Anne Lacaton e Jean-Philippe Vassal aprono lo studio Lacaton & Vassal nel 1989, svolgendo attività professionale in Francia e all'estero. Numerosi i premi da loro ricevuti come il Grand Prix National d'Architecture, l'International Fellowship del Royal Institute of British Architects, il Daylight & Building Components Award, il premio Equerre d'Argent, il Rolf Schock Prize. All'attività professionale affiancano una intensa attività accademica. I loro progetti sviluppano una ricerca di una architettura a basso costo ottenuta grazie all'uso di tecniche costruttive industriali elementari e costituita da elementi essenziali, riponendo grande attenzione alle dimensioni degli spazi, lavorando sul rapporto tra interno e esterno degli edifici e creando luoghi fluidi che si prestano a diversi utilizzi in funzione delle mutevoli necessità e delle variazioni climatiche. Introdurranno seminario e mostra Antonello Sanna (direttore del DICAAR), Barbara Cadeddu (assessore alla Pianificazione Strategica e Territoriale di Cagliari) e Massimo Faiferri (docente del DADU di Alghero).
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di martedì 29 marzo 2016 / Commenti (Pagina 47 - Edizione CA)
SMS 340 730 9308
A Monserrato quando la Metropolitana leggera non funziona, non esiste un sottopassaggio od una strada di accesso per poter arrivare a piedi al Policlinico ed all'Università. C'è uno stradello che si interrompe a metà. Ora chiedo agli amministratori, visto che si sprecano tanti soldi della collettività, potete fare una cosa utile per migliaia di studenti?
Mamma Rita
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di martedì 29 marzo 2016 / Commenti (Pagina 47 - Edizione CA)
Mobilità inadeguata per la “grande Cagliari”
Franco Annunziata
Viviamo da tempo in una situazione caratterizzata dalla presenza di importanti flussi pendolari - prevalentemente utilizzanti l'autovettura privata - dallo hinterland pressochè esclusivamente residenziale verso la città maggiore, ove sono localizzati tutti i servizi e le attività che determinano le pendolarità: questa situazione è assolutamente da correggere nel costruire la nuova città. Quando si parla di area metrropolitana non si può non pensare alla riorganizzazione dell'area vasta esistente, finalizzata alla nuova città. La costruzione di questa nuova realtà urbana non può non considerare la preliminare riqualificazione delle periferie - concetto diverso dal “rammendo” delle stesse, così come sostenuto dall'architetto Renzo Piano. Mi sembra importante avere una politica dei trasporti che intenda il trasporto collettivo, in sede propria e di superficie, come la struttura portante della mobilità, ed organizzare le stesse aree/strrutture per la sosta ed il parcheggio - e la stessa localizzazione dei servizi - con riferimento alle infrastrutture ed ai servizi di trasporto. La stessa riorganizzazione territoriale dovrebbe fondarsi su questo criterio. Il sistema di trasporto collettivo - sopratutto in sede propria - dovrebbe essere utilizzato inizialmente per garantire le condizioni di accessibilità ai servizi dell'area, ancora localizzati nell'attuale città, e per soddisfare i flussi pendolari, dando un'alternativa all'autovettura privata, con particolare riferimento ai corridoi di entrata in città, ma così non è avvenuto. È evidente che, se in questo modo si otterrà una riduzione dei flussi veicolari che interessano le vie di accesso e le stesse vie urbane di distribuzione del traffico, si potrà finalmente e più concretamente parlare di estensione delle aree pedonali e delle stesse piste ciclabili. Credo che sia assolutamente un errore che queste ultime possano essere - nella situazione attuale - una seria alternativa all'uso dell'autovettura privata: occorre costruire realisticamente questa nuova cultura urbana e questo scenario, anche a favore della stessa bicicletta finalmente intesa come mezzo di trasporto, e delle utenze deboli - anch'esse parte della civitas - certamente meno interessate all'utilizzo della bicicletta.

Gentile professore, Lei è un esperto di problemi legati alla mobilità ma purtroppo non mi sembra che i suoi periodici suggerimenti inviati al giornale siano presi in considerazione. A Cagliari i problemi di traffico sono tanti e talmente gravi che occorrerebbe davvero un totale ripensamento che interessi tutta la cosiddetta area vasta. Mi sembra tuttavia doveroso precisare che, nonostante consideri personalmente le rotonde e le piste ciclabili delle buone idee mal realizzate, è ingeneroso gettare la croce addosso all'attuale amministrazione dato che i problemi si trascinano ormai da decenni. Basti pensare, solo per fare uno dei tanti possibili esempi, all'incresciosa realtà del viale Marconi.
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di martedì 29 marzo 2016 / Provincia Sulcis (Pagina 35 - Edizione CA)
Iglesias
Arriva un coordinatore scientifico per la stesura del Piano urbanistico
La strada verso il Piano urbanistico comunale (Puc) è ancora lunga, ma ora c'è un coordinatore scientifico del progetto relativo all'importante e attesissimo strumento di pianificazione urbanistica.
Si tratta di Enrico Corti, già docente ordinario di Pianificazione urbana alla facoltà di Ingegneria dell'Università di Cagliari. Corti sarà presentato domani pomeriggio alla commissione Urbanistica: è stata convocata per le 18 al Centro direzionale del Comune.
La nomina arriva a seguito di un bando di evidenza pubblica.
Per il sindaco Emilio Gariazzo - che ha ad interim la delega all'Urbanistica dall'inizio del suo mandato amministrativo - si tratta di un passaggio fondamentale per arrivare alla predisposizione del piano urbanistico comunale, che i cittadini di Iglesias attendono da almeno un ventennio. In particolare lo attende chi lavora nel settore edile.
«Il professionista - dice il sindaco - dovrà coordinare le figure professionali che lavoreranno ai diversi aspetti del nuovo Puc: ambientali e paesaggistici, infrastrutturali ed urbani, storico culturali nonché architettonici e socio-demografici».
Gariazzo azzarda una tempistica: «Inizierà così un lavoro impegnativo da cui scaturiranno le linee guide da approvare in Consiglio comunale nei prossimi mesi. L'elaborazione del piano prevede anche una serie obiettivi intermedi quali il nuovo piano particolareggiato del centro storico e quello di utilizzo dei litorali».
 Cinzia Simbula
 

 
 
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