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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 March 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 marzo 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
CITTADELLA UNIVERSITARIA. Ragazzi delle quinte superiori cercano l’ispirazione negli stand
«ISCRIVETEVI, NE AVETE FACOLTÀ»
Giornate dell’orientamento, l’Ateneo seduce i diplomandi
Su chi siamo e da dove veniamo sono ferratissimi, i ragazzi all’ultimo anno delle superiori. È sul dove andiamo che la situazione si fa confusa, soprattutto nella scelta della facoltà cui iscriversi. Le Giornate dell’orientamento servono a questo.
GLI STUDENTI Centinaia di ragazzi affollano in questi giorni la Cittadella universitaria di Monserrato, in occasione delle tre Giornate in cui l’Ateneo apre le porte ai futuri “clienti”. Pochissimi quelli accompagnati da mamma e papà, gli altri erano liberi di farsi affascinare da docenti, studenti e ricercatori dei vari Dipartimenti, imbonitori delle proprie discipline, che hanno organizzato anche laboratori.
GLI STAND Soprattutto, però, c’era la borsa di tela contenente depliant e la Guida per lo studente, una specie di “bignamino” che descrive l’Ateneo, i suoi corsi di laurea e i servizi che offre agli studenti. Non si parla, in quel manuale, del fatto che in cassa non c’è un euro: d’altra parte, era l’appuntamento pensato per affascinare gli studenti che concludono le superiori. I fondi saranno invece l’argomento della passeggiata (di fatto un corteo, ma detto in maniera più leggera) che personale e studenti universitari faranno lunedì mattina dal Rettorato al Comune, per sensibilizzare il Governo e i cittadini sull’agonia finanziaria degli Atenei. Si svolgerà in contemporanea in tutta l’Italia.
L’OFFERTA Pensate per chi ancora non ha deciso su quale facoltà buttarsi dopo il diploma, le Giornate dell’orientamento con i loro canti delle Sirene talvolta disorientano i ragazzi, ma tanto non devono decidere subito: c’è ancora tempo per riflettere. L’apprendistato, talvolta presso la stessa Università, è una seduzione in più: negli stand, passati in rassegna dalla rettrice Maria del Zompo, si punta molto sull’ingresso temporaneo degli studenti nelle aziende, il che significa imparare ma anche stabilire un contatto con imprese che, un domani, si potrebbero ricontattare. Le frasi di incoraggiamento, nelle Giornate dell’orientamento, si pescano ovunque: stavolta è toccato a Nelson Mandela, con la sua «A volte un vincitore è semplicemente un sognatore che non ha mai mollato». L’ex presidente sudafricano parlava da esperto.
LA DIVISA E poi, se proprio la voglia di studiare per laurearsi scarseggia, alla Cittadella non sono mancati gli stand dell’Esercito e della Guardia di finanza. Perché sarà anche la generazione degli smartphone, ma se nemmeno con le Giornate si riesce a orientarsi, basta ripescare la vecchia tradizione di arruolarsi e non pensarci più.
Luigi Almiento
 
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 marzo 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
MEDIATECA
UniCa Lgbt propone corso gratuito di teatro agli studenti
L’associazione “UniCa Lgbt”, con la compagnia Ferai Teatro e Mem, si propone di sensibilizzare gli studenti dell’università alle tematiche Lgbt, attraverso l’arte teatrale, con un corso gratuito di 40 ore in cui saranno preparati alla recitazione per un debutto scenico. Il laboratorio si svolgerà dal 19 marzo al 18 giugno ogni sabato (eccetto il 26 marzo) dalle 15 alle 18 negli spazi della Mediateca.
 
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 marzo 2016 / Provincia di Cagliari (Pagina 31 - Edizione CA)
MONASTIR
Studio sul torchio nuragico

Un pool di esperti studierà l’origine dei sedimenti di semi d’uva trovati all’interno del torchio da vino nuragico ritrovato nel corso di una campagna di scavi archeologici nel Monte Zara. A indagare sui vinaccioli rinvenuti sarà la “Eco Research”, una società dell’Università di Cagliari, a cui il Comune ha affidato il compito. Il torchio era stato ritrovato durante una campagna di scavi promossa dal Comune, fra il 1992 e 1993. Il torchio nuragico, così era stato battezzato il reperto, era giunto a Monastir dopo un braccio di ferro con la Soprintendenza. In prima fila, per riportare il manufatto a Monastir (esposto nella sala consiliare e scelto come simbolo del vessillo comunale), l’allora vicesindaco Modesto Fenu. Il Comune, evidentemente, scommette sul torchio e cerca, con l’aiuto degli esperti, di svelare l’origine del vitigno coltivato in età nuragica. (ig. pil.)
 
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 marzo 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
In visita istituzionale Pigliaru a Tunisi
«Portiamo avanti progetti comuni»
TUNISI «I giovani sono il futuro, e la loro istruzione è per tutti noi una priorità. E questo vale, a maggior ragione, per un paese come la Tunisia, impegnata nel processo democratico al quale guardiamo con grande entusiasmo». Lo ha detto il presidente Francesco Pigliaru, a capo della delegazione delle Regioni italiane in visita istituzionale in Tunisia, nell’incontro di ieri mattina a Tunisi con il ministro dell’Educazione Neji Jalloul. «Il senso di questa riunione è individuare le strade migliori per portare avanti progetti comuni», ha proseguito Pigliaru, sottolineando la presenza al tavolo delle Università sarde, con il rettore dell’Ateneo sassarese Massimo Carpinelli e, per l’Università di Cagliari Micaela Morelli (prorettore alla Ricerca) e Alessandra Carucci (prorettore all’Internazionalizzazione). «Per quanto riguarda la Sardegna, sappiamo di avere in comune i problemi della dispersione scolastica e della disoccupazione giovanile, così come sappiamo bene che è necessario migliorare l’apprendimento e insistere sulle nuove tecnologie. Stiamo investendo molto su questo, e siamo ben contenti di ragionarne insieme». Accompagnato dall’ambasciatore a Tunisi Raimondo De Cardona, il presidente ha poi incontrato il ministro degli Affari locali Youssef Chaled. Il governatore è andato anche in visita al museo del Bardo, dal momento che il viaggio in Tunisia è stato proprio in coincidenza con l’eccidio compiuto dall’Isis un anno fa, quando hanno perso la vita 24 turisti.
 
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 marzo 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
Il centro studi di Pula
Dagli anni d’oro del Nobel Rubbia ai progetti web
biomedicina alla biotecnologia, dalla società dell’informazione all’energia e all’ambiente. Il Crs4 (Centro di ricerca, sviluppo, studi superiori in Sardegna) porta avanti diversi progetti legati alle nuove tecnologie. Nato nel 1990, al vertice c’era il Nobel Carlo Rubbia, dal luglio del 2014 è guidato per la prima volta da un imprenditore (già ai vertici di Tiscali ed Energit), Luigi Filippini, affiancato da sei dirigenti alla ricerca e da un direttore amministrativo. La strada tracciata è quella di «studiare, sviluppare e applicare soluzioni innovative avvalendosi di competenze e conoscenze fortemente specializzate». Tra i progetti c’è anche “Netfficient” - con altri partner tra cui l’Università di Cagliari - approvato dalla Commissione europea, con un investimento di 11 milioni di euro in quattro anni per creare una “rete intelligente” della distribuzione elettrica nell’isola tedesca di Borkum. (a. le.)
 
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 marzo 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
Tecnologie per le reti urbane: ricerca nell’Isola grazie all’accordo con Regione e Crs4
CITTÀ, IL FUTURO NASCE A CAGLIARI

Il colosso cinese Huawei promette: «Investimenti milionari» Decine di milioni di euro per disegnare una “città intelligente”, più moderna e con una migliore qualità della vita, partendo da Cagliari come laboratorio per produrre idee e progetti da esportare in Italia e nel mondo. Il colosso cinese Huawei ci crede davvero e investe nella Sardegna con un centro ad altissima tecnologia nel Parco di Pula in compagnia del Crs4 e col sostegno della Regione. L’accordo ha avuto una vetrina importante, la CeBit di Hannover, sancito da un “memorandum di intesa” che sarà definito nei dettagli molto presto e potrebbe aprire le porte dell’enorme e crescente mercato asiatico alle aziende hi tech dell’Isola.
IL PROGETTO Il nuovo centro porterà avanti progetti di ricerca di “smart & safe city”. Le città, progettate e cresciute nei decenni, oggi devono stare al passo coi tempi con una pianificazione urbanistica che tenga conto delle nuove tecnologie - dalle telecomunicazioni alla mobilità, all’ambiente e all’energia - per erogare servizi più moderni ed efficienti ai propri abitanti.
Il futuro passa da qui e si capisce perché le grandi aziende puntino molto su questo tipo di ricerca. «Grazie alle sue tecnologie innovative e alla profonda esperienza nell’Ict», dice Edward Chan, ceo di Huawei Italia, «abbiamo già supportato amministrazioni pubbliche e istituzioni internazionali nel loro processo di trasformazione digitale». L’accordo con Regione e Crs4 «conferma il nostro impegno a investire in Italia ed è un esempio di collaborazione virtuosa tra pubblico e privato». Con un obiettivo: «Favorire l’inclusione digitale degli italiani e trasformare le città in luoghi più intelligenti e sicuri». E «un impegno di lungo termine a investire in Sardegna e in Italia», assicurano i vertici di Huawei, «che offrirà un contributo concreto a favore della digitalizzazione della regione».
SMART CAGLIARI Sono già stati tracciati i primi progetti di ricerca per il capoluogo sardo. Si parte dalla banda larga con una maggiore velocità di connessione alla rete che dovrà essere integrata con le infrastrutture già esistenti. Poi si passa al potenziamento dei sensori distribuiti in città e alla gestione dei dati rilevati, utili per controllare meglio, ad esempio, l’intensità del traffico o l’inquinamento dell’aria.
Saranno anche sperimentati modelli di gestione del bene pubblico come le reti virtuali per la distribuzione di energia e servizi multimediali in rete per i beni culturali. Per questi e altri interventi saranno individuate una o più aree della città come “laboratori aperti” per testare e sviluppare le migliori soluzioni per una “smart city”. I risultati ottenuti potranno essere poi utilizzati per tutta la città o come modello per aree più vaste e metropoli.
IL CRS4 «Huawei è pronta a lavorare con noi – spiega Luigi Filippini, presidente del Crs4 – e a fare dell’Isola un laboratorio per sviluppare progetti e replicarli in tutto il mondo». Un grande investimento per una multinazionale «che ha due grandi centri di ricerca in Italia. Il primo lo ha fatto a Segrate, il secondo in Sardegna da noi». Con buone notizie per il mercato del lavoro. «Fare ricerca – aggiunge Filippini – vuol dire anche assumere ingegneri, grafici, fisici». Decisivo per l’accordo, il ruolo della Regione, «che ha dato un impulso determinante. Il presidente Pigliaru ha dimostrato un grandissimo interesse e negli ultimi quattro mesi c’è stata un’accelerazione». Ora tempi stretti per far partire la macchina: «Nelle prossime settimane saranno qui ricercatori della Huawei, italiani e cinesi». E via a un progetto «che potrebbe avere sviluppi importanti anche per i rapporti con la Cina, un mercato importante per le aziende sarde».
Alessandro Ledda
 
 
 
7 - L’UNIONE SARDA di sabato 19 marzo 2016 / Provincia Sulcis (Pagina 38 - Edizione CA)
SANT’ANTIOCO. L’opposizione chiede di deliberare per il referendum
IL PONTE O IL TUNNEL? «La parola ai cittadini»

Se non è proprio un dubbio amletico, poco ci manca. Perché il “dilemma ponte o tunnel” come nuovo raccordo tra Sant’Antioco e la terra madre ormai furoreggia: dall’opinione pubblica sulcitana (includendo ingegneri e imprenditori), ai convegni (basti pensare al recente dibattito “Piano Sulcis: Infrastrutture Master Plan Sant’Antioco” dove l’istanza ha monopolizzato l’attenzione).
LA RICHIESTA Senza però saltare una fermata in aula consiliare: nei giorni scorsi il fronte della minoranza antiochense (eccezionalmente compatto) ha chiesto al sindaco Mario Corongiu la convocazione urgente di un Consiglio comunale per deliberare sul referendum consultivo che, se indetto (dovrà incassare la maggioranza dei voti), chiamerà i cittadini a scegliere tra ponte e tunnel come opzione per sostituire l’attuale ponte, vecchio di 35 anni e inadatto allo sviluppo del turismo nautico in quanto troppo basso. I tempi istituzionali stringono, come spiega Massimo Melis di “Sant’Antioco attiva”: «La proposta di deliberazione sul referendum è stata consegnata il 10 marzo: la normativa impone 20 giorni di tempo per convocare il Consiglio». E ancora: «Si tratta di una scelta fondamentale che deve essere compiuta con un atto partecipativo dei cittadini e non per un’imposizione dall’alto». Dove il riferimento è tutto per il “Piano Sulcis” che, anche nell’ultimo stato di avanzamento, sostiene l’ipotesi ponte.
IL DIBATTITO A giudicare però dall’aria che tira tra piazza reali e virtuali della cittadina lagunare, la questione non è chiusa e solletica l’interesse di tutti: nei giorni passati, un giovane ingegnere antiochense, Giovanni Marroccu, ha pubblicato online un progetto universitario del 2008. «Si trattava dell’esame di “Grandi strutture” sui ponti: l’idea doveva prevedere funzioni secondarie rispetto a quella di collegamento e coi colleghi Daniele Frau e Marco Piras progettammo un ponte alto 18 metri con due grandi terrazze: una con ristorante, l’altra con cinema all’aperto”. Iniziativa premiata dai concittadini con boom di condivisioni, mentre sulla community “Sant’Antioco vuole il tunnel” gli oltre 6000 iscritti tifano per il sottopassaggio.
Piglio pratico per l’imprenditore iglesiente Ninetto Deriu, che guarda allo sviluppo infrastrutturale dell’isola con interesse, visto che si è recentemente aggiudicato la concessione decennale del porticciolo: «Il tunnel è troppo costoso: meglio il ponte». Con caratteristiche particolari: “Altezza ben ragionata: non più di 18 metri; inutile creare una campata altissima e faraonica se poi il turismo nautico è limitato dai famigerati bassi fondali”, osserva.
Serena Cirina
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
  
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 19 marzo 2016 / Lettere e commenti - Pagina 16
LA PAROLA AI LETTORI >> RISPONDE MANLIO BRIGAGLIA
Convegno universitario con i bagni sbarrati
Un interessantissimo evento si è svolto martedì 15 marzo, nel dipartimento di Storia, Scienze dell’uomo e della Formazione dell’Università di Sassari. Il convegno fa parte di un ciclo di seminari organizzati dalla professoressa Martina Giuffrè. Purtroppo per me, quando ho avuto bisogno di utilizzare i servizi igienici, li ho trovati sbarrati. È veramente increscioso, sono stato costretto ad uscire e a cercare i servizi in bar vicini. Il tutto è stato registrato anche fotograficamente. In qualunque caso, almeno per le persone disabili, gruppo di cui ahimè faccio parte, questi servizi (non opzionali ma indispensabili), dovrebbero essere garantiti. Sperando martedì prossimo di trovare le porte aperte, per la quarta e ultima relazione, vi sarei grato se questa protesta fosse pubblicata, per dare visibilità ai problemi di persone che già di per sé hanno (abbiamo) molti problemi.
Mario Figoni, Alghero
 
 


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