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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 March 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 12 marzo 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Selfie con i campioni
DINAMO OSPITE ALLA GIORNATA DELLA RICERCA
I più attesi erano sicuramente i giganti della Dinamo Sassari, ospiti d'onore della Unistem Day 2016, giornata di approfondimento e riflessione sui temi legati alla ricerca e all'uso delle cellule staminali. Ottava edizione (di una iniziativa che ha coinvolto 30 città e 35 atenei italiani, 28 università europee, 400 relatori e 27 mila studenti) si è tenuta all'interno dell'aula magna Alberto Boscolo - Cittadella universitaria, di Monserrato, alla presenza di circa 350 studenti provenienti di licei e istituti superiori di Cagliari e hinterland.
La giornata, coordinata dalle docenti Micaela Morelli (prorettore per la ricerca), Roberta Vanni e Iole Tomassini Barbarossa, ha avuto per cornice “Il lungo e affascinante viaggio della ricerca sulle cellule staminali”. Iniziativa promossa dalla senatrice e scienziata Elena Cattaneo. Ha aperto i lavori la professoressa Maria del Zompo (rettore dell'Ateneo cagliaritano), poi è stata la volta di Francesco Feliziani (Ufficio scolastico regionale) e gli specialisti e docenti Valeria Sognos, Carlo Carcassi, Alessandra Pani, Aldo Manzin, Giuseppe Masnata, Arianna Deidda e Maria Elena Marongiu. A metà mattina l'arrivo della Dinamo Sassari accompagnata dal presidente Stefano Sardara e con lui il capitano Jack Devecchi, Joe Alexander, Lollo d'Ercole, Matteo Formenti, Jarvis Varnado e Brian Sacchetti e il preparatore Matteo Boccolini. Per loro una vera e propria ovazione da parte degli studenti che hanno ascoltato con attenzione le parole dei campioni d'Italia, poi è stata la volta degli autografi, delle foto ricordo e dei selfie con gli studenti. (m. mu.)
 
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di sabato 12 marzo 2016 / Economia (Pagina 16 - Edizione CA)
Nei contenziosi quello extragiudiziale è ormai diventato lo strumento più utile
ABBANOA DICE ADDIO AI TRIBUNALI
Una stretta di mano per evitare sprechi di tempo e denaro. Nei contenziosi tra utenti e gestori di servizi idrici quello extragiudiziale sta diventando lo strumento più utile per dire addio a lunghi tira e molla in tribunale. Un argomento al centro del convegno internazionale svolto ieri mattina a Cagliari nella Biblioteca settecentesca di via Università, dal titolo “Conciliazione e metodi di risoluzione amichevole delle controversie nel settore del Sistema Idrico”. Un evento organizzato dalla facoltà di Scienze economiche, giuridiche e politiche in collaborazione con Abbanoa. «Cagliari è diventata per un giorno la capitale della conciliazione», ha detto durante l'intervento introduttivo Carlo Pilia, moderatore del convegno, professore di Diritto privato all'università cagliaritana e tra i massimi esperti di mediazione. «Per la prima volta si affronta in modo accademico un tema sul quale professionisti, cittadini ed enti devono ancora fare passi in avanti. Perché fra pochi anni la qualità del servizio di un gestore idrico passerà necessariamente dalla capacità di dialogo e conciliazione con gli utenti».
Il direttore generale di Abbanoa, Alessandro Ramazzotti, ha sottolineato quanto sia importante intraprendere strade extragiudiziali nei rapporti tra Abbanoa e clienti morosi. «Stiamo cercando di migliorare un quadro nel quale oggi un utente su cinque non paga la bolletta dell'acqua. Abbiamo deciso perciò di investire su un call center efficiente, l'uso di tecnologia e lettura reale, e non presunta, dei consumi. L'intento è anche quello di formare personale qualificato a portare avanti mediazioni che riducano i tempi e i costi di controversie che danneggiano noi e i cittadini».
Luca Mascia


 
 
3 - L’UNIONE SARDA di sabato 12 marzo 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
Biblioteca
CONVEGNO SULLA CARNE E LA SALUTE
“La carne in tavola. Piacere e salute” è il tema della conferenza proposta oggi dalle 9,30 nella sala Settecentesca della Biblioteca universitaria in via Università 32 dall'Accademia italiana della cucina, delegazione di Cagliari Castello.
Numerosi gli oratori. Introducono Franco Panu e Salvino Leoni (Accademia italiana della cucina), saluti di Ester Gessa (responsabile della Biblioteca Universitaria), Maria Del Zompo (rettore) e Luigi Arru (assessore regionale della Sanità).
Intervengono alla manifestazione, con relazioni sul tema della carne e degli alimenti, gli specialisti: Giuseppe Pulina (ordinario di Zootecnia Speciale, Università di Sassari), Sebastiano Banni (ordinario di Fisiologia della Nutrizione, Università di Cagliari), Roberto Crnjar (ordinario di Fisiologia, Università di Cagliari), Aldo Vanini (Centro studi territoriale Accademia italiana della cucina) e Franco Panu (delegato di Cagliari Castello dell'Accademia italiana della cucina). Al termine delle relazioni seguirà il dibattito.


 
 
4 - L’UNIONE SARDA di sabato 12 marzo 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
FONDAZIONE LA MALFA. Dibattito a Cagliari, Savona avverte Pigliaru: «Non seguire la piazza»
Le nuove strade dello sviluppo Industria leggera e agevolazioni per le piccole e medie imprese

Il malato è grave ma può riprendersi. L'importante è - per restare in tema - che l'accanimento terapeutico nei confronti della grande industria non levi tempo e risorse al resto. Cioè ai tre settori che possono trainare la Sardegna fuori dalla crisi: agroalimentare, turismo e artigianato. «L'Isola ha bisogno di una realtà industriale leggera», dice l'economista Paolo Savona, «la politica dovrebbe muoversi in questa direzione, senza seguire i movimenti della piazza».
Il riferimento è al caso Alcoa. «Meglio offrire opportunità di sviluppo a chi mostra le capacità di sacrificarsi». Insomma: bisognerebbe avere il coraggio di riconvertire certi spicchi di territorio senza continuare ad alimentare speranze.
CAPITALE UMANO La base per la trasformazione è buona, forse la migliore tra quelle offerte dal Sud. Ed è proprio il «capitale umano» della Sardegna che ieri ha ricevuto gli elogi più convinti: uno dei pochi ambiti in cui il Quinto rapporto sulle imprese industriali del Mezzogiorno della Fondazione Ugo La Malfa - presentato a Cagliari nella sede della Fondazione di Sardegna - descrive un'Isola più vicina agli standard del nord produttivo. «C'è un senso civico maggiore rispetto alle altre regioni del sud Italia, la popolazione è meno sfiduciata. Poi si nota un alto livello di collaborazione tra le imprese sarde, a differenza del Mezzogiorno in cui prevalgono atteggiamenti individualistici», ha spiegato Gabriele Barbaresco, direttore dell'area studi di Mediobanca.
DISTRETTI INDUSTRIALI Per salvare quel poco di industria che è rimasto, è necessario creare le condizioni per consentire agli stabilimenti di rimanere in un mercato dove tutte «le barriere sono cadute», come ha ricordato il presidente della Fondazione di Sardegna Antonello Cabras. Fare impresa al Sud non è impossibile: «Bisognerebbe riportare in luce, aggiornandola, la vecchia idea delle aree industriali», ha detto Giorgio La Malfa. «Dovremmo pensare a dei distretti, non più di uno o due per le grandi regioni, con infrastrutture. Trasporti efficienti, collegamenti con il sistema bancario e con le università».
POLITICA FISCALE Oltre alle infrastrutture, servono anche altri aiuti: «L'incentivazione industriale deve essere fatta attraverso le politiche fiscali», è il pensiero dell'economista Beniamino Moro, «e non con contributi a fondo perduto. In Italia questo strumento è stato utilizzato poco, nonostante abbia sempre avuto un successo enorme. Non bisogna sprecare soldi per salvare posti di lavoro irrecuperabili, meglio uno sviluppo che parte dal basso, con un'agevolazione di carattere fiscale».
SOSTEGNO ALL'ALCOA A proposito di stabilimenti industriali decotti e in attesa di rilancio, il presidente della Regione Francesco Pigliaru ha confermato l'impegno per l'Alcoa: «Non credo che il destino della Sardegna dipenda dalla ripresa della produzione di alluminio, ma se c'è un imprenditore affidabile, la transizione verso un nuovo modello passa anche da questo».
Il governatore (interrotto durante il suo discorso da una piccola contestazione da parte di uno spettatore) ha detto di avere molta fiducia nel progetto della chimica verde e ha ripetuto qual è la sua ricetta per riportare l'Isola in carreggiata: «Puntiamo sull'istruzione. L'obiettivo è abbassare il tasso di dispersione scolastica entro la nostra legislatura. Per farlo abbiamo messo sul piatto circa 200 milioni di euro per la scuola. Poi i trasporti: abbiamo ottenuto i 30 milioni dal governo per la continuità territoriale, dopo mesi di grandissima difficoltà spero arrivino i fatti».
Ma la scommessa più grande è quella di regalare all'Isola il metano: «Le Baleari ce l'hanno, noi no. Stiamo discutendo col governo per decidere come portarlo in Sardegna».
Michele Ruffi


 
 
5 - L’UNIONE SARDA di sabato 12 marzo 2016 / Borsa (Pagina 17 - Edizione CA)
Un progetto della Siae
Il diritto d'autore da spiegare anche ai giovani

Il diritto d'autore spiegato alle nuove generazioni. È l'obiettivo del progetto “Non spegnere la musica” promosso dalla Federazione Autori, realizzato in collaborazione con la Società Italiana degli Autori ed Editori e col patrocinio del Ministero della Giustizia. Un evento itinerante, sull'educazione dei più piccoli alla legalità, presentato a Milano e in programma a Cagliari il 15 marzo nell'aula magna del Palazzo di Giustizia.
«Perché questo progetto si differenzia dagli altri?», dice l'avvocato Maria Grazia Maxia, presidente della Federazione Autori. «Perché parla con il linguaggio semplice dei ragazzi. È fondamentale spiegare nelle scuole elementari e medie inferiori perché è importante tutelare il diritto d'autore ed educare i ragazzi alla legalità. È previsto anche un concorso: dovranno scrivere una storia dal titolo “Papà, devi rispettare il diritto d'autore!” In questo modo saranno loro stessi a educare gli adulti formandosi, al tempo stesso, come utenti del futuro».
Il progetto dopo la tappa di Cagliari proseguirà il tour a Matera, Pistoia e Firenze. La giornata sarda è realizzata in collaborazione con la Guardia di Finanza, l'Ordine degli Avvocati, la Regione Autonoma della Sardegna, l'Università degli Studi e il Comune di Cagliari e alcune sigle del mondo della musica e dello spettacolo. ( l. m. )
 
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di sabato 12 marzo 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Visite guidate sabato e domenica prossimi. In campo centinaia di studenti e volontari
ALLA RISCOPERTA DELLA CITTÀ
Giornate del Fai: il piatto forte è il complesso di San Michele
L'immagine dell'anno scorso è difficile da dimenticare: viale Buoncammino chiuso alle auto e sotto la pioggia una fila, lunga centinaia di metri, di persone in attesa di entrare a visitare l'ex carcere, per la prima volta accessibile a tutti.
Superarsi non sarà facile, ma i volontari del Fai, il Fondo per l'ambiente italiano, ci proveranno tra una settimana quando, per la 24ª edizione delle Giornate di primavera, a Cagliari si potrà visitare in una soluzione unica ciò che la storia ha separato nel corso dei secoli: il complesso del Noviziato dei Gesuiti, ovvero la chiesa di San Michele e l'ex ospedale militare, a Stampace. Uno dei sette luoghi da riscoprire da un capo all'altro della Sardegna in una due-giorni all'insegna dell'arte, della bellezza e della consapevolezza del territorio in cui si vive.
L'appuntamento è per sabato 19 e domenica 20 marzo, quando in tutta Italia il Fai renderà accessibili circa 900 siti in 380 città italiane nell'ambito di una manifestazione che finora ha permesso a circa 8 milioni e mezzo di persone di riscoprire i tesori nascosti del territorio nazionale. In Sardegna i centri coinvolti sono quattro: oltre a Cagliari, ci sono Sassari (chiesa di San Paolo e Stabilimento Ardisson, in via San Paolo), Palau (Batteria Talmone) e Sorgono (Casa Serra e chiesa campestre di San Mauro).
L'iniziativa è stata presentata ieri mattina nel complesso polifunzionale del gruppo L'Unione Sarda (media partner per il secondo anno consecutivo), in piazza L'Unione Sarda, dalla presidente regionale del Fai, Maria Antonietta Mongiu. Con lei anche rappresentanti di alcuni dei partner dell'iniziativa: Pietro Ciarlo per l'Università di Cagliari, il colonnello Carmelo Abis per il Comando militare della Sardegna, il capitano Paolo Montorsi per il Nucleo tutela del patrimonio artistico dei Carabinieri, Lucia Siddi per il Ministero per i beni culturali, padre Guglielmo Pireddu per la Comunità dei padri gesuiti di Cagliari. Con loro anche Giulia Medas del Fai giovani ed Enrico Trogu, responsabile della comunicazione del Fai sardo, e due dei 120 studenti impegnati nell'organizzazione per un progetto di alternanza scuola/lavoro che coinvolge i due licei cagliaritani, Dettori e Siotto, l'istituto tecnico per geometri Einaudi di Senorbì e il liceo scientifico Pitagora di Selargius. Divisi in cinque gruppi, gli studenti hanno curato i diversi aspetti dell'organizzazione di un evento tanto impegnativo.
Marco Noce

La campagna
RACCOLTA FONDI CON GLI SMS

Natura privata, scopi pubblici. Il Fai, per la sua attività in difesa del patrimonio culturale e ambientale, non percepisce fondi pubblici: «Viviamo delle iscrizioni, che in quest'ultimo anno e mezzo in Sardegna sono triplicate ma non sono abbastanza - ha detto Maria Antonietta Mongiu - e delle donazioni». Come quelle che potranno essere fatte dal 14 al 27 marzo, in occasione della campagna di raccolta fondi “Insieme cambiamo l'Italia. Ricordiamocelo” inviando un sms o chiamando il numero 45599. «Bastano due euro: il prezzo di due caffè», ha aggiunto Mongiu.
La presidente regionale del Fai ha inoltre invitato i sardi a partecipare alle Giornate di primavera spostandosi «a piedi o in bicicletta» per promuovere la mobilità sostenibile e a vivere la fila davanti ai monumenti da visitare come un momento importante di socializzazione e condivisioni sui beni comuni e il loro destino.
A proposito del destino dei monumenti cagliaritani, Pietro Ciarlo, docente universitario e delegato Fai, ha rilanciato la necessità di avviare un dibattito sulla necessità di «rifunzionalizzare» i grandi edifici pubblici che hanno di recente cambiato la loro destinazione d'uso: dall'ex carcere di Buoncammino al Palazzo delle Scienze al San Giovanni di Dio.
Il Fai, ha infine ricordato la giornalista Susi Ronchi, sarà accanto all'Università il 21 marzo, quando si terrà una manifestazione di sensibilizzazione contro il taglio dei fondi per la ricerca. (m. n.)


 
 
7 - L’UNIONE SARDA di sabato 12 marzo 2016 / Provincia Ogliastra (Pagina 46 - Edizione CA)
JERZU. La proposta del docente Carlo Pilia per valorizzare l'olio dei centenari
Il futuro? Coltivare l'ulivo sulle terre civiche

La coltivazione dell'ulivo può contare in Ogliastra su una superficie di 2.300 ettari e su una produzione annua intorno ai 22mila quintali. Numeri destinati ad essere incrementati nel giro di pochi anni con la valorizzazione di quelle terre civiche che, in presenza di un alto numero di olivastri, denotano una vocazione preminente per l'olivicoltura.
La proposta è stata presentata, supportata con riferimenti normativi e giuridici, da Carlo Pilia docente all'Università di Cagliari. Intervenendo al convegno organizzato al frantoio oleario Pelau di Jerzu, Pilia, originario di Lanusei, si è richiamato ad un precedente storico illustre. La normativa del Regno d'Aragona, vigente in Sardegna e nel Mediterraneo, incentivata l'olivicoltura con misure lungimiranti. Come la sanzione della perdita della disponibilità dei terreni per coloro che non avessero ottemperato alla prescrizione di innestare gli olivastri. Inoltre, all'olivicoltore veniva riconosciuto, durante le fasi di potatura e del raccolto dei frutti, l'accesso esclusivo rispetto agli altri utilizzatori. «Malgrado i profondi cambiamenti - ha spiegato Carlo Pilia - che si sono succeduti nell'ordinamento giuridico e nei regimi dei suoli pubblici, il principio di favore per l'olivicoltura continua ad essere attuale. Risponde a rinnovate esigenze non solo economiche, ma anche legate alla produzione dell'alimento principale della dieta mediterranea e alla salvaguardia del patrimonio arboreo». Le terre civiche coprono oltre il sessanta per cento della superficie dell'Ogliastra, dalle pendici del Gennargentu sino alla costa. I regolamenti comunali possono riservare alla coltura dell'ulivo le aree più vocate, insieme alla possibilità di usufruire di finanziamenti europei. Manfredi Mura, patron del frantoio Pelau, auspica la creazione di un marchio dop per l'olio extravergine, biologico e naturale prodotti in Ogliastra. Insieme alla costituzione di un consorzio di produttori, in modo da rendere possibile la raccolta meccanica delle olive e la promozione commerciale, sui mercati di nicchia, per l'olio prodotto nella terra dei centenari. Dell'olio extravergine nella dieta mediterranea hanno parlato, durante il convegno di Jerzu, la nutrizionista Ilaria Cerina e la cardiologa Stefania Corda. L'olio della varietà ogliastrina, conosciuto fin dai tempi dei nuragici, costituisce l'elisir della dieta dei centenari. Una risorsa da spendere sui mercati.
Nino Melis
 

 
 
8 - L’UNIONE SARDA di sabato 12 marzo 2016 /Cronaca di Nuoro (Pagina 42 - Edizione CA)
Nuoro
Università, intesa con Beirut

Firmato ieri un protocollo di collaborazione tra il comune di Nuoro, il consorzio universitario e la Lebanese University. Erano presenti il sindaco Andrea Soddu, gli assessori Sebastian Cocco e Giuliano Sanna, il commissario del consorzio Fabrizio Mureddu e il professor Georges Hassoun della facoltà di Agraria dell'università di Beirut che conta oltre 70 mila iscritti. L'accordo prevede la disponibilità da parte di Comune e Consorzio a ospitare gli studenti di scienze forestali provenienti da Beirut, per stage di 15-20 giorni o per 6 mesi del programma Erasmus. Per il futuro si studiano formule per una permanenza più lunga, con gli studenti libanesi che avranno la possibilità di conseguire qui la laurea. «Protocolli di questo genere - sottolinea il sindaco Soddu - aiutino a crescere non solo l'università nuorese ma tutto il territorio». Il rettore della Lebanese University è atteso in visita a maggio. Hassoun esprime soddisfazione e indica la realtà libanese come grande esempio di benessere ed integrazione nel complesso quadro mediorientale.
( f. le. )
 
 

 
 
9 - L’UNIONE SARDA di sabato 12 marzo 2016 /Provincia Ogliastra (Pagina 47 - Edizione CA)
Tortolì
Convegno diocesano sull'ecologia del lavoro, organizza l'Azione cattolica

«Così gli operai e gli artigiani assicurano la creazione eterna». In occasione della festa di San Giuseppe, Azione cattolica e Diocesi di Lanusei organizzano un convegno sull'Eco lavoro. I lavori cominceranno con la preghiera e i saluti del delegato regionale Azione cattolica Giovanna Fancello e del vescovo di Lanusei Antonello Mura. Alle 10,30 tavola rotonda coordinata da Tonino Loddo. Intervengono don Gaetano Galia, direttore della Caritas di Sassari, Gianfranco Bottazzi, docente Università di Cagliari, Giacomo Mameli, giornalista. Seguirà la presentazione degli stand Ecco i frutti del lavoro, a cura di Peppino Rubanu. Alla visita degli stand seguirà il pranzo nell'ex mensa della Cartiera e la visita e i racconti dall'ex fabbrica di carta. Appuntamento per domani alle 9,30 alla parrocchia di San Giuseppe a Tortolì.
 
 
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
  
 
 
10 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 12 marzo 2016 / Ediz. Naz.le – Pagina 37
Ieri bagno di folla all’università di Cagliari
MONSERRATO Scienza, ricerca e sport di qualità. La Dinamo nella Cittadella universitaria con 500 studenti delle superiori del Campidano. I campioni d’Italia in aula magna per Unistem 2016: “Scienza e sport per crescere e diventare sempre più forti”. Con le cellule staminali e i vaccini a unire otto Paesi, 60 università, 27mila giovani. Per le scolaresche di Cagliari, Quartu, Selargius, Villacidro, Assemini e Capoterra. Poi aperitivo con i tifosi nella Club House di viale Bonaria. L’altra metà della squadra ha partecipato a un’iniziativa analoga a Sassari. (ma.fr.)

 


 
 
11 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 12 marzo 2016 / Sardegna - Pagina 4
Bollette, Abbanoa invita alle conciliazioni
CAGLIARI Abbanoa vuole in ogni modo recuperare la fiducia dei sardi e forse ci sta riuscendo nonostante gli strascichi giudiziari e ancora qualche scontro con gli irriducibili nemici del gestore unico. Per accelerare, ha organizzato un convegno internazionale sulla riconciliazione. Su come cioè nelle altre regioni e in Europa è possibile chiudere il contenzioso con gli utenti senza finire in tribunale o minacciare anche l’aggressione di Equitalia. Carlo Pilia, docente di diritto privato all’università di Cagliari, ha detto «che in Italia sono stati fatti passi importanti da quanto abbiamo recepito la direttiva europea su come risolvere le controversie sulle bollette dell’acqua, dell’energia o del telefono. Ma resta ancora molto da fare – ha aggiunto – perché altrove sono più avanti di noi». È dal 2013 – ha detto l’amministratore unico Alessandro Ramazzotti – che «Abbanoa ha intrapreso la strada della conciliazione e i risultati, anche grazie all’accordo con le associazione dei consumatori, sono sempre più incoraggianti». Secondo l’ultimo report, finora sono state quasi 11mila le richieste d’accordo ricevute o proposte, e poco meno di 9mila sono andate a buon fine». È un avvio promettente – è stato il commento dei relatori dell’Ape, l’associazione europea dei gestori dell’acqua pubblica. «Oggi più che mai – ha aggiunto Ramazzotti – vogliamo coinvolgere sempre più l’utente in queste buone soluzioni extragiudiziali con cui è davvero possibile concludere la trattativa con piena soddisfazione delle parti». Abbanoa si dice sicura che «su questa strada bisogna andare avanti anche sapendo copiare dalle migliori prassi nazionali ed europee». Dopo tre anni dall’avvio, è stata la conclusione, «vogliamo essere visti come un fornitore di servizi e non un nemico. E se ci sarà qualcosa da correggere ancora, siamo pronti a farlo».
 
 
 
12 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 12 marzo 2016 / Ediz. Naz.le – Pagina 22
Cure palliative, un convegno all’università
SASSARI I diritti del malato terminale contro la sofferenza inutile. È il tema del convegno che si terrà il 14 marzo, alle ore 16, nell’aula magna dell’università, sede centrale. Lo ha promosso l’associazione onlus “Franco Mura” che da anni si batte per l’istituzione di un hospice in città dove i malati inguaribili e i loro familiari possano avere assistenza sanitaria e psicologica appropriate e affrontare con dignità il fine vita.Il convegno vuole proprio fare il punto, a sei anni dall’approvazione della legge 38 sulle cure palliative e la terapia del dolore, a che punto sia la sua applicazione nel Nord Sardegna. Partecipano Giuseppe Pintor, commissario dell’azienda ospedaliero univeristraia, salvatore Salis, responsabile della commissione tecnica della rete delle cure pallaitive dell’assessoreato regionale alla sanità, Agostino Sussarellu, commissario dell’Asl n. 1, Nicolò Licheri, direttore del distretto Asl di Sassari, l’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru, Francesco Scanu, presidente dell’Ordine dei medici provinciale, e Piero Bulla, presidente del Collegio Ipasvi. I lavori saranno coordinati dal giornalista Gibi Puggioni.


 
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RASSEGNA QUOTIDIANI NAZIONALI

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