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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 March 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 4 marzo 2016 / Borsa (Pagina 15 - Edizione CA)
Babaiola, motore di ricerca
riservato solo ai turisti gay
Un motore di ricerca “sensibile”, che parte dall’anima e dai sentimenti per confezionare una proposta di vacanza tagliata su misura per l’utente, grazie a un algoritmo speciale che incrocia informazioni e “interpreta” i desideri di viaggio di un target specifico: la comunità Lgbt (Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender).
IL SITO Sono gli ingredienti vincenti che hanno permesso a Babaiola (www.babaiola.com), l’originale e innovativa startup tutta sarda, nata all’interno del Contamination Lab edizione 2015 dell’Università di Cagliari, di attrarre investitori pronti a lanciarla sul mercato e a farle spiccare il volo verso un mercato ancora poco sfruttato.
 IL PERCORSO A ideare il motore di ricerca è stato un gruppo di giovani studenti isolani, guidati dal fondatore e ceo, Nicola Usala, studente di Ingegneria elettronica, che insieme a Federica Saba, Scienze sociali, e Enrico Garia, Scienze informatiche, dopo la vittoria del premio Crs4 al CLab dello scorso anno, hanno partecipato per cinque mesi al programma di accelerazione di Luiss Enlabs, promosso dalla stessa università romana, e hanno installato la sede a Roma.
 L’IDEA Come spesso accade, la startup nasce per far fronte a un’esigenza ancora poco soddisfatta. «Siamo partiti da una necessità: ci siamo accorti che mancava un servizio dedicato ai viaggiatori del mondo gay che sono in continua crescita». Semplice e quasi banale, ma il team di Babaiola ha colto la palla al balzo per piazzare l’idea vincente. «Abbiamo notato che le persone omosessuali quando devono pianificare una vacanza consultano in media 28 siti web e effettuano moltissime ricerche, fino a 146», spiega Nicola Usala. «Così abbiamo pensato di mettere a punto un nuovo sistema che permette di selezionare immeditamente il tipo di esperienza di viaggio che si desidera fare (romantico, culturale, vita notturna) e di ottenere le proposte migliori destinate a questo tipo di utenti» solitamente più esigenti di altri viaggiatori.
 L’ALGORITMO Il sistema incrocia le informazioni di centinaia di siti e motori di ricerca e individua la soluzione migliore in base ai parametri indicati e al tipo di esperienza cercata: individua un hotel che offra nelle vicinanze eventi o attrazioni interessanti per l’utente, individua la migliore soluzione di volo, indica le principali attrazioni che rispondono alle richieste dell’utente. Con l’analisi delle recensioni e dei trend dei social network, l’algoritmo assegna un voto di compatibilità tra destinazione, esperienza e attività in modo da rendere la scelta dell’utente più semplice. «Al momento ci rivolgiamo al pubblico italiano e abbiamo località principalmente europee, ma l’obiettivo è coprire tutto il mondo», sottolinea il fondatore di Babaiola. «Per realizzare tutto questo abbiamo stretto accordi commerciali con i portali leader nel settore turistico (Skyscanner, Tripadvisor, Hotelscombined), che oltre ad avere un ritorno economico ci consentono di attingere a queste enormi banche dati per arrivare a costruire viaggi su misura e tagliati in base alle esigenze dei nostri utenti».
 TURISMO GAY Quello dei “viaggi esperienziali” è un settore in forte crescita e in quest’ambito ancora di più lo è il turismo gay. «Il turismo della comunità gay cresce ad un tasso del 40% con introiti di settore che in Italia raggiungono i 3,2 miliardi di euro, complessivamente il 10% del comparto turistico nazionale», ricorda il giovane start upper. «Secondo recenti stime, i turisti gay spendono in media il 40% in più dei vacanzieri etero ed è proprio a loro che ci rivolgiamo perchè è un mercato più ricco».
Marzia Piga
 
 
 
 


 
2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 4 marzo 2016 / Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ La docente Cecilia Robustelli spiega come l’italiano sia più vicino alle donne
«USIAMO LA LETTERA A»
La desinenza femminile supera i pregiudizi
L ’Università di Cagliari per la prima volta nella storia ha una magnifica rettrice. Un anno dopo l’elezione è il linguaggio a ricordare la portata rivoluzionaria dell’evento: Maria Del Zompo continua a essere chiamata e a farsi chiamare, nonostante l’italiano richieda la declinazione del termine al femminile, «magnifico rettore». È formula conservatrice che ricorre sugli atti e sul sito ufficiale dello stesso Ateneo, oltreché titolo attribuitole dai giornali. L’insidioso stereotipo è scattato anche nei saluti introduttivi alla conferenza “Linguaggio di genere e amministrativo: la rappresentazione di donne e uomini nella lingua italiana di oggi” che si è tenuta ieri nella Facoltà di Studi umanistici. L’«imperdonabile gaffe» - così si è subito autocensurato l’autore, Pierluigi Lecis, direttore del Dipartimento di Pedagogia, Psicologia e Filosofia - ha rappresentato un assist perfetto per Cecilia Robustelli, professoressa associata (e non professore) di Linguistica italiana all’Università di Modena e Reggio Emilia, componente del gruppo di esperti sul linguaggio di genere nel Dipartimento per le Pari opportunità della presidenza del Consiglio dei ministri. Ospite del master in Gender equality, diretto dalla psicologa Cristina Cabras, ha consentito di introdurre la relazione che, preceduta dall’intervento di Cristina Lavinio, docente cagliaritana esperta della materia, ha affrontato in maniera vivace questioni tutt’altro che superficiali. Nonostante esista una vasta normativa (riconducibile perlopiù ai processi di semplificazione del linguaggio amministrativo e alla riforma del Titolo V della Costituzione) e le raccomandazioni dell’Onu siano chiare, ancora si stenta a utilizzare un linguaggio che metta al riparo da pregiudizi e discriminazioni e sia funzionale al raggiungimento di un’effettiva parità. «L’interazione tra il linguaggio di genere, rispettoso dell’identità, e quello amministrativo», ha detto, «consente di riconoscere le differenze (non le diversità), di dare loro un nome e quindi valorizzarle».
BUROCRAZIA. Negli atti ufficiali si usano formule conservatrici al maschile, senza valide motivazioni
Via libera dunque a un numero esiguo di termini che, legati a cariche istituzionali e professioni, ancora stentano a essere utilizzati: sindaca, deputata, assessora, ministra, prefetta, consigliera, cancelliera, ingegnera, architetta («termine inviso perché segmentato in archi-tetta»), notaia o chirurga. Non ci sono motivazioni valide alla base del mancato uso. Cecilia Robustelli ha smontato, col rigore della linguista (è anche consulente dell’Accademia della Crusca) le tre che normalmente vengono addotte. 1) Sono forme scorrette. «Chi lo sostiene non ha una conoscenza adeguata della lingua. Fatta eccezione per termini invariabili o formati con particolari suffissi (giornalista e pasticciere ne sono esempio), l’italiano usa la desinenza -o per il maschile e a per il femminile». 2) Sono brutte. «Che c’entra? Non sono destinate all’uso letterario. Sono forse musicali termini come consiglio d’amministrazione, decreto e delibera?». 3) Presunta neutralità del maschile. «Nel plurale ha valore inclusivo del genere femminile». L’impiego al femminile ha invece funzione omologante.
Alla pars destruens ha fatto seguire una serie di proposte di modifica. Il sito istituzionale del Comune di Cagliari è stato utile terreno per le esercitazioni. Assessore e vicesindaca accettano ancora di essere definite al maschile, i moduli per il cambio casa escludono che possano esserci proprietarie di immobili. Maggiore apertura al servizio demografico dove si ammette che il dichiarante possa essere il/la. Deciso passo in avanti, invece, nel modulo per l’iscrizione alla scuola dell’infanzia che si rivolge a bambini e bambine.
 Manuela Arca
 



 
3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 4 marzo 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Ospedali e società
Endometriosi e scuola: due iniziative
Al Microcitemico arriva “La scuola Angelini - Imparare fa bene”, progetto della Fondazione Angelini in collaborazione con il Coni e il patrocinio della Società italiana di pediatria che vuole contribuire alla crescita e alla formazione di bambini e ragazzi ospedalizzati supportando le scuole in ospedale, proponendo una visione del benessere come frutto di diversi aspetti dell’esistenza e favorendo atteggiamenti di prevenzione, stili di vita sani e attivi, alimentazione corretta, educazione motoria, pratica sportiva. Ieri nell’ospedale di via Jenner è stato consegnato il Mobile delle Scoperte, «contenitore di esperienze, stimoli e attività» realizzato dall’artista Silvia Zacchello: gli studenti avranno a disposizione schede per scoprire il corpo umano divertendosi in maniera interattiva. Il progetto coinvolge anche 37 scuole primarie del territorio, che parteciperanno a un concorso.
ENDOMETRIOSI Al Policlinico, invece, dal 7 al 13 marzo, in occasione dell’11ª edizione della Settimana di consapevolezza sull’endometriosi, i medici della Clinica ginecologica e ostetrica dell’Azienda mista accoglieranno dalle 9 alle 13 nei locali del Blocco Q tutte le donne che desiderano informazioni e suggerimenti su tale patologia e sul dolore pelvico cronico spesso associato. Nella Clinica ginecologica è attivo il Centro endometriosi/dolore pelvico cronico, di cui è responsabile Stefano Angioni (email: ambulatorio.endometriosi@dalwy.com; tel. 070/51093399).
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 4 marzo 2016 / Cagliari 24 ore - Pagina 9
Borsa di studio in Iran, è sarda la prima studentessa
CAGLIARI È un’italiana, Valentina Simeone, 21 anni, di Cagliari, la prima studentessa europea a varcare le soglia dell’Università di Teheran con una borsa di studio Erasmus, ottenuta sconfiggendo la concorrenza di colleghi di altri 9 atenei comunitari. L’Unione europea ha deciso infatti di allargare gli orizzonti degli interscambi culturali, concedendo 136 finanziamenti universitari a ragazzi provenienti dall’Iran, dall’Iraq e dallo Yemen, specializzandi in paesi europei e, allo stesso tempo, di offrire un soggiorno di studio di sei mesi (1000 euro al mese) per un cittadino Ue nella capitale iraniana, non essendovi condizioni di sicurezza in Iraq e Yemen. Quando a settembre è arrivata Teheran, Valentina si è trovata dunque a fare da apripista per nuovi rapporti e collaborazioni universitarie tra la Repubblica islamica degli ayatollah e l’Occidente. Alla facoltà di lingue di Cagliari Valentina aveva studiato inglese, arabo e tedesco. Dopo l’esperienza a Teheran, Valentina ha intenzione di dedicare la sua tesi proprio ai rapporti tra Italia e Iran, chiedendo ad uno dei suoi docenti iraniani di essere correlatore insieme ad un collega di Cagliari.
 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 4 marzo 2016 / Cagliari 24 ore - Pagina 9
La Ue: turismo sostenibile,
il Sud Sardegna è al top
CAGLIARI Il Sud Sardegna è stato scelto dalla Commissione europea come prima destinazione sostenibile d’Europa. Un riconoscimento con cui la Ue ha voluto premiare un percorso di qualità di azioni a favore dell’ambiente, del territorio e delle comunità guidato dal dipartimento di Scienze economiche e aziendali dell’università di Cagliari, con Patrizia Modica come responsabile scientifico. Il progetto sardo è stato selezionato fra quelli presentati da circa 200 destinazioni in Europa, incluse Barcellona e la sua provincia, che hanno partecipato alle due fasi pilota del sistema europeo Etis per implementare le migliori pratiche di sostenibilità secondo standard internazionali riconosciuti per la salvaguardia dell’ambiente, della comunità e dell’identità e per uno sviluppo economico sostenibile che preservi territori e risorse per le generazioni future. «Quando università e territori lavorano insieme, i risultati non possono che essere positivi: questa è l’ennesima dimostrazione», commenta il rettore dell’università di Cagliari, Maria Del Zompo dopo aver ricevuto da Bruxelles la notizia del riconoscimento. Il progetto dell’ateneo è iniziato nel 2013 con Visit South Sardinia, Destination Management Organization, attraverso un’intesa con i comuni di Cagliari, Domusdemaria, Muravera, Pula e Villasimius e i loro consorzi turistici. «In questa esperienza – spiega Modica – l’università ha fornito conoscenze e competenze scientifiche che hanno consentito di sviluppare un sistema integrato di relazioni tra imprese e istituzioni verso un obiettivo non solo locale ma quale modello europeo di destinazione sostenibile che con questo riconoscimento viene ufficialmente riconosciuto». Il progetto è stato possibile grazie alla rete di relazioni internazionali dell’ateneo cagliaritano con l’Organizzazione mondiale del Turismo, il Global Sustainable Tourism Council e la stessa Commissione europea. «Il riconoscimento da parte della Ue per il Sud Sardegna come prima destinazione sostenibile d’Europa per il turismo e l’ambiente è molto significativo – aggiunge il sottosegretario ai Beni culturali, Dorina Bianchi –. Infatti non solo è stata valorizzata l’eccellenza della Sardegna, la sua immagine e la qualità del territorio ma è anche l’importanza della strategia di rilancio del turismo che l’Italia ha messo in campo puntando proprio alla sostenibilità. Il turismo sostenibile è un asset strategico per valorizzare al meglio il nostro patrimonio culturale, favorire la crescita economica e l’occupazione, oltre che contribuire al conseguimento degli obiettivi di riduzione della Co2».
 

 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 4 marzo 2016 / Olbia - Pagina 21
I 5 Stelle sull’università:
le tasse sono troppo alte
OLBIA Punta ancora sui giovani e sulla loro sfera di interessi la campagna di iniziative del meetup Amici di Beppe Grillo in vista delle prossime elezioni amministrative. Dopo il buon esito della manifestazione “La città che vorrei”, la scorsa settimana, i grillini hanno pensato bene di coinvolgere ancora una volta le nuove generazioni. In questo caso la sollecitazione è rivolta agli studenti universitari: sono loro, infatti, i destinatari della petizione definita “No-tax area” mirata all’abbattimento delle tasse scolastiche. Il comitato promotore, capeggiato dallo studente Giovanni Pinna e composto da alcuni giovani attivisti del meetup olbiese (Leonardo Boni, Dalila Carta, Roberta Degortes e Fabiana Murgia) è stato impegnato in una raccolta firme che si è tenuta lo scorso 29 febbraio al Gran Caffè Relax, in via D’annunzio. Nel dettaglio,la petizione “No-tax-area” è una proposta del Movimento 5 Stelle nazionale che riguarda il diritto allo studio universitario. La tassazione cui sono sottoposti gli studenti universitari italiani, è infatti tra le più alte in Europa. Da qui, l’iniziativa della raccolta di firme per coinvolgere i diretti interessati nella richiesta di revisione. Cioè una sensibile diminuzione. La “No-tax area” di cui si parla nella petizione, infatti, è la soglia Isee di cui si propone l’esenzione totale dalle tasse accademiche, insieme a un sistema più equo e a una diminuzione della tassa d’iscrizione all’università soprattutto per le fasce medio-basse, un limite massimo di tassazione totale per ogni ateneo e sanzioni a carico degli istituti che non rispettano la normativa. Le firme raccolte dai giovani del comitato promotore – commentano Fabiana Murgia e Giovanni Pinna, due dei promotori dell’iniziativa – mettono in risalto l’opera di sensibilizzazione e informazione del meetup sul territorio olbiese. Un impegno quotidiano che coinvolge i diritti di ognuno di noi». «Il tutto – aggiungono i giovani rappresentanti del meetup olbiese – alla luce di un possibile taglio dei fondi universitari, che si teme colpisca i poli decentrati, tra cui spicca proprio Olbia, con il suo corso di laurea in Economia e management del turismo. Operazione che, in una città a evidente vocazione turistica, costituisce una grave minaccia per la formazione dei giovani sardi». Molto attivi sul piano dell’attività interna e adesso anche su quello delle iniziative in città, i grillini olbiesi non hanno ancora reso pubblico il nome del candidato sindaco che guiderà la loro lista alle elezioni comunali. Il nome ricorrente è sempre quello della commercialista Teresa Piccinnu, ma il Movimento 5 Stelle ha rfegole chiare e ferree, così si attende ancora la certificazione della lista a Roma e il via libera alle candidature. (m.b.)
 

 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 4 marzo 2016 / Sardegna - Pagina 7
Finanziaria, approvata in commissione
CAGLIARI La Finanziaria da 7 miliardi e 400 milioni è stata approvata dalla commissione Bilancio del Consiglio regionale. Alleggerita dagli emendamenti, almeno da quelli presentati dalla maggioranza, è stata licenziata a grande velocità in neanche due ore. Il centrosinistra ha votato a favore, l’opposizione contro. Nei prossimi dieci giorni il pacchetto contabile - Finanziaria, bilancio e documento economico - non rimarrà comunque in standby. I capigruppo di maggioranza continueranno nella ricerca dei milioni che ancora mancano per portare il tesoretto (o soldi da manovrare) fino alla quota auspicata di 25 milioni, ora non sono più di 18. Se la differenza non sarà trovata, potrebbe esserci anche il rischio di un passaggio in aula alla cieca. Mentre la minoranza sarà impegnata a scrivere la relazione da portare in aula. Stando alle previsioni, il dibattito dovrebbe cominciare il 15 marzo, col voto finale annunciato a ridosso di Pasqua. La maggioranza. Fra i primi commenti quello del presidente della commissione Bilancio. «Sono soddisfatto - ha detto Franco Sabatini del Pd - del senso di responsabilità dimostrato dalla coalizione. Con il ritiro degli emendamenti, i tempi si sono ridotti. Ma la discussione non è ancora finita. Abbiamo preso l’impegno di trovare nuovi finanziamenti per il lavoro, la cultura e le università». Più che soddisfatto l’assessore al Bilancio. «Abbiamo risolto due problemi fondamentali - ha detto Raffaele Paci - l’aumento delle tasse che non ci sarà per il 2016 grazie ai 70 milioni recuperati, e quello delle politiche sociali con uno stanziamento di 41 milioni». Per aggiungere: «È comunque una manovra incentrata sul risanamento della sanità, abbiamo destinato 330 milioni in più per accompagnare il piano di rientro. Ma non solo: fra fondi europei , nazionali e regionali avremo un miliardo a disposizione per gli investimenti, la crescita e sostenere i primi segnali di ripresa»". La minoranza. L’attacco è stato ancora una volta frontale. «Le nostre proposte costruttive - hanno scritto in un comunicato Alessandra Zedda e Ignazio Locci (Forza Italia) - sono state respinte, nonostante puntassero a recuperare ritardi e omissioni della Giunta. In aula, continueremo a opporci a una manovra assurda». Per Christian Solinas (Psd’Az): «La maggioranza ha dovuto scegliere la scorciatoia d’azzerare gli emendamenti perché continua a essere sfilacciata e litigiosa. A questo punto è chiaro: in aula navigherà a vista». Secondo Attilio Dedoni (Riformatori): «Solo con un trucco, il centrosinistra ha superato l’evidente incapacità di trovare un accordo. Ora ha scaricato sull’aula le tensioni interne ed è un’altra conferma di un fallimento annunciato».


 

8 - LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 4 marzo 2016 / Ediz.ne Oristano - Pagina 25
Le micro imprese della Nurra unite per creare turismo
STINTINO L’obiettivo è creare e sperimentare un sistema innovativo di governance della filiera produttiva che sfrutti i vantaggi offerti dalla collaborazione sia tra diverse micro-piccole imprese che tra queste e la popolazione locale. Così da «innovare radicalmente la filiera nello spirito della condivisione e co-creazione dell’economia partecipata». È quanto si prefigge il progetto “Micrò accoglienza esperenziale, ecologica, co-creativa e condivisiva in area Mediterranea” che vede il Comune di Stintino capofila dell’iniziativa e il coinvolgimento dei comuni di Sassari e Porto Torres quindi del parco nazionale dell’Asinara, dell’Università di Sassari con il dipartimento di Scienze politiche. Si tratta di un progetto transfrontaliero che coinvolge anche la Francia con la Camera di commercio di Ajaccio, l’ufficio del turismo di Bonifacio, la Camera di commercio di Nizza, quindi per l’Italia ancora il Comune di Montignoso e il polo tecnologico di Navacchio in Toscana e il parco delle Cinque Terre in Liguria. A disposizione ci sono circa un milione e duecentomila euro che, negli obiettivi dei partecipanti, devono portare a creare una “economia condivisa” capace di rispondere alla crescente domanda turistica “su misura” fuori dai circuiti «mass market» dei grandi distributori e degli operatori turistici internazionali che operano on line. In Sardegna, l’area interessata dal progetto sarà quella della Nurra. Ed è per questo che di recente i tre comuni e il parco nazionale dell’Asinara hanno siglato un protocollo di intesa attraverso il quale saranno individuati, i siti d’interesse turistico attuale o potenziale nell’area vasta intercomunale. Si punta a fare in modo che le micro-piccole imprese della filiera possano intercettare la domanda di turismo innovativo ed eco-sostenibile. Si dovrà varare un piano d’azione congiunto che porti alla progettazione e sperimentazione degli strumenti necessari alla co-creazione dell’offerta e all’incontro con la domanda. «L’obiettivo è anche – spiega il sindaco di Stintino Antonio Diana – far nascere una vere e propria collaborazione tra le piccole e micro imprese e la popolazione così da attivare circuiti di filiera corta per le produzioni agroalimentari e artigianali». Si punta a creare “co-cooking spaces”, cioè laboratori agroalimentari ed enograstronomici condivisi, anche attraverso gli istituti alberghieri, dove la popolazione locale, che attualmente crea in maniera “casalinga” prodotti di “economia sommersa” e trova nuovi canali di vendita “in nero” attraverso il web, possa collaborare con le micro e piccole imprese della filiera in maniera informale ma legale e certificata. A questi si potranno aggiungere i “fablab”, cioè laboratori dell’artigianato e delle antiche tradizioni che saranno anche luogo di incontro con le nuove tecnologie. L’azione dovrà portare alla creazione di un disciplinare per il riconoscimento di un marchio di qualità della produzione agroalimentare, enograstromica e artigianale e per l’erogazione di servizi turistici, che sia valido per l’area transfrontaliera.


 


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