Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 February 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA
 
 
1 - L’UNIONE SARDA di sabato 27 febbraio 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Trentadue Paesi
Al via le iscrizioni per partecipare a “Erasmus studio”

Si sono aperte il 23 febbraio e scadono alle 14 di martedì 15 marzo le domande per i soggiorni “Erasmus studio”. L'Università di Cagliari mette a disposizione per l'anno accademico 2016/17, 1355 soggiorni in trentadue Paesi europei nell'ambito del programma Erasmus+.
Una chance per i giovani universitari che vogliono vivere esperienze di studio in atenei e imprese con cui l'Università cagliaritana ha stipulato accordi bilaterali. La mobilità Erasmus+ Studio può essere utilizzata per studio a tempo pieno, per preparare tesi e per la mobilità combinata studio/tirocinio con il riconoscimento accademico delle attività didattiche all'estero. Possono candidarsi gli studenti iscritti ai corsi di 1° e 2° ciclo e a quelli a ciclo unico. I candidati devono presentare una sola domanda e scegliere fino a sette atenei. Bisogna possedere una buona conoscenza dell'inglese o della lingua straniera dell'università ospitante. Le date degli appuntamenti su www.unica.it/erasmus. Per informazioni: 070.6756533.


 
 
2 - L’UNIONE SARDA di sabato 27 febbraio 2016 / Primo Piano (Pagina 5 - Edizione CA)
LE DELIBERE DI GIUNTA. Approvate anche le linee guida per le Guardie zoofile regionali
Farmaci innovativi, ripartiti i fondi
Novità sui farmaci biologici innovativi decise dalla Giunta, riunita ieri a Cagliari. Su proposta dell'assessore regionale della Sanità, Luigi Arru, sono state individuate le unità operative alle quali assegnare i finanziamenti per il controllo degli effetti. Le risorse saranno ripartite tra l'Azienda ospedaliero-universitaria di Cagliari (Unità Operative di Reumatologia, Medicina Interna, Patologie Osteomuscolari, Dermatologia, Gastroenterologia, Gastroenterologia e Patologie digestive), la Asl di Cagliari (Centro sclerosi multipla), la Asl di Nuoro (Unità operativa di neurologia e stroke unit), l'Azienda ospedaliera Brotzu (Unità operativa di neurologia e stroke unit).
Approvata, inoltre, la delibera che consente all'assessore Arru di costituire la commissione tecnica per l'assistenza farmaceutica così come ci saranno regole certe sui criteri delle strutture che ospitano minori stranieri non accompagnati.
Cambia il sistema di distribuzione per gli ausili delle persone stomizzate: sempre per decisione dell'assessorato regionale della Sanità, è stato deciso che la distribuzione non avverrà più attraverso le farmacie. La distribuzione verrà effettuata a domicilio o con il ritiro concordato con la Asl di riferimento. Le persone interessate, qualora non venissero contattate entro il 1 marzo, possono chiedere informazioni alla propria Asl o prendere visione del numero di telefono dedicato che ogni Azienda sanitaria metterà a disposizione nel proprio sito internet. L'esecutivo ha, poi, approvato la proposta di linee guida per la nomina, il rinnovo, la revoca e l'impiego delle Guardie zoofile regionali. Queste opereranno gratuitamente, dopo aver preso parte a un corso di formazione.
Intanto in materia di lavori pubblici, su proposta dell'assessore, Paolo Maninchedda, sono stati autorizzati gli esercizi provvisori di Enas e Area per il periodo compreso fra il primo marzo e il 30 aprile. (m. s.)


 
 
3 - L’UNIONE SARDA di sabato 27 febbraio 2016 / Speciale (Pagina 8 - Edizione CA)La nuova missione: salvare la trota Vedi la foto Dopo aver svolto un importante ruolo per la salvaguardia del cervo sardo, Monte Arcosu è nuovamente in primo piano per evitare l'estinzione della trota sarda.
Nota sino a poco tempo fa come Trota macrostigma , è stata riclassificata come Salmo cettii ed è considerata un vero e proprio relitto in campo europeo. A causa delle continue immissioni di altri salmonidi, la specie in purezza è scomparsa dai corsi d'acqua sardi: resistono solo piccolissime popolazione isolate, confinate in località come il Rio Camboni, a Monte Arcosu. Qui, secondo un rigoroso progetto della Regione e dell'Università di Cagliari, diversi esemplari vengono catturati con gli elettrostorditori e, una volta accertata la purezza genetica, trasferiti al centro di riproduzione di Sadali. Da qui le trote nate in cattività sono liberate in quattro aree idonee per favorire la rinascita in libertà di una specie simbolo della fauna sarda.
 
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di sabato 27 febbraio 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)IL PAESE CHE VORREI Professionisti, studiosi, scuole, Università, enti e chiunque fosse interessato può inviare un elaborato di 1500 caratteri a “ilpaesechevorrei@inu.it” entro domani. Il Paese che vorrei è un evento multimediale del XXIX congresso dell'Istituto nazionale di urbanistica dal 28 al 30 aprile al Search.
 
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di sabato 27 febbraio 2016 / Provincia Sulcis (Pagina 38 - Edizione CA)
Narcao
Contributi per aiutare gli studenti fuori sede

Scadono il 29 febbraio i termini per poter accedere ai contributi per il fitto casa per gli studenti di Narcao che frequentano l'Università fuori dall'Isola. A renderlo noto il Comune. (m. lo.)
 
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di sabato 27 febbraio 2016 / Cronaca di Oristano (Pagina 39 - Edizione CA)
ORISTANO. Il sindaco Tendas e i colleghi di Olbia e Nuoro scrivono alla Regione
«A rischio i finanziamenti dell'università»

«La proposta di includere la facoltà di architettura di Alghero nella ripartizione del fondo unico per le sedi universitarie decentrate comprometterebbe, esponendone ad alto rischio, l'esistenza stessa delle università di Oristano, Nuoro e Olbia». A scriverlo in una lettera congiunta al presidente della Regione Francesco Pigliaru, all'assessore all'istruzione Claudia Firino, al presidente del Consiglio Gianfranco Ganau e ai consiglieri regionali sono i tre sindaci di Oristano Nuoro e Olbia Guido Tendas, Andrea Soddu e Gianni Giovanelli. Una lettera che parla di uno scippo di risorse alle tre sedi gemmate a favore di Alghero.
«Abbiamo appreso con viva preoccupazione la proposta di far gravare il finanziamento a favore del dipartimento di architettura di Alghero direttamente sul fondo destinato ai poli universitari di Oristano, Nuoro e Olbia e non più invece sulla quota di fondi regionali destinati all'ateneo di Sassari», scrivono. «In una fase storica così complessa come quella in cui viviamo ed amministriamo, contraddistinta dall'incertezza conseguente ai processi di riforma locale e globale, l'idea che vi possa essere un restringimento degli investimenti nelle nostre comunità ci spaventa». Nella lettera si sottolinea come i tre poli a rischio rispondano ad esigenze di sviluppo socio economico e culturale di peculiari territori, e che nacquero da un progetto di sviluppo condiviso dalla Regione e dallo Stato, ma soprattutto con appositi accordi e con un fondo proprio destinato alla promozione di studi universitari in territori con evidenti condizioni di sottosviluppo e spopolamento.
«Del tutto diverse invece furono le ragioni che spinsero l'Università di Sassari a decidere autonomamente l'istituzione dell'allora facoltà di Architettura e di collocarne la sede ad Alghero. Si trattò - sottolineano Tendas, Soddu e Giovanelli - di una scelta operata sulla base di valutazioni di puro carattere accademico. I risultati conseguiti da Architettura convinsero la regione a ritagliare, nel fondo destinato alle università (diverso dal fondo per le università decentrate), un apposito canale di finanziamento dedicato per la sede algherese. È per queste ragioni che nell'auspicio che il dipartimento di architettura di Alghero possa vedere garantiti ed incrementati i fondi necessari al suo funzionamento a valere sui fondi che la Regione - i sindaci - i chiedono che il fondo unico conservi la destinazione originale». ( f. le. )
 
 
 
7 - L’UNIONE SARDA di sabato 27 febbraio 2016 / Provincia di Oristano (Pagina 40 - Edizione CA)Università Piccoli alunni a lezione Vedi la foto I laboratori universitari del Consorzio Uno sono stati invasi da due classi della scuola “Madre Teresa Quaranta” di Oristano. I bambini, tra i 7 ed i 10 anni, per un giorno hanno fatto i piccoli scienziati.
 
 
 
redazioneweb@unica.it
 
 
LA NUOVA SARDEGNA 
 
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 27 febbraio 2016 / Ediz. Naz.le - Pagina 9
Come allevare i ricci: l’università lancia un progetto pilota
di Salvatore Santoni
CAGLIARI Centomila minuscoli ricci ogni anno nasceranno in uno schiuditoio made in Sardinia. È la produzione del vivaio messo in piedi nel consorzio ittico di Santa Gilla dal progetto Resurch che ha studiato la ricerca sull’allevamento del riccio di mare. Il progetto – finanziato dalla Ue nell’ambito di un programma di sostegno alle piccole e medie imprese – ha visto impegnati i ricercatori dell’università di Cagliari e altri partner internazionali in una ricerca che si conclude in questi giorni. La novità si inserisce in un mercato che gira 9 milioni di euro l’anno e un pescato di 30 milioni di ricci. Il progetto. La punta di diamante del sistema è uno schiuditoio sperimentale messo a punto dal dipartimento di Scienze della vita e dell’ambiente dell’università cagliaritana. Grazie a questo ambiente protetto, l’impianto è in grado di produrre oltre 100mila giovani ricci l’anno. Per la produzione, i ricercatori hanno scelto la località Sa Illetta, dove sorge il consorzio ittico Santa Gilla, con cui l’ateneo ha stipulato una convenzione di ricerca. «Gli obiettivi del progetto erano individuati in sette work packages – spiega il ricercatore Piero Addis – tra cui la formulazione e l’ottimizzazione delle diete artificiali per l’alimentazione dei ricci, lo studio delle tecnologie e i sistemi di allevamento in impianti a terra ed in mare, l’ottimizzazione del prodotto finale, ovvero il miglioramento delle qualità biochimiche della polpa di riccio allevato, anche attraverso test sensoriali, le attività di training, networking and dissemination, strumenti utili per la formazione e crescita dei giovani ricercatori». La produzione. Per prima cosa, i ricci maschi vengono indotti all’emissione dei gameti, che verranno mescolati alle uova prodotte dalla femmina. La fecondazione avviene nello schiuditoio sperimentale creato dal tema di studiosi. Una volta nate le larve, si inizia la fase del nutrimento attraverso un mix di microalghe. Dopo 18 mesi le larve iniziano ad assumere le sembianze di minuscoli ricci (25 millimetri): è il momento in cui vengono trasferiti nel vivaio a mare. Il team. Oltre all’università di Cagliari e all’impresa sarda Cedimar, al progetto hanno lavorato un gruppo di imprese di varie nazioni (Islanda, Irlanda, Israele). Da sottolineare anche la partecipazione degli istituti di ricerca di Nofima (Norvegia), Sams (Regno unito), Matis (Islanda) e Iolr (Israele), a cui si sono affiancati i gruppi di ricerca del Cnr di Taranto e dell’università di Genova. Il lavoro prodotto dal team di sviluppo ha fornito un avanzamento tecnologico per l’allevamento di due specie di echinodermi: il paracentrotus lividus (la specie consumata in Sardegna) e strongylocnetrotus droebachiensis (consumata nel nord Europa).


 
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 27 febbraio 2016 / Olbia - pagina 28
«Università, la Regione non tagli le risorse»
NUORO «Abbiamo appreso con viva preoccupazione della proposta di far gravare il finanziamento in favore del Dipartimento di Architettura di Alghero direttamente sul fondo destinato ai poli universitari decentrati di Nuoro, Oristano e Olbia e non sulla quota di fondi regionali destinati all’ateneo di Sassari e a risorse invariate. Non è concepibile perché in questa maniera si andrebbe a compromettere, esponendola ad alto rischio, l’esistenza dei tre poli decentrati e l’offerta formativa e di ricerca che si è andata sviluppando negli anni nei nostri territori». Comincia così la preoccupata lettera che i sindaci di Nuoro, Andrea Soddu, Olbia, Gianni Giovannelli e Oristano, Guido Tendas, hanno inviato al presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru, al presidente del Consiglio regionale, Gianfranco Ganau, all’assessore regionale alla Pubblica istruzione, Claudia Firino e a tutti i consiglieri regionali. La preoccupazione è grande visto che l’intenzione della Regione sarebbe quella di inserire anche il dipartimento di Alghero nella spartizione dei fondi, peraltro risicati, destinati ai tre poli decentrati . «In una fase storica così complessa come quella in cui viviamo e amministriamo – hanno sottolineato i tre sindaci – contraddistinta dall’incertezza conseguente ai processi di riforma locale e globale, la sola idea che ci possa essere un restringimento degli investimenti in conoscenza nelle nostre comuinità ci spaventa non poco. I poli universitari di Nuoro, Olbia e Oristano rispondono storicamente a esigenze di sviluppo socio economico e culturale dei nostri territori, nati da un preciso progetto di sviluppo degli enti locali condiviso dalla Regione e dallo Stato e sottoscritto con precisi accordi. In quel contesto, i comuni ottennero un fondo destinato a sostenere gli investimenti per la promozione degli studi universitari in territori caratterizzati da evidenti condizioni di sottosviluppo e spopolamento. Del tutto diverse le regioni che spinsero l’Università di Sassari a decidere l’istituzione della facoltà di Architettura ad Alghero – hanno ribadito Soddu, Giovanelli e Tendas nella lettera –. I risultati conseguiti convinsero la Regione a ritagliare, nel fondo destinato alle università, diverso da quello per le decentrate, un apposito canale di finanziamento dedicato esclusivamente per la sede di Alghero. Per queste ragioni – hanno concluso i tre sindaci di Nuoro, Olbia e Oristano – con l’auspicio che il dipartimento di Architettura di Alghero possa vedere garantiti e anche incrementati i fondi necessari per il suo funzionamento a valere su quelli destinati dalla Regione all’ateneo di Sassari, chiediamo espressamente che il fondo unico continui a conservare la sua destinazione originaria a favore delle popolazioni delle tre città media che rappresentiamo». (plp)
 
 
 
10 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 27 febbraio 2016 / Ediz. Naz.le - Pagina 31
Raccolta di firme contro le tasse
Lunedì mattina dalle ore 9.30, gli attivisti del Movimento 5Stelle hanno organizzato un’iniziativa contro l’aumento delle tasse universitarie davanti alla Sede centrale del Consorzio universitario nuorese in via Salaris 18 e poi nel pomeriggio dalle ore 15 di fronte alla sede del Dipartimento di Agraria in via Colombo, a Sa Terra Mala. L’obiettivo è quello di raccogliere le firme degli studenti universitari finalizzate al blocco dell’aumento della tassazione. «Il Movimento 5 Stelle ha presentato in Parlamento una proposta di legge che prevede di bloccare l'aumento della tassazione universitaria – ha sottolineato il consigliere comunale Tore Lai, promotore dell’inizitiva – e l’entrata a regime delle misure che consentiranno alle università di aumentare le tasse degli studenti fuori corso senza un tetto massimo e di far crescere fino al 100 per 100 la tassazione degli studenti in corso. Il Movimento 5Stelle con questa proposta vuole introdurre meccanismi, anche sanzionatori, per quelle università che chiedono più tasse rispetto a quanto consentito dalla legge e quindi realizzare, per la prima volta in Italia, una No Tax Area di esenzione totale dal pagamento delle tasse per i redditi più bassi. Vogliamo esercitare un’ulteriore pressione sul governo per sbloccare la situazione e riformare il sistema di tassazione universitaria.

 


redazioneweb@unica.it

RASSEGNA QUOTIDIANI NAZIONALI
 
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie