Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
15 February 2016

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 27 - Edizione CA)
Università
È nata la rivista Medea
spazio telematico di scambio di idee
tra Cagliari e Perugia
 
Come dice, con genuino entusiasmo, la direttrice del periodico, Tatiana Cossu, Medea, più che una rivista è un’équipe: un gruppo compatto - di ricercatori, professori, specializzandi - flessibile, aperto a diversi contributi, unito nella convinzione che la ricerca, nei vari ambiti, è scambio, collaborazione, connessione tra saperi differenti. Una sottolineatura non da poco quella che l’antropologa dell’Università di Cagliari ha ribadito durante la presentazione della rivista internazionale di studi interculturali edita dall’Ateneo cittadino, rivolta a un pubblico ampio, il cui primo numero è fruibile nella piattaforma “Open Journals” (ojs.unica.it), la cui direzione tecnica è di Sandra Astrella.
Di Medea, quarta rivista elettronica d’ateneo nell’ambito degli studi umanistici, si è parlato nei giorni scorsi all’Exma, nel corso di un incontro cui sono intervenuti, oltre alla Cossu e altre figure istituzionali dell’Università, Gian Luca Grassigli dell’Università di Perugia, e gli studiosi emeriti Ezio Pullizer e Giulio Angioni (l’incontro si è concluso con una performance teatrale di Rita Atzeri).
Ideata come progetto interuniversitario tra gli atenei di Cagliari e Perugia, Medea è un periodico annuale che, tra i pochi in Italia, promuove un approccio interdisciplinare agli studi in vari ambiti: dalle archeologie alle storie, dalle letterature alle antropologie, dalle arti alle scienze in senso lato.
Come precisa la Cossu, si tratta «di tracciare insieme nuovi percorsi di indagine e delineare orizzonti condivisi. La rivista vuole mettere in discussione l’autoreferenzialità dei vari settori specialistici e favorire una maggiore apertura alle contaminazioni, proponendo una stretta convergenza fra teoria e pratica». Il tutto nel segno di un’autorevolezza scientifica, sottolinea la storica dell’arte Rita Pamela Ladogana, nel comitato di direzione, «sostenuta dall’elevato spessore del comitato scientifico, eterogeneo per provenienza geografica e disciplinare».
Il primo numero di Medea, il cui nome s’ispira alla volitiva figura celebrata da Euripide (il logo è di Giorgia Atzeni), raccoglie gli atti del convegno “Frontiere sonore”. Accanto agli articoli su un tema centrale, la rivista ospita varie rubriche, tra cui “Alla deriva”, dedicata a riflessioni e testi dimenticati, e “Controcorrente”: uno sguardo critico sulle politiche culturali egemoniche o alla moda.
Franca Rita Porcu
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
A Oristano e nel Sulcis record di capelli bianchi
LO STUDIO. Nasce la cintura dei Comuni della longevità
 
Le coppie che non si riproducono, i giovani che spariscono e i vecchi che aumentano sono un problema diffuso in tutta l’Isola. Soltanto la provincia di Olbia-Tempio, al primo gennaio 2015, con un indice di vecchiaia pari al 143,8%, registra un valore inferiore alla media regionale e nazionale, rispettivamente 180,7% e 157,7%, con un incremento della popolazione giovane (da 0 a 14 anni) di 1589 unità in nove anni (+8,1%).
Nell’Oristanese, Carbonia-Iglesias e nel Medio Campidano, gli indici di vecchiaia sono spaventosi: rispettivamente del 224,7%, 220,9% e 206,1%. Significa in media 7 anziani per ogni bambino, nella provincia di Cagliari è del 169,6%, con 5,4 anziani per bambino, a Sassari e Nuoro arriva e supera 180 (sei a uno).
D’altronde siamo una delle cinque “blue zone” del pianeta (dove si vive di più e ci sono più centenari), individuate dall’esploratore Dan Buettner con il National Geographic, insieme a Gianni Pes e Alessio Tola dell’Università di Sassari e al belga Michel Poulain. Le zone blu sono: l’Isola di Ikaria in Grecia, Okinawa in Giappone, la penisola di Nicoya in Costa Rica, il villaggio di Loma Linda nella California meridionale e 14 paesi sparsi tra Barbagia e Ogliastra: Fonni, Gavoi, Ollolai, Ovodda, Tiana, Mamoiada, Orgosolo, Oliena, Villagrande Strisaili, Arzana, Baunei, Triei, Talana e Urzulei.
Una serie di Comuni sta affrontando seriamente la questione, con politiche mirate per far fronte all’emergenza e con l’obiettivo di coinvolgere altre amministrazioni ad applicare le loro buone prassi. L’idea è stata lanciata a dicembre scorso, nell’ambito di un convegno su “Longevità e dieta sarda-mediterranea volano per il turismo consapevole”. Insomma, è nata una Cintura dei Comuni della longevità, con la firma di un protocollo d’intesa tra Pula, Teulada, Dorgali, Domus De Maria e Villagrande. Iniziative varie, che spesso non hanno bisogno di risorse ingenti, dall’eliminazione delle barriere architettoniche alla ginnastica dolce e al tai-chi nelle piazze, da momenti di aggregazione al coinvolgimento della terza età in varie attività e corsi, con il fine (anche) di una ripopolazione del territorio e la creazione di nuove professioni geriatriche. (cr. co.)
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 12
A marzo in città il premio Nobel per la Pace
L’avvocato tunisino Abdelaziz Essid ha accettato l’invito dell’Ordine forense. Conferenza al Verdi
 
SASSARI Tutto è nato da un invito, subito accolto dall’interessato con grande semplicità. Abdelaziz Essid, premio Nobel per la Pace 2015 assieme alle altre componenti del “Quartetto per il dialogo nazionale tunisino”, il 19 marzo terrà una conferenza a Sassari. Essid, che di professione fa l’avvocato, ha accolto l’invito dell’Ordine forense di raccontare alle toghe sassaresi la Primavera Araba e “Il ruolo dell’avvocatura nei cambiamenti sociali”, questo il titolo della sua relazione. «L’occasione di ascoltarlo era così bella che abbiamo deciso di condividerla con la città – spiegano il presidente dell’Ordine forense Mariano Mameli e la consigliera Zena Orunesu, che cura la organizzazione–. Quindi il 19 la partecipazione alla conferenza sarà libera». L’incontro si terrà al Verdi e sarà una occasione storica per ascoltare dalla voce di un protagonista eccezionale il racconto di una pagina di storia. Il “Quartetto del dialogo” è il gruppo di esponenti di associazioni e istituzioni che hanno concorso a ripristinare la democrazia in Tunisia: l’Ordine degli avvocati di Tunisia, la Lega per la difesa dei diritti dell’uomo, le associazioni rappresentative degli imprenditori e dei lavoratori di Tunisi. L’arrivo di Abdelaziz Essid a Sassari è stato deciso a novembre a Torino. Il premio Nobel era a Torino, ospite d’onore alla nona conferenza dell’Oua: l’Organismo unitario dell’avvocatura italiana. Il suo intervento ha emozionato gli avvocati e i loro ospiti istituzionali. «Quando il dittatore Ben Ali è fuggito dal Paese, non c’era più Stato, c’era solo il vuoto, il caos totale – ha detto – . Pochi avevano il coraggio di uscire e affrontare la popolazione, né i politici, né i sindacati, né i giudici o le forze dell’ordine. Solo gli avvocati lo hanno fatto e sapete perché? Perché non ci siamo mai nascosti dietro il regime, lo abbiamo sempre combattuto difendendo gli oppositori e manifestando ogni violazione del diritto». «Il Premio Nobel assegnato al Quartetto del Dialogo è un premio che non va a un’istituzione ma a un’idea, un’iniziativa che è quella del dialogo – ha aggiunto l’avvocato – . Sì al confronto e no all’affronto». L’Ordine degli avvocati di Sassari sta lavorando ai dettagli della organizzazione della storica conferenza alla quale parteciperanno anche alcune scuole superiori cittadine.
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 13
Corso gratuito di lingua araba
per gli studenti universitari
 
SASSARI Il Centro linguistico di ateneo (Cla) offre un corso gratuito di lingua araba per principianti, aperto a tutti gli studenti iscritti all’Università sassarese. Il corso di 75 ore si terrà dal 2 marzo al 3 giugno e sarà articolato in lezioni trisettimanali secondo questo calendario: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 10 alle 12 nell’aula 1 del Cla in via Zanfarino 53. Il docente è il dottor Elias Naddaf. Per iscriversi è necessario compilare il modulo di iscrizione pubblicato su www.uniss.it e cla.uniss.it e inviarlo entro il 25 febbraio prossimo all’indirizzo di posta elettronica clauniss@uniss.it. La lingua araba è oggi uno degli idiomi più diffusi al mondo. Solo gli studenti che frequenteranno per almeno il 70 per cento delle ore previste potranno sostenere l’esame finale e richiedere, seguendo le procedure previste dai relativi Dipartimenti di afferenza, il riconoscimento fino ad un massimo di 6 crediti formativi universitari. Per ulteriori informazioni si invita a contattare la segretaria didattica del Cla. Orario di apertura al pubblico: lunedì- mercoledì – venerdì dalle 11 alle 13. Telefono: 079228967; e- mail: clauniss@uniss.it .
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Nuoro – pagina 17
sanità
Master per dirigenti medici:
sette borse di studio della Liuc
 
NUORO In arrivo 7 borse di studio per il master di II livello in Management per Dirigenti di struttura complessa della Liuc-Università Cattaneo, rivolto ai medici dirigenti di struttura semplice o complessa e a tutti i professionisti in possesso di laurea magistrale interessati al contesto sanitario. Il master ha sede a Nuoro. Le borse di studio saranno assegnate tramite candidatura Inps ai candidati preiscritti al percorso formativo, a partire dalla valutazione curricolare e previa presentazione della domanda di partecipazione al concorso.
In Sardegna, il Centro di ricerca in economia e management in Sanità e nel sociale (Crems) della Liuc propone anche un master di I livello in Managemente e funzioni di coordinamento rivolto a 22 professioni sanitarie. Il Cream propone un’offerta formativa particolare focalizzata sui temi e sulle competenze richieste per vincere le sfide della sostenibilità e dello sviluppo in ambito sanitario. Per informazioni: master@liuc.it-www.master.liuc.it.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Cultura e spettacoli – pagina 20
I giovani filmaker raccontano per l’Isre un’isola che cambia
Venerdì sera a Nuoro la rassegna del Museo del costume
Nel tempio della tradizione immagini sulla Sardegna di oggi
di Gianluca Corsi
 
NUORO È una Sardegna non convenzionale, autoironica e dispensatrice di poesia quella raccontata dai 6 film maker del progetto “Un’isola in movimento”, presentato venerdì sera nell’auditorium del rinnovato Museo del Costume. Sala piena e scommessa vinta per l’Istituto superiore regionale etnografico di Nuoro, che – parafrasando il presidente Bruno Murgia – «mantiene ben saldo il filone della tradizione, ma strizza l’occhio alla contemporaneità». E lo fa con il mezzo che, probabilmente, meglio si presta allo sguardo sul contemporaneo: il cinema o, in senso più ampio, il mezzo audiovisivo. «Già dal 2006, con il Sieff (la Rassegna Internazionale di Cinema Etnografico) _ ricorda Ignazio Figus, responsabile del settore produzione audiovisuale e promozione _, l’istituto aveva dimostrato grande attenzione per l’innovazione nell’antropologia visuale, senza contare che quest’auditorium ha ospitato innovatori del calibro di Jean Rouch e David Mc Dougall, per citarne solo un paio». Ed è nel solco di questa tradizione che l’Istituto etnografico ha contattato 6 giovani filmmaker sardi (il più anziano è del 66), di provenienze diverse (chi dall’etnomusicologia, chi dalla storia dell’arte, chi dalla fotografia), chiedendo loro di realizzare, con risorse (anche umane) ridotte, dei filmati che raccontassero la Sardegna per promuoverla in maniera non convenzionale. Il risultato che ne viene fuori è sorprendente, per nulla scontato. Chi si aspettava cartoline di un’isola pateticamente immobile, da cortes apertas, sarà rimasto spiazzato. E anche quando lo sguardo è puntato su situazioni tipicamente sarde, come il mondo agropastorale o i mestieri legati al mondo marino, l’occhio è pienamente immerso nel contemporaneo, con tutti i fermenti, le lacerazioni e le sfaccettature che gli appartengono. Ad introdurre i sei autori Antioco Floris, docente di linguaggi del cinema, della televisione e dei new media all’università di Cagliari, che ha spiegato come la brevità dei filmati (il più lungo dura 17 minuti) sia in linea con le nuove tendenze della produzione audiovisiva internazionale, dove il cinema dà sempre più spazio a forme alternative, che trovano il loro sbocco naturale in Rete. Si va dalla messa in scena teatrale di “Fizos” del giovanissimo nuorese Francesco Cristiano Pirisi (classe 1980), quasi un canto per la Sardegna, affinché i suoi figli recuperino l’idea di popolo e imparino nuovamente a stare insieme, alle poetiche “Transumanze” dell’altro nuorese, Paolo Bianchi, che è una metafora del viaggio, di avventurosa drammaticità, compiuto da un gruppo di africani. C’è poi “Duty of revenge” (Il dovere della vendetta) di Simone Cireddu (Oristano, classe 1974), che trasforma in un ironico videogame lo stereotipo dei cartelli stradali impallinati. I “Nodi” di Giuseppe Casu (Cagliari, 1968) rimandano, in un lavoro asciutto ed essenziale, alle reti dei pescatori di una delle ultime tonnare del Mediterraneo, mentre Michele Mossa (Cagliari, 1971) ci porta nella scuola elementare di Sant’Avendrace, in un connubio inseparabile con la colonna sonora firmata da Alberto Sanna. Infine il mondo agropastorale ritorna in “Maialetto della Nurra” di Marco Antonio Pani (classe 1966), che prende spunto da un fatto di cronaca per ricordarci, in chiave ironica, che anche l’aspetto più sacralizzato e apparentemente immodificabile della Sardegna non sfugge ai mutamenti della contemporaneità. Giovedì 18 ancora documentari all’Isre con la rassegna Moving Docs. Per cinque settimane, ogni giovedì alle 19 nello storico auditorium di via Mereu un programma di altissima qualità.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Cultura e spettacoli – pagina 20
Lirico di Cagliari, numeri positivi
Il sovrintendente Orazi soddisfatto dei risultati dei primi mesi di gestione
di Walter Porcedda
 
CAGLIARI Claudio Orazi, fresco sovrintendente del Lirico sfodera soddisfazione per i primi risultati del lavoro di squadra compiuto in due mesi, in tandem con il direttore artistico Mauro Meli e le maestranze del teatro che non smette mai di ringraziare. Oltre duemila abbonamenti per la Stagione concertistisca è infatti un risultato più che lusighiero, tanto più significativo se si ricorderà l’atmosfera deprimente di un anno fa. Ora invece, i segnali positivi si sommano. Mercoledì il Consiglio di indirizzo ha approvato il bilancio e il Presidente Mario Scano ha espresso «vivo apprezzamento per il lavoro svolto dal Sovrintendente e i suoi collaboratori che, in un breve arco di tempo, hanno predisposto la programmazione finanziaria e artistica per il 2016». Orazi che ha allineato il suo teatro per la battaglia del riconoscimento dell’opera come patrimonio dell’umanità, snocciola i dati sull’organico del teatro passato dai 270 dipendenti del 2003 agli attuali 214. Altro raffronto interessante quello all’interno del triennio 2014-16 sui punteggi indispensabili per avere più risorse dal Ministero. Nel 2014 (gestione Meli) si erano raccolti 935 punti con 128 eventi. Nel 2015 (gestione Spocci) 150 eventi con 834 punti. E per il 2016? Le previsioni indicano 138 appuntamenti e 1014 punti. E a proposito di risorse, in dodici anni si registra un calo consistente con dolorose sforbiciate dei soci (Ministero, Regione, Comune e Fondazione Banco di Sardegna): dai 26 milion e 898 mila euro del 2003 agli attuali 17 milioni e 360 mila euro. Da qui l’appello dello stesso Scano ai soci per «dare un maggiore apporto finanziario». E già nei prossimi giorni è previsto in Regione un incontro con il Presidente Francesco Pigliaru. Da registrare, in coda alla presentazione, la polemica accesa da Gualtiero Cualbu, ex componente del Cda del Lirico sul Parco della Musica, dove non sono stati completati i lavori per laboratori, arena e teatro. «E’ stato detto all’Unione Europea che il Parco è funzionante ma non è vero. Chiediamo la riunione del comitato di monitoraggio mai riunito», ha detto Gualtiero Cualbu. A giro stretto risponde l’assessore comunale alla cultura Enrica Puggioni: «L’accordo di programma con la Regione è fermo. Le risorse tranne delle eccezioni, non sono state messe a disposizione. Da parte nostra c’è il massimo impegno e sarà una delle nostre priorità» .

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