Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
12 February 2016

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Università
Ricercatore ucciso,
un convegno in Aula magna
in concomitanza col funerale
 
In concomitanza con i funerali di Giulio Regeni, il giovane ricercatore ucciso al Cairo dopo essere stato torturato dai suoi aguzzini, i dottorandi e i ricercatori, insieme ai docenti della facoltà di Scienze Economiche, Giuridiche e Politiche, hanno organizzato un momento di riflessione attraverso le testimonianze dirette sulle sfide e i rischi di fare ricerca in contesti non democratici. Un modo per ricordare Regeni, vittima della sua passione per lo studio dei fenomeni sociali anche in realtà difficili come quella egiziana. L'appuntamento - al quale è invitato tutto l'Ateneo - è per questa mattina alle 10.30 nell'Aula Magna di viale Sant'Ignazio 78.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Prima Pagina (Pagina 1 - Edizione CA)
Il dolore dei giovanissimi: «Non possiamo restare»
SPOPOLAMENTO. Manca il lavoro, la Regione ora investe sul “back”
 
«Sarà pure l'isola più bella al mondo, ma non ha futuro. Iperbole e sfiducia appartengono ai giovani studenti sardi». Adolescenti decisi, loro malgrado, a lasciare la Sardegna per trovare lavoro o andare all'università. Non mancano le voci fuori dal coro, naturalmente, ma la percezione negativa che hanno le nuove generazioni sulle chance offerte dalla terra sarda uccide le speranze. E con loro anche le prospettive di una comunità dal destino segnato se a fuggire sono proprio i ragazzi. Da Cagliari a Carloforte, da Samassi a Tortolì, il terrore «di essere costretti a stare qui senza fare nulla è più forte del timore di fare un salto nel buio».
Intanto la Regione sta predisponendo il nuovo bando del Master and Back (in pubblicazione entro giugno) che sarà affiancato da un altro strumento, Entrepreneurship and Back (in autunno), per la formazione di aspiranti giovani imprenditori. In tutto ci sono 14 milioni di euro di fondi comunitari, più altri 3 milioni per i percorsi di rientro a casa.
C. COSSU, RIPA ALLE PAGINE 2, 3
 
Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
Master e imprese hi-tech,
arrivano i nuovi bandi
per formazione e rientro
 
Sei ragazzi su dieci, al termine del percorso di alta formazione, sono rimasti a vivere fuori dall'Isola. Soprattutto perché hanno trovato «maggiori opportunità di occupazione o ricevuto un'offerta di lavoro», ma anche perché hanno scoperto «un ambiente più stimolante».
Bello e importante il Master and Back - «ha aperto i miei orizzonti culturali», «ha contribuito alla crescita del mio senso di responsabilità», «ha accresciuto le mie relazioni sociali e professionali», dice chi ha fatto l'esperienza - ma c'è qualcosa che proprio non va: è a senso unico. Così, dopo l'ultimo bando (nel 2013), una spesa complessiva di 137 milioni di euro in sette anni, 4500 domande presentate e 4300 progetti avviati, una valanga di polemiche varie da parte degli studenti che si sentivano abbandonati, ora la Giunta Pigliaru scommette su una nuova versione, anzi due - oltre ai master e ai dottorati di ricerca, ci sarà anche l'Entrepreneurship and Back, per aspiranti imprenditori - da finanziare con 14 milioni di euro di fondi Ue (Po Fse 2014-2020). Mentre altri 3 milioni di euro sono destinati ai rientri.
Il M&B mira a incrementare il livello di istruzione dei giovani laureati sardi sostenendoli in esperienze in università e organismi di prestigio nazionale e internazionale e poi, a favorire il ritorno a casa e l'inserimento nel mondo del lavoro, mettendo a disposizione del sistema produttivo regionale le alte competenze acquisite. Ma il programma «non riesce a camminare con entrambe le gambe e risulta deficitario specialmente nella capacità di riportare a casa i cervelli in fuga», sottolinea l'ultimo rapporto di valutazione fatto fare dalla Regione a un istituto di ricerca toscano, Iris. «Le cause del malfunzionamento sono la scarsa domanda di lavoro da parte di imprese piccole, poco specializzate in alta tecnologia e indebolite dalla crisi economica, il blocco del turn-over degli enti locali, le università sempre meno capaci di assorbire le competenze».
Il nuovo M&B arriverà presto, entro giugno - assicura Viale Trento - e si concentrerà «principalmente sui settori con maggiori possibilità di sviluppo, che potranno quindi offrire più opportunità per un efficace rientro lavorativo in Sardegna», spiegano dagli uffici della Regione.
Iniziativa parallela sarà Entrepreneurship and Back (bando entro l'autunno) per formare giovani «con talento imprenditoriale, facendo vivere loro un'esperienza in un contesto caratterizzato da alta densità di imprese e aiutandoli a creare la propria start-up in Sardegna», spiega la scheda tecnica. Secondo diversi studi, la probabilità di diventare imprenditore «è positivamente correlata alla densità imprenditoriale» (in Sardegna molto ridotta: 66 imprese ogni 1000 abitanti, contro le 82 del Nord Italia). «Sviluppare nuove idee, valutare il loro potenziale economico e implementarle è una capacità che si acquisisce, quasi per contagio, dall'ambiente in cui ci si forma».
Per quanto riguarda i “Back”, il nuovo avviso sarà pubblicato «entro poche settimane» e rivolto esclusivamente al settore privato, con «l'erogazione di contributi alle imprese per la contrattualizzazione dei giovani che grazie al programma hanno conseguito un elevato livello di specializzazione. Le imprese beneficiarie dovranno però contribuire ai costi con una quota a proprio carico».
Cristina Cossu
 
Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
«Me ne vado dall'Isola, le sfide sono altrove»
Rassegnazione ma anche voglia di competere nei giovani sardi
 
Il biglietto di sola andata ha le tinte acide della rassegnazione e quelle sature della sana ambizione. L'imperativo imposto sembra comunque chiaro: fare le valigie. «Partire immediatamente», puntualizza con l'avverbio Alberto Ximenes . Ha 19 anni, vive a Vallermosa e frequenta l'ultimo anno del corso manutentori Ipsia Ferraris di Iglesias. «Germania, Svizzera, Olanda, al momento non ho idea. Ma qui, solo con un diploma, è impossibile lavorare». La ricetta: emigrare dalla Sardegna, terra povera e priva di orizzonti. E con un destino segnato se a fuggire sono proprio i giovani. «Andrò a Roma», taglia corto Samuele Boi , liceo linguistico Piga di Villacidro. «In Sardegna noi giovani non abbiamo alcuna chance, fuori avrò più possibilità». Capita poi che il terrore di «essere costretta a stare qui senza fare nulla», svela Chiara Pilloni , anche lei del linguistico Piga, sia più forte dell'angoscia di saltare nel buio. «Non mi spaventa affatto». Benedetta Conte , ormai diciannovenne, pensa all'università. «Medicina. Ma a Roma o Milano. Città che hanno una marcia in più, mi permettono di avere maggiori possibilità di approccio al mondo del lavoro». In Sardegna si investe poco sull'università, dice Benedetta che nonostante il suo essere carlofortina, quindi non immune alla cosiddetta malattia dello scoglio, la mautì du scoggiu , ha le idee chiare sulla necessità di partire. «Sarò costretto a lasciare la Sardegna, mio malgrado», aggiunge Camilo Cadoni Torres , 18 anni, di Samassi. Studia al Deledda di Cagliari e spiega: «Amo la fisica, e per la specializzazione qui non ho alcuna possibilità. Fisica nucleare, aerospaziale: in Sardegna non esiste». Francesco Pigozzi , 20 anni, di Cagliari, studente del Giua, ha puntato la bussola su Milano, capitale della finanza. Sceglierà la Bocconi, «senza nulla togliere alle università sarde, la scuola milanese - dice - può garantire una connessione ottimale con le aziende del nord». La Valle d'Aosta è invece nelle corde di Michele Congiu 19 anni di Iglesias, Ipsia commerciale, «qui non abbiamo stimoli, mancano servizi, strutture e iniziative per i giovani». Non devono ingannare il volto rassicurante e gli occhi chiari di Camilla Bruno , 19 anni, anche lei del Deledda. Anche lei decisa a espatriare e indossare l'elmetto per combattere rassegnazione e mediocrità: «Ho studiato dieci anni e mi sono diplomata al Conservatorio di Cagliari, flauto traverso. Ho deciso di andare a Novara o a Cuneo per spacializzarmi». Roberta Anedda di Cagliari pensa di iscriversi all'Accademia di Belle Arti, «ma non a Sassari», precisa. «Mancano le opportunità», e si vive la sindrome «di non riuscire a evadere». La Cattolica di Roma è la meta di Lorenzo Prisciano , Istituto Don Bosco di Cagliari. Chiara Boi , di Samatzai e studentessa del Deledda di Cagliari si dichiara invece una irriducibile: «Resto in Sardegna, farò Scienze della formazione primaria e Scienze della formazione». Anche Stefania Putzu di Cagliari, studentessa del Convitto, sceglie Cagliari. «Medicina, ma la specializzazione a Roma o Milano, offrono migliori sbocchi». Martina Deplano , del Convitto, non nasconde la sua passione per la Sardegna: «Amo la mia terra, ma voglio essere indipendente. La Sardegna è un'isola bellissima. Ma pur sempre isola».
Roberto Ripa
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 11 - Edizione CA)
Job Day, opportunità di lavoro
Ne discutono a Cagliari il sottosegretario Lotti e gli assessori Mura e Morandi
 
Favorire l'incontro tra la domanda e l'offerta di lavoro nel comparto turistico. Questo lo scopo dell'edizione 2016 del “Sardinian Job Day” dedicato all'industria della ricettività che prenderà il via questa mattina nei padiglioni della Fiera internazionale di Cagliari. L'evento sarà inaugurato da un convegno a cui prenderà parte Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio.
L'esponente del governo Renzi si confronterà a partire dalle 10.30 con Virginia Mura, assessore regionale al Lavoro, e Francesco Morandi, collega della giunta Pigliaru con delega al Turismo. Parteciperanno al dibattito sulle prospettive di sviluppo garantite dal turismo anche Gavino Manca, presidente della commissione Lavoro del Consiglio regionale, Massimo Temussi, direttore dell'Agenzia regionale per il lavoro, e Maurizio Del Conte, presidente dell'Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro. L'appuntamento sarà l'occasione per chiarire le opportunità offerte dall'industria del turismo.
Le possibilità di impiego per giovani ed esperti sono numerose. Oltre ai classici impieghi ci sono anche le nuove professionalità di cui ha bisogno chi investe nel settore. Non a caso, alcuni dei seminari in programma nel pomeriggio si focalizzeranno sul marketing territoriale o sul web design finalizzato all'erogazione di servizi turistici. Ci saranno poi dei laboratori in cui si spiegherà come migliorare il proprio curriculum o come lavorare sulla propria reputazione.
Domani mattina si entrerà nel vivo dell'analisi del mercato del lavoro. A parlare di diritto ed economia ci saranno il presidente della Giunta regionale, Francesco Pigliaru e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti.
Matteo Mascia
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Unicef, sostegno ai bimbi invisibili
UNIVERSITÀ. Da marzo le lezioni di educazione allo sviluppo
 
“Un impegno visibile per i bambini invisibili”, il titolo del corso Unicef all'Università di Cagliari che si svolgerà dal 4 marzo al 27 maggio nell'Aula degli specchi. Il corso multidisciplinare di educazione allo sviluppo si articolerà in dodici incontri, fissati per ogni venerdì dalla 18 alle 20. A inaugurarli, il presidente del Comitato Unicef Cagliari Rosella Onnis, il Rettore Maria Del Zompo, il presidente del Tribunale per i minori Gianluigi Ferrero. Si parlerà, ovviamente, dell'azione dell'Unicef per dare risposte ai bisogni dei bambini e gli obiettivi di sviluppo sostenibili. Della convenzione Onu del 1989 e i 4 principi generali; Da zingaro a cittadino - inclusione dei Rom a Cagliari; Ospedale amico dei nbambini tra utopia e buone pratiche; La cura dell'infanzia e le nuove povertà; La difesa dell'ambiente per la difesa dell'infanzia; Violenze sulle donne: violenza assistita e ricaduta sui bambini; L'accoglienza dei minori migranti nel rispetto dei diritti sanciti dalla Convenzione; Ricongiungimento familiare nel rimpatrio assistito.
La partecipazione agli incontri prevede l'obbligo della firma alla presenza e, a chi avrà frequentato almeno dieci lezioni, sarà rilasciato un attestato che potrà dare, eventualmente, dei crediti formativi universitari.
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Sassari (Pagina 37 - Edizione CA)
Sassari
Università, corso gratuito di lingua araba
 
Il Centro linguistico di Ateneo (CLA) offre nel II semestre 2015/2016 un corso gratuito di lingua araba per principianti, aperto a tutti gli studenti iscritti all'Università di Sassari. Il corso di 75 ore si terrà dal 2 marzo al 3 giugno e sarà articolato in lezioni trisettimanali. Per iscriversi è necessario compilare il modulo pubblicato su www.uniss.it e cla.uniss.it e inviarlo entro il 25 febbraio all'indirizzo di posta elettronica clauniss@uniss.it. La lingua araba è oggi uno degli idiomi più diffusi al mondo. Nel contesto europeo, e italiano in particolare, la familiarità con questa lingua rappresenta un valido arricchimento per quanti intendano ampliare e integrare le proprie conoscenze linguistiche. Solo gli studenti che frequenteranno per almeno il 70 per cento delle ore previste potranno sostenere l'esame finale e richiedere il riconoscimento fino ad un massimo di 6 Crediti formativi universitari.
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
Iscrizione del '700 a rischio? «Sarà salvata»
VIA SANTA CROCE. L'intervento di un privato per la messa in sicurezza
 
L'iscrizione del 1700 nell'arco di via Santa Croce sarà salvato. Lo garantisce Edoardo d'Incà, il residente del condominio che si è accollato le spese per l'intervento. Quando, giovedì, gli operai hanno cominciato a lavorare, i docenti della vicina facoltà di Architettura si sono preoccupati. «Si parla», sostiene Caterina Giannattasio, docente di Restauro alla facoltà di Ingegneria, «di un monumento a tutti gli effetti: uno dei pochi reperti che risalgono a quel periodo storico».
Ma, spiega D'Incà, era indispensabile intervenire. «Era da mettere in sicurezza per il rischio di caduta di detriti». In che modo effettuare questo intervento? «In queste situazioni», interviene Luigi Fenu, docente di docente di Tecnica delle costruzioni, «si possono proteggere le persone con un ponteggio ben fatto. E, dopo la messa in sicurezza, si può pensare a un intervento di restauro».
L'iscrizione sarà salvata. «Anche se», puntualizza D'Incà, «ho avuto tantissimi problemi con gli uffici comunali», dicendo mostrando un carteggio ricchissimo. «Ma non ho mai avuto risposte esaurienti». Nei prossimi giorni, un nuovo tentativo perché, se l'iscrizione venisse vincolata, diventerebbe più semplice salvarla. «Comunque, sono state rimossi solo i frammenti più pericolosi e il cemento che qualcuno ha messo nel corso degli anni». ( mar.co. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Economia – pagina 15
Fibra ottica, accordo da 94 milioni
Banda ultra larga: Sardegna premiata dall’intesa in conferenza Stato-Regioni
 
SASSARI Novantaquattro milioni di euro per spingere la futura banda ultra larga a coprire l’85% dell’isola entro il 2018. È l’entità dei finanziamenti decisa ieri in Conferenza Stato-Regioni, dove è stato approvato l’accordo di programma finalizzato allo sviluppo della fibra ottica a livello nazionale. Nelle scorse settimane, era stata diffusa una tabella di finanziamenti che vedeva la Sardegna con circa 300mila euro. L’arrivo delle nuove risorse, i 94 milioni, che rientrano nel fondo di sviluppo e coesione (Fsc), verrà formalizzato con delibera del Cipe entro il prossimo 30 aprile. «La nostra isola, in anticipo rispetto alle altre regioni, ha intrapreso il percorso per raggiungere i due obiettivi europei: la copertura totale del territorio regionale con connessioni ad almeno 30 Mbps e avere il 50% della popolazione con connessioni a 100 Mbps. Con queste ulteriori risorse siamo in grado di raggiungere un traguardo ancora più ambizioso che è quello della copertura dell'85% della popolazione con connessioni a 100 Mbps», ha spiegato l’assessore agli Affari generali, Gianmario Demuro. La Sardegna, come ha recentemente riconosciuto il sottosegretario allo sviluppo economico con delega alle comunicazioni Antonello Giacomelli, ha giocato d’anticipo rispetto alle altre regioni italiane sul fronte degli interventi per la diffusione della banda ultralarga nelle zone svantaggiate. Nel prossimo mese di marzo, avranno inizio i lavori per realizzare le reti in fibra ottica in 324 comuni, quelli che ricadono nelle aree rurali “in fallimento di mercato” in cui, in assenza di interesse da parte degli operatori privati, interviene la Regione con risorse pubbliche (lo stanziamento ammonta a 56 milioni di euro). La conclusione dei lavori, in base al cronoprogramma di Infratel (società in house del ministero dello sviluppo economico) è prevista nella primavera del 2017. (s.s.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Lettere e commenti – pagina 17
Le università di Cagliari e Sassari devono allearsi
Risponde Manlio Brigaglia
 
Nei giorni scorsi si è tenuto a Cagliari un incontro sul tema della sopravvivenza dell'università in Sardegna. L'uso ministeriale, e quindi governativo, di determinati indicatori sta lì a dimostrare che è in atto una forte sperequazione ai danni delle università meridionali e in particolare di quelle localizzate in Sardegna. Non è pensabile che questo possa avvenire, se si pensa al ruolo che la scuola e l'università svolgono come motori dello sviluppo culturale ed economico del territorio e delle comunità. La difesa delle università di Cagliari e di Sassari deve però riesaminare il complessivo sistema universitario “sardo”. Si impone da parte delle due università una politica comune, come se si trattasse di un' unica università, nel rispetto delle specifiche storie ed identità. Per esempio: la gemmazione delle sedi non può essere solo frutto delle decisioni di Cagliari e di Sassari: Iglesias, Nuoro, Oristano e Olbia, e per ognuna di esse l'individuazione di distinti corsi di laurea e dei loro contenuti, anche con riferimento alle “vocazioni” dei distinti territori, devono discendere da una politica unitaria delle due università e della Regione. Se il sistema universitario sardo ha come riferimento l'intero territorio regionale, occorre intervenire sulla continuità territoriale “interna”, con una diversa politica sul sistema infrastrutturale dell'isola. Stiamo assistendo a politiche di razionalizzazione del sistema scolastico e del sistema sanitario senza che contestualmente si pensi a migliorare i collegamenti tra i nuovi poli ed i loro bacini di riferimento. Non correggere i divari esistenti significa accelerare lo svuotamento delle aree interne. Difendere il sistema universitario della Sardegna significa anche avvicinare i territori alle università, fare in modo che la Sardegna senta propria l'università, avverta l'importanza del suo mantenimento e del suo sviluppo. Deve cessare di essere una questione che riguarda solo le città maggiori dell'isola!
Franco Annunziata
Cagliari
 
* * * Sì, tutto giusto. Ma a chi tocca muoversi per primo? Le università per ora fanno solo lamenti e, al massimo, rattoppi disperati del bilancio: è una storia che comincia, almeno per Sassari, già a metà Ottocento. A stare allo Statuto d'autonomia, dovrebbe essere la Regione a prendere l'iniziativa, fare un piano generale, obbligare il governo ad ascoltare: ma ne ha la forza, oggi come oggi?
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Nuoro – pagina 31
all’università
Biodiversità, ecco Life mipp
un progetto per la tutela
di Stefania Vatieri
 
NUORO AAA insetti cercasi. Arrivano in Sardegna i ricercatori del progetto europeo “Life mipp” sulla tutela della biodiversità. Dopo Cagliari, Seulo e Uta, il tour organizzato in collaborazione con l'assessorato regionale della Difesa dell’Ambiente e tra gli altri l’Ente foreste, l’università di Sassari e la riserva naturale del Wwf Monte Arcosu, fa tappa a Nuoro. Questa mattina nell’Aula Magna dell’Università di Scienze forestali, sede di Carta Loi, andrà in scena dalle 10 il seminario “Metodi di monitoraggio di insetti saproxilici protetti dalla direttiva Habitat”. In contemporanea gli alunni della scuola elementare “F. Podda” verranno coinvolti nel progetto attraverso un laboratorio didattico dal titolo “Mippiacciono gli insetti, un viaggio dentro le foreste” dove i piccoli studenti vestiranno i panni di ricercatori per un giorno. L’ambizioso progetto ha come obiettivo quello di sviluppare e collaudare metodi innovativi per il monitoraggio di alcuni insetti. Non specie qualsiasi però, ma bensì i coleotteri Osmoderma Eremita, il Lucanus Cervus, il Cerambyx cerdo, il Rosalia alpina e il Morimus asper. Le farfalle Parnassius apollo, la Zerynthia polyxena e la Lopinga achine, nonché la rara cavalletta Saga pedo. Si tratta di insetti che rivestono un ruolo ecologico importantissimo per le foreste in cui vivono, tanto che l’Europa li ha inseriti nella lista degli animali da proteggere contenuta nella “Diretta Habitat”. Per raccontare ai cittadini caratteristiche ed ecologia di questi importanti insetti i ricercatori hanno organizzato un vero e proprio tour divulgativo del progetto, attualmente in corso. La partecipazione pubblica è importantissima per la riuscita del “Mipp”, il primo progetto italiano di “citizen science” a essere finanziato dall’Europa. Nei progetti di Citizen science i cittadini sono direttamente coinvolti nella raccolta dati e, nel caso del “Mipp”, possono aiutare i ricercatori inviando le segnalazioni sulla presenza degli insetti in tutto il territorio italiano.

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