Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
16 January 2016

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Economia (Pagina 14 - Edizione CA)
Parteciperanno Lotti e Poletti, ma non Confindustria: «Una passerella»
Job Day, regna il turismo A febbraio due giorni di incontri aziende-candidati
 
La ricerca di un lavoro di questi tempi, si sa, non è cosa facile, soprattutto quando la (poca) domanda non riesce a incontrare e focalizzare la (enorme) offerta. La Regione Sardegna e l'Agenzia regionale del Lavoro provano a far incontrare le aziende e i candidati nella terza edizione del Sardinian Job Day che si terrà alla Fiera di Cagliari i prossimi 12 e 13 febbraio e che quest'anno sarà dedicato al settore turistico.
Per due giorni gli spazi dei padiglioni si trasformeranno in una sorta di Cittadella del lavoro, dove cuochi, chef, camerieri, istruttori di vela, manager di strutture ricettive potranno incontrare le aziende e frequentare mini corsi e seminari.
All'evento hanno aderito finora 26 aziende per 387 posti di lavoro e 73 tirocini offerti, mentre sono 816 i candidati che hanno già presentato richiesta per quasi 4.500 candidature. Ma le iscrizioni sono ancora aperte ed entro il 27 gennaio sarà possibile per i candidati interessati ai 130 annunci già presenti sul sito www.sardinianjobday.it, iscriversi e mettere a disposizione il proprio curriculum. I candidati saranno poi preselezionati e i profili più allineati alle competenze richieste saranno invitati a sostenere un colloquio in presenza, durante le due giornate del Sardinian Job Day.
Durante l'evento, presentato ieri dagli assessori regionali al Lavoro, Virginia Mura, e al Turismo, Francesco Morandi, con il direttore dell'Agenzia regionale del Lavoro Massimo Temussi, sono previsti anche convegni e momenti di approfondimento cui parteciperanno tra gli altri il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri Luca Lotti.
«Vogliamo dare gambe a un settore che è trainante per la nostra economia», ha sottolineato l'assessore Mura che ha anche annunciato l'imminente pubblicazione del bando “Più turismo, più lavoro” che offre incentivi alle imprese turistiche che abbattono il costo del lavoro. L'assessore Morandi punta sulla professionalità e competenza, sempre più necessarie nel settore: «Il turismo offre davvero opportunità, ma servono competenze», ha evidenziato, «oggi solo un addetto su 300 è laureato, questi numeri devono crescere».
Ma l'evento nasce già tra le polemiche. Confcommercio, Confindustria, Confesercenti e Confapi hanno fatto sapere che non parteciperanno alla manifestazione: mancato coinvolgimento e concomitanza con la Borsa internazionale del Turismo di Milano le ragioni della protesta. Secondo le associazioni di categoria l'evento dovrebbe vedere protagonisti «i giovani che cercano di realizzarsi in questo settore e le imprese che offrono lavoro, invece rischia di trasformarsi in una passerella di sottosegretari e ministri».
Marzia Piga
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 47 - Edizione CA)
Web e letteratura
La Deledda? Su Facebook Ecco la pagina dedicata alla scrittrice nuorese 
Con 7000 mi piace, raccoglie e condivide post che citano le sue opere
 
La pagina Facebook “Grazia Deledda Premio Nobel per la letteratura 1926” piace a oltre settemila persone. Gestita con garbo e parsimonia, propone materiali interessanti, rende attuali memorie antiche, segue il corso dei tempi e si adatta alle nuove comunicazioni pubblicando suggestioni e curiosità assai varie e interessanti.
Il 6 gennaio, per esempio, ha condiviso un post in cui Alessandro Madesani Deledda - nipote della scrittrice nuorese - cita un passo tratto dagli scritti di sua nonna: «La Befana quell'anno era una brava vecchia molto pratica, che conosceva i bisogni dei ragazzini perché, oltre alle calze, aveva messo, fra i suoi doni, anche un paio di guanti di lana che a Valeria facevano molto comodo (…) ma era anche severa, la vecchia signora befana, e puniva la fanciulla di qualche sua mancanza col farle trovare in fondo alla calza una patata e un pezzo di carbone».
Allo stesso modo, il 23 dicembre scorso, è stato ricordato l'incipit del romanzo “Il dono di Natale” che racconta la storia dei cinque fratelli Lobina, felicemente riuniti a festeggiare non soltanto la ricorrenza della nascita di Gesù, ma anche il fidanzamento della loro unica sorella con un giovane molto ricco: «I cinque fratelli volevano far corona alla sorella, anche per dimostrare al futuro cognato che se non erano ricchi come lui, in cambio erano forti, sani, uniti fra di loro come un gruppo di guerrieri».
Nel seguire la pagina Facebook dedicata alla scrittrice nuorese per eccellenza, si viene a sapere, fra l'altro, che lo scorso ottobre il Ministro Franceschini ha posto la sua firma per l'edizione nazionale dell'opera omnia di Grazia Deledda, di prossima pubblicazione in trenta volumi anche disponibili online.
In un post condiviso dal blog La donna sarda, invece, si legge di quando la Deledda fu la prima donna candidata al Parlamento Italiano.
Fra i tanti, c'è anche un post del settimanale di Repubblica “D”, condiviso da oltre settecento persone: sullo sfondo di una foto che ritrae la Deledda in bianco e nero si possono leggere questi suoi versi: «Nelle vie luminose, nelle alte case battute dal sole, dal riflesso del mare, tutto era luce, gioia poesia».
“Grande Grazia! Nessuno meglio di te ha fatto conoscere la nostra bella Sardegna al mondo” commenta un'entusiasta.
In un'epoca di abbondanza obbligatoria, i post della pagina Facebook dedicata a Grazia Deledda sono preziosamente pochi: e fanno tutti centro. Come quando si legge dell'insofferenza di Pirandello per il successo della scrittrice sarda insignita, ben prima di lui, del Premio Nobel per la letteratura. Un'altra preziosità è rappresentata dal filmato in cui Maria Carta interpreta Grazia Deledda mettendo in scena un'ipotetica intervista a posteriori. Alla provocatoria affermazione di Oliviero Beha «Lei produce un romanzo all'anno: foglio dopo foglio», la Maria Carta - Deledda risponde: «E se anche fosse così? Quanti romanzi ha prodotto Balzac? E D'Annunzio? Lei si è mai chiesto quante pagine ha scritto D'Annunzio giorno dopo giorno? Forse il mio torto è di aver cominciato troppo presto…». Dalla medesima intervista si apprende che, nel 1922, la stampa indicava Grazia Deledda insieme a Eleonora Duse tra le dieci donne più importanti d'Italia.
E oggi? Oggi che ruolo occupa Grazia Deledda nella nostra letteratura?
Sarebbe interessante e opportuno se i curatori della sua pagina Facebook ponessero questa domanda al centro di un nuovo post che ci aiuterebbe a capire - grazie all'opinione di ciascuno - perché molte opere della più importante scrittrice sarda sembrano essere, oggi, snobbate dalla critica e sottovalutate dai lettori.
Nicola Lecca
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 21 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Presentazione
Criminalità e social network
 
Sarà presentato martedì alle 17 nella facoltà di Studi umanistici (Aula Specchi, ingresso via Is Mirrionis/Via Trentino) il libro di Mauro Castiello: “Reti criminali. Social Network Analysis e Criminal Intelligence Analysis. Tecniche di contrasto a confronto” (Aracne Editrice, Roma 2015). L'esistenza di un preciso trend verso il networking ha permesso alle reti criminali, non solo di cogliere le opportunità offerte dalla progressiva globalizzazione dell'economia, ma anche una più efficace penetrazione nel sistema legale. L'adozione da parte delle Agenzie di polizia di una prospettiva di analisi relazionale può offrire agli investigatori strumenti più efficaci ed adeguati per il contrasto e la disarticolazione delle reti criminali e del terrore. Presente l'autore del libro, che è anche vice questore della Polizia di Stato e docente di Analisi criminale.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 34 - Edizione CA)
Torrente: «Sul chiostro si troverà una soluzione»
UNIVERSITÀ. Dopo la richiesta di affitto al Consorzio Uno e la protesta dell'Ente
 
«La Provincia non può accogliere la richiesta di un canone simbolico per l'affitto dei locali dell'università». Lo ha specificato Massimo Torrente in risposta alla lettera inviata alcuni giorni fa dal presidente del Consorzio Gianvalerio Sanna. Era stato messo in evidenza come l'affitto proposto penalizzasse eccessivamente le casse dell'Ente, tanto da metterne a rischio la stessa esistenza. Il commissario ha confermato che tra i due enti si sta cercando una soluzione politica. La vicenda era nata alla fine del 2015 quando Torrente, in virtù di una delibera del Consiglio provinciale, aveva ufficializzato il canone di affitto per il chiostro del Carmine, che dal 1997 ospita i corsi universitari. «Siamo consapevoli come quella cifra sia decisamente pesante per il bilancio del Consorzio Uno- ha osservato l'amministratore straordinario Massimo Torrente - ma anche noi abbiamo dei problemi di natura economica e quindi abbiamo necessità di incamerare risorse dall'ex monastero. Capisco le rimostranze del Consorzio, alle prese con un bilancio molto limitato, ma c'è anche la Regione - ha concluso Torrente - che ha il dovere di individuare ulteriori risorse». Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere regionale Attilio Dedoni: «la Provincia dovrebbe mostrare maggiore interesse per le prospettive di sviluppo del territorio per evitare la chiusura della sede universitaria nel capoluogo - ha scritto il capogruppo dei Riformatori sardi - l'università rappresenta un indispensabile volano di crescita economica per l'Oristanese e la Provincia non può pensare di trattarla come se fosse un inquilino qualsiasi da sfruttare per valorizzare il suo patrimonio immobiliare». Ma arriva anche la precisazione dell'ex presidente Massimiliano De Seneen: «la cifra ipotizzata dal Consiglio era nettamente inferiore a quello richiesta oggi» ( e. s. )
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia Ogliastra (Pagina 42 - Edizione CA)
Lanusei
Notte dei Licei:
un convegno sull'importanza
degli studi umanistici
 
Prosegue oggi la seconda giornata de La notte nazionale del liceo Classico. Alle nove, nell'aula magna del Cristoforo Mameli, è in programma il convegno “L'importanza degli studi classici nella formazione umana e professionale della persona”. All'incontro interverranno gli avvocati Maura Carta (presidente del consiglio di amministrazione di Milano-Serravalle) e Fabrizio Demurtas (foro di Lanusei), Alberto Cozzella (sostituto procuratore generale a Roma), Patrizia Mureddu e Gian Franco Nieddu (docenti di lingua e letteratura greca, facoltà Lettere antiche dell'università di Cagliari), Tonio Pillonca (giornalista), Mario Angelo Sette (psicologo). ( g. f. )
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 43 - Edizione CA)
Sassari
Beffa del campus,
finanziamenti bruciati
 
Università e Ersu non si mettono d'accordo sul campus e Sassari si lascia sfuggire i finanziamenti. «È incredibile, si perdono venti milioni di fondi regionali e importanti rappresentanti istituzionali e il direttore generale dell'Ersu hanno la sfrontatezza di esultare». Così Marco Tedde, vicecapogruppo di Forza Italia in consiglio regionale, commenta il definanziamento di venti milioni di euro. «Tutto ciò per l'incapacità di Comune di Sassari, Regione, Università e Ersu di trovare in tempi accettabili una soluzione condivisa sul campus». Tedde ritiene che la Regione debba intervenire andando a ricercare cause e responsabili del "braccio di ferro" istituzionale che per alcuni anni avrebbe paralizzato l'utilizzo di questi fondi, «diradando la cortina fumogena - incalza il consigliere - che oggi qualcuno provoca ad arte per nascondere i danni causati, ipotizzando arrivo di altre risorse e valorizzando scelte riduttive che, peraltro, arrivano in ritardo di qualche anno». ( c. f. )
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Libri (Pagina 45 - Edizione CA)
Archeologia
La vita quotidiana della Sardegna ai tempi dei nuragici raccontata da Mulas
 
L 'interesse del grande pubblico per la civiltà nuragica rischia di distorcere la ricostruzione del passato, assecondando suggestioni e ansie identitarie. Il caso dei Giganti di Mont'e Prama è emblematico. Perché l'attenzione del mondo dei non specialisti diventi risorsa e favorisca processi di conoscenza e valorizzazione del patrimonio di cui l'Isola dispone, è necessario che si agevoli la diffusione delle verità dimostrate dall'archeologia.
Il volume “La Sardegna nuragica. Società, religione, vita quotidiana”, edito da Arkadia nella collana Historica paperbacks, è valido e snello strumento di divulgazione. Scritto da Francesca Mulas, giornalista, specializzata in Archeologia all'Università di Cagliari, vuole «fare chiarezza, con un linguaggio semplice ma rigoroso, sui punti fermi e su quelli ancora oscuri della storia nuragica alla scoperta di una civiltà grandiosa e antichissima».
La trattazione si apre col capitolo dedicato alla definizione cronologica dell'età nuragica. I successivi si articolano attorno a grandi temi: architettura civile, religiosa e dei morti, espressioni artistiche, cose, lavoro e vita quotidiana, uomini e donne dei nuraghi. L'ultimo capitolo, il nono, dà al libro una struttura circolare. Intitolato “I dilemmi dell'archeologia sarda,” richiama le finalità esposte nell'introduzione: evidenziare i dati acquisiti, liberare il campo da false interpretazioni e dare respiro ai grandi interrogativi che sono motore della ricerca scientifica. Le genti nuragiche «vivevano in armonia o in perenne stato di difesa? Perché non hanno lasciato documenti scritti? Quali erano le conoscenze tecniche, i rapporti commerciali, l'organizzazione sociale del popolo nuragico? Che ruolo aveva l'Isola nel Mediterraneo? Quale patrimonio i Sardi di oggi hanno ereditato dagli antenati che abitavano qui decine di secoli fa?». Ci si affidi al lavoro degli archeologi per trovare risposte, è l'avvertimento al lettore che l'autrice richiama anche nelle conclusioni. La fantasia nulla aggiunge al fascino già straordinario del popolo dei nuraghi.
Manuela Arca
 

LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 6
Lettera della Crespi a Pigliaru
«Il mio uno stimolo per la sua giunta»
 
SASSARI Il presidente nazionale del Fai, Maria Giulia Crespi, interviene con una lettera indirizzata al presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru in cui chiarisce la sua posizione su trivelle e ambiente. «Gentile Presidente, Vorrei prima di tutto Lei credesse che le dichiarazioni da me rilasciate alla stampa sarda non volevano essere un attacco personale nei suoi riguardi, bensì uno stimolo e una sollecitazione, data la pesante situazione ereditata dalla precedente Presidenza della Regione Autonoma della Sardegna che aveva perseguito una politica ambientale davvero negativa. Tale era ed è tuttora la mia preoccupazione sulle questioni ambientali e sul dramma delle nuove concessioni petrolifere nei nostri mari di questi giorni (concessioni che sono oggetto del referendum che vede anche la sua Regione tra i proponenti), che alcune mie considerazioni sono state un po’ eccessive e di questo Le chiedo scusa. A ciò si aggiunge anche il fatto che talvolta le dichiarazioni vengono fraintese, attraverso l’affanno di una comunicazione telefonica e poi ulteriormente enfatizzate. Ma soprattutto la grande passione e l’amore cinquantennale che provo per la Sardegna, mi hanno spinto a vedere in maniera negativa certe problematiche che attualmente sono sul tappeto e che Lei dovrà affrontare con quella coraggiosa fermezza ed entusiasmo dichiarati tempo fa durante una nostra conversazione telefonica. Interesse e ideali comuni ulteriormente dimostrati con l’appoggio al comodato stabilito dalla Regione con il Fai per le Batterie Talmone di Palau, già ora aperte al pubblico e in ulteriore fase di restauro. Ma ricordiamo anche le varie Delegazioni Fai sul territorio che lavorano per l’evoluzione della Sardegna e che sono un chiaro incentivo ed esempio indirizzato all’importanza del nostro lavoro comune. Per questo sono fermamente convinta che i nostri punti di vista siano assai più vicini di quanto la mia intervista ha lasciato intendere. Pur con le proprie diverse culture, noi possiamo trovare delle proposte e progetti coerenti e sostenibili. Il mio auspicio dunque, gentile Presidente, è di procedere assieme per il bene della nostra amata Sardegna e sarei felice e onorata se si potesse organizzare un incontro durante una mia prossima visita primaverile alla terra sarda. Lo posso sperare? Posso attendere dunque, gentile Presidente, questo suo invito a Cagliari?».
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Economia – pagina 14
In 4500 a caccia di un posto di lavoro
La manifestazione torna a Cagliari il 12 e 13 febbraio. Confindustria sul piede di guerra: «Non ci saremo, c’è la Bit»
di Salvatore Santoni
 
CAGLIARI Tutto pronto per la seconda edizione del Sardinian Job Day, che torna a Cagliari dopo i successi dell’anno passato. L’iniziativa, dedicata all’incontro tra domanda e offerta di lavoro e organizzata dalla Regione, è in programma il 12 e il 13 febbraio alla Fiera internazionale della Sardegna. L’edizione 2016 è dedicata al lavoro nel settore turistico e sarà ricca di convegni, seminari e laboratori, eventi e dimostrazioni, con esperti, addetti ai lavori, operatori e rappresentanti istituzionali come il ministro del Lavoro Giuliano Poletti e il sottosegretario alla presidenza del Consiglio Luca Lotti. Ci saranno tutti, tranne le associazioni che criticano la scelta delle date. Matching. Non mancherà uno spazio qualificato di contrattazione in cui creare l’occasione di incontro fra domanda e offerta di lavoro: si terranno veri e propri colloqui di selezione, sulla base delle richieste pubblicate dalle aziende che si possono consultare e alle quali ci si può iscrivere su www.sardinianjobday.it. Domanda e offerta. Complessivamente sono quasi 4.500 le candidature arrivate fino a ora. Le figure più ricercate sono quelle che connotano da sempre il lavoro in questo settore, dai camerieri al cuoco chef, dall’accompagnatore turistico ai ruoli di direzione e management di strutture ricettive. Non mancano vacancies per istruttore di vela, animatore, giardiniere e disk jokey. La Regione. Il Sardinian Job Day è organizzato dall’Agenzia regionale per il lavoro della Regione Sardegna in partenariato con gli assessorati regionali del Lavoro e del Turismo, la Provincia di Cagliari, la Fiera internazionale della Sardegna e l’Ufficio scolastico regionale. «Sarà un’occasione di incontro domanda e offerta per gli operatori – spiega l’assessore al Turismo, Francesco Morandi - ma anche un’occasione per dare ai nostri ragazzi un orientamento, affinché possano cogliere le tante opportunità occupazionali che questo settore offre». Il lavoro è il punto nodale del piano strategico di sviluppo turistico in Sardegna. «Due sono gli aspetti fondamentali – riprende l’assessore -. L’occupazione: il turismo è uno dei comparti nell’Isola che cresce costantemente. La qualificazione: il mercato richiede competenze e professionalità». Questo è il punto comune dell’azione degli assessorati del Lavoro e del Turismo. 33:1. Una statistica derivante da studi fatti negli Stati Uniti rivela che ogni 33 turisti sul territorio si genera un posto di lavoro: motivazione ulteriore per accrescere il volume dei flussi in entrata in Sardegna (+10% di presenze turistiche nel 2015 rispetto al 2014). La protesta. Confcommercio, Confindustria, Confesercenti e Confapi hanno scelto di non aderire alla manifestazione. E lo hanno messo nero su bianco in una lettera indirizzata al presidente Francesco Pigliaru, lamentando di non essere stati coinvolti nella programmazione dell’evento e la concomitanza delle date con quelle della Bit di Milano, alla quale i loro associati partecipano.

Questionnaire and social

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