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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 February 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

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L’UNIONE SARDA

1 – L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 febbraio 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. La manifestazione dedicata alle startup
Per ContaminationLab gli applausi del governo
Una vera impresa. Non è solo lo slogan scelto, ma il significato di ciò che l’Università di Cagliari sta facendo con il suo ContaminationLab, il percorso interdisciplinare dedicato agli studenti che vogliono creare una start up innovativa, che proprio pochi giorni fa ha celebrato l’evento finale della sua terza edizione.
Lo sforzo dell’ateneo cagliaritano di non lasciare gli studenti a sé stessi e far sfuggire le idee e le risorse umane formate nel periodo universitario sta ricevendo in questi giorni il plauso sia del mondo delle start up e degli incubatori di impresa più attivi a livello nazionale, sia un’attenzione particolare del ministero dell’Istruzione e di quello dello Sviluppo economico.
Dopo la serata delle premiazioni, sabato scorso a Cagliari, i complimenti e le promesse di sostegno sono arrivati via Twitter da responsabili del Miur e del Mise. «Il CLab di Cagliari non è più sperimentazione ma un progetto identitario e strategico. Il ministero sosterrà i ContaminationLab perché le buone pratiche vanno diffuse», ha cinguettato Lorenzo Micheli, del Miur. Anche Mattia Corbetta, del Mise, è lusinghiero: «Vi seguiamo con grande apprezzamento». Centoventi giovani con percorsi formativi differenti, otto start up in finale, premi per 80mila euro da venti aziende, centri di ricerca ed enti è il bilancio dell’edizione appena conclusa e a essere entusiasti sono gli stessi studenti-startupper che vengono proiettati nel mondo dell’innovazione a livello nazionale e internazionale.
Soddisfatto il rettore Maria Del Zompo: «A dispetto degli indicatori penalizzanti, con il CLab si ha conferma che l’ateneo è vivo, produce ricerca di eccellenza e sa farne occasione di innovazione tecnologica e sviluppo per il territorio, con conseguenti ricadute occupazionali per i nostri giovani». Ne è convinto anche il presidente della Regione Francesco Pigliaru, che insieme al sindaco di Cagliari Massimo Zedda ha partecipato all’evento finale. «CLAb-Unica è un successo ed è diventato centrale nell’ecosistema generale innovativo della nostra regione». Per Pigliaru si tratta di «fondi europei spesi benissimo, una scelta che confermiamo per il 2014-2020: va definanziato ciò che non funziona e va data continuità a ciò che funziona».
Marzia Piga
 
 


 
2 – L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 febbraio 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 6 - Edizione CA)
Ci sono 7 milioni per le borse di studio. Via alla campagna antitrivelle
POLITICHE SOCIALI, 41 MILIONI
Maratona sugli emendamenti
La maggioranza trova i fondi per evitare il taglio delle politiche sociali e mette sul piatto della Finanziaria altri 41 milioni di euro. Si tratta di risorse che arrivano dai fondi europei e che attraverso meccanismi tecnici potranno essere utilizzati per garantire l’assistenza.
 I FONDI È servito l’ennesimo confronto tra i consiglieri del centrosinistra e gli assessori Paci (Bilancio) e Arru (Sanità) per trovare la via d’uscita. Ma nell’incertezza che le regole finanziarie impongono, su questi stanziamenti è stata posta una clausola di salvaguardia: praticamente la rassicurazione che se i fondi europei non si potranno utilizzare non ci saranno tagli. Così per la non autosufficienza, il contrasto alle povertà e i servizi integrati alla persona il totale previsto nel bilancio sale a 250 milioni di euro, rispetto ai 209 previsti nella prima stesura della Finanziaria.
AGGIUSTAMENTI Lo strumento nelle mani di Giunta e Consiglio regionale per cercare di aggiustare o comunque modificare la Finanziaria si chiama emendamento. Ieri sera alle 20 è scaduto il termine per presentare le richieste di modifiche che in totale dovrebbero essere un migliaio. Tra queste ci sono gli emendamenti della Giunta per congelare l’aumento di Irpef e Irap, aggiungere 41 milioni per le politiche sociali e adeguare con 24 milioni lo stanziamento della sanità al fabbisogno Cipe. Tra gli emendamenti presentati dalla maggioranza c’è quello di Roberto Deriu (Pd) per aggiungere 7 milioni per 1.000 borse di studio universitarie e quello di Mondo Perra per i 2,5 milioni della sanità penitenziaria. Stamattina ci sarà un altro incontro prima della riunione della commissione Bilancio che comincerà l’analisi degli emendamenti.
 REFERENDUM Continua il percorso del referendum sulle trivelle del 17 aprile. I cittadini saranno chiamati ad esprimere il proprio parere sulla possibilità o meno di realizzare piattaforme di ricerca ed estrazione di idrocarburi nel mare. La riunione, ieri mattina a Roma, dei presidenti dei Consigli regionali ha permesso di fissare le tappe. Tra il 4 e 6 marzo comincerà la campagna elettorale con l’obiettivo di coinvolgere anche le autonomie locali. Il presidente Gianfranco Ganau ha inviato una lettera a tutti i sindaci per contribuire a diffondere le informazioni necessarie.
 ENTI LOCALI Il destino del personale delle Province cambierà con la riforma degli Enti locali e l’obiettivo è riuscire ad accompagnare questo passaggio. L’assessore Cristiano Erriu ha incontrato, ieri mattina, i sindacati per presentare il protocollo d’intesa sulla qualificazione delle funzioni. Le funzioni che contano un maggior numero di dipendenti, oltre a quella generale di Amministrazione, gestione e controllo (332), sono i Servizi per il lavoro (265), la Viabilità (236) e l’Ambiente (233).
Matteo Sau
 
 


 
3 – L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 febbraio 2016 / Economia (Pagina 12 - Edizione CA)
FINANZIAMENTI
L’Università sostiene i ricercatori dell’Isola
Perché i giovani ricercatori sono costretti a emigrare? «La mancanza di risorse e finanziamenti alle università italiane impediscono lo sviluppo della ricerca e fanno sì che i cervelli scappino», spiega Marta Costa, cagliaritana, ricer- catrice al Francis Crick Institute di Londra. Diploma al liceo Pitagora, laurea in neuropsicobiologia, prima un’esperienza a Parigi e ora il lavoro in Inghilterra.
Il sostegno dell’ateneo cagliaritano è stato fondamentale per arrivare dove è adesso. «Ad onor del vero, devo dire che tutte le mie esperienze svolte all’estero sia durante il dottorato, che dopo, sono state pagate con i soldi dell’Università di Cagliari, che devo quindi ringraziare. Infatti senza il sostegno del mio gruppo di ricerca cagliaritano non avrei mai potuto avere l’opportunità di entrare in contatto con i più grandi istituti di ricerca europei, ovvero l’Institute Du Cerveau Et De La Moelle Épinière a Parigi e il Cancer Research UK a Londra, e arrivare dove sono ora».
Nel suo impiego di ricercatrice è stata sempre pagata, a differenza di altri colleghi italiani e sardi. «La mancanza di risorse impedisce l’assunzione dei ricercatori, che molto spesso si ritrovano a lavorare come precari, con contratti a progetto e sottopagati o non pagati affatto. Per fortuna la mia esperienza personale è stata più che positiva».
 
 


 
4 – L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 febbraio 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
BONARIA. Appuntamenti in ricordo dello scienziato morto 100 anni fa
UNA CORONA SULLA TOMBA DI LOVISATO
Per quasi tutti i cagliaritani è il titolare di una strada, quella che collega via Pessina con via Loru. Per il sito del Comune, Domenico Lovisato è un naturalista nato a Isola d’Istria nel 1842 e morto a Cagliari nel 1918 (in realtà, è morto due anni prima, nel 1916). A dare un’idea dello spessore dello studioso ci ha pensato in passato la Treccani: “alcune sue intuizioni giovanili”, scrive l’Enciclopedia italiana, “lo hanno fatto ritenere in qualche modo un anticipatore della teoria della deriva dei continenti”.
E ieri lo scienziato è stato ricordato, a cento anni dalla sua morte, al cimitero di Bonaria: davanti alla sua tomba è stata posta una corona dell’università di Cagliari, rappresentata dalla pro rettrice alla Ricerca Micaela Morelli e dai docenti Giancarlo Nonnoi e Gian Luigi Pillola. Una breve cerimonia nella quale è stato ricordato il percorso scientifico e politico di Lovisato (che fu anche un garibaldino): arrivato in Sardegna nel 1880, si spostò dall’Isola solo per prendere parte ad alcune spedizione nella Terra del fuoco e in Patagonia. Considerato l’erede di Lamarmora, studiò le pietre e i fossili nell’Isola (a cominciare dal colle di Bonaria).
La commemorazione di ieri è solo il primo atto “dell’anno lovisatano”: previsti incontri anche a La Maddalena, a Sassari di nuovo a Cagliari. ( mar.co. )
 
 


 
5 – L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 febbraio 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Solidarietà ai palestinesi e protesta
Apartheid israeliana: scontro
Anche l’università di Cagliari ospita l’Israeli apartheid week (Iaw), un evento internazionale organizzato per denunciare il regime di apartheid attuato da Israele nei confronti dei palestinesi nei Territori occupati e in Israele. Si parte domenica alle 19, al piccolo auditorium, con il concerto “Handala va a scuola di musica”. A seguire una serie di incontri fuori e dentro l’università. Il 29 alle 17, nell’aula anfiteatro di viale Sant’Ignazio 74, convegno su“L’incubo militarista in Sardegna: dalle servitù alla cooperazione col Technion”. Il giorno dopo proiezione del film “Infiltrados” che ruota sul muro costruito da Israele per chiudere i Territori occupati. Il 2 marzo alle 16.30, all’ex clinica Aresu, incontro “Dalla resistenza dei comitati popolari alla lotta dei prigionieri politici palestinesi”. Il giorno dopo alle 13, alla facoltà di Lettere, si parla del “No alla cooperazione con l’accademia della morte: #Stop Technion”. Seguirà il pranzo sociale a offerta e, alle 18, un’assemblea studentesca sulla cooperazione tra l’università di Cagliari e la Techinion. Molti anche gli eventi, tra concerti, reading e proiezioni di film in giro per la città.
Tanti gli studiosi qualificati che prenderanno parte alla Israeli apartheid week. Ma c’è anche chi la contesta. L’associazione “Chenabura-Sardos pro Israele” ha inviato una lettera alla rettrice Maria Del Zompo per manifestare il suo disappunto per la manifestazione. Il presidente Mario Carboni parla, tra l’altro, di “natura fortemente discriminatoria e assolutamente fuori luogo dell’iniziativa che assume l’antisionismo come forma attuale dell’antisemitismo”.
 



 
6 – L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 febbraio 2016 /Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
VIA XX SETTEMBRE
IL LIBRO. A. Vernier
Paesi in crisi e scienza solidale
Domani pomeriggio, per iniziativa dell’associazione culturale “Amici del libro”, Gianni Filippini (nella foto), direttore editoriale de “L’Unione Sarda”, presenta il volume “Un giorno nell’Altopiano Etiopico. Un’esperienza di vita”. L’opera è firmata da Antonio Vernier.
L’incontro è fissato per le ore 17,30 nella sala della Società degli operai in via XX Settembre 80.
Laureato in Ingegneria mineraria, Antonio Vernier è stato professore ordinario di Geologia all’Università di Cagliari e ha svolto parte della propria attività di ricerca appunto in Etiopia.
Nel raccontare l’intensa esperienza, nell’opera che sarà presnetata domani Antonio Vernier sottolinea il valore del contributo che la scienza può dare, anche in termini di solidarietà, alla crescita dei Paesi in crisi per miseria e sottosviluppo.


 


 
7 – L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 febbraio 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
VIA UNIVERSITÀ
Il Fai presenta “Si chiama Violante”, il libro di Rossana Copez
Venerdì alle 16, nella biblioteca universitaria (via Università 32), settimo appuntamento con “Alla ricerca della storia perduta”, il ciclo organizzato dal Fai, in raccordo con il Mibact e con la biblioteca universitaria, che tematizza la storia e suoi risvolti educativi e sociali. Dopo l’incursione nel contemporaneo con la presentazione dell’autobiografia di Giulia Maria Crespi, fondatrice del Fai, si ritorna al Medioevo sardo con il romanzo “Si chiama Violante” di Rossana Copez.
 
 


 
8 – L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 febbraio 2016 / Cronaca di Nuoro (Pagina 36 - Edizione CA)
Nuoro
Conferenza Fai nella sede universitaria sull’abuso del suolo
Il Fai di Nuoro, guidato da Graziella Macis, promuove una serie di conferenze sul tema “Quale sviluppo nel rispetto del territorio, del suolo, del paesaggio”. Venerdì alle 18 nell’aula magna dell’università a Sa Terra Mala il primo appuntamento su “Uso e abuso del suolo, come distruggiamo il futuro delle prossime generazioni”. Intervengono Gianfranco Capra, ricercatore in Scienze del suolo dell’università di Sassari, docente di Scienze forestali e ambientali a Nuoro, e docenti di università estere. Verranno illustrati numerosi casi a livello internazionale, nazionale e locale.
 
 


 
9 – L’UNIONE SARDA di mercoledì 24 febbraio 2016 / Provincia Gallura (Pagina 40 - Edizione CA)
OLBIA. Ieri mattina la firma, ospiterà l’Università
La caserma Saba al Comune
La ex caserma della Guardia di Finanza passa al Comune: un passo decisivo per portare l’Università in centro. Ieri mattina con la firma fra i dirigenti comunali e dell’Agenzia del Demanio, alla presenza del Sindaco Giovannelli, si è concluso il lungo iter procedurale. L’accordo firmato prevede il passaggio al Comune dell’ex caserma Saba del corso Umberto per cinquant’anni. L’Aspo, con atto separato, cederà al Demanio gli uffici di via Capotesta non più utilizzati che potranno essere adibiti a ospitare enti dello Stato che dovessero averne bisogno.
Nei progetti dell’amministrazione comunale, l’ex caserma, oggi in stato di degrado, dovrebbe essere collegata all’Olbia Expo per creare uno stabile unico, abbastanza grande da poter accogliere la facoltà di Economia delle imprese turistiche oggi ospitata all’aeroporto Costa Smeralda. Con il doppio vantaggio di risparmiare i soldi dell’affitto oggi pagati a Geasar e rivitalizzare il centro storico con la presenza degli studenti. L’Università in centro era uno degli obiettivi indicati nel programma della Coalizione civica.
 
  


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LA NUOVA SARDEGNA
 
10 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 24 febbraio 2016 / Olbia - Pagina 18
L’università trasloca nel corso Umberto
OLBIA Il sogno dell’università al centro ha il suo sigillo ufficiale. Il Comune e l’Agenzia del demanio, alla presenza del sindaco Gianni Giovannelli, hanno firmato l’atto con cui l’ente locale entra finalmente in possesso dell’ex caserma della Guardia di finanza. Una cessione lunga 50 anni. L’edificio potrà essere collegato al vicino palazzo dell’Expo creando così uno stabile unico, che diventerà la sede del polo universitario oggi ospitato in aeroporto. Con un atto separato l’Aspo, municipalizzata del Comune, cederà al Demanio gli uffici di via Capotesta, lasciati liberi dall’azienda dei servizi pubblici dopo il trasferimento in zona industriale. I locali potranno essere utilizzati per ospitare gli enti dello Stato che ne hanno necessità. Soddisfatto il sindaco Gianni Giovannelli, che aveva inserito l’università al centro storico tra gli impegni del suo programma elettorale. «Un obiettivo importante ottenuto grazie all’impegno della giunta, del Consiglio, dell’Aspo, dei dirigenti e dei funzionari dell’Agenzia del demanio – afferma il primo cittadino –. Abbiamo centrato degli obiettivi qualificanti che la mia amministrazione si era prefissata a inizio mandato. Poter ospitare gli studenti del corso di laurea nel centro cittadino rappresenterà nuova linfa per il tessuto sociale ed economico». Già dalla scorsa estate, da quando ormai l’accordo con il Demanio era cosa fatta, l’amministrazione ha iniziato ad andare a caccia di finanziamenti. Saranno necessari molti fondi per restaurare l’edificio di corso Umberto che ospitava le fiamme gialle. Dismesso da dieci anni oggi è solo un rudere. Ma per chi da sempre crede nell’università al centro è facile immaginarla ristrutturata, piena di studenti e docenti. Il tempio della cultura accademica batterà nel cuore del centro storico e contribuirà ad accelerare di nuovo i suoi battiti. I numeri faranno la differenza. Basti pensare che il polo universitario di Olbia, istituito nel 2001 e partito nel 2002, vanta immatricolazioni in aumento del 10 per cento. Gli studenti che studiano in città sono un centinaio. I laureati, da 13 anni a questa parte, sono oltre 350. (se.lu.)
 
 
 
11 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 24 febbraio 2016 / Ediz.ne naz.le - Pagina 28
L’ex Asilo Sella ha bisogno di manutenzione
ALGHERO Per ora è solo un brutto biglietto da visita per una città che vorrebbe vivere della sua bellezza e del suo aspetto accogliente. Ma non è una bella immagine neanche per un Dipartimento di Architettura lodato e premiato a livello nazionale. Quei muri che recingono l’ex Asilo Sella, prima storica sede della Facoltà universitaria, nel lungomare Garibaldi, accanto alla passeggiata Busquets, sono la prima avvisaglia di quello che potrebbe succedere se Architettura continuerà a dover fare i conti con l’incertezza dei finanziamenti a sua disposizione. Per fortuna l’attesa sembra finita, la Regione ha annunciato che in Finanziaria ci saranno i soldi per inserire il Dadu tra le sedi universitarie decentrate. Diversi cittadini e numerosi amanti della città catalana hanno notato quello sfregio, segno del tempo trascorso dalla ristrutturazione fatta prima di consegnare l’edificio all’Università. Attualmente è ancora occupato da alcune aule per la didattica e dagli uffici di alcuni docenti, mentre tutta l’amministrazione è stata trasferita nel palazzo del Pou Salit, in piazza Duomo, e il resto è nell’ex complesso ospedaliero di Santa Chiara. Oltre quel muro sgangherato, che avrebbe bisogno urgente di una mano di intonaco, anche il giardino dell’Asilo Sella mostra segni inequivocabili di incuria per i quali, a onore del vero, basterebbero davvero pochi spiccioli e qualche ora di lavoro, niente di impegnativo. Sul fatto che l’onere spetti all’Università non ci sono dubbi. «Il Dipartimento non paga un canone di locazione, ma deve occuparsi della manutenzione ordinaria e straordinaria», spiega l’assessore comunale dei Lavori pubblici, Gianni Cherchi. Casse permettendo. (g.m.s.)
 
 
 
12 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 24 febbraio 2016 / Olbia - Pagina 26
Storie antiche raccontate ai bambini
Anche i più piccoli hanno potuto ascoltare la storia del loro territorio. Di mattina, infatti, gli alunni delle scuole del paese, accompagnati dagli insegnanti e dal dirigente dell’Istituto comprensivo di Aggius, Paolo Zentile, hanno ascoltato le spiegazioni dell’archeologo e docente universitario Fabio Pinna (Archeologia medievale e post medievale, Università di Cagliari) sulla storia del palazzo signorile del villaggio di Villa de Sent Steva, un sito a pochi chilometri dal centro abitato di Luogosanto. La storia del Castello di Baldu è molto interessante, perché dimostra i legami della Sardegna giudicale con tutti i paesi che si affacciano sul Mediterraneo. I più piccoli sono rimasti affascinati nell’ascoltare le parole dell’esperto. (s.d.)
 
 
 
13 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 24 febbraio 2016 / Ediz.ne naz.le - Pagina 44
Cus e Università in campo per lo sport coi ragazzi dei licei
SASSARI Studiare gli studenti per migliorare la loro qualità di vita. Università, sport, giovani e ricerca sono elementi costitutivi del progetto “Movimento e analisi antropometrica nella popolazione giovanile”, idea che vede in campo il Dipartimento di Scienze Biomediche dell’Università di Sassari, il Centro Studi del CUS Sassari e circa 400 studenti di età compresa fra i 14 e i 16 anni iscritti a diversi Istituti superiori cittadini e del nord Sardegna: Liceo Scientifico e Linguistico “Marconi”, Liceo Classico, Musicale e Coreutico “Azuni”, Liceo Sportivo “Canopoleno”, Istituto tecnico industriale Ipia di Sassari e Liceo Sportivo “Paglietti” di Porto Torres. Ieri mattina il progetto è stato presentato nell’Aula Magna dell’Università proprio davanti ai protagonisti dell’iniziativa: gli adolescenti di oggi che saranno gli adulti, auspicabilmente sportivi e conseguentemente sani, di domani. A presentare il progetto il delegato del rettore allo sport Salvo Mura, il direttore del Dipartimento di Scienze Biomediche professor Andrea Montella e il presidente del CUS Sassari Nicola Giordanelli, con interventi specifici affidati al professor Pasquale Bandiera e ai docenti di Scienze motorie del Centro studi Cus Sassari Andrea Virgilio, Gianmario Pittorru e Angelo Pulino. In conclusione anche il saluto del vice presidente nazionale Cusi Gianni Ippolito. Per un intero anno i ragazzi – agonisti, amatori e sedentari - saranno sottoposti a test motori e antropometrici, mirati a misurare velocità , forza, statura, peso e specificità utili all’acquisizione di elementi indispensabili per valutare gli effettivi benefici dell’attività fisica e della pratica sportiva, in contrapposizione ai problemi derivanti da stile di vita sedentario, cattiva alimentazione e scarsa pratica sportiva. Salute e sport, ma anche attenzione alla disabilità, all’aggregazione e all’orientamento. Partendo dalle raccomandazione contenute nelle “Global reccommendations on physical activity for health” diffuse dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, la ricerca, presentata alla Conferenza dei Rettori e al Centro Universitario Sportivo italiano, prenderà forma e si svilupperà grazie alla positiva e sinergica collaborazione di docenti, medici e specialisti in Scienze Motorie. Giovanni Dessole



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