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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
04 January 2016
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RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

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L’UNIONE SARDA


1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 4 gennaio 2016 / Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
Prime indicazioni sul piano della Giunta: le vecchie Aziende locali saranno declassate
SANITÀ, IL FORZIERE DELL’ASL UNICA
Un supermanager dovrà gestire la metà del bilancio regionale

Una sola persona per amministrare circa 3,5 miliardi di euro all’anno, praticamente mezzo bilancio della Regione, decidere su concorsi e acquisti e far funzionare la macchina sanitaria in Sardegna.
Si tratta del direttore generale della futura Asl unica che entro il primo luglio dovrà essere istituita, secondo un impegno preso dalla Giunta e dalla maggioranza del Consiglio regionale. Il super manager controllerà anche le strutture delle Aree omogenee che prenderanno il posto delle attuali aziende sanitarie nel territorio.
IL MANAGER Chi sarà? Come verrà individuato? E soprattutto quale sarà il compenso? Domande alle quali per ora non ci sono ancora risposte perché il disegno di legge deve essere ancora limato e perfezionato. Non è difficile, però, immaginare che una persona con la responsabilità di gestire (sebbene sotto il controllo e gli obiettivi dettati dalla Giunta) un patrimonio di questa portata non sarà una scelta facile. Sarà sempre il direttore generale della Asl unica a coordinare e nominare i direttori delle aree omogenee che di fatto significa avere un controllo anche sulle altre strutture che comunque devono fare riferimento alla macchina centrale.
LA MACCHINA Il manager sarà il vertice della Asl unica regionale: un colosso che programmerà il servizio sanitario e avrà possibilità di veto su concorsi e acquisti. Si tratta di un progetto che nell’obiettivo della Giunta dovrebbe portare a un risparmio e a un maggiore controllo dei costi. Infatti, tutte le domande di beni e servizi, e che di fatto sono gli acquisti adesso in capo a tutte le Asl sarde, verranno gestite dall’Azienda unica. Inoltre, tutto il patrimonio (compresi i beni immobili) delle Asl sarde verrà trasferito al nuovo organismo.
I CONCORSI Per avere un maggiore controllo sulle spese del personale e sugli organigrammi delle strutture sanitarie, la Asl unica dovrebbe ottenere una gestione accentrata delle procedure per i concorsi. Non solo, dalla grande stanza dei bottoni verrà gestito anche il trattamento economico del personale così come il monitoraggio dei magazzini e la logistica. Insomma, tutte le spese passano attraverso l’Azienda unica regionale per garantire risparmio e controllo.
AREE OMOGENEE Le altre Asl della Sardegna spariranno in coincidenza con la nascita dell’Azienda regionale. Al loro posto dovrebbero essere istituite le Aree omogenee che avranno il compito di coordinamento delle attività territoriali. Dipenderanno direttamente dall’Azienda unica e saranno una sorta di ramificazione capillare per quelle attività di coordinamento delle attività ospedaliere dell’area di riferimento. Essendo organismi ridotti, più snelli ma soprattutto con un rapporto più diretto con il territorio, fungeranno da tramite per i rapporti di informazione e collaborazione tra l’Azienda regionale e gli enti locali. Saranno gestite da direttori nominati dal numero uno della Asl unica e saranno sottoposti a una verifica annuale.
AREUS In attesa di entrare a regime, l’Areus (Azienda regionale emergenza-urgenza), nel progetto della Giunta, dovrà svolgere i compiti di soccorso attualmente svolti dal 118 presso le aziende sanitarie. A questa struttura si dovrà affiancare il servizio di elisoccorso in grado di garantire collegamenti e trasporti rapidi.
LA TRANSIZIONE Inizialmente potrebbe essere un commissario nominato dalla Giunta a gestire la prima fase di transizione. Verrà individuato sulla base degli elenchi degli idonei alla carica di direttore generale della Regione: non è escluso, però, che si possa fare riferimento anche a elenchi di altre regioni italiane. Dopo il periodo di passaggio verrà nominato un direttore generale che di fatto avrà il compito di gestire (secondo le linee dettate dall’esecutivo) un apparato che vale quasi la metà del bilancio regionale.
CHI RIMANE L’istituzione della Asl unica regionale non entra in conflitto con alcune realtà ospedaliere che rimarranno in piedi con una propria autonomia anche contabile. Si tratta dell’Azienda ospedaliera Brotzu, le aziende ospedaliero-universitarie di Cagliari e Sassari e l’Azienda regionale dell’emergenza e urgenza (Areus).
Matteo Sau
 
 
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LA NUOVA SARDEGNA 
 
2 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 4 gennaio 2016 / Edizione Naz.le - Pagina 16
 
La Zootecnia rappresenta per la Sardegna il settore portante dell’agricoltura: oltre il 60 per cento del fatturato di comparto deriva dai prodotti degli allevamenti isolani fra i quali quelli ovini che rappresentano una delle punte di eccellenza dell’export agroalimentare italiano. Una realtà produttiva di queste dimensioni - come è facile immaginare, anche nella valutazione della realtà quotidiana - ha necessità di capitale umano rinnovato, adeguatamente formato per competere con ruoli di livello nei confronti dei mercati mondiali. É evidente - e i dati ultimi diffusi a livello nazionale lo dimostrano - che i corsi di laurea in Scienze Zootecniche di Agraria a Sassari da 10 anni hanno raccolto la sfida e preparano fra i migliori laureati italiani nella disciplina.
 
Le lauree di Agraria tra le migliori in campo nazionale
di Gianni Bazzoni
SASSARI I corsi di laurea in discipline Zootecniche svolti dal Dipartimento di Agraria dell’Università di Sassari diretto da Giuseppe Pulina, sono state collocate ai primi posti della graduatoria nazionale delle lauree di settore. La valutazione è stata diffusa di recente dall’Anvur (l’ Agenzia nazionale di valutazione del sistema universitario e della ricerca) e riguarda in particolare la laurea triennale in Scienze Agro-Zootecniche e quella magistrale in Scienze delle Produzioni Zootecniche. In particolare, secondo l’agenzia di valutazione, la triennale in Scienze Agro-Zootecniche si piazza al terzo posto in Italia, con indicatori nettamente migliori rispetto alla media nazionale per efficienza didattica, fra i quali la percentuale di laureati regolari in corso (25 per cento contro il 14,3 della media italiana), una maggiore percentuale di prosecuzione degli studenti dal primo al secondo anno (72,2 per cento contro il 66,7 nazionale), di crediti sul totale dedicati a stages (15,4 contro il 6,5), di studenti con almeno un credito conseguito all’estero (2,8 contro 0,6). Per le lauree magistrali, invece, l’Anvur indica Scienze delle Produzioni Zootecniche come prima in Italia per l’efficienza didattica nel passaggio dal primo al secondo anno, e largamente superiore in termini di livello di internazionalizzazione (20 per cento di iscritti con almeno un credito conseguiti all’estero, contro il 2,9 nazionale). Importante è anche il riferimento al legame fra studio, pratica e lavoro che si instaura durante il percorso formativo. Infatti, i laureati in Scienze Agro-Zootecniche ed in Scienze delle Produzioni Zootecniche dell’Università di Sassari durante la carriera universitaria ricevono una formazione basata sia sulle discipline classiche della formazione dell’agronomo, e dispongono «di strumenti specifici per affrontare le sfide del settore agro-zootecnico regionale, nazionale, ed internazionale che di un contatto diretto che diverse realtà produttive anche fuori della Sardegna, fra le quali aziende zootecniche, mangimistiche, caseifici e salumifici, le strutture che si occupano di Assistenza tecnica e servizi agli allevatori quali l’Ara, le Apa, gli Enti di ricerca della regione quali l’Agris, nei quali gli studenti svolgono tirocinio e attività relative alla tesi di laurea». Si tratta di realtà che offrono anche i naturali sbocchi occupazionali per i laureati, anche se va sottolineato che diversi di loro rientrano nell’azienda familiare e diventano «portatori di rilevanti innovazioni di processo e di prodotto». Le carriere dei futuri dottori zootecnici sono, infine, arricchite dai programmi di internazionalizzazione con l’Erasmus. Numerosi studenti hanno già svolto esperienze in Università, Centri di Ricerca e aziende Agro-Zootecniche di paesi Europei come Spagna, Svezia, Danimarca, ed extraeuropei come Brasile, Argentina, Sudafrica. Dottori di Ricerca con tesi di Dottorato in discipline Zootecniche dell’Università di Sassari lavorano in realtà come il Parco Tecnologico Padano e il Consiglio per la Ricerca e Sperimentazione in Agricoltura, e nei settori di ricerca e sviluppo di multinazionali come la Lucta in Spagna e la Zooetis negli Usa.

 
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