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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
03 January 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

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L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di domenica 3 gennaio 2016 / Speciale (Pagina 30 - Edizione CA)
AFFITTI PER GLI STUDENTI
Contributi della Regione
È stato pubblicato dall’amministrazione regionale il “Bando di concorso per l’attribuzione dei contributi per il “fitto casa”, da assegnare a studenti sardi che frequentano corsi universitari negli Atenei fuori dalla Sardegna per l’anno accademico 2015/2016”.
La domanda di partecipazione dovrà essere presentata a partire dal 18 gennaio, e ci sarà tempo per depositare la richiesta e la documentazione fino al 29 febbraio. I ragazzi e le famiglie interessate a ottenere un contributo possono consultare il sito della Regione Sardegna, all’indirizzo Internet (http://www.regione.sardegna.it/j/v/28?s=1&v=9&c=46&c1=46&id=50378), dove potranno trovare tutte le informazioni necessarie per compilare la domanda e i moduli da utilizzare. C’è dunque oltre un mese di tempo per poter richiedere un contributo da parte delle famiglie che hanno studenti universitari fuori sede.
 
 
 
L’UNIONE SARDA
 
2 - L’UNIONE SARDA di domenica 3 gennaio 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
SAN GIOVANNI DI DIO. Trasferito a Monserrato ora il reparto è rientrato al Civile
RESTA LA PICCOLA CHIRURGIA
Il vecchio ospedale non sarà completamente dismesso
Il Day surgery , cioè la piccola chirurgia che si sbriga in giornata e non richiede il ricovero notturno del paziente, ha giocato un po’ a ping pong: trasferito al Policlinico universitario di Monserrato, è rientrato al San Giovanni di Dio e lì resterà quando lo stabile realizzato dal Cima diventerà un “ospedale di giorno”. Per il resto, all’Ospedale civile restano soltanto pochi reparti, «ma entro maggio saranno al Policlinico, completando così l’unificazione dell’Azienda ospedaliero-universitaria», assicura il direttore sanitario della stessa Aou, Oliviero Rinaldi.
IL PROGETTO Che cosa sia un “ospedale di giorno” è intuibile: una struttura con ambulatori, day hospital e day surgery che garantirà, a un rione abitato da molti anziani, prestazioni sanitarie senza ricovero. Al tramonto, insomma, tutti a casa e il conto alla rovescia è già iniziato: tra sei mesi, l’ospedale “h 24” dell’Azienda mista sarà soltanto il Policlinico, nel frattempo si cerca di mandare avanti l’Aou nel migliore dei modi, malgrado la divisione in due sedi lontane fra loro.
L’INVENTARIO Che cosa resta, per ora, al San Giovanni di Dio? I reparti Oculistica e Dermatologia (che hanno pochi posti letto), Cardiologia ed Emodinamica, oltre che il Day hospital e il Day surgery. E rimane anche il pronto soccorso, sempre fino a maggio: è per questo che la “chirurgia di giornata” è rientrata alla base, considerato che l’unica sala operatoria rimasta aperta in via Ospedale è la loro e ospita solo piccoli interventi, ma è attrezzata anche per quelli importanti: «Finché ci sarà il pronto soccorso», conferma il direttore sanitario, «dovrà esserci la sala operatoria disponibile per i casi urgentissimi da operare subito, non trasferibili a Monserrato. E, con la sala, anche la Rianimazione».
IL FUTURO A inizio estate, dunque, il San Giovanni di Dio diventerà una Cittadella sanitaria con ambulatori, chirurgia senza ricovero e terapie in day hospital, ma tutti i pazienti dovranno tornare a casa prima di Carosello, anche se due o tre letti per casi che si complicano saranno mantenuti. Per tutto il resto, c’è Monserrato.
Luigi Almiento
 
 
 
L’UNIONE SARDA

3 - L’UNIONE SARDA di domenica 3 gennaio 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
Nell’edificio storico infiltrazioni e lavori senza sosta Il monumento del Cima si sgretola
L’équipe che non riposa mai, al San Giovanni di Dio, è quella di chirurgia estetica. Dell’ospedale, beninteso, non dei pazienti. «È bellissimo, però lo stabile del Cima ha 172 anni», sospira Oliviero Rinaldi, direttore sanitario dell’Azienda ospedaliero universitaria che raggruppa Civile e Policlinico di Monserrato.
A quell’età, ovviamente, i cedimenti estetici sono continui e la rincorsa al rattoppo è costosa e difficile, anche perché non è agevole trovare i “ricambi”.
Le mattonelle, ad esempio: negli anditi ce ne sono di diversi tipi, con un assortimento non estusiasmante frutto di interventi ripetuti in epoche diverse. La facciata del San Giovanni è perfetta, ma altrettanto non si può dire per i muri esterni che danno sul cortile centrale, molto screpolati: non a caso, c’è un ponteggio con gli operai al lavoro. Gli anditi più malmessi sono al secondo piano, dove le screpolature dovute alle infliltrazioni d’acqua sono vaste e numerose, mentre alcune finestre di stile antico sono riparate alla bell’e meglio, con assi di legno totalmente diverse dal resto dell’infisso.
D’altra parte, si diceva, il paziente (cioè lo stabile) è molto anziano: ha quindi sempre nuovi acciacchi e, per curarlo, ogni volta bisogna chiedere i permessi alla Soprintendenza, considerato che è un monumento storico. (l. a.)
 
 
 
L’UNIONE SARDA

4 - L’UNIONE SARDA di domenica 3 gennaio 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
POLICLINICO
Sale operatorie, diventeranno 12 nella nuova ala
Si è atteso il pensionamento del primario di una delle due chirurgie, al San Giovanni di Dio: subito dopo sono state accorpate e trasferite al Policlinico. È così calato il sipario sulle sale operatorie di via Ospedale, mentre funzionano a pieno regime quelle di Monserrato: un caseggiato ovviamente più funzionale di quello - pur di alto valore storico e architettonico - dell’Ottocento.
Arriveranno anche altre sale operatorie, da qui al 2018, quando sarà stato realizzato il nuovo blocco: la gara d’appalto è chiusa da tempo, i lavori sono stati assegnati, le gru stanno per ricomparire a Monserrato. Alla fine, le sale operatorie saranno dodici.
Al Policlinico sono già individuati gli spazi per gli ultimi reparti in arrivo dal San Giovanni di Dio, che in gran parte si svuoterà. Quale utilizzo si farà di quegli spazi? Nessuno ancora lo sa. (l. a.)

 


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