Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 August 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di  martedì 2 agosto 2016 / Economia (Pagina 11 - Edizione CA)
L’ACCORDO
Bielorussi a lezione di turismo in Sardegna
La Sardegna e la Bielorussia rafforzano la cooperazione per puntare sul turismo. Cagliari e Minsk hanno infatti avviato un programma per aumentare le presenze di turisti di lingua russa nelle strutture dell’Isola. Sono già diverse le aziende sarde che hanno partecipato alle fiere del turismo di Minsk: eventi durante il quale è emerso il bisogno di poter contare su personale qualificato di madrelingua russa per relazionarsi con chi arriva dai Paesi dell’ex Unione Sovietica.
Per questo motivo la Regione ha avviato un piano per destinato alla professionalizzazione di giovani bielorussi in campo turistico sul modello di alto profilo del sistema di accoglienza sardo. L’iniziativa ha consentito a oltre 50 giovani bielorussi di acquisire competenze basilari nella pianificazione e progettazione del prodotto turistico, nell’uso delle nuove tecnologie nell’ambito del settore e nella promozione dei servizi turistici. Gli allievi, al termine del percorso formativo, hanno ricevuto un certificato riconosciuto dalla Bielorussia e un attestato di conoscenza dell’italiano. Per dare immediato seguito all’apprendimento teorico è in corso uno stage di un mese per i migliori alunni del corso: esperienza che si sta svolgendo al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula. Altri otto partecipanti stanno invece seguendo un corso di perfezionamento organizzato dall’Università di Cagliari.
 Matteo Mascia
 
 


redazioneweb@unica.it
 


LA NUOVA SARDEGNA
 
 

2 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 2 agosto 2016 / Pagina 5 - Sardegna
Collaborazione con la Bielorussia per incrementare l’offerta nell’ex Urss
La Sardegna insegna il turismo
SASSARI Favorire uno scambio tra l’eccellenza del sistema turistico sardo e il crescente mercato bielorusso in modo da migliorare e rendere immediatamente spendibili le competenze tecniche e professionali nel settore del management turistico e qualificare ulteriormente l’offerta rivolta ai turisti di lingua russa. Nell’ambito dello scambio di best practices tra Regione e Autorità bielorusse, nel corso dell’anno passato nella capitale Minsk, è stato attivato in collaborazione con l’ente di formazione e perfezionamento professionale “Sardegna Global”, il programma “Manager turistico” destinato alla professionalizzazione di giovani bielorussi in campo turistico, sul modello di alto profilo del sistema di accoglienza sardo. Il corso è nato dall’esigenza manifestata dalle imprese isolane, che hanno partecipato alle ultime edizioni della Fiera del turismo di Minsk, di avere immediatamente a disposizione personale qualificato di madrelingua russa, per soddisfare la crescita dei flussi turististi, in aumento negli ultimi anni dai Paesi dell’area dell’ex unione sovietica. L’iniziativa, che rientra in un piano di collaborazione tra la Regione e la Repubblica di Bielorussia, con la quale la Sardegna vanta solidi rapporti di amicizia e di cooperazione da più di un ventennio, ha consentito a più di 50 giovani bielorussi di acquisire competenze basilari nella pianificazione e nella progettazione del prodotto turistico, nell’uso delle nuove tecnologie nell’ambito del settore e nella promozione dei servizi turistici. Gli allievi, al termine del percorso formativo, hanno ricevuto un certificato riconosciuto dallo Stato bielorusso e un attestato di conoscenza dell’italiano. Per dare immediato seguito all’apprendimento teorico, è in corso uno stage di un mese dedicato ai migliori alunni del corso, che si sta svolgendo al Forte Village Resort di Santa Margherita di Pula, che si è messo a disposizione in questa fase sperimentale per consentire ai ragazzi di conoscere le modalità operative di una struttura alberghiera complessa, con particolare riferimento a ricevimento e attenzione al cliente. Un’ulteriore collaborazione avviata con l’Università di Cagliari ha, infine, consentito ad altri otto partecipanti di seguire un corso per il perfezionamento della lingua italiana. il legame tra la Sardegna e la Bielorussia, dunque, è sempre più forte.
 
 

3 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 2 agosto 2016 / Pagina 4 - Sardegna
I BILANCI DELLE ASL
Sono state le peggiori nel nuovo buco accumulato l’anno scorso
Cagliari e Sassari: profondo rosso
CAGLIARI La Corte dei conti, nelle scorse settimane, ha presentato il suo dossier sul disavanzo della sanità nel 2015. Il sistema ha accumulato uno scoperto di altri 349,4 milioni e altri 400 sono l’eredità del passato. Stando ai magistrati contabili, le Asl che l’anno scorso hanno ottenuto i peggiori risultati sono quella di Cagliari e di Sassari. La prima ha superato il budget che l’era stato assegnato dalla Regione di 84 milioni e 700mila euro. La seconda ha accumulato altri 68,8 milioni di debiti. Al terzo posto c’è l’azienda ospedaliera Brotzu di Cagliari, con 35 milioni. Poi le altre nell’ordine: l’Azienda universitaria di Sassari, 28,1 milioni, l’Asl del Sulcis, con 26,6, e quella di Olbia, 24,8. Oltre i venti milioni anche Nuoro, 23,8, Oristano, 21,6. Appena sopra i 10 le altre: Lanusei, 13,3, Sanluri, 12,2, e l’azienda universitaria di Cagliari, 10,3. C’è anche un altro dato dal 2011 al 2014 l’incremento dei costi di produzione nella sanità è aumentato di quasi il due per cento. Era di 3 miliardi e 96mila euro cinque anni fa ed è schizzato fino a 3 miliardi e 211 milioni. In questa classifica le peggiori nel non saper contenere la spesa sono state l’Asl 1 e l’Azienda mista di Sassari.

 

4 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 2 agosto 2016 / Pagina 4 - Sardegna
I sardi candidati sono 60, ma è sempre più probabile che il direttore generale arrivi dalla penisola
Asl unica, la carica dei 105 super manager
CAGLIARI Gli aspiranti manager in gara per l’Asl unica sono centocinque: 60 sardi, 42 continentali, due emigrati nati in Belgio ma da tempo rientrati nell’isola madre e un newyorchese dal cognome italiano che lavora a Napoli. Sono queste le prime curiosità nel leggere l’elenco degli idonei all’incarico di direttore generale, pubblicato il 21 luglio sul sito della Regione. Mercoledì 31 agosto saranno il presidente Francesco Pigliaru e i suoi 12 assessori a «pescare» dal gruppo dei 105 chi governerà per tre o cinque anni, la durata del contratto è una delle opzioni, la sanità in Sardegna. Lo stipendio del prescelto sarà il più alto mai pagato dalla Regione a un manager, 200mila euro lordi all’anno più 40mila di premi. Però va ricordato che amministrerà più della metà del bilancio della Regione, 3 miliardi e 200 milioni, è il costo in un anno del sistema, poi avrà sulle spalle un disavanzo di partenza intorno ai 700 milioni e in più avrà l’incarico di rimettere in carreggiata un servizio che continua a crescere nelle spese e dalla qualità appena sopra la sufficienza. La scelta. Quella della Giunta, a fine agosto, sarà fiduciaria e forse anche con qualche motivazione politica sullo sfondo, seppure da sempre il governatore Pigliaru dice: «Sarà una nomina di alto profilo e completamente slegata dai partiti». In altre parole, non è detto che a essere nominato sarà il più titolato ed esperto fra i 105 aspiranti. No, sarà chi – sempre secondo la Giunta – dimostrerà di avere le maggiori possibilità nell’impresa (possibile o impossibile?) di saper raddrizzare i conti e gli standard della sanità sarda. Gli stranieri. Joseph Polimeni è nato in America, a New York, ma in Italia ha fatto carriera. Prima è stato direttore dell’ Asl di Lucca poi, a dicembre, il governo Renzi l’ha nominato commissario per la Sanità in Campania, regione in testa alle peggiori performance nazionale fra ospedali e spesa farmaceutica. I due emigrati sono nati entrambi a Charleroi, in Belgio. Sono il nuorese Francesco Pittalis, fratello di Pietro, capogruppo di Forza Italia in Consiglio regionale, e l’oristanese Mariano Meloni, che fino al 2014 è stato direttore generale del Asl 5. Se i due belgi, si fa per dire, non sono certo degli stranieri, si sa che in una prima rosa più ristretta ci sarebbero due manager nati e che lavorano sulla terra ferma. Sono l’emiliano Bruno Zanaroli, ex direttore generale dell’Asl 1 di Sassari, fu nominato dalla giunta Soru, e il torinese d’adozione Fulvio Moirano, attuale direttore generale dell’assessorato alla Sanità della Regione Piemonte. Stando alle ultime indiscrezioni sarebbe Moirano, già direttore dell’Agenzia nazionale di controllo della spesa sanitaria, il candidato oggi con più possibilità di vittoria finale. I sardi. È la pattuglia più consistente dell’elenco, ma rischia di avere poche possibilità se – come detto dal presidente Pigliaru – «il manager arriverà in Sardegna» e quindi sardo non sarà. Fra gli idonei ci sono i commissari straordinari delle attuali otto Asl e anche quelli dell’azienda Brotzu e delle due universitarie di Sassari e Cagliari. Gli altri sono quasi tutti medici o responsabili di strutture complesse, diversi i direttori amministrati o sanitari in carica o ex e c’è qualche professore universitario associato. Più due nomi storici della sanità sarda: Franco Meloni, ex manager del Brotzu che presento le dimissioni dopo un duro confronto con l’allora assessore Nerina Dirindin e poi si candidò per essere eletto in Consiglio regionale, e Franco Trincas, che a sua volta fu licenziato da un altro assessore, Antonello Liori. (ua)
 
 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 2 agosto 2016 / Pagina 11 - Attualità
Le informazioni da una delegazione di Sinistra italiana che ha visitato il paese
Erdogan, “purga” per 400mila
di Andrea Scutellà
ROMA «La cosa che balza all’occhio quando si entra ad Istanbul sono le caserme sigillate dagli autocompattatori, dai pullman, dai piloni di cemento. I militari sono chiusi dentro e non possono uscire». Arturo Scotto, capogruppo di Sinistra italiana (Si) alla Camera, ci restituisce questa immagine della città simbolo della Turchia all’indomani del golpe fallito, mentre le epurazioni post-insurrezione volute dal presidente Erdogan sono ancora in corso. «Dai calcoli che ci hanno presentato le associazioni con cui abbiamo parlato - prosegue il deputato - si immagina un repulisti di oltre 400mila persone entro la fine di agosto tra apparati dello Stato, burocrati, magistrati, insegnanti, professori universitari, rettori, giornalisti e militari». Quella formata dai parlamentari di Sinistra italiana è la prima delegazione europea che varca i confini turchi dopo il tentato colpo di stato. «La situazione è drammatica - precisa Scotto sin dall’inizio - è un paese che sta scivolando verso la dittatura». Eppure sarebbe sbagliato pensare che la svolta autoritaria di Erdogan non goda dell’appoggio della maggioranza del paese. «Tutte le sere le milizie popolari - prosegue il deputato - organizzano in piazza Taksim (già simbolo della Turchia laica e plurale, ndr) manifestazioni in favore del regime. Erdogan ha consenso soprattutto nelle zone periferiche, nelle fasce popolari, su cui fa leva grazie al sentimento religioso e al sistema assistenziale e clientelare che ha creato». Dall’altra parte della barricata, però, c’è una Turchia che ha paura. È la Turchia laica, dei dissidenti, degli intellettuali, dei giornalisti, dei magistrati, delle vittime della repressione di questi giorni. Ma è soprattutto la Turchia dei curdi ad essere terrorizzata. «Il golpe è iniziato a giugno - spiega Franco Bordo, altro deputato della delegazione - quando è stato stracciato il risultato elettorale e si è deciso di aggredire pesantemente questo popolo. Il risultato sono città distrutte e mezzo milione di deportati. È in atto una pulizia etnica: il regime sta cercando di sostituire i curdi con arabi e ceceni». Durante la permanenza in Turchia la delegazione di Si ha incontrato il leader del partito moderato curdo Hdp Selhattyn Demirtas, siglando un gemellaggio tra 31 deputati italiani e 31 deputati turchi. Poi è stata la volta del sindacato dei metalmeccanici, con cui è stata lanciata la suggestione di un Primo maggio europeo ad Istanbul. Infine è toccato agli avvocati, sia quelli di Amnesty International, sia quelli del leader partito dei lavoratori curdo (Pkk) Ocalan, detenuto in isolamento totale ormai da 17 anni. È dal 7 giugno che non si hanno notizie dell’uomo politico ed è da 5 anni che i suoi avvocati e parenti non riescono più parlare con lui. «Purtroppo, ad oggi, la Turchia di Erdogan non è compatibile con i valori umanitari dell’Unione Europea», conclude Scotto.
 
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di martedì 2 agosto 2016 / Pagina 18 - Sassari
Il Tar annullò la selezione per poca trasparenza: la nuova commissione avrebbe legami con la vecchia
Concorso Oncologia bis, ancora perplessità
SASSARI Dopo che il Tar ha annullato una selezione per un dottorato di ricerca in "Scienze biomediche - oncologia molecolare", giudicando il concorso per nulla trasparente , l’Università di Sassari si è data subito da fare per nominare una nuova commissione. Ma diversi dottori di ricerca, compresi alcuni che partecipano alla nuova selezione, non sono per niente entusiasti della nuova squadra di giudici. Il timore è che non sia cambiato granché rispetto ai primi componenti, visto che due membri della nuova commissione avrebbero legami con quelli della vecchia. «Il Tar motivando la sentenza e accogliendo il ricorso della quinta classificata – spiega un dottore di ricerca – ha fatto una serie di sottolineature pesanti, evidenziando l’esistenza di rapporti privati tra il presidente della commissione e la prima classificata. Una volta che i giudici annullano il concorso e impongono all’Università di bandirne uno nuovo, mi sarei aspettato la nomina di una commissione di alto profilo e completamente slegata da qualsiasi rapporto con la precedente. E invece così non è stato». Innanzitutto tra i componenti non c’è alcun docente ordinario, ma si tratta di associati. E in secondo luogo basta digitare su Google il nome del precedente presidente e di quello appena nominato, per verificare che i due hanno scritto insieme una serie di pubblicazioni sul tumore al fegato e hanno collaborato in attività di ricerca. «Credo che l’Università, dopo un simile inciampo, si sarebbe dovuta affrettare a scegliere una commissione che non avesse un solo legame con la precedente, proprio per fugare qualsiasi sospetto. Noi dottori di ricerca siamo molto curiosi di sapere cosa ne pensa il Rettore di questa situazione, dal momento che in diversi suo interventi ha citato e rimarcato più volti i valori della trasparenza e della meritocrazia. Come mai non è intervenuto quando, con questa nuova commissione, si stavano ponendo nuovamente le basi per un’altra selezione che lasciava spazio a sospetti per possibili interessi privati?». Per ora a togliere tutti da un possibile imbarazzo ci ha pensato il presidente stesso della commissione. Dopo che sabato scorso si era svolta la prima fase della selezione per titoli, al momento dell’orale si è fatto da parte per motivi personali. Ragioni che magari niente hanno a che fare con l’eventuale trasparenza del bando, ma di fatto ora la selezione è in stand-by. Il Tar, lo ricordiamo, aveva stabilito di invalidare l’esito della selezione rilevando che la vincitrice del concorso era una stabile frequentatrice del laboratorio di patologia molecolare diretto dal medesimo giudice. Anche per quanto riguarda la valutazione dei curriculum il Tribunale ha destato delle perplessità. La dottoressa che ha vinto il ricorso vantava molteplici esperienze all’estero, in Usa e Uk, in strutture Oncologiche di fama internazionale, distribuite nel quinquennio 2011-2015. Nonostante questi trascorsi alla ricorrente sono stati assegnati soli 2 punti per la voce titoli. Al contrario i primi classificati hanno ottenuto 4 punti per un tirocinio di 5 mesi presso il Laboratorio di Sezione Patologia Sperimentale e Oncologia del Dipartimento di Medicina di Sassari. In pratica il doppio dei punti per un tirocinio locale di "presa visione" di 5 mesi. Altro elemento che non ha convinto il Tar riguarda la valutazione della conoscenza della lingua inglese: alla ricorrente, che ha vissuto per cinque anni all’estero e padroneggiava perfettamente l’inglese, è stata attribuita una conoscenza "buona". Al contrario le vincitrici hanno ottenuto "il distinto", nonostante le loro esperienze si fermassero a Sassari. (lu.so.)
 

redazioneweb@unica.it


Link: rassegna stampa MIUR

RASSEGNA QUOTIDIANI NAZIONALI

 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie