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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 July 2016
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

redazioneweb@unica.it

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di  giovedì 28 luglio 2016 / Agenda Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ. Visita guidata
L'Orto botanico sotto le stelle
Una passeggiata notturna nel polmone verde della città. Nell'ambito delle Notti colorate e all'interno di un calendario ricco di iniziative che proseguiranno per tutta l'estate, l'Università propone ai cagliaritani, stasera dalle 20.30, una visita guidata all'Orto botanico per scoprire le meraviglie del giardino attraverso i sensi: si suggerisce di prenotare inviando una mail a ortobotanico@unica.it o telefonando ai numeri 3334126975 - 3490732597. La passeggiata concluderà la giornata di oggi che si aprirà con la firma, nella cava romana dell'Orto di viale Sant'Ignazio, del protocollo d'intesa tra Comune e Ateneo per la riqualificazione del giardino dell'Università. La firma si inquadra nel più ampio recupero del compendio della Valle di Palabanda, oggetto di specifici progetti all'interno del Piano particolareggiato del centro storico.

 
 
2 - L’UNIONE SARDA di  giovedì 28 luglio 2016 / Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
CTM
University Express in vacanza
La University Express ad agosto va in vacanza. La linea pensata per gli studenti universitari e che collega via Abruzzi con il Policlinico di Monserrato non sarà in servizio il mese prossimo. Ritornerà a essere operativa a partire dal primo settembre. Ne dà notizia il direttore generale del Ctm Ezio Castagna in una nota in cui si ricorda che i collegamenti con la cittadella universitaria e il Policlinico sono garantiti dalle linee 8, 29 e QSA.
Dal primo di settembre, invece, in vista dell'apertura del nuovo anno accademico, tutto tornerà come prima. La linea University Express riprenderà a collegare via Abruzzi con il Policlinico in quindici minuti, con un percorso rapido che effettua solo cinque fermate: Abruzzi (capolinea), Piero Della Francesca, Peretti, Cittadella universitaria e Policlinico (capolinea).
Si tratta di un servizio molto utile per gli studenti o per chi lavora nei due siti di Monserrato, molto sfruttato per tutta la stagione invernale. Quindi ad agosto, in coincidenza con le ferie, la tratta viene sospesa.
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di  giovedì 28 luglio 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 8 - Edizione CA)
Il Consiglio regionale approva la riforma voluta dal presidente Pigliaru
LA “SUPER ASL” ADESSO È LEGGE 
Sarà una sola e sarà a Sassari
L'Azienda per la tutela della salute (Ats) adesso è realtà. Il Consiglio regionale, con 30 voti favorevoli e 10 contrari, ha dato il via libera alla riforma. Dopo tensioni e il rischio dello strappo, con un voto segreto si è deciso che la sede sarà Sassari. Passa la scelta della Giunta, così come quella che ha stabilito che la sede dell'Areus (Azienda per l'emergenza-urgenza) sarà a Nuoro.
Il presidente Pigliaru mette in cassaforte la riforma e parla di «inizio di un percorso che ci darà una sanità migliore». Poi, un ringraziamento alla «maggioranza per aver accettato la coraggiosa sfida di riformare la sanità per dare un servizio migliore ai cittadini». L'assessore Luigi Arru sottolinea l'importanza di «aver cambiato il modo di intendere la sanità».
I PRIMI ATTI Sarà la struttura della Asl di Sassari a incorporare le altre aziende sanitarie dei territori, prima che vengano trasformate in Aree socio sanitarie locali (Assl) che a loro volta saranno divise in distretti territoriali, tra qui quelli delle isole minori. Il direttore generale verrà scelto dall'albo dei 105 candidati, aggiornato una settimana fa, e all'interno del quale ci sono anche i due papabili: Bruno Zanaroli e Fulvio Moirano.
LE CREPE Arrivare all'approvazione dell'Ats non è stato un percorso facile, la maggioranza ha affrontato divisioni e contrasti duri. La consigliera del Centro democratico, Anna Maria Busia, si astiene su tutti gli emendamenti e abbandona l'aula al voto finale, così come hanno fatto il consigliere di Sel Francesco Agus e Mario Tendas (Pd). L'esponente del Centro democratico in occasione dell'emendamento sulla sede ha parlato di «siparietto vergognoso con la sede decisa a voto segreto dal centrodestra». Chi invece gioisce è il consigliere gallurese del Pd, Giuseppe Meloni: «La Regione ha inaugurato una nuova e attesa stagione di decentramento, dopo la scelta di Cagliari come unica Città metropolitana».
UNITI Alla fine però il centrosinistra fa quadrato e, nonostante le posizioni diverse, si schiera a sostegno della riforma. Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco, guarda avanti: «Questo è un primo tassello al quale seguirà la riforma della rete ospedaliera». Per il presidente della commissione Sanità, Mondo Perra (Psi), è un risultato importante anche se «sarebbe stato necessario un maggiore approfondimento in commissione ma c'era una scadenza da rispettare».
L'ATTACCO Tutta l'opposizione boccia la riforma decretando il fallimento di Giunta e maggioranza. Per il capogruppo Pietro Pittalis il voto segreto «ha fatto esplodere la contraddizione tra la visione centralista del presidente Pigliaru e quella opposta della sua maggioranza». Per Paolo Truzzu (Fdi) «hanno prevalso gli interessi di bottega», mentre il capogruppo Udc Gianluigi Rubiu è convinto che la riforma «trascuri i pazienti e incrementerà i costi».
Matteo Sau
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di  giovedì 28 luglio 2016 / Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
ADDIO ALL’EX SINDACO
IL RICORDO. Dagli studi alla politica
Lo speciale privilegio di un'amicizia durata un'intera vita

Gianni Filippini
Al realismo scientifico di medici indotti - loro malgrado - a parlare di evento prevedibile, per alcune settimane parenti e amici hanno opposto le loro affettuose speranze. Era però evidente a tutti che la vita stava progressivamente abbandonando Mariano Delogu. E tuttavia, per chi ha avuto con lui un legame d'amore e di stima, la notizia della scomparsa è stata un'inattesa, dolorosa frustata. Ed è stato come ritrovarsi davanti a un immenso vuoto e soffrirne le sentimentali vertigini. Sensazioni difficili da raccontare, pesantissimi da sopportare: un violento choc emotivo, una commozione paralizzante, un dolore forte.
INCREDULI Per questo, a poche ore dal luttuoso evento, è quasi impossibile - e comunque difficilissimo - scrivere di Mariano Delogu che ci ha appena lasciato. Annebbia la necessaria lucidità l'essere ancora increduli, rifiutare la lacerante verità, vivere nel tormento di un incubo. E non ha in pratica risposte accettabili l'azzardato appello alla professionalità, alle sue risorse, al momentaneo distacco psicologico consentito dal mestiere in altre circostanze. La perdita di un amico caro e speciale come Mariano Delogu mi ha svuotato, stordito. La mia sarà certamente una testimonianza parziale, incapace di richiamarne tutte le doti straordinarie e di accennare - almeno accennare - ai tanti momenti significativi di un'amicizia di quasi settant'anni, di un rapporto di reciproco e sincero affetto lungo un'intera vita.
GLI STUDI Conoscenza da giovanissimi, complice l'amore condiviso per la musica classica e il conseguente coinvolgimento in un'associazione presieduta da Pasquale Mistretta, carissimo amico comune. Poi gli studi universitari in Giurisprudenza con tante notti consumate insieme sui volumoni di diritto. E i coincidenti interessi culturali: stesse curiosità intellettuali, salvo poche eccezioni letture parallele. E un'identica passione per i viaggi che ci ha fatto girare mezzo mondo. Anche l'esperienza giornalistica, prima come virtuali concorrenti in quotidiani diversi, poi insieme a “L'Unione Sarda”. Quindi i legami tra le rispettive famiglie, così stretti da far pensare ai nostri figli di doverci chiamare zio. E molto ci ha legato il profondo amore per Cagliari, un sentimento al quale Mariano Delogu fece appello per indurmi ad accettare di essere il suo assessore alla Cultura.
I VALORI Altri, nel quadro del convinto omaggio deciso con confermata sensibilità dal direttore Anthony Muroni, ricorderanno le tante ed eccezionali voci di un curriculum fuori dal comune. A cominciare dai valori etici e culturali che sono stati il tratto forse più marcato di un profilo umano davvero eccellente. Ma voglio tuttavia ricordare che per intelligenza, sensibilità, cultura, determinazione e impegno Mariano Delogu è stato grande in tutto ciò che ha fatto: ufficiale di Marina, lucido cronista, acuto critico cinematografico, penalista di riconosciuto spessore, stimatissimo primo cittadino di Cagliari, attivo e competente dirigente della squadra rossoblu e di istituzioni calcistiche internazionali, narratore raffinato, autorevole politico e parlamentare.
A lenire il dolore e la tristezza per la sua scomparsa proverà forse ad aiutarmi, in futuro, l'orgoglio di avere avuto il privilegio di una preziosa amicizia. Al momento resta solo la sofferenza.
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 

 

5 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 luglio 2016 / Pagina 20 - Sassari
E in aula magna firmato accordo con l’esercito per il corso di laurea in Sicurezza e cooperazione
PER L’UNIVERSITÀ UN BILANCIO IN PAREGGIO
SASSARI L’università di Sassari torna ad essere un ateneo virtuoso. Dopo aver chiuso il bilancio in pareggio, ha migliorato anche le performance rispetto agli indicatori ministeriali: rapporto tra costo del personale e Fondo di finanziamento ordinario (che deve essere inferiore all’80 per cento), indicatore di sostenibilità economico-finanziaria, il cosiddetto Isef (che deve essere pari o superiore a 1), indebitamento, da contenere entro il 10 per cento. «Nel triennio 2013-2015, l’ateneo è migliorato in tutti e tre i parametri», afferma il rettore Massimo Carpinelli. Nel dettaglio, spiegano dagli uffici amministrativi dell’università,dal 2013 al 2015 l’indicatore delle spese per il personale è sceso dall’84,58 per cento al 79,25, l’Isef da 0,96 per cento all’1,03 per cento, l’indebitamento, invece, è passato dal 3,58 per cento all’1,82 per cento. Inoltre, nel 2015 l’ateneo ha allineato le spese per il personale ai limiti minimi standard previsti dal ministero per essere qualificati tra gli atenei virtuosi. Grazie a questo miglioramento, l’università di Sassari potrà ricevere una quota maggiore di risorse destinate a nuove assunzioni. «È un risultato importante e un riconoscimento del lavoro che abbiamo svolto finora e giustifica i sacrifici che tutti abbiamo fatto: sarà soprattutto il punto di partenza per obiettivi nuovi e ancora più ambiziosi», conclude Massimo Carpinelli. Intanto ieri è stat firmata dal generale di divisione Michele Pellegrino, capo di stato maggiore del Comando per la formazione e dal rettore Massimo Carpinelli la convenzione che permetterà al personale delle forze armate, soprattutto dei giovani militari delle categorie vfp1, vfp4 e vsp, di seguire corsi di studio universitari. La convenzione è stata siglata nell’aula magna e prevede la possibilità che la formazione sia erogata anche in modalità di teledidattica, per facilitare la partecipazione del personale iscritto.Gli studenti avranno, inoltre, la possibilità di svolgere specifici progetti di tirocinio e potranno chiedere il riconoscimento di attività formative pregresse.
 

6 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 luglio 2016 / Pagina 8 - Sardegna
POLITICA REGIONALE
A scrutinio segreto, 30 sì e 26 no, passa l’emendamento che punisce Cagliari
ASL UNICA, LA SEDE È SASSARI Vince l’asse del centro nord
Alleanze trasversali. E i sudisti del centrosinista contestano la scelta
di Umberto Aime
CAGLIARI L’Asl unica è fatta, resta pero da fare il resto, cioè quasi tutto: la sanità. Il centrosinistra è riuscito a licenziare la riforma promessa quasi tre anni fa a gli elettori: azzerare il numero delle Aziende sanitarie, da otto a una sola. La legge e stata approvata, in soli tre giorni, dal Consiglio regionale con 30 voti a favore, 10 contrari e due astenuti. La sede dell’Azienda per la tutela della salute – è questo il nome ufficiale di «Unica» – sarà Sassari. Che per la prima volta, nella storia dell’Autonomia, ha strappato degli uffici operativi della Regione, non solo di rappresentanza, a Cagliari. Per far passare il trasloco, voluto con forza dal governatore Francesco Pigliaru, però non è bastata la sola maggioranza di centrosinistra, arrivata in aula spaccata a metà, come il Pd, al momento del voto decisivo. Sono stati necessari un bel po’ di accordi trasversali, nei corridoi e nella bouvette, per evitare che la Giunta fosse sconfessata sull’emendamento su cui aveva messo la faccia. Alla fine il centrodestra di marca sassarese e nuorese ha pesato eccome sul voto segreto: 30 a favore, 26 contrari, in un’aula piena come non mai e travolta dalle emozioni del solito derby rossoblù che continuano a contrapporre (purtroppo) Nord e Sud della Sardegna. I cagliaritani anche loro schierati a macchia di leopardo sui banchi della maggioranza e dell’opposizione sono usciti sconfitti. Anche per colpa del regolamento del Consiglio: prima è stato messo in votazione l’emendamento proposto dai consiglieri sassaresi del Pd Salvatore Demontis, Luigi Lotto, Gavino Manca, da Pier Mario Manca (Rossomori) dai capigruppo di Sel, Daniele Cocco, e del Centro democratico, Roberto Desini, poi sottoscritto al volo da Alessandro Unali (Sinistra sarda), Emilio Usula (Rossomori) e Gaetano Ledda (La Base). Gli altri pro Sassari hanno lavorato in silenzio e soprattutto i consiglieri regionali bipartisan di Nuoro, già appagati dalla certezza che la sede della futura Azienda per le emergenze-urgenze, l’Areus, sarebbe stata dalle loro parti, come poi deciderà il Consiglio. Approvato prima l’emendamento sassarese, secondo le imposizioni del regolamento, gli altri sono decaduti. I cagliaritani del Pd ci sono rimasti male ma qualcuno di loro ha quasi urlato in aula: «Ora vogliamo vedere come riuscirete a organizzare la Sanità. Lo farete sulla Carlo Felice?». La pattuglia era guidata dai Dem Lorenzo Cozzolino, Cesare Moriconi, Gigi Ruggeri, Alessandro Collu e Piero Moriconi, con il sostegno del presidente della commissione Sanità Raimondo Perra (Psi), di Anna Maria Busia (Cd), Eugenio Lai e Francesco Agus (Sel) e Paolo Zedda (Rossomori). Alla fazione non è bastato neanche il sostegno degli oristanesi, con in testa il pd Antonio Solinas, che si era detto pronto a infilarsi nella disputa con un suo emendamento pro Oristano. La scelta della sede è stato il piatto forte della giornata, anche se sarebbe davvero riduttivo scrivere: il derbissimo ha avuto la meglio su tutto e su tutti. Non è stato così, per fortuna. La riforma. Nei 18 articoli della riforma, c’è scritto altro e chi sta fuori del Palazzo, i cittadini, ha aspettative molto più di rango. Una su tutte: il diritto alla salute in qualunque Comune, anche in quelli più lontani da Cagliari e da Sassari. Sarà questo il compito del nuovo direttore generale di «Unica», che il primo settembre sarà nominato dalla Giunta. È sempre più probabile, tra l’altro, che possa arrivare da oltre Tirreno: sarà il piemontese Fulvio Moirano o l’emiliano Bruno Zanaroli? Una conferma indiretta sul direttore scelto in una delle due regioni è arrivata dal presidente Pigliaru. «Quando arriverà in Sardegna, sapremo di aver preso il migliore», ha detto in un’intervista tv, per poi aggiustare le parole in aula: «Auspico il miglior candidato possibile e sarà davvero poco importante il Comune in cui è nato». Il super manager dovrà scelto comunque fra i 100 e più aspiranti, che hanno partecipato al bando di giugno e la cui graduatoria è stata pubblicata la settimana scorsa sul sito della Regione. L’importante – e in questo ha ragione Pigliaru – che il prescelto sia davvero un bravissimo. La sanità sarda ha molto bisogno di essere rianimata nei conti (oltre 349 milioni l’ultimo disavanzo, oltre 3 miliardi il costo in un anno) e nella qualità. Avere un bel po’ di eccellenze, non basta più ai sardi.
 
 

7 - LA NUOVA SARDEGNA di giovedì 28 luglio 2016 / Pagina 9 - Sardegna
Arrivo alle 15 ad Alghero, poi sosta a Palazzo Ducale e la visita a un’azienda
RENZI DOMANI A SASSARI PER FIRMARE IL PATTO
L’accordo con il Governo porterà in Sardegna due miliardi e mezzo di euro
CAGLIARI È ufficiale: il Patto per la Sardegna sarà firmato domani pomeriggio a Sassari. L’arrivo del presidente del Consiglio dei ministri Matteo Renzi sarà intorno alle 15: sbarcherà ad Alghero dall’aereo di Stato, partito un’ora prima dall’aeroporto di Taranto. La cerimonia del sigillo sul Patto, con il governatore Francesco Pigliaru, dovrebbe essere poco prima delle 16 a Palazzo Ducale, anche se la sede potrebbe essere spostata in prefettura. Poi il resto dell’agenda di Renzi in Sardegna è ancora da scrivere. È possibile un incontro all’Università con il Senato accademico e un confronto sulle start up. E probabile la visita del premier in un ’azienda modello di Alghero e potrebbe essere la «Sella&Mosca». La partenza di Renzi da Alghero è annunciata intorno alle 18.30. La scelta. È stata la Regione a volere (o forse meglio a proporre) Sassari a Palazzo Chigi. Il motivo? Un riconoscimento evidente per il Nord Sardegna, ma anche la certezza che – fanno sapere dalla Giunta – «Renzi sarà presto anche a Cagliari per firmare il Patto con e per la città metropolitana». Per chiudere il programma, è stato decisivo il filo diretto fra Gravino Manca, sassarese, consigliere regionale del Pd, renziano doc, e Luca Lotti, sottosegretario alla presidenza del Consiglio, anche lui annunciato domani a Sassari. Il Patto. Un miliardo e mezzo, più un altro miliardo: dovrebbe essere questo il peso finanziario dell’accordo, inserito in quello che Renzi continua a chiamare: «La pietra miliare per il rilancio del Sud». Le tranche di quello per la Sardegna dovrebbero essere due. La prima: un miliardo e mezzo in quattro anni attraverso il fondo nazionale «Sviluppo e coesione». In gran parte, finanziamenti dovuti ma già nei giorni scorsi il presidente Pigliaru aveva fatto sapere: «Abbiamo ottenuto due punti in più rispetto al 10,6 per cento che ci sarebbe spettato come quota». Nel dettaglio: 328 milioni per i trasporti e la mobilità, sanità e università 195, istruzione e ricerca 170, rete idrica, bonifiche e ambiente 500, sviluppo economico 300 e una parte del fondo sarà utilizzata per pagare gli arretrati degli ammortizzatori sociali. La seconda tranche dovrebbe essere il vero asso nella manica, col riconoscimento alla Sardegna del «prezzo pagato a causa dell’insularità». L’ammontare del risarcimento – secondo le previsioni – dovrebbe essere appena superiore al miliardo spalmato sempre su quattro anni. Stando alle possibili macro voci il finanziamento extra dovrebbe essere destinato alla continuità territoriale aerea, presentata nei giorni scorsi dalla Giunta, e a riammodernare la rete ferroviaria fino a permettere al «Pendolino» di viaggiare davvero con i tempi dei treni veloci. Quattrocento milioni dovrebbero essere utilizzati in fine per costruire la dorsale sarda del gas: sarà quel cantiere il primo passo di una storica metanizzazione della Sardegna. Poi il progetto dei rigassificatori costieri fino al terzo: l’arrivo delle navi metaniere. Quando? La data è ancora tutta da decidere, ma ora ci sono i soldi. (ua)
 
 
 

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