Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
30 November 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

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L’UNIONE SARDA


1 – L’UNIONE SARDA di lunedì 30 novembre 2015 / Agenda Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
STUDIO SUL PAESAGGIO
Giovedì 3 dicembre si terrà nell’aula magna della Facoltà di Studi umanistici la quinta edizione delle Giornate internazionali di studio sul paesaggio. Vi prenderanno parte Silvia Aru, Davide Papotti, Alfonso Stiglitz, Stefano Deliperi, Federica Pau, Roberto Lai, Aurélie Gendrat-Claudel, Marcello Tanca, Raffaele Cattedra, Gianluca Gaias, Danila Artizzu, Antonio M. Corda, Andrea Corsale. I lavori saranno coordinati da Fabio Parascandolo e Clara Incani Carta.
 
 
2 – L’UNIONE SARDA di lunedì 30 novembre 2015 / Cronaca Regionale (Pagina 4 - Edizione CA)
Tecnologia
ACCENTURE-AVENADE Nasce il nuovo polo
Accenture e Avenade presentano alla stampa il “Nuovo centro di competenze tecnologiche” di Cagliari. L’appuntamento è per le 11.15 presso gli uffici delle due società in piazza L’Unione sarda. Per sottolineare l’importanza dell’iniziativa parteciperanno alla conferenza stampa Alessandro Marin, senior managing director di Accenture per Italia, Grecia ed Europa centrale, e Mauro Meanti, general manager di Avenade Italy. È inoltre previsto l’intervento del rettore dell’Università di Cagliari, Maria Del Zompo.
La struttura operativa nel capoluogo sardo è un polo tecnologico inserito in un network globale capace di favorire la creazione di valore aggiunto nel tessuto industriale, con l’esaltazione dei talenti e delle competenze presenti nei territori. (mat. ma.)
 
 
3 – L’UNIONE SARDA di lunedì 30 novembre 2015 / Primo Piano (Pagina 2 - Edizione CA)
MURAVERA. L’ex sindaco ed ex manager Asl difende il centro sanitario del Sarrabus
«Senza l’ospedale due dei quattro feriti sarebbero morti»
«Due dei quattro feriti nell’incidente sulla nuova 125 senza l’ospedale di Muravera sarebbero quasi sicuramente deceduti». A dirlo è l’ex direttore generale della Asl 6 ed ex sindaco di Muravera Salvatore Piu, uno degli esperti che sta predisponendo la controriforma della rete ospedaliera sarda in risposta a quella prevista dalla giunta regionale.
Proprio sabato pomeriggio quando si è verificato il tragico schianto a pochi chilometri da Muravera, Piu stava esponendo a Villaputzu il nuovo piano pensato in difesa dei cittadini di tutte le zone periferiche della Sardegna: «Senza gli ospedali cosiddetti piccoli - ha spiegato Salvatore Piu - non si potrà mai costruire una rete dell’emergenza sicura, affidabile e di qualità. Il San Marcellino ha salvato la vita almeno a due persone sabato sera». Due persone - poteva essere chiunque - che transitavano lungo la nuova 125: «Senza questi presidi ospedalieri - ha aggiunto Piu - l’uniformità delle prestazioni sarà sempre più un sogno per le periferie o per chi transita da quelle parti rispetto ai grandi centri».
Il nuovo piano sanitario predisposto da Piu dovrebbe essere discusso in un tavolo tecnico con gli esperti della Regione. Tavolo che però la Regione ha fatto slittare: «Non vorrei - ha spiegato la coordinatrice del movimento in difesa del San Marcellino Lidia Todde - che stiano giocando a prendere tempo. Noi adesso abbiamo i tecnici, accettino subito il confronto». In base al documento studiato da Piu è prevista una sola azienda unica ad Oristano, la centrale del 118 a Nuoro con i due poli nord e sud, due centri di ricerca (Brotzu e Olbia) e le due università con i loro policlinici. «Questa - ha concluso Piu - è una proposta tecnicamente è legittimamente sostenibile, equilibrata e condivisa». Riforma che punta a rafforzare i piccoli ospedali in nome di un sistema regionale nel complesso più efficiente. Stop ai campanili, insomma. C’è da difendere tutte le zone periferiche. E con queste tutte le persone che transitano da quelle parti. Come quelle che viaggiavano tra Tortoli e Cagliari sabato sera lungo la nuova 125.
Gianni Agus
 
 
4 – L’UNIONE SARDA di lunedì 30 novembre 2015 / Provincia di Sassari (Pagina 25 - Edizione CA)
Sassari
Donne e leader
Anche quest’anno il Soroptimist International Club di Sassari offre a donne sarde laureate una borsa di studio per frequentare gratuitamente un corso di formazione presso la Scuola di Direzione aziendale dell’Università Bocconi di Milano. Il corso "leadership al femminile" durerà tre giorni e si articolerà in due cicli: dal 2 al 4 marzo o, in alternativa, dal 9 all’11 marzo.La selezione è rivolta a donne di età massima 28 anni, residenti o domiciliate a Sassari e provincia, in possesso di laurea magistrale o specialistica, con una buona conoscenza della lingua inglese. Il bando è pubblicato sul sito del Soroptimist Italia www.soroptimist.it.
 
 

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LA NUOVA SARDEGNA
 
5 – LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 30 novembre 2015 / Ediz. Naz.le - Pagina 16
SFILA IL PUBBLICO IMPIEGO «Contratto o sciopero»
di Nicola Corda
ROMA I sindacati portano trentamila persone in piazza e lo scontro con il governo s’infiamma. In gioco c’è il rinnovo del contratto dei lavoratori del pubblico impiego che incrocia l’aspra polemica con Poletti. Ad alimentare lo scambio di accuse, le parole del ministro del Lavoro sulla necessità di «non considerare l’orario come unico parametro per misurare il rapporto tra lavoratore e opera realizzata». L’invito è a guardare al futuro e alle molte «realtà che cambiano», ma Poletti non fa retromarcia e i leader di Cgil, Cisl e Uil scatenano l’attacco. «Pensavo scherzasse, che arrivasse la smentita - dice Susanna Camusso - e invece l’idea che emerge è quella di un ministro che non conosce com’è fatto il lavoro. Vuole apparire come Ufo robot per risolvere tutti i problemi». Irritazione che non si ferma alla polemica giornaliera perché ormai i rapporti con Palazzo Chigi sono ai minimi termini. La manifestazione unitaria ha uno striscione di testa più che mai esplicito: “Contratto subito, il pubblico sei tu”. Così il leader della Uil Carmelo Barbagallo, giudica l’uscita di Poletti «un’entrata a gamba tesa sul rinnovo». Che la strategia governativa sia studiata o meno, per Anna Maria Furlan della Cisl «si tratta di problemi che non possono essere risolti con delle battute, e se davvero il governo vuole dimostrare attenzione, ha qui una bella cartina di tornasole: rinnovi subito i contratti». Sette anni. Il blocco degli ultimi governi sul pubblico impiego si sente e la piazza ieri ha risposto all’appello dei sindacati confederali e autonomi con oltre trentamila persone: 25 le sigle in rappresentanza di scuola, sanità, ministeri, servizi pubblici locali, sicurezza e soccorso, università e ricerca. Da piazza della Repubblica e fino al palco allestito in piazza Venezia, nel corteo mostrano il biglietto da cinque euro, «vergogna d’aumento» disponibile nella legge di Stabilità 2016, 300 milioni che un’impietosa divisione portano a otto euro lordi al mese. «Caramelle che fanno male alla carie» dice Barbagallo che chiede un rinnovo dignitoso entro l’anno «altrimenti ci costringono a fermare il paese perché la prossima manifestazione non sarà di sabato». Lo scenario di uno sciopero generale non è escluso, la pressione su Palazzo Chigi si fa sentire ma resta la carta estrema. «Piuttosto che mostrare i muscoli, il governo abbia coraggio e apra subito i tavoli» l’appello dal palco di Susanna Camusso che descrive l’esecutivo «come Ercolino sempre in piedi, oscilla ma non cade. Quello faceva divertire i bambini ma Renzi deve governare». Dai conti della Uil per rinnovare il contratto a circa 3 milioni e 300 mila lavoratori servirebbero sette miliardi. Impossibile trovare tante risorse ma mettere sulla posta della trattativa 300 milioni è giudicato «insultante». Nel mirino dei sindacati anche la ministra Marianna Madia «con il chiodo fisso dei licenziamenti, l’unica parola che riesce a pronunciare». Dal’altra parte il pubblico impiego è un settore che dal 2010 ha perso quasi 180 mila posti e nella sanità e della sicurezza la sofferenza ormai è arrivata ai limiti. «Il governo smetta di umiliare il lavoro pubblico- urla dal palco Anna Maria Furlan - perché questi servizi sono delicati e importanti per tutta la collettività. Sul rinnovo del contratto non ci fermeremo, il governo rispetti i lavoratori e la sentenza della Corte Costituzionale» che ormai da luglio ha dichiarato illegittimo il blocco.
 
 
6 – LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 30 novembre 2015 / Olbia - Pagina 20
Grande guerra e scrittori Da
Pirandello a Lussu
SASSARI Scaturisce dalla volontà di innestare la Sardegna nel solco più rilevante delle celebrazioni di questo centenario il convegno nazionale su «Scrittura e memoria della Grande Guerra» che si terrà a partire da oggi, nell’Aula Magna dell’ateneo, con inizio alle ore 16 e si concluderà ad Alghero mercoledì 2 dicembre. Dopo i saluti del rettore, Massimo Carpinelli, e del direttore del Dipartimento di Scienze Umanistiche e Sociali, Gavino Mariotti, si entrerà subito nel vivo con le relazioni di studiosi di grande rilevanza nazionale e internazionale: Rino Caputo, Prorettore alla ricerca dell’Università romana di Tor Vergata, parlerà di Pirandello che, fervente interventista, non ha potuto andare in guerra per motivi anagrafici; e poi ancora sugli “scrittori in trincea” si soffermerà Pasquale Guaragnella, segretario dell’Associazione degli Italianisti, seguito da Pasquale Sabbatino, direttore del Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università «Federico II» di Napoli, sulla trasposizione filmica di “Un anno sull’altipiano di Lussu”. Chiuderà la prima sessione Antonio Delogu, dell’ateneo turritano, sul dibattito svoltosi nell’Università di Sassari tra Eduardo Cimbali e Giorgio Del Vecchio nel primo decennio del Novecento. La seconda sessione avrà un’impronta volutamente didattica e interdisciplinare, oltre che scientifica, e si svolgerà la mattina dopo all’Azuni, con interventi di Aldo Maria Morace, Omar Chessa, Rossana Copez, Duilio Caocci e Filippo Sani, chiudendosi con una mostra virtuale sul tema, a illustrare le grandi e nuove possibilità offerte dal digitale. Il convegno si sposterà poi nel pomeriggio al Dipartimento di Scienze Umanistiche (relazioni di M. Manotta, A. Giannanti, G. Mannu, V. Mori, P. Maninchedda) e si chiuderà il 2 dicembre nella sessione algherese: relazioni di F. Soddu, G. Bianco, S. Addis, N. Turi, E. Pisuttu e tavola rotonda.


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QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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