Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 October 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 21 ottobre 2015 / Cultura (Pagina 41 - Edizione CA)
AGENDA. Il libro su Billy Sechi venerdì alla Feltrinelli
Lezione semimario su Gramsci domani all’Università di Cagliari
FIAMMA LUSSANA Domani alle 16, la docente di Storia contemporanea dell’Università di Sassari, Fiamma Lussana, sarà a Cagliari nell’aula magna del Dipartimento di Scienze sociali dell’Università (viale Sant’Ignazio, 78) per una lezione-seminario su “Il mondo di Gramsci. Guerra, crisi, rivoluzioni dall’esperienza precarceraria alla stesura dei Quaderni”. La lezione fa parte del ciclo di incontri organizzati dal “Gramscilab”.
TERRA DELLA MEMORIA Il progetto “Our Genocides - Il viaggio nella memoria”, a cura dell’associazione Sardonia, incontra l’Università di Cagliari e le scuole per conferenze dedicate ai genocidi e crimini di razza. Sabato alla Mediateca del Mediterraneo (via Mameli, 164) si terrà l’incontro dal titolo “La terra della memoria. Narrazione dai campi profughi... in ricordo di Sabra e Shatila”, organizzato dall’associazione Amicizia Sardegna Palestina.
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 21 ottobre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 17 - Edizione CA)
Il riconoscimento
Perpignano nominato Ufficiale  dell’Ordine
È un’istituzione della medicina cagliaritana, in oltre cinquant’anni di carriera ha curato migliaia di pazienti sardi. È stato anche alla guida della cattedra di Reumatologia all’Università del capoluogo e ha fatto crescere generazioni di medici. Ora per Giuseppe Perpignano arriva un prestigioso riconoscimento dallo Stato. Sarà nominato Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana . La cerimomia avverrà mercoledì 28, l’onorificenza è stata assegnata con un decreto firmato il 2 giugno, proprio nel giorno della festa della Repubblica, dal presidente Sergio Mattarella.
È stato il prefetto di Cagliari Giuliana Perrotta a inviare la lettera a Perpignano che formalizza l’assegnazione dell’onorificenza. Originario di Carloforte, settantotto anni, è stato anche presidente della sezione sarda della Croce rossa italiana. Chiusa la carriera all’Università, Perpignano non ha ancora alcuna intenzione di appendere il camice al chiodo e continua a visitare i suoi pazienti.
 
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 21 ottobre 2015 / Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
Nel piano della Giunta bisogna tagliare, ma si moltiplicano le nuove strutture
Ospedali, apre il Mater Olbia e i conti dei posti letto saltano
Dopo dieci anni di annunci, di finanziamenti reali o attesi, di piani strategici, sogni e maledizioni, l’unico ospedale che sta sorgendo in Sardegna è quello privato della Qatar Foundation, il “Mater Olbia”. Ma la Regione non si arrende: le nuove costruzioni (San Gavino per cominciare, e poi Alghero, Sassari e Cagliari) sono tornate in agenda anche se nel Piano di riforma della rete (che dovrà essere approvato dal ministero) bisogna ridurre il numero di posti letto e riempire di più quelli esistenti. I conti non tornano: se i posti letto del nuovo centro d’eccellenza gallurese - grazie a una deroga triennale concessa dal Governo - non sono stati conteggiati nel programma attuale, alla scadenza, dove saranno “recuperati”? E se nel frattempo sorgeranno davvero le nuove strutture, quanti ulteriori posti letto in più avrà l’Isola? E dove e come si taglierà?
Il “Mater Olbia” apre il 1° dicembre. Non tutto, soltanto il reparto di pediatria, il resto entro il 2016. A regime i posti letto saranno circa 250, più 50 suite. «I lavori stanno andando avanti, per il territorio è una scommessa importante», dice il sindaco, Gianni Giovannelli. «A breve si apriranno dei tavoli tra Regione, Asl e Qatar per una collaborazione stretta tra pubblico e privato per l’offerta di specializzazione».
La Cisl esprime preoccupazione: «La questione dei posti letto andrebbe meglio definita, in particolare bisognerebbe chiarire la questione del “Mater Olbia”, per non ingenerare incomprensioni, innanzitutto in Gallura», sottolinea il segretario regionale della Sanità Ignazio Ganga.
Altro capitolo: il nuovo ospedale di San Gavino. Che, non soltanto viene (ri)finanziato, ma addirittura lo si promuove - per ora teoricamente - a ospedale di primo livello (con 200 posti letto), attribuendogli un bacino d’utenza di ben 150 mila abitanti. «Considerando che tutto il Medio Campidano di abitanti ne ha 103 mila, è un po’ difficile comprendere quali sarebbero i 150 mila sardi dotati di tale incondizionata fiducia nel nosocomio di San Gavino da voler andare a curarsi là anche se abitano lontano», dice Franco Meloni, del Centro studi dei Riformatori, nel controcanto al Piano dell’esecutivo.
Intanto sono state sbloccate risorse del 2011 e 2012 del Fondo di sviluppo e coesione: 152 milioni di euro per infrastrutture sanitarie, ammodernamento tecnologico e messa a norma dei presidi ospedalieri e distrettuali, più 129,5 milioni per ricerca e competitività. Le «nuove strutture da realizzare», al momento, sono il blocco R del Policlinico di Monserrato (40 milioni di euro); l’ampliamento del complesso ospedaliero universitario di Sassari (95 milioni); il nuovo ospedale di San Gavino (68,4 milioni). Per gli altri bisogna ancora (di nuovo) trovare i soldi.
Cristina Cossu 
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 21 ottobre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 18 - Edizione CA)
SANITÀ. Progetto del Tribunale del malato: visite no-stop ai ricoverati
Ospedali aperti ai parenti «Cambiare per migliorare»
Aprire le porte degli ospedali ai familiari dei ricoverati, senza più il vincolo degli orari. Un sogno? Lo scopo è consentire ai parenti di stare vicino ai loro cari, assisterli ma anche coccolarli, come fossero a casa, senza stress e senza fare salti mortali perché l’ora delle visite è quella e basta. “Ospedale aperto” è tutto questo. Il Tribunale per i diritti del malato ci sta lavorando con l’obiettivo di migliorare la qualità di vita di pazienti e familiari ma anche degli stessi operatori sanitari. «A Cagliari - spiega Maria Salis, caposala in pensione, oggi voce del Tribunale per i diritti del malato - ci sono singole realtà di alcune strutture che lo stanno sperimentando pur senza una codificazione: noi ci auguriamo che il progetto diventi legge e che nel giro di un anno al massimo possa venire attuato nei presidi cittadini». L’intenzione, come spiega un’altra volontaria, Franca Pretta, «è coinvolgere, almeno sperimentalmente, un gruppo di reparti o tutto un ospedale per convincere il personale che si lavora meglio, in un clima di collaborazione con i familiari che vivono più serenamente la malattia del loro caro».
IL MODELLO Maria Salis ha toccato per mano la realtà dell’ospedale Mauriziano di Torino: qui da un anno e mezzo si possono visitare i pazienti senza orari, naturalmente nel rispetto delle regole stabilite dalla direzione sanitaria. Le visite sono consentite in tutto il pomeriggio, dalle 12.30 alle 20.30 e al mattino dalle 7 alle 8, fascia oraria molto utile per chi, prima di andare al lavoro, volesse fare un salto in ospedale. Unico limite: dalle 8 alle 12.30, ingresso vietato per consentire lo svolgimento dell’attività sanitaria. «É un sogno quella realtà», assicura l’ex caposala cagliaritana, che però mette in guardia: «Bisogna prepararci al cambiamento, e prima di aprire le porte bisogna anzitutto aprire le menti di chi lavora in ospedale verso l’accoglienza».
LA RIVOLUZIONE Cambiare mentalità vuol dire, infatti, rimodulare i propri comportamenti e rivedere la logistica, in modo da organizzare ogni reparto in base alle sue necessità e alla luce di regolamenti chiari per l’utenza. «Tutto ciò deve partire dalle direzioni sanitarie che devono innanzitutto motivare il personale. Anche l’Università dovrà svolgere il suo ruolo con percorsi ad hoc per i nuovi medici e infermieri». Insomma: «Non c’è più motivo di tenere chiusa la porta ai familiari - ripete Maria Salis - è un discorso che parte dalle Rianimazioni, dove si è capito che è disumano privare chi è in fin di vita degli affetti familiari, ma vale in tutti i reparti, Oncologia e geriatria in testa, dove ci sono i malati più fragili». Ospedale aperto supera ogni pregiudizio: una rivoluzione per un pizzico di umanità in più.
Carla Raggio
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 21 ottobre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Gian Benedetto e Mario Melis accusati da una paziente
Non c’è “colpa medica”: assolti prof e fratello
Dopo sette lunghi anni di travaglio giudiziario, sono stati assolti con la formula più ampia: il fatto non sussiste. Anche per il giudice, una colpa medica non c’è. I due noti volti della sanità cagliaritana non avevano rovinato la vita alla paziente che li ha trascinati in Tribunale. La donna che adesso, alla luce del verdetto, rischia una denuncia per calunnia. Sono stati assolti dal giudice Sandra Lepore Gian Benedetto Melis, direttore della clinica ostetrica e ginecologica dell’Università, e il fratello Mario, urologo nella casa di cura di Decimomannu. I due professionisti, difesi dagli avvocati Leonardo Filippi e Denise Mirasola, dovevano difendersi dall’accusa di lesioni dopo esser stati trascinati in tribunale da una donna sassarese di 47 anni che nel 2007 subì due interventi. Il primo di isterectomia totale eseguito per via laparoscopia dal professor Melis al San Giovanni di Dio, e il secondo dal fratello Mario a Decimomannu. In seguito ai quali la donna sosteneva di aver subito lesioni permanenti, di non riuscire a camminare e di soffrire di incontinenza. Due consulenti tecnici nominati dalla Procura si erano occupati del caso. Ed entrambi avevano escluso ogni responsabilità dei chirurghi. Sulla base di questi studi, il pm Liliana Ledda aveva chiesto per due volte l’archiviazione. Alla quale si era opposto l’avvocato Rodolfo Meloni, nell’interesse della paziente. Nel 2009 il gip dà ragione alla parte civile e ordina la riapertura dell’inchiesta, e l’iscrizione nel registro degli indagati di Mario Melis. Ma c’è di più, il gip aveva anche chiesto alla Procura di fare le «opportune considerazioni in relazione alla condotta del consulente Giovanni Scambia», uno dei due nominati dall’accusa, «il quale ha omesso di dichiarare le sue relazioni professionali con l’indagato Gian Benedetto Melis». A dibattimento poi è arrivato il colpo di scena: il pm ha abbracciato l’esito della consulenza di parte civile e chiesto la condanna degli imputati a 6 mesi. Una richiesta disattesa però dal giudice che ieri, dopo 7 anni, ha assolto entrambi, con la formula più ampia. La difesa sta pertanto valutando, dopo la lettura delle motivazioni, un’eventuale denuncia per calunnia. Il professor Melis, che non vorrebbe più parlare di questa vicenda, si limita a dire: «Da 50 anni ho preso a cuore la salute delle donne e mi dispiace che una delle mie pazienti abbia presentato una denuncia che si è dimostrata totalmente infondata». Quella che ha dato i natali a un processo che per Mario Melis «non doveva proprio nascere».
Veronica Nedrini
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 21 ottobre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
Consiglio municipale
Mercato ittico, ok al nuovo regolamento
Ventuno sì, tre no e 12 astenuti: il Consiglio comunale ha approvato il Bilancio consolidato dell’esercizio 2014 del Gruppo pubblica amministrazione del Comune. Durante la stessa seduta l’Aula ha anche dato il nulla osta al regolamento del mercato ittico all’ingrosso, in sostituzione di quello in vigore dal 1962. Il nuovo regolamento - ha spiegato l’assessore alle Attività produttive Barbara Argiolas - sarà composto da 27 articoli. I lavori a palazzo Bacaredda sono stati aperti da un’interrogazione di Paolo Casu sulla chiusura del mercato civico di Is Bingias per l’allerta meteo del 10 ottobre. A seguire il consigliere Claudio Cugusi ha analizzato la vicenda del bottellòn . In pratica sabato notte centinaia di giovani universitari hanno trasformato viale Sant’Ignazio in una discarica di bottiglie e lattine. «Il Comune sistemi alcuni cassonetti per la raccolta di vetro e plastica», ha suggerito Cugusi. Una proposta scartata dall’assessore Anna Paola Loi. È seguita una dura replica del consigliere de La Base: «Se ne deve andare, è inadeguata»…
(a. a.)
 
 
7 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 21 ottobre 2015 / Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
GRANDE GUERRA
Oggi alle 17, alla Cittadella dei musei, serata dedicata alla ricorrenza del centenario della Grande guerra: storie e musica presentate da Teo Spigno Pittaluga, Filomena Cavallo, Guido Ancis e Attilio Rotini.
MOSTRA INTERCRAL
Fino a domenica sarà possibile visitare le opere in esposizione alla XVII° mostra di Arti visive e figurative, organizzata dall’Intercral Sardegna alla Cittadella dei Musei (piazza Arsenale, ore 9-13 e 16-19). Nello spazio, riservato alle iniziative sociali, sarà presentato il “Progetto Tuvixeddu”.
 
 
8 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 21 ottobre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 19 - Edizione CA)
Amici del libro
Consiglio: Vescuso confermata presidente
Maria Grazia Vescuso Rosella è stata confermata alla presidenza dell’Associazione “Amici del libro”.
Dopo il rinnovo delle cariche direttive - la settimana scorsa erano stati eletti Maria Grazia Vescuso Rosella, Romano Erdas, Giuseppina Cossu Pinna, Roberto Pianta, Evaristo Pinna, Antonello Mascia, Grazia Benedetta Corda, Antonio Monni, Vittoria Muttoni Fiori, Paola Piras Maltinti e Mariella Paglietti - l’altro ieri, nel corso della riunione del primo consiglio direttivo dell’anno sociale 2015-2016, è stata confermata all’unanimità, nella carica di presidente, la professoressa Maria Grazia Vescuso Rosella. Alla vicepresidente è stato eletto Roberto Pianta, segretario Romano Erdas, tesoriera Grazia Benedetta Corda, tutti all’unanimità. Il 5 novembre nella sala settecentesca della Biblioteca universitaria avverrà l’inaugurazione dell’anno sociale con la conferenza del Magnifico rettore emerito Pasquale Mistretta sul tema: «La grande dimensione, l’ecosistema e l’ambiente». La partecipazione è aperta a tutti.
 
 
9 - L’UNIONE SARDA di mercoledì 21 ottobre 2015 / Cronaca di Nuoro (Pagina 35 - Edizione CA)
NUORO. Sorgerà a Su Pinu grazie al finanziamento stanziato ieri dalla Regione
Nove milioni di euro, la scuola forestale si farà
Dopo anni di battaglie e rivendicazioni da parte delle precedenti amministrazioni comunali di Nuoro che erano riuscite ad ottenere l’assegnazione della scuola forestale in città. Ora è arrivato il definitivo via libera dalla Giunta regionale che lunedì ha deliberato un finanziamento da 9 milioni e 600 mila euro per la realizzazione della scuola, struttura che sorgerà a “Su Pinu” nella vecchia area che ospitava il vivaio forestale sulla strada per Città Giardino. Il bando internazionale con l’aggiudicazione dei lavori è prevista entro il primo novembre del 2016.
Il progetto della scuola forestale a Nuoro arriva da lontano e coinvolgerà anche la sede nuorese dell’Università di Sassari di scienze ambientali che collaborerà per la formazione del personale e per la valorizzazione del territorio con una intensa attività di ricerca e progettazione, potenziando l’importante patrimonio ambientale. Non solo, il suo avvio darebbe un impulso importante anche alla scuola di Protezione civile, che potrà essere ospitata al suo interno.
Per la città in arrivo sempre dalla Regione altri 1,5 milioni per la mitigazione del rischio idrogeologico dell’anfiteatro comunale “Fabrizio De Andrè”. «Contiamo di restituire alla città questo spazio fondamentale per lo svolgimento di importanti manifestazioni ed attività culturali nel minor tempo possibile», sottolinea l’assessore comunale ai Lavori pubblici Antonio Belloi. Tra gli interventi per la mitigazione del rischio di frana sono stati stanziati anche fondi per il consolidamento nel quartiere di Monte Jaca e in viale Costituzione di due muri di sostegno, lesionati nelle recenti alluvioni. «Si tratta di interventi molto importanti per Nuoro - conclude Belloi - forse già pensati da qualcun altro, alle quali noi stiamo dando risposte concrete».
F. Le.
 
 


LA NUOVA SARDEGNA
 
10 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 21 ottobre 2015 / Cultura e spettacoli - Pagina 35
Venerdì ad Ales presentazione del libro “Narrazioni egemoniche”, con Mauro Pala e Iain Chambers
ANTONIO GRAMSCI E IL MEDITERRANEO DI OGGI
ALES Venerdì 23, alle 18 nei locali della sala convegni del municipio di Ales si parlerà di Gramsci in dialogo con il Mediterraneo. L’occasione sarà la presentazione del libro “Narrazioni egemoniche”,(edizioni il Mulino) a cura di Mauro Pala. Si tratta di un volume che affronta varie tematiche, dalla teoria letteraria alla storia fino all’influenza che gli scritti gramsciani hanno nella cultura postcoloniale e di come le categorie gramsciane di subalterno, rivoluzione passiva e nazional popolare, influenzano e modellano la visione del mondo contemporaneo. L’incontro organizzato dall’Associazione Casa Natale Gramsci in collaborazione con il Gramscilab dell’università di Cagliari e Sassari, vede la partecipazione dello stesso curatore e di Iain Chambers, docente presso l’università L’Orientale di Napoli e autore all’interno del volume di un saggio denso dal titolo “La questione meridionale... Di nuovo”. In cui riflette sul Mediterraneo di oggi come di uno spazio politico discorsivo contestato, una entità liquida, che ha molte voci, e ci permette di provare a narrare la modernità come una questione non semplicemente europea. Uno degli obiettivi del saggio è quello di recuperare la centralità politica e storica del Mediterraneo, che oggi invece sembra essere il luogo della non modernità, dell’arretratezza, del caos e del corrotto; al massimo «delle culture culinarie, il vino, il mare, il sole, il sesso e l’antichità». Chambers è un allievo di Stuart Hall (recentemente scomparso) e, come tale, è da considerarsi un marxista spurio, tendenzialmente più orientato sul versante post strutturalista che su quello gramsciano militante comune fra i sudamericani. Ciò che lo accomuna a Gramsci è l’aspetto metodologico, focalizzato sul mutamento piuttosto che sulla permanenza delle strutture. I suoi esordi come studioso sono legati alle culture giovanili sulla scia dell’attività svolta per mezzo secolo a Birmingham. Chambers è costantemente alla ricerca di nuove soggettività, e dà prova di grande sensibilità rispetto a come queste nascano e si sviluppino attraverso nuove forme di comunicazione, dal cinema underground alla musica rock, pop, jazz, funky, reggae, fusion, punk nelle loro declinazioni etniche e gender.
 
 
11 - LA NUOVA SARDEGNA di mercoledì 21 ottobre 2015 / Nuoro - Pagina 26
FORMAZIONE >> UN ALTRO PASSO VERSO IL POLO AMBIENTALE
SÌ ALLA SCUOLA FORESTALE: SI FARÀ A SU PINU Disponibili quasi dieci milioni stanziati dalla Regione. Accantonata l’ipotesi dell’ex albergo Esit: sorgerà nel vivaio cittadino
L’APPALTO ENTRO UN ANNO Individuata l’area dopo anni di discussioni con il rischio concreto di perdere i fondi messi a disposizione
NUORO La Scuola forestale si farà, e sarà realizzata a Su Pinu, dove sorge il vivaio dell’Ente foreste. La notizia arriva dalla giunta Soddu, che ha individuato l’area scegliendo Su Pinu fra le varie proposte sul tavolo, e soprattutto oggi può contare su quasi dieci milioni stanziati dalla Regione dopo diversi incontri a Cagliari tra il sindaco Andrea Soddu, l’assessore comunale Antonio Belloi e l’assessore regionale dei Lavori pubblici Paolo Maninchedda. La Scuola forestale sarà un luogo di formazione fondamentale per il territorio, con ricadute socioeconomiche rilevanti per tutta la Sardegna ed in particolare per le zone centrali. «Un progetto che prevede il coinvolgimento attivo dell’università – è scritto in una nota della Comune –, con riferimento particolare alla sede nuorese di scienze ambientali, per la formazione del personale e per la valorizzazione del territorio con una intensa attività di ricerca e progettazione volte a tutelare e potenziare l’importante patrimonio ambientale. La proposta di istituire la scuola forestale a Nuoro risale a diversi anni fa, ed è stata portata avanti nel tempo dalle varie amministrazioni che si sono avvicendate alla guida del Comune. È diventata realtà però sono negli ultimi mesi, quando la giunta Soddu ha avuto stretti contatti con la Regione per la sua concreta istituzione. L’iter burocratico prevede ora un bando a carattere internazionale, con l’aggiudicazione dei lavori prevista entro il primo novembre 2016. La scelta di Su Pinu, dopo che erano stati vagliati altre sedi, compreso l’ex albergo Esit al monte Ortobene, è stata adottata su indicazioni dell’Ente foreste, che ha ritenuto il sito alle porte della città, nella vecchia strada per Macomer, ideale sotto molteplici aspetti. L’attività prevede anche la creazione di spazi polifunzionali utili a tutte le istituzioni che si occupano di tutela e protezione ambientale, e avrà un parco che sarà aperto al pubblico. «In modo particolare – spiega l’assessore comunale ai Lavori pubblici Antonio Belloi – intendiamo promuovere la realizzazione della scuola di Protezione civile, che prevede al suo interno le sinergie necessarie per dare al polo nuorese un ruolo guida a livello nazionale e internazionale». Molto soddisfatto il sindaco Soddu, che nelle linee programmatiche della sua giunta ha individuato la valorizzazione del capoluogo nuorese come c’entro d’eccellenza dal punto di vista ambientale, a cominciare dalla formazione delle adeguate figure professionali. Della Scuola forestale a Nuoro si parla sin dalla giunta Zidda, in carica dal 2000 al 2010, ma l’incertezza sulla scelta della sede (Esit o Su Pinu) aveva messo a rischio lo stesso finanziamento da parte della Regione.




QUOTIDIANI NAZIONALI
Link:
rassegna stampa MIUR

 

 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie