Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
14 September 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
  
    

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 14 settembre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
UNIVERSITARI PENDOLARI,
crollano gli affitti delle stanze

La crisi non risparmia niente. Crollano ancora gli affitti delle stanze per studenti pendolari. Quello che fu un business fino a qualche anno fa, con circa quindicimila camere affittate, ha trovato una drammatica battuta d'arresto. E se prima una camera arredata si trovava a non meno di trecento euro al mese, oggi con centocinquanta-duecento si trova un'ottima collocazione. In questi giorni sta ripartendo la ricerca degli alloggi per studenti in città. Le zone più gettonate sono quelle vicino alle mense o accanto alle facoltà, principalmente la zona di Is Mirrionis e via Is Maglias. E, per la prima volta nella storia, nei siti internet nelle riviste specializzate le offerte superano di gran lunga le richieste.
«Non ci si può permettere più il lusso di poter vivere in una casa in affitto con un unico stipendio da parte di un genitore con uno stipendio medio di 1200 euro», racconta Rossella di Iglesias, studentessa di Architettura. «La maggior parte degli studenti viene considerata non ricca ma neanche abbastanza povera per potersi permettere la casa dello studente. Di questo particolare aspetto se ne stanno occupando i rappresentanti degli studenti». La Guardia di finanza ha assicurato controlli a tappeto su tutte le locazioni in nero.
Virginia Saba


 

L’UNIONE SARDA

2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 14 settembre 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
UNIVERSITÀ,
convegno su tecniche biomedicali

Per la prima volta l'Università di Cagliari siede allo stesso tavolo con le imprese del territorio che realizzano prodotti nel settore biomedicale utilizzando specie della flora autoctona della Sardegna attraverso tecnologie innovative: dal mirto allo zafferano, dalle pere autoctone alle vinacce di Cannonau fino alla etnofarmacologia per la biomedicina. In mostra anche prodotti dall'olio di lentisco, estratti dalla pompia, creme contro le ustioni fatte a partire da antiche ricette che utilizzano il rovo, antiossidanti dalle vinacce. Se ne discuterà venerdì prossimo al workshop Tecnologie innovative per la valorizzazione della flora autoctona della Sardegna nel settore biomedicale , dalle 9 alle 16 nell'Auditorium del parco tecnologico di Sardegna ricerche - Edificio 2, in località Piscinamanna a Pula, organizzato dal Centro conservazione e biodiversità del Dipartimento di scienze della vita e dell'ambiente nell'ambito del progetto Nanofitocare.


 


L’UNIONE SARDA

3 - L’UNIONE SARDA di lunedì 14 settembre 2015 / Cultura (Pagina 29 - Edizione CA)
RASSEGNA
Incontri, mostre, performance musicali per la prima edizione del Bari S'Arte festival

Incontri, mostre, performance musicali e laboratori per la prima edizione del “Bari S'arte Festival” che dal 18 al 20 settembre invaderà Bari Sardo con iniziative che metteranno al centro delle riflessioni la Sardegna e il suo rapporto con la contemporaneità e con il futuro. La tre giorni verrà aperta con l'inaugurazione del Centro Civico “Jorge Eielson e Michele Mulas” in piazza Repubblica (piazza del Mercato). L'artista e poeta di origine peruviana - amico di Maria Lai e noto per il suo stile materico e policromo dei “nodi” - ha passato a Bari Sardo (paese di origine del compagno Michele Mulas) gran parte delle sue estati, dando vita a una produzione affascinante di opere che trovano ora una collocazione permanente proprio insieme a quelle di Mulas. Tanti gli incontri per un confronto sul ruolo della Sardegna nel Mediterraneo e nel mondo.
Tra i nomi di spicc: Martha L. Canfield (docente di Letterature Ispano-Americane presso l'Università di Firenze - presidente del Centro Studi Jorge Eielson, Firenze), Giulio Angioni (scrittore, antropologo dell' Università di Cagliari), Massimo Inguscio (fisico - Lenz Università di Firenze, Presidente dell'Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica, Torino), Antonio Melis (professore ordinario di Lingue e Letterature Ispano-americane all'Università di Siena), Luciano Boi (matematico, filosofo ed epistemologo - École des Hautes Études en Sciences Sociales, Parigi), Michele Castoldi (archeologo), Giuseppe Aresu (architetto).
Sabato 19 alle 21.30 il padre delle “pietre sonore”, lo scultore sardo Pinuccio Sciola, offrirà alcune delle sue creazioni in basalto per il concerto del vibrafonista Pasquale Mirra (tra i migliori musicisti 2014 secondo la rivista Musica Jazz). I bambini e i ragazzi di Bari Sardo verranno coinvolti grazie ai laboratori “Musica e Gioco” a cura di Pasquale Mirra e Danilo Mineo, e “BalloFILOtondo” a cura di Lorenzo Pezzatini. Domenica verrà infine presentata la pittura murale “Sardinian Space Project” realizzata durante i tre giorni del festival dall'artista Federico Cacciapaglia.

 

 


L’UNIONE SARDA

4 - L’UNIONE SARDA di lunedì 14 settembre 2015 / Provincia Medio Camp (Pagina 21 - Edizione CA)
Serramanna
La storia del paese raccontata dagli scrittori

Paolo Casti, storico e ricercatore di Serramanna, ha vinto il primo premio della rassegna letteraria “Raccontiamo la nostra storia” promossa dall'associazione culturale “Il Pungolo”.
“Giocavamo a pallone in strada”: questo il titolo dell'opera di Casti premiata al concorso. La giuria ha assegnato il secondo premio a Manuela Orrù, con il libro “L'Estate del 1975”. Terza piazza per Claretta Frau, autrice di “Serramannese per caso”.
«Siamo molto soddisfatti dell'iniziativa», commenta Maria Grazia Cossu, la presidente de “Il Pungolo”, che ha raccolto tutte le opere presentate al concorso in un volume intitolato “Serramanna si racconta”.
La rassegna, patrocinata dal Comune, aveva con lo scopo di custodire e tramandare la memoria collettiva del paese. Ora i premi. La giuria era presieduta dalla Maria Giovanna Sanjust (ordinario di Letteratura italiana contemporanea all'Università di Cagliari). (i.pil.)

 



 


 


LA NUOVA SARDEGNA 
5 - LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 14 settembre 2015 / Sassari - Pagina 15
SANITÀ LA RIFORMA CONTESTATA
Parla Antonio Dessanti, il “padre” della chirurgia pediatrica: «Si vuole chiudere il reparto perché ce lo chiede il Qatar?»
«NIENTE TAGLI SULLA PELLE DEI BAMBINI»

La Fsi (Federazione sindacati indipendenti) chiede alla Regione la revoca della delibera sul blocco del turn over nelle aziende sanitarie locali approvata il primo settembre scorso e la proroga delle scadenze delle graduatorie dei concorsi. Con un documento inviato all’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru e al presidente della giunta Francesco Pigliaru, la segretaria territoriale Mariangela Campus fa presente il profondo dissenso del sindacato sul provvedimento varato, con cui si sta procedendo a «commissariare i commissari» «L’amministrazione regionale metta in atto il blocco del turn over solo dopo aver ridotto i posti letto e avviato la riforma di riordino della sanità locale, e non prima di questi importanti cambiamenti normativi dato che nella maggior parte dei reparti non si riesce a rispettare la norma sulla dotazione minima». La Fsi ricorda la mancata sostituzione di Oss e la situazione degli infermieri, per il cui reclutamento definitivo non esiste una graduatoria. Denuncia infine le carenze nella sanità penitenziaria.di Paoletta Farina wSASSARI «Niente tagli sulla pelle dei bambini». C’è tutta la rabbia di chi per 40 anni i bambini li ha curati nell’invocare una retromarcia da parte della Regione sulla ventilata chiusura della chirurgia pediatrica sassarese a vantaggio dell’Ospedale Mater di Olbia. La voce di Antonio Dessanti – già direttore del reparto che nel 1991 fece nascere come responsabile della sezione di chirurgia pediatrica, dal 2007 riconosciuta come struttura complessa, oltre che vice presidente di Sardegna Amaci (Associazione malattie chirurgiche infantili che raggruppa le famiglie dei bimbi affetti da patoligie ) – si aggiunge alle altre voci indignate. Arrivate in questi giorni dai medici e pediatri che hanno innalzato le barricate contro questa proposta di riforma della rete ospedaliera. «Una riforma che per quanto riguarda tutto il settore materno infantile a Sassari , così com’è presentata, non solo non garantisce la qualità dell’assistenza pediatrica, ma anzi mette a rischio la vita dei neonati, e per di più non va nemmeno nel senso della razionalizzazione e del risparmio», afferma categorico il professor Dessanti. Gli arabi “favoriti”. «L’assessore regionale alla Sanità Luigi Arru dice che verso la Qatar Foundation finanziatrice del Mater Olbia non è stato compiuto alcun favoritismo – rincara il vicepresidente di Sardegna Amaci –. Ma poi sostiene che la chirurgia pediatrica nel nuovo mega ospedale olbiese è stata richiesta dagli arabi per coprire una specialità non presente in Gallura. Un’affermazione illogica. Alla quale rispondo: ma allora la Regione ha deciso la chiusura a Sassari perché ce lo chiede il Qatar? Per paradosso, ma ragionando in questo modo, perché non si apre il reparto a Macomer, dove non c’è, che è al centro della Sardegna, e quindi ha una posizione strategica, oppure ad Alghero che è servito dall’aeroporto? C’è qualcosa che non quadra e mi stupisce che proposte del genere arrivino da un assessore che è anche un medico e dovrebbe conoscere bene certi meccanismi assistenziali». Neonati in pericolo. «Ma quello che sconcerta è che si vuole penalizzare Sassari, perché al momento questo è, per dare un servizio altrove che non garantirà gli stessi standard di assistenza finora assicurati nel nostro capoluogo ai pazienti pediatrici – afferma l’ex direttore della chirurgia pediatrica universitaria –. Al Mater di Olbia non è prevista nè neonatologia nè la terapia intensiva neonatale, senza la cui presenza non si potranno affrontare le patologie più complesse del neonato. In questo modo si toglierebbe alla neonatologia la figura del chirurgo pediatricoc he è indispensabile per la cura anche dei neonati non necessariamente affetti da patologie chirurgiche ma che comunque necessitano di tutta una serie di piccoli ma non meno importanti interventi chirurgici che sono salvavita per i nuovi nati.Con il paradosso che allora da Sassari i neonati da operare si dovranno trasferire verso gli ospedali della penisola. Riprenderanno quindi, dalla nostra città, i viaggi della speranza, che proprio grazie alla creazione del reparto, erano stati interrotti venti anni fa. Un reparto fortemente voluto allora, oltre che dai neonatologi, anche dall’allora direttore generale dell’Azienda ospedaliero universitaria, il compianto Gianni Cherchi, a cui è stato intitolato, e che ora senza alcuna ragione logica si vuole far scomparire ». Ritorno al passato. Un ritorno al passato che Dessanti non accetta. «Basti pensare – dice –che i bambini sardi curati fuori dall’isola sono meno di 100 ogni anno e la maggioranza proviene dal Cagliaritano. In questi anni dalla chirurgia infantile di viale San Pietro sono stati mandati ono stati mandati fuori dall'isola solo bambini di oltre un mese d’età e quasi esclusivamente perché qui non esiste qui la rianimazione pediatrica, cioè' una rianimazione per i bambini di oltre 1 mese di età. Le competenze, insomma, non ci mancano tanto che avevamo a suo tempo segnalato all’assessore regionale Liori e a Felicetto Contu, all’epoca presidente della commissione sanità della Camera, che avremmo potuto farci carico anche dei tanti neonati chirurgici che dagli ospedali cagliaritani partivano e continuano a partire con voli d’emergenza verso il Bambin Gesù romano, con la motivazione che qui in Sardegna non possono essere curati. Il che , naturalmente non è vero. Ecco, si vuole incidere sui costi della sanità e poi pazienti che potrebbero essere curati nella loro terra vengono trasferiti altrove». L’appello. «Perciò, l’appello che faccio è alle famiglie dei piccoli . Vogliamo che si perda una conquista e una garanzia della salute? Non mi sembra che sia questo il modo di riformare la sanità sarda, perché la mancanza di un servizio importante come quello che il reparto ha finora assicurato avrà effetti a catena. Contro i quali la città deve battersi. L’assenza di una chirurgia pediatrica in un Dipartimento Materno Infantile mette in discussione la qualità' dell'assistenza pediatrica nel suo complesso. Penso ad esempio alle ripercussioni che questa mancanza potrebbe avere sul futuro di un qualificato servizio assistenziale ostetrico a Sassari, di una ostetricia cioè' che garantisca una adeguata assistenza non solo alla mamma ma anche al suo bambino. Stiamo in guardia
 
Salta l’incontro con la direzione, i sindacati proclamamo lo stato di agitazione
GUERRA SULLA FUSIONE OSPEDALE-AOU
SASSARI Stato di agitazione dei lavoratori della Asl dopo che è saltato il previsto incontro del10 settembre con la direzione aziendale sulle rivendicazioni economiche (erogazione della produttività 2014 ) e sull’avvio del confronto sulla fusione tra l’ospedale Santissima Annunziata e l’Aou. Fusione che comporterà il trasferimento di personale da un’azienda sanitaria all’altra . In una nota i sindacati Cgil, Cisl e Uil Funzione pubblica, Fials, Nunrsing Up, Nursind e Fsi annunciano di aver proclamato lo stato di agitazione in seguito all’atteggiamento della direzione aziendale che «con motivazioni pretestuose ha disdetto unilateralmente la riunione prevista sulla contrattazione». Un atteggiamento non più tollerabile», affermano i sindacati , che oltre allo stato di agitazione annunciano una serie di manifestazioni e iniziative le cui modalità verranno definite dall’assemblea dei delegati Rsu prevista per domani, martedì15 settembre. E la protesta intanto si allarga anche all’Azienda ospedaliera universitaria dove nei prossimi giorni è prevista una riunione dei lavoratori che stanno affrontando, affermano nella nota i sindacati, «problemi e criticità molto simili a quelle della Asl n. 1». Tanto che se si verificheranno le condizioni, annunciano le organizzazioni sindacali, è possibile che ci si avvi verso una mobilitazione unica. Da mesi i lavoratori sono in fermento perché attendono di avere maggiori certezze su quello che la fusione di ospedale civile e Aou comporterà in termini di organizzazioni e di riflesso sulla qualità dell’assistenza ai pazienti e vogliono conoscerne i dettagli. Ma finora il confronto, sostengono è mancato.
 
 

 

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link:
rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

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