Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
09 September 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Test di Medicina, assalto alla Cittadella
UNIVERSITÀ. In 1437 a sostenere la prova, disponibili solo 208 posti
 
Più di qualcuno, due notti fa, non ha chiuso occhio. Altri, ieri nel cortile della Cittadella Universitaria di Monserrato, hanno fatto avanti e indietro in silenzio, a ripassare per l'ultima volta appunti ormai usurati e tappezzati di post it.
Modi diversi di sfogare una sola paura: quella di non farcela, a conquistare uno dei 208 posti in palio per la facoltà di Medicina e Chirurgia (195) e Odontoiatria (13). Sono stati in 1437 a sostenere il test d'ingresso, in 100 minuti (30 in più per i diversamente abili). Ben lontani l'uno dall'altro, nelle venti aule allestite e controllate con un massiccio dispiegamento di forze: fra commissari, tutor e personale aministrativo, l'ateneo cagliaritano ha impiegato un centinaio di persone. «Il risultato è stato pari allo sforzo: ha partecipato quasi il 95% dei 1539 iscritti alla prova, circa il 60% donne», ha annunciato, alla chiusura delle venti aule, il coordinatore del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, Valerio Mais, «rispetto alla prova di professioni sanitarie, si è svolto tutto nella massima serenità, grazie anche alla puntualità dei ragazzi». Tanti di loro, sono arrivati di prima mattina, come raccomandato dalle istruzioni pre test. Accompagnati dai genitori e dal solito carico di speranza mista ad ansia. «Speriamo vada bene, ha studiato per tutta l'estate», confida la mamma di Pietro Canu, diciottenne nuorese. Lei, papà, amiche, sorelle, fidanzati hanno atteso dalle 11, che la prova avesse termine. Poi, il sollievo provvisorio, di chi sa di aver dato il massimo. Quello definitivo, lo potrà dispensare solo la graduatoria del Miur del 7 ottobre.
Clara Mulas
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Provincia Gallura (Pagina 30 - Edizione CA)
La Maddalena
Mostra sui cetacei in Comune
 
Sarà inaugurata giovedì nell'atrio comunale (dove resterà aperta dalle 9 alle 23) la mostra fotografica intitolata “Soffia! balenottere e delfini del Canyon di Caprera e del Santuario Pelagos” a cura dell'Associazione Sea Me Sardinia onlus. La mostra, realizzata grazie al contributo economico del Comune di Arzachena e del Parco Nazionale Arcipelago di La Maddalena, raccoglierà alcune delle foto realizzate dai ricercatori del Dipnet-Università di Sassari (e di Sea Me Sardinia) durante le attività del più lungo progetto di ricerca sui cetacei pelagici mai fatto in Sardegna, nel corso di cinque anni, con una raccolta dati sponsorizzata e resa possibile soprattutto grazie alla collaborazione di Whale Watching Sardinia - Orso Diving.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 32 - Edizione CA)
Da domani ad Ales “Rock Per Gramsci”:
un fine settimana tra musica e cultura dedicato al pensatore
 
Nuovi fiumi d'inchiostro per ricordare in due volumi gli studi fatti da Antonio Gramsci. Parole scritte invece un secolo fa dal pensatore e politico alerese negli anni giovanili, ispiratrici della rassegna musicale che si terrà nel fine settimana ad Ales. “Rock Per Gramsci” è dunque la tre giorni, curata dall'Associazione Casa Natale Antonio Gramsci. Si inizia domani con un appuntamento culturale per proseguire venerdì e sabato con diversi generi musicali.
Giovedì alle 18 in Municipio la presentazione del testo “Inchiesta su Gramsci. Quaderni scomparsi, abiure, conversioni, tradimenti: leggende o verità”, curato da Angelo d'Orsi, autore dell'introduzione. Il volume raccoglie i contributi di ventisei studiosi gramsciani e si chiude con un testo del nipote di Gramsci, Antonio Junior. Poi spazio all'ultima antologia del Premio letterario dedicato al pensatore con i saggi premiati nell'edizione 2014, con introduzione di Alberto Coni e Giorgio Serra. A fine serata il ricordo di Vindice Ribichesu, presidente della Giuria del Premio Gramsci per 15 anni, scomparso il 6 giugno. Invece il brano “Socialismo e Cultura” pubblicato da Gramsci ne “Il Grido del Popolo” il 21 gennaio 1916 ha suggerito la dodicesima rassegna musicale. Un'esortazione alle masse popolari alla presa di coscienza dell'importanza di una cultura non nozionistica ma critica con la comprensione dei propri diritti e doveri. Venerdì alle 19 nella piazza disegnata da Giò Pomodoro per Gramsci “Boghes pro Gramsci” con tenore Supramonte di Orgosolo, tenores Ogliastra di Lanusei, su Cuntrattu de Seneghe, il tenore di Neoneli, su Cuncordu Ortigalesu e tenore Monte Arci di Ales. Sabato alle 22 nella piazza Santa Maria il concerto. Sul palco i francesi Destination Lonely, i torinesi Lame e i Bachi da Pietra di Giovanni Succi e Bruno Dorella per la prima volta in Sardegna. Poi il dj set Agitated Uruguay not right music selection con Georgia Bill. La ricercatrice Alessandra Marchi del Gramsci Lab dell'Università di Cagliari leggerà l'articolo ispiratore della rassegna.
Antonio Pintori
 

LA NUOVA SARDEGNA
4 – La Nuova Sardegna
Cagliari – pagina 9
Test per Medicina: 1400 candidati
La prova nella cittadella di Monserrato per selezionare 195 studenti
 
CAGLIARI Ieri nella cittadella universitaria di Monserrato si sono presentati oltre 1400 candidati per la prova selettiva per i corsi di laurea in Medicina e Chirurgia, per cui sono disponibili 195 posti, e in Odontoiatria (13 posti). Il test ha impegnato più di venti aule del complesso universitario e ha comportato un notevole sforzo organizzativo per tutto l’ateneo, del personale, dei docenti impegnati nelle aule e dei tutor di orientamento. Gli elaborati vengono ora spediti al Cineca, il Consorzio Interuniversitario con sede a Bologna che corregge i test di tutti gli atenei italiani. Al netto dei passaggi tecnici, le graduatorie definitive saranno pubblicate il 7 ottobre 2015 sul sito del ministero. Si sono svolti ieri invece il test di accesso per il corso di laurea in Informatica (ad accesso programmato) e le prove di verifica della preparazione iniziale per i corsi di laurea in Chimica, Fisica, Matematica e Scienze Geologiche. Per Informatica erano presenti in 284 (150 i posti a disposizione), mentre 117 si sono presentati per Fisica e Matematica (non vi era distinzione all’atto dell’iscrizione online: da una rilevazione della preferenza al momento della identificazione, 68 avrebbero scelto Fisica). Per il corso di laurea in Chimica erano presenti 92 candidati, per Scienze geologiche 35. Per la prima volta gli studenti hanno sostenuto anche il test di conoscenza della lingua inglese che, se superato, consentirà loro di conseguire i 3 crediti che tutti i corsi di laurea della Facoltà di Scienze attribuiscono per le abilità linguistiche.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 6
Università
Sassari, la sfida del futuro
Il servizio affiancherà l’ufficio orientamento e fornirà assistenza a 360 gradi
Da quest’anno attivo un call-center
di Gabriella Grimaldi
 
SASSARI Cinquantuno corsi di laurea di cui 27 triennali, 6 magistrali a ciclo unico e 18 magistrali, due dei quali sono corsi internazionali. Tutte le aree disciplinari sono rappresentate all’interno dell’università di Sassari, nel senso che si possono studiare sia materie umanistiche che materie scientifiche. Per intraprendere alcuni percorsi formativi, come Agraria e Veterinaria, l’università di Sassari è ancora oggi l’unica possibilità in Sardegna.
Questa, in estrema sintesi, l’offerta formativa dell’ateneo turritano per l’anno accademico 2015-2016. Una proposta che vuole rendere attraente il percorso studentesco sia per quanto riguarda la didattica e la ricerca che in relazione ai servizi offerti ai ragazzi che decidono di immatricolarsi a Sassari. Le iscrizioni ai corsi ad accesso libero si devono perfezionare entro il 16 ottobre mentre sono in corso in questi giorni i test per i corsi a numero programmato. Sebbene il numero complessivo dei corsi sia rimasto invariato, a quanto fanno notare gli uffici per la programmazione della didattica, non mancano le novità, soprattutto sul fronte dell’internazionalizzazione, che è da sempre uno degli obiettivi principali dell’università di Sassari ma una vera e propria mission per l’attuale rettore Massimo Carpinelli.
Questa politica pare aver dato i suoi frutti in particolare nel corso di laurea magistrale in Architettura, che da quest’anno è internazionale. Gli studenti che si iscrivono al corso potranno optare per il semplice conseguimento della laurea magistrale in Architettura, oppure potranno aderire a un percorso internazionale, per il quale è stato stipulato un accordo con l’università di Alcalà de Henares e con l’universidade Tecnica de Lisboa, che permette di conseguire il “Joint master degree European master in integrated sustainable design in the Mediterranean world”.
Questo titolo può essere ottenuto iscrivendosi al percorso internazionale e frequentando per almeno un semestre gli insegnamenti previsti presso le università partner, nonché partecipando agli workshop previsti nell’accordo. Si riconferma la vocazione internazionale anche per il corso magistrale internazionale in Pianificazione e politiche per la città, l’ambiente e il paesaggio, che anche quest’anno è stato attivato in convenzione con l’universitat autònoma de Barcelona, universidade técnica de Lisboa e l’universitat de Girona. Novità anche per quanto riguarda gli studi di tipo giuridico ed economico con l’aggiunta di nuovi indirizzi che dimostrano l’intenzione dell’università turritana di rimanere in contatto con il tessuto produttivo del territorio. A partire dal corso di laurea triennale in Scienze dei servizi giuridici che inaugura quest’anno i due curricula Servizi giuridici per l’amministrazione e Servizi giuridici per l’ambiente e il patrimonio culturale. Le attività didattiche si svolgeranno prevalentemente a Sassari ma saranno fruibili anche nella sede di Nuoro. Il corso di laurea magistrale in Economia offre invece quest’anno due nuovi percorsi: Finanza, impresa e mercati e Sviluppo regionale. Anche il corso di laurea magistrale in Economia aziendale sarà meglio caratterizzato grazie ai nuovi curricula denominati Consulenza aziendale e libera professione, General management, Management dei servizi e Tourism management. Molte attività didattiche di Economia aziendale saranno fruibili sia nella sede di Sassari che in quella di Olbia. Per quanto riguarda il settore scientifico nel corso di laurea magistrale in Biologia sperimentale e applicata, nascono due nuovi indirizzi: quello Biomedico e quello Bioevoluzionistico, un salto nel futuro che potrebbe offrire opportunità nei tanti progetti internazionale di ricerca avanzata.
Analoghi cambiamenti sono stati previsti per la laurea triennale in Mediazione linguistica e culturale, che inaugura il curriculum Letterature della modernità e dell’era digitale, e soprattutto nel corso di laurea magistrale in Lettere, filologia moderna e industria culturale che affianca al curriculum Letterature e culture europee tre nuovi percorsi: Filologia moderna, Lingua, letteratura e geostoria della Sardegna e Industria culturale e comunicazione. Novità anche in Scienze dei beni culturali, con i due distinti indirizzi denominati Gestione dei beni culturali e Archeologico. Da quest’anno sarà caratterizzata ancora meglio anche la laurea magistrale in Archeologia, con i nuovi percorsi Archeologia classica, Preistoria e Protostoria, Archeologia medievale e postmedievale, Metodologia, archeometria e tecnologie per i beni archeologici. Insomma un’offerta estremamente ampia fra cui scegliere e per favorire un’opzione quanto più possibile mirata l’università ha attivato un progetto innovativo dedicato agli studenti degli ultimi anni delle scuole superiori. Si tratta di Unisco che nella sua prima edizione ha coinvolto 18 istituti scolastici tra Sassari, Porto Torres, Alghero, Ozieri e Tempio Pausania.
Sono stati 657 gli studenti iscritti di cui 512 hanno frequentato i 20 corsi organizzati dall’università di Sassari nei più svariati ambiti disciplinari: matematica, fisica, chimica, scienze della terra, agraria, architettura, scienze giuridiche, scienze della comunicazione, italiano, inglese, letteratura, storia, geografia, psicologia, logica. In questo modo gli studenti possono avvicinarsi maggiormente a determinate materie chiarendo a se stessi le idee sulle proprie attitudini e passioni. E c’è la speranza che, anche grazie a questa attività di orientamento e al job placement in collegamento con le aziende sarde e non, gli sforzi degli studenti siano ripagati in futuro dal punto di vista lavorativo. Tutte le informazioni sull’offerta formativa sono reperibili sul sito www.uniss.it.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 6
Da quest’anno attivo un call center
Il servizio affiancherà l’Ufficio Orientamento e fornirà assistenza a 360 gradi
 
SASSARI Università ad alto tasso tecnologico tra portale web e diffusione wi-fi ma anche in costante collegamento con il mondo del lavoro. Un posto rilevante viene occupato dai servizi web, suddivisi per tipologia e relativi a: iscrizioni all’ateneo e agli esami, autocertificazioni, verbalizzazione dei voti, prestito bibliotecario, tutto effettuabile online. In questo senso si inserisce anche l’idea di un portale dedicato (Help Desk Esse3) per l'assistenza online relativa ai problemi circa il pagamento delle tasse e le carriere degli studenti. La Carta Uniss è un’altra recentissima conquista che, in collaborazione con il Banco di Sardegna, permetterà agli studenti di gestire il proprio portafoglio relativo a tasse, borse di studio e rimborsi con un unico dispositivo elettronico, una carta appunto, che consentirà anche l’accesso ai servizi bibliotecari. A partire dall’anno 2015-2016, in un’ottica di semplificazione del rapporto tra utenza e pubbliche amministrazioni, sarà inoltre attivo un call-center composto da due operatori, affiancato al servizio orientamento, che fornirà assistenza telefonica a 360 gradi indirizzando gli utenti presso l’ufficio o la segreteria competente. In linea con le principali università italiane, ma con un occhio sempre rivolto oltre la frontiera secondo i programmi di internazionalizzazione che l’università di Sassari promuove, anche il servizio di Job Placement rappresenta un punto di partenza apprezzato da parte dei laureati che si affacciano per la prima volta sul mondo del lavoro, ma anche da parte delle imprese che ricercano specifiche professionalità da inserire nel proprio organico.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 7
Il rettore: «Vogliamo un ateneo senza frontiere»
Sassari è attualmente al terzo posto in Italia tra le università di medie dimensioni
Carpinelli: i nostri iscritti devono formarsi in collegamento con il resto del mondo
 
SASSARI Il diritto allo studio, prima di tutto. Che nei progetti del rettore dell’università di Sassari si declina in tasse basse, vantaggi per gli studenti meritevoli e una fitta rete di rapporti internazionali. È questa in sostanza la formula magica che secondo Massimo Carpinelli, in carica da appena 10 mesi, sarà in grado di traghettare l’ateneo turritano verso il tanto atteso rilancio. Questo nonostante i costanti tagli dei trasferimenti finanziari da parte dello Stato e al di là del calo progressivo di iscrizioni dovuto in parte a ragioni demografiche. «Ci siamo rimboccati le maniche - afferma il rettore - e per il nuovo anno accademico abbiamo messo a punto una proposta che ritengo molto interessante per chi ha deciso di andare avanti negli studi. Offriamo oltre a un’ampia gamma di corsi triennali e lauree magistrali anche tutta una serie di servizi dedicati al benessere degli studenti.
Fattori che messi insieme rendono appetibile l’esperienza di studio a Sassari». Sempre con l’obiettivo, e questo il rettore, lui stesso scienziato nel campo della fisica, lo rimarca di continuo, di rendere l’università turritana più internazionale possibile: «Voglio che i nostri studenti abbiano la possibilità di formarsi in collegamento con realtà di ricerca di tutto il mondo, perciò stiamo lavorando per consolidare i rapporti con le altre università e per entrare sempre più spesso nelle reti di ricerca senza frontiere. E ce lo possiamo permettere visto che il nostro ateneo vanta la presenza di docenti e ricercatori di alto livello». E proprio in questa direzione vanno i progetti presentati di recente: uno per tutti la recente accoglienza di un gruppo di studenti provenienti dal Maghreb che si occuperanno di scienze agrarie mentre a breve arriveranno trenta medici cinesi per seguire un percorso di specializzazione nella facoltà di Medicina. Ma la capacità di attrazione dell’università, secondo il rettore, passa anche attraverso la possibilità di studiare in un’università che offre standard qualitativi alti e molti servizi con un investimento limitato.
A partire dalle tasse che partono da 600 euro annui e che anche nell’importo relativo ai redditi più elevati sono tra le più basse in Italia. «L’operazione che credo siamo riusciti a fare - continua Carpinelli - è stata quella di non gravare economicamente sulle famiglie garantendo una didattica più che accettabile e mantenendo un’offerta formativa così ampia che se ne trovano poche in Italia: si va dal campo umanistico a quello scientifico a quello economico. Tenendo ferma la presenza di “giganti” come le facoltà di Agraria e Veterinaria che sono uniche in Sardegna».
La domanda è come si è arrivati a un risultato del genere dando per scontato che il mandato rettoriale attuale si è potuto avvantaggiare di corposi investimenti in edilizia effettuati in passato. Se non altro l’università di Sassari in questo momento non ha la necessità di investire in questo campo. Semmai ci sono da completare opere esorbitanti come il polo bionaturalistico di Piandanna per il quale tuttavia esistono, in parte, già i fondi.
«Di sicuro il punto di partenza è stato il taglio dei costi inutili - spiega invece il rettore - e devo dire che economizzare senza perdere in qualità non è stato semplice ma ce l’abbiamo fatta. In questo modo abbiamo potuto dirottare le risorse su servizi importanti». Come ad esempio la mobilità internazionale con i suoi progetti Erasmus e Ulisse che fanno partire e arrivare studenti che trascorrono periodi nelle università europee e che collocano l’università di Sassari fra le prime in questo settore. E a proposito di classifiche è evidente che il rettore Massimo Carpinelli ci tiene che l’ateneo turritano rimanga al terzo posto assoluto in Italia tra le università di medie dimensioni.
«La classifica Censis-Repubblica - commenta - è interessante perché si basa su criteri molto ampi quindi riguarda tutti gli aspetti dell’offerta universitaria. Le nostre eccellenze restano i servizi e la ricerca». E infatti per il 25 settembre è in programma a Sassari la “Notte di ricercatori”. Si potranno visitare tutti i laboratori e capire dagli stessi addetti ai lavori su quali progetti l’università si fa valere a livello internazionale. (g.g.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 7
assistenza sanitaria
Confermato il servizio gratuito per gli iscritti fuori sede
 
L’università di Sassari ha confermato anche per quest’anno accademico il servizio gratuito di assistenza sanitaria offerto a tutti gli studenti fuori sede regolarmente iscritti, in collaborazione con l’Ersu di Sassari. È proprio l’Ente regionale per lo Studio universitario a ospitare l’ambulatorio in città nei suoi locali di via Padre Manzella 2 dove si trova la casa dello studente. L’ambulatorio, aperto dal lunedì al venerdì dalle 16 alle 18, permette di effettuare visite di medicina generale, compresa quella per il rilascio del certificato per le attività sportive a livello non agonistico che si svolgono all’interno dell’università e non solo. Si possono inoltre richiedere prescrizioni per visite specialistiche da effettuarsi presso le strutture cliniche della stessa università. «Si tratta di un servizio di grande utilità per tutti gli studenti che dovrebbero, altrimenti, rientrare al proprio luogo di residenza per una visita di controllo - dicono dalla segretaria -, affrontando così la spesa del viaggio e il disagio legato alla perdita delle lezioni. Anche per questo, già in passato, il servizio ha riscosso notevoli consensi, sebbene non sia l’unico offerto dall’ateneo turritano». Anche gli studenti diversamenti abili sono infatti oggetto di particolari tutele e garanzie. Nel 2014 è stato approvato il regolamento per le problematiche degli studenti disabili, votato da un’apposita commissione e volto a favorire l’accoglienza, l’accessibilità e la ricerca di soluzioni a tutte quelle situazioni inerenti la vita universitaria che possono dare adito ad alcune difficoltà: due tra tutte, il pagamento delle tasse universitarie (dal quale è esonerato chi presenta un’invalidità pari o superiore al 66%), e l’accesso ai servizi bibliotecari, per facilitare il quale è stato varato il progetto “Lib(e)ro accesso: superiamo le barriere in biblioteca”.
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 7
orto botanico
Per il polo bionaturalistico
un appalto da 18 milioni
 
SASSARI Sono ai blocchi di partenza i lavori per il completamento funzionale delle aree 4, 5, 6, e 7 del Polo bionaturalistico di Piandanna e per la realizzazione dell’Orto botanico. È stato infatti aggiudicato in via definitiva l’appalto integrato per la progettazione esecutiva e la realizzazione dei relativi lavori. L’appalto è stato vinto dalla ditta Pessina Costruzioni di Milano. Il criterio di aggiudicazione è stato quello dell’offerta più vantaggiosa con una percentuale di ribasso pari al 28 per cento. L’importo invece è di 18 milioni e 879mila euro. Si tratta di un grande passo avanti per la realizzazione di un’opera faraonica progettata alcuni decenni fa e che ancora oggi deve essere completata in molte sue parti. Tuttavia per il definitivo via libera all’operatività del complesso, compreso l’avveniristico orto botanico, sono già disponibili i fondi Fas con i quali l’università potrà anche completare l’edificio dell’ex Istituto dei ciechi in via Diaz e alcune aree didattiche delle facoltà di Agraria e Veterinaria. (g.g.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Attualità – pagina 14
Contestazione ai test di Medicina
Gli studenti si lamentano: «Quiz troppo difficili». Passa uno su sei
 
ROMA Ieri è stata la giornata dei test di ammissione a medicina e odontoiatria per l’anno accademico 2015/2016. Si sono presentati in 60.639 ma i posti a disposizione sono soltanto 9.530 per medicina e 792 per odontoiatria: entrerà quindi uno studente su sei. Secondo skuola.net, le università avrebbero guadagnato circa 3 milioni di euro dall'iscrizione agli esami di ammissione. I costi (per studente) variano dai 10 euro dell’Università Bicocca di Milano ai 100 della Federico II (Napoli), della Seconda Università di Napoli, di quella di Vercelli-Avogadro e di quella di Salerno. Due le domande di cultura generale (quelle che ogni anno preoccupano maggiormente i candidati): una su chi non ha mai rivestito il ruolo di Presidente della Repubblica e una sul luogo in cui si è svolta l’esposizione universale del 1900. Logica, biologia, chimica, fifsica e matematica sono state le materie degli altri quesiti. Nello specifico, i temi toccati sono stati il cuore, il funzionamento del muscolo, il fegato, la glicolisi e il ciclo di Calvin. Molti studenti si sono lamentati della difficoltà del test e hanno pubblicato su Twitter messaggi di protesta. Ma i tweet non sono stati gli unici modi con i quali i ragazzi oggi si sono fatti sentire. Nella notte tra il 7 e 8 settembre, L’Unione degli universitari e la Rete degli studenti medi hanno effettuato un blitz notturno al Ministero dell’Istruzione per «rivendicare il diritto all’accesso libero e difendere l’università pubblica» ma anche per evidenziare le criticità definito «fallace».
«Dalla nostra indagine sui dati ministeriali e degli Atenei, emerge chiaramente - spiega Gianluca Scuccimarra, coordinatore dell’Udu - che i corsi a numero chiuso continuano a crescere. Quasi la metà dei corsi di laurea di tutta Italia sono ad accesso programmato ma nel frattempo le nostre Università perdono migliaia di iscritti ogni anno. È un paradosso tutto italiano». Critiche anche da parte della Flc Cgil e del presidente della regione Veneto Luca Zaia. «Oggi il diritto allo studio riceve un nuovo durissimo colpo. Non va avanti chi è partito alla pari di tutti e ha dimostrato con gli esami il proprio valore; va avanti chi ha avuto la fortuna di indovinare la casella giusta dove mettere una crocetta. Vanno avanti i più fortunati - continua il governatore - e, tra gli esclusi, i più ricchi, quelli le cui famiglie possono spendere decine di migliaia di euro in tutoraggi e Università estere. Troppi meritevoli rimarranno fuori per sfortuna e questa è la negazione del diritto allo studio universale». (j. s.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Prima pagina
SULLA SANITÀ
SÌ AI RISPARMI, NO AI TAGLI
La quantità e la qualità nell’offerta sanitaria devono essere garantite, considerato che l’isola non svetta nelle graduatorie sulle migliori performance
di EUGENIA TOGNOTTI
 
Nessun dubbio sulla necessità di una ‘razionalizzazione’ della spesa sanitaria, una specie di fossa delle Marianne, una voragine, non solo in Sardegna, a cui contribuiscono, per più di un terzo, i costi del personale. E, tuttavia, preoccupa e non poco la misura adottata soltanto qualche giorno fa dalla Giunta regionale per contenerli e cioè il blocco del turn over.
Riguarderà il personale tecnico-amministrativo e tutte le tipologie di reclutamento ex novo di personale che richiedano un aumento della spesa (assunzioni, conferimento di incarichi ecc. ) e sarà parziale per il personale sanitario solo per alcune discipline mediche nevralgiche e cioè medicina interna, pediatria, psichiatria, chirurgia generale, ginecologia ed ostetricia, anestesia e rianimazione, igiene, epidemiologia e sanità pubblica. In questi settori sarà consentita la copertura dei posti al 50 per cento per i medici e del 20 per cento per infermieri, operatori socio-sanitari eccetera.
Questo per evitare che i pensionamenti previsti nei prossimi cinque anni creino dei pericolosi vuoti, facendo venir meno i livelli essenziali di assistenza. Non occorre essere degli ‘addetti ai lavori’ per coltivare qualche dubbio e porsi qualche domanda sull’impatto di quelle misure, messe in campo sotto la spinta dell’emergenza e delle difficoltà create dalla riduzione delle risorse destinate al finanziamento dell’assistenza. Come influiranno nell’offerta del sistema sanitario regionale?
Quali disfunzioni comporterà la riduzione di personale medico, infermieristico e ausiliario nelle diverse realtà territoriali, nei vari settori e unità operative in cui è già insufficiente? Quali conseguenze avrà sul personale medico che opera in condizioni difficili nelle strutture ospedaliere? Dovremo aspettarci che, nell’affanno a riequilibrare i conti, si perda di vista la necessità di garantire i bisogni di salute e la domanda di cura dei cittadini? Una cosa si può dare per certa. Il blocco delle assunzioni e di ogni altra forma di reclutamento nelle Aziende sanitarie, a fronte delle graduali uscite di personale per quiescenza, non potrà non incidere, da una parte, sul personale sanitario in servizio.
Dall’altra, in misura più o meno accentuata, sulla quantità e la qualità dell’offerta sanitaria percepita dai cittadini (problemi organizzativi, ritardi, servizio non efficiente), nonché sul mantenimento dei Livelli essenziali di assistenza (Lea), per la cui erogazione la Sardegna, secondo alcuni recenti rapporti, non svetta certo nella graduatoria delle regioni che vantano le performance migliori. Resta il dubbio sull’effettivo conseguimento degli obiettivi di risparmio messi in conto (come dimostra l’esperienza di altre regioni), a fronte di una perdita di competenze dovuta alla cessazione dei rapporti di lavoro non compensata da nuove assunzioni e dall’innesto di giovani forze.
Cosa che alimenta la protesta delle associazioni dei giovani medici e dei rappresentanti degli studenti, che temono il precariato cronico e sollecitano qualche certezza sul loro futuro e sull’accesso alle strutture del sistema sanitario nazionale. Chiedendo alla politica, chiamata ad esercitare un compito d’indirizzo, un’attenta programmazione del fabbisogno di figure mediche specialistiche. C’è da sperare che questa fase di passaggio si chiuda davvero al 31 dicembre 2015 con la fine del commissariamento delle aziende sanitarie, come promesso dall’assessore Arru e che la promessa riforma sanitaria sia dietro l’angolo. Nell’attesa che la Sanità entri nell’agenda politica non solo per dettare dolorosi tagli risanatori, ma come base dello sviluppo umano nel suo complesso in termini di qualità della vita e benessere della comunità regionale.
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 20
Ateneo, oltre seicento candidati al test di ammissione a Medicina
Ieri la prova al palazzetto dello sport di piazzale Segni: 60 quesiti. Oggi tocca agli aspiranti veterinari
La maggior parte dei concorrenti alle selezioni ha in tasca il diploma di maturità classica o scientifica
 
SASSARI Quasi settecento candidati (esattamente 676 su 757 che avevano presentato domanda) ieri mattina hanno varcato le porte del palazzetto dello sport di piazzale Segni per partecipare al test di ammissione ai corsi di laurea in Medicina e chirurgia e Odontoiatria e protesi dentaria dell'Università di Sassari. La prova è iniziata alle 11 e si è conclusa 100 minuti dopo, come da programma.
I candidati hanno affrontato 60 quesiti che prevedevano 5 opzioni di risposta così suddivisi: 2 di cultura generale, 20 di ragionamento logico, 18 di biologia, 12 di chimica, 8 di fisica e matematica. Il prossimo test in calendario è quello di Medicina Veterinaria, in programma oggi alle 8.30, sempre al PalaSerradimigni. Per il Corso di Medicina e Chirurgia dell'Università di Sassari sono disponibili 123 posti, mentre per Odontoiatria e protesi dentaria i posti sono appena 18.
Il 2 ottobre sul portale “universitaly.it” i candidati potranno prendere visione del proprio elaborato, del proprio punteggio e del modulo anagrafica. Il 7 ottobre, invece, verrà pubblicata - nell'area dello stesso sito riservato ai candidati - la graduatoria nazionale di merito nominativa. Sempre il 7 ottobre, in relazione alla graduatoria di merito e al numero dei posti disponibili nelle università, sull'area riservata ai candidati saranno pubblicati i nominativi di coloro che risultano «assegnati» o «prenotati» ai corsi di laurea magistrale a ciclo unico e alla sede indicata come prima preferenza utile.
Intanto - mentre non cessa il dibattito sull’opportunità o no di programmare gli ingressi alle facoltà con il cosiddetto numero chiuso - dall'analisi dei dati del sistema informatico dell'ateneo sassarese emerge la fotografia di un'università che conferma le tendenze del recente passato per quel che riguarda le iscrizioni a specifici corsi di laurea e una risposta decisamente positiva nei confronti della didattica aperta al mondo della ricerca. I 25 corsi a numero programmato attivati dall'università di Sassari per il nuovo anno accademico registrano circa 5mila domande pervenute per la partecipazione ai test di ammissione, suddivisi tra test per accesso a livello locale e nazionale, con una netta preferenza per i corsi di laurea in Professioni sanitarie, che da soli totalizzano quasi 1.300 richieste; seguono Medicina e Odontoiatria (757) e Chimica e Farmacia con 245 domande di iscrizione.
In seconda battuta, ma comunque molto ricercati, troviamo i corsi di laurea in Scienze biologiche, Medicina Veterinaria, Scienze dell'educazione e Biotecnologie. La maggior parte dei candidati ha concluso il percorso di istruzione superiore con un diploma di maturità classica o scientifica, segno che i due licei sono ancora ritenuti punto di partenza imprescindibile per affrontare al meglio un certo tipo di studi.
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 21
Soccorso disabili, modello da copiare
Progetto all’avanguardia di vigili del fuoco e università
In caso di emergenze protocolli nuovi e software ad hoc
di Vincenzo Garofalo
 
SASSARI Tempi di intervento ridotti e elevata qualità dei soccorsi alle persone disabili in tutte le situazioni di emergenza e rischio. È il risultato di un progetto messo a punto in un anno di studi e sperimentazioni dai vigili del fuoco di Sassari, dal dipartimento di Scienze biomediche dell’università sassarese con la collaborazione del Comune. Un progetto unico in Italia che, grazie anche alla realizzazione di un software ad hoc, si propone come modello nazionale e internazionale da applicare in tutte le strutture pubbliche e private per gestire nella maniera più opportuna ed efficiente i soccorsi alle persone non autosufficienti o con ridotta capacità motoria. I risultati del progetto sono stati presentati ieri dal comandante provinciale dei vigili del fuoco, Angelo Porcu, affiancato dal sindaco, Nicola Sanna, dal rettore dell’università, Massimo Carpinelli, dalla professoressa del dipartimento di Scienze biomediche, Iolanda Mura, e dal segretario della Società italiana di medicina del lavoro, Antonello Serra.
Come ha spiegato il vicecomandante provinciale dei vigili del fuoco, Luca Manselli, il progetto è si è sviluppato nel corso di un anno, studiando e sperimentando i metodi di soccorso alle persone disabili ospitate a “Casa Serena”, la struttura di riposo per anziani del Comune. Con la collaborazione del personale specializzato che lavoro al servizio degli anziani, i vigili del fuoco e l’università hanno studiato i piani di emergenza e le modalità di soccorso che venivano messi in pratica nell’istituto prima dell’inizio del progetto. In questo modo sono state rilevate le criticità e sono stati messi a punto i correttivi da applicare per rendere la gestione del rischio e delle emergenze più rapide ed efficienti.
Il fulcro del progetto sono stati proprio i disabili, attorno ai quali la macchina dei soccorsi è stata concepita in maniera del tutto innovativa. «Il disabile è stato considerato non in ragione della sua disabilità ma delle sue capacità residue, facendo di queste un elemento fondamentale per la riuscita dei soccorsi», ha spiegato il medico Antonello Serra. Per ogni disabile è stato creato un piano di emergenza personalizzato, studiato dopo simulazioni degli interventi di soccorso e con la formazione specifica degli operatori di Casa Serena. A questi assistenti sono state fornite tutte le nozioni per migliorare le tecniche di movimentazione dei disabili e per la gestione psicologica delle persone da soccorrere.
Sono stati anche rivisti e migliorati gli “spazi calmi”, le zone all’interno dell’istituto dove le persone vengono radunate in caso di emergenze, nell’attesa dei soccorsi. L’intero studio e le sperimentazioni portate avanti per un anno sono state tradotte in un software in grado di dettare tempi e modalità di intervento dei soccorsi in base alle singole emergenze. «Il progetto non si ferma qua», hanno spiegato i responsabili del programma, «il prossimo passo sarà proprio quello di rendere questo progetto un modello applicabile su scala nazionale».
 
 

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