Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
06 August 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 4 - Edizione CA)
Resteranno in sella fino al 31 dicembre
Consiglio, nuova proroga per i commissari delle Asl
 
E l'opposizione si scatena I commissari straordinari delle Asl e delle Aziende miste rimangono in carica sino al 31 dicembre prossimo. Il Consiglio regionale ha dato il via libera a una proroga obbligatoria dopo lo slittamento dei tempi per la discussione sulla riforma sanitaria e sulla riorganizzazione della rete ospedaliera.
La proroga dell'incarico è arrivata grazie a un emendamento inserito in una proposta di legge più ampia che ha disposto alcune variazioni al bilancio. Rimane in carica anche il commissario di Area sino all'insediamento dei nuovi organi. Una specie di “manovrina” o come l'ha chiamata l'assessore del Bilancio, Raffaele Paci una «manutenzione normativa». La legge, arrivata in aula con la procedura d'urgenza, contiene stanziamenti in diversi settori.
POLEMICA Il centrodestra affila attacca la maggioranza e la Giunta. Il punto di partenza è la proroga dei commissari, ma il coro di dissenso si espande a tutta la riforma. Il capogruppo di Forza Italia, Pietro Pittalis parla di «Giunta dei baroni che, in 18 mesi, ha solo lottizzato i posti di potere con il pretesto di finte riforme». Il leader Udc, Giorgio Oppi, ha annunciato «la richiesta di accesso agli atti per verificare le competenze curricolari dei commissari e dei direttori amministrativi e sanitari da loro nominati». Il consigliere dei Riformatori, Michele Cossa, motiva il via libera alla proroga con il «senso di responsabilità per evitare una figuraccia al centrosinistra».
LA DIFESA Dai banchi del centrosinistra arriva la difesa d'ufficio al provvedimento perché lo slittamento dei tempi rispetto agli annunci è palese. Il capogruppo del Pd, Pietro Cocco assicura che «a settembre verrà affrontato il riordino del sistema sanitario, visto che la Giunta ha depositato il 3 agosto il disegno di legge». A fare scudo da scudo per gli attacchi ai commissari e all'assessore Luigi Arru c'è Salvatore Demontis (Pd) che ribalta il concetto: «Prima di fare una valutazione seria dell'operato dell'assessore e dei commissari è necessario conoscere la condizione in cui è stata lasciata la sanità».
PROVVEDIMENTI Fondi anche per il trasporto pubblico locale che riceverà 3,7 milioni di euro mentre tre milioni serviranno per gli oneri delle società in house delle Province.
IL RICORSO Il Consiglio regionale ricorre in Cassazione contro la sentenza del Consiglio di Stato che ha dichiarato decaduti quattro consiglieri, poi riammessi con la sospensiva. Secondo i legali del Consiglio, la sentenza pone una soglia di sbarramento per il calcolo dei quozienti. Inoltre, quando il Consiglio di Stato si riunirà per entrare nel merito della sospensiva, verrà chiesta la revoca del provvedimento.
DELIBERE Intanto la Giunta, riunita ieri pomeriggio, ha assegnato 4,7 milioni di euro a Province e Comuni per il supporto agli alunni con disabilità per l'anno 2015-2016. In materia di lavoro, invece, sono stati modificati i criteri sui contributi sulla programmazione 2014 per il potenziamento economico delle cooperative. Saranno finanziabili solo programmi di investimento entro i 45mila euro senza necessità di certificazione.
Mat. S.
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 16 - Edizione CA)
Centro storico, ecco le regole
Dalla riscoperta delle Grandi fabbriche al riuso dei sottotetti
Illustrati in Consiglio i piani per il rilancio di Marina, Stampace, Castello e Villanova
 
Un piano generale, tre progetti strategici: un Parco urbano storico, la Città della cultura - Museo città, la Riqualificazione urbana sostenibile per Pirri, più un Programma tematico, il sistema delle “Grandi fabbriche” e il campus urbano storico. Illustrato ieri in Consiglio comunale dall'assessore all'Urbanistica Paolo Frau, dal dirigente dell'assessorato Salvatore Farci e dal preside del Dipartimento di ingegneria civile ambientale e architettura Antonello Sanna, il Piano particolareggiato del centro storico (Ppcs) è un libro imponente che mostra - la Giunta ne è convinta - il respiro di una ghiotta opportunità per il recupero e il rilancio dei quartieri Castello, Stampace, Marina e Villanova. Il presidente del Consiglio Ninni Depau: «Dopo la prima illustrazione seguiranno le discussioni nelle commissioni e un nuovo passaggio in Aula per il voto finale».
FRAU «Il centro storico», ha chiarito l'assessore Frau, «diventa il contenitore di nuove opportunità di sviluppo per tutta la città secondo i principi della conservazione e della trasformazione». Vengono inserite delle norme specifiche per i frazionamenti, «per i sottani e per i piani terra per i quali vengono definite delle deroghe per favorirne il riuso residenziale». Viene inoltre data la possibilità di «inserire lucernari per il riuso dei sottotetti e di posizionare pannelli solari e fotovoltaici nelle coperture secondo il principio del minimo impatto visivo». Nel Piano anche un'analisi demografica dalla quale risulta un incremento della popolazione del centro storico dello 0,2 per cento ad esclusione del quartiere Castello che invece è in decremento. Si stanno inoltre liberando delle aree che hanno perso la loro funzionalità e che occupano circa 10 ettari di superficie coperta. Per alcune il destino è definito: la Manifattura Tabacchi ospiterà la “Fabbrica della creatività”.
RIGENERAZIONE Tre gli assi su cui il Piano poggia per la “rigenerazione” del centro storico: la conoscenza, la cultura e l'innovazione. A Pirri è prevista l'organizzazione di percorsi della memoria riscoprendo spazi pubblici che allo stato attuale sono strade.
GLI AMBITI Il piano individua quattro ambiti di ricomposizione e di riordino per i quali vengono dati degli orientamenti per progetti. Palazzo Aymerich è stato individuato come memoria dei bombardamenti del 1943. Contenuta nel piano l'istituzione dei laboratori per il centro storico: un ufficio distaccato dell'assessorato avrà il compito di accompagnare i professionisti e i privati nell'attuazione del Piano.
GRANDI FABBRICHE Il sistema delle “Grandi fabbriche” e il campus urbano storico. La strategia: fare del Centro storico un polo urbano dell'innovazione con il riuso delle “Grandi fabbriche” dismesse o in dismissione o che comunque necessitano di una riqualificazione. I luoghi del riuso comprendono: l'ex carcere del Buoncammino, gli ospedali di Stampace (il San Giovanni di Dio e il vicino ospedale militare di San Michele), il complesso delle ex cliniche universitarie sopra Stampace (ex Pediatrico-Macciotta-Aresu), il Palazzo delle Scienze, l'ex Manifattura Tabacchi.
BARRACCA MANNA Sì del Consiglio alle delibere sulle opere di urbanizzazione nel quartiere di Barracca Manna, a Pirri. (p. p.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 29 - Edizione CA)
Ecco il Gigante sfregiato
«Un danno insignificante»
CABRAS. La Soprintendenza minimizza: questa pietra è molto fragile
 
La chiamano “carezza”. Ma di fatto non è proprio così. Lo sfregio sulla mezza testa del Gigante scoperta nella collina di Mont'e Prama due settimane fa, è bello evidente. La pala meccanica usata dagli archeologi al lavoro nel Sinis, ha spezzato la parte sinistra della fronte. Un taglio netto che però non preoccupa gli addetti ai lavori. «Si tratta di un danno insignificante», ha precisato Alessandro Usai, archeologo della Soprintendenza e direttore scientifico dello scavo: «È il segno del nostro passare, che non può essere leggero come l'aria».
LA TESTA Solo ieri, dopo dodici giorni dal suo rinvenimento, la testa del sedicesimo gigante è stata messa a disposizione di telecamere e macchine fotografiche. Era dentro una cesta rossa di plastica, custodita all'interno dei magazzini sotterranei del museo di Cabras: «Non esiste un frammento intatto», tiene a precisare Usai tenendo in mano la mezza testa. «Tutti i reperti, sia quelli scoperti recentemente che quelli degli anni '70 presentano delle spaccature per via della fragilità della pietra». Segue a ruota Marco Minoja, Soprintendente della Sardegna: «Il segno dell'escavatore è veramente minimo. È impensabile eliminare tutta quella terra senza l'utilizzo di un mezzo meccanico. I pezzi che ci sono sotto il terreno sono di arenaria fine, gessosa. Basta poco per intaccarli». Minoja poi spezza una lancia a favore della Archeosistemi di Reggio Emilia, la ditta che oggi scava nel Sinis per conto del Ministero: «A Mont'e Prama per la prima volta sono presenti degli esperti in archeologia nuragica. Sino ad oggi non era mai accaduto».
I REPERTI Ma oltre la testa, nei magazzini del museo ci sono anche gli altri frammenti scoperti in quest'ultima campagna di scavo, ad ovest delle tombe. Tanti i cocci ancora senza un nome ma anche pezzi di statue: un gomito destro di un pugilatore, parte di un braccio di un arciere, una gamba dove è ben evidente il rigonfiamento del polpaccio e il modello di un nuraghe. «Per ora non abbiamo trovato nessun Gigante - continua Usai - ma tanti pezzi di statue diverse». L'esposto. Intanto le polemiche continuano. Due giorni fa, il deputato sardo Mauro Pili ha presentato una denuncia alla Procura sull'uso anomalo della pala meccanica a Mont'e Prama e sui danneggiamenti ai reperti nuragici. Pili sollecitò anche l'intervento dei carabinieri del nucleo Tutela del patrimonio artistico nei magazzini del museo di Cabras.
Sara Pinna
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia Gallura (Pagina 35 - Edizione CA)
Moby Dick nuota al largo di Caprera
Capodoglio bianco avvistato dai ricercatori dell'Università
 
Un soffio a pelo d'acqua all'orizzonte, una sagoma color panna e la certezza di aver appena fatto un avvistamento eccezionale: i ricercatori dell'Università di Sassari e alcuni turisti impegnati in un'escursione di whale watching a largo di Caprera, si sono imbattuti in un capodoglio albino. A nove anni dal primo avvistamento nel Mediterraneo di una "balena bianca", lo scorso 3 agosto i fortunati turisti hanno potuto ammirare lo straordinario esemplare completamente bianco che si trovava in superficie. Per quindici minuti gli studiosi hanno potuto raccogliere dati sul comportamento del cetaceo e scattare preziose immagini. Con i dati raccolti sarà possibile seguire l'animale nei suoi spostamenti nel Mar Mediterraneo. Ancora una volta i mari al largo della Sardegna nord-orientale si confermano ricchi di vita e con diversità rilevanti di specie.( a.bri. )
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 2
La Giunta controlla i suoi risultati
Lo strumento che misura le performance messo a punto dall’assessore Demuro
 
CAGLIARI La giunta Pigliaru vuole sapere in diretta a che punto è col programma di governo che nel 2014 ha portato alla vittoria il centrosinistra. Lo farà con «il ciclo della performance» proposto dall’assessore agli Affari generali Gianmario Demuro e approvato dalla Giunta. Di fatto è il monitoraggio continuo fra le strategie e gli obiettivi da raggiungere, con la possibilità di decidere eventuali correzioni. Nel 206 – ha detto l’assessore – saremo in grado di verificare qual è il rapporto fra gli indirizzi politici strategici, le risorse finanziarie disponibili, gli obiettivi dei singoli assessorati e soprattutto quantità e qualità dei risultati. Sarà un organismo indipendente a valutare le performance in corso d’opera e grazie a quel giudizio saremo in grado d’intervenire per cambiare se servirà le strategie».
Volontariato. Tutte le associazioni faranno capo alla neonata «Rappresentanza regionale del volontariato», cui spetterà il coordinamento. È questa, in sintesi, la proposta dell’assessore all’Ambiente Donatella Spano. Il regolamento riconosce appunto alla «Rappresentanza» il ruolo d’interlocutore privilegiato per la Regione nell’organizzazione delle diverse scelte operative. «Era un risultato atteso da anni dalle associazioni di volontariato proprio per evitare che venissero disperse le forze in campo», è stato il commento dell’assessore.
Bilancio. Nella stessa giornata, l’assessore Raffaele Paci ha dovuto impegnarsi su due fronti. In Consiglio, all’interno della legge contenitore, ha sbloccato 16 milioni , frutto di rimborsi dallo Stato e altre entrate, che finiranno in una sorta di salvadanaio da cui attingere per le spese obbligatorie, poi, in Giunta, ha proposto e ottenuto un altro ripulisti del bilancio fra spese da cancellare, sono i residui passivi, che non gravano più sulla Regione perché è venuto meno «l’obbligo di giuridico» di pagarle e crediti ancora da incassare. È la seconda parte di quell’operazione che, a suo tempo, ha permesso alla Regione di chiudere in attivo la contabilità dell’anno scorso, l’ultima legata l Patto di stabilità, perché ora il regime è quello del pareggio di bilancio; tanto incassi, tanto potrà spendere.
Cooperative. È di 45 mila il nuovo tetto, proposto dall’assessore al Lavoro Virginia Mura, per finanziare i progetti di sviluppo delle cooperative senza necessità di certificazioni. Sempre lo stesso assessorato ha ottenuto il via libera alla riduzione da sei a tre mesi dei tirocini per il reinserimento di finora era coperto dall’assegno previsto dagli ammortizzatori sociali.
Scuola. È di 4 milioni e 781mila euro il finanziamento deciso dalla Giunta a favore degli alunni disabili per il prossimo anno scolastico. Sarà destinato ai Comuni, che hanno già avuto sullo stesso capitolo un finanziamento dall’assessorato agli Enti locali.
Nomina. È il sassarese Paolo Porcu, finora era il manager dell’azienda Medea che distribuisce il gas a Sassari, il primo direttore del nuovo Ente di governo delle acque che ha sostituto l’Autorità d’ambito. (ua)
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 4
La testa del Gigante è danneggiata
La soprintendenza minimizza, ma mostra il reperto scheggiato dalla mini ruspa. Minoja: dialogo aperto con l’università
di Claudio Zoccheddu
 
CABRAS «È il segno di un passaggio che non può essere leggero come l’aria». Marco Minoja, soprintendente per i beni archeologici, e Alessandro Usai, direttore e responsabile dello scavo di Mont’e Prama, hanno usato queste parole per descrivere il segno lasciato della benna di una pala meccanica sulla testa di uno dei giganti di pietra. Prime dichiarazioni. «Ovviamente si è trattato di un contatto minimo e del tutto accidentale», ha aggiunto Minoja, «quasi un obbligo quando si ha che fare con materiali di questo tipo: l’arenaria si sgretola anche solo toccandola». Le diverse valutazioni. Lo sfregio, o la carezza come preferirebbero chiamarla i due archeologi, dunque c’è stato. Il reperto, però, era già danneggiato e il contatto con la benna del miniescavatore sarebbe «del tutto marginale». Viene così descritto come un segno di diversi centimetri destinato a perdersi nella geografia delle tante scalfitture lasciate nei decenni dagli aratri e da chi a suo tempo aveva deciso di abbattere le statue. Dopo la segnalazione. Se poi si tratti effettivamente di uno sfregio o di una carezza lo stabiliranno i carabinieri del nucleo che tutela il patrimonio culturale, intervenuti dopo l’esposto presentato nei giorni scorsi alla procura della Repubblica dal deputato Mauro Pili (Unidos-Misto). La pala meccanica. Dal giorno in cui è diventata la star dello scavo non è più stata usata. Il miniescavatore Kubota U35 è rimasto parcheggiato ai margini del cantiere, come se fosse in castigo. La punizione, però, sarebbe la semplice conseguenza di un guasto tecnico occorso a un mezzo complementare: «Si è rotto il carrellino che trasporta la terra», ha precisato Alessandro Usai. Marco Minoja ne ha invece anticipato il ritorno in azione: «Verrà utilizzata molto presto, come capita in tutti gli scavi quando si affronta il terreno superficiale. Sarebbe impensabile fare tutto il lavoro a mano». I reperti. La testa scalfita è in realtà una sorta di sezione longitudinale, spaccata lungo la linea del naso. I segni della ruspa sono all’interno ma spiccano perché più chiari rispetto al resto del reperto. Nelle 22 cassette riempite da giugno e accatastate nei sotterranei del museo di Cabras c’è anche altro: «Una torretta laterale di un modellino di nuraghe quadrilobato, il gomito destro e il pugno di un pugilatore, porzioni di braccia e gambe ma anche un bellissimo frammento di scudo», ha elencato Usai. Mancano i busti e quindi è probabile che si tratti di parti di sculture già ritrovate e magari già esposte. Nessun nuovo “gigante” all’orizzonte, dunque, anche se le certezze arriveranno dopo che i reperti saranno analizzati nel dettaglio. Lo scavo. A Mont’e Prama i lavori andranno avanti sino alla fine del 2016: «Per il momento abbiamo utilizzato un quinto delle risorse disponibili, arriveremo così a tutto il prossimo anno. Abbiamo speso 85mila euro da un totale di 400mila», ha confermato Usai. Anche la porta per una nuova collaborazione con le università sembra pronta a essere riaperta: «Non abbiamo nessun problema con le università. Anzi, siamo in buoni rapporti. Ho saputo che hanno ricevuto un nuovo finanziamento dal Banco di Sardegna, mi fa piacere e noi siamo pronti a valutare eventuali progetti da realizzare insieme», ha commentato in conclusione Marco Minoja.

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie