Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
24 July 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA 
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 32 - Edizione CA)
Università
Commissario, centrosinistra contro Soddu e Pigliaru
 
Non si placano le polemiche dopo la nomina di Fabrizio Mureddu a commissario del consorzio universitario. Durissimi i gruppi consiliari di centrosinistra (Pd, Centro democratico e Nuoro che vogliamo), ora all’opposizione: «Al sindaco è bastato un mese per rimangiarsi i bei proclami elettorali». E poi: «Si tratta di capire oltre la becera nomina clientelare e la correlata prebenda di sussistenza quale è stato il ruolo del commissario della Provincia che calpesta un deliberato del consiglio provinciale, quale il ruolo del presidente della Regione, lui sempre attento a curricula e requisiti e nella continua omissione sul riconoscimento della personalità giuridica della Fondazione, atto legittimato da un notaio». Il senatore del Pd, Giuseppe Luigi Cucca, parla di scelte deludenti, di delibere consiliare mortificate, pone il dubbio sulla legittimità della nomina e aggiunge: «È altrettanto stupefacente l’atteggiamento assunto dal presidente della Regione».
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 5 - Edizione CA)
La residenza per pazienti psichici
Inaugurata a Capoterra. Arru: «Sardegna all’avanguardia»
 
È stata inaugurata ieri a Capoterra la Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza (Rems). La struttura sanitaria nasce per accogliere i pazienti affetti da patologie psichiche e autori di reati, per i quali la magistratura abbia disposto una misura di sicurezza di tipo detentivo, e porta al definitivo superamento degli Ospedali psichiatrici giudiziari (Opg). La Rems nasce come luogo di cura aperto a sperimentazioni terapeutiche. Il personale è composto da uno psichiatra a tempo pieno e tre psichiatri che divideranno il loro servizio tra la Rems e il Dipartimento di Salute mentale della Asl 6. Ancora, uno psicologo, un tecnico della riabilitazione, dieci infermieri, cinque operatori sociosanitari, un amministrativo e un assistente sociale.
È prevista la partecipazione di personale esterno per musicoterapia, calcio a cinque, arte-terapia, laboratorio multimediale, giardinaggio e altre attività pratico-manuali. «La Regione Sardegna - ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru - è tra le prime in Italia ad aver attivato la struttura residenziale psichiatrica alternativa all’Opg. Ora i sardi internati nelle strutture della Penisola potranno rientrare in Sardegna». Per il sottosegretario alla Salute Vito De Filippo «il sistema sanitario nazionale, per di più con queste nuove attività, rappresenta un modello di riferimento per gli altri Paesi europei ed extraeuropei».
 

LA NUOVA SARDEGNA
3 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 5
disegno di legge
Semplificazione, on line
la consultazione pubblica
 
CAGLIARI È on line sul sito sardegnapartecipa.it la consultazione pubblica sul disegno di legge per la Semplificazione. Il provvedimento ha un obiettivo preciso: arrivare, con strumenti immediatamente operativi, alla semplificazione normativa e amministrativa. Sono cinque gli ambiti fondamentali sui quali interviene il ddl. I primi tre introducono gli istituti di programmazione delle attività di semplificazione, individuano gli strumenti per migliorare la qualità delle regole e stabiliscono norme innovative sul procedimento amministrativo. Gli altri due ambiti contengono le prime misure di semplificazione dell’ordinamento regionale in alcuni settori speciali. In particolare, istituiscono lo sportello unico per le attività produttive e per l’attività edilizia (Suape), in modo da attribuire a un ufficio unico sia le competenze esercitate dallo Sportello unico per le attività produttive (Suap), sia le competenze relative all’edilizia privata. Inoltre, prevedono misure di semplificazione delle procedure amministrative settoriali più onerose per i cittadini e le imprese.
 
LA NUOVA SARDEGNA
4 – la Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 6
A Capoterra nasce l’alternativa all’Opg
Inaugurata dal sottosegretario alla Salute la residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza
di Stefano Ambu
 
CAPOTERRA L’asticella degli ospedali psichiatrici giudiziari è superata: il balzo che consente di andare oltre è una struttura come quella inaugurata ieri a Capoterra. Si chiama Rems, Residenza per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza: una “casa” per accogliere i pazienti affetti da patologie psichiche e autori di reati, per i quali la magistratura abbia disposto una misura di sicurezza di tipo detentivo. «La Regione Sardegna – ha detto l’assessore della Sanità Luigi Arru- è tra le prime in Italia ad aver attivato la struttura residenziale psichiatrica alternativa all’Opg. Grazie a questo provvedimento i sardi internati nelle strutture della Penisola potranno rientrare in Sardegna». C’è anche la benedizione del Sottosegretario alla Salute del Governo Renzi, Vito De Filippo: «Sono convinto - ha detto - che il nostro sistema sanitario nazionale, per di più con queste nuove attività, rappresenti oggi un modello di riferimento per gli altri paesi europei ed extraeuropei». All’interno della Rems sarà assicurata agli ospiti protezione e sicurezza. «Uno degli obiettivi principali - ha proseguito Arru - è migliorare la qualità della vita, ridurre i tratti patologici della personalità e portare queste persone a sviluppare capacità individuali e personalità autonoma». Il personale è composto da uno psichiatra a tempo pieno e tre psichiatri che divideranno il loro servizio tra la Rems e il Dipartimento di Salute Mentale della Asl 6. Ancora, uno psicologo, un tecnico della riabilitazione, dieci infermieri, 5 OSS, un amministrativo e un assistente sociale. È inoltre prevista la partecipazione di personale esterno dedicato a particolari progetti riabilitativi: musicoterapia, calcio a cinque, arte-terapia, laboratorio multimediale, giardinaggio e altre attività pratico-manuali.
 
LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Cagliari24Ore – pagina 7
progetto bicimipiaci
Trasporti urbani, l’indagine
 
Progetto Bicimipiaci, Università di Cagliari e Regione assieme per un’indagine sugli spostamenti urbani. Gli specialisti del Crimm hanno redatto un questionario per capire quali sono le scelte e le abitudini dei cittadini in tema di trasporti. Cliccando sul link https://metrostyles.wufoo.com/forms/bicimipiaci-unica/ si accede al questionario. La compilazione è abbinata all’estrazione di biciclette, pettorine, bretelle e gadget.
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Economia – pagina 15
I cibi dei centenari all’Expo
Qualità della vita, oggi in mostra i prodotti dop e igp
 
MILANO Oggi la Regione si presenta a Expo 2015, nel padiglione CibuséItalia, con il primo di tre eventi dedicati alla qualità dei prodotti agroalimentari. Il secondo appuntamento si svolgerà il 13 settembre, nella settimana dedicata all’isola, e il terzo l’11 ottobre. Due obiettivi, diversificare l’offerta turistica in Sardegna e favorire il rilancio delle zone a trazione rurale, per un imperativo comune: la valorizzazione delle vocazioni proprie di ciascun territorio. È la missione con cui l’amministrazione regionale rilancia “Sardegna, isola della qualità della vita – prodotti per la salute dalla terra dei centenari”. Tutto in linea con le scelte portate avanti sin qui dagli assessori del Turismo, Francesco Morandi, e dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi. La prima serata milanese punterà i riflettori sulle produzioni sarde a marchio dop e igp, così da rimarcare le capacità salutistiche dei prodotti tipici e di quelli con un forte legame identitario con il territorio. Al di là degli aspetti promozionali, sono sempre più solide le conferme scientifiche sull’importanza a livello nutrizionale del legame tra cibo e territorio. L’appuntamento di oggi è organizzato da Laore, l’agenzia regionale di sviluppo in agricoltura, e dall’assessorato regionale dell’Agricoltura. La serata si dividerà in due momenti. Il primo, un vero talk show, sarà moderato da Eleonora Cozzella, giornalista dell’Espresso, e avrà come testimonial d’eccezione Mariette Gerber, specialista in nutrizione. Al dibattito parteciperanno l’assessore regionale dell’Agricoltura, Elisabetta Falchi, l’etno-antropologa Alessandra Guigoni e gli esperti in nutrizione Costantino Palmas dell’università di Cagliari e Gianni Pes dell’ateneo di Sassari. Interverranno Giulio Scatolini, che parlerà delle proprietà dell’olio d’oliva Sardegna dop, e il tecnologo alimentare Efisio Scano, che racconterà le innovazioni introdotte nella filiera del carciofo spinoso dop. Il cooking show è curato dallo Chef Roberto Serra, che preparerà pietanze basate sull’utilizzo di prodotti a denominazione di origine particolarmente raffinati e attesi dai visitatori della rassegna milanese.
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Nuoro – pagina 29
Il sindaco Soddu: «La Fondazione? Un ente senza poteri»
La giunta chiede alla Regione di bloccarne il riconoscimento
«La competenza sui servizi dell’ateneo resta al Consorzio»
di Paolo Merlini
 
NUORO Una sola università e due enti per guidarla. È la classica poltrona per due quella che si sta prospettando per il futuro dell’ateneo nuorese: da una parte il commissario del consorzio universitario appena nominato dalla giunta Soddu e dal commissario della Provincia Sabina Bullitta, il ricercatore universitario Fabrizio Mureddu; dall’altra l’ex sindaco Mario Zidda, presidente della fondazione per gli studi universitari designato dalle precedenti amministrazioni guidate dall’ex sindaco Sandro Bianchi e dall’ex presidente della Provincia Costantino Tidu . È il primo atto della rivoluzione annunciata in campagna elettorale da Andrea Soddu, in carica da poco più di un mese.
Due enti per una sola università. Quale dei due è quello buono, sindaco?
«Non abbiamo due enti, ma un ente che si chiama Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale, formato da Comune e Provincia, che sostanzialmente si cura di erogare i servizi a supporto dell’offerta universitaria in città. Le precedenti amministrazioni hanno disegnato un’altra forma di governance che si chiama Fondazione per la promozione degli studi universitari e della ricerca scientifica nella Sardegna centrale, con soci fondatori il Comune e la Provincia, e per fare questo naturalmente sono andati da un notaio, previa deliberazione dei rispettivi consigli. Il notaio ha redatto un atto che di per se stesso non fornisce alla fondazione personalità giuridica, che viene riconosciuta dalla Regione che qui agisce su delega dalla Prefettura».
Regione che è anche il maggior finanziatore dell’università nuorese, con circa due milioni l’anno.
«Sì, ma a prescindere da questo la fondazione non esiste ancora come soggetto pubblico in grado di svolgere alcuna funzione. Per cui in questo momento c’è solo il consorzio, la fondazione potrebbe aver ragion d’essere qualora la Regione, con un procedimento amministrativo vincolato a determinati presupposti, la riconoscesse. Sino a oggi questo non è accaduto».
Uno dei primi atti della sua giunta è stato chiedere che la fondazione venisse azzerata. Con quale motivazione?
«Appena mi sono insediato ho disposto una ricognizione degli enti partecipati dal Comune per sapere se debbano ancora sussistere in base all’ultima legge finanziaria nazionale che impone ai comuni di eliminare gli enti che hanno più consiglieri che dipendenti. Gli uffici competenti mi segnalano che uno di questi enti è la fondazione, che ha 11 membri (un comitato d’indirizzo composto da 8 consiglieri già nominati e un cda con un presidente e altri due membri ancora da indicare, ndr) e neppure un dipendente. Lo stesso consorzio universitario del resto ha un solo dipendente. Perciò ho inviato una comunicazione all’ufficio regionale che si occupa del riconoscimento con cui ho chiesto di sospendere il provvedimento perché dobbiamo accertare se dal punto di vista giuridico questo ente ha ragione d’essere».
Allora la regola del rapporto tra consiglieri e dipendenti vale anche per il consorzio.
«Che infatti è commissariato. Ma al di là di questi aspetti tecnico-giuridici c’è un discorso più ampio di natura politica. Per Nuoro l’università è un discorso strategico, lo ritengo al punto che ho tenuto per me la delega a questo settore. Per quanto mi riguarda ritengo che un consorzio sia la forma di governance più adatta e trasparente, non credo che una fondazione assicuri lo stesso risultato».
Vuol dire che è stato creato un cosiddetto postificio?
«Potrebbe diventarlo. Anche perché potrebbe bastare un assessorato all’università per gestire tutto e non un ente con un numero sterminato di seggiole e poltrone. Io comunque sono per un consorzio tra enti locali, aperto ad altri comuni del territorio. Nello statuto della fondazione i soci fondatori la fanno da padrone. I comuni del territorio o altri enti non vorranno mai entrare a farne parte sinché non avranno pari dignità».
È evidente che contestate anche il fatto che le nomine siano state uno degli ultimi atti varati in tutta fretta dalla maggioranza Bianchi.
«È stato come minimo un atto scorretto, ricordo che le critiche più dure sono arrivate dalla stessa parte politica dell’ex sindaco, il Pd. Ma il problema non è questo. Noi ci siamo candidati con un programma nel quale l’università a Nuoro è un settore strategico che dobbiamo alimentare per cercare di risalire la china. È quello che abbiamo detto al presidente della Regione Pigliaru in un incontro».
E lui?
«Pigliaru ha capito che qui c’è un’amministrazione comunale eletta con il 70 per cento dei voti che ha fatto dell’università il cavallo di battaglia della campagna elettorale. Nuoro ha fortissimo abbandono scolastico e una percentuale di laureati fra le più basse in Europa. Al presidente abbiamo presentato un progetto che prevede anche determinate scelte di tipo urbanistico».
Per esempio?
«Abbandonare definitivamente l’idea di trasformare l’ex Artiglieria in un campus universitario, ma farne un parco aperto alla città con impianti sportivi leggeri e spazi da dedicare alle arti. Non serve un grande investimento, è già pronto. E spostare l’università nel centro storico, all’ex Mulino Gallisay».
Ma l’ex mulino Gallisay è destinato a diventare il Museo delle Identità e gode di fondi europei vincolati. Pigliaru cosa vi ha risposto?
«Da docente universitario di grande esperienza qual è ha condiviso il nostro ragionamento, e cioè che la risorsa è costruire una comunità di studenti che, come accade nelle piccole città universitarie, vivono e studiano nel centro storico».
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Nuoro – pagina 29
le reazioni
Il Pd e gli alleati
«Illegittima la nomina di Mureddu»
 
NUORO La nomina di Fabrizio Mureddu quale commissario del consorzio universitario e la richiesta di azzeramento della fondazione guidata da Mario Zidda da parte della giunta Soddu hanno provocato polemiche reazioni nel centrosinistra, cioè nella maggioranza che sino a pochi mesi fa governava Comune e Provincia di Nuoro. «La montagna ha partorito il topolino – scrivono i gruppi consiliari di Pd, Centro Democratico e Nuoro che vogliamo –. Al sindaco è bastato un mese per rimangiarsi tutti i bei proclami elettorali, non un mese di studio e abnegazione sui tanti problemi della città, sul bilancio asfittico, sull’ennesima sentenza e l’ennesimo debito da pagare, che il consiglio attende di esaminare, sull’incuria del verde, ma piuttosto per occupare il palazzo». Il centrosinistra parla di «becera nomina clientelare» (Mureddu avrebbe fatto parte dello staff elettorale del sindaco): «ci batteremo per difendere il modello giuridico della Fondazione di partecipazione che ha impegnato a lungo il dibattito politico e istituzionale di questo territorio e ha visto il voto delle due assemblee elettive coinvolte». Da segnalare una nota congiunta dei consiglieri regionali Daniela Forma (Pd) e Emilio Usula (Rossomori): «Il sindaco che a parole sbandiera la volontà di cambiare passo rispetto ai modi di fare della vecchia politica mantiene riservata la notizia che sono state accolte le dimissioni del precedente Commissario e con la più sfrontata determinazione porta sul tavolo dell’Assemblea del Consorzio un solo nominativo, a lui gradito e dal sapore più clientelare che di indiscusso spessore e autorevolezza. Naturalmente il neo sindaco non contempla nel suo moderno, meritocratico e inclusivo ragionamento politico la necessità di allargare il confronto politico ed istituzionale essendo il Consorzio Universitario al centro delle aspettative di sviluppo culturali ed economiche della Sardegna Centrale ma tira dritto come se si trattasse di questioni di casa sua o meglio di cosa sua». Di clientelismo parla anche il senatore Luigi Cucca (Pd) che cita il famoso detto del “Gattopardo” di Tomasi di Lampedusa e accusa: «le scelte operate sull’Università Nuorese sono deludenti e non fanno presagire nulla di buono per il futuro della città». «Resta il dubbio – continua – sulla legittimità di una simile operazione posto che, di fatto, il rivitalizzato Commissario si trova ad operare in parallelo con il Presidente della Fondazione il quale, pur in attesa del riconoscimento della personalità giuridica da parte della Regione Sardegna, è il rappresentante dell’Università stessa».

Questionnaire and social

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