Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
27 July 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


 
L’UNIONE SARDA
 
1 - L’UNIONE SARDA di lunedì 27 luglio 2015 / Agenda Cagliari (Pagina 12 - Edizione CA)
RETTORATO
Oggi alle 16 in rettorato, a cinque anni dal primo incontro con i rappresentanti dell'Università di Cagliari, il rettore di Myiazaki (Giappone), Tatsuo Suganuma, torna in città, accompagnato da una delegazione, per rinnovare l'accordo siglato nel 2010 grazie alla collaborazione di Alessandro Riva, oggi professore emerito dell'Università di Cagliari. Oltre al professor Riva, all'incontro è previsto l'intervento di alcuni docenti e ricercatori dell'Ateneo.
 
 
L’UNIONE SARDA
 
2 - L’UNIONE SARDA di lunedì 27 luglio 2015 / Provincia di Nuoro (Pagina 20 - Edizione CA)
NUORO. Lai (5 Stelle) chiede un dibattito su Consorzio e Fondazione
«Università? Soddu ignora il Consiglio»
Fa molto discutere a Nuoro la nomina del nuovo commissario del consorzio universitario, Fabrizio Mureddu, già contestata dai gruppi consiliari del centrosinistra in Comune e da big del Pd, come il senatore Giuseppe Luigi Cucca e il consigliere regionale Daniela Forma. «Le dichiarazioni del Pd finiscono per diventare cosa poco attendibile: ciò che dichiara uno la mattina viene smentito la sera», dice Tore Lai, consigliere comunale di 5 Stelle ricordando che se una parte del Pd parla di «una becera nomina clientelare», l'ex segretario provinciale Antonio Arghittu riconosce al sindaco Andrea Soddu la legittimità dell'atto. Lai bacchetta tutti: «La voglia di protagonismo pare prendere anche il sindaco che ripetutamente interviene sull'università nuorese dimenticando le prerogative del Consiglio comunale. Riteniamo giusto l'iniziativa in Regione per bloccare il riconoscimento della Fondazione, ma le valutazioni non devono essere solo di un uomo o di una maggioranza». Lai fa memoria del testo unico degli enti locali e dello statuto del Comune sulle competenze in materia di nomine in enti e aziende. «Non vorremo - aggiunge - che il sindaco si faccia prendere da una forma di protagonismo tipica di chi lo ha preceduto, la nuova politica passa da una relazione differente con le opposizioni, non è certo solo lui custode del destino dell'università uuorese. Bene farebbe a spiegare i criteri di scelta del commissario e poi si discuta quale scelta si vuole fare per l'università: se Consorzio, Fondazione o altro deve essere sviluppata in un dibattito aperto e trasparente prima in Commissione e poi in Consiglio».
 
 
 

LA NUOVA SARDEGNA 
 
3 – LA NUOVA SARDEGNA di lunedì 27 luglio 2015 / Sardegna Pagina 7
Il progetto è dell’Istituto nazionale di fisica, della Regione, dell’università di Princeton e di Carbosulcis
SERUCI, LA GALLERIA DELLA MATERIA OSCURA
di Tamara Peddis
CARBONIA Dai pozzi della miniera di Seruci parte la sperimentazione per studiare l'universo e progredire nella ricerca medica sui tumori. L'università americana di Princeton e l'Istituto nazionale di fisica nucleare cercavano un luogo ideale per proseguire nei loro progetti di ricerca attraverso l'utilizzo di argon, un gas naturale e inerte che si trova nell'atmosfera, ma è presente allo stato puro solo nelle viscere della terra ed è utile per studiare la materia oscura dell'universo. La miniera di Seruci della Carbosulcis, non più funzionante, si è rivelata interessante per realizzare il progetto chiamato non a caso Aria, che ha già visto la sottoscrizione di un protocollo d' intesa tra le Regione e l'Istituto Nazionale di Fisica. La miniera anche se non più attiva ha tutte le infrastrutture necessarie per realizzare, in uno dei suoi, un impianto di 400 metri che “fraziona” l'aria per ottenere argon puro e altre componenti, come ossigeno 18, azoto 15, carbone 13. «È una struttura unica al mondo per le dimensioni e la valenza scientifica – ha detto Cristian Galbiati, della Infn di Milano e professore all'università di Princeton – perché secondo il progetto avrà la capacità di estrarre tra le 20 – 30 tonnellate di argon, quantità che fino ad oggi l'Istituto di fisica non ha potuto ottenere neanche dagli impianti presenti nei pozzi del Colorado». Attraverso un progetto criogenico, l’impianto di Seruci permetterà di “frazionare” l'aria in diverse componenti, oltre all'argon, si potranno ottenere anche ossigeno 18 e azoto 15 per la diagnostica medica e di significativo interesse industriale e commerciale. «Un litro di acqua ottenuta con ossigeno 18 – ha detto Fernando Ferroni presidente dell'Infn - costa 50mila euro ed è prezioso perché se trasformato in fluoro 18 e insieme ad altre molecole, è iniettato nel paziente per la diagnosi medica dei tumori. Potrebbe essere acquistato da ospedali e ditte farmaceutiche». È questo quello che potrebbe produrre questo progetto in un secondo momento, dopo la sperimentazione. In campo c'è un investimento di 10 milioni di euro. Sono fondi dell'Istituto nazionale di fisica, dell'Università americana, della Regione e della Carbosulcis, che metterà a disposizione anche quindici esperti della miniera, ma che nello stesso tempo saranno coinvolti nella formazione altamente tecnologica del progetto Aria, che dovrebbe prendere avvio alla fine del 2016. Alla sperimentazione collabora da gennaio anche un gruppo di lavoro del dipartimento di fisica e ingegneria meccanica e dei materiali dell'università di Cagliari. «Ora – ha sottolineato – l'amministratore della Carbosulcis, Antonio Martini, deve essere avviato il processo delle autorizzazioni dopo che sono state effettuate le analisi di rischio e i controlli sul sistema di sicurezza». Il progetto Aria è stato presentato venerdì a Carbonia nella miniera di Serbariu in un incontro organizzato dai due parlamentari del Partito Democratico Francesco Sanna ed Emanuele Cani. «L'Istituto nazionale di fisica è conosciuto in tutto il mondo – ha detto il presidente della Regione Francesco Pigliaru – e mi sono accorto di avere di fronte a me delle persone serie e un progetto internazionale, e offrirà opportunità importanti per o giovani della Carbosulcis».
 
  

QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie