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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 July 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di martedì 28 luglio 2015 / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
A SUPERQUARK
Gli Eroi su Raiuno
Gli Eroi di pietra trovati a Mont'e Prama protagonisti anche in Tv. “SuperQuark” giovedì 13 agosto manderà in onda, alle 21.15 su Raiuno, l'intervista realizzata con Gaetano Ranieri da Barbara Bernardini. Le ricerche innovative dell'Università di Cagliari nel campo dell'archeologia e, in particolare, l'impiego del georadar nell'area dell'Oristanese, da parte dello staff del professor Ranieri, sono al centro del servizio della popolare trasmissione scientifica ideata da Piero Angela. Le immagini del servizio sono state realizzate a Mont'e Prama di recente, nella sede del Rettorato di Cagliari e nella facoltà di Ingegneria di piazza d'Armi.
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di martedì 28 luglio 2015 / Provincia Gallura (Pagina 35 - Edizione CA)
Studio Crenos, Arzachena prima, Olbia seconda tra le mete sarde preferite
Gallura regina delle vacanze e il turista ora si ferma in città
Non più solo porta della Sardegna, luogo di sbarco, in cui passare al volo e al massimo fermarsi per cappuccino e brioche all'arrivo, panino e birra in partenza. Olbia, anno dopo anno, si conquista un ruolo come destinazione turistica. Secondo lo studio Crenos, presentato venerdì scorso all'Università di Cagliari, e che ha coinvolto un campione di 1.461 persone, la città è seconda tra i comuni più battuti dopo Arzachena, capitale della Costa Smeralda, e prima di Alghero, San Teodoro e Cagliari. La presenza di tre galluresi nei primi cinque conferma il ruolo trainante del territorio: in totale il 43,6 per cento dei turisti preferisce la Gallura.
I DATI La crisi non è finita ma i segnali di ripresa ci sono anche se è presto per i numeri. «L'inversione di tendenza c'è già stata, lo scorso anno abbiamo avuto una crescita del 20 per cento e quest'anno speriamo almeno di confermarla», spiega l'assessore al Turismo Marco Vargiu: «Nel mese di giugno il nostro ufficio ha registrato 12.000 accessi anche se naturalmente non si tratta solo di turisti che alloggiano in città». L'offerta di strutture negli ultimi anni è sicuramente migliorata. «Va molto meglio sia sotto il profilo della quantità che della qualità, - continua Vargiu - oltre agli hotel abbiamo molti b/b e guest house e il livello è alto. Su 52 alberghi nel territorio di Olbia, ben 28 sono quattro stelle. Il rovescio della medaglia è che, malgrado questo e per effetto della crisi generale, le tariffe restano basse e quindi il fatturato del settore non aumenta. Ma ogni persona che soggiorna in città fa crescere il fatturato del sistema economico, quello che potremmo chiamare il Pil olbiese».
 PUNTI DI FORZA L'assessore rende merito ai privati: «Noi cerchiamo di fare il possibile, la città si presenta meglio, ma hanno fatto un grande lavoro la Geasar, l'associazione albergatori e gli altri imprenditori». La promozione, la migliore offerta e una professionalità più alta contano, ma il punto di forza principale della città sta nella sua posizione. «Non mi sorprende che Arzachena sia prima e Olbia seconda», osserva Fabio Fiori, presidente dell'associazione albergatori: «Noi godiamo dell'effetto traino della Costa Smeralda. Da noi possono venire turisti anche con un target meno elevato, hanno la possibilità di alloggiare in buone strutture e poi muoversi ed andare ogni giorno in una località diversa. In Costa Smeralda e a La Maddalena, a sud verso Tavolara o Cala Gonone e anche nell'entroterra. Ormai offriamo pacchetti di ogni genere. A questo aggiungiamo i servizi di una città, l'ampia offerta di ristoranti - aspetto molto richiesto - e l'intrattenimento serale e notturno nella zona».
Caterina De Roberto
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di martedì 28 luglio 2015 / Economia (Pagina 12 - Edizione CA)
AGRICOLTURA. L'assessore Falchi: controlli e massimo livello di allerta con monitoraggio totale
Xylella, minaccia dalla Corsica
Il batterio killer attacca e distrugge gli olivi: danni irreparabili
Potrebbe arrivare dalla Corsica una minaccia letale per gli ulivi sardi. Si tratta del batterio Xylella fastidiosa, capace di uccidere le piante e che, in Puglia, ha messo in ginocchio un'economia.
Il batterio è comparso per la seconda volta in territorio francese, a Propriano, nella Corsica meridionale, dove sono già scattate le procedure di sicurezza. Il fatto che il batterio abbia infettato una pianta di mirto non fa differenza perché l'insetto vettore è lo stesso. La notizia è stata l'emittente locale, Radio France. Se gli ulivi venissero colpiti dalla Xylella sarebbe un colpo mortale per un prodotto scelto come punta di diamante nella produzione agroalimentare sarda. L'assessore regionale dell'Agricoltura, Elisabetta Falchi, parla di «massimo livello di allerta, la Xylella è diventata la priorità assoluta del nostro servizio fitosanitario».
 I CONTROLLI Monitoraggio e controlli nei punti di ingresso dell'Isola. Si snoda in queste due direzioni l'intervento predisposto dall'assessorato per combattere il batterio. «Sono centinaia gli interventi nei porti e aeroporti e nei punti vendita di piante», sottolinea l'assessore Falchi. Inoltre, «abbiamo attivato un monitoraggio a tappeto su tutte le aree olivicole della Sardegna, fatto dai tecnici di Laore». Il fatto di essere un'isola può rappresentare un vantaggio perché è possibile «contenere l'ingresso di materiale infestante», spiega l'assessore. La guardia, però, rimane alta perché la malattia «non colpisce solo gli ulivi ma «anche altre piante come l'oleandro, il mandorlo, la vinca, l'acacia, il caffe, il mirto, che potrebbero costituire il veicolo di introduzione del batterio in Sardegna».
ALLARME ROSSO «Questa è una notizia da allarme rosso». Giuseppe Pulina, professore di zootecnia dell'Università di Sassari, non ha dubbi sulla gravità della situazione e non nasconde una certa ansia.
Il batterio della Xylella si trasmette attraverso un insetto vettore che si nutre della linfa delle piante infette e la trasferisce a quelle sane.
Per quanto riguarda la tutela delle piante «è molto difficile fare prevenzione», spiega Pulina. L'unica soluzione, a questo punto, è il blocco degli ingressi perché se il batterio arrivasse in Sardegna «significherebbe la rovina per le nostre piante», conclude il professore.
 ECONOMIA A RISCHIO Di recente l'olio sardo è stato promosso nella vetrina dell'Expo come uno dei prodotti d'eccellenza. «Se la malattia arrivasse in Sardegna sarebbe un disastro per l'economia», dice il direttore di Coldiretti, Luca Saba. A farne le spese non sarebbe soltanto il patrimonio produttivo ma «anche quello ambientale perché l'olivicoltura ha un valore molto importante per la biodiversità». L'esperienza della Puglia con un mercato in crisi e una situazione da calamità naturale, rappresenta un precedente che fa paura: «È un settore commerciale importante sul quale si sta investendo molto che occupa 30mila ettari di coltivazioni».
IN CORSICA A Propriano la prima pianta infetta è stata scoperta giovedì scorso e subito sono state attivate tutte le procedure di emergenza. È stato dato l'ordine di estirpare la pianta colpita dal batterio e di fare la disinfestazione della zona dagli insetti. Per capire le ragioni della contaminazione è stata predisposta un'indagine epidemiologica.
 Matteo Sau
 



LA NUOVA SARDEGNA 
 
4 – LA NUOVA SARDEGNA di martedì 28 luglio 2015 / Fatto del giorno - Pagina 3
A SuperQuark in prima serata le scoperte fatte con il georadar
CABRAS. lavori di geoarcheologia nel sito di Mont’e Prama curati dal docente dell’università di Cagliari, Gaetano Ranieri saranno fra gli argomenti della puntata di «SuperQuark» che andrà in onda su RaiUno giovedì 13 agosto alle 21.15. Il georadar impiegato, in un’area di sei ettari, nella zona degli scavi dove sono stati scoperti i celebri «Giganti» ha indicato la presenza di circa 66mila «anomalie», indizi di possibili nuove scoperte, fra strade, muri, tombe e forse altre statue. «Mont’e Prama è la più grande scoperta archeologica del Mediterraneo occidentale negli ultimi cinquant’anni», sostiene Ranieri, docente ordinario di geofisica applicata nella facoltà di Ingegneria di Cagliari, che in passatoè stato professore anche al Politecnico di Torino. Secondo la sua équipe, il sito potrebbe contenere anche un santuario nuragico, una necropoli, edifici e centinaia di reperti. «A Mont’e Prama abbiamo eseguito la stessa ricerca che in Marocco ci ha consentito di scoprire l’anfiteatro romano di Volubilis e il tempio di Ercole a Lixius», spiega Ranieri di cui SuperQuark manderà in onda un’intervista realizzata da Barbara Bernardini, con immagini girate nella zona degli scavi a Cabras, in rettorato e nella facoltà di Ingegneria a Cagliari. «Abbiamo analizzato soltanto sei ettari e trovato tanti indizi che ci fanno pensare che esistano strutture di grande interesse archeologico. E non si tratta di conformazioni geologiche. Dai nostri rilievi presumo che ci sarà da scavare per anni. Sarebbe bello che qui venissero a lavorare gli esperti delle più prestigiose università internazionali».
 
 

5 – LA NUOVA SARDEGNA di martedì 28 luglio 2015 / Fatto del giorno - Pagina 3
ALESSANDRO USAI
«Andare oltre i piani delle due università»
CABRAS. «Serve un salto in avanti». Così Alessandro Usai ha commentato il progetto – già finanziato con 500mila euro – delle università di Sassari e Cagliari. Nonostante l’apertura dei vertici regionali della Soprintendenza su un possibile riavvicinamento nei confronti degli atenei sardi, attraverso le parole del suo più alto responsabile (vedere a sinistra le dichiarazioni di Marco Minoja), il direttore degli scavi in corso a Mont’e Prama ha individuato il punto debole, a suo modo di vedere, del progetto sponsorizzato in questi ultimi anni dai dirirenti degli atenei di Sassari e Cagliari: «Propongono più o meno quello che è già stato fatto» , ha detto riferendosi alla necessità di ampliare i confini dello scavo, magari insieme ai professionisti universitari. Mont’e Prama, infatti, potrebbe avere limiti che vanno molto oltre quello che si vede nello scavo gestito dalla Soprintendenza. (c.z.)
 


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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