Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
26 June 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


 

L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di venerdì 26 giugno 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
Università
LA PROTESTA DEI DOCENTI IN RETTORATO
Da cinque anni gli scatti sugli stipendi sono bloccati e anche in città, come negli altri atenei italiani, ieri mattina professori e ricercatori hanno protestato, ipotizzando per ritorsione le dimissioni in massa dei rettori. A mezzogiorno una delegazione di circa quaranta docenti ha consegnato al prorettore vicario Francesco Mola (assente il rettore Maria Del Zompo per altri impegni) una lettera con la liste delle rivendicazioni. «Non chiediamo - si legge nella comunicazione letta nella sede del Rettorato - nessuna restituzione per il quadriennio. Con questo ennesimo blocco la docenza universitaria viene demotivata e mortificata». L’invito rivolto a Mola è di farsi portavoce dell’istanza dei docenti. Anche davanti al Governo «fino ad arrivare a prospettare al ministro le dimissioni in massa di tutti i rettori appartenenti alla Conferenza rettori». Protesta accorata. «Una classe docente mortificata - è scritto nella lettera - non è utile per il progresso dell’Università. A fronte anche della burocratizzazione di ogni attività e dell’azzeramento dei fondi della ricerca occorre infondere fiducia e speranza».
 
 
 

2 - L’UNIONE SARDA di venerdì 26 giugno 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
La docente universitaria Paola Piras, ex vicesindaco, inizierà lunedì
CAMERA DI COMMERCIO, NOMINATA UNA COMMISSARIA 
Nel romanzo camerale adesso ha un nome anche il commissario. Paola Piras è la donna scelta da Francesco Pigliaru per mettere ordine alla Camera di commercio. Finisce così, o dovrebbe finire, l’era di dominio del presidente Giancarlo Deidda. Quasi incontrastato nei suoi primi otto anni di mandato, travolto da tensioni, inchieste giudiziarie e veleni negli ultimi dodici mesi.
DOCENTE Piras, spiega una nota della Regione, «è professore ordinario di Diritto amministrativo all’Università di Cagliari, con esperienza amministrativa nei settori pubblico e privato. Guiderà la Camera fino all’insediamento dei nuovi organi di legge, per la nomina dei quali avvierà entro 120 giorni le procedure di rinnovo». La docente non è nuova a esperienze di governo: è stata vicesindaco di Massimo Zedda e assessore comunale agli Affari generali fino al dicembre del 2013. All’Università è stata preside della facoltà di Scienze politiche e ha provato a candidarsi anche per la poltrona di rettore, lasciando dopo il primo turno di voto, quando la collega Maria Del Zompo ha fatto incetta di preferenze.
L’INCARICO Ora il nuovo incarico, non semplice. La telefonata con la proposta le è arrivata mercoledì notte. «Inaspettata. Dopo una breve riflessione ho accettato per spirito di servizio», spiega la docente universitaria. «È una situazione molto delicata, me ne rendo conto. La scelta del presidente sul commissariamento è stata istituzionale». Arrivata alla fine di un lungo percorso amministrativo: il direttore generale di viale Trento, Alessandro de Martini, sulla base anche delle relazioni dei revisori dei conti della Camera, è arrivato alla conclusione che l’ente era paralizzato da guerre interne, nulla funzionava come avrebbe dovuto. E dopo un ultimatum trascorso invano, ha scritto la relazione finale a Pigliaru, che ha nominato Piras: sarà al lavoro da lunedì.
DEIDDA Chi è convinto che non esistano i presupposti per il commissariamento è Deidda. Ha già annunciato che considera illegittime le decisioni della Regione. Un ricorso al Tar contro la sua destituzione sembra inevitabile. Al Tribunale amministrativo, che dovrebbe esprimersi a giorni, sono arrivate anche le lamentele della maggioranza dei componenti della giunta camerale, avversari del presidente, che avevano chiesto il riconoscimento di Vito Tizzano al vertice della Camera. Con il commissariamento la loro azione rischia di essere vanificata: «Confidiamo nell’imparzialità del commissario», dice adesso Tizzano.
Enrico Fresu
 
 
 

3 - L’UNIONE SARDA di venerdì 26 giugno 2015 / Speciale (Pagina 41 - Edizione CA)
Domani mattina al Brotzu di Cagliari
NEUROCHIRURGIA A Congresso gli esperti sardi
I neurochirurghi sardi si sono dati appuntamento per il loro congresso regionale. Quest’anno la sede dell’incontro sarà la sala congressi dell’ospedale Brotzu di Cagliari. I lavori prenderanno il via domani alle 9 con il saluto delle autorità e la presentazione dei contenuti che saranno oggetto di relazioni e confronti tra gli specialisti previste per tutto l’arco della giornata. L’occasione sarà utile per fare il punto sulle ultime novità in campo terapeutico e diagnostico. La maggior parte degli interventi ruoteranno intorno alla traumatologia cranica e spinale, argomenti che saranno oggetto di un serio ed accurato approfondimento. Si spazierà dalla diagnostica per immagini, alla fisiopatologia del trauma passando per le lesioni in pazienti in età pediatrica e i danni spinali.
L’assise cagliaritana sarà inoltre utile per rinsaldare un solido rapporto di collaborazione tra la neurochirurgia sarda e l’ospedale Mount Sinai di New York, uno dei centri di eccellenza a livello planetario per gli interventi sul sistema nervoso. Francesco Floris, co-presidente del congresso e medico in servizio nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale Brotzu, spiega il perché dell’alleanza con la struttura newyorchese: «Da anni portiamo avanti un proficuo rapporto di collaborazione e confronto con un ospedale all’avanguardia. Anche durante questo congresso il responsabile del reparto neurochirurgico, Joshua Bederson, potrà illustrare quelle che sono le ultime novità nel nostro settore. Stiamo parlando di un team di professionisti capace di indicare linee guida e buone pratiche per il trattamento dei traumi più comuni e delle malattie più rare». Molti camici bianchi - specie i più giovani - avranno l’occasione di incontrare una figura importante nel proprio percorso formativo. Floris spiega come la collaborazione con i colleghi americani sia ormai strutturata anche negli studi post lauream: "I medici sardi specializzandi vengono spesso coinvolti in periodi di studio e attività presso il reparto di New York. Un’opportunità fondamentale. I colleghi possono infatti interfacciarsi con una casistica molto più ampia rispetto alla realtà dei reparti dei quattro centri presenti in Sardegna».
Emiliano Tatti, neurochirurgo in forze al Brotzu e responsabile scientifico del meeting, sottolinea anche la partnership con l’ospedale pediatrico Bambin Gesù di Roma e l’aspetto fortemente didattico dell’appuntamento e la sua apertura a tutti i colleghi. Il medico rimarca la vicinanza alle esigenze degli studenti, dei colleghi appena laureati e di quelli che magari stanno frequentando le scuole di specializzazione: «Sarà un’importante opportunità formativa per tutti. Nel nostro campo si gioca sui minuti ed è quindi fondamentale riconoscere la sintomatologia di traumi cranici in grado di avere conseguenze molto importanti sulla vita del paziente».
Matteo Mascia
 


4 - L’UNIONE SARDA di venerdì 26 giugno 2015 / Economia (Pagina 17 - Edizione CA)
BANKITALIA. Un convegno a Sassari sulle prospettive produttive e occupazionali
Lo stato dell’economia regionale
SASSARI «La riduzione del costo del petrolio, dei tassi di interesse creditizi e il rafforzamento del dollaro, stanno agevolando le nostre esportazioni. Aggiungiamo a questi elementi l’intervento della Bce che sta iniettando liquidità nel sistema e ponendo le premesse per un’inversione di rotta. Siamo vicini alla ripresa». Parole del presidente della Confindustria provinciale di Sassari, Pierluigi Pinna, improntate a un cauto ottimismo sul futuro del sistema economico industriale.
Se ne parlerà al convegno su “L’economia della Sardegna, analisi, confronti e prospettive”, promosso dalla filiale di Sassari di BankItalia, dal Crenos e dall’Associazione degli Industriali del Nord Sardegna” il 30 giugno nell’aula magna dell’Università sassarese. L’iniziativa si propone di stimolare presso gli studiosi, gli ambienti imprenditoriali e gli operatori finanziari del nord Sardegna l’approfondimento e il dibattito sulla situazione e sulle prospettive dell’economia della Regione. Il seminario sarà aperto dai saluti del Rettore Massimo Carpinelli e del presidente di Confindustria, Pierluigi Pinna, e sarà coordinato dal docente di economia Marco Vannini.
Roberto Rassu, responsabile dell’ufficio per la ricerca economica della Banca d’Italia di Cagliari, illustrerà i principali dati contenuti nel rapporto “L’economia della Sardegna nel 2014” mentre il docente di economia dell’Università di Cagliari, Fabio Cerina, presenterà il rapporto sull’economia della Sardegna pubblicato dal Crenos, e Luca Paolazzi, direttore del Centro studi della Confindustria, solleciterà riflessioni sullo stato dell’economia isolana e nazionale. Concluderà i lavori il direttore della sede di Cagliari di Bankitalia, Luigi Bettoni.
Gibi Puggioni




5 - L’UNIONE SARDA di venerdì 26 giugno 2015 / Primo Piano (Pagina 5 - Edizione CA)
Studiosi da tutto il mondo ad Alghero sul tema della cittadinanza attiva
I SARDI CHE DIFENDONO LA TERRA
Ad Arborea si dice Podemos
Piera Serusi INVIATO
ALGHERO Nell’Isola dove fino a vent’anni fa scendevano in piazza (studenti a parte) solo gli operai e i pastori, gli uni per il lavoro in bilico gli altri per il prezzo del latte, è l’ambiente il tema che più appassiona e indigna i sardi. Insomma, quando l’integrità del territorio è a rischio, quando gli attacchi più o meno velati al paesaggio mettono a repentaglio il futuro di un paese - allora sì, accade che la gente s’arrabbi davvero. E magari, impacchettato il disincanto che più dell’individualismo ha fatto danni, decida di scendere in piazza e far tremare le poltrone del Palazzo. Dai movimenti anti-inceneritori (ricordate quando a Ottana la sollevazione popolare convinse il governatore Soru a mettere da parte il progetto di un forno per i rifiuti in quella piana? Ora è a Macomer che si battaglia) a quelli contro i poligoni militari, dai comitati che lanciano l’altolà al deposito delle scorie nucleari a quelli contro le trivelle.
Un’onda di protesta diventata pure materia di indagine scientifica per il Dipartimento di Scienze politiche e Scienze della Comunicazione dell’Università di Sassari (in collaborazione con la City University London) che - nell’ambito di un progetto sul ruolo dell’arte nel coinvolgimento dei cittadini coordinato da Laura Iannelli e finanziato dalla Regione - ha richiamato ad Alghero un centinaio di studiosi da tutto il mondo. Venticinque i Paesi rappresentati per una tre giorni di conferenze e tavole rotonde (l’evento, oggi la chiusura, è patrocinato dal Comune e sostenuto dall’Ambasciata degli Stati Uniti, dalla Fondazione Banco di Sardegna e dalla Fondazione Meta) sul tema della partecipazione dei cittadini alla vita pubblica e politica. Sono state raccontate le esperienze di Podemos in Spagna (proposta politica nata dalla protesta degli Indignados, ricordate?), dei No-Expo in Italia (e non solo), dei movimenti in Russia e Iran, delle primavere arabe (successi e fallimenti), delle manifestazioni anti austerità in tutta Europa. E, appunto, della protesta in Sardegna.
Qui i movimenti ruotano giusto attorno a due temi caldi, avvisa Antonietta Mazzette, professore ordinario di Sociologia urbana dell’Università di Sassari. «Il posto di lavoro e il cattivo uso del territorio. Gli altri sono temi passeggeri. Anche l’indipendentismo - avvisa la studiosa - è una sovrastruttura: alla fin fine il dibattito langue sull’autonomia». E mentre dell’Isola ad Alghero viene raccontato l’impegno degli artisti che riescono a coinvolgere i cittadini (gli esempi di Sassari con il Theatre en Vol e il collettivo Alimenteazione richiamati da Laura Iannelli, docente di Scienze politiche) - è il modello Arborea, quello del comitato “No al progetto Eleonora”, il caso di studio sui movimenti strutturati e ben organizzati. Non a caso, il gruppo nato nel 2011 per presentare in Regione una montagna di osservazioni contro le trivelle della Saras (la società petrolifera che punta alla ricerca di gas metano nella piana) è cresciuto via via, assemblea dopo assemblea, tanto che alle ultime elezioni comunali ha convinto i cittadini riguardo la bontà di un progetto politico e amministrativo per il paese. Come Podemos in Spagna, che dalla protesta di piazza è arrivato a conquistare Madrid e Barcellona; nella piccola Arborea - alle ultime elezioni - quelli del No al progetto Eleonora hanno piazzato un sindaco. L’indignazione si è trasformata in impegno, in un programma di governo.
Maria Laura Ruiu (Università di Sassari) e Massimo Ragnedda (Northumbria University) sono i ricercatori che hanno indagato il caso-Arborea e che ieri ad Alghero hanno presentato ai colleghi i risultati dello studio. «È un movimento interessante perché i fondatori sono riusciti, dimostrando serietà, competenza e impegno, a coinvolgere la comunità in un’azione collettiva». Assemblee e comunicazione sul web. «La comunicazione faccia a faccia e quella, efficace e chiara, veicolata sul blog e sui social network sono andate in parallelo con il risultato di rinforzare la coesione attorno all’obiettivo della battaglia». Che poi è la difesa del territorio e dell’economia del paese fondata sull’agricoltura. E c’è un altro aspetto molto interessante. «Il blog, la comunicazione sul web, ha rinforzato il riconoscimento di questa comunità all’esterno. Il che - spiega Massimo Ragnedda - ha irrobustito ulteriormente il senso dell’identità che questo paese già possiede».
 



LA NUOVA SARDEGNA
 

6 – LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 26 giugno 2015 / Economia Sardegna - Pagina 17
RAPPORTO CRENOS >> L’ISOLA IN AFFANNO
Indicatori di vitalità da agroalimentare, nautica e nuove tecnologie ma il rilancio è ancora lontano
Crisi, timidi segnali di ripresa
di Antonio Meloni
SASSARI Timidi segnali di ripresa lasciano intendere che forse l’inversione di tendenza è appena cominciata. Questo non significa che la crisi economica può dirsi risolta, ma qualcosa, almeno, sembra muoversi all’orizzonte. La Sardegna, però, può e deve fare di più specie nei settori strategici che decideranno il futuro dello sviluppo economico. Ne è convinto anche il presidente di Confindustria del Nord Sardegna, Pierluigi Pinna, che ieri mattina, a Villa Mimosa, affiancato dal direttore Gian Simone Masia, ha presentato alla stampa il convegno annuale dedicato all’economia dell’isola in programma a Sassari il prossimo 30 giugno nell’aula magna dell’Università. Temi cruciali al centro del rapporto “L’economia della Sardegna”, redatto dal centro studi della Banca d’Italia dopo un’attenta analisi dell’andamento economico. I freni. Al di là della crisi, ciò che contribuisce a frenare lo sviluppo dell’isola è una serie di concause tra cui il costo elevato dell’energia, trasporti interni ancora insufficienti e grande difficoltà delle aziende a collocarsi sul mercato internazionale. Ma non solo, Pierluigi Pinna ha anche rimarcato i troppi no al varo di programmi energetici che potrebbero fare la differenza, all’attendismo di una Regione che stenta a dare risposte concrete, alla mancanza di programmi a lungo termine modulati sulle aspirazioni di crescita della piccola e media impresa. Perché se è vero che settori come agroalimentare, turismo e nautica mostrano una certa vitalità e altrettanta propensione alla ripresa, è vero anche che il tessuto economico sardo continua a essere fortemente penalizzato da problemi di tipo strutturale. Preoccupa, per dirla con il direttore della filiale sassarese della Banca d’Italia, Raffaele Sales, «l’alto tasso di disoccupazione, la difficoltà dei giovani sardi a trovare lavoro e la conseguente emigrazione, spesso all’estero, alla ricerca di occupazione». L’innovazione. Il dirigente ha colto quindi l’occasione per confermare l’impegno della Banca d’Italia nel territorio. Qualche segnale positivo arriva anche dalle nuove tecnologie se è vero che giovani aziende come la sassarese Abinsula, start up che opera nel settore informatico, in tre anni ha messo insieme una squadra di quaranta dipendenti. Questi e tanti altri saranno i temi sul tappeto dell’ottavo convegno dedicato all’economia della Sardegna durante il quale saranno presentati dati e rilevazioni che renderanno un’immagine nitida della situazione isolana. Il rapporto. Martedì 30 a partire dalle 10, nell’aula magna dell’Università, coordinati dall’economista Marco Vannini si alterneranno al microfono esperti per fare il punto alla luce del rapporto appena redatto da Bankitalia. Dopo i saluti del rettore Massimo Carpinelli e l’introduzione del direttore della filiale sassarese di Banca d’Italia, Raffaele Sales, sono previsti interventi, tra gli altri, di Roberto Rassu (Banca d’Italia di Cagliari), che presenterà il rapporto sull’economia della Sardegna e Fabio Cerina (Università di Cagliari) che illustrerà il 22° rapporto Crenos.
 
 
 

7 – LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 26 giugno 2015 / Cagliari 24 Ore - Pagina 11
CAMERA DI COMMERCIO Paola Piras commissario
Paola Piras è stata nominata commissario straordinario della Camera di commercio. Docente ordinario di diritto amministrativo all’università, ex vicesindaco di Cagliari, Paola Piras è stata indicata dal presidente della giunta regionale Francesco Pigliaru.
 
 
 

8 – LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 26 giugno 2015 / Cultura e spettacoli - Pagina 36
Sassari in piazza d’Italia consegna diplomi, maxischermo per la partita della Dinamo e poi la musica
Train To Roots, festa reggae per l’Università
di Pasquale Porcu
SASSARI Prima la cerimonia delle lauree in piazza, poi - comodamente seduti- la partita della finale dei playoff tra Reggio e Dinamo e alla fine musica. E che musica. Stasera in piazza d’Italia sarà il reggae la colonna sonora della festa che concluderà la manifestazione che ha organizzato l’università di Sassari in collaborazione con l’amministrazione comunale e la Confcommercio. Sul palco, infatti, subito dopo la partita di basket, a rendere incandescente la serata ci sarà il gruppo dei Train To Roots, una delle band più autorevoli in circolazione in materia di reggae. Sassarese di nascita, la formazione in attività da undici anni, ha da tempo una vocazione e una reputazione europea grazie a una attività che ha svolto nei principali festival e nelle più importanti città del vecchio continente che coltivino questa passione musicale. Nel 2006 ha vinto il premio come miglior gruppo italiano al European Reggae Contest organizzato dal Rototom Sunsplash. E con questo biglietto da visita si è presentato ai raduni più importanti d’Europa (Reggae Jam Festival, Sunrise Reggae Festival , Reggae Explosion (Sassari), Festa del Sole (Genova), Positive River Festival (Parma) Festival Diánia (PaiSardinia Reggae Festivals Valencia) e molti altri). Allo stesso tempo il gruppo ha maturato una importante esperienza come band di supporto per artisti di fama internazionale quali , General Levy, Al Campbel e l’attività discografica per importanti emittenti radiofoniche che hanno consolidato la loro fama non solo a livello nazionale.Nei testi dei loro brani un forte impegno sociale e di denuncia che caratterizza la fisionomia artistica del gruppo fin dai tempi di “Is not a crime” primo singolo prodotto nel 2010, e dedicato al Rototom Sunsplash, il più grande raduno reggae europeo. Nella biografia artistica del gruppo anche la partecipazione alla 69 Mostra del cinema di Venezia, grazie al film di Salvatore Mereu che ha inserito il brano "Il più bel sogno" nella colonna sonora del film. E tra un tour internazionale e l’altro la partecipazione alla festa della musica 2013 Funky Train To Laber dove i cantanti di Train To Roots si sono esibiti con una orchestra di 37 elementi diretta da Paolo Fresu. Nel concerto di stasera i Train To Roots proporranno il meglio del loro repertorio comprese le composizioni dell’album "Growing" del 2014 che ha consolidato il successo internazionale della band.
 
 
 

9 – LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 26 giugno 2015 / Sardegna - Pagina 9
A Sassari il Santissima Annunziata passerà all’Azienda mista
Ospedali, subito gli accorpamenti
CAGLIARI Nell’attesa che la riorganizzazione della rete ospedaliera (6.800 posti letto, dovranno essere ridotti a poco più di 5mila) diventi operativa, ecco i primi accorpamenti. Ad annunciarli, nell’aula della commissione Sanità del Consiglio regionale, è stato l’assessore alla Salute Luigi Arru. A fine mese i commissari dell’Azienda mista di Sassari e del Brotzu di Cagliari presenteranno i piani per chiudere la partita. La prima gestirà anche il Santissima Annunziata, che sarà scorporato dall’Asl 1, mentre gli ospedali Microcitemico e Businco, amministrati dall’Asl 8, saranno fusi con l’Azienda ospedaliera Bortzu. Entro la fine dell’anno le due operazioni dovranno essere concluse. «È questo il primo passo di una razionalizzazione – ha sottolineato l’assessore – indispensabile per ridurre il costo della sanità che continua a salire e ormai ha superato il tetto dei 3,3 miliardi». Arru ha confermato che la bozza dei posti letto sarà presentata molto presto al Consiglio. «Da lì dobbiamo ripartire – ha detto Lorenzo Cozzolino del Pd – ed è ora che dalle parole si passi ai fatti, con tagli decisi da fare sulla base di criteri univoci e definiti». Gli altri passaggi obbligatorio saranno la riforma delle Asl e la nascita dell’azienda Areus per le emergenze, l’ex 118, come ha ribadito il presidente della commissione Raimondo Perra (Sardegna Vera-Psi). Per l’opposizione ci sono però anche altre urgenze. Giorgio Oppi (Ap-Cd) ha sollecitato la Giunta a intervenire sulle rate che pagano gli anziani per essere ospitati nelle residenze assistite: «La Regione – ha detto – deve farsi carico del 60 per cento dei costi altrimenti i ricoveri saranno molto difficili perché molti anziani bisognosi non possono sostenere la quota a loro carico». L’assessore Arru ha confermato che «il problema è allo studio della Giunta e l’incremento della quota pubblica dovrebbe essere possibile».

 


10 – LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 26 giugno 2015 / Fatto del giorno - Pagina 3
Anche in piazza d’Italia sarà possibile vedere la partita
Tutto esaurito alla Club House in piazzale Segni
Sassari si mobilita: nelle piazze cinque maxischermi
SASSARI Uno stato di calma apparente. Dopo l’attacco alle coronarie di due giorni fa Sassari respira e trattiene il fiato. Finge di non pensarci e in realtà conta, dentro ogni casa, ogni bar, ogni ufficio, dentro ogni discussione agli angoli delle strade delle periferie e nelle piazze del centro, i minuti e i secondi che mancano all’ora X. Stasera dalle 21.15 la città che ha dato i natali alla Dinamo il 23 aprile del 1960, vivrà una serata storica, inedita, unica: di quelle da incorniciare e conservare per sempre nel cassetto dei ricordi. La “madre di tutte le partite” è arrivata e chi vincerà stasera lo farà con un 4-3: un risultato che riporta alla mente Italia-Germania di Messico 1970, quel rincorrersi di emozioni sbiadite dal tempo, ma impresse nei ricordi - per averle riviste centinaia di volte in tv - anche di chi 45 anni fa non era neanche nato. Stasera al tramonto Sassari si fermerà e per un paio d’ore tratterrà il fiato, pronta a ubriacarsi di gioia se il Dio del basket continuerà a tifare biancoblu, come è successo due sere fa al Pala Serradimigni. Chi non avrà la fortuna di essere tra i 100 fortunati che assisteranno alla partita al PalaBigi di Reggio Emilia dovrà organizzarsi davanti alla tv. La Rai ha deciso di trasmettere Gara 7 della finale scudetto di basket su Rai Tre. Chi sceglierà di non restare sul divano di casa avrà solo l’imbarazzo della scelta. I maxi schermo non mancheranno: ieri sera è arrivata la notizia di quello più atteso, in piazza d’Italia, nel salotto buono della città. Approfittando della manifestazione “Laurea in piazza” l’università ha deciso di trasmettere la partita dopo la proclamazione dei laureati e la consegna delle pergamene, per poi dare spazio al concerto dei Train to roots. Confermatissimo il maxi schermo in piazza Tola, allestito dagli operatori della zona e poco distante, in piazza Santa Caterina, l’amministrazione comunale ha deciso di allestirne un altro per dare la possibilità di vedere la partita a chi parteciperà della festa organizzata dall’Informagiovani. Maxi schermo anche nel parco di Monserrato e nel piazzale interno del Pala Serradimigni, la casa dei Giganti della Dinamo. Pochi metri più in là, nella Club House della società, tutte prenotate le poltroncine per assistere alla partita accanto alle due coppe Italia e alla Supercoppa vinte da Vanuzzo e compagni negli ultimi due indimenticabili anni targati Stefano Sardara. «Io la guarderò a casa con la mia famiglia – spiega il sindaco di Sassari Nicola Sanna – perché domani dovrò partire presto per Nola, per la festa dei Gigli che insieme ai nostri Candelieri sono patrimonio dell’Unesco. Se accadrà quello che tutti speriamo – continua il primo cittadino – magari non resisterò e uscirò di casa anche io e pazienza se non potrò riposare. E dire che sino a un anno fa – ammette - non ero un grande appassionato di pallacanestro. Ora, come ogni sassarese – conclude Sanna – sono assolutamente affetto da Dinamite acuta». (l.f.)
 
 
 

11 – LA NUOVA SARDEGNA di venerdì 26 giugno 2015 / Sport - Pagina 42
FAIR PLAY
La tifoseria rossoblù sale sul podio
Mario Frongia
Due medaglie di bronzo per il fair play. In campo? No, sugli spalti. Al termine del campionato che dopo undici anni ha riportato il Cagliari in serie B, è la tifoseria isolana a cogliere il doppio podio in ambito nazionale. La Lega Calcio ha assegnato Coppa Disciplina e Trofeo Gaetano Scirea. Ovvero, le pagelle per correttezza, contegno, sportività e rispetto di regole e avversari. Per i supporter rossoblù due terzi posti. Insomma, un buon assist per la campagna “Tifo positivo” lanciata dalla società di Tommaso Giulini con la Fondazione intitolata al padre del presidente, il Coni, i ragazzi di Scienze motorie dell’università del capoluogo e alcune municipalità dell’hinterland. Nella classifica della Coppa Disciplina il Cagliari coglie la terza piazza con 0,73 punti di penalizzazione alle spalle di Cesena (0,59) e Sassuolo (o,56). In coda i sostenitori delle big: l’Inter è diciottesima con 4,58, la Juventus è penultima con 7,39 e la Roma chiude come peggiore delle venti squadre della serie A-Tim con 12,60. Nel dettaglio, il Cagliari ha preceduto Empoli, Sampdoria, Parma, Udinese, Palermo, Fiorentina, Cesena, Genoa, Milan, Torino, Verona, Atalanta, Napoli e Lazio. Nel trofeo Fair Play intitolato a Gaetano Scirea, il pubblico del Sant’Elia arriva - con 0,12 di penalizzazioni - di un soffio dietro Sassuolo (0,0), Chievo 80,08). A seguire. Empoli, Parma, Sampdoria, Palermo, Udinese, Cesena, Fiorentina, Genoa, Milan, Torino, Verona, Atalanta, Napoli e Lazio.


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

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