Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
21 June 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


 

L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di domenica 21 giugno 2015 / Provincia Sulcis (Pagina 31 - Edizione CA)
Nel Sulcis incidenza maggiore: interrogazione di Pili
Sclerosi multipla, un triste primato

Un gruppo di ricerca permanente per capire perché il Sulcis Iglesiente ha il primato dell'incidenza di sclerosi multipla. È una delle richieste che il deputato Mauro Pili (Unidos) ha fatto al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, con un'interrogazione urgente. «Il ministro - chiede Pili - deve avviare con urgenza un più approfondito studio per individuare, ai fini anche della ricerca, le peculiarità della Sardegna, e del Sulcis Iglesiente in particolare, rispetto ad altre zone d'Italia e del mondo quali cause o concause dell'insorgenza della malattia». Il parlamentare, sollecitato da alcuni pazienti e loro familiari, riprende i dati di uno studio scientifico di medici e ricercatori del Centro sclerosi multipla dell'ospedale Binaghi insieme alla Divisione neurologica del Brotzu, con il Dipartimento di salute pubblica dell'Università di Cagliari e quello di Epidemiologia e statistica medica dell'Università di Pavia. Studio che conferma che la Sardegna è regione ad alto rischio nel mondo per incidenza della malattia; ma dal quale emerge, in particolare, un “primato” del Sulcis Iglesiente che (considerando anche Teulada e Siliqua) arriva ad avere 210 casi su una base di 100 mila abitanti. Un tasso superiore rispetto a quello del Centro e nel Nord Ovest della Sardegna che contano (sulla stessa base), rispettivamente, 157 e 102 ammalati.
Cinzia Simbula
 

 

 

 
2 - L’UNIONE SARDA di domenica 21 giugno 2015 / Cronaca di Nuoro (Pagina 37 - Edizione CA)
NUORO. Lettera di Andrea Soddu a Pigliaru per chiedere la sospensione dell'iter
Il sindaco alla Regione: stop alla Fondazione universitaria
Fondazione universitaria nuorese, fermi tutti. Il primo atto politico del sindaco di Nuoro Andrea Soddu a pochi giorni dalla sua elezione è la richiesta alla Regione di congelare quello che era stato uno degli ultimi provvedimenti dell'amministrazione guidata dal predecessore Alessandro Bianchi. Soddu ha informato personalmente il governatore Francesco Pigliaru chiedendo di sospendere il riconoscimento della Fondazione.
L'INTENTO In primavera la giunta Bianchi aveva provveduto a nominare come presidente Mario Zidda, ex primo cittadino Pd, e il relativo comitato di indirizzo che lo avrebbe dovuto affiancare. «La Fondazione deve ancora essere riconosciuta dalla Regione», premette Soddu. «Abbiamo chiesto la sospensione del provvedimento in quanto pare che non sia stato adottato entro i termini di legge previsti», spiega il neo sindaco. «Si deve inoltre verificare se lo statuto della Fondazione non necessiti di un ulteriore passaggio in Consiglio», chiarisce, «al fine di valutare la conformità dello stesso alla normativa successiva alla costituzione della Fondazione e a numerosi pronunciamenti della Corte dei conti». L'obiettivo è quindi di fare luce fino in fondo sull'iter procedurale che lo scorso aprile aveva portato a perfezionare la creazione dell'organismo chiamato a succedere al Consorzio universitario, che peraltro era commissariato da oltre un lustro. Per Soddu urge scandagliare con attenzione tutti i passi fatti finora.
IL RILANCIO Soddu ha già anticipato la volontà di tenere per sé le deleghe per l'Università. «Intendo occuparmi in prima persona della questione universitaria», annuncia il sindaco, «che rappresenta un aspetto centrale del nostro programma elettorale». Nei prossimi giorni provvederà a contattare i rettori: «Per prospettare loro un piano di rilancio delle attività del polo universitario nuorese», dice.
LA VIRATA Decisa sterzata, dunque. La Fondazione in intinere in questi anni ha tenuto sulla corda le prospettive accademiche della provincia di Nuoro. Oggetto di numerose interrogazioni dai banchi della minoranza, era stata lanciata nel 2008 come possibilità dall'allora presidente della Provincia Roberto Deriu.
OPERAZIONE PARTECIPATE La richiesta di ieri alla Regione, che Soddu spiega come “misura cautelare”, rientra nell'ambito di una ricognizione generale della situazione delle società partecipate del Comune. Oltre l'Università, sotto la lente passeranno anche l'Atp, il consorzio Satta e altri enti.
Francesca Gungui

 

 

 


3 - L’UNIONE SARDA di domenica 21 giugno 2015 / Cultura (Pagina 46 - Edizione CA)
STUDI. Da domani a mercoledì al porto di Cagliari
Memorie della Sardegna in Rete
Tre giornate di lavoro aperte al pubblico, organizzate dalla Direzione generale per la Comunicazione della Regione sui temi della Digital Library, dell'Archivio storico virtuale e del sistema integrato dei portali: da domani e fino a mercoledì il Terminal del Molo Ichnusa, a Cagliari, ospiterà “La memoria della Sardegna in Rete - La conoscenza digitale: politiche di gestione, comunicazione e conservazione”.
L'iniziativa, nata dalla necessità di creare una biblioteca digitale che valorizzi ogni risorsa di qualunque provenienza e natura, rendendola fruibile e accessibile alle diverse tipologie di pubblico, prende il via domani alle 11 col dibattito su “Esperienze di modelli di sistemi informativi” e, alle 15, il workshop “La biblioteca digitale tra conservazione e comunicazione”. Il giorno dopo, alle 9.30, si parlerà di “Reingegnerizzazione del sistema integrato dei portali - Stato dell'arte e integrazione delle banche dati” mentre alle 15 il workshop sarà incentrato su “Il nuovo sistema integrato dei portali”. La chiusura, mercoledì, sarà dedicata alla valorizzazione del patrimonio digitale della Sardegna. Ai lavori parteciperanno, tra gli altri, la sovrintendente archivistica per la Sardegna Monica Grossi e gli esperti Alessandro Lovari dell'Università di Sassari, Paul Gabriele Weston dell'Università di Pavia, Carlo Meghini del Cnr e Mariella Guercio de La Sapienza di Roma.

 

 



LA NUOVA SARDEGNA 
5 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 21 giugno 2015 / Cultura e spettacoli - Pagina 39
Così nasce la fisica del futuro
 
 
 
IL NUOVO PROGRAMMA DEL CERN
Il grande acceleratore Lhc, 27 chilometri, è ripartito nei giorni scorsi a Ginevra
I fisici delle particelle proseguono la loro indagine sull’origine dell’universo
La campagna durerà almeno tre anni e porterà informazioni importanti sulla fisica oltre il Modello standard
di MASSIMO CARPINELLI
Rettore dell’Università di Sassari
È iniziato il nuovo corso della macchina più potente mai costruita dall'uomo. Nei giorni scorsi è stato dato il via al Cern di Ginevra la nuova campagna di presa dati, dopo il potenziamento dell'acceleratore. Durerà almeno tre anni e porterà informazioni importanti sulla natura della materia oscura e sulla fisica oltre il Modello standard. I fisici ci scommettono. Il Modello standard è la teoria di riferimento per descrivere tutte le interazioni tra particelle fondamentali. Il Modello, pur essendo verificato sperimentalmente, lascia aperti ancora molti interrogativi sulla struttura dell'Universo, in particolare non spiega la struttura della cosiddetta materia oscura, che si pensa essere molto più abbondante nell'Universo della materia ordinaria, e che però non è stata mai osservata sperimentalmente. Lungo l'anello di 27 km del Large Hadron Collider (Lhc), il superacceleratore del Cern di Ginevra, i quattro giganti della fisica, Atlas, Cms, Alice e LhCb, cominciano adesso a raccogliere stabilmente i dati prodotti nelle collisioni tra protoni accelerati all'energia record di 13.000 miliardi di elettronvolt (13 TeV), quasi il doppio di quella che ha permesso, nel 2012, di svelare il bosone di Higgs. Un’energia mai raggiunta prima in laboratorio, alla quale da ora l'acceleratore e i rivelatori lavoreranno a regime per i prossimi tre anni di attività. Nella beam pipe, la “pista magnetica” a circa 100 metri di profondità al confine tra Francia e Svizzera, “treni” di pacchetti di protoni corrono quasi alla velocità della luce, circolando in direzioni opposte, guidate da potenti magneti superconduttori, e scontrandosi in corrispondenza degli esperimenti. C'è grande eccitazione per questa nuova stagione di Lhc (il Run2), non solo tra i ricercatori, tecnici e ingegneri che lavorano a Lhc, tra cui circa 1500 italiani, coordinati dall’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), ma all'interno della comunità mondiale della fisica delle particelle. Grazie ai dati che saranno raccolti nei prossimi tre anni, si aprirà, infatti, una nuova finestra sull'universo subnucleare. L'impegno che gli Stati membri del Cern e la comunità scientifica internazionale hanno dedicato per decenni all'impresa è ora coronato da questa nuova conquista scientifica e tecnologica di Lhc, in cui l'Italia ricopre un ruolo di primo piano. Gli scienziati sono abituati a lavorare ai confini della conoscenza, i fisici lo sanno bene, soprattutto dopo aver messo le mani, alla fine di una caccia durata mezzo secolo, sull'ormai famoso bosone di Higgs: una scoperta che, lungi dal rappresentare un punto di arrivo per la fisica moderna, è un vero e proprio portale verso la Nuova fisica, oltre il cosiddetto Modello standard. La scoperta, una delle più importanti del secolo, coronata dal premio Nobel, è frutto di un progetto nel quale ha avuto un ruolo fondamentale Guido Tonelli, già docente di Fisica nell'ateneo di Sassari. Come bambini che si divertono a smontare i giocattoli per vedere come sono fatti dentro, i fisici cercano di carpire i segreti più intimi della materia “spaccandola”, negli scontri tra protoni. E, nel loro spingersi nell'infinitamente piccolo, compiono anche un balzo indietro nel tempo di più di tredici miliardi di anni. Fino ai primi vagiti dell'universo, quando il cosmo era costituito solo da una “zuppa” incandescente e densa di quark e gluoni. Questo avviene perché nelle collisioni dei protoni di Lhc si riproducono le condizioni della materia a frazioni infinitesime di secondo dopo il Big Bang. La Nuova fisica che ci aspetta oltre il Modello standard, la teoria che oggi descrive nel modo più efficace le particelle e le interazioni tra loro, potrebbe essere fatta di dimensioni spaziotemporali nascoste, arrotolate su se stesse. O di uno zoo di particelle supersimmetriche capaci, fra l'altro, di spiegare la natura della cosiddetta materia oscura. Avere osservato il bosone che dà la massa a tutto ciò che ci circonda, esseri umani compresi, in un certo senso equivale a essersi arrampicati sulla coffa dell'albero maestro di una nave e, stando di vedetta, aver intravisto la silhouette di una terra ignota. Siamo all'inizio di una nuova avventura della conoscenza. I prossimi risultati attesi da Lhc, infatti, influenzeranno i percorsi che la ricerca fondamentale dovrà seguire negli anni a venire. Non sappiamo quali saranno i risultati finali di queste ricerche, di sicuro sappiamo tuttavia che i risultati ottenuti andranno a beneficio di tutta l'umanità. Come è successo in passato quando dalle ricerche di base nella fisica fondamentale sono venute applicazioni che vanno dalla diagnostica medica, all'elettronica, al computing alla stessa Internet.

 
6 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 21 giugno 2015 / Cagliari 24 ore - Pagina 7
UNIVERSITÀ
Visita dell’ambasciatore filippino

Si è svolta nella sala consiglio del palazzo del rettorato la visita ufficiale all’ateneo di Cagliari dell’ambasciatore della Repubblica delle Filippine S.E. Domingo P. Nolasco e del ministro Enrique Voltaire Pingol. La delegazione ha inaugurato un primo scambio di vedute sui reciproci sistemi universitari.


7 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 21 giugno 2015 / Cagliari 24 ore - Pagina 7
IL 24 GIUGNO
Le cere di Susini in Irlanda
Per la prima volta le immagini ad alta definizione delle cere anatomiche di Clemente Susini della collezione dell’Università di Cagliari saranno esposte all’estero in un’unica manifestazione. Accadrà il 24 giugno all’Università di Galway in Irlanda con la manifestazione Italian Art&Medecine.
 
 
8 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 21 giugno 2015 / Nuoro - Pagina 32
SEGRETERIA STUDENTI, DOMANI IL VERTICE
In città i rappresentanti dell’ateneo di Sassari. Il commissario Caterina Loi: «Nessun allarme, il servizio riaprirà presto»
di Valeria Gianoglio
NUORO «Sarà una situazione temporanea. Non c’è nessun allarme: gli scatoloni con i documenti per ora sono andati a Sassari, ma entro breve il nuovo personale della ditta che ha vinto l’appalto verrà formato per poter gestire anche la segreteria studenti. Ne discuteremo lunedì a Nuoro con i vertici dell’università di Sassari». Caterina Loi, il commissario straordinario del Consorzio universitario nuorese, non ne può più di polemiche e non ne fa mistero. È da settimane che legge, ascolta, scorge interventi, prese di posizione, documenti dei sindacati e dei lavoratori di Ecotopia, la ditta che negli ultimi venti anni ha gestito i servizi amministrativi e di pulizie per l’ateneo di Nuoro e che dalla fine di giugno dovrà licenziare i suoi 33 dipendenti perché, a causa del taglio dei costi della base d’asta, non ha potuto partecipare alla nuova gara d’appalto. È da settimane che legge tutto, Caterina Loi, ma fino a questo momento ha preferito non intervenire. Lo fa in queste ore, tuttavia, quando l’appalto si è ormai definito ma le polemiche, evidentemente, no. Perché i 33 lavoratori di Ecotopia tengono al loro posto di lavoro, vorrebbero salvarlo, e vorrebbero anche che venisse riconosciuta la loro professionalità. Per questo, nei giorni scorsi, attraverso documenti, e gli interventi di Legacoop e Uil, hanno deciso di dare battaglia, contestare in modo deciso l’appalto perché prevedeva tagli dei costi troppo elevati, a scapito, hanno detto, della qualità del servizio. E chiedevano, gli stessi lavoratori, anche per quale motivo nell’appalto non fosse stata inserita la cosiddetta “clausola di salvaguardia”, che impone ai nuovi vincitori dell’appalto di assorbire i vecchi lavoratori, o quanto meno una parte. «Il nuovo appalto doveva per forza essere bandito – spiega Caterina Loi – e tra l’altro esisteva una precisa indicazione data dalla Regione perché fossero tagliati i costi, i servizi, il personale dell’università. Quell’appalto è stato bandito, hanno partecipato diverse ditte, lo ha vinto una. E come tutte le ditte, all’inizio, magari ha bisogno di un periodo di affiancamento e formazione per gestire certi servizi, come la segreteria studenti. Ma lo faremo e sarà una operazione che si concluderà entro breve». Ma sul caso-segreteria, ieri, interviene anche il presidente della Legacoop nuorese, Totoni Sanna. «Chiedo che su questa vicenda, e sull’appalto, intervengano il sindaco e il commissario straordinario della Provincia – dice – visto e considerato che noi sappiamo che il nuovo appalto non prevedeva la formazione dei dipendenti, ma questi dovevano essere subito operativi. Mi chiedo: ma chi la pagherà la loro formazione?».
 
 
9 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 21 giugno 2015 / Alghero - Pagina 37
I futuri pianificatori urbanistici hanno preso in esame 4 aree del centro abitato
I PROGETTI DEGLI STUDENTI PER RIQUALIFICARE LA CITTÀ
Un’esposizione a Santa Chiara e i cittadini potranno dare il loro parere
di Gianni Olandi
ALGHERO Undici progetti per la città. È l'ultimo gesto di grande attenzione verso Alghero da parte degli studenti del 2° anno di Pianificazione urbanistica e territoriale della facoltà di Architettura. Undici elaborati che hanno interessato quattro aree urbane: quelle di via Degli Orti, via Don Minzoni, via della Resistenza e via Vittorio Emanuele. Porzioni della città che hanno vissuto in un passato abbastanza recente tutte le contraddizioni della speculazione edilizia, dello sfruttamento esasperato del metro cubo, provocando una vivibilità ridotta, nonostante il valore ambientale di una città di mare, ricca di storia e dedita al turismo. Gli 11 progetti saranno esposti il prossimo 3 luglio nella piazza del complesso di Santa Chiara, sede della facoltà. Gli elaborati fanno parte di un vero e proprio concorso indetto dalla facoltà e saranno oggetto di valutazione di merito da parte di una commissione presieduta da Felicia Bottino, già docente di materie urbanistiche e assessore della Regione Emilia e Romagna. Il concorso quest'anno presenta una novità: il coinvolgimento del pubblico. Sarà infatti consegnata una scheda dove i cittadini visitatori della mostra potranno esprimere il loro parere. Per gli studenti un primo battesimo di fuoco. Il concorso è stato coordinato dai docenti di Pianificazione urbanistica Francesco Indovina e Oriol Nel. Non è la prima volta che dalla fucina di architetti e urbanisti di Santa Chiara giungono iniziative finalizzate al miglioramento dell'immagine, della funzionalità e della qualità della vita, fin dalla sua istituzione c'è stata sempre da parte degli studenti questa sorta di manifestazione di affetto verso Alghero che sul piano pratico non è stata ricambiata. Il riferimento è ai progetti presentati ai quali non è stata data rilevanza esecutiva. Anche quando si trattava di interventi limitati, e quindi di facile accesso in termini di costi, come nel caso del belvedere sul molo di sottoflutto all'ingresso del porto. La facoltà continua a produrre e mantenere profili professionali di prestigio a livello nazionale e internazionale, nonostante un atteggiamento non proprio incoraggiante da parte delle istituzioni che ancora non hanno risolto un problema di ordine economico riguardante l'ordinarissima amministrazione.
 
 
10 - LA NUOVA SARDEGNA di domenica 21 giugno 2015 / Ogliastra - Pagina 34
VILLAGRANDE
Cinquanta ricercatori esteri a colloquio con i centenari
VILLAGRANDE STRISAILI Ogliastra e longevità, un binomio che continua a essere studiato, anche a livello mondiale, visto che la stessa area provinciale è una delle Zone Blu. Se n’è parlato anche ieri, nel corso del simposio, ovvero il “Primo incontro internazionale sulle Zone Blu aree più longeve al mondo”, tenutosi nella sala convegni dell’Hotel Orlando Resort, nella foresta secolare di santa Barbara. Villagrande Strisaili è il paese che detiene il primato mondiale della longevità maschile, ed è inserito nel Guinness world record 2014. Nel corso del simposio si è parlato di stile di vita, di alimentazione, di longevità, di qaulità della vita. Cose che sono emerse anche nei giorni scorsi, grazie alla presenza di una cinquantina di ricercatori e studiosi, demografi italiani, estoni, danesi, belgi, statunitensi, greci, tutti molto esperti, che provengono da tante parti del pianeta e che quest'anno hanno scelto Villagrande Strisaili come punto di riferimento per la loro riunione annuale. Nei giorni scorsi si è infatti tenuta la riunione dell'Icc (International centenariam consortium). I ricercatori e gli studiosi si sono recati, sempre nei giorni scorsi, anche a Baunei e Perdasdefogu, dove hanno avuto incontri con novantenni e centenari. (l.cu.)


4 - L’UNIONE SARDA di domenica 21 giugno 2015 / Provincia di Sassari (Pagina 39 - Edizione CA)
SASSARI. Sit-in ieri mattina dei vincitori di concorso mai chiamati
La Asl sotto accusa per l'esercito dei precari
Una pratica ormai consolidata, quella di reclutare lavoratori interinali, a tempo e necessità insomma, per tappare il buco che di volta in volta si presenta in organico. Una pratica degli enti pubblici contro la quale insorgono in modo sempre più gli operatori sanitari. Ieri si sono dati appuntamento davanti all'ospedale civile di Sassari.
CONCORSO INUTILE Hanno partecipato al concorso per funzionari amministrativi indetto nel 2012 dall'azienda ospedaliero-universitaria di Sassari e risultano tra i 124 idonei su mille partecipanti. Ma dopo le prime sessantatré chiamate, dal giugno 2014 la graduatoria non ha più mosso una posizione e loro si sentono vittime di un'ingiustizia e si appellano al principio della meritocrazia. Ieri mattina una rappresentanza di aspiranti dipendenti Asl ha manifestato all'ingresso del Santissima Annunziata per dire no alle assunzioni interinali scavalcando le graduatorie concorsuali.
ASSUNZIONI BLOCCATE «Il turnover impedisce nuove assunzioni, ma di fronte alle croniche e strutturali carenze di personale la Asl continua a reclutare lavoratori interinali, calpestando i nostri diritti a favore di chi, pur avendo partecipato a quel concorso senza ottenere l'idoneità, oggi ci scavalca», spiegano i manifestanti.
Li sostiene anche Roberto Desini, capogruppo in consiglio regionale del Centro Democratico, che dopo l'interrogazione presentata un anno fa, nei giorni scorsi ha scritto al presidente della Regione, Francesco Pigliaru, e all'assessore della Sanità, Luigi Arru, per lamentare che «alla Asl di Sassari cambiano i manager ma non cambiano i metodi per le assunzioni, dato che si continua a ricorrere alle chiamate al lavoro tramite le agenzie interinali, ignorando le graduatorie create con i concorsi pubblici già espletati e penalizzando chi li ha superati e aspetta da tempo di entrare in azienda».
Una critica aperta all'operato dell'ex manager dell'Asl, Marcello Giannico, e del suo successore, il commissario Agostino Sussarellu. Al Palazzo cagliaritano viene sollecitato «un intervento deciso della Regione, affinché i vertici dell'azienda sanitaria sassarese smettano di ricorrere a un metodo di assunzioni fortemente criticato dal centrosinistra in passato, quando a metterlo in pratica era un governo di centrodestra».


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link:
rassegna stampa MIUR

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