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ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
20 June 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI


 

L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di sabato 20 giugno 2015 / Commenti (Pagina 15 - Edizione CA)
Opposte filosofie a confronto
PIÙ SALUTE, MENO MEDICINA
Ezio Laconi,
Docente Università di Cagliari

L’augurio «a du spacciai in saludi» e la maledizione «a du spacciai in mescina» esprimono in maniera diretta, con l’efficacia della lingua popolare, la contrapposizione che esiste tra saludi e mescina, tra salute e medicina. Si capisce subito che se c’è l’una non c’è l’altra, e viceversa. E se questo è vero, una comunità che abbia cura di sé deve tendere a ridurre al minimo il bisogno di medicina, ampliando al massimo gli spazi di salute. Fin qui il buonsenso popolare. Tuttavia la medicina contribuisce alla crescita della nostra economia e costituisce una delle principali voci del nostro Pil. Ne consegue che più ce n’è, di medicina, e meglio è per tutti. La malattia, da evento da evitare, si trasforma in opportunità per far girare più velocemente la macchina della produzione e del consumo. È la stessa logica aberrante che porta a gioire di fronte alle catastrofi.
"Meno medicina, più salute" è il titolo di un libro pubblicato qualche mese fa da un noto medico americano, Gilbert Welch. Il dott. Welch considera una serie di pratiche mediche, dalla prescrizione dei farmaci, alle radiografie, alle stesse visite mediche, agli screening, e argomenta, attraverso la sua esperienza e i dati scientifici disponibili, come spesso fare meno produca migliori risultati dal punto di vista della salute. «Fare di più non significa fare meglio» è invece lo slogan, speculare, di "Slow Medicine", un movimento di medici e cittadini molto attivo che propone una medicina più sobria, più sostenibile, più giusta.
In realtà esistono due medicine. C’è una medicina che promuove la salute, e una che promuove la malattia. Operano in parallelo, anche in collaborazione, apparentemente indistinte; tutt’e due perseguono, in teoria, l’obiettivo del benessere individuale e collettivo. Lo fanno, però, partendo da presupposti culturali diversi, con strategie che spesso divergono e con risultati che alla lunga non coincidono. La medicina che promuove la salute parte dalla premessa che gli individui siano in genere sani e i suoi interventi debbano quindi essere orientati al mantenimento dello stato di salute e di benessere, o al loro ripristino qualora sopravvenga una malattia. È una medicina che pone l’accento sull’importanza della prevenzione primaria, e dedica quindi molta attenzione a individuare e rimuovere il più possibile i fattori di rischio di malattia. L’altra medicina, quella che promuove la malattia, ci considera invece tutti tendenzialmente bisognosi di cure. Questa medicina si fonda su un’ideale di salute perfetta che non esiste nella realtà.
 
 
2 - L’UNIONE SARDA di sabato 20 giugno 2015 / Provincia Sulcis (Pagina 35 - Edizione CA)
Gonnesa
Monte Sinni sarà centro di ricerca sperimentale

Dall’estrazione del carbone alla ricerca più innovativa nel campo della Fisica nucleare sulla materia oscura. L’ipotesi di riconversione della Carbosulcis è legata a doppio filo alla ricerca dei laboratori del Gran Sasso: la Regione ha firmato il protocollo d’intesa con l’Istituto nazionale di Fisica nucleare e potrà contare sulla collaborazione dell’Università di Princeton. L’idea è quella di utilizzare le strutture uniche e le professionalità tecniche della Carbosulcis per la ricerca dell’argon-40 e del carbonio-18: elementi dell’aria fondamentali per la caccia alla materia oscura che è diventata una delle missioni principali dei laboratori dell’Istituto di Fisica. Ora partirà la discussione, se il progetto andrà avanti il primo passo tangibile sarà l’installazione di una torre criogenica per la separazione dei diversi elementi che compongono l’aria. «Lavoreremo perché, alla ricerca di base - ha detto il presidente della Regione, Francesco Pigliaru - in presenza di buoni risultati, segua la “scalabilità” industriale del progetto, in considerazione delle ottime prospettive di mercato». Nel progetto Aria, un ruolo fondamentale lo ha l’Istituto nazionale di Fisica Nucleare. «È un esempio importante - ha detto Fernando Ferroni, presidente dell’Infn- di come la ricerca di base può offrire l’opportunità di un potenziale sfruttamento industriale delle tecniche sviluppate per gli esperimenti alla frontiera della conoscenza». Partecipa al progetto Aria anche l’università di Princeton. « Se giochiamo bene le nostre carte - dice Cristian Galbiati, professore dell’università - potremmo stabilire un nuovo ciclo produttivo ad altissimo contenuto tecnico».
Antonella Pani
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di sabato 20 giugno 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
Nasce la super-azienda sanitaria: «Nessun problema per i pazienti»
Microcitemico e Businco, accorpamento col Brotzu
Tra dieci giorni il Microcitemico e il Businco verranno accorpati al Brotzu. Dal primo luglio i due ospedali di via Jenner lasceranno la Asl 8 per passare all’azienda ospedaliera di piazzale Ricchi. «La nascita dell’azienda unica non creerà alcun problema ai pazienti», assicurano dal Brotzu e dalla Asl.
Al Businco e al Microcitemico sono in corso i trasferimenti dei contratti dei dipendenti, dei beni, delle strutture e degli appalti. «Stiamo portando avanti un grande lavoro. L’accorpamento creerà un’azienda ad alta specializzazione con forte vocazione alla ricerca scientifica», spiega Nazareno Pacifico, direttore sanitario del Brotzu: «Le commissioni sono al lavoro per il trasferimento di contratti, strutture e dipendenti».
Sono più di duemila i dipendenti del Brotzu che verranno raggiunti dagli oltre mille che lavorano nei due ospedali di via Jenner per dare vita a una struttura che dovrà diventare un polo di riferimento per l’alta specializzazione, l’oncologia e la pediatria.
PEDIATRIA Dopo la chiusura della clinica Macciotta, il pronto soccorso pediatrico era stato trasferito al Microcitemico, a poche centinaia di metri dal Brozu, dove c’è l’unica struttura analoga presente nel Cagliaritano. «Stiamo lavorando per far nascere un completo pronto soccorso pediatrico, che comprende il trasferimento della Chirurgia pediatrica che ora si trova al Santissima Trinità», spiega Pacifico.
CONTINUITÀ Ai commissari delle aziende sanitarie la Regione ha dato il compito di mettere in pratica la riforma approvata dal Consiglio regionale a novembre e la Giunta ha fissato la scadenza del 30 giugno per il Piano di incorporazione dei presidi. «Ai pazienti sarà garantita la continuità della cura», assicurano dalla direzione sanitaria dell’Asl di Cagliari: «Non ci saranno ripercussioni di alcun tipo nel passaggio da un’azienda all’altra. Ora si stanno definendo tutte le questioni amministrative per il trasferimento dei contratti in essere, degli appalti, dei beni immobili e di quelli mobili: tutte questioni che non creeranno problemi ai pazienti».
Rassicurazioni su questo aspetto arrivano anche dal Brotzu: «Non ci sarà alcuna interruzione delle cure né una perdita di qualità - assicura Nazareno Pacifico - con la nuova organizzazione il livello dell’assistenza potrà solo migliorare».
Marcello Zasso
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di sabato 20 giugno 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 23 - Edizione CA)
BINAGHI. Medici e dirigenti
«Ma che errore chiudere quel laboratorio»
La riorganizzazione dei servizi sanitari preoccupa il sindacato di medici e dirigenti sanitari: «L’accorpamento fra Brotzu, Microcitemico e Oncologico - ragiona Susanna Montaldo, segrataria dell’Anaao-Assomed - è una misura che viene giustificata con esigenze di risparmio ma non si vede in che modo né quanto potrebbe far risparmiare».
Ma ci sono aspetti che riguardano ancora più da vicino i cittadini: «Nella riorganizzazione dei laboratori analisi della Asl Cagliari - per esempio - rientra la cancellazione del laboratorio del Binaghi, che nell’atto aziendale predisposto dall’ex direttore generale della Asl doveva diventare il laboratorio analisi del territorio». La chiusura è prevista da una delibera dell’8 aprile scorso. «Ogni giorno almeno 70 cittadini si recano al laboratorio analisi del Binaghi per praticare analisi del sangue, e il numero aumenta dopo il 16 di ogni mese, quando i laboratori analisi privati convenzionati hanno esaurito le prestazioni in convenzione e il costo di certi esami è proibitivo. Parliamo di un laboratorio che ogni mese serve almeno 1.500 persone e secondo i dati ufficiali fa utili per un milione e 200 mila euro. Per non parlare della sua utilità nello screening della Tbc e, insieme alla Radiologia e alla Pneumologia, ha un ruolo importante nel controllo degli ospiti del Centro prima accoglienza immigrati di Elmas, per combattere una malattia in costante aumento». Susanna Montaldo conclude: «C’è da chiedersi se questa centralizzazione porterà davvero un risparmio economico e un miglioramento della qualità e quantità dei servizi offerti al cittadino». (m. n.)
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di sabato 20 giugno 2015 / Speciale (Pagina 45 - Edizione CA)
PATOLOGIA Ma anche il casalingo e inutile “fai da te”
Rinite allergica: i nemici sono polvere e pollini

Starnuti e naso ko: chiuso, con difficoltà a respirare, muco e liquido che cola. Qualche volta si aggiunge la congiuntivite. Per molti, è un semplice raffreddore, ma il disturbo è molto più serio. Si chiama Rinite allergica. Se l’infreddatura passa in una settimana, la Rinite dura almeno due o tre mesi, poi torna in coincidenza col diffondersi dei pollini primaverili. Un’intermittenza implacabile e fastidiosa. Le cose vanno ancora peggio quando alla Rinite si unisce l’Asma bronchiale allergica: «Due patologie intimamente collegate: le troviamo associate in un terzo dei mille pazienti che seguiamo ogni anno - spiega il professor Paolo Emilio Manconi, titolare della cattedra di Medicina interna all’Università di Cagliari e direttore del reparto di Allergologia e Immunologia al Policlinico di Monserrato -. Spesso vengono sottovalutate, senza tener conto che di Rinite non si muore, di Asma sì. Entrambe incidono sulla qualità della vita e provocano enormi danni sociali, quando costringono chi ne soffre a frequenti assenze dal lavoro». Si stima che la Rinite colpisca dal 10 al 20 per cento della popolazione italiana. Dato approssimativo, perché molti pazienti non vanno dal medico, convinti che si tratti di un malessere passeggero. «Così le cose si complicano. Con sinusiti e Asma, la Rinite crea problemi respiratori cronici a carico del naso. E, si sa, il naso è il guardiano del polmone al quale assicura aria filtrata, umidificata e riscaldata. Se l’aria arriva solo dalla bocca, i bronchi ne soffrono».
Per scongiurare guai seri, evitare quindi l’autogestione. Se i sintomi persistono, rivolgersi allo specialista. «L’allergologo ha tutti i mezzi per formulare una diagnosi corretta attraverso una valutazione della gravità del quadro e della coesistenza di Asma bronchiale nel soggetto rinitico. Poi passerà alla diagnosi attraverso il Prick test: una punturina per individuare l’allergene all’origine della malattia. Esame non invasivo, poco doloroso, che si conclude in mezz’ora».
Gli allergeni principali, in Sardegna, sono i pollini che scatenano le riniti stagionali: fra i più importanti, quelli delle graminacee (da fine marzo ai primi di giugno); più precoce l’ulivo (da fine febbraio a marzo), quindi le cupressacee (in autunno) e le parietarie, che impollinano tutto l’anno»
I nemici più subdoli si nascondono in casa: gli acari, responsabili anche della maggior parte dei casi di Asma bronchiale. «Essendo perenni, scatenano la sintomatologia per 12 mesi, anche se la massima quantità nell’aria si rileva in autunno, periodo della riproduzione, quando si riscontra anche il numero maggiore di Riniti da acaro».
Vasto e sempre più aggiornato l’armamentario per fronteggiare questa patologia. Si va dal Cortisone, solo o associato ad antistaminici somministrati con spry nasale, all’antistaminico per bocca. «Terapie che funzionano molto bene: gli antistaminici di seconda generazione sono quasi privi degli effetti collaterali di un tempo (la sonnolenza) perché non passano nel cervello».
Ma la guarigione definitiva l’assicura solo «la terapia desensibilizzante specifica, una sorta di vaccino applicabile soltanto a chi è sensibile a un unico allergene. Sino a poco tempo fa si somministrava con una iniezione, ora per via orale sublinguale. Il servizio sanitario non lo rimborsa. Forse diventa mutuabile il vaccino per le graminacee. Un trattamento annuale costa sui 400 euro, ma l’intervento dello Stato convincerà i produttori dei vaccini a ridurre i prezzi».
Lucio Salis
 



LA NUOVA SARDEGNA

6 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 20 giugno 2015 / Nuoro – Pagina 27
Università, chiude la segreteria studenti
ISTRUZIONE NEL MIRINO
di Valeria Gianoglio
NUORO Sigillati con lo scotch, infilati nel cofano di un’auto, stipati come sardine, a metà di ieri mattina i primi scatoloni pieni di documenti sono pronti a partire alla volta di Sassari sotto gli occhi increduli di un gruppo di studenti e di alcuni dipendenti dell’ateneo. Sono qualche decina di cartoni, zeppi di carte, documenti e atti relativi ai circa 800 studenti che frequentano i corsi di laurea dell’università nuorese. Studenti e dipendenti dell’ateneo chiedono spiegazioni: «Che succede? Perché questo trasloco di carte?».
>> Le rassicurazioni dell’ateneo: sarà una situazione temporanea, formeremo il personale
Ma la risposta che ricevono, almeno in un primo momento, non piace loro per niente: gratta gratta, infatti, si scopre che quelle sono le carte della segreteria studenti. Tutti gli atti relativi ai frequentanti che da oggi, e fino a nuovo ordine, resteranno a Sassari e non saranno più a portata di mano di matricole, corsisti e laureandi nuoresi, perché la società che ha vinto la nuova gara d’appalto per gestire i servizi universitari L
secondo quanto spiegato ieri agli studenti, non avrebbe il personale adatto per gestire pure la segreteria.
>> Le paure degli studenti: “Cercano di placare gli animi ma spostano tutto”
«Questo trasloco di carte è il primo passo della chiusura della segreteria – spiega il rappresentante degli studenti di Scienze forestali, Simone Tuscano – e per noi che frequentiamo questa università crea disagi che forse qualcuno non immagina. Disagi che si aggiungono a quelli che abbiamo già segnalato negli ultimi mesi, come la sospensione del servizio mensa, e la mancanza di alloggi per gli studenti». Poco dopo, evidentemente, qualcuno dall’ateneo capisce che nell’aria comincia a montare la protesta e che la notizia del trasloco di carte e della segreteria si sta diffondendo a macchia d’olio, tant’è che agli studenti arrivano le prime, seppur timide, rassicurazioni dell’università. «Ci hanno spiegato che sarà una cosa temporanea – spiegano infatti, gli studenti – e che presto, dopo un periodo di affiancamento con il nuovo personale, la segreteria riaprirà». Tanti altri, però, di fronte a queste parole, storcono il naso, perché se la storia ha insegnato qualcosa, soprattutto per il fronte ateneo, ha suggerito che le promesse valgono zero. Ciò che conta, invece, sono gli atti concreti. E questi ultimi, ieri mattina, raccontano ben altro. Raccontano di un altro pezzo dell’università nuorese che in barba a decine di annunci trionfalistici e di rilanci mirabolanti, va via, abbandona Nuoro e torna a Sassari, alla casa madre. E il motivo è tanto semplice quanto disarmante: la nuova ditta che ha vinto il bando di gara per gestire i servizi per l’ateneo, infatti, sembra che non abbia il personale adatto per occuparsi anche di un settore come quello della segreteria studenti che richiede un livello di competenze e preparazione più complesso del servizio pulizie. La nuova ditta può garantire queste ultime, dunque, ma al momento non avrebbe il personale adeguato per occuparsi anche della segreteria. Come invece ha fatto negli ultimi venti anni la cooperativa uscente, la Ecotopia. Che proprio di questo aspetto, nelle ultime settimane, si era lamentata: «Il nuovo appalto prevede un taglio dei costi così elevato – avevano detto i dipendenti della coop – che solo una ditta di pulizie può rientrarci, ma questo va a scapito del servizio offerto. Perché noi in questi anni abbiamo garantito tutto: pulizie e gestione servizi amministrativi». Le loro parole sono state profetiche: tant’è che quando mancano pochi giorni al passaggio di consegne tra Ecotopia e la nuova ditta, in una delle sedi nuoresi dell’università già si registrano i primi disagi. L’ateneo cerca di rassicurare gli animi agitati degli studenti: sarà una situazione temporanea, fa sapere, il nuovo personale verrà affiancato e formato da operatori di Sassari. Ma se così fosse non si capisce allora per quale motivo decine e decine di scatoloni zeppi di carte sono stati trasferiti a 120 chilometri da Nuoro.


 
7 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 20 giugno 2015 / Nuoro – Pagina 27
IL SINDACATO La Uil promuove un incontro
tra la vecchia e la nuova ditta
NUORO Il 24, come annunciato nei giorni scorsi dal sindacato, le parti coinvolte nella vicenda dell’appalto dei servizi universitari, si troveranno per la prima volta insieme davanti a un tavolo nella sede della Uil nuorese. Ci saranno i vertici della società che ha vinto la nuova gara d’appalto, la Stella multiservizi, la cooperativa che invece a quell’appalto non ha potuto partecipare, la Ecotopia, e il coordinatore regionale della Uil che ha promosso l’incontro, Andrea Lai. In quella sede, come ha spiegato lo stesso Lai, il sindacato cercherà di capire nel dettaglio come sarà la nuova organizzazione del lavoro della Stella multiservizi, e cercherà soprattutto di capire se, in questa nuova organizzazione, potranno rientrare anche i vecchi dipendenti di Ecotopia, che in venti anni di esperienza al servizio dell’ateneo nuorese, hanno acquisito una grande professionalità nel settore. Dall’incontro del 24, dunque, potrebbero arrivare notizie positive per i lavoratori. O almeno questa è la speranza della Uil. (v.g.)

 
8 - LA NUOVA SARDEGNA di sabato 20 giugno 2015 / Nuoro – Pagina 27
GLI ALTRI DISAGI
Deserta anche la gara per la mensa

Come se non bastassero i disagi legati alla segreteria studenti e la totale assenza di casa dello studente: in queste ore, per l’università nuorese, arrivano cattive notizie anche sul fronte della mensa. È andato deserto, infatti, anche il nuovo bando per assegnare il servizio di somministrazione pasti, a tariffe agevolate, per gli studenti che frequentano i corsi di laurea di Nuoro. E con il nuovo bando, vanno di nuovo in fumo tutte le speranze sulle quali gli studenti barbaricini stavano facendo affidamento, almeno per il nuovo anno. Anche la Regione si era interessata al problema, ma ancora, purtroppo, nessuna ditta si è fatta avanti per partecipare alla gara. Un altro problema, poi, riguarda anche la pulizia degli uffici Ersu di Nuoro. Da luglio dell’anno scorso sono sostanzialmente abbandonati a loro stessi o alla generosità di chi ci lavora. Scaduto da quasi un anno l’appalto delle pulizie, infatti, gli uffici nuoresi dell’Ersu, in via Salaris, che assistono gli universitari nuoresi in diverse pratiche amministrative, in alcuni punti somigliano più a una piccola discarica che a un ufficio che si occupa di studenti, cultura e borse di studio. (v.g.)

 

 

 

 


 





QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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