Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
19 June 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Spettacoli e Società (Pagina 42 - Edizione CA)
Fai Sardegna
Il tesoro coloniale della Libia italiana secondo l’archeologo Gennaro Pesce
 
Una violenza graduale, invisibile, silenziosa, che prende forma lentamente: è la violenza simbolica legata alle ferite identitarie subite dai popoli in guerra. E la ricostruzione è dura, e altrettanto lenta. Ma qui entra in gioco la Storia, saggia - anche se stanca - maestra, che pezzo dopo pezzo dona nuovamente forma alle culture più antiche, ai patrimoni più preziosi, e ai popoli più feriti. Il quarto appuntamento del progetto “Alla ricerca della storia perduta”, organizzato dal Fai Sardegna, che si terrà oggi alle 16,30 nella biblioteca di via Università a Cagliari, parte proprio da questa idea. E per farlo si affaccia su un racconto che ha qualcosa di romantico: il furto del tesoro archeologico della Libia, salvato dalla guerra nel 1943 dall’archeologo Gennaro Pesce, restituito dall’Italia nel 1961, e trafugato dalla Banca Commerciale Nazionale di Bengasi nel 2011.
Francesca Gandolfo ha deciso di approfondire questa traccia del passato nel suo libro “Il Museo Coloniale di Roma (1904 - 1971)”, edito da Gangemi, che presenterà nel corso del convegno, ripercorrendo assieme a Gianluca Scroccu, Franco Masala e Rafaele Pesce, figlio dell’illustre archeologo, il complesso e affascinante itinerario del secondo dopoguerra. Una storia ancora sotto inchiesta, dolce e dannata, una base di riflessione per la riscoperta del valore politico ed economico dei luoghi sparsi nel mondo diventati famosi per il dolore e la guerra, ma che custodiscono un patrimonio culturale inestimabile che andrebbe tutelato e valorizzato. (gi.zu.)
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Spettacoli e Società (Pagina 43 - Edizione CA)
Cinema sardo, c’è un ricorso
Adesso la parola spetta al Tar
Eia Film: le cifre in bilancio non rispettano le percentuali di legge
 
Qualcuno, davanti ai ritardi e alla poca trasparenza della Regione nella gestione di bandi e legge cinema in Sardegna, ha perso la pazienza e ha preferito prendere la via del tribunale per avere una risposta su eventuali violazioni commesse nella ripartizione dei finanziamenti. Si tratta della cooperativa di produzione cinematografica Eia Film, di Cagliari, che ha presentato un ricorso al Tar contro il presidente Francesco Pigliaru, l’assessore alla Programmazione e Bilancio, Raffaele Paci nei confronti della Sardegna Film Commission. Si chiede «l’annullamento, previa sospensione dell’esecuzione del decreto n°34/1861 in data 13.3.2015» pubblicato sul Buras il 16 aprile, «con il quale è stata effettuata la ripartizione in capitoli di spesa delle unità previsionali di base stabilite dal suddetto bilancio così come approvato dalla legge regionale 9 marzo 2015 n°6» che riguarda gli interventi a favore del cinema in Sardegna.
Fuori dai tecnicismi, la storia è questa. C’è una legge regionale sul cinema (del 20 settembre 2006, n°15) che fissa norme per lo sviluppo di questo comparto, dettando anche le regole - con precise percentuali - sulle quote di finanziamento da destinare ai vari settori, dalla produzione allo sviluppo sceneggiatura, dai festival al funzionamento della Film Commission. È una sorta di “legge madre”, da cui discende tutta la politica sulla filiera cinematografica sarda. Nel bilancio di previsione annuale 2015 e per il triennio 2015-2017 per il cinema si legge la cifra 6.655.00 euro, così divisa: 3 milioni alla Film Commission (1 milione, per ogni anno); 2 milioni 600mila per lo sviluppo del cinema in Sardegna (1400, quest’anno, poi 600mila sia per il 2016 che per 2017); 30mila per funzionamento commissioni e Consulta; 1 milione (solo per il 2015) per interventi di coproduzione regionale. Zero euro, da oggi al 2017, sul resto, cioè: contributi per sviluppo sceneggiature, università e le scuole per incremento didattica del cinema, promozione sviluppo professionalità; a organismi pubblici per sostegno rassegne, festival, seminari; eccetera.
Davanti a questa ripartizione il ricorso - presentato dall’avvocato Alberto Onorato - pone una domanda: ma se la legge cinema del 2006 impone delle percentuali con “criterio inderogabile” perché il finanziamento assegnato alla Film Commission supera di gran lunga la soglia fissata del 20% dato che la norma (art. 26) dice chiaramente che l’80% del totale deve essere destinato a «sviluppo sceneggiature, produzione corti e lungometraggi, diffusione e distribuzione delle opere»? Così passerebbe in secondo piano l’art.1, ovvero il principio ispiratore della legge che ha l’obiettivo di «incentivare la produzione in Sardegna di opere cinematografiche al fine di rafforzare e qualificare le imprese locali». Numeri alla mano, salta agli occhi che la cifra assegnata alla Film Commission «è pari al 45% del totale delle somme destinate dalla legge di bilancio allo sviluppo del cinema in Sardegna», percentuale che «potrebbe addirittura lievitare all’84%» nel caso di utilizzo di una norma infilata nella voce “contributi per lo sviluppo del cinema in Sardegna” a favore della FC. Il ricorso parla di «anomalia assoluta, illegittima assegnazione di fondi regionali, invalidità, scelta irragionevole e discriminatrice» e chiede una «istanza di sospensione». Insomma, una volta per tutte chiarezza, rispetto della legge e trasparenza. La palla ora passa al Tar, pronunciamento possibile entro metà luglio. ( s. n. )
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 39 - Edizione CA)
Giganti di Mont’e Prama
 
Oggi, alle 17, Facoltà di Scienze economiche “La rinascita dei Giganti di Mont’e Prama”a cura del Rotary Club Cagliari Sud.
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
Accademia di brera
Il riso è bello: tra arte e etica
sardi a confronto
 
Il riso come simbolo di vita è protagonista di Rice is Live, progetto artistico curato da Chiara Demelio che ha coinvolto l’Accademia di Brera in un percorso che si chiuderà oggi con l’inaugurazione di una mostra, una performance e due convegni (domani e dopo) che coinvolgeranno rappresentanti dell’imprenditoria e della cultura sarda. Tra questi, Angela Sanna (Accademia di Brera), l’imprenditrice Elisabetta Falchi (Sapise), Antonino Spanu (Dipartimento Agraria Sassari) e Gavino Sini, Camera di Commercio Sassari, . (ma.c.)
 

LA NUOVA SARDEGNA
5 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 4
Sanità, prevenire per risparmiare
L’assessore Arru: «Un progetto per puntare all’isola del benessere»
 
CAGLIARI La prevenzione è una delle formule magiche per far sì che il costo della sanità non continui ad aumentare. È questa la filosofia del piano con cui la Giunta vuole trasformare davvero la Sardegna nell’isola del vivere bene. Voluto dall’assessore Luigi Arru, il progetto punta a ridurre entro il 2018 la percentuale di fumatori (dal 27 al 25), far calare dal 19,3 al 16,5 per cento il numero dei consumatori di alcol (il dato nazionale è 16,7) e portare al cento per cento la prevenzione diagnostica del tumore alla cervice uterina, del colon retto, della mammella e anche il test contro il papilloma virus. Ma anche aumentare il consumo di frutta e verdura (dal 55 al 61 per cento) e migliorare il rapporto con il cibo: è questa una delle strade fondamentali per tenere alla larga le malattie. Il piano, che recepisce quello nazionale, è stato elaborato in base alle esigenze del territorio e adeguato alle specificità della Sardegna «partendo dal basso», ha detto Arru, con l’aiuto di una equipe multidisciplinare composta da nove gruppi di lavoro e oltre 150 partecipazioni fra medici e associazioni di pazienti. Le risorse in campo ammontano in totale a 42 milioni di euro, sei per il 2015 e dodici per ogni anno fino al 2018, e arrivano dal Fondo sanitario regionale. Per centrare l’obiettivo sono stati decisi lo screening della popolazione, la formazione dei medici, l’informazione dei giovani e meno giovani sui comportamenti virtuosi e quelli da evitare. Nel contempo l’assessorato attiverà il registro regionale dei tumori e il registro della malformazioni congenite e prevedere iniziative di epidemiologia ambientale con monitoraggi anche nelle aree industriali e nei poligoni militari. Tra i programmi più significativi quello nelle scuole e quello sulla sicurezza alimentare. Tra i dieci macro-obiettivi previsti gli screening neonatali dei disturbi neurosensoriali, la prevenzione delle dipendenze, degli incidenti stradali e domestici, la sicurezza alimentare e la riduzione dei rischi ambientali nelle zone industriali e in quelle dei poligoni. «Si stima che per ogni milione speso per la prevenzione – ha detto l’assessore – è possibile un risparmio di tre milioni sul fronte delle cure».
 
LA NUOVA SARDEGNA
6 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 7
Salute del feto, le nuove frontiere
Diagnosi prenatale, un prelievo di sangue eviterà l’amniocentesi
 
CAGLIARI Nuove frontiere nella diagnosi delle malformazioni congenite sempre più precoci, possibili già nel primo trimestre di gravidanza; una valutazione degli screening ecografici con la traslucenza nucale fetale ma anche, nel caso della sindrome di Down, la possibilità di arrivare a diagnosi prenatali non invasive bensì su “sangue materno periferico”: vuol dire che basterà un prelievo di sangue della mamma per sapere se il bambino avrà o meno la sindrome di Down. In un futuro prossimo la diagnosi della trisomia 21 insomma non passerà attraverso amniocentesi o esame dei villi coriali. Si annuncia ricco di interesse per i ginecologi ecografisti ma anche per i futuri papà e le future mamme il terzo congresso mondiale delle Scuole Ian Donald che comincia oggi a Cagliari al Thotel e che avrà come presidente Giovanni Monni direttore della Diagnosi prenatale e preimpianto dell’ospedale Microcitemico. Monni è anche presidente per l’Europa delle 36 scuole di ecografia che portano il nome del medico inglese primo a intuire la possibilità di portare in campo diagnostico gli ultrasuoni largamente utilizzati dai militari. Un altro argomento di grande portata sono le terapie chirurgiche sul feto: si può intervenire (al Microcitemico sono pratiche già avviate) su polmoni, cuore, reni del feto attraverso fetoscopi o “tramite posizionamento di cateteri nell’utero”. Al congresso saranno presenti i 70 direttori stranieri delle varie scuole e altri docenti stranieri e italiani nonché, come partecipanti, numerosi ostetrici e ginecologi. Il corso ha ottenuto il patrocinio di prestigiose società scientifiche come Wapm, Iapm, The International Society The Fetus as a Patient, Aogoi (ginecologici ospedalieri) e Sieog (ecografisti ostetrici-ginecologi).
 
LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 20
Diritto allo studio,
un convegno dell’Uildm
 
SASSARI. La cultura della disabilità nella scuola e nell’università è l’argomento del convegno che si svolge questo pomeriggio nei locali della Camera di commercio , in via Roma. L’evento, organizzato dalla sezione Uildm di Sassari “Andrea Canu” onlus, inizierà alle ore 15 ,30 e vedrà la partecipazione di Gigliola Serra, presidente della Uildm di Sassari, Giuseppe Fara, dell’Ufficio scolastico regionale della Sardegna, Francesco Fusca, ispettore emerito del Miur, Stefano Sotgiu, delegato rettorale dell’Università per la disabilità e i disturbi dell’apprendimento, Francesca Arcadu, della Uildm Sassari, e l’assessore regionale della Pubblica istruzione, Claudia Firino. Temi degli interventi: La via italiana all’integrazione, l’attuale percorso formativo nelle scuole di Sassari, l’accoglienza degli studenti disabili nell’ateneo, il diritto allo studio. (v.g.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 20
Oggi in Provincia il seminario
per ricordare Paolo Dettori
 
SASSARI Si apre stamane a Palazzo della Provincia, sala Angioy, il convegno-seminario organizzato dal Centro studi autonomistici nella quarantesima ricorrenza della morte di Paolo Dettori. Presidente della Regione dal 1966 al 1967 e presidente del Consiglio regionale dal 1968 al 1969, Dettori fu uno dei protagonisti degli “anni della Rinascita”. Sui caratteri della "questione sarda" di quegli anni e la "Questione sarda" di oggi, relazioni di Giulio Angioni e Guido Melis e interventi di numerosi uomini politici e studiosi. Orario della prima sessione ore 9.30, della seconda ore 16. Conclusioni di Pietro Soddu, presidente del Centro.

Questionnaire and social

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