Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
28 March 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 25 - Edizione CA)
Università
Gli studenti: la Regione paghi gli assegni
 
Studenti contro la Regione per i ritardi nell'erogazione degli assegni di merito. Non è ancora terminato l'iter amministrativo per l'anno accademico 2011/2012 e la Regione non ha ancora stilato la graduatoria definitiva. Per questo gli studenti universitari sardi sono in agitazione e chiedono che il procedimento volga al termine al più presto.
La protesta parte da Cagliari e viene guidata dall'associazione Ajò. «La richiesta alla politica isolana è avvenuta dopo una situazione di stallo, che perdura ormai da quasi un anno, visto che non si hanno notizie ufficiali da giugno 2014 - affermano Luca Ippolito e Riccardo Murgia - è impensabile che un organo regionale non riesca anche dopo le numerose sollecitazioni da parte degli studenti a sbrigliare questo procedimento burocratico. Gli studenti attendono le somme loro dovute e speriamo che ci sia un intervento politico che possa metter fine a questi continui rinvii di viale Trento. Chiediamo che vengano finalmente pubblicate le graduatorie definitive e venga erogato l'assegno ai beneficiari».
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Agenda Cagliari (Pagina 27 - Edizione CA)
SEMINARIO DI CRITICA CINEMATOGRAFICA
 
Oggi, dalle 9 alle 17, nella conferenze de L'Unione Sarda, piazza Santa Gilla, si terrà il seminario di introduzione alla critica cinematografica, organizzato dall'associazione Cagliari in corto, in collaborazione con il Celcam dell'Università di Cagliari e con la Fondazione Sardegna Film Commission. Ingresso libero. Per informazioni: 328/2611746.
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 33 - Edizione CA)
Tutti i piatti dei centenari in mostra per gli ospiti Usa
ASSEMINI. Un giornalista del National geographic in visita al centro
 
Una delegazione Usa ad Assemini per studiare l'elisir di lunga vita. Dan Buettner, giornalista-esploratore del National Geographic specializzato in longevità, è andato a visitare il Centro di ricerca sull'alimentazione dei centenari.
LA VISITA Accompagnato da una troupe dell'Nbc ha visitato anche le cucine dell'istituto Ifal che ospita lo studio delle ricette per il benessere di lunga durata. Studi e corsi sono curati dalla Comunità mondiale della longevità, che racchiude le esperienze di Sardegna, Giappone e Corea (le zone col maggior numero di centenari), guidata dall'ex presidente della Provincia Roberto Pili. «Nella rete di studi nelle diverse aree geografiche interessate sono state indicate come zone blu quelle con gli abitanti non solo più longevi, ma anche sani e in buone condizioni mentali - spiega Pili - sulle zone blu si è specializzato Dan Buettner che è voluto venire a vedere di persona le iniziative all'avanguardia che stiamo portando avanti».
LE RICERCHE Sono realizzate con l'Università di Cagliari, che segue i lavori sotto due distinti aspetti: «Sono impegnati i nutrizionisti, per studiare al meglio le proprietà degli ingredienti, degli abbinamenti e delle pietanze tradizionali sarde - aggiunge il presidente della Comunità mondiale della longevità - ma anche gli psicologi che stanno studiando le proprietà positive del cucinare per qualcuno così come quelle del mangiare cibi preparati appositamente, situazioni che producono effetti positivi nella psicologia delle persone e contribuiscono a una migliore qualità della vita».
Di fronte ai giornalisti statunitensi i cuochi del Centro di ricerca sull'alimentazione dei centenari, aiutati dagli studenti dell'Ifal, hanno preparato i piatti tipici selezionati in base alle loro benefiche proprietà, sotto lo sguardo vigile dell'ultraottantenne signora Elvira.
I PIATTI STORICI «Hanno bisogno di una preparazione lunga e articolata e, in collaborazione con gli studiosi e con gli anziani esperti, stiamo cercando di riprodurli con gli strumenti delle cucine moderne - aggiunge Roberto Pili - ci sono, per esempio, alcune piante e spezie difficili da trovare o che non si trovano più, a quel punto i nostri anziani controllano finché non si trova un'adeguata alternativa nel rispetto del sapore». Tradizione e ricerca all'avanguardia si fondono così per scovare tutti i segreti che permettono di vivere meglio e più a lungo, una peculiarità che attira giornalisti e studiosi da tutto il mondo. «Porteremo le nostre tradizioni, compresa la Panada - conclude Pili - anche all'Expò, per mostrare agli addetti ai lavori e agli esperti le nostre ricchezze».
Marcello Zasso
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Provincia di Oristano (Pagina 21 - Edizione OR)
«È ora di puntare tutto sulla carne bovina sarda» 
ARBOREA. La coop Produttori si allea con gli allevatori della Gallura
 
Il progetto è semplice, in realtà. Creare una rete tra aziende per cui la carne che viene acquistata nei market o ordinata nei ristoranti sia rigorosamente sarda. E per far questo è necessario che il bovino nasca, ingrassi e alla fine venga macellato nell'Isola. «Prima del nostro progetto “Ichnusa Bubula” gli animali da carne venivano fatti inizialmente ingrassare in Sardegna e poi portati in Continente per la macellazione», sottolinea Gianni Sardo, presidente della cooperativa Produttori di Arborea che ha dato vita a questo progetto.
IL PROGETTO La Gallura e il Montiferru sono i territori dove si concentra maggiormente la presenza di vitello da ingrasso in piccoli allevamenti al pascolo. Il problema appunto è che poi vengono trasportati in altre parti d'Italia perdendo così tutta la seconda parte della trasformazione (dalla macellazione alla vendita).
E con l'obiettivo di creare una filiera regionale l'Università di Sassari, la coop Produttori e quattro aziende bovine del Centro-Nord Sardegna hanno dato vita al progetto “Ichnusa Bubula” (carne sarda, in latino). «Vogliamo che la carne che si acquista sia di bovini nati, allevati e macellati nell'Isola - spiega Gianni Sardo - Per fare questo dobbiamo mettere in relazione le aziende di diverse zone dell'Isola. Gli allevatori in questo modo diventano partner di questo processo e possono usufruire di conoscenze e servizi della Produttori».
La coop di Arborea macella circa quattromila vitelli all'anno, «adesso però si tratta di creare altri spazi. Offro un dato di riflessione: la Sardegna acquista più del cinquanta per cento con una domanda interna di carne bovina soddisfatta solo per il 20 per cento», conclude Gianni Sardo.
IL CONVEGNO Lunedì 30 nel teatro dei Salesiani (inizio alle 9) si discuterà proprio del progetto “Ichnusa Bubula- La filiera della carne bovina in Sardegna”. Oltre a Gianni Sardo e al direttore della coop Produttori Marco Peterle, interverranno docenti universitari, imprenditori agricoli, agronomi e l'assessore regionale all'Agricoltura Elisabetta Falchi. «Sarà anche un momento in cui sviluppare nuove idee dall'interazione tra le diverse anime del settore agroalimentare dalla Sardegna», puntualizzano dagli uffici della coop Produttori di Arborea.
Michele Masala
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro (Pagina 30 - Edizione OR)
Le piantagioni di cannabis nuovo fenomeno criminale
NUORO. La ricerca: anche in Barbagia si fanno strada le infiltrazioni mafiose
 
Oliena, Orune, Bitti e Dorgali in vetta alla graduatoria sugli omicidi registrati in Sardegna negli ultimi dieci anni: 196 in tutto, accanto ai 386 tentati. Ma c'è un fenomeno nuovo nella mappa criminale isolana, ovvero le coltivazioni di cannabis: Nuorese e Ogliastra primeggiano rispettivamente con il 76 per cento e l'80 per cento dei sequestri. A dimostrazione che le aree di espansione stanno nel centro Sardegna, tra Nuorese, Marghine, Goceano e Ogliastra. Trentamila 479 piante scoperte in 516 coltivazioni illegali, la più grande in un'area demaniale a Bitti. «È un problema su cui riflettere», dice Antonietta Mazzette, docente dell'università di Sassari che ieri presenta a Nuoro il rapporto sui reati vecchi e nuovi nell'Isola elaborato dai ricercatori dell'osservatorio sociale sulla criminalità.
SCENARI INQUIETANTI «In Sardegna la criminalità non è un'emergenza, ma ci sono segni che vanno interpretati perché potrebbe diventarla», precisa Antonietta Mazzette davanti alla platea riunita da Ordine degli avvocati, Scuola forense, garante dei detenuti di Nuoro, cooperativa Lariso e università di Sassari. Le coltivazioni di cannabis implicano una trasformazione d'uso del territorio, soprattutto rurale, e presuppongono - spiega la ricercatrice - un'organizzazione e un flusso di denaro. Le piantagioni più rilevanti si concentrano nella Sardegna centro orientale, la stessa che registra altri fenomeni criminali, dagli omicidi all'uso diffuso delle armi. Nuoro ha un picco nel 2013, seguita dalle province di Sassari e Cagliari, Oristano è più defilata. Alle coltivazioni illegali provvedono perlopiù giovani disoccupati e operai: il 34 per cento degli accusati non ha un lavoro, il 24 per cento opera nel settore agropastorale, il 19 per cento è costituita dagli operai. Manovali più che registi dei movimenti criminali. Non a caso la docente dell'ateneo sassarese evoca le infiltrazioni mafiose.
FENOMENO MAFIOSO «Nel 2006 l'ipotesi che si potesse saldare una criminalità di tipo tradizionale con quella organizzata di stampo mafioso poteva apparire azzardata. Negli anni successivi ciò si è reso manifesto grazie alle indagini delle forze dell'ordine che hanno portato all'arresto di Graziano Mesina», sottolineano gli autori della ricerca: accanto alla Mazzette, Camillo Tidore, Daniele Pulino e Sara Spanu. «Rimaneva aperto un altro problema: l'organizzazione mafiosa non può fare a meno di un rapporto con la politica e le istituzioni. Certi avvenimenti recenti, ancora sotto inchiesta giudiziaria, potrebbero rappresentare l'anello mancante, al quale si aggiunge quello delle coltivazioni illegali della cannabis».
Marilena Orunesu
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro (Pagina 30 - Edizione OR)
Nuoro
Femminicidio
trend stabile negli ultimi 15 anni
 
Tra i nuovi orizzonti criminali spuntano reati informatici e femminicidio. La Sardegna non è immune dai fenomeni emergenti anche a livello nazionale, come fa notare Gianfranco Oppo, garante dei detenuti del comune di Nuoro, nel convegno di ieri sulla criminalità in Sardegna. I dati indicano, comunque, che le donne vittime di omicidi rappresentano un numero stabile negli ultimi 15 anni.
Nelle statistiche fredde del periodo compreso tra il 2004 e il 2014 il femminicidio ricorre in misura del 18 per cento; nel quinquenni precedente al 2004 il 17,8 per cento. «Non significa che il femminicidio debba essere sottovalutato, ma che in Sardegna le donne oggetto di violenza non sono un fenomeno recente, anche se si colloca al di sotto dei dati nazionali», sottolinea il rapporto dell'osservatorio sociale sulla criminalità dell'università di Sassari. Se il trend del femminicidio è stabile, si registra un calo degli omicidi che hanno come vittime gli uomini.
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Provincia di Nuoro (Pagina 32 - Edizione OR)
OLIENA. Interviste ai nonnini
La tv americana indaga sui segreti della longevità
 
Tzia Bonaria Salis, neo centenaria di Oliena, seduta davanti al caminetto, guarda dritta la telecamera e racconta con piglio deciso gli episodi salienti della sua lunga vita. Mentre Giovanni Luigi Biscu, 92 anni, viene ripreso con la sua moto Ape mentre va in campagna a coltivare l'orto, la vigna, e l'uliveto e a prendersi cura delle galline e dei maiali. L'anziano contadino quando è ispirato scrive anche le poesie e non ha dubbi sul fatto che il segreto della lunga vita stia nel mangiare cibo semplice e genuino. Sono scene di vita quotidiana di due anziani del paese del Corrasi, riprese giovedì scorso dalle telecamere della televisione americana Nbc arrivata nell'Isola con l'esploratore e giornalista del National Geographic Dan Buettner, per studiare la longevità, lo stile di vita, l'alimentazione e il tessuto sociale in cui vivono gli arzilli vecchietti.
La spedizione a stelle e strisce ha lo scopo di fare conoscere al pubblico americano le Zone Blu, cioè le aree dove la percentuale di centenari, ottantenni e novantenni ancora dinamici e che godono di ottima salute, è molto più elevata che in altre zone. La troupe statunitense è accompagnata da un team di esperti dell'Università di Sassari come il medico nutrizionista Gianni Pes, il docente di scienze merceologiche Alessio Tola e il ricercatore Gavino Balata. Ieri la troupe ha fatto tappa in Ogliastra a Perdasdefogu, il paese dove vive la famiglia Melis, la più longeva del mondo, mentre oggi sarà a Villagrande Strisaili, che invece detiene il record mondiale della longevità maschile.
Rosangela Erittu
 
L’UNIONE SARDA
8 – L’Unione Sarda
Provincia di Sassari (Pagina 38 - Edizione OR)
ALGHERO. Occupazione
Via al Job days: 700 colloqui e 120 assunzioni
 
Diciotto aziende presenti, tremila candidature, settecento colloqui, trentamila visualizzazioni nel sito internet e, soprattutto, centoventi assunzioni. Ha preso il via il Sardinian Job Days di Alghero. Tantissimi i giovani (e meno giovani) presenti all'appuntamento nei locali di Santa Chiara, un evento che raduna istituzioni, cittadini in cerca di lavoro, imprese sarde, italiane e estere. E i numeri confermano il forte richiamo della manifestazione organizzata dall'Agenzia regionale per il lavoro con la collaborazione del Comune e del Dipartimento di Architettura e l'assistenza tecnica di Monster Italia. Il sindaco Mario Bruno lo ritiene «un segnale importante, non l'unico, che ci vedrà presenti in questi giorni ad impostare il lavoro futuro. Ho un obiettivo - ha detto - che tutti i dodicimila disoccupati della città non siano lasciati soli, che nessuna opportunità venga persa, che siano tutti informati e accompagnati su ogni possibile iniziativa capace di generare lavoro». L'Amministrazione, insieme all'Agenzia per il lavoro e all'Università sta predisponendo la nascita nel Quarter, nel cuore del centro storico, dell'Incubatore di Impresa, «un luogo fisico, quotidiano - ha spiegato Bruno - dove tre istituzioni insieme mirano a raggiungere un obiettivo fondamentale: nessuna persona in cerca di lavoro deve sentirsi sola». Il Job Day continua anche oggi con i laboratori, le imprese, i disoccupati, le scuole, i colloqui di lavoro, l'informazione su agevolazioni, normativa e opportunità di lavoro. ( c. fi. )
 
LA NUOVA SARDEGNA
9 – La Nuova Sardegna
Prima pagina
lettera all’ersu
Sanna: «Avanti con il campus nella caserma»
 
Poche righe del sindaco in una lettera inviata al consiglio di amministrazione dell’Ersu: avanti con il campus nella caserma. Nicola Sanna invita l’ente regionale per il diritto allo studio a ragionare insieme sulla possibilità di realizzare la residenza studentesca in piazza Castello.
FARINA A PAGINA 19
 
LA NUOVA SARDEGNA
10 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 19
Sanna: avanti col campus nella caserma
Il sindaco annuncia all’Ersu e all’Università che ha chiesto a Pigliaru di poter dirottare i fondi Cipe sulla “La Marmora”
di Paoletta Farina
 
SASSARI Svolta nella vicenda del campus universitario. Il sindaco Nicola Sanna ha formalmente comunicato al consiglio di amministrazione dell’Ersu e all’Università di aver chiesto al presidente della Regione Francesco Pigliaru di poter utilizzare i fondi Cipe per la realizzazione della residenza universitaria nell’ex caserma La Marmora, sul cui uso, fa sapere, sono in corso da tempo trattative con il ministero della Difesa Chiede una «ridefinizione delle progettualità», secondo le opzioni del Comune. E annuncia che si farà promotore in tempi brevi di un incontro tra la stessa Regione e l’Ersu e tutti gli altri soggetti interessati, Università compresa, per discuterne nel dettaglio. Sanna, quindi, continua ad andare avanti come un bulldozer sulla proposta di portare gli studenti in centro. In questi mesi ha lavorato in sordina, prendendo contatti a Roma, e ora, evidentemente le cose sono a buon punto. La notizia è giunta ieri al consiglio d’amministrazione dell’ente per il diritto allo studio mentre era impegnato in una estenuante discussione sulla decisione presa dalla direttrice Maria Assunta Serra di non procedere all’aggiudicazione della gara per l’acquisizione dell’area da destinare al campus, gara che vede prima nella graduatoria provvisoria la cordata di proprietari Segni-Clemente con l’offerta di un terreno a Piandanna per 10,7 milioni di euro. E così la comunicazione del sindaco ha rimescolato le carte. Al cda non è quindi restato altro che sospendere la riunione in attesa dell’incontro, come lo ha definito lo stesso sindaco «interistituzionale», che riporta al centro della discussione l’ex caserma di piazza Castello. La direttrice Serra ha portato ieri all’attenzione dei consiglieri d’amministrazione e del presidente Gianni Poggiu la determina che porta la sua firma e nella quale «si riserva di procedere all’aggiudicazione dopo aver ricevuto formale atto di indirizzo del consiglio d’amministrazione». All’origine della decisione il parere dato dalla commissione tecnica di valutazione delle offerte la quale «ha rilevato che tutte le aree in graduatoria provvisoria necessitano di variante urbanistica e inoltre presentano alcune criticità più o meno significative». Come si ricorderà, il sindaco ha più volte ribadito che non avrebbe approvato alcuna variante per consentire la costruzione del campus in periferia. Non solo. A conferma delle criticità evidenziate da parte della commissione tecnica, la direttrice dell’Ersu riporta anche la relazione affidata, tramite incarico esterno in mancanza di personale tecnico dell’Ersu, alla Tecnoprogetti Italia srl, che la ha trasmessa negli uffici di via Coppino il 26 gennaio scorso e nella quale viene messo in evidenza che «nell’area collocata prima in graduatoria è presente una strada di penetrazione agraria, accatastata come terreno agricolo, la cui proprietà è diversa da quella degli offerenti». Ma c’è di più. Il vasto terreno dei Segni-Clemente non ha una destinazione urbanistica «aderente con l’iniziativa proposta» e anche questo comporterebbe una richiesta di variante, e come se non bastasse nel Puc è prevista nella stessa area «la realizzazione di una strada il cui tracciato interseca le aree in oggetto, e di cui non si è tenuto conto nella predisposizione dello studio di fattibilità, a meno di rilevanti modifiche alla soluzione presentata, da ritenersi comunque non ammissibili sulla base del principio generale dell’immodificabilità dell’offerta». Problemi tecnici che allungherebbero i tempi e metterebbero a rischio i finanziamenti (inizialmente 20 milioni dai Fondi Cipe e 20 della Regione, ora ridotti. Ma ora la lettera del sindaco riapre i giochi.
 
LA NUOVA SARDEGNA
11 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 19
Messa in Mora
Diffida dei primi classificati: chiudete la procedura di gara
Se entro 7 giorni la graduatoria non sarà ratificata chiederanno la nomina di un commissario ad acta e il risarcimento dei danni subiti e delle spese sostenute
di Vincenzo Garofalo
 
SASSARI Intanto oopo quattro mesi di attesa, i primi classificati nella graduatoria per la selezione del terreno su cui costruire il campus universitario da 500 posti letto hanno perso la pazienza e hanno notificato una diffida al presidente e al direttore generale dell’Ersu con cui danno dieci giorni di tempo all’ente universitario per concludere la pratica e ratificare l’esito del bando pubblico.
Un esito certificato dalla commissione esaminatrice nominata dall’Ersu e presieduta dallo stesso direttore generale, Maria Assunta Serra, con cui veniva riconosciuta come miglior offerta la proposta Segni-Clemente: 10,72 milioni di euro per acquisire un’area di 6,7 ettari di terreni a Piandanna, tra la casa di cura San Nicola e l’Agenzia delle entrate. Se l’Ersu non procederà con la ratifica della graduatoria e la stipula del contratto con i proprietari del terreno offerto, la famiglia Segni-Clemente «provvederà ad azionare ogni più idonea forma di tutela giudiziale, con conseguente richiesta di nomina di un commissario ad acta», si legge nell’atto di diffida e messa in mora recapitato negli uffici dell’Ersu il 25 marzo, tre giorni fa. Non solo, nel documento firmato dall’avvocato Antonio Serra, i proprietari dell’area di Piandanna mettono in guardia l’Ersu: nel caso in cui i finanziamenti deliberarti dal Cipe e destinati alla realizzazione del campus universitario dovessero svanire per i ritardi decisionali dell’Ersu, loro chiederanno il risarcimento dei danni subiti e delle spese sostenute per predisporre il piano di fattibilità del campus. Inoltre, è spiegato nella diffida, i terreni sono rimasti vincolati per mantenere la disponibilità per tutta la durata della selezione e in questi quattro mesi di limbo, «rinunciando ad altre eventuali offerte di acquisto». Secondo la famiglia Segni-Clemente il rischio che i finanziamenti disponibili (20 milioni di fondi europei, più altri 20 della Regione Sardegna) possano svanire è tutt’altro che remoto. Nella delibera Cipe 21/2014 è scritto che entro il 31 dicembre 2015 le Ogv (obbligazioni giuridicamente vincolanti), ossia i contratti d’appalto per la costruzione del campus devono essere firmati. C’è una ulteriore proroga di sei mesi, con una piccola penale: una sanzione pari al 1,5 per cento della somma erogata. Se entro questo periodo non si conclude l’iter amministrativo per l’assegnazione dei lavori, i soldi svaniscono per sempre, tornano al mittente. E in tal caso i primi della graduatoria che darebbe loro titolo per vendere i terreni di Piandanna all’Ersu, oltre a chiedere il risarcimento dei danni subiti e dei costi sostenuti, segnaleranno il comportamento dei vertici dell'Ente alla Corte dei Conti.
 
LA NUOVA SARDEGNA
12 – La Nuova Sardegna
Sassari – pagina 19
L’offerta Segni-clemente
Il costo dell’area di Piandanna si mangia il 25% dei fondi
 
SASSARI Nella determinazione della direttrice dell’Ersu Maria Assunta Serra c’è un passaggio sulla destinazione urbanistica dell’area offerta dai Segni- Clemente a Piandanna. Secondo la relazione della Tecnoprogetti srl, alla quale è stato affidato l’incarico di eseguire verifiche tecniche, «l’offerta era corredata delle planimetrie e delle indicazioni degli strumenti urbanistici vigenti all'epoca della presentazione, vale a dire il Piano regolatore generale ed il Puc (adottato dall'amministrazione comunale il 26 luglio 2012 ma all'epoca non ancora approvato). Allo stato attuale – è detto nella relazione tecnica – , stante l'avvenuta approvazione del Puc (BURAS n° 58 Parte III del 11.12.2014) l'unico strumento urbanistico al quale occorre fare riferimento è il Puc medesimo, mentre risulta definitivamente superato il Prg. Come anche indicato nell'offerta di gara, le aree in oggetto ricadono nel Puc interamente tra le Zone Omogenee "G" (Aree per servizi generali a scala territoriale) e sono identificate come “sottozona G.1.2.1 - Laboratori, Ospedali, Cliniche”. Come evidente, - prosegue la relazione - la destinazione urbanistica presente risulta non aderente con l'iniziativa proposta (quella corretta sarebbe stata "G.1.1.2 - Università ed Ersu). Pertanto, come già indicato nell'offerta, lo sviluppo dell'iniziativa non potrà prescindere dalla predisposizione ed approvazione della relativa variante urbanistica». Inoltre la direttrice dell’Ersu rileva che il costo dell'area prima in graduatoria supera il 25% del finanziamento previsto, costo peraltro incrementato rispetto a precedente, seppur irrituale, offerta per la medesima area, da parte degli stessi proprietari». (p.f.)
 
LA NUOVA SARDEGNA
13 – La Nuova Sardegna
Alghero – pagina 29
Jobs days: 3.000 candidati per 120 posti
Nel complesso di Santa Chiara 18 aziende hanno incontrato molti giovani in cerca di lavoro: oggi il secondo appuntamento
di Gianni Olandi
 
ALGHERO Curiosità, interesse, l'esigenza di capire se la politica riesce a chiudere il cerchio su un argomento di estrema drammaticità quale è quello del lavoro giovanile, hanno caratterizzato l'apertura del Sardinian Job Days che ieri mattina, ma proseguirà anche oggi, ha aperto i battenti nelle sale del complesso di Santa Chiara che ospita la facoltà di architettura. Gli obiettivi dell'evento, uno analogo si svolgerà a Cagliari, hanno ruotato intorno all'appuntamento tra la domanda e l'offerta di lavoro promosso dall’Agenzia Regionale della Sardegna con la collaborazione del Comune, del Dipartimento di Architettura dell’Università di Sassari, la Generalitat di Catalogna rappresentata in loco dalla sede di rappresentanza, e l’assistenza tecnica di Monster Italia, azienda specializzata nel reclutamento. I numeri della due giorni di Sardinia Jobs sono decisamente interessanti: 18 Aziende presenti alla ricerca di personale, dall'altra parte della barricata sono oltre 3.000 le candidature presentate, 700 colloqui previsti, 30.000 visualizzazioni nei siti internet e la ciliegina sulla torta dovrebbe essere rappresentata da 120 assunzioni. Il sindaco Mario Bruno ha aperto i lavori definendo subito l’appuntamento che stava per cominciare «un segnale importante, non l’unico, che ci vedrà presenti in questi giorni ad impostare il lavoro futuro». Bruno ha anche aggiunto : «Ho un obiettivo – ha detto - che tutti i 12.000 disoccupati della città non siano lasciati soli, che nessuna opportunità venga persa, che siano tutti informati e accompagnati su ogni possibile iniziativa capace di generare lavoro. Abbiamo il dovere di metter in campo ogni iniziativa possibile per fronteggiare la crisi e fare in modo che le opportunità vengano promosse e le occasioni di fare impresa siano alla portata». Va ricordato che sempre sullo stesso tema riguardante l'occupazione è in atto un percorso comune tra l’Agenzia Regionale per il lavoro e l’Università, che investe in prima persona, per la nascita nel Quarter dell’Incubatore di Impresa, uno strumento che si annuncia efficace per avviare nuove imprese, condizione quest'ultima raggiungibile soltanto se si formano imprenditori. Lo Quarter diventerà quindi un luogo fisico, dove giornalmente tre istituzioni insieme lavoreranno perché, come ha ribadito Mario Bruno, “nessuna persona in cerca di lavoro deve sentirsi sola”. La manifestazione in corso di svolgimento al Santa Chiara costituisce un tavolo di confronto, ma soprattutto un riferimento tecnico, per le aziende del territorio che potranno usufruire delle opportunità offerte dagli strumenti comunitari per le politiche del lavoro, e sarà il posto giusto per rappresentare sul piano procedurale le nuove opportunità offerte dai bandi Poic, e i Progetti Operativi per l'Imprenditorialità Comunale il cui bando è di imminente pubblicazione. E sempre in tema di lavoro stamane alle 10 presso l'Espai Llull in via Columbano 4 , si terrà la firma del protocollo di intesa tra Regione e Generalitat de Catalunya, sarà presente Jordì Mirò direttore generale della Generalitat, Massimo Temussi, dell'agenzia regionale, e Joan Adell, direttore dell'Espai.
 
LA NUOVA SARDEGNA
14 – La Nuova Sardegna
Nuoro – pagina 32
Terzo polo. La svolta nell’ateneo barbaricino
Università, il futuro è nella Fondazione
Caterina Loi traccia il bilancio di quattro anni al vertice come commissario del Consorzio costituito in città nel 1990
L’esponente del pd: L’atto notarile per la nuova istituzione è pronto per essere firmato dal sindaco Bianchi e dal presidente della Provincia Tidu
di Luciano Piras
 
NUORO «Lo stesso presidente della Regione, Francesco Pigliaru, nel suo incontro a Nuoro lo scorso 17 dicembre, ha chiesto con forza che l’Università nuorese sia sostenuta dal territorio tutto, dalle sue istituzioni e dalla sua realtà economia e sociale. Ecco quindi come la nostra idea di Fondazione non può non recepire questa esigenza e potrà così, sempre di più, fungere da cerniera fra l’Accademia e il suo territorio».
È Caterina Loi che parla dopo quattro anni passati alla guida del Consorzio per la promozione degli studi universitari nella Sardegna centrale. Quattro anni al vertice «al fine di garantire la prosecuzione di tutte le attività in essere, salvaguardando gli interessi di tutti i soggetti coinvolti, fermo restando il doveroso impegno dei soci nell’individuazione delle strade e degli strumenti che conducano ad una successione, senza soluzione di continuità, delle attività svolte dall’Ente», si legge nella delibera di nomina datata 2 dicembre 2010.
Già sindaco di Dorgali dal 1997 al 2001, esponente del Pd, Caterina Loi è ormai pronta a lasciare la guida del Consorzio universitario. Il futuro dell’ateneo costituito a Nuoro nel 1990 – sottolinea – è nella Fondazione. Una scelta politica che risale ai tempi delle amministrazioni provinciale e comunale capitanate rispettivamente da Roberto Deriu e Mario Zidda. È proprio sull’ex sindaco della città che i partiti hanno raggiunto l’accordo per la sua nomina a presidente della Fondazione che nascerà ufficialmente tra qualche ora. «La proposta di statuto predisposta dal legale – spiega ancora Loi –, è stata dibattuta in diversi incontri con gli esponenti politici della maggioranza che amministra il Comune e la Provincia di Nuoro e, successivamente, è stata approvata dai due consigli, comunale e provinciale. L’affidamento di un incarico notarile è stato l’atto successivo e conclusivo di un iter durato circa due anni. Oggi, l’atto costitutivo della Fondazione è pronto per essere sottoscritto davanti al notaio dai rappresentanti legali degli enti fondatori promotori, il presidente della Provincia e il sindaco di Nuoro».
A firmare le carte davanti al notaio, dunque, saranno Costantino Tidu e Sandro Bianchi. È a loro due che Caterina Loi scrive ora una lettera di fine mandato. Una lettera bilancio di quattro anni di lavoro durante i quali «il mio impegno è stato quello di attuare nel modo più rigoroso gli obiettivi per i quali mi è stato conferito l’incarico di commissario». «Partendo dalle finalità dello statuto del Consorzio, dal quale la Provincia prima e il Comune di Nuoro poi hanno deliberato di recedere per impedimento di legge – sottolinea ancora Loi –, ho proceduto ad affidare ad un legale la predisposizione di uno studio di fattibilità per un altro modello di gestione dell’Università nuorese, individuato nella Fondazione di partecipazione, sistema che coinvolge istituzioni pubbliche e società civile, che può focalizzare energie e risorse ed avere un ruolo determinante per la crescita qualitativa dell’Università stessa. Un progetto questo già attuato con successo in altre realtà universitarie italiane, esempi prestigiosi che ci hanno consentito di guardare con fiducia alla sua attuazione a Nuoro». Il futuro del Terzo polo universitario sardo, insomma, è già domani. E viene giocato tutto sulla Fondazione ormai pronta all’esordio ufficiale. Salvo cavilli dell’ultimo momento, sempre dietro l’angolo.
 
 
 

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