Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
22 March 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
Del Zompo, un tuffo nella folla
Ai bambini delle elementari: «Dovete arrivare all'Università»
Prima uscita ufficiale del neo rettore, dopo il trionfo elettorale suffragato da 825 voti
 
La “primavera” del neo rettore di Cagliari inizia con un bagno di folla a Buoncammino. È la prima uscita ufficiale di Maria Del Zompo, all'indomani del trionfo all'Università che le è valso una vittoria da 825 voti. Per lei, ieri, un posto d'onore nella “tribuna” delle autorità, fra il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il sindaco Massimo Zedda : una novità per la professoressa di Farmacologia, balzata agli onori della cronaca per aver conquistato l'ambita poltrona di sessantunesimo Magnifico ed essere la prima donna alla guida di un Ateneo, a Cagliari e in Sardegna. «Mi fa particolarmente piacere iniziare la mia vita pubblica in questo modo», dice sommersa dalla folla, tra la gente comune che si avvicina a stringerle la mano. «Tanto più che Buoncammino ci interessa molto, in vista della possibilità di lavorare per gli archivi e dell'accoglienza: amo le cose vissute e ancor di più se rappresentano la memoria della città, spero quindi che si possano recuperare edifici da adibire a spazi di incontro per gli studenti».
LA GIORNATA È da venerdì che la rettrice (ma si dice che preferisca essere chiamata «Magnifico rettore», come gli altri prima di lei) non si ferma. Sperava di prender fiato ieri, e godersi il weekend in santa pace. Ma la coincidenza dell'elezione con l'appuntamento del Fai (tanto più per lei che è tesserata) ha piacevolmente scombussolato i suoi programmi, dopo l'invito della presidente del Fondo, Maria Antonietta Mongiu . Quindi, ore 10 a Buoncammino. E il nuovo rettore ne ha approfittato per lanciare uno dei messaggi-chiave del suo programma ai bambini delle elementari, in fila alle sue spalle: «Guardate che dovete arrivare fino all'Università», obiettivo raggiungibile se l'Università saprà farsi conoscere, fin dalle elementari. Ore 11: via alle interviste con le tv, fino alle 14. «Lunedì sarò in rettorato - spiega Del Zompo - comincerò a prendere confidenza con i problemi dell'Ateneo: ci sono scadenze ministeriali, s'inizia a trecento all'ora».
CONGRATULAZIONI In tanti le hanno scritto, telefonato, inviato sms. «Dovrò cambiare cellulare, la memoria è piena: a uno a uno sto cercando di rispondere a tutti». Si sa che il primo a congratularsi è stato lo scienziato Gianluigi Gessa , «il mio maestro», ci tiene a sottolineare l'ex allieva che oggi dirige il dipartimento di Scienze Biomediche. Ma messaggi di auguri sono arrivati, da tantissime autorità, politiche e cittadine, dal sindaco al presidente della Regione, suo collega, dagli ex rettori Giovanni Melis e Pasquale Mistretta a docenti, direttori dei dipartimenti, assessori e autorità. Dalla Regione il benvenuto arriva direttamente dall'assessore alla Pubblica Istruzione. «I miei auguri alla professoressa Del Zompo e all'Ateneo che, con l'elezione di una donna rettore, dà un segnale di modernità - dice Claudia Firino - con la sua nomina può partire una nuova fase di collaborazione fra Regione e i due Atenei sardi, a partire dalla convenzione e dalla programmazione dei fondi universitari».
Carla Raggio
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
L'ingegnere sconfitto: «Ringrazio chi mi ha sostenuto»
Giacomo Cao affida il suo saluto a un messaggio postato sulla mailing list dell'Ateneo
 
L'unico a godersi il meritato riposo del weekend, così pare, è lo sconfitto. Dell'ingegnere, Giacomo Cao, attivissimo protagonista della campagna elettorale sino al “ballottaggio” con la farmacologa, si perdono le tracce subito dopo il risultato che gli consegna 212 voti. Ma ai «professori di ruolo, ricercatori a tempo indeterminato e determinato, assegnisti di ricerca, amministrativi, tecnici, studenti» il presidente del Distretto aerospaziale della Sardegna lascia un messaggio nella mailing list dell'Ateneo. «Desidero ringraziare tutti per l'attenzione riservata a questa competizione elettorale e per la grande partecipazione al voto, che rappresenta un segnale molto importante per il nostro Ateneo. Ringrazio inoltre sentitamente tutti coloro che hanno voluto sostenere la mia candidatura». Infine «al nuovo rettore e a tutto l'Ateneo i migliori auguri per un brillante futuro».
COM'È ANDATA I dati della direzione generale- coordinamento Affari generali e Elezioni mostrano come si sono divisi i voti i due candidati in campo: 825,95 alla Del Zompo, 212,31 a Cao. Entrambi sono stati votati di più dal personale tecnico-amministrativo (169 dipendenti si sono espressi per Cao e 582 per la Del Zompo), categoria a cui fa seguito quella dei docenti e ricercatori (che esprime un voto intero, 161 per l'uno e 570 per l'altra), degli assegnisti e ricercatori a termine (rispettivamente 34 contro 134) e degli studenti, specializzandi e dottorandi (15 per Cao e 128 per Del Zompo). Complessivamente 1861 votanti (su 2496 elettori) per un totale di 1037 voti, tanti ne racimolano effettivamente i due concorrenti, alla luce del peso del votante (un docente vale un voto, un dipendente 0,15). A urne chiuse 825 sono della Del Zompo e 212 di Cao.
SEGGI Il seggio in cui si è votato di più è stato quello di Ingegneria-Architettura: da qui sono giunti ben 401 voti che, alla luce del risultato finale, sono stati dirottati sulla farmacologa. Nel suo polo Cao viene votato da 141 persone (non necessariamente tutti ingegneri, si poteva votare in qualunque seggio), mentre la Del Zompo da 247. (c. ra.)
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 22 - Edizione CA)
«A noi interessa risolvere i problemi»
 
Fine della festa. Dietro la porta del rettorato ci sono già sindacati e studenti. «Dobbiamo metterci velocemente alle spalle l'esperienza Melis e far sì che la gestione Del Zompo sia conseguente alle sue proposte. Il fatto che sia donna non potrà che portare novità», dice Emanuele Usai (Cgil). Tomaso Demontis (Cisl) auspica «una cambiamento vero, soprattutto nell'Azienda ospedaliera universitaria e su alcuni aspetti della contrattazione, come il trattamento accessorio, sul quale c'è ancora l'impronta di Melis con il taglio di 750mila euro». Fra i tanti problemi da risolvere, Giorgio Mancosu (Uil) si sofferma sulla trasparenza, «che siano messe a verbale tutte le riunioni fra sindacati e amministrazione, in modo che ciascuno si assuma le sue responsabilità e si dia conto al personale del nostro operato e della situazione in ballo». A Francesco Pitirra (Ersu) interessa «che si risolvano i problemi degli studenti: da domani incalzeremo il rettore». (c. ra.)
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
Buoncammino,
ottomila visitatori
 
In viale Buoncammino, a Cagliari, sotto una pioggerellina molesta, una colonna lunga 300 metri: migliaia di persone disciplinatamente in fila, come davanti a un grande museo. Dentro, oltre il cancello, si fa il percorso che seguivano i detenuti: dall'identificazione all'ufficio matricola, dalla stanza delle perquisizioni ai gabbiotti per gli incontri con gli avvocati, dalla sala d'attesa al magazzino dove venivano ispezionati i pacchi inviati dai parenti, alla sala colloqui (ristrutturata qualche anno fa: niente più vetri divisori ma panchette ravvicinate che permettevano incontri senza barriere). E ancora la sezione femminile e quella, speculare, maschile: tre piani di celle e ballatoi e, tesa a mezza altezza, una robusta rete di metallo che serviva a evitare suicidi. Docce, bagni e stanzini sempre controllabili tramite spioncini. E le celle: anguste, letti a castello e armadietti, santini e bellezze profane. Il tutto da vedere in venti minuti, col divieto (violato da molti) di fare foto e filmati, pungolati dalle piccole guide della scuola media Mameli che invitano ad accelerare il passo. «Ma come?», si lamenta una signora: «Un'ora di fila e il giro è già finito?» Ma fuori migliaia di persone attendono di entrare, nonostante l'inizio delle visite, con l'accompagnamento di centinaia di alunni di varie scuole di Cagliari e provincia, sia stato anticipato dalle 15 alle 13.
Da ieri, dopo 160 anni di chiusura e reclusione, l'ex carcere di Buoncammino è un luogo aperto e visitabile. Protagonista cagliaritano delle Giornate Fai di primavera, ad appena quattro mesi della complicata operazione di trasloco (340 detenuti trasportati in poche ore nel nuovo carcere di Uta) il gigante sul colle ha fatto il pienone: più di ottomila, a fine serata, le presenze. Un successo più forte del brutto tempo. Alle 11 la visita riservata alle autorità, con la presidente regionale del Fai Maria Antonietta Mongiu a fare gli onori di casa: «Il pensiero va ai nostri concittadini uccisi a Tunisi mentre visitavano un museo: chi li ha uccisi non ha ricevuto un'educazione adeguata». La cultura come fondamento per la pace, e il passato come base per il futuro, dice la Mongiu. Palla presa al balzo dal sindaco Massimo Zedda e dal presidente della Regione Francesco Pigliaru: «In attesa di una destinazione definitiva, lavoriamo perché almeno una porzione dell'ex carcere possa essere subito fruibile dalla città», fa sapere il primo; si tratta con l'Università per trasferire qui, da subito, i laboratori estivi della facoltà di Architettura. Il secondo batte sulla necessità di preservare la memoria del carcere e annuncia che la Regione aprirà una piattaforma web per far continuare il dibattito pubblico sul futuro di Buoncammino lanciato dall'Unione Sarda (media partner dell'iniziativa e rappresentata da Maria Francesca Chiappe). Il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria Gianfranco De Gesù fuga eventuali dubbi: «Abbiamo tenuto qua gli uffici ma solo temporaneamente: appena si stabilirà che il futuro di Buoncammino non contempla la nostra presenza, andremo via. Però, se questo diventerà un luogo consacrato alla memoria, si tenga memoria anche della polizia penitenziaria». Presente, quest'ultima, con un commissario donna cui scappa da piangere quando il direttore, Gianfranco Pala, ricorda il clima di umanità fra detenuti e agenti. Il rettore neo-eletto, Maria Del Zompo, annuncia che l'università farà la sua parte.
Oggi nuova apertura dalle 10 alle 20.
Marco Noce
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cronaca di Nuoro (Pagina 49 - Edizione CA)
Nuoro
Criminalità, Barbagia in vetta
 
Il Nuorese in vetta alle graduatorie più tristi, dagli attentati agli amministratori comunali alle coltivazioni di cannabis, dagli omicidi secondo il copione tradizionale al femminicidio. I dati emergono dalla ricerca dell'osservatorio sulla criminalità dell'università di Sassari che sarà presentata a Nuoro il 27 marzo alle 16.30 nella Camera di commercio. Intervengono Antonietta Mazzette, Camillo Tidore, Daniele Pulino, Sara Spanu, Gianni Sannio, Agostino Murgia. Introduce Gianfranco Oppo, garante dei detenuti del comune di Nuoro. Coordina Martino Salis, direttore della scuola forense. Organizzano garante dei detenuti, Ordine degli avvocati, scuola giuridica forense, cooperativa Lariso e ricercatori sassaresi.
Mettendo a confronto i dati d'oggi con quelli del passato emerge, tra l'altro, l'alta incidenza degli attentati agli amministratori. Trend che pone interrogativi sugli interventi adottati. «In altri luoghi - spiega Oppo - forse c'è più attenzione alla comunicazione dei meccanismi della pubblica amministrazione già nella scuola. Un aspetto pedagogico fondamentale per la legalità e la percezione che ne hanno i cittadini».
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 24 - Edizione CA)
Cittadella
Premiati i poeti universitari
 
Francesco Cuccu, studente della facoltà di Biologia, è il vincitore del concorso di poesia riservato agli universitari dell'Ateneo cagliaritano. Al secondo posto si è piazzato Pierpaolo Pau (Economia), seguito da Alice Agus della facoltà di Architettura. Menzioni speciali sono andate a Stefania Fiori (Studi Umanistici), Dalila Pala (Giurisprudenza).
La consegna dei premi ha chiuso la seconda edizione della manifestazione culturale che si è tenuta nella sala mostre temporanee della Cittadella dei Musei alla presenza della giuria composta dai docenti Gonaria Floris, Giovanna Caltagirone e Duilio Caocci e dalla redattrice della Casa editrice Ilisso, Isabella Fois. Ilisso è stata sponsor ufficiale del concorso occupandosi di fornire i premi in opere letterarie. I hanno potuto assistere ad uno spettacolo letterario e musicale diretto Andrea Garau, con l'alternanza di letture di componimenti di grandi Poeti della storia internazionale proposti dagli stessi docenti e di esecuzioni musicali di violino con musiche di Bach e Vivaldi.
 
L’UNIONE SARDA
7 – L’Unione Sarda
Provincia di Cagliari (Pagina 33 - Edizione CA)
La lunga coda dei laureati per un posto da netturbino
SELARGIUS. Effetto della disoccupazione: già arrivate cinquecento domande
 
Gli aspiranti netturbini degli ultimi tempi hanno la laurea in tasca, spesso accompagnata da un master. E conoscono pure le lingue. Gli anni di sacrifici sui banchi e i curriculum di tutto rispetto restano chiusi dentro il cassetto. Blindato, insieme alle ambizioni uccise dalle troppe porte chiuse in faccia. L'alternativa alla disoccupazione, in tempi di crisi, è prender la ramazza in mano.
ASPIRANTI NETTURBINI Primo piano del Centro servizi, quartier generale della Campidano ambiente, la società che gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti e la manutenzione del verde pubblico. A bussare alle porte del caseggiato confinato nella zona industriale di Selargius sono in tanti. Negli uffici, tra documenti d'ordinaria amministrazione, spicca una sfilza di curricula d'ogni formato. Sono centinaia, e si moltiplicano a vista d'occhio. Per ora hanno raggiunto quota cinquecento circa.
L'IDENTIKIT «Riceviamo tantissime richieste d'assunzione, da Selargius e anche dai Comuni vicini», racconta Francesco Bonfiglio, l'amministratore delegato. «Alcuni hanno la licenza media, altri il diploma. Ma tra chi ambisce a un posto nella nostra azienda ci sono anche parecchi giovani laureati», rivela. «Ci contattano giovanissimi, padri di famiglia che hanno perso il lavoro o disoccupati di lunga data», aggiunge un impiegato. Un piccolo grande esercito a caccia di un contratto. Uno, basta che sia. Perché poter scegliere il tipo di lavoro ormai è diventato un lusso per pochi.
L'ATTESA SILENZIOSA «Da quando ho consegnato il curriculum sono passati tanti anni, ma nessuno mi ha mai chiamato», protesta Ignazio Loddo, 49 anni, un passato da falegname e manovale. Il presente senza alcuna certezza. «Sono disoccupato ormai da otto anni, vivo con i miei genitori. Non ho nessuna entrata, mi mantengono loro», ammette. Lo sguardo puntato sui finestroni del Municipio è eloquente: «Loro - i politici - stanno bene, mica si preoccupano per noi». Insieme a lui c'è Alessio Pisano, quarantun anni e un lavoro da carpentiere - con qualifica - andato avanti sino al 2011. «Il settore è morto», dice lapidario. «Adesso cerco di tirare avanti con qualche giornata, mia moglie fa le pulizie», spiega. «Abbiamo due figli, tolti i 359 euro d'affitto e le bollette non resta praticamente niente. Anzi, dobbiamo fare i salti mortali per riuscire a chiudere il mese. Ma non sempre ce la facciamo». Sarà lui il prossimo a presentarsi alla Campidano ambiente. «Un posto da spazzino? Certo, farei qualunque lavoro. Porterò il curriculum».
Sara Marci
 

LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Sardegna – pagina 8
le visite del fondo italiano per l’ambiente
Mongiu: «Buoncammino restituito alla comunità»
 
CAGLIARI Buoncammino apre le porte al pubblico. A soli 4 mesi dalla chiusura col trasferimento dei detenuti a Uta, il Fai, Fondo ambiente italiano, ha organizzato per ieri e oggi visite guidate nell'ex casa circondariale, presa d'assalto già dalla tarda mattinata da centinaia di visitatori. «Un evento storico e straordinario per la città – ha commentato la presidente del Fai regionale, Maria Antonietta Mongiu – Buoncammino non è solo un luogo che è stato di sofferenza, ma una delle strutture di maggior pregio dal punto di vista architettonico e sorge in uno dei luoghi più panoramici di Cagliari». Quella di Buoncammino è la tappa cagliaritana delle Giornate Fai di Primavera, la campagna in difesa dei beni culturali giunta all’edizione numero 23. «Oggi dalle 10 alle 20 i visitatori potranno ripercorrere a gruppi, accompagnati dai volontari e ciceroni di ogni età, il percorso dei detenuti, dal loro ingresso all'immatricolazione alla visita medica, in un itinerario fino alle celle oggi deserte che hanno ospitato, tra gli altri, Emilio Lussu», ha spiegato ancora Mongiu. Al taglio del nastro ieri erano presenti il governatore Francesco Pigliaru, il sindaco Massimo Zedda, il provveditore regionale dell'amministrazione penitenziaria Gianfranco De Gesu, il neo rettore dell'università Maria Del Zompo, alla prima uscita pubblica dopo l'elezione, e Gianfranco Pala, ultimo direttore di Buoncammino e attuale direttore di Uta. «Tutti d'accordo sul fatto che si debba scongiurare il pericolo del degrado e la struttura debba essere aperta e resa fruibile dalla collettività», ha aggiunto Mongiu». «Questo luogo è rimasto chiuso per oltre cento anni, l'apertura di oggi è straordinaria per tante ragioni – ha commentato Pigliaru – È soprattutto la grande occasione per pensare un progetto che conservi la memoria di quello che è stato ma lo restituisca alla comunità: ed è difficile pensare al futuro senza un ruolo cruciale dell'ateneo, che ha enorme bisogno di spazi per crescere e diventare ancora più importante». E sulla futura destinazione il governatore non ha dubbi. Il confronto, ha spiegato, «non può avvenire tra pochi, dentro stanze chiuse: per questo la Regione vuole favorire un dibattito che dia vita a una progettazione partecipata. Così entro breve inseriremo online una piattaforma web che metta al lavoro l'intelligenza collettiva». Altrettanto chiaro l'ex governatore Cappellacci: «Il bene deve passare nelle mani della Regione e reso fruibile da tutti, non a pochi eletti che già stanno pregustando l'idea di un ufficio con vista panoramica sul capoluogo». «Buoncammino - ha sottolineato l'esponente di Fi - deve portare benefici a una città che deve riscoprire il proprio ruolo da protagonista sullo scenario nazionale ed internazionale».

Questionnaire and social

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