Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
13 March 2015
ufficio stampa e redazione web
RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI
 

 
L’UNIONE SARDA

1 - L’UNIONE SARDA di  venerdì 13 marzo 2015 / Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
STUDI UMANISTICI
Oggi con inizio alle 11 nell'aula magna del corpo aggiunto della Facoltà di studi umanistici seconda tappa del nuovo format multimediale dove sperimentare e creare forme innovative di apprendimento in materia di innovazione.

 
2 - L’UNIONE SARDA di  venerdì 13 marzo 2015 / Cronaca di Cagliari (Pagina 15 - Edizione CA)
SA DUCHESSA
Sette giorni di sport e amicizia
Cambia il nome, non il mix di amicizia e sport che anima i giochi sportivi d'ateneo Olimpika. Ribattezzati Atenaika in occasione della terza edizione che animerà Sa Duchessa dal 29 maggio al 6 giugno. Fino al 10 aprile sarà possibile iscriversi, in via individuale o già come squadra, completando il form precompilato su www.iscrizioni-online.com. Una volta completata la procedura, ogni partecipante sarà inserito nella rappresentativa della propria facoltà, che contenderà alle avversarie il trofeo principale in diverse discipline: atletica leggera, basket, calcio a cinque, nuoto, pallavolo, tennis e tennistavolo. Maggiori dettagli saranno pubblicati a breve sulla pagina Facebook Ateneika, in allestimento, ma informazioni sono già disponibili su richiesta, dietro mail all'indirizzo info@pdellemeraviglie.it. Per quanto giovane, la manifestazione ha subito fatto breccia nel movimento studentesco. Nel 2013, avevano partecipato in seicento. L'anno scorso, oltre mille in rappresentanza di sei facoltà, con Medicina e Chirurgia vincitrice per la seconda volta. (cl.m.)
 
 
3 - L’UNIONE SARDA di  venerdì 13 marzo 2015 / Cultura (Pagina 40 - Edizione CA)
AGENDA
Zucca e Ranieri oggi al THotel svelano i segreti dei Giganti di Mont'e Prama
Oggi alle 17 al THotel di Cagliari (via dei Giudicati, 66) si terrà un incontro curato dalla Fondazione Francesco Alziator relativo ai Giganti di Mont'e Prama. Interverranno Nereide Rudas, Raimondo Zucca dell'Università di Sassari e Gaetano Ranieri dell'Università di Cagliari. A moderare gli interventi sarà Maurizio Porcelli. Nel corso della serata verranno presentate al pubblico importanti novità riguardo gli scavi archeologici di Cabras e la ricaduta turistico-culturale per la Sardegna.
(gr.pi.)
 
 
 
 
 
4 - L’UNIONE SARDA di  venerdì 13 marzo 2015 / Provincia di Sassari (Pagina 26 - Edizione OR)
ALGHERO
Preside di Architettura: dimissioni sospese
Il direttore del dipartimento di Architettura, Arnaldo Cecchini, ha sospeso le dimissioni annunciate meno di due settimane fa. La decisione è stata assunta nel corso dell'incontro di mercoledì con il rettore Massimo Carpinelli e gli studenti della facoltà. «Un incontro serio, franco e amichevole», spiega il preside. Un faccia a faccia durante il quale il rettore ha sottolineato l'importanza dei risultati raggiunti da Architettura in questi anni, definendo il Dipartimento di Alghero un modello da esportare anche nel resto dell'Ateneo. Durante l'incontro si è convenuto che il finanziamento di 300 mila euro è del tutto insoddisfacente e che Alghero ha tutte le caratteristiche di una sede decentrata e come tale deve essere riconosciuta anche dalla Regione e dall'Ersu. Inoltre si è auspicato che il presidente Pigliaru si renda disponibile a un incontro con gli studenti. Cecchini ha accettato di sospendere le dimissioni sino all'incontro con il governatore. ( c. fi. )
 
 
5 - L’UNIONE SARDA di  venerdì 13 marzo 2015 / Agenda Cagliari (Pagina 20 - Edizione CA)
SEMINARIO
Oggi alle 10, al Centro regionale di formazione professionale Cisapi (ex sala mensa) in via Caravaggio, il presidente della Regione Francesco Pigliaru e l'assessore regionale degli Affari generali, Gianmario Demuro, parteciperanno al seminario «L'implementazione del sistema di valutazione delle performance dei dirigenti nel sistema Regione". Coordina il professor Pietro Ciarlo.
 
 
6 - L’UNIONE SARDA di  venerdì 13 marzo 2015 / Commenti (Pagina 12 - Edizione CA)
L'ignoranza provoca scempi
La nostra terra devastata  
Giuseppe Marci *
L 'assessore alla difesa dell'ambiente ha ritenuto eccessiva la misura indicata da questo giornale e relativa agli ettari di siti inquinati. Il giornale ha replicato citando le autorevoli fonti che confermano il dato. Per parte mia vorrei fare un ragionamento riguardante fatti solo in apparenza minori rispetto a quelli dei quali si parla, ma che investono porzioni di territorio ben più ampie. Non mi riferisco alle discariche di rifiuti e di inerti capillarmente diffuse su tutto il territorio, anche se il fenomeno ha dimensioni macroscopiche e le amministrazioni pubbliche non riescono a contenerlo. Basta scorrere le pagine della cronaca per mettere insieme, giorno dopo giorno, un dossier inquietante. No, non è di questo scempio della superficie che voglio dire, ma di uno più profondo, che arriva nelle viscere della terra. E nell'anima degli abitanti.
Non determinata, certamente favorita dalla raccolta differenziata, si è sviluppata nelle campagne una consuetudine allo smaltimento fai da te dei rifiuti. Il secco, l'umido, la carta, il cartone, la plastica, i cavi elettrici: tutto viene bruciato in improvvisati falò che diffondono poco aromatiche diossine destinate a discendere nelle profondità della terra. E c'è dell'altro. Potrei dire di averlo visto non poche volte, ma è più importante quel che ho udito raccontare: con stupefacente naturalezza. In un bar di quelli che sorgono lungo strada e accolgono un'umanità in transito insieme a quella del luogo, due avventori accanto a me chiacchierano tra loro. Uno dice all'altro di avere avuto a lungo il problema della carcassa di una sua vecchia auto che gli ingombrava il campo. Finché, chiamato un escavatore per altra necessità, gli è venuta l'idea di fare scavare un fosso e seppellirvi il rottame. Così: come voi direste che avete messo la busta del latte in frigo, o un volume nella libreria.
L'assessore alla difesa dell'ambiente si è preoccupata, in seguito agli articoli pubblicati su l'Unione, per l'immagine della Sardegna. Io, al suo posto, e al posto dell'intera Giunta regionale, mi preoccuperei piuttosto, e molto, per l'immagine dell'anima dei Sardi. Un'anima devastata, come può essere ritenuta quella di chi non ama la terra che lo ha generato e la considera unicamente quale possibile ricettacolo delle sue deiezioni. Il problema è che all'aumento della ricchezza di questi ultimi 50 anni non si è accompagnato un aumento della conoscenza. Siamo restati primitivi, fatti però potenti per il supporto dei mezzi meccanici.
 * Docente all'Università di Cagliari
 
 
 
7 - L’UNIONE SARDA di  venerdì 13 marzo 2015 / Provincia di Sassari (Pagina 26 - Edizione OR)
ALGHERO. L'appuntamento è per il 27 e 28 marzo a Santa Chiara, sui bastioni
Job Days al via, giovani e adulti a caccia di lavoro
Tra i dodicimila e seicento disoccupati di Alghero, si cercano hostess, scenografi, cuochi e istruttori di fitness. Ma si cercano anche magazzinieri, portieri di notte, medici e infermieri. Da Costa Crociere a Tiscali, sono decine le aziende che parteciperanno ai Job Days di Alghero e migliaia le persone in cerca di lavoro. Verrà pure insegnato come si compila un buon curriculum.
L'EVENTO L'appuntamento è stato fissato per il 27 e 28 marzo negli spazi della facoltà di Architettura. Il Sardinian Job Days (uniche tappe Cagliari e Alghero) è un evento in cui istituzioni, cittadini in cerca di lavoro e imprese si troveranno insieme per mettere a confronto la domanda con l'offerta. È organizzato dall'Agenzia per il lavoro della Sardegna con la collaborazione del Comune, dell'Università di Sassari e l'assistenza tecnica di Monster Italia per la selezione dei candidati.
MISURE CONCRETE «Si tratta finalmente di una grande opportunità - ha detto il sindaco Mario Bruno - che mette Alghero in prima fila a proporre misure concrete per favorire l'occupazione».
Diverse grandi aziende nazionali e internazionali stanno già aderendo e altre lo faranno. La previsione è di coprire almeno un centinaio di posti di lavoro. Il direttore dell'Agenzia del Lavoro Massimo Temussi ha precisato che la Regione su questo fronte sta facendo forti investimenti e anche l'Università «è impegnata ad avvicinare i suoi giovani al mondo del lavoro» ha spiegato il rettore Massimo Carpinelli.
Alla presentazione hanno preso parte pure il consulente del ministero delle Politiche per il lavoro, Romano Benini, Elisa Schiavon, di Monster Italia e Joan Adell, direttore dell'Espai Llull di Alghero.
Caterina Fiori
 
 

8 - L’UNIONE SARDA di  venerdì 13 marzo 2015 / Cronaca Regionale (Pagina 7 - Edizione CA)
SARDEGNA RICERCHE. I risultati dell'Osservatorio: diminuisce lo strapotere delle imprese continentali
APPALTI PUBBLICI, I SARDI ALLA RISCOSSA
Con i consorzi è più facile competere
Sono spesso considerati la cartina di tornasole della crisi economica e quando il loro andamento segna un picco negativo scatta subito l'allarme rosso. Meno appalti pubblici significa meno occupazione, meno giro d'affari e scarsa liquidità in circolazione.
In Sardegna negli ultimi tre anni il numero delle procedure di gara attivate è diminuito notevolmente, passando dalle 5.689 del 2011 alle 3.822 del 2013, il 33 per cento in meno. È cresciuto seppur di poco, invece, il giro d'affari, passato da un miliardo e 900 milioni nel 2011, ai due miliardi del 2013, passando per i 2,3 miliardi del 2012.
Analizzando i dati sulla situazione degli appalti nell'isola, pubblicati da Sardegna Ricerche e relativi allo studio effettuato dallo Sportello Appalti Imprese, saltano agli occhi le criticità e le incongruenze del sistema, che, se lette attentamente, lanciano un segnale a chi ha il potere mettere mano alle normative e incentivare l'investimento in conoscenza e tecnologia oltre che lo spirito di collaborazione, considerato dai ricercatori e dagli operatori dello Sportello Appalti Imprese, attivato due anni fa dall'ente scientifico della Regione, imprescindibile e necessario.
 I NUMERI Nel dettaglio della suddivisione nei tre settori presi in considerazione dallo studio di Sardegna Ricerche è evidente il crollo degli appalti per le forniture, tra le quali ci sono quelle sanitarie: nel 2013 sono stati 1.121, per un valore complessivo di quasi quattrocentomila euro, mentre nel 2012 erano 2.057 per 996mila euro di importo.
In aumento, invece, quelli per i servizi: 1.470 nel 2013 contro i 1.250 del 2012; cresce di conseguenza anche il valore medio, passato dai circa 685mila euro del 2012 al miliardo e 175 milioni del 2013.
In discesa il settore chiave degli appalti pubblici, che nel 2013 ha visto aggiudicare 1.231 procedure di gara per un valore totale di poco più di cinquecentomila euro. L'anno precedente i bandi erano stati 1.563 per un importo globale di oltre 652mila euro.
 LE IMPRESE SARDE Ma qual è il valore economico derivante dagli appalti che realmente resta in Sardegna? A rispondere sono le cifre sulla capacità delle imprese sarde a partecipare e aggiudicarsi le gare e il loro giro d'affari. Nei settori forniture e servizi calcolati insieme, i numeri indicano come nel triennio 2011-2013 alle imprese sarde sia andato il 40,5 per cento del numero delle gare aggiudicate nell'Isola, con un miglioramento evidenziato dal dato del 2013 che si attesta sul 44,5 per cento. In termini di valore, alle imprese sarde andava il 24,6 per cento dell'importo, mentre nel solo 2013 il dato è salito al 36,3 per cento.
Discorso a parte merita il comparto dei lavori pubblici, e in particolare le procedure sopra i 150mila euro di valore. Qui i dati evidenziano uno dei nodi principali: le imprese sarde nel triennio 2011-2013 si sono aggiudicate 1.270 appalti pubblici sui 1.762, ben il 72 per cento. Ma se si passa ad analizzare il giro d'affari, si nota come le aziende sarde si aggiudichino soprattutto le gare di importo medio-piccolo, lasciando i grandi appalti alle imprese che arrivano da fuori. Se, infatti, l'importo complessivo aggiudicato nel triennio è pari a 1,6 miliardi di euro, alle sarde tocca la fetta minore, 649 milioni contro i 960 delle imprese nazionali.
 L'ANALISI Ma se il quadro sembra pessimistico, secondo i dirigenti dello Sportello Appalti Imprese in Sardegna siamo di fronte a cambiamenti significativi: le aziende sarde stanno cominciando a comprendere che il mercato pubblico, se si è una piccola o media realtà, è troppo complesso per essere affrontato da soli e che l'unico modo per essere più competitivi è fare sistema e consorziarsi con le altre imprese.
Il percorso è tracciato e sembra essere condiviso anche dagli altri attori, la Regione da un lato e i sindacati dall'altro, che a più riprese negli ultimi tempi hanno ragionato sulla possibilità di mettere in campo azioni rivolte a favorire l'aggregazione di imprese nel sistema degli appalti.
Marzia Piga


QUOTIDIANI NAZIONALI
Link: rassegna stampa MIUR

 

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