Press review

ufficio stampa e redazione web: rassegna quotidiani locali
02 March 2015

 


RASSEGNA QUOTIDIANI LOCALI A CURA DELL’UFFICIO STAMPA DELL’ATENEO

L’UNIONE SARDA
1 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 12 - Edizione CA)
«Vogliamo un rettore che pensi davvero agli studenti»
UNIVERSITÀ AL VOTO. Progetti e speranze dei rappresentanti dei ventisettemila iscritti
 
Non è che chiedano cose pazzesche. Ma un'Università più a misura di studente, sì che la vogliono e sì che la pretendono. Nei giorni in cui la campagna elettorale dei cinque candidati a rettore entra nel vivo, i 27mila iscritti dell'Ateneo cagliaritano puntano gli occhi sui programmi che i docenti stanno illustrando in vista del primo appuntamento con le urne del 9 marzo prossimo. «E tendiamo bene anche le orecchie per ascoltare quel che dicono», è la battuta che arriva dal fronte studentesco, poco propenso a fare sconti e a “regalare” voti che non siano «realmente meritati».
“IL RETTORE CHE VORREMMO” Visto che questa volta il coltello dalla parte del manico ce l'hanno loro, chiamati a valutare il prof “ideale” che dovrà sedere sulla poltrona del rettorato nei prossimi sei anni, dettano le regole per vincere la competizione, almeno dal loro punto di vista. «Un rettore che sia dalla parte degli studenti» cerca Luca Santus , senatore accademico e coordinatore di Unica 2.0, la lista più presente negli organi dell'Ateneo e che oggi alle 16.30 organizza un dibattito con i candidati alla Casa dello studente di via Trentino. «Un rettore disponibile ad ascoltare le nostre esigenze», è quel che vuole Giovanni Vargiu , di Progetto studenti che riunisce l'area Cl (Comunione e Liberazione). O che «consolidi il rapporto tra Ateneo ed Ersu», è ciò che preme a Francesco Pitirra , che gli studenti li rappresenta proprio all'interno dell'ente per il diritto allo studio. O, ancora, che dia una spinta alla mobilità internazionale, ormai indispensabile per una completa formazione dei futuri laureati, secondo Davide Sedda , di Studenti Ajò, gli stessi che nei mesi scorsi hanno dato due borse di studio ai colleghi con i soldi ricavati dalla vendita di felpe con il logo dell'Università.
LE RICHIESTE Il rettore che vorrebbero si traduce (lo dice Santus ma vale per tutti) in uno che «non sia solo un ragioniere», ma sappia trovare l'escamotage giusto per salvaguardare l'offerta formativa «quantitativamente e qualitativamente». E che sia un rettore che sappia trasformare l'Università in un luogo in cui gli studenti possano esprimersi, ossia «un simbolo di libertà culturale», a detta di Vargiu. E quelle 450 matricole perse in due anni perché rimaste senza borse di studio sono 450 laureati che l'Ateneo ha perso, ricorda il rappresentante dell'Ersu, non meno preoccupato dei passi da compiere per fare di Cagliari «una città universitaria», che accolga i suoi studenti (13mila fuori sede a fronte di 725 posti letto). C'è tanto da fare? Chissà, forse, nel gruppo dei cinque candidati gli studenti riusciranno a trovare quel rettore magnifico a cui stanno dando la caccia.
Carla Raggio
 
L’UNIONE SARDA
2 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 14 - Edizione CA)
Ateneo
Elezioni Rsu dal 3-5 marzo
Cinque sedi di seggio
 
Il personale tecnico amministrativo dell'Università è chiamato a un appuntamento elettorale domani (dalle ore 9 alle 18), mercoledì (9-14) e giovedì (9-18). Si vota per il rinnovo delle Rsu, rappresentanze sindacali unitarie, e in vista dell'adempimento una circolare dell'amministrazione ricorda agli elettori le regole da rispettare per esercitare il diritto di voto. Innanzitutto, si precisa, l'uscita anticipata o l'ingresso in ritardo dovrà essere giustificata digitando il codice 12 nel tastierino numerico del terminale orologio o, nelle strutture sfornite, compilando l'apposito libretto dei permessi.
Si potrà votare nelle seguenti sedi, liberamente scelte dal dipendente: Cittadella di Monserrato sala specializzandi, secondo piano - asse E; Policlinico di Monserrato : stanza 20, primo piano, ingresso 3; Polo giuridico economico: sala tutor - stanza A, via Sant'Ignazio 78; ex Clinica Aresu, via San Giorgio 12, Aula CM 12 - laboratorio 1, piano 4; Sa Duchessa (aula 4, piano terra).
 
L’UNIONE SARDA
3 – L’Unione Sarda
Primo Piano (Pagina 3 - Edizione CA)
«Salvate l'Osservatorio astronomico»
La Cisl si schiera con i 66 operatori nella battaglia contro l'accorpamento a Bologna
 
Accorpare l'osservatorio astronomico di Cagliari con quello di Bologna non porterà niente di buono: a rischio ci sono il posto di lavoro di tecnici e ricercatori precari e soprattutto l'autonomia della ricerca in Sardegna. Quello sardo, infatti, è un centro d'eccellenza di portata internazionale che ormai gestisce autonomamente il radiotelescopio di San Basilio, il più avanzato e sensibile d'Europa e il secondo più importante nel mondo. Per il segretario generale della Cisl, Oriana Putzolu, e il segretario regionale della Fir Cisl (Federazione Italiana Ricerca), Gloria M. Rita Rassu, l'improvvisa decisione dell'Istituto Nazionale di Astrofisica produrrebbe solo «uno spezzatino organizzativo tale da far diventare la sede sarda una mera succursale periferica». Un massacro culturale e scientifico, insomma, che «penalizzerebbe la Sardegna che ha investito negli anni tante risorse nel settore, e i 21 ricercatori e tecnologi (tutti laureati con professionalità riconosciute a livello europeo), 18 tecnici, cinque amministrativi, quindici borsisti e assegnisti, tre dottorandi, quattro docenti ed ex docenti universitari (che collaborano gratuitamente con l'Osservatorio)». Per questo ora la segreteria nazionale di Fir Cisl ha chiesto un incontro urgente anche con il Miur, perché sia tutelata l'indipendenza della ricerca astrofisica in Sardegna.
Secondo Andrea Possenti, direttore dell'osservatorio con sede a Selargius, «non serve cambiare le regole di un gioco di squadra che ha portato risultati e prestigio». Possenti, al limite, è convinto che sia necessaria «l'istituzione di un vero gruppo di coordinamento della radioastronomia di cui facciano parte i direttori dei vari osservatori italiani e che sia capace di interfacciarsi a livello internazionale. Del resto, Sardinia Radio Telescope è già frutto della collaborazione tra alcuni osservatori». Ma l'accorpamento in questione «avrebbe solo l'effetto di sacrificare le peculiarità locali».
Roberto Murgia
 
L’UNIONE SARDA
4 – L’Unione Sarda
Cronaca di Cagliari (Pagina 13 - Edizione CA)
Facoltà di Medicina
Parkinson, il libro di Corda
al centro di un dibattito
 
Un racconto «di grande valore sociale» che «aiuta a reagire chi si è arreso» e che «servirà a noi medici» perché «indica un modo nuovo di leggere la malattia». È tutto questo il libro “Benvenuto Mister Parkinson” di Cesare Corda per chi ha partecipato alla sua presentazione nella facoltà di Medicina. Occasione per discutere di un male in cui «il paziente deve avere un ruolo centrale», hanno detto i partecipanti: «Deve suggerire i sintomi e le sensazioni per aiutare la diagnosi del medico, che dovrà informarlo sul suo stato». Videolina farà uno speciale. Sono intervenuti Paolo Contu (preside della facoltà), Giorgio Sorrentino (commissario dell'azienda mista), Francesco Marrosu (direttore della Clinica neurologica), Maria Del Zompo (del dipartimento Scienze biomediche) e Antonino Cannas (del Centro per la cura del Parkinson), Paolo Solla (neurologo), Pierpaolo Vargiu (onorevole), Filippo Peretti (presidente dell'Ordine giornalisti).
 
L’UNIONE SARDA
5 – L’Unione Sarda
Cultura (Pagina 28 - Edizione CA)
Agenda Mem: mostra dedicata ai profughi siriani
Alla Fondazione Siotto il libro di Manca
 
APARTHEID ISRAELIANO Ultimo appuntamento per la XI Settimana contro l'Apartheid Israeliano organizzata ogni anno all'interno delle Università: domani, alle 17 nell'aula 3 della Facoltà di Studi Umanistici (Sa Duchessa) a Cagliari si terrà una conferenza dal titolo “L'Apartheid in Israele”. All'incontro organizzato dall'associazione Amicizia Sardegna Palestina, dalla rete BDS Sardegna e dal Collettivo Universitario Autonomo Casteddu in collaborazione con l'Università di Cagliari, interverranno Ben White (University Of Exeter, giornalista freelance, e Frank Barat (coordinatore Russell Tribunal on Palestine). A coordinare l'appuntamento sarà Riccardo Badini dell'Università di Cagliari.
 
L’UNIONE SARDA
6 – L’Unione Sarda
Basket (Pagina 44 - Edizione CA)
È dottore grazie alla Dinamo
LA CURIOSITÀ. L'interessante tesi di laurea di Giovanni Dessole
 
SASSARI Un fenomeno da studiare e da cantare. Giovanni Dessole, giornalista ed ex addetto stampa della società biancoblù, si è laureato in Scienze delle Comunicazioni all'Università di Sassari con una tesi dal titolo Il Basket e i Media: il caso Dinamo . Ricco di considerazioni e dati, il lavoro parte da una constatazione: anche la Dinamo ha rischiato di sparire ma la crisi è diventata un'opportunità. La tesi analizza lo sport come impresa e il rapporto ormai simbiotico coi media grazie alla disponibilità di giocatori, allenatori e dirigenti, e all'immediatezza della comunicazione su Internet. I dati della Dinamo sono eloquenti: su Facebook oltre 61 mila mi piace, su Twitter oltre 9 mila follower, su Youtube 250 mila visualizzazioni, su Istagram 4.650 seguaci. «Per essere conosciuti e amati bisogna essere totalmente fruibili e disponibili», spiega il presidente Stefano Sardara intervistato da Dessole. Dinamo anche come azienda che funziona: tre anni di budget utile; sponsor garantiti sino al 2018; dai 53 mila euro iniziali del 2012 il merchandising ha quadruplicato il fatturato.
CANZONE La passione per il basket e la musica trova una felice sintesi nel Nadim Duo (Nadim è l'anagramma della Dinamo meno la o) coppia musicale composta da due cestisti, Gianni Carboni e Salvatore Marongiu. Il brano Sempre più su è un omaggio alla squadra biancoblù. Ritmo rock e testo che calza a pennello: «Sempre più in là ci spingeremo, il grido di un'isola, vinceremo con rispetto e verranno anche giorni tosti, supereremo ogni ostacolo per arrivare sempre più su». La canzone, lanciata qualche giorno prima del Final Eight, sta riscuotendo successo tra i tifosi e si candida a diventare l'inno della Dinamo. (g.m.)
 

LA NUOVA SARDEGNA
7 – La Nuova Sardegna
Fatto del giorno – pagina 3
Pigliaru: impegno per Architettura
Il governatore chiama l’ex direttore Cecchini e il sindaco di Alghero Bruno
di Andrea Massidda
 
SASSARI Dopo le furibonde polemiche seguite all’emendamento alla Finanziaria approvato venerdì scorso dal consiglio regionale, la vertenza politico-accademica con al centro il futuro del dipartimento di Architettura di Alghero potrebbe subire una svolta clamorosa. E, a quanto pare, tutta in favore del presidio universitario della cittadina catalana. Ieri, infatti, nel corso di una lunga conversazione telefonica tra il direttore del dipartimento Arnaldo Cecchini (dimissionario per protesta) e il presidente della Regione Francesco Pigliaru sarebbero emerse alcune novità potenzialmente capaci di far tornare il sorriso ai 600 studenti riuniti in assemblea permanente: ora non solo si ipotizza che i 300mila euro appena stanziati dall’assemblea di via Roma per premiare l’eccellenza del Dadu (Dipartimento architettura design e urbanistica) non gravino esclusivamente sull’ateneo di Sassari, ma addirittura ci sarebbe l’impegno da parte della Regione a rivalutare, numeri alla mano, la situazione complessiva delle sedi universitarie decentrate (Olbia, Nuoro, Oristano e Iglesias), con la promessa di tenere conto del quantomeno bizzarro caso di Architettura di Alghero. Città che - per quanto distante da Sassari quaranta chilometri e con un’identità culturale assai differente dal capoluogo di Provincia - stando alla legge risulta sede suburbana perché i territori comunali dei due centri sono contigui. «Un non senso geografico», lo aveva definito qualche anno fa l’ex preside della facoltà di Architettura Vanni Maciocco, cercando a stento un eufemismo per una norma che di fatto assegna ad Alghero il ruolo di periferia di Sassari, negandole in quanto tale il dritto a fondi riservati per il suo dipartimento universitario: una principessa (lo dice il Censis) trattata come Cenerentola. Ma forse ancora per poco. A svelare i dettagli della telefonata tra Pigliaru e Cecchini è lo stesso direttore di Architettura. «Ringrazio il governatore per avermi chiamato - racconta -, nella nostra chiacchierata abbiamo condiviso molte considerazioni, sperando di avere interpretato bene. Per esempio la necessità di una rivisitazione complessiva, numeri alla mano, della situazione delle sedi decentrate, compresa quella di Alghero. Poi l’opportunità che il finanziamento per i risultati raggiunti sia separato dalla ripartizione tra le due università sarde e inoltre l’attenzione che va sempre data alle motivazioni delle spese e dei finanziamenti». Dopo i chiarimenti sarebbero giunte le rassicurazioni. «Il presidente Pigliaru – continua Cecchini – si è impegnato a studiare soluzioni per modificare sin da subito quel che può essere modificato nella direzione auspicata. Abbiamo anche concordato sul fatto che non c'è una guerra tra noi e la giunta regionale e tanto meno tra noi due. Ora penso che sia opportuno che gli studenti lo invitino a un incontro – conclude il direttore del Dadu –, penso che questa nostra interlocuzione sia stata molto positiva e che aiuterà molto la battaglia dell’assemblea permanente, facilitando la vita del mio successore». Come dire: le dimissioni restano irrevocabili. Pigliaru ieri ha avuto un lungo colloquio telefonico anche con il sindaco di Alghero Mario Bruno, il quale sostanzialmente conferma quanto già detto da Cecchini. Ma aggiunge: «La convenzione Università-Regione potrà essere il luogo della certificazione della continuità di finanziamento sulla base del riconoscimento di sede decentrata e della conclamata eccellenza. Mi sembra un buon risultato. Ora però bisogna passare ai fatti».
 
LA NUOVA SARDEGNA
8 – La Nuova Sardegna
Cultura – pagina 20
Neuroscienze e umanesimo, mondi a confronto
Al via mercoledì a Cagliari, nella biblioteca di Monte Claro, un ciclo di incontri tra scrittori e ricercatori
di Sabrina Zedda
 
CAGLIARI Si dice che i lettori di fiction abbiano abilità intellettive ben maggiori rispetto a chi non legge affatto. Perché allora non risvegliare la mente attraverso incontri in cui letteratura e neuroscienze possano sposarsi? L’idea è venuta al giornalista Roberto Paracchini, coordinatore e ideatore di “Parole simboli narrazioni tra scritture e neuroscienze”, un ciclo di 10 incontri che da mercoledì, sino a maggio, permetterà ai lettori di saperne di più sugli scrittori sardi e i loro lavori, ma anche sulle meraviglie delle neuroscienze. Sposata subito, con entusiasmo, dalla Provincia che nella nuova sede della sua biblioteca, a Monte Claro, la ospiterà, l’iniziativa vedrà protagonisti anche docenti dell’università di Cagliari. «Difficilmente due persone quando s’incontrano parlano di equazioni matematiche – spiega Roberto Paracchini –.Più spesso preferiscono raccontarsi storie. Oppure, ricordare eventi del passato». La linea scelta prevede di mettere uno scrittore davanti a un neuroscienziato. Un modo per fare divulgazione che non ha precedenti in Italia e che vede unire il microcosmo dei neuroscienziati con l’umanesimo. Si parte (tutti gli incontri sono alle 18) con lo scrittore Gianni Marilotti e il neuroscienziato Gianluigi Gessa protagonisti di un incontro dal titolo “Il fascino del mistero”. L’11 marzo sarà la volta di Ottavio Olita e Pier Paolo Pani che parleranno di “Anime rubate”. Mercoledì 18 marzo il giornalista e scrittore Alberto Capitta dialogherà con il filosofo ed epistemologo Silvano Tagliagambe intorno al tema “Vivere narrando”. Si palerà di “Una vita borderline” il 28 marzo: protagonisti saranno Milena Agus e Gianni Biggio. Paola Soriga, Micaela Morelli e Cristina Lavinio interverranno il 2 aprile a proposito di “Il sogno come ricordo”, mentre il 10 aprile il docente universitario Gaetano di Chiara parlerà con l’antropologo e scrittore Giulio Angioni di “Tra passato e presente”. “Rivivere e rinascere” è il tema scelto per l’incontro del 23 aprile tra Marcello Fois e Maria del Zompo, mentre il 30 aprile Flavio Soriga incontrerà Edoardo Boncinelli per parlare di “Il viaggio”. Si chiude con incontro su “Il sosia, diventare un altro” che il 2 maggio ospiterà lo scrittore Alessandro de Roma e ancora una volta Gianluigi Gessa. A impreziosire le serate saranno gli inserti tra musica e poesia del Teatro del Segno, con gli attori Rossella Faa e Stefano Ledda.

Questionnaire and social

Share on:
Impostazioni cookie